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Diapositiva 1 - Provincia di Agrigento
La contrattazione decentrata integrativa e le relazioni sindacali a cura del dott. Arturo Bianco 1 Dott. Arturo Bianco • Esperto in gestione delle risorse umane negli enti locali • Già componente la Presidenza Nazionale Anci e Presidente Anci Sicilia • Già dirigente Ancitel, consulente Anci ed Aran • Autore di numerosi volumi ed articoli tra cui “Contrattazione e controlli” (Maggioli, 2012) e “Il decreto attuativo della legge cd Brunetta” (Sole 24 Ore, 2009), “La gestione del personale” (Cel editore), “La spending review” (Maggioli 2 2012) Le relazioni sindacali • Materia in evoluzione • Al momento attuale vi è una condizione di estrema incertezza • Trattativa per arrivare ad un CCNQ • Quasi certo il blocco della contrattazione collettiva nazionale del pubblico impiego (quanto meno per il 2013) 3 Le novità della spending review/1 (articolo 2) • Le determinazioni dirigenziali sono adottate “fatti salvi la sola informazione ai sindacati per le determinazioni relative all’organizzazione degli uffici ovvero, limitatamente alle misure riguardanti i rapporti di lavoro, l’esame congiunto, ove previsti” e non più “fatta salva la sola informazione ai sindacati, ove prevista nei contratti di cui all’articolo 9”: norma ambigua per la difficoltà di distinzione e per l’applicazione agli atti di microorganizzazione. • Rinvio al nuovo CCNL? • Norma figlia dell’accordo Governo sindacati del maggio 2012 4 Le novità della spending review/2 (articolo 2) • Da definire la nozione di esame congiunto • La consultazione con le oo.ss. per la organizzazione e le dotazioni organiche è sostituita dalla informazione • Nel caso di esuberi occorre dare informazione ed avviare un esame sui criteri di individuazione degli esuberi e sulle modalità della mobilità. L’esame si deve concludere entro 30 giorni • Fino al nuovo CCNL comunque informazione su tutte le materie oggetto di partecipazione 5 sindacale (norma inutile?) Le regole dettate dal DLgs n. 150/2009 (1) • Radicale rivisitazione della attuale disciplina • Revisione delle forme di relazione e partecipazione sindacali • Limitazione delle materie oggetto di contrattazione collettiva: ripubblicizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici • Subordinazione dei contratti decentrati a quelli nazionali • Aumento dei controlli sui contratti decentrati • Obblighi rafforzati di trasparenza 6 Le regole dettate dal DLgs n. 150/2009 (2) • Prevalenza del dettato legislativo sui CCNL (in particolare dopo DLgs 141/2011) fatte salve le eccezioni ivi previste • Adeguamento dei CCDI in essere alle previsioni legislative ed ai vincoli meritocratici entro il 31.12.2010 • Termine fissato negli eell al 31.12.2012 7 Le regole dettate dal DLgs n. 150/2009 (3) • Necessità che tutte le intese stipulate dopo il 15.11.2009 siano coerenti con le nuove prescrizioni • Gli effetti di rinvio determinati dal DL 78/2010 e dal blocco della contrattazione collettiva • Conseguenze incerte per i vecchi CCDI • La poszione Anci • L’ordinanza del giudice del lavoro di Lecce 8 Le regole dettate dal DLgs n. 150/2009 (4) • Le leggi sul rapporto di lavoro nella PA hanno carattere imperativo • I contratti collettivo possono derogare le norme di legge solo se vi è una espressa previsione • Applicazione delle norme del codice civile sulla inserzione automatica di clausole e sulla nullità parziale 9 Le novità dettate dal DLgs n. 150/2009 (5) • Riscritto l’articolo 9 • Viene esclusa la partecipazione “anche con riferimento agli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro” • La contrattazione deve disciplinare “le modalità e gli istituti della partecipazione” • Limitazione degli spazi del sindacato ed argine per impedire l’estensione impropria della contrattazione 10 Le novità dettate dal Dlgs n. 150/2009 (6) • Oggetto della contrattazione: diritti ed obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro e relazioni sindacali (in precedenza “la contrattazione collettiva si svolge su tutte le materie relative al rapporto di lavoro e alle relazioni sindacali”) • Netta e chiara delimitazione degli ambiti • Il trattamento economico 11 Le novità dettate dal Dlgs n. 150/2009 (7) • Esclusione, in particolare, delle seguenti materie: - Attinenti alla organizzazione degli uffici - Oggetto di partecipazione sindacale - Afferenti alle prerogative dirigenziali - Conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali - Materie previste dalla legge 421/1992 12 Le novità dettate dal Dlgs n. 150/2009 (8) • Contrattazione consentita nelle seguenti materie nei limiti previsti dalle norme di legge: - Sanzioni disciplinari; - Valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio; - Mobilità; - Progressioni economiche 13 Le novità dettate dal Dlgs n. 150/2009 (9) • La contrattazione decentrata • Attivazione nell’ambito dei vincoli di bilancio • Assicura adeguati livelli di efficienza e produttività dei servizi pubblici, incentivando l'impegno e la qualità della performance (vedi norme sulla pubblicità) • Destina al trattamento economico accessorio collegato alla performance individuale una quota prevalente del trattamento accessorio complessivo comunque denominato • Norma applicabile dopo il rinnovo del contratto 14 nazionale, circolare FFPP 7/2010 Le novità dettate dal Dlgs n. 150/2009 (10) • Materie, vincoli, limiti, soggetti, procedure negoziali stabiliti dai contratti collettivi nazionali • Può avere ambito territoriale e riguardare più amministrazioni • I CCNL fissano il termine delle sessioni negoziali in sede decentrata. • Alla scadenza del termine le parti riassumono le rispettive prerogative e libertà di iniziativa e decisione 15 Le novità dettate dal Dlgs n. 150/2009 (11) • “Al fine di assicurare la continuità e il migliore svolgimento della funzione pubblica, qualora non si raggiunga l’accordo per la stipulazione di un contratto collettivo integrativo, l’amministrazione interessata può provvedere, in via provvisoria, sulle materie oggetto del mancato accordo, fino alla successiva sottoscrizione”. • Applicazione delle procedure di controllo della compatibilità economico finanziaria • Dubbi sulla applicabilità prima del nuovo CCNL 16 Le novitò dettate dal Dlgs n. 150/2009 (12) • Risorse aggiuntive alla contrattazione integrativa nei limiti stabiliti dalla contrattazione nazionale e nei limiti dei parametri di virtuosità fissati per la spesa di personale dalle vigenti disposizioni, in ogni caso nel rispetto dei vincoli di bilancio e del patto di stabilità (parere CdC Veneto 38/2010) e di analoghi strumenti del contenimento della spesa. Lo stanziamento delle risorse aggiuntive per la contrattazione integrativa è correlato all’effettivo rispetto dei principi in materia di misurazione, valutazione e trasparenza della performance e in