Cosa ci sta succedendo? - Associazione Culturale Orizzonti
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Cosa ci sta succedendo? - Associazione Culturale Orizzonti
ASSOCIAZIONE CULTURALE NUMERO 10 SETTEMBRE 2009 LA “DISCARICA” DEL PONTE PRESSO LA COOP DI PIAZZA FALCONE LA “VERGOGNA” DELLA SCALINATA CHE UNISCE IL CENTRO CON I GIARDINI Cosa ci sta succedendo? Come cittadini (se vogliamo esserlo veramente) non possiamo più continuare ad essere indifferenti a tutto questo!! IN QUESTO NUMERO: pag. 2 pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. Massimo Mancini: Redazionale del Direttore Dott. Tommaso Rubino: “Perché?” 3/4 Famiglie Calugi e Verdiani: importanza sociale delle due più antiche licenze commerciali di Lamporecchio 5 Alena Magnani: “Lamporecchio con gli occhi del primo Sindaco del dopoguerra: Gettulio Cenci” 6/7 Dott. Tommaso Rubino: “L’influenza suina” 8 Carlo Cinelli: “Porsi o cotrapporsi ?” 9 ESSE CLUB: Tante opportunità di benessere in un unico centro 10/11 Mara Fadanelli: “Narrazione ed esperienze di vita” 11 La sorpresa della Fiera: i modellini di Ivo Francesconi 12 Michela Cammilli: “La biblotecaria unica” 13 Agraria Montalbano presenta: “Cominciano i raccolti” 14 “LA POSTA DI ORIZZONTI” ditelo a noi pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 17 pag. 18 pag. 19 pag. 20 pag. 21 pag. 22 pa. 23 Remo Micheli commenta l’attuale situazione politico/sociale del nostro paese Associazione cultura e musica “Giulio Rospigliosi” dal 1993 un fiore all’occhiello per la nostra comunità Dott. Gualtiero Martini: “La vaccinazione antitetanica” S.O.S. Quattrozampe presenta 4^ mostra del bastardino.......e non !!!” Dott. Spartaco Capaccioli: “Dimenticato di pagare le tasse? Ecco i rimedi” Paolo Peri ha presentato il suo ultimo libro: “Storia e arte del ricamo - il punto di Casalguidi” Danilo Leporatti: MPS Banca Personale, per un investimento di successo Stefano Ferrali: ASD Volley Lamporecchio, intervista alla Prof.ssa Sandra Alderotti Massimo Mancini: “Forza Lampo...l’obiettivo è vincere il campionato” Stefano Ferrali: “Giovanni Visconti...a Mendrisio per vincere” A casa tua o in locations appositamente predisposte, affidati all’esperienza e alla professionalità di Dea Party per la tua cerimonia. pag. 2 N. 10 SETTEMBRE 2009 PERCHÉ REDAZIONALE di Massimo Mancini A bbiamo intenzionalmente fatto una copertina provocatoria per mettere in risalto alcune situazioni che non sono più sopportabili. Non si tratta di un problema di ordine pubblico, che necessita l’intervento delle forze dell’ordine, ma di educazione e civiltà. Non possiamo trattare così male il nostro territorio. Si abbruttisce e con esso anche il nostro stato d’animo. Ve lo immaginate il commento dei numerosi turisti stranieri che visitano il nostro comune. Ho visto alcuni che fotografavano lo stato indecente del rio, della scalinata, della recinzione spaccata con atti vandalici dei giardini, dei muri imbrattati alle scuole, cestini spaccati, lampade rotte. Ma cosa sta succedendo? Dobbiamo capire che la cosa pubblica merita rispetto. Dobbiamo, come comunità civile, reagire a questo stato di cose. Tutti devono fare uno sforzo, iniziando dagli adulti. Quando si esce dalla Coop, dopo avere fatto la spesa, non buttiamo i sacchetti per terra. Quando portiamo i rifiuti ai cassonetti, mettiamoli con un certo ordine. Con la macchina rispettiamo le regole del codice della strada e del buon senso. Un appello ai vandali. Ma che gusto ci provate a rompere le cose? L’Amministrazione comunale è obbligata a spendere per riparare i vostri danni, dirottando soldi che potevano essere spesi meglio. Dal mese di gennaio il comune piazzerà sul territorio circostante le scuole e i giardini numerose telecamere. Serviranno da deterrente ed eventualmente da prova, qualora si verificassero dei gesti incivili. Ma non basta. I genitori, la scuola e la comunità hanno l’obbligo di fare una massiccia campagna di sensibilizzazione verso i giovani, che faccia capire loro, l’importanza del rispetto delle regole che insieme all’educazione sono gli elementi portanti di una convivenza civile. SCUOLA- Siamo all’inizio dell’anno scolastico. La redazione augura al preside Ivo Torrigiani, e a tutto il corpo docente una stagione ricca di soddisfazioni. Tra tagli del personale, ristrettezze economiche e riforme discutibili, possiamo dire che la situazione non è delle più facili. Ma ancora una volta, siamo sicuri, emergerà la volontà , l’impegno degli insegnanti, che pongono al centro del loro lavoro l’istruzione dei nostri figli. a cura del Dr. Tommaso Rubino P ERCHÉ quando chiamate ripetutamente il dottore dite sempre: ”Io non chiamo mai” e poi siete proprio voi che chiamate sempre?” – VERIFICATO AL COMPUTER. PERCHÉ se un altro medico del 118 o della guardia medica vi ha appena visitato e vi ha detto che non si tratta di niente di grave dopo cinque minuti richiamate il curante? Non vi rendete conto che in questa maniera sottraete risorse a chi ne ha bisogno? PERCHÉ chiamate il medico appena subito dopo l’insorgenza della febbre, pur sapendo che al momento niente può essere evidenziato con la visita ed occorre aspettare almeno un giorno o due? Non dite che è per il certificato perché sapete benissimo che si può fare anche entro i due giorni successivi. PERCHÉ chiamate il medico per le cose ordinarie alla sera quando avete finalmente finito di lavorare anche se il problema lo avete dalla mattina? La risposta da dare è: “Pensavo mi passasse!!!” Anche il medico ha diritto a finire di lavorare e poi la stanchezza della sera può portare ad errori nella diagnosi. PERCHÉ se l’ambulatorio è pieno e non ci sono più posti non potete civilmente tornare il giorno dopo se non si tratta di una urgenza? PERCHÉ non capite che l’urgenza non è relativa ai vostri bisogni temporali ma solo a reali problemi di salute che implichino un pericolo di vita? PERCHÉ non capite che la notte è uguale al giorno e che “prima di andare nella notte” non ha alcun significato? PERCHÉ a volte non capite che il medico è da solo e voi siete tanti e che è difficile accontentarvi tutti? Il medico efficiente non sempre è quello disponibile ma quello che usa la qualità nel suo lavoro. SE STARETE PIU’ATTENTI LE RISORSE OFFERTE DAL VOSTRO MEDICO POTRANNO ESSERE DISTRIBUITE IN MODO MIGLIORE E CON MAGGIORE EFFICACIA N. 10 SETTEMBRE 2009 pag. 3 La vecchia insegna “T” ricorda sempre meno sigari e sigarette e assomiglia sempre di più a un moderno centro al servizio dei cittadini: le famiglie Calugi e Verdiani, titolari delle due più antiche licenze commerciali del nostro paese, da sempre hanno espletato questa funzione *CALUGI* coltivata in grossi quantitativi, Oltre 150 quintali. La piazza, davanti al negozio del Calugi, diventa un vero e proprio mercato. Arrivano iamo alla fine del 1800, in Via commercianti da molte parti della Toscana. di Pucciato, nella zona bassa Firenze, Prato, Pistoia, Empoli. I piselli sono della Cerbaia. Lì è già attivo un nemessi in balle o cesti. Il posto diventa molto gozio, condotto da Giovanni Calugi. noto e questo aiuta notevolmente la crescita Per il suo carattere di questo piccolo centro commerciale. Tutti un personaggio sanno dove si trova il centro di “ Gianni di dell’epoca, ma anRòsa “ nomignolo che deriva dal fondatore che un anticipatore Giovanni Calugi, Prima dell’inizio della guerdei tempi, un comANGELO CALUGI ra, Angelo Calugi, con Armido Sensi, portano merciante di larghe la corrente elettrica in Cerbaia. Comprano vedute. Il suo netutto il necessario nella città Lucca e riescogozio ha già l’autono a portare una grande servizio a tutta la rizzazione per vencomunità di Cerbaia. Tutto questo per dire dere i tabacchi. della dinamicità che animava questi persoInoltre ci si trovano naggi. Ad Angelo Calugi, succede Luciano, generi alimentari, GIOVANNI