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L`età classica
L’ETÀ CLASSICA L’età classica L’età classica è il periodo compreso tra le guerre persiane (490-479 a.C.) e la morte di Alessandro Magno (323 a.C.). Si tratta di un periodo denso di avvenimenti politici e culturali, che possono essere così riassunti: ambito linee guida politica si assiste all’avvicendarsi dell’egemonia di varie poleis greche (Atene, Sparta, Tebe) e all’affermazione della potenza macedone letteratura il centro indiscusso è Atene con una produzione che rimarrà paradigmatica: nascono nuovi generi letterari (dramma, oratoria) e vengono perfezionati generi già esistenti (storiografia) filosofia Atene diventa il polo della filosofia: vi operano i sofisti e Socrate, ma anche Platone e Aristotele, che aprono le prime scuole filosofiche L’età classica > L’età classica Il V secolo Gli aventi cruciali che caratterizzano lo scenario politico del V secolo sono: lo scontro tra il mondo greco e quello barbaro, rappresentato dalla prima guerra persiana (battaglia di Maratona, 490) e dalla seconda (battaglia di Salamina, 480), da cui esce vincitrice Atene; l’ascesa di Atene a potenza egemone nel mondo greco, in seguito all’istituzione della lega navale delio-attica (477) e a una politica di controllo commerciale e politico praticata durante la pentekontaetia (477-431); la guerra del Peloponneso (431-404), cioè lo scontro tra la coalizione spartana e quella ateniese, che si conclude con la sconfitta di Atene e l’instaurazione in città di un governo oligarchico filospartano Il Partenone (i cosiddetti Trenta Tiranni, 404-403). L’età classica > Il V secolo Il IV secolo Il IV secolo vede la crisi politica delle poleis greche e l’affermarsi della potenza macedone. In sintesi: La politica nel IV secolo: le tre egemonie egemonia spartana (404-371 a.C.) Sparta tenta di liberare le colonie d’Asia Minore dalla minaccia persiana (400-394), ma deve scontrarsi con le poleis greche insofferenti del suo predominio; decide infine di firmare la pace di Antalcida con la Persia (386) egemonia tebana (371-362 a.C.) il generale tebano Epaminonda sconfigge Sparta a Leuttra (371) e conduce campagne vittoriose nel Peloponneso (370-367), finché la battaglia di Mantinea (362) segna la fine dell’effimera supremazia di Tebe egemonia macedone (354-323 a.C.) Filippo II di Macedonia persegue una politica espansionistica che culmina nella battaglia di Cheronea (338), in cui sconfigge Atene e impone la propria supremazia in Grecia; il figlio Alessandro sottomette la Persia e gran parte dell’Oriente con una lunga spedizione (334-323) L’età classica > Il IV secolo Atene, faro dell’Ellade Nel V e nel IV secolo Atene esercita una vera egemonia culturale su tutta la Grecia. Le ragioni sono molteplici: il prestigio politico e la preminenza economica di Atene le permettono la realizzazione di opere pubbliche (p. es. il complesso dell’Acropoli), diffondono l’uso dell’attico nell’Egeo, incrementano l’attività dei tribunali (fioritura dell’oratoria); la democrazia periclea attira e lega a sé intellettuali (p. es. Erodoto e Sofocle), coinvolge l’intera massa dei cittadini negli spettacoli teatrali, si apre al dibattito filosofico (i sofisti e Socrate); la guerra del Peloponneso ispira una parte della produzione teatrale, tragica (Euripide) Pericle e comica (Aristofane). L’età classica > Atene, faro dell’Ellade I generi letterari in età classica L’età classica coincide con il periodo di massima fioritura letteraria di Atene: vengono creati o perfezionati generi che diverranno dei modelli per la letteratura greco-romana ed europea. genere sottogeneri e rappresentanti più significativi teatro tragedia (Eschilo, Sofocle, Euripide) commedia (Aristofane) dramma satiresco storiografia Erodoto, Tucidide, Senofonte filosofia sofisti, Socrate, Platone, Aristotele oratoria giudiziaria (Lisia) deliberativa (Demostene) epidittica (Isocrate) L’età classica > I generi letterari in età classica Il teatro La creazione letteraria più rappresentativa dell’Atene classica è senz’altro il teatro, al cui interno distinguiamo tre generi: tragedia, commedia, dramma satiresco. Legate alle feste religiose cittadine e organizzate dalla polis, le rappresentazioni hanno luogo in teatri all’aperto, con l’uso di semplici scenografie e macchinari. L’azione scenica vede coinvolti gli attori e un coro, che canta ed esegue figure di danza. Eschilo, Sofocle, Euripide sono gli unici autori di cui possediamo tragedie integre; Aristofane invece è l’unico commediografo a noi noto in forma non frammentaria. L’età classica > Il teatro Il Teatro di Dioniso ad Atene L’oratoria Secondo Aristotele la filosofia, intesa come ricerca di un principio materiale (archè), sarebbe nata con Talete; Aristotele designa lui