materia di merito e premi applicabili alle regioni e agli enti locali 17 Le relazioni illustrative • Circolare RGS 25/2012 • A corredo di ogni contratto integrativo le pubbliche amministrazioni, redigono una relazione tecnico-finanziaria ed una relazione illustrativa, utilizzando gli schemi appositamente predisposti e resi disponibili tramite i rispettivi siti istituzionali dal Ministero dell’economia e delle finanze di intesa con il Dipartimento della funzione pubblica. Tali relazioni vengono certificate dagli organi di controllo 18 Gli obblighi di pubblicità/1 • Obbligo di pubblicare in modo permanente sul proprio sito, con modalità che garantiscano la piena visibilità e accessibilità delle informazioni ai cittadini, i contratti integrativi stipulati con la relazione tecnico-finanziaria e quella illustrativa certificate dagli organi di controllo, nonché le informazioni trasmesse annualmente. La relazione illustrativa, fra l’altro, evidenzia gli effetti attesi in esito alla sottoscrizione del contratto integrativo in materia di produttività ed efficienza dei servizi erogati, anche in relazione alle richieste dei cittadini. Il Dipartimento per la funzione pubblica di intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze e in sede di Conferenza unificata predispone un modello per la valutazione, da parte dell’utenza, dell’impatto della contrattazione integrativa sul funzionamento dei servizi pubblici, evidenziando le richieste e le previsioni di interesse per la collettività. Tale modello e gli esiti della valutazione vengono pubblicati sul sito istituzionale delle PA 19 interessate dalla contrattazione integrativa. Gli obblighi di pubblicità/2 • Invio all’Aran entro 5 giorni dalla sottoscrizione in forma telematica • Invio al Cnel • Informazioni da inviare: testo contrattuale, relazione tecnico-finanziaria ed illustrativa, indicazione delle modalità di copertura degli oneri • Responsabilizzazione dei revisori • Sanzioni: taglio dei trasferimenti e divieto di procedere a qualsiasi adeguamento delle risorse destinate alla contrattazione 20 integrativa L’anno 2013 • Costituire subito il fondo • Avviare e concludere la contrattazione decentrata rapidamente • Le progressioni economiche nel triennio 2011/2013 • Il tetto al trattamento economico individuale 21 Il tetto al fondo per la contrattazione decentrata • Tetto dell’anno 2010 non superabile: riferimento alla consistenza e non alle somme effettivamente spese • Per il Ministero dell’Economia (circolare 12/2011) tetto complessivo e tetto risorse stabili, non tetto risorse variabili nè tetto singole voci • Non cambiano le regole di costituzione del fondo • Per la circolare divieto di compensazione tra le parti stabili e variabili, divieto non ripreso dalle sezioni unite della Corte dei Conti (parere 22 51/2011) Il tetto alla parte stabile • Non inclusione delle risorse provenienti dalla RIA e dagli assegni ad personam del personale cessato • Utilizzazione dei risparmi derivanti dalle progressioni economiche del personale cessato, da ritenere consentita negli anni 2011, 2012 e 2013 23 Il tetto alla parte variabile • Sezioni riunite controllo Corte dei Conti 51/2011: deroga incentivazione opere pubbliche ed avvocati, niente deroga incentivazioni Ici e sponsorizzazioni (divieto di interpretazione estensiva) • RGS: si al recupero del fondo dell’anno precedente ed ai compensi per il censimento • Altra deroga per i piani di razionalizzazione 24 Il taglio del fondo • Previsione inedita del DL n. 78/2010 • Fino ad oggi, come principio di carattere generale, casi limitati: personale Ata ed esternalizzazioni • Il taglio non deve essere effettuato sulla base delle cessazioni, ma del saldo tra cessazioni e nuove assunzioni: taglio proporzionale ai cessati • Considerare anche le cessazioni e le assunzioni per mobilità nel calcolo: differenza da calcolare al 31/12 dell’anno precedente e dell’anno di 25 riferimento Il bilancio di questi anni • Forte aumento dei costi della contrattazione decentrata integrativa • Erogazione indebita delle indennità • Non utilizzazione degli strumenti di flessibilità previsti dalla normativa contrattuale (orario plurisettimanale etc) • Estensione impropria degli ambiti della contrattazione decentrata 26 I più frequenti errori (1) • Segretari: aumento indennità di posizione, onnicomprensività, galleggiamento (aspetto controverso, si veda legge stabilità), indennità per il vice segretario, rogito, direzione generale • Applicazione illegittima delle regole sulla costituzione del fondo per il salario accessorio dei dirigenti, mancata costituzione dello stesso, mancato taglio della retribuzione di posizione, non applicazione del principio della onnicomprensività per i dirigenti, remunerazione incarichi ad interim con più retribuzione posizione • Stessa censura per il trattamento delle posizioni organ.ve 27 I più frequenti errori (2) • Personale: fondo per le risorse decentrate troppo ampio • Mancato taglio delle risorse per il personale ata; mancato taglio delle risorse per il reinquadramento ex CCNL 1.4.1999 • Illegittimità degli incrementi disposti ex commi 2 e 5 del CCNL 1.4.1999 • Applicazione delle norme per gli enti cd virtuosi • Esternalizzazioni 28 I più frequenti errori (3) • Progressioni economiche per tutti o quasi e retroattive • Erogazione in forma indebita di indennità previste dai CCNL: parere Aran (disagio, rischio, etc) • Erogazione illegittima della produttività: a pioggia e/o per attività al di fuori dell’orario • Inclusione delle ore dedicate dalle RSU alle relazioni sindacali nelle ore di lavoro • Norme disciplinari, relazioni sindacali, permessi, ferie etc • Contrattazione decentrata tardiva (parere Corte Conti Lombardia n. 287/2010) • Mancato rispetto delle procedure 29 Parere Avvocatura Generale dello Stato del 2003 Soggetti responsabili per danno derivante dalla sottoscrizione ed esecuzione di un CCDI difforme … “ sembra corretto ritenere che, innanzitutto, possano essere chiamati a rispondere i soggetti che direttamente per conto dell’amministrazione hanno condotto la trattativa e stipulato il relativo contratto … ” compreso l ’ organo di governo che ha autorizzato la sottoscrizione definitiva”. “all’eventuale giudizio di responsabilità potrebbero essere chiamati anche tutti gli altri soggetti che, comunque, a vario titolo … abbiano partecipato alla procedura negoziale” Gli interessati potrebbero “ai fini se non dell’esonero almeno della riduzione della propria responsabilità, far valere eventuali rimostranze o il dissenso formalmente espressi …” Il divieto di applicazione coinvolge anche i dirigenti con particolare riferimento a quelli preposti alla amministrazione e gestione del personale. Per gli altri dirigenti occorre verificare caso per caso 30 Il ruolo e la responsabilità dei segretari • Segretari spesso presidenti della