CALUGI (nato nel 1932) colui che ci sta raccontanmedicine (impordo la storia della famiglia e che ci fornisce tante la vendita del chinino) e tutle fotografie. Dà un ulteriore impulso alla to ciò che serve alla popolazione del crescita del negozio. Il mondo cambia veposto. E’ l’inizio della dinastia della locemente e diventa necessario adeguarsi famiglia Calugi. Nei primi anni del ai tempi moderni. Oggi c’è più concorrenza 1900 il negozio si trasferisce in CerLUCIANO CALUGI e soprattutto esistono nuove esigenze. Non baia, dove si trova attualmente. Un periodo di forte sviluppo. In pratica traina la crescita ci sono problemi: Luciano Calugi, insieme ai figli, economica della zona, diventando un vero e proprio Lauro (1963) e Claudia (1964) ultimi eredi della centro d’incontro. Negli anni successivi Giovanni dinastia, si preparano adeguatamente, creando un negozio Calugi viene aiutato dal figlio Angelo, (nato nel all’avan1906) che ugualmente mette impegno e sacrifiguardia, cio. Negli anni precedenti alla guerra, la zona di fornendo Cerbaia era un deserto. Poche case e tanta mipiù servizi e seria. Ma la popolazione del posto si mostra attimerci possiva. Grazie al Padule e alle sue ricchezze naturali, bili. Anche inizia un commercio del sarello (una particolare oggi rimapianta palustre che si lavorava a treccia o a corda; ne uno dei serviva per fare i “cappelloni” per le damigiane; punti più lavorato a corda era utilizzato per fare la stuoia importanti e per cannicci), del cicalino e si pratica la pesca. aggregativi Tanta impordella zona. tanza in Cerbaia assume Massimo la pianta del M ancini pisello. Ne è LAURO E CLAUDIA CALUGI S Associazione Culturale Orizzonti - Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008 # Direttore Responsabile: Massimo Mancini Redazione : Massimo Mancini - Pubblicità: Stefano Ferrali - Sede Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel/Fax 0573/803029 e.mail : [email protected] - Stampa e Grafica: Nuova Tipografia Romani - Monsummano Terme (PT) Fotografie: M. Mancini, S. Ferrali, V. Ciurli, M. Leone e “Foto Nucci” - Anno 2 n. 8 Settembre 2009 pag. 4 N. 10 SETTEMBRE 2009 La vecchia insegna “T” ricorda sempre meno sigari e sigarette e assomiglia sempre di più a un moderno centro al servizio dei cittadini: le famiglie Calugi e Verdiani, titolari delle due più antiche licenze commerciali del nostro paese, da sempre hanno espletato questa funzione *VERDIANI* bravi, gli avrebbero regalato i giocattoli comprati da <Barincia>. “ Il noiamo all’inizio degli anni trenta del stro negozio- ci dice anpassato secolo, quando a Giulio cora Giovanni -svolgeva Verdiani, grande invalido della prima all’interno della comunità guerra mondiale, riesce ad ottenere di Lamporecchio anche la concessione per la rivendita di Taun’importante funzione bacchi, Valori bollati e Francobolli. E’ di sociale e di servizio. La l’inizio di una dinastia commerciale, la vendita di valori bollati famiglia Verdiani, che ancor oggi è atera una grande comodità tiva nel centro di LampoGIULIO VERDIANI e il servizio di prenotaziorecchio. Da Giulio la licenne dei libri scolastici, eviza passò al figlio Gastone tava ai ragazzi e ai genie infine a Giovanni Verdiatori il disagio di percorrere ni, l’attuale proprietario molta strada per andare a della tabaccheria, ubicata comprare i testi. Le liste nei locali dell’ex Casa del erano sempre aggiornaPopolo. te con cura e meticolosi“Sembrerà incredibile- ci tà: la libreria scolastica dice Giovanni VerdianiGastone Verdiani insignito è sempre stata la nostra ma a mio nonno Giulio della onorificenza di forza. Mio padre Gastone piaceva già molto questo “Maestro del Commercio” è stato aiutato molto nelposto. Lo riteneva epicenla sua attività dalla moglie trale, cioè che la gente da Un giovanissimo Gastone Verdiani Pierina, da mia sorella Carla e chiaramente dal quel posto ci dovesse passare per forza. Il nonno Giulio e mio padre Gasto- sottoscritto, da cui ho ereditato la passione e il ne non avrebbero mai pensato di comprare i locali senso di servizio che vogliamo offrire alla gente della Casa Del Popolo, fabbricato a cui avevano di Lamporecchio. Credo che ci stiamo riuscendo. destinato dei contributi e che rispettavano con Tutta la famiglia è impegnata in questo obbiettivo doverosa sudditanza. Poi quando in questi ultimi e gli ottimi risultati che stiamo ottenendo, sono anni, per motivi noti, il fabbricato è stato vendu- un chiaro segnale positivo della bontà del nostro Massimo Mancini to ho pensato subito al desiderio dei miei prede- lavoro”. cessori e alle larghe vedute di mio nonno ed ho acquistato il piano terra dell’immobile. Oggi, ho il negozio nel pieno Centro di Lamporecchio e sono assai soddisfatto delle scelte”. La storia: la rivendita di tabacchi fu aperta nei primi anni trenta. “In prevalenza mio nonno Giulio vendeva generi alimentari. Poi, al momento della successione, le licenze furono separate: a mio zio fu lasciata quella dei generi alimentati, mentre mio padre Gastone continuò, ampliandola l’attività di Cartoleria”. Molto spazio ebbero anche i giocattoli. Tutti i bambini di Lamporecchio si ricordano GIOVANNI VERDIANI le promesse fatte dai genitori, che se fossero stati S pag. 5 N. 10 SETTEMBRE 2009 Lamporecchio con gli occhi del primo Sindaco del dopo guerra: Gettulio Cenci a cura di Alena Magnani rrivate all’appuntamento, A Gettulio Cenci ci accoglie subito con galanteria d’altri tempi, quelli alti che già nel dopoguerra ne risultavano tristemente contaminati”. facendoci accomodare nel suo Ci parli dei suoi primi passi in camstudio e accompagnando le sepo politico. die alle nostre spalle. Ancor pri“Nel 1945, quando ancora c’era la guerma di iniziare l’attenzione cade su ra sull’Appennino e l’Italia era divisa, ci un pannello al muro che raccoglie fu il 5° Congresso del Partito Comunista bianchi e neri del passato, docua Roma e io, che all’epoca vi ero iscritGETTULIO CENCI NEL SUO STUDIO menti e qualche ritaglio di giornato, ebbi l’incarico di partecipare a quele. Lui stesso ce lo mostra con orsto congresso con altri cinque componenti. Le intenzioni goglio, lo sguardo si accende. Subito appare come di questo congresso erano ottime, tutto era improntato una persona di acuta intelligenza, non quella che si sulla morale e uno dei nodi cruciali era proprio la famiimpara sui libri, quella innata, di chi si sa comporglia. La mentalità di quei tempi era molto distante da tare, di chi si tiene saldo alle proprie radici. La priquella di oggi, molto più chiusa ma molto più seria”. ma impressione perciò è positiva, di apprezzabile Ci racconti qualche aneddoto divertente. umiltà e di grande disponibilità nei nostri confronti. “Ricordo che durante la mia carica di Sindaco, un anno Il Sig. Cenci sposta dei giornali dalla sua scrivania si verificò un accaduto spiacevole, durante un mercato per farci spazio e l’intervista ha inizio. venne smerciato l’intero raccolto di piselli dell’annata. Come nacque l’idea della sua candidatura a sinAlla fine di questo mercato i conti non daco? tornavano, erano sparite £ 25.000 che all’epoca erano “Era il 1946 quando Fellino Morelli venne a Porciano, una bella somma. Venni così richiamato dal Prefetto a dove vivevo all’epoca, eravamo seduti in terra quando Pistoia. Entrai nel suo studio accompagnato dal capo mi propose di candidarmi. gabinetto, il Prefetto non mi guardò nemmeno, aspettai Lui, che rivestiva la carica di sindaco provvisorio essendo un po’, poi chiesi energico <Posso sedermi?>, rispose stato l’ultimo prima dello scoppio della guerra, aveva stitico <Si sieda!> Mi resi subito conto con chi avevo a ormai una certa età e la chiara intenzione di ritirarsi. che fare.. Iniziò ad interrogarmi a proposito di questa Subito gli risposi <Io non ho nessuna intenzione di fare storia dei piselli, gli dissi che l’unica cosa certa era che il dipendente>, volevo fare il sindaco volontario e al connon li avevo presi io quei soldi e lui insinuò <Questo me tempo aprire un’attività senza che questa si trovasse in lo aspettavo!