Presentazione di PowerPoint - Polo universitario di Pistoia
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Presentazione di PowerPoint - Polo universitario di Pistoia
Università degli Studi Firenze Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Fisioterapia PEDAGOGIA SPERIMENTALE Docente Dott.ssa Antonia Stefanelli a.a.2011-2012 La Pedagogia è la dimensione dei “saperi” dell’educazione Se in altra epoca (Grecia classica e finita solo nel secondo Ottocento) la pedagogia generale è stata tutta la pedagogia, il quadro della disciplina oggi non è più così QUALE PEDAGOGIA ? La pedagogia generale continua ad essere il centro (critico)dei saperi dell’educazione ( molti e specializzati attraverso le varie scienze) Ruolo generativo Ruolo regolativo F.Cambi,A.mariani,D.Sarsini,Pedagigia Generale,Carocci Ed.Roma 2010 Nel mondo classico la pedagogia si è sviluppata come corollario dell’etica e della politica all’interno di più vaste concezioni filosofiche. In Platone e Aristotele il problema pedagogico emerge in connessione col problema politico dello stato e della vita morale. L’educazione è intesa come paideia cioè secondo criteri che regolano la formazione generale dell’uomo e che rinviano ad una vera e propria filosofia dell’educazione. Platone – nacque ad Atene nel 427-428 a.c.e morì nel 348-347 3 SIGNIFICATO DI EDUCAZIONE POLISEMICO EDUCAZIONE COME ISTITUZIONE EDUCAZIONE COME AZIONE ( DURKHEIM 1858-1917) EDUCAZIONE COME CONTENUTO EDUCAZIONE COME RISULTATO DOPO IL 1921 DEFINIZIONE PROPOSTA DALLA INTERNATIONAL LEAGUE FOR NEW EDUCATION “l’educazione consiste nel’incoraggiare lo sviluppo più completo possibile delle attitudini di ogni persona, sia come individuo che come membro di una società ispirata dalla solidarietà. L’educazione è inseparabile dall’evoluzione sociale..il fine e i suoi metodi devono essere rivisti in relazione all’accresciuta conoscenza del bambino, dell’uomo,e della società..fornitaci dalla ricerca scientifica e dall’esperienza.” DAGLI ANNI 50 IN POI LA PEDAGOGIA DIVENTA SCIENZA DELL’EDUCAZIONE E DI UN SAPERE COMPLESSO : TEORIA DELLA MODIFICABILITA’ L’OGGETTO E’ L’EDUCAZIONE LA RICERCA E’ LA RELAZIONE ISTRUZIONE-FORMAZIONE EDUCAZIONE- L’OBIETTIVO E’ LA REALIZZAZIONE DELL’INDIVIDUO L’UTOPIA (dal greco nessun luogo) dimensione costitutiva del sapere pedagogico Il superamento di se stessi, nella volontà dell’oltre (Bertin, 1976) è apertura al possibileIl futuro è la dimensione temporale a cui è rivolta l’intenzionalità modificatrice che tende, accogliendo il passato, a trasformare la situazione presente pro-gettandosi nel futuro. ANNI 60-70 REALTA’ COMPLESSA E RETICOLARE PASSAGGIO DELLA METAFORA DELLA CONOSCENZA COME EDIFICIO (CON LE SUE FONDAMENTA) ALLA METAFORA DELLA CONOSCENZA COME RETE DOVE CONCETTI E MODELLI CONOSCITIVI FORMANO UN TRAMA INTERCONNESSA I SAPERI EDUCATIVI ATTINGONO A DIVERSE FONTI E RUOTANO ATTORNO A STRUTTURE PSICOLOGICHE,SOCIOLOGICHE,ANTROPOLOGICHE,BIOLOGICHE, STORICHE,LINGUISTICHE…LA PEDAGOGIA FORMA UN POLICENTRISMO PER SPIEGARE/COMPRENDERE LA DIMENSIONE DELL’ESSERE INCOMPLETO MA PERFETTIBILE E PERCIO’EDUCABILE CHE E’ L’UOMO Dalla seconda metà del XX secolo interviene il passaggio alle scienze dell’educazione:psicologia, sociologia, antropologia, biologia, linguistica, storia ecc. L’educazione è una spirale senza fine e un circolo che include in sé la scienza. Per elevarsi al grado di ricerca sistematica, l’educazione deve uscire dal suo ambito strettamente filosofico e utilizzare il ricco materiale che le scienze particolari specie psicologia e sociologia possono fornirle. Disegno di Leonardo da Vinci Sala “delle Asse” del Castello