delegazione trattante di parte pubblica • Presenza dei segretari nella giunta che delibera la autorizzazione alla sottoscrizione del contratto decentrato • Spesso attribuzione di compiti di responsabile • L’applicazione delle clausole illegittime 31 La quantificazione del fondo La quantificazione delle risorse contrattazione decentrata non spetta alla E’ un obbligo a carico dei singoli enti che vi provvedono in modo autonomo e responsabile nel rispetto dei vincoli legali e contrattuali Attività gestionale (compito degli organi politici limitato agli eventuali incrementi della parte variabile) Gli importi devono essere inseriti in bilancio E ’ giustificata la pretesa del sindacato di essere correttamente informato sulle modalità di determinazione delle singole voci di finanziamento 32 Art. 15 comma 5 CCNL 1.4.1999 Incremento parte stabile (1) E’ possibile e lecito solo in presenza di due condizioni: a) aumento della dotazione organica b) assunzione di nuovi lavoratori sui nuovi posti Le nuove assunzioni su posti vacanti della previgente dotazione organica sono del tutto ininfluenti Certamente è ingiustificato un incremento di risorse stabili per presunti incrementi di organico dall’anno 2002! (vincoli della legge finanziaria) La finanziaria 2005 ha previsto anche una riduzione dei posti e della spesa per il successivo triennio 33 Art. 15 comma 5 CCNL 1.4.1999 Incremento parte stabile (2) Il personale acquisito per trasferimento o delega di funzioni dalla Stato o dalle Regioni, pur creando un effettivo incremento di organico, non giustifica un incremento di risorse decentrate stabili ex art. 15, comma 5 Detto personale, infatti, ha una propria “dote” di risorse che contribuiscono ad incrementare le risorse stabili ex art. 15, comma 1, lett. L); questa “dote” in genere è anche superiore alla media vigente nell’ente di destinazione! Ulteriori incrementi a carico del bilancio sarebbero illegittimi per una duplicazione di oneri relativamente alla medesima causale 34 Art. 15 comma 5 CCNL 1.4.1999 Incremento parte stabile (3) E’ ragionevole ipotizzare che l’incremento delle risorse stabili, ove sia legittimo, in relazione all ’ incremento di organico, debba essere calcolato in base al numero delle nuove assunzioni moltiplicato per il valore medio del salario accessorio del personale già in servizio (ovvero per il valore medio dei dipendenti della categoria e/o del profilo) Incrementi determinati liberamente dagli enti (in bilancio) sono del tutto illegittimi e privi di ogni giustificazione 35 Art. 15 comma 5 CCNL 1.4.1999 Incremento parte variabile (1) Elaborazione di un programma di miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi istituzionali (annualmente) Riduzione dei tempi per la formalizzazione delle concessioni edilizie o altri adempimenti di rilievo (autorizzazioni in genere, contratti, convenzioni) Aumento delle iniziative di vigilanza nei cantieri o per altre attività istituzionali (trasporti, viabilità, manutenzione …..) Ampliamento dei servizi sociali: numero degli assistiti, visite domiciliari, contatti con gli utenti, avvio di nuove iniziative Ampliamento dei servizi di polizia municipale: aumento del numero delle verifiche, presenza sul territorio, vigilanza dei mercati, del commercio, …. Ampliamento dei servizi alla utenza sia nella durata che nelle prestazioni: biblioteca, anagrafe, personale, contabilità, ecc. Occorre preventivamente accertare l ’ attuale livello medio delle prestazioni che si intendono migliorare e definire i nuovi standard 36 Art. 15 comma 5 CCNL 1.4.1999 Incremento parte variabile (2) • Predisposizione, con il contributo di tutti i dirigenti, di un programma annuale di miglioramento dei servizi, con la specifica indicazione di obiettivi credibili, concreti e realizzabili • Approvazione del programma da parte della Giunta che lo allega alla proposta di bilancio con la indicazione delle risorse aggiuntive ex art. 15, comma 5 37 Art. 15 comma 5 CCNL 1.4.1999 Incremento parte variabile (3) • Approvazione da parte del Consiglio della specifica proposta di finanziamento del programma di miglioramento • Regolazione, in sede di contrattazione decentrata, dei criteri per la erogazione degli incentivi al personale interessato • Verifica del conseguimento degli obiettivi • Pagamento dei compensi in relazione all’apporto individuale accertato dai dirigenti competenti • Regole specifiche nel caso di utilizzo di indennità diverse dalla produttività 38 Art. 15 comma 5 CCNL 1.4.1999 Incremento parte variabile (4) E’ ragionevole ipotizzare che l’importo annuo vada determinato attraverso un raffronto tra il nuovo standard dei servizi e quello precedente o di partenza Se si immagina un incremento del 20% dei servizi, sembra corretto ipotizzare anche un 20% di incremento delle risorse E’ del tutto insensato prevedere incrementi del 50% o, in non pochi casi, superiori al 100%: comportamenti del genere sarebbero sicuramente censurati dai servizi ispettivi del Ministero dell’economia …. e non solo! Ricordiamo che stiamo utilizzando sempre risorse pubbliche Attenzione al consolidamento: la ripetizione nel corso degli anni costituisce una ipotesi eccezionale, soprattutto se non vi è una progressiva riduzione dell’aumento e se si utilizza la produttività 39 La produttività (1) “erogare compensi diretti ad incentivare la produttività e il miglioramento dei servizi, attraverso la corresponsione di compensi correlati al merito e all’impegno di gruppo per centri di costo e/o individuale, in modo selettivo e secondo i risultati accertati dal sistema permanente di valutazione” VINCOLO MERITOCRATICO MOLTO PRECISO, PER IMPEDIRE EROGAZIONI A PIOGGIA 40 La produttività (2) Il CCNL 22.1.2004 ha introdotto una definizione della “produttività” per tentare di favorire comportamenti più “virtuosi” Definizione: effettivo incremento della produttività e miglioramento quali-quantitativo dei servizi da intendersi, entrambi, come risultato aggiuntivo apprezzabile rispetto al risultato atteso dalla normale prestazione lavorativa I compensi per produttività devono essere giustificati da un concreto effetto positivo sul livello dei servizi erogati (“apprezzato” e quindi “documentato”) Per una corretta valutazione occorrerebbe definire preventivamente il livello standard della qualità e della quantità attesa ordinariamente per ogni servizio erogato 41 La produttività (3) I compensi possono essere legittimamente erogati soltanto a conclusione del periodo previsto per la valutazione dei risultati Questa valutazione, di norma, è annuale; solo alla fine di ogni anno sembra corretto erogare il premio di produttività Non si possono escludere periodi temporali inferiori (semestre?) purchè correlato al conseguimento di un reale obiettivo in termini brevi. La ” furbizia ” che tenta di ipotizzare la esistenza di obiettivi mensili anche per un obiettivo finale annuale è un plateale raggiro a danno delle effettive esigenze istituzionali. 