> allora gli spiegai <Ci sono più motivi per contrasto con un partito. Volevo amministrare liberacui non sono stato io a prendere quei soldi: il primo rimente, senza tessera e senza vincoli. In ultimo gli dissi guarda l’educazione che ho ricevuto, il secondo riguarda “Se un giorno non dovessi più starvi bene vorrei che mi la mia attività. Io non so quanto guadagna lei, gli dissi, mandaste a casa”. e non mi interessa, le dico solo che con la mia attività se Come riuscì a conciliare gli impegni di sindaco con voglio guadagnare £ 25.000 lo faccio con una certa faciquelli della sua attività? lità, senza bisogno di venire meno ai miei principi>. Così “Non fu facile ma ebbi la fortuna di avere a fianco colterminò il nostro incontro. Il giorno successivo il Prefetto laboratori validi come l’Assessore Tullio Venturini, pervenne a Lamporecchio. L’ora dell’appuntamento era fissona capace e molto onesta, e una moglie con tanta sata per le tre ed io dissi a Tullio Venturini <Noi arrivedisponibilità che mi sostituiva in negozio quando non ero remo alle tre, puntualissimi, non un minuto di meno> , presente. E proprio l’onestà ritengo sia una delle qualità e così fu. Quando andò via gli regalammo un sacchetto essenziali per chi decide di ricoprire incarichi pubblici. di brigidini. Qualche tempo dopo alle riunioni provinciali, Dove va a finire la morale? Prima non si pensava che parlando con altri Sindaci della montagna pistoiese, tutti dietro ad un incarico di tipo comunale potessero nasconmi chiedevano che cosa avessi fatto al Prefetto: gli altri dersi degli interessi!” aspettavano le delibere che spesso tornavano indietro A proposito dell’attuale situazione politica in cosa senza essere state approvate e a me invece le firmavano confida? tutte. Non ho mai capito se fosse per i Brigidini o per il “In più onestà e più serietà da parte di tutti coloro che fatto che aveva capito che con me non attaccava. Fu una sono coinvolti nella vita politica della nostra società. Vegrande soddisfazione per me, per tutto il periodo che fui dete gli americani, loro ogni tanto un po’ di pulizia la fanin carica, tre legislature, 12 anni”. no, loro non hanno il Vaticano. (Sorride sarcastico)”. A proposito di Vaticano, qual è il suo rapporto con Ci parli di cosa comportava fare il Sindaco nel 46. la Chiesa? “Potrei parlarvi delle riunioni della giunta comunale, si “Devo dire che io ho moltissime foto con i preti giacché tenevano abitualmente di sera poiché ognuno era impenon sono mai stato anti-prete ma sono anti-vescovo! gnato con il proprio lavoro durante la giornata e nessuno Con questo voglio dire che la corruzione non è un propercepiva un compenso. All’epoca si tenevano anche riblema che riguarda gli strati bassi della chiesa, bensì unioni della commissione che aveva il compito di aiutare le famiglie più bisognose. Ne facevamo parte io, il medico condotto dott. Merlini, l’ostetrica Agatina, il segretario comunale Avv. Malanima, il Proposto Sabatino Ferrali ed un rappresentante dei Carabinieri”. ---------------------------------------- Il signor Cenci ci invita infine a visitare gli spazi della sua fabbrica, la Stamp Foil, frutto del lavoro di una vita. Una perla rara trovare un uomo così che, a dispetto dell’età, possieda idee tanto attuali, non poteva che proiettare il nostro comune verso il futuro. Alena Magnani pag. 6 N. 10 SETTEMBRE 2009 L’INFLUENZA SUINA N.D.R- : “ ...questa è la situazione all’inizio di settembre, le indicazioni ministeriali alle quali bisogna attenersi per non cadere nel disordine - sono in continua evoluzione” a cura del Dott. Tommaso Rubino A nche questo è un argomento abbastanza difficile: si tratta di una malattia in un certo senso “nuova” di cui il medico di famiglia, come tutta la popolazione comune non era a conoscenza fino a poco tempo fa e che pertanto, come tutte le cose sconosciute, porta con sé il timore sempre legato a qualcosa di misterioso; inoltre, dal punto di vista psicologico, il fatto che sia passata attraverso un animale - il maiale appunto - costituisce un elemento di maggiore preoccupazione; in realtà questo è un falso problema perché molti virus che contagiano l’uomo hanno l’abitudine di passare attraverso animali, che si tratti però del maiale piuttosto che dei volatili (come era per l’aviaria) un po’ può dar noia. Dal punto di vista clinico devo dire che si presenta esattamente come una normale influenza ed è rispetto ad essa poco distinguibile (si tratta di una variante dello stesso virus come lo era la aviaria - che di essa ha qualche aspetto anche genetico in comune) con la differenza che risulta essere in atto in una stagione in cui l’influenza non c’è. Su alcuni articoli specializzati si legge che oltre ai normali sintomi dell’influenza quali tosse, raffreddore, febbre alta, mal di gola e dolori muscolari ed ossei ci sarebbe in più una forte congiuntivite ed in qualche caso dei sintomi gastrointestinali (mal di pancia) ma su queste due ultime notizie non c’è da farci affidamento. L’altra differenza è che è molto più veloce a propagarsi: si è diffusa in sei settimane tanto quanto in sei mesi il virus dell’influenza comune; infine risulta diversa la popolazione interessata, prende cioè prevalentemente i giovani adulti in virtù del fatto che i giovani, specie quelli che viaggiano, hanno maggiori contatti interumani - vedi quelli che vanno in gita in Inghilterra - ma prende i giovani anche perché questi risultano essere poco vaccinati sia naturalmente, cioè con le influenze pregresse, sia artificialmente, con il vaccino, in pratica i giovani hanno spesso una scarsa memoria immunitaria; i più anziani, che al contrario hanno conosciuto le vecchie pandemie, avrebbero il sistema di difesa, per così dire, più pronto anche perchè tutti gli anni si vaccinano per l’influenza normale il cui vaccino comunque offre una certa protezione seppur minima. L’influenza suina da virus H1N1 (a Lamporecchio ormai la chiamano la maialina…) registra una mortalità molto inferiore all’influenza normale forse perché il virus è meno aggressivo o forse perché la malattia cade al momento nella stagione estiva in cui le complicanze respiratorie sono minori, in inverno, pertanto, potremmo aspettarci una recrudescenza anche della mortalità per questo virus. La malattia è molto contagiosa ma, tutto sommato, poco seria nella sua aggressività: ci sono solo alcune categorie a rischio che devono temerla che sono i sofferenti di malattie polmonari (specie l’asma), gli obesi (quelli con MBI - un valore che si ottiene dividendo l’altezza per il peso al quadrato - maggiore di trenta, io purtroppo ho 34 di valore!!), le donne in gravidanza, coloro che hanno delle patologie tumorali o comunque un deficit dell’immunità, coloro che soffrono di malattie metaboliche (diabete) e renali e coloro che hanno delle patologie serie in genere; la diagnosi di caso sospetto è essenzialmente clinica - la fa cioè il dottore a casa mentre per la conferma occorrono gli esami di laboratorio - in ospedale a Pistoia - e per andare in ospedale viene raccomandato di non passare mai dal Pronto Soccorso perché trattandosi di un luogo affollato - così come lo è l’ambulatorio del medico di famiglia - si rischia di diventare per così dire untori cioè di diffondere “aggratis” la malattia; esiste nel nostro ospedale un accesso laterale preferenziale di cui questi malati possono usufruire previa telefonata del medico di famiglia; la maggior parte delle volte tuttavia, specie se si tratta di casi non complicati, non occorre, in particolar modo se si è giovani e sani, andare all’ospedale per la conferma, tanto