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11^ lezione stima dei danni

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11^ lezione stima dei danni
STIMA DEI DANNI
I danni possono essere causati da :
• Sinistro ( un evento non prevedibile determinato da cause fortuite: incendio
grandine );
• Fatto illecito ( dolosamente cioè intenzionalmente e colposamente cioè per
negligenza ).
Il danno causato da sinistro può essere indennizzato da una compagnia di
assicurazione;
I danni causati dolosamente o colposamente sono risarciti dalla persona
responsabile come previsto dalla legge ( ogni fatto doloso o colposo che cagiona
ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il
danno ).
I danni possono riguardare le cose o le persone.
L’estimo si occupa dei danni alle cose che possono essere:
• singoli beni ( ambito microestimo );
• ambiente e ecosistemi ( ambito macroestimo ).
Contratto di assicurazione
Il danno alle cose può intendere una diminuzione del reddito o di valore
causato da un sinistro o in fatto doloso o colposo.
Il danno totale è costituito da:
• Danno materiale o danno emergente;
• Danno finanziario o danno lucro cessante.
Il danno alle persone è costituito da:
• Danno biologico ( arrecati alla salute fisica o mentale );
• Danno morale ( arrecati alla dignità di una persona es. diffamazione
calunnia ).
A tutela da questi danni si può stipulare con una compagnia di assicurazione
un contratto di assicurazione o polizza assicurativa con la quale
l’assicuratore, in cambio del pagamento di un premio di assicurazione, si
obbliga a risarcire l’assicurato entro i limiti convenuti del danno a esso
prodotto da sinistro.
Gli elementi fondamentali di una polizza sono:l’impresa, il rischio, il premio.
Risarcimento del danno
Le assicurazioni pagano l’indennizzo secondo la stima eventualmente effettuata e
sulla base degli accordi contrattuali.
Si può assicurare lo stesso bene con diverse compagnie ma l’indennizzo sarà lo
uno.
L’indennità per danni nell’ambito delle assicurazioni dipende dal tipo di contratto:
• A pieno rischio;
• A primo rischio.
Nel primo caso il risarcimento è proporzionale al valore assicurato. L’assicurato
può pagare un premio che copre l’intero valore del bene oppure paga un
premio inferiore ( sottoassicurazione ).
Ind = Va / Vr x D il rapporto valore assicurato e valore reale ci dà il coefficiente di
assicurazione ( Ca )
Nel secondo caso il danno è di difficile determinazione o è tale che comporterebbe
un premio proporzionalmente troppo elevato. Quindi con questo tipo di contratto
la compagnia si impegna a risarcire il danno fino al raggiungimento di
determinati massimali. Ind = D
Franchigia e scoperto ( parte del danno non indennizzabile si misura in % fissa
per la franchigia e variabile per lo scoperto.
Danno totale da incendio ai
fabbricati
Il danno in caso di incendio per un fabbricato va o concordato tra le parti
interessate ( assicurato e assicurazione ) oppure a richiesta di una delle parti
valutato da due periti uno di parte e uno della compagnia. Se ne può nominare
un terzo quando tra i due periti non c’è accordo.
I periti devono:
• Indagare su circostanze, natura, e modalità del sinistro;
• Verificare che il bene danneggiato sia effettivamente quello assicurato;
• Verificare che l’assicurato abbia adempiuto all’ obbligo di salvataggio;
• Verificare che non esistevano circostanze non comunicate alla compagnia;
• Stimare il valore nel momento del sinistro;
• Stimare il danno, compreso di spese di salvataggio, di demolizione e di
sgombro.
Il danno sarà valutato per un fabbricato distrutto totalmente, secondo l’aspetto
economico valore di ricostruzione e precisamente D = Vk + Kd – Vr
Danno parziale fabbricati
L’ammontare del danno in caso di danno parziale viene calcolato
secondo l’aspetto economico valore complementare a cui si
sommano le spese per la demolizione e si sottrae il valore dei
materiali recuperati.
D = ( Vk – V’k ) + Kd - Vr
IND= Va/Vr x D
Dove:
Vk = valore di ricostruzione del fabbricato prima dell’incendio;
V’k = valore di ricostruzione del fabbricato dopo l’incendio deprezzato
adeguatamente per i danni apportati alla parte residua ( struttura, impianti,
usura ecc. );
Kd = costi di demolizione;
Vr = valore materiali recuperati.
Danni causati da grandine
Un mezzo di difesa passivo contro la grandine è l’assicurazione.
L’assicurazione risarcisce i danni diretti (danno emergente) mentre quelli
indiretti ( lucro cessante ) non vengono conteggiati, salvo che sia riportato
sulla polizza come clausola e riguardano solo le colture arboree.
Anche per i danni da grandine è prevista una franchigia che varia dal 4% al
10% a seconda del tipo di colture.
Il danno si determina in relazione al valore che avrebbe avuto il prodotto al
momento della raccolta.
Il perito chiamato a valutare il danno dovrà prima espletare alcune indagine:
• Accertare la data in cui è caduta la grandine;
• Accertare che gli appezzamenti danneggiati siano quelli assicurati;
• Controllare se il prodotto è effettivamente danneggiato dalla grandine;
• Stimare il prodotto al netto delle spese risparmiate per la raccolta;
• valutare i prodotti residui.
Il danno sarà D = Vpp – Sr (pese risparmiate) – Rs ( prodotto secondario).
Procedimenti di stima
In molti casi la procedura pratica di stima dei danni da grandine è in % sulla
quantità totale del prodotto.
La procedura in % può effettuarsi con:
•
Procedimento a vista o colpo d’occhio;
•
Procedimento analitico.
Il primo si base sulla vasta esperienza che il perito ha acquisito e valutando le parti
danneggiate di una pianta e facendo riferimento a dei diagrammi esprime
subito una % di danno.
Per il secondo caso possono verificarsi due casi:
1.
Se il danno è stato uniforme su tutto l’appezzamento;
2.
Se il danno non è uniforme su tutto l’appezzamento.
Nel primo caso il perito dovrà rilevare un campione e suddividerlo in gruppetti a
secondo del danno e per ognuno determinare la % di danno. Infine il danno
totale sarà dato dalla media ponderale del campione.
Es. 20 x 100 ( piante morte )
= 2.000
2950/55 = 53,63%
25 x 30 (piante danneggiate alte )
= 750
10 x 20 ( piante danneggiate lievemente ) = 200
Danno non uniforme
Si procederà alla suddivisione dell’appezzamento di terreno in parti
omogenee per danno e il danno medio per l’intero fondo sarà dato
dalla media aritmetica ponderata.
Es. prima porzione di 5ha sia danneggiata per il 10%;
seconda porzione di 3ha “
“
“ 20%
terza porzione di 2ha “
“
“ 50%
D = ( 5 x 10% ) + ( 3 x 20% ) + ( 2 x 50% )/ 5 + 3 + 2 = 21%
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