42 La produttività (4) La valutazione del personale spetta esclusivamente ai dirigenti e non può essere prevista una diversa competenza neanche dalla contrattazione decentrata. E’ vietata la corresponsione di compensi per produttività sulla base di automatismi come: tipologia di orario, rientri pomeridiani, presenze o assenze, parametro retributivo, ecc. 43 La produttività (5) Il CCNL ammette che possano esistere due distinte ipotesi di produttività: a) collettiva o di gruppo b) individuale In entrambi i casi occorre valutare: a) il risultato conseguito b) l’apporto soggettivo nel conseguimento di detto risultato 44 La produttività (6) Il CCDI stabilisce la entità delle risorse destinate a tale finalità Può anche stabilire i parametri di riferimento per diversificare il valore del compenso massimo in base alla categoria di appartenenza Il CCDI può prescrivere che debbano essere preventivamente definiti gli obiettivi di gruppo o di settore, con gli strumenti di programmazione previsti nell’ente 45 La produttività (7) I compensi possono essere erogati a seguito dell’accertamento degli effettivi obiettivi o risultati conseguiti Il CCDI può prevedere i criteri o le percentuali minime cui correlare la parziale o totale erogazione dei compensi La determinazione del compenso dei singoli lavoratori deriva dalla valutazione dell’apporto individuale da parte del dirigente competente 46 La produttività (8) Il CCNL ammette la produttività individuale anche come ipotesi autonoma e distinta da quella collettiva o di gruppo Spetta al CCDI stabilire le specifiche quote di finanziamento e i criteri di assegnazione ai centri di costo nonché i parametri di riferimento per la quantificazione dei compensi massimi anche per categoria NON OCCORRE PRODUTTIVITA ’ INDIVIDUALE NECESSARIAMENTE COLLETTIVA O DI DISTINGUERE LA GRUPPO DA QUELLA 47 La produttività (9) Definizione degli obiettivi e dei risultati annuali per ogni centro di costo Assegnazione delle risorse per produttività ai singoli centri Assegnazione degli obiettivi specifici a ciascun dipendente o gruppo di dipendenti di pari profilo Verifica periodica Valutazione finale degli apporti individuali 48 La produttività (10) • Revisione sulla base delle previsioni del DLgs n. 150/2009: performance individuale e performance collettiva • Erogazione in modo differenziato sulla base dell’inserimento nelle cd fasce di merito (norma rinviata tranne che per le risorse aggiuntive derivanti dai piani di risparmio ex DL 98/2011) • Aumento delle risorse destinate a questa indennità: devono diventare prevalenti 49 Le progressioni orizzontali (1) • Premio alla attività svolta • Non cambia in alcun modo il contenuto della prestazione lavorativa: non sono un investimento per il futuro ma un premio per il passato • Non danno luogo a gerarchie: solo differenza economica • Permanentemente a carico del fondo per le risorse decentrate parte stabile • A carico dei bilanci gli aumenti contrattuali • Recupero nel fondo in caso di cessazioni e/o di progressioni verticali • DLgs 150/2009: devono riguardare una quota limitata, essere svolte in modo selettivo, devono valorizzare le competenze e devono essere decise sulla base delle valutazioni 50 Le progressioni orizzontali (2) • Passaggi nella categoria A in forma semplificata: esperienza acquisita, risultati ottenuti, prestazioni rese con più elevato arricchimento professionale, anche conseguenti ad interventi formativi e di aggiornamento collegati alle attività lavorative ed ai processi di riorganizzazione, impegno e qualità della prestazione • Passaggi alla prima posizione economica successiva ai trattamenti tabellari iniziali delle categorie B e C: esperienza acquisita, risultati ottenuti, prestazioni rese con più elevato arricchimento professionale, anche conseguenti ad interventi formativi e di aggiornamento collegati alle attività lavorative ed ai processi di riorganizzazione, impegno e qualità della prestazione individuale 51 Le progressioni orizzontali (3) • Passaggi alla seconda posizione economica successiva ai trattamenti tabellari iniziali delle categorie B e C: risultati ottenuti, prestazioni rese con più elevato arricchimento professionale, anche conseguenti ad interventi formativi e di aggiornamento collegati alle attività lavorative ed ai processi di riorganizzazione, impegno e qualità della prestazione individuale 52 Le progressioni orizzontali (4) • Passaggi dell’ultima posizione economica delle categorie B e C e per tutta la categoria D: risultati ottenuti, prestazioni rese con più elevato arricchimento professionale, anche conseguenti ad interventi formativi e di aggiornamento collegati alle attività lavorative ed ai processi di riorganizzazione, impegno e qualità della prestazione individuale e i seguenti ulteriori criteri specifici, da utilizzare anche disgiuntamente: diverso impegno e qualità delle prestazioni svolte, con particolare riferimento ai rapporti con l’utenza • Grado di coinvolgimento nei processi lavorativi dell’ente, capacità di adattamento ai cambiamenti organizzativi, partecipazione effettiva alle esigenze di flessibilità • Iniziativa personale e capacità di proporre soluzioni innovative o migliorative dell’organizzazione del lavoro 53 Cassazione e clausole nulle Cassazione 10099 del 2.5.2007 Caso: pretesa del personale di ottenere l ’ inquadramento nella categoria superiore in base ad una clausola inserita nel CCDI del 1998; pretesa parzialmente accolta dalla Corte d ’ Appello; il Comune interessato ha resistito alla pretesa con impugnativa. “ la contrattazione decentrata deve riferirsi solo agli istituti rimessi a tale livello …. tra i quali non è compresa la materia della classificazione del personale” “ solo dopo la stipulazione del nuovo contratto nazionale era consentito la stipulazione di contratti decentrati in tema di classificazione … nei limiti peraltro della materia rimessa al livello locale (ma non comprende la possibilità di inquadramenti in categorie superiori)” “…. ne consegue, in base alle norme inderogabili sopra richiamate, la nullità dell’accordo sindacale posto a base delle pretese dei dipendenti 54 Clausole nulle: Corte dei Conti Liguria sentenza 447/2007 Caso: riconoscimento segretario di una mensilità aggiuntiva al vice La Corte richiama i limiti legislativi sulla contrattazione integrativa “ la clausola in questione non poteva essere legittimamente introdotta e le somme erogate in esecuzione della stessa costituiscono danno erariale” “del danno devono rispondere coloro che in rappresentanza della parte pubblica, hanno sottoscritto il CCDI ossia gli assessori …. e i dirigenti …… che hanno anche firmato la determina con cui è stata data esecuzione alla clausola in questione” “Ai suddetti si aggiunge il Segretario comunale … per la funzione di garante della legalità dell’azione dell’ente …. avrebbe dovuto rilevare la non conformità a legge della mensilità aggiuntiva”. 