Sforzesco Superando la metafora cartesiana che vuole nella radici dell'albero rappresentata la metafisica, nel tronco la fisica e nei rami tutte le altre scienze, Leonardo dipinse rami intrecciati in un vortice di nodi e foglie, quasi privi di tronchi, tronchi che prendono vita in una mirabile trasformazione dalla pietra delle colonne… (Fritjof Capra 2007) La pedagogia è quel nastro d’oro che unisce e interconnette discipline,aspetti dell’educazione umana, fasi della vita ( infanzia..)aree di intervento( famiglia..) Leonardo da Vinci (finto pergolato) EPISTEMOLOGIA PEDAGOGICA Il termine EPISTEMOLOGIA deriva da EPISTEME che significa conoscenza e LOGOS che significa studio (discorso). L’epistemologia pedagogica si occupa di chiarire quali siano gli oggetti di studio di tutte le discipline pedagogiche,quali sono i metodi di ricerca, quali sono i rapporti che intrattengono con le altre discipline, come si sono sviluppate storicamente. La Religione credenze e d’atti di culto con il sacro e la divinità. La Filosofia è un sapere che intende studiare la realtà (sia quella evidente che quella non evidente) mediante il discorso (Argomentazione) “amore per la sapienza” (Philein = amare, Sophia = sapienza) La Scienza nasce dalla filosofia nel Seicento con la Logica baconiana e la Fisica galileiana che considerano: 1. la natura secondo un ordine oggettivo ,struttura di relazioni governate da leggi, 2. la scienza come un sapere sperimentale pienamente rispecchiante quell’ordine, 3. che progressivamente disvela, per aumentare il dominio sul mondo da parte dell’uomo, 4. applicando il discorso (filosofico) a caratteri matematici Il Positivismo (1848-1870) è un indirizzo filosofico che considera vera conoscenza della realtà (rappresentata solo dai fenomeni) quella scientifica analizzare scientificamente la società umana come un qualsiasi organismo scoprire la leggi che la regolano ed è possibile anche individuare attraverso la scienza le cure più adatte a superare i problemi della società, AUGUSTO COMTE,fondatore della sociologia, DARWIN e LA TEORIA DELL'EVOLUZIONISMO E DELLE SUE LEGGI Il Neopositivismo ( anni 20 ) consiste in un complesso di studi realizzati prevalentemente dai componenti del Circolo di Vienna , poi del gruppo di Berlino, prima di trasferirsi quasi tutti negli Stati Uniti e qui coinvolgere scienziati e filosofi: concezione antimetafisica,principio di Verificazione, matematizzazione di tutte le scienze Nella seconda metà del XX sec nasce un indirizzo filosofico , molto differenziato come Epistemologia ( K.Popper 1902-1994)che critica il Principio di Verificazione Lo sviluppo del metodo sperimentale in pedagogia è contemporaneo al metodo di sviluppo contemporaneo in psicologia. Agli inizi i questo secolo vengono pubblicati, nel giro di pochi anni, in Germania a opera di Lay e di Meumann, in Belgio a opera di Schuyten e Van Bierlivet, di Claparède in Svizzera, di Binet e Richard in Francia, di Rice negli Stati Uniti, numerosi lavori che possono essere considerati i fondamenti della pedagogia sperimentale che si andrà affermando nei decenni successivi. Pochi anni prima, nel 1879, Wundt aveva fondato a Lipsia quello che viene considerato il primo laboratorio di psicologia e Ribot, in Francia, utilizzava per la prima volta la definizione di “psicologia sperimentale” mentre Stanley Hall, Baldwin e Cattel davano avvio negli Stati Uniti ai loro laboratori. ( La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi, A cura di Susanna Mantovani, Ed. B.Mondadori, MI 2004) 12 Wilhelm WUNDT 1832-1920 Alfred BINET 1857-1911 P E D A G O G I A S P E R I M E N T A L E Ernst MEUMANN 18621915 Edward L. THORNDIKE 1874-1949 Wilhelm Wundt seduto nel suo laboratorio , fondatore psicologia sperimentale La P.S.C.