e i suoi seguaci di Mileto come filosofi della natura (physiologoi). genere occasione destinatario/scopo giudiziario processi in tribunale convincere i giudici della colpevolezza o dell’innocenza dell’imputato deliberativo riunioni di assemblee con poteri decisionali orientare il parere di chi deve prendere una decisione epidittico momenti significativi della vita politica e religiosa sottolineare l’importanza della circostanza e intrattenere piacevolmente l’uditorio L’età classica > L’oratoria La storiografia Atene, al centro degli avvenimenti politici e militari della Grecia, offre il terreno più propizio alla nascita e allo sviluppo della storiografia. Ecco le tappe e i rappresentanti principali di questo percorso: storici meriti Erodoto ancora influenzato dalla logografia (interessi geo-etnografici e accettazione critica del mito) mette a punto un metodo di indagine e si mostra consapevole dell’importanza epocale delle guerre persiane e del ruolo di Atene Tucidide si propone di indagare con approccio razionale le cause e gli svolgimenti della guerra del Peloponneso, concentrandosi sull’ambito politico-militare e sforzandosi di stimolare una riflessione critica sul passato Senofonte autore di una storiografia di impostazione cronachistica, ha il merito di aver superato l’approccio monografico per proporre un modello di storia generale della Grecia (Elleniche) L’età classica > La storiografia La sofistica Il termine sophistès (originariamente sinonimo di sophòs) designa il detentore di un sapere inaccessibile all’uomo comune; qualifica pertanto poeti, indovini, saggi. Usato anche in relazione ai poeti e ai filosofi naturalisti, nel V secolo indica chi dispone di una abilità o competenza tecnica e la insegna ad altri. L’autodefinizione di Protagora come sofista fa sì che il termine evochi un gruppo ben preciso di filosofi, tra cui Protagora stesso, Gorgia, Prodico, Ippia. Il termine acquista infine una valenza dispregiativa tra la fine del V e il IV secolo, per gli attacchi dei poeti comici, di Platone e di Aristotele nei confronti dei sofisti. Salvator Rosa, Protagora e Democrito (1664) L’età classica > La sofistica Le cinque “W” della sofistica Ecco le coordinate fondamentali che definiscono il movimento sofistico: La sofistica quando fiorisce tra il 450 e il 380 a.C. circa dove si sviluppa ad Atene, anche se i sofisti provengono da varie regioni del mondo greco: Italia meridionale, Asia Minore, Grecia continentale cosa impartisce ai giovani di famiglie benestanti una formazione utile all’esercizio attivo della cittadinanza nel quadro della democrazia come impiega strategie didattiche fondate sulla retorica prevede un compenso in denaro per il maestro (spesso un meteco) perché vuole rovesciare la concezione per cui l’aretè è ereditaria, l’attività politica spetta ai più ricchi, l’istruzione deve fondarsi sull’educazione ginnico-musicale L’età classica > Le cinque “W” della sofistica Le discipline di insegnamento Ecco, in forma più dettagliata e prescindendo dalle scelte individuali, i contenuti dell’insegnamento dei sofisti: disciplina contenuti arte politica la capacità di svolgere e discutere nel modo migliore le cose dello Stato, basata sull’arte della parola (retorica e dialettica) retorica la capacità di esprimersi in modo chiaro e persuasivo, ottenendo un assenso immediato e di ordine emotivo dialettica la facoltà di trovare argomentazioni e strategie per sostenere qualsiasi tesi e demolire quelle degli avversari discipline varie teologia, antropologia, etica, teoria del linguaggio, fisica, matematica (in base agli interessi di ciascun sofista) L’età classica > Le discipline di insegnamento Le strategie didattiche Le forme di insegnamento sono essenzialmente due: l’epìdeixis, ossia l’esibizione o conferenza in luoghi pubblici o privati; un corso di lezioni impartito a un ristretto numero di allievi. La lezione del sofista consiste in: esercizi di declamazione su argomenti prestabiliti; discorsi contrapposti su un medesimo tema; discussioni sulla base di domande e risposte. Giovani ateniesi a scuola I sofisti sono i primi a comporre dei manuali, contribuendo così alla diffusione della scrittura a fini letterari in un contesto che è ancora prevalentemente aurale. L’età classica > Le strategie didattiche Protagora Protagora, il più anziano dei sofisti, nasce ad Abdera introno al 490 a.C. Ecco una sintesi dei nuclei fondamentali del suo pensiero: i nuclei i contenuti agnosticismo teologico sugli dèi non è possibile fare alcun tipo di affermazione relativismo etico e gnoseologico ogni individuo è criterio di verità e di giustizia morale dialettica il saggio sa corroborare qualsiasi tesi che pur apparendo debole è da lui ritenuta utile progresso e Stato la storia dell’umanità si presenta