55 Responsabilità per clausole nulle: Corte Conti Lombardia 372/2006 Caso: riduzione orario a 35 ore per tutti con contratto decentrato “tale ampliamento viola il divieto legislativo di sottoscrizione in sede decentrata di contratti integrativi in contrasto con i vincoli risultanti dai CCNL e le relative clausole erano dunque affette da nullità e come tali inapplicabili” Sussiste colpa grave: a) delle “parti stipulanti” (parte pubblica e RSU); la Corte, per la prima volta, riconosce una partecipazione colpevole della parte sindacale, riconoscendo uno sconto del danno a carico della delegazione pubblica; se la RSU fosse stata “evocata in giudizio” sarebbe stata condannata al pagamento della sua quota di danno? b) della Giunta che ha sollecitato (pungolato) la applicazione del CCDI; c) del Segretario comunale (“ben avrebbe potuto e dovuto cogliere e segnalare la palese discrepanza …”) 56 CONTRATTAZIONE delle risorse decentrate Tribunale Cagliari 16.10.2006 (1) Caso: a) un comune non ha contrattato la entità delle risorse decentrate b) non avendo trovato l’accordo per il CCDI, il comune ha corrisposto i compensi per turno e reperibilità (no produttività e PEO) Ricorso sindacale per condotta antisindacale Ricorso respinto dal giudice: motivazioni 57 CONTRATTAZIONE delle risorse decentrate Tribunale Cagliari 16.10.2006 (2) “ per effetto dell ’ art. 31 del CCNL del 2004 la determinazione delle risorse finanziarie destinate alla incentivazione …. denominate “ decentrate ” … è materia rimessa alla competenza dell’ente, il quale deve attenersi alle modalità previste nel medesimo articolo e non costituisce oggetto di contrattazione in sede sindacale” “ qualsiasi censura relativa alla costituzione e quantificazione del fondo … non verrà esaminata in questa sede, trattandosi di materia estranea alla contrattazione integrativa” 58 CONTRATTAZIONE delle risorse decentrate Tribunale Cagliari 16.10.2006 (3) L ’ ente “ ha utilizzato parte delle risorse variabili per liquidare indennità … di turno, festivo, reperibilità e rischio …” Detti istituti, previsti dalla disciplina del CCDI del 2003 e nei confronti dei quali mai era intervenuta prima del 2006 alcun atto di disdetta da parte dei sindacati, sono stati applicati dall’ente in regime di prorogatio sul presupposto che per gli anni successivi non era stato stipulato alcun contratto decentrato e che il nuovo CCNL …. stabiliva in quale misura gli stessi dovevano essere retribuiti.” 59 CONTRATTAZIONE delle risorse decentrate Tribunale Cagliari 16.10.2006 (4) “diversamente il Comune ha agito con riguardo alla produttività, indennità di responsabilità, PEO, indennità maneggio valori, ….. reputando di non poter procedere alla loro liquidazione fin quando non fosse stato raggiunto tra la parte sindacale e la parte pubblica l’accordo integrativo sulla distribuzione delle risorse presenti nelle casse dell’ente” CIO ’ CONFERMA LA NECESSITA ’ DI ADOTTARE CLAUSOLE CONTRATTUALI UTILI ANCHE PER GLI ANNI SUCCESSIVI, SINO A MODIFICA 60 CONTRATTAZIONE delle risorse decentrate Tribunale Cagliari 16.10.2006 (5) “ … avviata con notevole ritardo e scarsamente coltivata da entrambe le parti ..” “… la pressochè totale stasi delle trattative si era venuta a creare a causa della ormai radicata situazione conflittuale instauratasi tra le delegazioni trattanti, le quali avevano incentrato il dibattito sulla correttezza della determinazione delle risorse decentrate, rimanendo peraltro ferme nelle proprie posizioni” Tale situazione non può “ addebitarsi ad alcun comportamento ostruzionistico del datore di lavoro pubblico” 61 Compenso per specifiche responsabilità • Tribunale di Cagliari, sentenza 1181/2008 • “Non è configurabile un diritto dei ricorrenti ad una indennità condizionata dalla previsione dell’an e del quantum in sede di contrattazione decentrata”. A rafforzare questa conclusione viene inoltre aggiunto che “la liquidazione di tale attività attingendo alla parte variabile del fondo comporterebbe la riduzione di altri elementi accessori”. • Condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali 62 Costruzione risorse decentrate Corte Conti Trentino 12.2.2007 (1) • Caso: con accordo decentrato sono state rideteminate le risorse decentrate con un notevole aumento, calcolando anche le quote dei posti vacanti in organico La Corte ha condannato il dirigente titolare della delegazione pubblica (Segretario Generale di ente autonomo) al risarcimento del danno in favore dell’ente; La rilevanza dell ’ incremento derivante dal nuovo criterio di calcolo e il notevole aggravio di oneri a carico del bilancio, avrebbero dovuto indurre a comportamenti ispirati a maggiore prudenza e ad un maggior approfondimento del problema Manca un comportamento diligente e prudente 63 Costruzione risorse decentrate Corte Conti Trentino 12.2.2007 (2) • “L’insieme degli atti posti in essere nel corso della contrattazione … denotano indubbiamente un comportamento contrassegnato da colpa grave: • a) per la contraddittorietà e inaffidabilità della soluzione escogitata, economicamente pregiudizievole e non adeguatamente valutata oltre che per la non congruità della spesa …. • b) per il mancato apprestamento di talune indispensabili misure di accorta cautela, come, prima fra tutte, la espressa richiesta all ’ ARAN di assistenza alla contrattazione …” 64 Costruzione illegittima di risorse Corte Conti Liguria sent. N. 172/07 (1) Caso: incremento fondo dirigenza del 6% dei risparmi derivanti dalla soppressione di posti di organico; l’importo è stato attribuito a tutte le funzioni restanti. Pur riguardando la dirigenza, la sentenza è interessante per la individuazione dei soggetti responsabili del danno e per le relative motivazioni “ della illegittima applicazione della disposizione de qua debbono rispondere a titolo di colpa grave, per la gravissima imperizia di cui hanno dato prova nell ’ interpretare una disposizione contrattuale dal significato letterale inequivocabile … tutti i soggetti convenuti in giudizio” 65 Costruzione illegittima di risorse Corte Conti Liguria sent. N. 172/07 (2) Il dott. .. che in qualità di dirigente avente competenza in materia (personale), ha adottato il provvedimento Il dott. …. per aver attestato, nella sua veste di dirigente del servizio finanziario, la regolarità contabile di un provvedimento che quadruplicava illegittimamente le risorse del fondo “.. Il Segretario generale ….appare coerente con la lettera e lo spirito della legge la quale continua ad attribuire al Segretario la funzione di garante della legalità dell ’ azione …, la configurazione di una corresponsabilità … per le conseguenze dannose di provvedimenti di cui ha certamente avuto conoscenza per avervi apposto il visto, adottati in palese violazione della disciplina del rapporto di lavoro della dirigenza”. 