( Psicologia scientifica contemporanea) viene fatta risalire al 1878 , nasce in un periodo storico in cui la crisi della filosofia e lo sviluppo delle scienze erano notevoli (sociologia, biologia, evoluzionismo, ecc.). Wundt collegò strettamente i processi psichici a quelli cerebrali, sostenendo la loro reciproca influenza. Si può in un certo senso dire che la psicologia diventa scientifica quando si mette in rapporto alla fisiologia. La P.S.C. è nata per stabilire il rapporto tra uno stimolo fisico e l'impressione psichica sensoriale che se ne riceve. Questo rapporto può essere verificato non solo sperimentalmente (in laboratorio), ma anche misurato e formulato addirittura matematicamente. Questa psicologia viene detta sperimentale perché si avvale del metodo sperimentale (verifiche, prove, test, simulazioni...). Il metodo sperimentale è il tendere verso la coerenza di un sistema di rapporti controllati mediante esperimenti, diverso dalla conoscenza di tipo filosofico che si basa sulle esigenze del pensiero riflessivo, sulle leggi del pensiero, mentre nel caso della scienza tale controllo è garantito da verifiche empiriche (E. Becchi, Problemi di sperimentalismo educativo,Ed A.Armando 1969) Il ricercatore analizza i fatti “provoca” i fatti, e cerca di stabilire rapporti controllati tra questi. 1891: Stanley Hall fonda la rivista Pedagogical Seminary, diventata poi Journal of genettc Psychology; Il Novecento ha cambiato dalla base lo statuto del sapere pedagogico collegandolo ad altri saperi e vincolandolo ad un esercizio di interpretazione educativa dei “dati” offerti da quei saperi. Spazio cognitivo in cui si affermano i problemi educativi da sottoporre poi all’analisi e alla sintesi scientifica. Che cosa si deve intendere per metodo sperimentale in pedagogia e in psicologia? “Il metodo sperimentale non è altro in realtà che un modo di conoscenza…è il tendere verso la coerenza di un sistema di rapporti controllati mediante sperimenti. Il ragionamento è governato dal controllo ed è garantito da verifiche empiriche” P. Fraisse, J. Piaget, M. Reuchlin, Psicologia sperimentale. Storia e metodo, Einaudi, Torino 1972 Il ricercatore analiza i fatti, “provoca” i fatti e cerca di stabilire rapporti controllati fra questi. OSSERVAZIONE prima occasionale poi sistemica FORMULAZIONE DI IPOTESI sul significato dei fatti descritti, sui rapporti che possono esistere tra questi o sugli effetti che potranno suscitare interventi programmati e controllati sui fatti LA SPERIMENTAZIONE il momento della verifica delle ipotesi L’INTERPRETAZIONE e L’ELABORAZIONE dei dati raccolti JEAN PIAGET (1896-1980) 11/08/2016 La teoria piagetiana viene definita "genetica" perché segue gli sviluppi dell'intelligenza e dei sistemi di conoscenza attraverso le fasi proprie di ciascuna età spiegando il passaggio dall'una all'altra. Soprattutto studia lo sviluppo delle funzioni e delle strutture cognitive legato all'intelligenza, intesa in senso funzionalistico come capacità che permette al soggetto di adattare il suo comportamento alle modificazioni dell'ambiente. Piaget respinge sia l'impostazione preformistica (secondo cui la mente è dotata di principi innati), escludendo una struttura senza genesi, sia quella associazionistica (che fa derivare ogni contenuto dall'esperienza), escludendo una genesi che non tragga origine da una struttura. In realtà la formazione dell'intelligenza ha carattere costruttivo La più importante teoria sullo sviluppo mentale del bambino, la prima ad averne analizzato