la malattia si auto-limita nel giro di qualche giorno e la guarigione porta ad immunizzazione; in particolar modo verrebbe consigliato al medico, in caso di sospetta febbre suina con complicanze, di non andare neanche lui al domicilio del malato perché potrebbe essere lo stesso dottore fonte di diffusione della malattia, per cui egli dovrebbe limitarsi a dare consigli generici, come si dovrebbe fare per la normale influenza, oppure telefonare all’ospedale in caso di paziente a rischio questo penso sarà difficilissimo da realizzarsi da noi a Lamporecchio visto che l’ansia per la febbre (atavica reminescenza di una vita rurale contadina per cui con la febbre non si poteva andare nel campo a lavorare) fa sì che la mamma normalmente chiami il medico dopo 2 minuti che la temperatura comincia ad alzarsi, come se il dottore possa accorgersi subito da cosa dipende, salvo poi richiamarlo dopo un giorno o due quando la causa è più evidente, ma questa è un’altra storia…. Le raccomandazioni fatte dal ministero per limitare il diffondersi della pandemia sono le seguenti: - evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa - lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone; in alternativa possono essere usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti - evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca - coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura - aerare regolarmente le stanze di soggiorno - in caso di febbre superiore a 38° C, tosse, mal di gola, malessere, consultare telefonicamente il medico - isolamento volontario a casa di persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale: raccomandato - dopo la malattia bisognerebbe stare in isolamento per 7-10giorni - uso di mascherine in persone con sintomatologie influenzali, quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali o ambulatori medici): raccomandato. Mi preme sottolineare i due punti che ho evidenziato in neretto: 1) gettare il fazzoletto, meglio se usato una sola volta, perché così eliminando il fazzoletto si elimina un po’ di virus, nel cestino e non altrove anche per motivi di igiene 2) contattare telefonicamente il medico, come dovrebbe avvenire per tutte le forme influenzali, perché quando si arriverà alla vera epidemia, nei mesi invernali magari con l’influenza A (così dovrebbe essere chiamata correttamente la suina) mescolata con l’influenza normale il servizio sanitario può andare in tilt ed a rimetterci potrebbero essere i malati cronici di altre patologie anche gravi per cui il medico avrebbe meno tempo a pag. 7 N. 10 SETTEMBRE 2009 SEGUE: L’INFLUENZA SUINA disposizione - se il medico qualche volta dice che momentaneamente non può venire a placare la vostra ansia non è perché è cattivo e vi defrauda di un diritto, semplicemente la sua giornata, come per tutti è costituita da 24 ore, che alle volte sembrano non bastare (e poi anche lui a volte a diritto, come tutti, a soddisfare altri bisogni elementari quali dormire, mangiare ecc..). MISURE NEI CONFRONTI DEI CONTATTI STRETTI DEI CASI PROBABILI – cioè sorveglianza dei contatti di quelli che hanno la febbre ma non si sa se hanno la suina: sorveglianza sanitaria attiva ( misurazione della temperatura almeno due volte al giorno per 7 giorni) per i contatti stretti del malato. I contatti stretti sono: • conviventi del malato • compagni di banco e di classe del malato (con sintomi che causano emissione di goccioline di saliva come starnuti o tosse) o degenti nella stessa stanza ospedaliera del caso o persone che condividono la camerata con il malato stesso; • persone che hanno contatti con veicoli o materiale contaminato da secrezioni respiratorie del malato; • soggetti seduti nella stessa fila o entro le due file avanti o dietro su un volo o un viaggio di lunga percorrenza (almeno 4 ore - non quello che ha salutato il cugino, che ha visto lo zio di uno con la febbre passare sul pullman!!!) di un caso che abbia sintomi che causano emissione di goccioline di saliva come starnuti o tosse. VIAGGI ALL’ESTERO: in linea con le indicazioni fornite dall’OMS, fin dalla prima comparsa della nuova influenza da virus A i viaggi internazionali non sono soggetti a restrizione. E’ comunque prudente, per le persone affette da patologie croniche, quali diabete, asma cronico, neoplasie, stati di immunodeficienza, condizioni quali la gravidanza, rinviare i viaggi internazionali non essenziali; è comunque sconsigliato mettersi in viaggio in caso di malattia acuta. USO DEI FARMACI ANTIVIRALI A SCOPO PREVENTIVO (profilassi): si tratta dell’uso di farmaci per prevenire il contagio; i farmaci sono di due tipi - inalatori (Relenza) e per bocca (capsule o sciroppo per i bambini - Tamiflù) vanno presi per 5 giorni a dose doppia in caso di malattia conclamata (trattamento) o per 10 giorni a dose singola per prevenzione, quindi non in maniera fissa per tutto l’inverno come qualcuno mi ha detto: fare prevenzione non significa comunque prendere il farmaco per prevenire la malattia, significa invece prenderlo per prevenirla dopo che il contatto con un malato sia avvenuto; prendere questi farmaci senza avere avuto contatti con un caso a rischio è inutile perché la loro azione dura poco, giusto il tempo della assunzione, per cui bisognerebbe prenderli di continuo con tutti gli effetti tossici collaterali. L’assunzione di questi farmaci a scopo preventivo dopo esposizione al virus deve essere fatta in ogni caso nelle donne in gravidanza o in allattamento ed in tutte le categorie di soggetti a rischio prima dette, come anche negli operatori sanitari che si siano esposti a materiale infetto (per questo i dottori, gli infermieri e tutto il personale sanitario verranno vaccinati per primi, non perché siano raccomandati ma perché altrimenti potrebbero essere fonte di diffusione dell’infezione), si raccomanda infine la profilassi in bambini che frequentano la scuola che abbiano avuto un contatto stretto (faccia-afaccia) con un caso sospetto o confermato. TRATTAMENTO CON FARMACI ANTIVIRALI : si tratta degli stessi farmaci usati per cura di chi è già ammalato; è raccomandato in pazienti con malattia che siano a corto di ossigeno (ipossia), in donne in gravidanza o allattamento, negli obesi, o in coloro che hanno delle patologie gravi o delle complicanze, infine nei bambini di età inferiore ai 2 anni, quindi non per tutti i pazienti, per i malati comuni bastano infatti i farmaci sintomatici (Tachipirina). Queste raccomandazioni vengono fatte perché si faccia un uso attento di questi farmaci anche in virtù del fatto che essi non sono disponibili per tutti e sempre e, chi li usasse a sproposito o ne facesse incetta, creerebbe sicuramente un danno per chi ne avesse realmente bisogno. Bisogna ricordare infine che i farmaci, ed i vaccini in particolar modo, comperati su internet non sono mai affidabili e possono creare danni ed effetti collaterali. VACCINI: siccome la suina ha, come si è detto, per adesso una aggressività nella malattia ed una mortalità inferiori rispetto all’influenza normale non tutti devono vaccinarsi anche perché i vaccini, almeno all’inizio, non saranno disponibili per chiunque e mentre per l’influenza stagionale siamo stati di manica larga nella distribuzione dei vaccini, per la suina, forse, dovremo stare più attenti a distribuirlo agli aventi diritto – a meno che il Ministero o la Regione non decidano altrimenti: prima dovrebbero vaccinarsi alcune categorie più esposte e successivamente il resto della popolazione a rischio; riporto pertanto, secondo uno dei tanti siti internet - quindi in forma non ufficiale - quelle che dovrebbero essere le categorie da vaccinare in ordine di priorità: 1) personale sanitario e di assistenza 2) polizia e forze dell’ordine 3) personale delle ferrovie e dei trasporti 4) personale dei servizi di