66 Contrattazione decentrata progressione economica Tribunale Bologna, 6.5.2004 “in materia di criteri per le progressioni economiche orizzontali dei dipendenti del comparto sanità, se è vero che l’accordo aziendale può integrare, cioè aggiungere nuove condizioni o precisare meglio quelle già previste dall’accordo nazionale, del pari il contratto aziendale non può modificare in toto i criteri posti dal contratto nazionale, poiché ciò determina l ’ illegittimità, per questa parte, del contratto integrativo aziendale e la arbitrarietà di escludere il passaggio alla fascia superiore sulla base di un criterio non conforme alla contrattazione nazionale (nel caso di specie il criterio dell ’ anzianità maturata nell ’ azienda è stato assunto come unico criterio alla fascia retributiva superiore, escludendo quindi l’anzianità maturata in precedenti esperienze lavorative ed omettendo qualsiasi valutazione degli altri criteri indicati dal contratto nazionale)” 67 Corte dei Conti e … produttività Campania: n. 79/01 del 25.1.2001 CASO: erogazione di un compenso di L. 5.000 per ogni ora di servizio per rientro pomeridiano “il fondo in questione è a destinazione vincolata e l’erogazione dei compensi è disciplinata rigorosamente da norme inderogabili La violazione di dette norme comporta ipso iure una lesione ingiusta a danno dell’ente La assoluta carenza di piani e progetti …. realizza non una mera illegittimità formale, ma sostanzia un illecito amministrativocontabile produttivo di un danno ingiusto … …. Una illecita elargizione aggiuntiva e generalizzata che si atteggia quale mera, non consentita, liberalità … … nel comportamento dei convenuti sono in concreto individuabili quei precisi sintomi della colpa grave, quali la violazione di elementari norme di comportamento e l’inescusabile approssimazione nella cura di interessi istituzionali … 68 Corte conti, sez centr. Compensi per produttività Sentenza del 22.6.2004 (1) L’erogazione dei compensi per produttività “non è stata preceduta da una pianificazione del lavoro, non hanno fatto seguito i progetti operativi, né risulta che siano stati compiuti lavori diretti al conseguimento di obiettivi” “il premio di produttività può essere erogato soltanto in relazione a precisi obiettivi e non già indiscriminatamente” Responsabilità a carico della Giunta, del Segretario comunale (avendo lo stesso omesso di formulare rilievi sulle delibere ….), del responsabile del personale … (il responsabile della ragioneria aveva formulato rilievi) 69 Corte conti, sez centr. Compensi per produttività Sentenza del 22.6.2004 (2) “ la lettera del dato normativo non consentiva alcuna incertezza o dubbio interpretativo, evidenziando espressamente che doveva escludersi la “possibilità di erogazione generalizzata collegata esclusivamente alla presenza ” che è quello che è stato fatto nel caso in esame” “ i pareri sfavorevoli di due segretari comunali, .. avrebbe potuto e dovuto indurre gli appellanti a recedere da tale atteggiamento che ha assunto tutta l ’ aria di una sfida all ’ ordinamento, quasi che gli amministratori locali non fossero soltanto autonomi, ma addirittura legibus soluti. Il che, oltretutto, impedisce che questo giudice possa fare uso, nei loro confronti, del potere riduttivo.” 70 Corte Conti Sez centr 1.9.2004 appello corte conti Campania 28.12.2001 Caso: produttività corrisposta a pioggia “la produttività nella PA va collegata ad una programmazione per obiettivi da raggiungere in un certo tempo e con determinate risorse ” non può “ essere erogata indiscriminatamente” “in assenza di questo presupposto vi sia stata una deminutio patrimoniale per le finanze dell’ente” Responsabili del danno: a) La Giunta, per aver adottato la delibera che ha autorizzato i pagamenti; b) Il Segretario comunale, per aver omesso di formulare rilievi sulla delibera ma anche per una condotta causativa per l’adozione di una ulteriore delibera c) Il responsabile della contabilità, per aver attivato i pagamenti? 71 Ancora condizioni lecite per la produttività Corte Conti Sardegna sent. 274/2007 Occorre: “ .. Precisi obiettivi di incremento della produttività …. al cui raggiungimento collegare l ’ attribuzione del trattamento accessorio, …..indicare il personale da adibire al progetto …. parametri obiettivi in base ai quali misurare il reale apporto di ciascun dipendente …” “la mancata previa determinazione degli obiettivi … non consente per conseguenza di stabilire se il progetto sia stato realizzato ..” “ non si può seriamente pensare che un dirigente diligenza anche inferiore alla media, possa l ’ attribuzione del compenso incentivante unicamente “con l’impegno profuso dal personale fortemente sotto-organico, …” Responsabile: dirigente ufficio tributi dotato di una ritenere che sia motivata del settore … 72 Corte Conti, Sez centr. N. 44 del 12 febbraio 2003 APPELLO Corte Conti Campania n. 50/2000 “ gli amministratori hanno corrisposto compensi al personale in violazione della normativa dettata dall ’ art. 6 del DPR n. 333/90 (senza preventiva adozione di piani e progetti di produttività) e tale comportamento è indiscutibilmente antigiuridico” È esclusa la compensazione con i vantaggi dell’ente “ i vantaggi non possono essere derivati dalla corresponsione al personale dei compensi contestati, per il semplice fatto che tali compensi sono stati attribuiti a posteriori, nel febbraio 1996 e non possono aver influenzato il lavoro svolto negli anni 1994 e 1995.” (CONSIDERAZIONE MOLTO IMPORTANTE!!) 73 Corte Conti Sicilia appello sentenza n. 87/2009 produttività • Le previsioni contrattuali concernenti “il miglioramento dei servizi esistenti” (peraltro non fronteggiabili “col personale di ruolo”), nonché la promozione di “effettivi e significativi miglioramenti nei livelli di efficienza e di efficacia degli enti locali” e della “qualità dei servizi istituzionali”, non possono essere intese e interpretate in senso strettamente (e astrattamente) letterale, ma devono essere necessariamente valutate in intimo collegamento con la realtà in cui operano, per cui l’elencazione delle materia rispetto alle quali si possono attivare progetti finalizzati non può certo vincolare l’interpretazione; e, in tale ottica, la necessità della elaborazione del rendiconto per l’esercizio finanziario (e, successivamente, il bilancio di previsione, collegata con la circostanza che risultava “scoperto il posto di responsabile del Servizio bilancio”: situazione che può consentire di evocare l’ipotesi del “miglioramento dei servizi esistenti non fronteggiabili col solo personale di ruolo”), ha evidentemente posto il dirigente del settore nella esigenza (specifico diritto/dovere dirigenziale) di individuare un meccanismo idoneo a risolvere il problema, e lo ha individuato (nell’ambito della sua responsabilità e responsabile valutazione) in un “progetto obiettivo finalizzato”; i dipendenti hanno svolto il compito loro affidato senza dare luogo critiche di sorta in ordine al risultato 74 Le responsabilità: Corte Conti Lombardia n. 457/2008 (1) • Sentenza di condanna a seguito di ispezione della RGS • Conferma in appello con riduzione del 10% a seguito del vantaggio comunque conseguito dall’ente • Contestazioni: istituzione delle posizioni organizzative senza rispettare i parametri richiesti e disposte anche con decorrenza retroattiva; illegittima costituzione del fondo (in particolare per la utilizzazione delle risorse previste per gli enti cd virtuosi); erogazione con criteri automatici, cd “a pioggia” della produttività ed illegittimo incremento della retribuzione di posizione dei dirigenti, a fronte del taglio disposto dal CCNL di una quota spostata al trattamento economico fondamentale. 