sistematicamente, col metodo clinico di esplorazione delle idee, la percezione e la logica, è quella elaborata da Jean Piaget (1896-1980). Egli ha dimostrato sia che la differenza tra il pensiero del bambino e quello dell'adulto è di tipo qualitativo (il bambino non è un adulto in miniatura ma un individuo dotato di struttura propria) sia che il concetto di intelligenza (capacità cognitiva) è strettamente legato al concetto di "adattamento all'ambiente". L'intelligenza non è che un prolungamento del nostro adattamento biologico all'ambiente. L'uomo non eredita solo delle caratteristiche specifiche del suo sistema nervoso e sensoriale, ma anche una disposizione che gli permette di superare questi limiti biologici imposti dalla natura (ad es. il nostro udito non percepisce gli ultrasuoni, però possiamo farlo con la tecnologia). Le ricerche si possono dividere in : QUANTITATIVE caratterizzate dalla ricerca di ripetibilità delle sue procedure, l’inserimento di variabili, la possibilità di misurare i risultati QUALITATIVE caratterizzate da tipologia di variabili e di risultati studiati non dal punto di vista numerico ma da caratteristiche qualitative, percorso non lineare che si sviluppa secondo modelli dinamici e pluralità di strategie e osservazioni, racconti, immagini ecc) Metodo qualitativo Orientamenti di ricerca Interesse verso i Significati soggettivi che gli individui attribuiscono alle loro attività e ai contesti di vita Metodi di raccolta dati: Interviste Analisi dei dati: Analisi del contenuto e delle narrazioni Interesse verso il modo in cui le persone agiscono sulla realtà sociale e la costruiscono attraverso il linguaggio e la conversazione M: osservazione dell’interazione A: Analisi del discorso e della conversazione Interesse verso i sistemi di credenze condivisi dai membri di una cultura (es Rappresentazioni sociali) M: osservazione analisi di documenti e interviste A. analisi del contenuto PEDAGOGIA SPERIMENTALE Aspetto quantitativo Aspetto qualitativo Il controllo scientifico dei fatti pedagogici non riguarda soltanto STRUMENTI STRATEGIE di monitoraggio e di controllo come (osservazioni,test,questionari, intervista ecc) per verificare gli effetti e la congruenza dell’azione educativa nella sua dimensione operativa Oggi: una ricerca multimetodo Rilevazione con più tecniche diverse, qualitative e quantitative Processo di triangolazione in cui i dati raccolti con una tecnica validano e arricchiscono quelli raccolti con altre tecniche METODO DI RICERCA STRATEGIA DI RICERCA La ricerca scientifica «è un processo creativo di scoperta che si sviluppa secondo un itinerario prefissato e secondo procedure prestabilite che si sono consolidate all’interno della comunità scientifica». (Corbetta, 2003, p.13) Nell’ambito delle ricerca scientifica – indipendentemente dai metodi e dai paradigmi adottati – il ricercatore fa riferimento a un itinerario di lavoro che prevede alcune fasi della ricerca che possono essere comuni a tutti gli approcci (Bailey, 1995). La ricerca scientifica in educazione • La ricerca scientifica in educazione tiene conto delle istanze che sono alla base della ricerca scientifica nelle scienze umane. • Senso comune e conoscenza scientifica • I Requisiti della ricerca scientifica • Il sapere scientifico 11/08/2016 26 Tutti gli esseri umani costruiscono rappresentazioni del mondo intorno a loro servendosi degli strumenti conoscitivi dati dal senso comune • La conoscenza di senso comune potrebbe ad esempio portarci a dire che gli oggetti leggeri cadono più lentamente di quelli pesanti. • In realtà il peso non è assolutamente influente sulla velocità della caduta, la quale dipende solo dalla resistenza dell'aria. Dove finisce la conoscenza di senso comune e dove inizia la conoscenza scientifica della realtà? 