come costante miglioramento e lo Stato è garante di una superiore norma di diritto teorie grammaticali vengono definite le quattro forme del discorso (preghiera, interrogazione, risposta, comando) e i tre generi grammaticali L’età classica > Protagora Gorgia Gorgia, altro rappresentante di spicco della sofistica, nasce a Leontini (Sicilia) nel 490 a.C. e giunge ad Atene nel 427. Ecco gli elementi portanti del suo pensiero e del suo insegnamento: relativismo ontologico e soggettività della conoscenza; impotenza conoscitiva della ragione umana (le tre nullità); esaltazione della capacità di fascinazione della parola (psychagogìa); sviluppo di una prosa ritmico-musicale che annulla i confini tra prosa e poesia; sistematizzazione delle figure gorgiane (antitesi, isocolo, omeoptoto, paronomasia, Raffaello Sanzio, La scuola di Atene (1509) omoteleuto). L’età classica > Gorgia Altri sofisti Accanto a Protagora e Gorgia, tra le file dei sofisti spiccano per originalità di pensiero le seguenti figure: sofisti pensiero Prodico la religione ha origine dalla divinizzazione di fenomeni naturali o di uomini che sono stati benefattori dell’umanità Ippia cultura enciclopedica (retorica, grammatica, aritmetica, geometria, astronomia, musica) Antifonte antitesi tra nomos (legge/opinione) e physis (natura/verità): invito a seguire la legge naturale uguaglianza di tutti gli uomini, basata sulla comunanza delle necessità naturali Trasimaco la giustizia equivale all’utile del più forte Crizia le istituzioni umane (religione, leggi) servono a frenare la natura egoistica dell’uomo, che altrimenti regredirebbe allo stato di natura L’età classica > Altri sofisti Socrate Socrate è figura emblematica delle contraddizioni dell’Atene classica: i contenuti e i modi del suo insegnamento costituiscono una delle vette dell’umanesimo greco; la fine della sua vita testimonia l’intolleranza presente nella pur democratica Atene. Socrate nasce ad Atene nel 469 a.C. e vi trascorre l’intera sua vita, dedicandosi alla filosofia. Si rifiuta di collaborare con i Trenta all’arresto pretestuoso di un ricco cittadino. Accusato di empietà e di corruzione dei giovani, viene processato e condannato a morte; rifiutatosi di sottrarsi all’esecuzione con la fuga, viene costretto a bere la cicuta (399). Socrate L’età classica > Socrate La questione socratica Socrate non ha lasciato opere scritte, pertanto la ricostruzione della sua personalità e del suo pensiero si fonda su quegli autori che hanno posto la sua figura al centro di tutte o di alcune delle loro opere. Lo studio di queste fonti, dei loro rapporti e delle contraddizioni che emergono costituisce la questione socratica, i cui elementi fondamentali sono qui riassunti: autore opere immagine di Socrate Aristofane le Nuvole (423 a.C.) un sofista imbroglione e un filosofo della natura avido Platone tutti i dialoghi (tranne le Leggi) un filosofo esemplare (portavoce del pensiero platonico) Senofonte Memorabili, Economico, Simposio, Apologia un uomo virtuoso, ma un po’pedante Aristotele Metafisica colui che ha introdotto le definizioni universali, il ragionamento induttivo, l’intellettualismo etico L’età classica > La questione socratica La figura di Socrate Pur essendo la questione socratica tuttora aperta, è possibile tentare una sintesi tra le varie posizioni per enucleare le caratteristiche salienti di Socrate: una personalità spiazzante (atopia), complessa e affascinante; un solido patrimonio di valori morali; la coerenza nelle scelte di vita; la dedizione incondizionata alla ricerca della verità, intesa come sommo bene e scopo che rende la vita umana degna di essere vissuta; la pratica del dialogo come mezzo di espressione dello spirito critico, della mutua comprensione, della Jacques-Louis David, La morte di Socrate (1787) tolleranza e del rispetto per la libertà dell’altro. L’età classica > La figura di Socrate Il metodo socratico Il metodo socratico rifiuta sia il “discorso-esibizione” dei sofisti, sia l’esposizione scritta. I suoi cardini possono essere riassunti in quattro parole chiave: parola chiave definizione maieutica Socrate si presenta come ostetrico delle anime, poiché aiuta gli altri a generare sapienza ironia Socrate, designato il più sapiente dall’oracolo di Delfi, simula di non sapere e assume questa simulazione come il punto di partenza della ricerca ricerca è l’indagine che Socrate conduce tra i suoi concittadini per verificare il responso oracolare che lo indicava come il più sapiente tra gli uomini; coincide con la ricerca della verità dialogo è lo strumento di cui Socrate si serve per condurre la sua ricerca e interrogare i concittadini, stimolandoli a dare e chiedere ragione di ogni opinione attraverso domande e risposte L’età classica > Il metodo socratico