75 Le responsabilità: Corte Conti Lombardia n. 457/2008 (2) • “La prescrizione inizia a decorrere dal momento in cui ha avuto luogo la corresponsione ai soggetti non aventi titolo, e in specie dai singoli mandati di pagamento, piuttosto che da quello in cui sono stati adottati gli atti di cui quella corresponsione costituisce attuazione”. 76 Le responsabilità: Corte Conti Lombardia n. 457/2008 (3) • Produttività a pioggia: pacifica la censura • “Solo dopo aver accertato la legittima disponibilità delle nuove risorse (al netto degli effetti derivanti dalla dedotta riduzione del personale dirigenziale, in quanto realizzata prima, e non dopo, il reintegro in parola) potevano essere applicati i criteri vigenti nell’ente per la determinazione dei valori delle singole funzioni dirigenziali e, conseguentemente, si poteva realizzare un riallineamento progressivo dei precedenti valori decurtati, con una priorità di intervento per quelli minimi… la tempistica (in termini assoluti, ma anche in rapporto all’entrata in vigore del CCNL 12.2.2002, a decorrere dal giorno successivo all’entrata in vigore del quale è stata eloquentemente ancorata la decorrenza degli effetti del reintegro) secondo cui è stata realizzata l’operazione di reintegro, nei modi sopra descritti, nell’ambito del Comune di Omissis, non dà adito a ragionevoli dubbi sull’effettività dell’automatismo in contestazione”. • Vizio della decorrenza retroattiva dei benefici per le posizioni organizzative 77 Le responsabilità: Corte Conti Lombardia n. 457/2008 (4) • Deve rispondere anzitutto il personale amministrativo, .. soprattutto,.., per l’apporto attivo e qualificato (nella molteplice qualità di segretario comunale, direttore generale e Presidente del Nucleo di valutazione, il primo, e nella qualità di responsabile del personale, la seconda) • Alla responsabilità non si sottraggono neppure i componenti la giunta, giacché ad essa spettano sia la formulazione dell’atto di indirizzo, dal quale la delegazione trattante di parte pubblica non può discostarsi, sia l’autorizzazione alla sottoscrizione definitiva, la quale a sua volta comporta la conseguente formale condivisione dei contenuti dello schema di contratto collettivo decentrato integrativo 78 Le responsabilità: Corte Conti Lombardia n. 457/2008 (5) • “Sarebbe in piena contraddizione con il ruolo di garanzia intestato dalla legge ai revisori, ad avviso del Collegio, se essi potessero burocraticamente (ma legittimamente) assolverlo – specie laddove, come nel caso di specie, assuma ex lege una inequivoca valenza certativa - senza dover verificare la coerenza fra CCDI e CCNL di riferimento, anche sotto il profilo della corrispondenza, ancorché a livello di aggregati, fra gli importi previsti per le singole causali e le regole giuridiche da applicare per la quantificazione di queste ultime”. 79 Il turno (Cassazione sezione lavoro sentenza 8254, del 7.4.2010) • “Il diritto alla indennità spettante al personale turnista, ai sensi della disciplina contenuta nell’articolo 22 del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto regioni ed autonomie locali del 14 settembre 2000 è subordinato all’istituzione di turni diurni, antimeridiani e pomeridiani, in strutture operative che prevedano un orario di servizio giornaliero continuativo di almeno 10 ore, restando escluso in assenza di tali condizioni” • “l’orario di servizio deve essere continuativo e non può prevedere interruzioni” • “lettura rigorosamente rispettosa dell’intento espresso dalle parti stipulanti con le parole usate” 80 Il turno festivo (Cassazione 8458/2010) (1) • Non è controverso che “nel turno possono cadere giornate festive (domeniche e festività infrasettimanali”; • l’indennità di turno “compensa interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell’orario di lavoro”; • le norme contrattuali devono essere intese “nel senso che al personale turnista che presta attività lavorativa in giornata festiva infrasettimanale come in quella domenicale, secondo le previsioni del turno di lavoro, spetta solo il compenso previsto dall’articolo 22, comma 5, seconda alinea (maggiorazione del 30% della retribuzione); • si deve considerare esclusa la possibilità di fare “riferimento al diverso istituto dello straordinario, che presuppone necessariamente il superamento dell’orario contrattuale di lavoro” 81 Il turno festivo (Cassazione 8458/2010) (2) • le disposizioni dell’articolo 24, relative cioè alle attività ulteriori, “prendono in considerazione l’attività lavorativa prestata, in via eccezionale ovvero occasionale, in giornate non lavorative, attività che comporta il superamento del limite di orario settimanale”; • 6) questa disposizione “non riguarda i lavoratori inseriti in prestabiliti turni di lavoro che possono essere, conseguentemente, chiamati in via ordinaria a svolgere le proprie prestazioni sia nei giorni feriali non lavorativi, sia nelle giornate festive, nel rispetto degli obblighi derivanti dalla periodica predisposizione dei predetti turni di lavoro; • 7) “la clausola dell’articolo 24, comma 5 si riferisce proprio al dipendente che, fuori dall’ipotesi di turnazione, ordinariamente, in base al suo orario di lavoro, è tenuto ad effettuare prestazioni lavorative di notte o in giornate festive infrasettimanali”; 82 Il turno festivo (Cassazione 8458/2010) (3) • Su queste basi si deve necessariamente arrivare alla conclusione che “soltanto il lavoratore in turno chiamato a prestare, in via eccezionale ovvero occasionale, la propria attività della giornata di riposo settimanale che gli compete in base al turno assegnato ovvero in giornata festiva infrasettimanale al di là dell’orario di lavoro ordinario, ha diritto all’applicazione della disciplina di cui all’articolo 24, comma 2”. Ricordiamo che questo articolo contrattuale disciplina “l’ipotesi di eccedenza, in forza del lavoro