28 La ricerca scientifica in educazione e in sanità, dunque, è un’indagine sui temi aggrediti dalla professione docente e sanitaria, condotta non con gli strumenti conoscitivi del senso comune, ma con appropriato metodo scientifico L’Evidence-Based medicine o EBM,Evidence-based Nursing o EBN e poi Physiotherapy o EBPh ecc 11/08/2016 29 Cosa significa differenziarsi dal senso comune , assumere distanza critica verso di esso ? Significa perseguire una conoscenza controllabile attraverso un metodo scientifico e perciò consapevole dei propri limiti e validità Compito della ricerca empirica in educazione è quello di produrre conoscenze valide teoricamente , fondate e controllate 30 • La caratteristica principale della ricerca scientifica è che essa mira a produrre un sapere controllabile un sapere generato mediante procedure che il ricercatore deve rendere il più possibile chiare ed esplicite. •consente il controllo del suo lavoro da parte di altri ricercatori, ed eventualmente la ripetizione della ricerca, al fine di saggiare la consistenza dei risultati. quindi una ricerca in cui tutti i singoli passaggi e le singole scelte sono criticabili •La ricerca scientifica è una forma di ricerca che mira a rispondere ai problemi conoscitivi sulla realtà mediante un sapere controllabile sulla base dell’ evidenza empirica 31 IL SAPERE SCIENTIFICO I QUESTIONARI DI SODDISFAZIONE DEImentale SERVIZI Concetto è un’idea astratta o simbolo tipicamente associato ad una rappresentazione Asserto affermazione che si può sottoporre a controllo empirico, dotato di valore di verità Induzione per ricavare gli asserti che lo costituiscono un procedimento che partendo da singoli casi particolari cerca di stabilire una legge universale (o come lo ha definito Aristotele, “il procedimento che dai particolari porta all’universale” (Topici, I, 12, 105 a 11)). Deduzione per ricavare gli asserti che lo costituiscono, partendo da leggi di comportamento che permettono di compiere spiegazioni o previsioni dei fatti concreti inerenti ciò che sto studiando RITORNANDO AL METODO SCIENTIFICO Il metodo è una PROCEDURA, STRATEGIA generale che indica una sequenza ordinata di mosse (stadi) che il ricercatore deve eseguire (o percorrere) per raggiungere lo scopo della propria ricerca. E’ in questo senso che si parla del “METODO INDUTTIVO “ o del “METODO DEDUTTIVO” o del “ METODO IPOTETICO DEDUTTIVO” 33 METODO INDUTTIVO , invece, crea leggi a partire dall'osservazione dei fatti, mediante generalizzazione del comportamento osservato metodo che muove dallo studio delle esperienze sensibili per arrivare ad una definizione generale ed universale. Dal latino inducere, cioè condurre, trarre per mezzo del particolare. 11/08/2016 34 Oggi sappiamo che questo di per sé non è un metodo che - se usato da solo e senza alcun altro supporto - possa ritenersi scientifico: al massimo può essere il presupposto di un buon procedimento di ricerca, in quanto dalla comparazione dei dati ottenuti e schedati secondo i tre punti sopra esposti si può giungere alla formulazione di un'ipotesi passibile di verifica empirica. L'aspetto negativo consiste nel fatto che ci si ferma all'osservazione induttiva, e le ipotesi che ne nascono vengono spesso assunte a verità, costruendo talvolta teorie mai verificate empiricamente. 