pubblica utilità – scuole, poste ecc. 5) persone ad alto rischio di complicanze severe o fatali - persone oltre i 64 anni o categorie a rischio. Chi non deve essere vaccinato: la vaccinazione per l’influenza normale è sconsigliata a chi è allergico alle proteine dell’uovo che sono presenti in quantità minima nel vaccino. Va rimandata se sono in corso malattie febbrili mentre non è controindicata se sono presenti infezioni minori delle vie respiratorie. L’utilizzo di terapie che riducono l’immunità o il soffrire di patologie in cui il sistema immunitario è compromesso non è una controindicazione alla vaccinazione, ma in questi casi l’immunità conferita dalla vaccinazione potrebbe non essere ottimale. Nel caso di malattie autoimmuni, poiché la vaccinazione stimola l’attività immunitaria, è necessario valutare caso per caso l’opportunità di effettuare la vaccinazione; penso che si tratti di indicazioni di massima che varranno anche per la vaccinazione contro il virus dell’influenza A per la quale, forse, ci vorranno due dosi di vaccino. Per concludere una piccola considerazione circa i “fluparty” - le festicciole organizzate intorno ad un ammalato di influenza perché altri, specie bambini, possano contrarla prima dell’inverno: gli esperti danno pollice verso contro questa pratica perché aumenta il rischio di diffusione e quindi aumenta i rischi correlati alla malattia (anche la mortalità) non solo per chi partecipa a queste riunioni ma anche per i loro contatti. Dott. Tommaso Rubino pag. 8 N. 10 SETTEMBRE 2009 Porsi o contrapporsi ? di Carlo Cinelli li Italiani che vengono spesso ed a sproposito G presi per idioti, su una cosa hanno le idee molto chiare. La larga maggioranza di loro infatti non ama la contrapposizione. Chi la pratica è destinato a soccombere. Prendiamo ad esempio lo scenario politico. Berlusconi ha sempre badato, consapevolmente ed intelligentemente, a proporre qualcosa, giusto o sbagliato che fosse. Questa sinistra, ormai giudicabile come perdente, si è sempre contrapposta a lui senza mai farci capire quale era l’anima del suo progetto. Presto l’elettorato di sinistra (PD) sarà chiamato a scegliere il suo nuovo leader. Io spero che scelga il nuovo. Cosa è nuovo? È nuovo la faccia e le idee di Debora Serracchiani che ogni 4 parole dice 5 fregnacce, sia a livello politico che culturale? È nuovo l’approccio polemico di Franceschini (il simpaticone della Debora) ed il suo antiberlusconismo? Io penso proprio di no. Credo anzi che se alle primarie vincerà questa linea l’Italia avrà una democrazia bloccata come ai tempi della DC. Bersani non è sicuramente un leader politico però il suo spessore morale e la sua credibilità sono molto diverse da quelle di Franceschini che rappresenta sicuramente il vecchio modo di intendere la politica, quello della contrapposizione e della ideologia. Lo abbiamo sentito in molte delL’attuale segretario PD le sue uscite, anche sulla On. Dario Franceschini indegnità di essere figli di Berlusconi. Ho sempre pensato che il PD si doveva rinnovare e rifondare dal basso, che non vuol dire dagli incapaci (vedi la Debora) ma da chi oggi sta governando il territorio a livello locale dimostrando capacità, praticità e poca affinità con i centri di potere. Sì perché i più pericolosi per il sistema, sia a sinistra sia a destra, per toglierseli dai piedi, li hanno mandati a governare le regioni, le province ed i comuni. Mi riferisco a Chiamparino, Cacciari, Soru, Galan, Formigoni e chi più ne ha più ne metta. Questo era inconfutabilmente il nuovo e questo andrebbe sostenuto da parte di tutti se si vuole scar- dinare i vecchi sistemi. Il problema è che quando Chiamparino ha messo il naso fuori gliel’hanno tagliato. Ed allora si torna alla mia vecchia ricetta: ci vuole coraggio. Purtroppo anche lui non ne ha mostrato. Tornando ai cavalli in corsa per la carica di leader del PD, io penso che qualitativamente non ci sia gara. Bersani ha un’altra impostazione mentale, quella del porsi, che secondo me non può che pagare. Allora io dico che nuovo non vuol dire giovane di età ma giovane di idee e di approccio. Per essere rispettati e stimati bisogna sempre proporre qualcosa di credibile e di conseguenza essere anche noi che lo proponiamo, credibili. Bisogna essere di esempio. Perché non si può dire “Fate così o siate così” quando poi facciamo o siamo diversi da quello che diciamo. Il leader della nuova sinistra ha il dovere futuro di indicare una nuova via a tutto ciò che si è visto fino ad adesso, la via di una società più solidale, più giusta e laica ma non anticlericale. Venendo a livello locale vorrei fare i miei auguri di buon lavoro al Sindaco, alla maggioranza ed alla minoranza. Io continuo a chiamare minoranza chi ha perso le elezioni e non opposizione che sa di vecchio. L’On. Pier Luigi Bersani Al NUOVO Sindaco vorrei rimostrare anche tutta la mia più profonda stima. Come diceva mia nonna materna di De Gasperi (guai a chi glielo toccava) “Si è preso l’Italia quando non la voleva davvero nessuno”, lui “Si è preso Lamporecchio quando non lo voleva nessuno” e nel silenzio della sua stanza si è messo a lavorare per ritirarlo su da tutto ciò che i cittadini hanno sotto gli occhi. Sono fermamente convinto che ci riuscirà e che alla fine del suo mandato tante cose saranno tornate al suo posto. Ha mostrato coraggio. Quel coraggio che sa mostrare solo la gente che ha la pelle bruciata dal sole. Carlo Cinelli pag. 9 N. 10 SETTEMBRE 2009 ESSE CLUB: TANTE OPPORTUNITÀ DI BENESSERE IN UN UNICO CENTRO E S S E C L U B SCEGLI LA TUA FORMULA PREFERITA pag. 10 N. 10 SETTEMBRE 2009 NARRAZIONE ED ESPERIENZE DI VITA di Mara Fadanelli iamo alle porte con l’autunno, il mensile “OrizS zonti” sta dirigendosi verso il suo primo anno di vita (novembre 2009). Quando è stato “conce- la era rimasto immutato fuorché le nuvole, e sotto di esse, in un campo di correnti ed esplosioni micidiali, il pito” l’idea era quella di creare (oltre che un’assominuto e fragile corpo dell’uomo”. ciazione culturale) uno strumento per comunicaCiò descrive Benjamin è comprensire, per conoscere e per raccontarsi. bile, che la gente tornasse dal fronte Sfogliando i vari numeri, posso dire (e credo senammutolita è naturale perché ciò che ha vissuto gli za presunzione) che questi obiettivi, almeno in ha lasciato una ferita, perché ciò che ha vissuto non parte, sono stati raggiunti. Credo che le persone incontra la possibilità di essere detto e forse neppure di Lamporecchio abbiano colto questo messaggio, compreso. e i loro articoli, le loro storie e notizie sono frutto Coloro che però studiano l’importanza della narradi relazioni fra persone, culture all’interno di una zione affermano”[…]Dopo esperienze di estrecomunità. ma disintegrazione, il racconto reintegra. Non Questa è la forza della narrazione che dà la possisempre libera o riconcilia con il passato ma bilità alla persona di costituirsi come storia. è una strada per accettarlo attraverso la sua Walter Benjamin, nel suo saggio “Il Narratore”, condivisione”.1 Non solo, le narrazioni rappreesprime la sua idea secondo la quale, esperienza sentano la memoria storica, di ciò che è stato e narrazione si sono indebolite nella affinché non venga dimenticamodernità. Questo è un passo del to. suo testo “l’arte di narrare si avvia E’ vero che il tempo per raccontare, al tramonto. Capita sempre più di come si deve, è forse oggi più raro, rado d’incontrare persone che sapma sono racconti anche quelli che piano raccontare qualcosa come scambiamo con persone che non si deve: e l’imbarazzo si diffonde vedevamo da tempo, con i figli a sempre più quando in una compacui domandiamo com’è andata a gnia c’è chi vuole sentirsi racconscuola, con i colleghi, con gli amici, tare una storia. E’ come si fossimo con i parenti… privati di una facoltà che sembrava Ed ecco