prestato in giorno non lavorativo rispetto all’orario normale di lavoro, mentre l’articolo 22 compensa il disagio del lavoro secondo turni, turni nei quali possono cadere giornate festive infrasettimanali, ma senza che la83 prestazione ecceda il normale orario di lavoro”. Reinquadramento di vigili, terza sezioneappello Corte Conti 12/2/10 • Concorso interno per il reinquadramento di vigili (CCNL 14.9.2000) • “La normativa non poteva essere interpretata nel senso di consentire la selezione anche in assenza di un formale atto di assegnazione di compiti di coordinamento e controllo rispetto ai posti la cui titolarità avrebbe dovuto costituire presupposto per il successivo inquadramento alla categoria D” 84 Responsabilità: Corte dei Conti Toscana sentenza 518/2009 • Riduzione errata dell’orario di lavoro • La norma deve essere interpretata superando il dato meramente letterale per attingere la vera finalità • Non può negarsi al dirigente di una struttura pubblica, che ai sensi dell’art. 17 – comma 1 - lett. e) del D.Lgs. 165/2001, provvede alla gestione del personale con il vincolo, espresso nei principi generali dell’organizzazione degli uffici, di garantire la piena efficienza nello svolgimento dei compiti assegnati (art. 5), di utilizzare gli strumenti disponibili per realizzare tali obiettivi; nel caso di specie la carenza di personale ha rappresentato il fatto “emergenziale” che ha reso necessario il ricorso agli strumenti contrattuali disciplinati dalla legge, in maniera formalmente difforme ma sostanzialmente ammissibile • La condotta della …, formalmente contraria alle disposizioni normative che regolano la materia relativa alla contrattazione integrativa per gli aspetti in questa sede considerati, non integra, sotto il profilo soggettivo, gli estremi di una condotta gravemente negligente tale da radicare la sua responsabilità amministrativa 85 Risorse da leggi e fondo: Corte Conti Puglia 1066/2011 • Condanna di un dirigente per la autoliquidazione diretta, senza transito nel fondo, dei compensi per il maggiore gettito Ici • Danno derivante dalla mancata inclusione nel fondo: non esercizio della possibilità di riduzione del salario accessorio • Esercizio del potere riduttivo 86 Incremento art. 15 ed erogazione • Corte Conti Campania 1808/2011 • Illegittimità erogazione compensi derivanti da progetti obiettivo per prestazioni eccedenti il lavoro ordinario • Responsabilità per erogazione compensi in misura eccedente il lavoro straordinario • Colpa grave: mancata applicazione indicazioni segretario 87 Incarichi ad interim • Corte Conti Campani 1307/2011 • Illegittima la remunerazione degli incarichi dirigenziali ad interim con duplicazione del compenso o aumento della retribuzione di posizione • Remunerazione solamente con aumento della indennità di risultato • Matura colpa grave da dopo la formulazione del parere Aran 88 Onnicomprensività • Corte Conti Sicilia 2882/2011 • Il trattamento economico dei dirigenti è onnicomprensivo • Responsabilità per erogazione compensi ulteriori a seguito dello svolgimento di attività nell’ambito di una commissione di aggiudicazione di appalto 89 Onnicomprensività • Corte Conti Puglia 487/2010 e 568/2010 • Tutti i compensi erogati al di fuori del fondo per la contrattazione decentrata sono illegittimi • Costituisce colpa grave per tutti i dirigenti la erogazione senza la inclusione nel fondo: è questo un principio affermato già dal DLgs n. 29/1993 90 Onnicomprensività • Corte dei Conti Campania n. 1396/2011. • “La ratio restrittiva della norma è di immediata percezione, ed altrettanto chiara si presenta la valenza interpretativo/applicativa della stessa, rispetto ad altre disposizioni previgenti o successive che rechino indicazioni con essa contrastanti: quest’ultime devono essere lette(rilette) in modo conforme al nuovo canone posto, sollevando ove ritenuto necessario appositi quesiti presso l’ARAN o il Dipartimento della Funzione pubblica”. Il che deve portare ad escludere l’applicazione di disposizioni che consentano la deroga al principio della onnicomprensività del trattamento economico accessorio dei dirigenti: “non v’è spazio per emolumenti ulteriori se non nei casi espressamente indicati dal contratto collettivo... non può esser dubbio che una norma di legge statale ad efficacia rinforzata .. quale quella contenuta nell’art. 24 del Dlgs. n. 165/2001, prevalga su una norma regionale preesistente così come su 91 disposizioni regolamentari di un ente locale: ciò, peraltro, a prescindere dalla perdurante vigenza di tali fonti”. Onnicomprensività (Corte Conti Campania 348/2012) • Illegittima la erogazione dei compensi ai dipendenti dell’ente per la partecipazione a commissioni • Importanza della sentenza: applicazione al personale e non solo alla dirigenza • Circostanza “aggravante” il fatto che le riunioni delle commissioni si sono svolte durante l’orario di lavoro 92 Compenso segretari presidenti nuclei valutazione • Corte dei Conti Campania n. 1955/2010 • Deroga prevista dal contratto decentrato del dicembre 2010 • “L’incarico di presidente del nucleo di valutazione può essere posto a base di una maggiorazione della retribuzione di posizione (fino a un massimo del 50%), ovvero, di una diversa remunerazione ma, in via alternativa e non certo a supporto di entrambi i benefici. Ne consegue che solo in assenza di maggiorazione della retribuzione di posizione il convenuto avrebbe potuto percepire potuto legittimamente percepire un compenso per l’incarico in questione”. 93 Compenso vicesegretari dirigenti per rogito • Corte dei Conti Sicilia n. 786/2011 • Non applicazione del tetto di 1/3 del trattamento economico dei segretari (a differenza del CCNL del personale) • La norma contrattuale, incidendo sullo stato giuridico ed economico dei segretari ha oltrepassato i limiti di efficacia della specifica contrattazione collettiva prevista esclusivamente per il personale non dirigente degli enti locali, visto che, i segretari comunali costituiscono un separato ed autonomo comparto contrattuale. Pertanto, tale clausola deve considerarsi inefficace .. per l’assenza delle rappresentanze sindacali dei segretari comunali, in 94 quanto incide comunque sul loro stato giuridico ed economico relativo ai diritti di rogito”. Licenziamento dei dirigenti • Cassazione, sentenza 18679/2011 • Il licenziamento per ragioni disciplinari dei dirigenti non richiede la preventiva pronuncia del comitato dei garanti, che è invece necessaria nel caso in cui si vogliano assumere provvedimenti sanzionatori per la maturazione di responsabilità dirigenziale o di risultato. Ed ancora, ai dirigenti è applicabile la sanzione della risoluzione del rapporto di lavoro e non deve necessariamente essere applicata quella della revoca dell’incarico dirigenziale nel caso di maturazione di responsabilità avente natura disciplinare 95