35 METODO DEDUTTIVO Metodo che muove da assiomi e postulati per ricavare dimostrazioni e spiegare i fenomeni. Dal latino deducere, cioè trarre da, per ragionamento., parte da un’affermazione generale, di tipo teorico, che si da per scontata (tutti i cani hanno 4 zampe, una coda e abbaiano), e giunge ad una conclusione specifica, di tipo pratico, (questo animale è un cane). formulare un'ipotesi; esprimerla in modo da prevedere alcune conseguenze o eventi, deducibili dall'ipotesi iniziale; osservare se si produce l'evento previsto; se l'evento si produce, la teoria non è confermata, semplicemente non è stata smentita e possiamo accettarla solo provvisoriamente. 36 Seguendo il ragionamento logico di tipo deduttivo è possibile arrivare a stabilire delle correlazioni, delle conclusioni che ne escludano altre, oppure delle previsioni. Una caratteristica della deduzione è il fatto che consente di prevedere fatti non osservati, ma che devono necessariamente accadere se le premesse sono vere. La conseguenza logica, inoltre, permette di asserire false quelle conclusioni in cui una o più premesse risultino non vere. Inutile ricordare - però - quanta importanza abbiano le leggi logiche a cui si fa riferimento ed affidamento: basta che una sola di esse sia inverificata o inverificabile, e tutto il castello costruito secondo il metodo deduttivo crolla miseramente. 37 METODO INDUTTIVO DEDUTTIVO Karl R. Popper (1902) Ogni Teoria verra' assunta come vera sempre e solo provvisoriamente. E’ quindi la falsificabilita' e non la verificabilità che rende scientificamente valida un’ipotesi. La peculiarità di tale inversione logica comporta che la scienza non dovrà basarsi su dei fatti per costruire le sue teorie ma, al contrario, costruire le teorie e controllarle mediante i fatti. "Quando parliamo dell’accrescimento della conoscenza scientifica non intendiamo l’accumulo delle osservazioni, ma la ripetuta demolizione delle teorie scientifiche e la loro sostituzione per mezzo di teorie migliori e più soddisfacenti". 38 Saper coniugare la continua integrazione tra la propria competenza clinica individuale e i risultati della letteratura originale valutata criticamente (metodo deduttivo Sackett, 1998)è, allo stato attuale il miglior modo per prendere decisioni efficaci in campo riabilitativo (EBP -Evidence Based Practice). Luke Fildes nel 1891 “The Doctor” 39 PRATICA RIFLESSIVA CARATTERISTICHE DEL TESTO PRINCIPI DA RISPETTARE “ Esistono solo sovrapposizioni di fili diversi che si incrociano e che si intrecciano, che iniziano la dove altri fili si spezzano, che stanno in tensione reciproca e formano un corpo composito, localmente variegato e globalmente integrato” ( Clifford Geertz 1926-2006) La frase di Geertz richiama ad un’ipotesi problematica dal punto di vista pedagogico :” l’intreccio di fili” sono l’esistenza di esiti trasformativi che da questi intrecci possono scaturire in direzione di apprendimento, costruzioni di nuovi saperi. Occorre domandarsi come, con quali strumenti metodologici, è possibile indagare per la costruzione di una conoscenza funzionale allo sviluppo e alla valorizzazione del potenziale conoscitivo. Università degli Studi Firenze Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Fisioterapia PEDAGOGIA SPERIMENTALE Docente Dott.ssa Antonia Stefanelli a.a.2011-2012 Nell'ambito del processo fisioterapico: “ Esaminare o riesaminare in modo autonomo la persona (in età evolutiva, adulta o terza età), utilizzando idonei sistemi di esame e strumenti di valutazione qua-litativa e quantitativa” APPRENDERE RIFLETTERE CONOSCERE SVILUPPARE FORMARE EDUCARE IPOTIZZARE MONITORARE ASCOLTARE OSSERVARE COMUNICARE… 11/08/2016 42 LA SCIENZA DELL ‘ EDUCAZIONE (John Dewei 18591954) Nel 1929 scrive Le fonti di una scienza dell’educazione Il pensiero filosofico : Strumentalismo (idea centrale :la mente è strumento adattivo che riduce le problematicità dell’ambiente),facoltà di ragionare per elaborare l’esperienza “Teoria dell’indagine”: l’indagine è un processo di adattamento tra un organismo e l’ambiente. 