che ritorna “Orizzonti”, che inalienabile, la più certa e sicura nel suo piccolo, vuole dare l’oppordi tutte: la capacità di scambiare tunità a chi lo desidera di raccontaresperienze […] Con la guerra monsi. Anche se colui che racconta apdiale cominciò a manifestarsi un pare il protagonista, colui che legge processo che da allora non si è più è tutt’altro che passivo. Anche se la arrestato. Non si era visto alla fine narrazione orale si dispiega in un’indella guerra, che la gente tornaterazione in cui colui che racconta va dal fronte ammutolita, non più è influenzato da colui che ascolta e ricca, ma più povera di esperienviceversa, anche nella narrazione za comunicabile? […] Perché mai scritta il destinatario c’è (il lettore) esperienze furono più radicalmente IL “MITICO” ORIZZONTI N° 1 ma lo scrivere ti permette di sentirsmentite di quelle strategiche dalla ti più libero nel raccontare perché il NOVEMBRE 2008 guerra di posizione, di quelle ecodestinatario è “anonimo”. nomiche dall’inflazione, di quelle A conferma che anche la narraziofisiche dalla guerra dei materiali, di quelle morali ne scritta può determinare un’interazione, possiamo dai detentori del potere. Una generazione che era ricordare l’articolo scritto dal Dott. Fausto Amorini a ancora andata a scuola col tram a cavalli si trovaseguito dell’articolo fatto dal Dott. Tommaso Rubino va, sotto il cielo aperto, in un paesaggio in cui nulsulla futura Casa della salute e delle logiche esposte 1- F.Batini e A.A.V.V., Le storie siamo noi, Liguori editore, Napoli 2009, pag 7 pag. 11 N. 10 SETTEMBRE 2009 SEGUE: NARRAZIONE ED ESPERIENZE DI VITA in merito dalla Dott.ssa Sandra Palandri e dal Dott. Aldo Morelli. Il Dott. Rubino era stato sollecitato a scrivere quell’articolo perché aveva letto un articolo fatto dalla sottoscritta nel numero precedente “l’assistenza territoriale. Il pilastro della sanità che va potenziato. Una delle risposte: la Casa della salute”. Così potrei ricordare l’articolo fatto da Selma Ferrali:”Un passato da scoprire” sulle parole ormai desuete nel nostro parlare quotidiano, articolo che ha fatto dopo aver letto l’articolo di Michela Cammilli nel numero 6 “il dialetto pistoiese e lamporecchiano”, e così via potrei fare altri esempi. A testimonianza che la “Storia siamo noi” voglio ricordare le interviste fatte dal nostro direttore Massimo Mancini a Giuseppe Giunti reduce della seconda battaglia di El Alamein, a Gettulio Cenci, a Raffaello Vescovi, ad Iseno Bianchini e ad Aldo Bartoli. Tutte storie di vita da “ascoltare”. Tanti sono i contributi dati ad “Orizzonti” che confermano quanto detto in questo articolo, pensiamo di Mara Fadanelli anche alla “fiera di Lamporecchio negli anni ‘ 50” raccontata da Ferruccio Ubaldi, “la storia del nostro paese…” di Stefano Ferrali e così i vari contributi di storia dell’arte della Dott.ssa Michela Cammilli e della Prof. ssa Michela Giacinti, senza dimenticare le osservazioni politiche di Carlo Cinelli. Altri sono gli articoli che potrei citare (e non me ne vogliano coloro che non sono stati nominati), perché tutto è storia e tutto merita di essere raccontato, dallo sport, alla politica, alle novità normative e fiscali di cui puntualmente il Dott. Spartaco Capaccioli ci tiene aggiornati, alle storie di vita quotidiana che sono state riportate in “Orizzonti” (ricordiamo i racconti del Dott. Gualtiero Martini, di Laura Grassi, di Serena Gozzi). L’augurio che ci facciamo è che “Orizzonti” continui, grazie al sostegno di tutti, che riesca a dare voce a coloro che lo desiderano e a portare nelle case il senso di appartenenza ad una comunità. Grazie a tutti. Mara Fadanelli ORIZZONTI IL PIACERE DELLA LETTURA Vuoi sostenere Orizzonti con la tua pubblicità? Vuoi rendere visibile la tua azienda su “Orizzonti”? Contattaci allo 0573/803029 oppure invia una mail a [email protected] I MODELLINI DI IVO FRANCESCONI: LA SORPRESA DELLA FIERA S icuramente è stata la sorpresa positiva della Fiera. Parliamo della mostra, che si è tenuta in via Gramsci, di modellini in legno. Una mano di artista , pazienza e tanta passione hanno permesso a Ivo Francesconi, la realizzazione di questi straordinari lavori, che hanno avuto tanto successo tra coloro che hanno visitato la mostra. Davvero molto bravo. I complimenti si sono sprecati. Ivo Francesconi, con molta modestia, ci ha raccontato tutte le fasi della lavorazione. Dall’idea, al progetto, all’inizio del lavoro manuale. “occorre tanta pazienza e precisione- ci ha detto Ivo- ma alla fine tanta è la soddisfazione per il lavoro fatto, che ripaga ogni sacrificio. Ho già fatto altre mostre fuori dal paese.. Qui a Lamporecchio non sapevano di questa mia passione e sono contento e lusingato per i tanti complimenti che ho ricevuto. Uno stimolo in più per continuare a portare avanti questo mio divertimento.” pag. 12 La “bibliotecaria unica” E N. 10 SETTEMBRE 2009 di Michela Cammilli ra il 1986 circa quando una colonna di ventiquattro tazione di chiunque fosse interessato. bambini, accompagnati da un’esemplare maestra Le molte stanze permettevano anche unica, si allontanava dalla scuola elementare (che andi accettare i libri che le persone decora si trovava in piazza IV Novembre) per andare a cidevano di donare alla biblioteca; io li conoscere un luogo nuovo per loro: la biblioteca. prendevo volentieri, poi quando avevo Sapevano che vi avrebbero trovato tanti libri da sfotempo li visionavo e valutavo se catalogarli e tenerli. gliare e da portare a casa per un po’ di tempo; ricordo I volumi aumentarono e con loro anche i frequentatori ancora il mio primo prestito, avvenuto proprio delle sale di lettura; arrivarono i ragazzi quel giorno: “Rosaconfetto” di Adela Turin. delle superiori e gli universitari, anche Pronta ad aiutarci nella scelta del libro più di paesi vicini come Larciano, Cerreto adatto a noi c’era una giovane donna, genGuidi e Vinci. Nella stanza più esterna tile e preparata: era la bibliotecaria. del piano terra (quella che successiNonostante nel corso degli anni i libri pubblici vamente fu occupata dalla Polizia Musi siano spostati da un ambiente all’altro del nicipale) c’era un forno per la cottura paese, lei è ancora la persona che se ne occudella ceramica; lì furono preparate le pa e credo che per ogni bambino, specialmenformelle decorate dai bambini e dai raLA BIBLOTECA IN PIAZZA IV NOVEMBRE te per i bambini cresciuti, “la bibliotecaria” gazzi che ricoprono i due “alberi” situati sarà sempre lei. rispettivamente in piazza Berni e in via All’inizio degli anni Ottanta la biblioteca si trovava in Via Aldo Moro. Tra il 2000 e il 2001 fu finalmente installata Gramsci, nelle sale dove attualmente si trova un noto la prima postazione internet gratuita». ristorante. Il resto è storia recente: il 26 maggio 2007 è stata «Sono arrivata a Lamporecchio nel maggio 1979, vininaugurata la nuova biblioteca, la “Biblioteca cendo il concorso comunale per bibliotecaria. L’amComunale Don Siro Butelli” a fianco del ministrazione aveva già comprato dei testi di base teatro, andando a costituire un complesso (enciclopedie, vocabolari, classici di lettura) ed aveva culturale più ampio in via di sviluppo. allestito alcuni locali in via Gramsci, in affitto. C’era«Il nuovo ambiente è luminoso e accoglienno due stanze al piano terra, una più grande adibite; sembra proprio una “biblioteca amica”, ta a sala di lettura e un piccolo ufficio; anche grazie all’uso dei materiali che sono gli scaffali con i libri erano nella stanza stati utilizzati, come il legno, i mattoni rosprincipale. Nelle sale sottostanti venivasi e le vetrate. Lo scorso anno erano state no organizzate alcune attività didattiche previste delle iniziative per avvicinare i bamvolte a stimolare la creatività dei ragazzi bini alla lettura e all’ambiente bibliotecario e delle scuole, come laboratori