11/08/2016 43 Nell’opera “ Logica come teoria dell’indagine “1938 : La ricerca scientifica (indagine) è stimolata da una situazione problematica. Il pensiero nasce da una situazione incerta ( pre-riflessivo) per arrivare ad una situazione risolta definita ( postriflessivo) SUGGESTIONE PROBLEMATIZZAZIONE IPOTESI RAGIONAMENTO VERIFICA La verifica ci consente di stabilire se l’ipotesi è corretta 11/08/2016 44 Questo apprendimento raffinato e consapevole, è proprio dell’uomo quando affronta razionalmente i problemi della vita quotidiana. ATTIVISMO PEDAGOGICO il bambino soggetto attivo e protagonista nei processi di apprendimento Proposta di un nuovo modello di cultura che tiene conto del peso sempre crescente assunto dalla scienza e dalla tecnica nelle moderne società industriali Centrali nel processo di apprendimento, non sono le NOZIONI, ma le ATTITUDINI e le CAPACITA’ ad esso connesse 11/08/2016 45 IMPARARE AD IMPARARE IMPARARE LUNGO L’INTERO ARCO DELLA VITA LONG LIFE LEARNING La Pedagogia di DEWEY è centrata sul principio pedagogico che si apprende facendo ( LEARNING BY DOING) 11/08/2016 46 "Noi non impariamo dall'esperienza ... impariamo dal riflettere sull'esperienza.“( John Dewei ) 11/08/2016 47 APPRENDIMENTO ESPERENZIALE (1971) DAVID A. KOLB (nato nel 1941) è Professore di Comportamento Organizzativo alla Weatheread School of Management. Oltre al suo lavoro sull’apprendimento esperenziale, David A. Kolb è anche conosciuto per il suo contributo al pensiero sul comportamento organizzativo (1995) 11/08/2016 48 STILI DI APPRENDIMENTO Insieme di caratteristiche cognitive, affettive e fattori psicologici indicatori di come una persona percepisce, interagisce e reagisce all’apprendimento. Ognuno di noi possiede un suo personale modo di rielaborare specifiche situazioni sperimentate ripetutamente in modo tale da modificare in modo relativamente stabile il proprio comportamento Cicogna P.C. Psicologia generale, Carocci Editore APPRENDIMENTO PERCETTIVO-MOTORIO Percezione , azione motoria sulla realtà Azione motoria sulla realtà APPRENDIMENTO risultato di esperienza, esplorazione della realtà,azione, osservazione degli effetti 11/08/2016 49 L’apprendimento esperenziale, è un PROCESSO dove la costruzione della conoscenza, avviene passando attraverso l’osservazione e la trasformazione dell’esperienza. Non quindi, attraverso la passiva acquisizione di nozioni, concetti, relazioni. 11/08/2016 50 IL PENSIERO DI KOLB Il modello di apprendimento di Kolb , propone una teoria esperenziale adatta al tipo di apprendimento richiesto nella formazione professionale 4 Momenti principali: ESPERIENZA CONCRETA (EC) OSSERVAZIONE RIFLESSIVA (OR) CONCETTUALIZZAZIONE ASTRATTA (CA) SPERIMENTAZIONE ATTIVAMENTE (SA) Egli rappresentò questi elementi nel famoso circolo dell’apprendimento( dopo Kurt Lewin) 11/08/2016 51 Ci sono diverse dicotomie : diverse modalità di comprendere (grasp) l’esperienza (EC-CA) e due modi per rielaborare (transform) l’esperienza (SA-OR) • Esperienza concreta: è il momento cardine, in cui si fanno nuove esperienze o si fa pratica; • Osservazione e riflessione: in questo momento l’osservazione si riflette su quanto operato e sulle conseguenze che abbiamo ottenuto; • Concettualizzazione astratta :in questo stadio l’apprendimento coinvolge l’uso della logica e di idee piuttosto che emozioni per capire problemi o situazioni. E’ il momento della pianificazione sistematica e dello sviluppo di teorie e di idee per risolvere i problemi; • Sperimentazione attiva : l’apprendimento diventa attivo tramite la sperimentazione influenzando o cambiando le 11/08/2016 52 situazioni Modello dell’apprendimento esperienziale: Concettualizzazione Esperienza concreta 1 Sperimentazione attiva 4 CICLO PRIMARIO Osservazione riflessiva 2 Concettualizzazione astratta 3 Kolb 1984 53 David Kolb e Roger Fry (1975) sostengono che l’apprendimento efficace implica il possesso di 4 diverse capacità (come indicato in ciascun polo del loro modello): capacità esperienza concreta, di osservazione riflessiva, di concettualizzazione astratta e di sperimentazione attiva . Essi misero a punto un questionario sullo stile di apprendimento (Kolb 1976) che fu designato per posizionare le persone su una linea (che corre) tra l’esperienza concreta e la concettualizzazione astratta e tra la sperimentazione attiva e l’osservazione riflessiva. Oltre a definire il ciclo dell’apprendimento, KOLB propone anche degli stili di apprendimento basati su due assi 11/08/2016 54 11/08/2016 55 Esperienza concreta E C P2 ASSE y DIVERGENTE(o Sensibile) EC+OR ADATTIVO (o produttivo) SA+EC Sperimentazione attiva SA ASSE x P1 Osservazione e riflessione OR CONVERGENTE(o ASSIMILATORE Decisionale) (oTeorico) Concettualizzazione OR+CA 11/08/2016 SA+CA astratta CA 56 Stile di apprendimento Caratteristiche dell’apprendimento Descrizione Convergente Concettualizzazione astratta + sperimentalizzazione attiva • forte nell’applicazione pratica delle idee • può focalizzarsi sul ragionamento ipotetico-deduttivo su specifici problemi • distacco emozionale • ha ristretti interessi Divergente Esperienza concreta + osservazione riflessiva • forte immaginazione • bravo nella riproduzione di idee e nel vedere le cose da diverse prospettive • interessato alle persone • ampi interessi culturali Assimilatore Concettualizzazione astratta + osservazione riflessiva • forte capacità di creare modelli teorici • eccelle nel ragionamento induttivo • interessato più ai concetti astratti che alle persone Accomodatore-Adattivo Esperienza concreta + sperimentazione attiva • la maggior forza risiede nel fare le cose • corre rischi • rende bene quando bisogna reagire a circostanze immediate Questi quattro stadi si sostengono a vicenda, nessuno, preso singolarmente, è efficace per il processo di apprendimento, da qualsiasi punto del ciclo perché ogni stadio alimenta quello successivo. Ciascun stadio ha la medesima importanza all’interno del processo globale e richiede differenti abilità e competenze che gli studenti devono saper applicare a seconda della situazione. Queste modalità si distribuiscono lungo un continuum che ha per poli concretezza e astrattezza (EC-CA) e lungo un continuum che misura sperimentazione attiva e riflessività (SA-OR) . Se le quattro fasi vengono contrapposte due a due, dagli incroci delle coordinate bipolari si evidenziano 4 stili di apprendimento che corrispondono a quattro tipologie di soggetti. 58 www.intelliform.it/intelliform/image s/stories/Pagine/kolb.php 11/08/2016 59 Trasferiti i quattro punteggi grezzi nel grafico apponendo un segno in corrispondenza del numero totalizzato per ognuna delle quattro dimensioni devono essere uniti i quattro segni con delle linee rette, ottenendo una figura romboidale La combinazione ASTRATTO e ATTIVO ci dà lo stile CONVERGENTE; la combinazione CONCRETO e RIFLESSIVO ci dà lo stile DIVERGENTE; la combinazione RIFLESSIVO ASTRATTO ci dà lo stile ASSIMILATORE e infine la combinazione CONCRETO e ATTIVO ci dà lo stile ACCOMODATORE 11/08/2016 61