di disegno il progetto è quello di continuare. Oggi, come e pittura. Ricordo una iniziativa in partinegli anni passati, gli adulti non frequentacolare del 1985 circa: si allestì nelle sale no molto la biblioteca, anche se le numerodel piano terreno una mostra dedicata se postazioni internet adesso sono un forte alla storia di Pinocchio, con tutti i diserichiamo; in tanti vengono per usufruirne, gni dei bambini delle scuole elementari. chi per studio, chi per lavoro o per interessi Talvolta venivano proiettati anche dei personali. Anche gli stranieri sono sempre in film per i ragazzi delle scuole. Nel temnumero maggiore». po sono stati stanziati fondi per l’acquiDa quando è disponibile in internet un dasto di altri volumi e per gli abbonamenti tabase che raccoglie tutti i volumi della rete alle prime riviste; nel 1985 la biblioteca SANDRA, NELLA VECCHIA bibliotecaria pistoiese sono aumentati anche contava già tra i tremila e i quattromila gli scambi interbibliotecari, utile strumento BIBLOTECA DI volumi, come si può vedere nel registro soprattutto per gli studenti che possono faVIA GRAMSCI, NEL 1987 cartaceo all’ingresso. Fui io a catalogare cilmente trovarvi la collocazione di qualune registrare per prima tutti i testi, a parque testo presente nella provincia tire da quelli che c’erano già; ricordo ancora che il primo (http://biblio.comune.pistoia.it/easyweb/new/home. libro catalogato, l’attuale numero 1, era (ed è) “Morte html). a Venezia” di Thomas Mann. Gli utenti, in quei primi In un film del 1957, “La segretaria quasi privata”, una anni, erano soprattutto i bambini delle scuole elemensuperba Katharine Hepburn tentava di convincere Spentari e medie, fatta eccezione per rare occasioni. Fu nelle cer Tracy che i “cervelloni elettronici” non sarebbero mai stanze didattiche della biblioteca, per esempio, che inistati all’altezza della sapienza e dell’intuizione umane; ziarono a fare le prime prove di teatro i componenti del penso a questo quando, entrando in biblioteca con un gruppo guidato da Adelaide Faccenda (l’attuale gruppo codice della collocazione trovato su internet, mi rendo “Marvesio”)». conto che diventa inutile di fronte alla memoria visiva Nel corso del 1987 la biblioteca si trasferì in piazza IV della bibliotecaria, che sa già dove andare a cercarlo. Novembre, dopo che furono costruite le nuove scuole Non molto tempo fa sono andata nella nuova biblioteca elementari in via Aldo Moro. per vedere se il mio primo libro in prestito era ancora su «Quando ci spostammo in piazza trovai un ambiente quegli scaffali: “Rosaconfetto” è ancora lì, proprio come estremamente spazioso, che nel corso degli anni si è Sandra, pronta ad accogliere tutti con un sorriso e la dimostrato davvero utile; avevo la possibilità di consua disponibilità. servare tutto, dai quotidiani alle riviste, per la consul- pag. 13 N. 10 SETTEMBRE 2009 AGRARIA MONTALBANO: DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE “COMINCIANO I RACCOLTI” opo un agosto molto caldo e secco, che ha scongiurato D un massiccio attacco di mosca dell’olivo e ha evitato vari trattamenti nelle vigne, siamo arrivati alla vendemmia. Se non ci sono incidenti dell’ultima ora (p. es., grandinate o sterzate meteo dell’ultima ora) sarà un’ottima vendemmia; dalle visite in campo che abbiamo fatto presso numerose aziende agricole del Montalbano emerge uno stato fitosanitario che, in generale, è ottimo e una maturazione delle uve che è in anticipo di 10-12 giorni rispetto alla media. I quantitativi – almeno nelle nostre zone - si preannunciano di poco superiori alla vendemmia 2008. E in questi giorni tutti i viticoltori si stanno preparando all’appuntamento più importante dell’anno: perché è un momento che spesso è lungo un mese, dove nella vigna, intorno all’aia o vicino alla cantina si rinnovano riti e si confermano vincoli di parentela e amicizia perché molti familiari e amici (chiamati o meno, poco importa) vengono “a dare una mano” e, nelle aziende più grandi, studenti e pensionati, arrotondano le magre entrate. D’altra parte, non c’è nulla di nuovo: il mondo rurale è il custode più fedele delle tante tradizioni di questo territorio che tanto hanno affascinato e ancora affascinano “gli altri”. Naturalmente la febbre sta salendo e si comincia a verificare la funzionalità degli attrezzi da vigna e per la cantina e a noi corre l’obbligo di ricordare che abbiamo a disposizione della nostra clientela tutta l’attrezzatura necessaria per una buona vendemmia, dalle forbici “cogliuva” alle bigonce e a tutto il necessario per effettuare le varie operazioni nella massima sicurezza. Per quanto riguarda gli olivi, attenzione ai rischi che settembre – mese cruciale - porta con sé, dopo un agosto come quello di quest’anno: il rischio di piogge che non fanno andare via il caldo ci obbliga a prepararci ad un attacco insidioso di mosca olearia. Visto che in varie zone del nostro territorio anche quest’anno si prevede un buon raccolto chi ritiene opportuno prevenire infestazioni, può usare nel mese di settembre solfato di rame e calce o in alternativa solfato di rame e “caolino” (che ha la duplice funzione di restringere la drupa e di confondere visivamente le mosche). In caso di infestazione (esistente là dove almeno il 10% delle olive presenta l’esistenza della mosca), è obbligatorio trattare le piante con il principio attivo (p.a.) Dimetoato (Rogatox, Rogor L20, Rogor L 40); ma non tutti intendono trattare con questo principio attivo e allora una alternativa seria è il p. a. Fosmet. Mentre in agricoltura biologica, che non prevede l’uso di prodotti antiparassitari di origine chimica, si può proporre un nuovo principio attivo, lo Spinosad, ammesso dalle norme comunitarie per l’agricoltura biologica e che ha un impatto ambientale complessivo indubbiamente minore rispetto agli altri prodotti. Dario Bechini Da ricordare SI SEMINA: in serra: da settembre: lattuga da serra, ravanelli, bietola, rucola, valeriana. in pieno campo: rape, spinaci, bietola, ravanelli, rucola, cipolla rossa. SI TRAPIANTA: IN SERRA: lattuga. IN PIENO CAMPO: con inizio a ottobre: cipolle. SI RACCOGLIE: IN PIENO CAMPO: pomodori, melanzane, peperoni, lattughe, zucchine, barberosse, radicchi, rucola, cardi. IN GIARDINO: si trapiantano le viole del pensiero e le pratoline; da metà ottobre iniziano i trapianti delle bulbose autunnali e delle piante arbustive (occhio alle piogge, però). NEL FRUTTETO: anche nel frutteto si raccolgono: uva, fichi, melograne. Naturalmente, per le esigenze di ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per consulenze personalizzate presso la nostra sede in Via P. Togliatti, 334 – Lamporecchio pag. 14 N. 10 SETTEMBRE 2009 LA POSTA DI “ORIZZONTI” Dalle tante segnalazioni arrivate in redazione, a nome dei cittadini di Lamporecchio, portiamo all’attenzione degli amministratori alcuni problemi: 1) ECCESSIVA VELOCITÀ: “A seguito dell’ennesimo incidente notturno dovuto ad eccesso di velocità nel tratto di Via Matteotti che costeggia il Campo Sportivo, dove un’autovettura è uscita di strada travolgendo due cassonetti per la raccolta della nettezza urbana e due cartelli segnaletici per finire la sua folle corsa schiantandosi contro il tronco di un albero, segnaliamo l’urgente necessità dell’installazione di autovelox e/o dossi artificiali nella zona sopraddetta per la tutela dei cittadini. Non è più possibile rimanere inerti di fronte a tali e reiterate violazioni della legalità”. 2) SCARSA ILLUMINAZIONE: “Salve, abito in via Spicchio 28, proprio su una curva pericolosissima e vorrei segnalare il fatto che nei paraggi l’illuminazione comunale è praticamente inesistente. Impossibile quindi fare una passeggiata serale perché la visibilità è nulla. Vi ringrazio e vi saluto cordialmente”. 3) ATTI VANDALICI: In questi ultimi tempi moltissime sono le lettere inviate dai ns. lettori che denunciano un preoccupante aumento di atti di vandalismo durante le ore notturne, soprattutto nei giardini pubblici di Piazza Falcone e nelle zone le circondano le scuole medie ed elementari. Qui sono state gravemente danneggiate le palizzate che costeggiano il rio ed i giochi dei bambini. I cittadini chiedono delle risposte, ma soprattutto una vigilanza adeguata da parte delle forze dell’ordine. Noi come Orizzonti, ci batteremo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità preposte perché riteniamo questa situazione inaccettabile. 4) BUCA PERICOLOSA: “Salve, sono un abitante di Via Aldo Moro, nei giorni scorsi mio figlio ha rischiato di cadere con il motorino a causa una buca pericolosa che si trova all’inizio della strada dove abito, esattamente sulla curva dell’ex “Casa del Regalo”, invito chi di dovere a provvedere con urgenza: chi si prenderà la responsabilità di un eventuale incidente??”. 5) INCIVILTÀ E MALEDUCAZIONE: “Spett.le Orizzonti, vorrei segnalare il comportamento vergognoso di alcuni proprietari di cani di Lamporecchio. I signori in questione portano il loro cane a fare i bisogni nei giardini pubblici senza preoccuparsi di raccogliere ciò che rimane...e chi se ne frega se qualcuno va a fare una passeggiata o a lavorare ! Prima di tutto ci sono anche dei divieti (che come sempre rimangono solo teoria), ma soprattutto è la maleducazione che mi fa arrabbiare: chi possiede un cane non ha soltanto diritti ...ma anche doveri! La classifica dello sconcio é: 1° parcheggio in fondo a Via G. Di Vittorio (vicino all’ambulatorio veterinario), 2° giardini di Piazza Falcone, 3° zona verde di Cerbaia, 4° marciapiedi di Via Verdi”. 6) PICCIONI: ORA BASTA!: Molti abitanti e negozianti del centro di Lamporecchio, ci chiedono di far presente alle autorità comunali, di intervenire con urgenza per risolvere il problema piccioni. Purtroppo questi animali continuano a riprodursi ed a produrre sporcizia, causando: 1) rischi igienico sanitari, 2) danni al patrimonio artistico, 3) deturpazione di autoveicoli, abitazioni e tendaggi di negozi. Facendo riferimento al sito www.igiencontrol.com riportiamo quanto segue: “I piccioni veicolano una sessantina di malattie ed ospitano una cinquantina di ectoparassiti, con conseguenze a volte mortali per l’uomo; il loro guano è il principale veicolo d’infezione. Le patologie più conosciute dalla popolazione sono: salmonellosi, istoplasmosi, criptococcosi, toxoplamosi, clamidiosi e ascaridiosi; mentre tra gli ectoparassiti - anch’essi possibili vettori di malattie - ritroviamo zecche, cimici e acari. Il degrado su edifici ed autoveicoli è provocato dal loro guano che corrode, imbratta e può veicolare microrganismi. Inoltre accumuli di feci e piume, nidi e carogne spesso ingorgano grondaie e tubature”. Nessuno chiede metodi cruenti, ma sappiamo che esistono sistemi di allontanamento e disturbo incruenti, come dissuasori elettrici, dissuasori meccanici e dissuasori chimici. Alcuni comuni hanno utilizzato con successo i falchi, quest’ultimi sono da sempre i nemici principali dei piccioni e la loro presenza può farli allontanare in aree extraurbane. 7) FRASCHETTA, DISCESA PERICOLOSA: Ci viene segnalato da alcuni cicloamatori di San Baronto, che a causa della inesistente pulizia, la discesa di fianco all’area verde della “Fraschetta”, quando piove diventa pericolosissima... i rifiuti che si trovano sui bordi, invadono la carreggiata a causa del deflusso dell’acqua e possono causare rovinose cadute ai ciclisti!! “DITELO ALLA REDAZIONE” Invitiamo i lettori a contattare, tramite posta o e.mail, la redazione di “Orizzonti” per segnalare problematiche, proposte o suggerimenti, daremo voce alle vostre idee ed alle vostre segnalazioni che saranno pubblicate in forma anonima nel totale rispetto della privacy - tel./fax 0573-803029 - e.mail: [email protected] - pag. 15 N. 10 SETTEMBRE 2009 L’EX CONSIGLIERE COMUNALE REMO MICHELI (S.D.I.) , COMMENTA L’ATTUALE SITUAZIONE POLICO/SOCIALE DEL NOSTRO PAESE distanza di tre mesi dalle elezioni ed a A conoscenza della crescente difficoltà nel reperire le risorse finanziarie per anziano rimanga isolato. “Il problema delle attività sportive”. A fare fronte alle esigenze pubbliche, inviLamporecchio mancato con questo mio intervento ad aprire un no strutture sportive. In dibattito fra le forze politiche presenti questo momento stiamo nel paese. Il dibattito dovrà avere quale parlando della necessità tema centrale l’individuazione e la soluziodi fare l’impianto di ilne dei problemi che la nostra comunità luminazione ai Giardeve quotidianamente affrontare. Lancio dinetti. Il costo è parun appello al Sindaco Giuseppe Chiaraticolarmente elevato. monte e la giunta comunale affinché nel Secondo la mia opinioloro lavoro e nelle loro scelte siano coinne, sarebbe opportuno volte tutte le forze politiche. Innanziimpiegare tali risorse REMO MICHELI tutto ricordo che l’attuale amministrazioper la costruzione del Esponente del ne rappresenta poco più della metà degli nuovo campo sportivo S.D.I. (Socialisti elettori, contro una forza di opposizione di Cerbaia, per la siste- Democratici Itache rappresenta circa il 47% della popomazione, possibilmen- liani). Candidato lazione votante. In secondo te con manto a sindaco nell’ulluogo non dobbiamo dimensintetico, del time elezioni amticare che dal confronto delle sussidiario dei ministrative. diverse idee possono nascere Giardinetti e la Ha avuto 258 voti, progetti interessanti e soprats i s t e m a z i o n e pari al 6% dei votutto utili per la comunità di del campo di tanti Lamporecchio. Quale metodo San Baronto. dovrebbe seguire il Sindaco Senza dimentie la Giunta per coinvolgere i carsi l’esistenza di altri sport, per rappresentanti del paese? In i quali vi è richiesta da parte enti, primo luogo costituire comsocietà sportive di impiantistimissioni consiliari, all’inca. L’Amministrazione dovrebbe terno delle quali dovranno programmare, anche attingendo rivestire un ruolo importante ai contributi pubblici (Coni, l’esponente dell’opposizione. Federazioni sportive...), per In secondo luogo stimolare e investire in una struttura policreare dei momenti di dibattivalente, dove bambini, giovani, Riccardo Nencini, to, di discussione, di incontro segretario nazionale del adulti e anziani potrebbero praticon le forze politiche che non Ps e presidente del care sport diversi. hanno raggiunto il quorum per Consiglio regionale della entrare in Consiglio. Infine, in Toscana, grande amico Remo Micheli virtù della maggioranza condi Remo Micheli seguita, sarà comunque il Sindaco a decidere, ma lo potrà fare, con progetti arricchiti di idee, motivazioni e con il sostegno della maggioranza della persone. Non possiamo analizzare in questa sede tutte le problematiche esistenti, tante ed urgenti. Ma vorrei fermare l’attenzione su alcune di esse: “Il problema degli anziani”. A Lamporecchio, come in altri paesi della provincia, la percentuale degli anziani è particolarmente elevata. L’Amministrazione comunale si deve impegnare a trovare IL GRUPPO SDI CHE SI È PRESENTATO strutture per il tempo libero, per l’attiviALLE ULTIME AMMINISTRATIVE’ tà motoria e quant’altro affinché nessuno ORIZZONTI IL PIACERE DELLA LETTURA Vuoi sostenere Orizzonti con la tua pubblicità? Vuoi rendere visibile la tua azienda su “Orizzonti”? Contattaci allo 0573/803029 oppure invia una mail a [email protected] pag. 16 N. 10 SETTEMBRE 2009 Associazione cultura e musica “Giulio Rospigliosi” dal 1993 un fiore all’occhiello per la nostra comunità L ’Associazione Cultura e ca e alla propedeutica strumenMusica “G. Rospigliosi” è tale, il corso di canto corale; il sorta nel 1993, con il pecorso propedeutico di pianoforte culiare scopo di proporre attività dall’età di 3 anni “dalla fiaba alla culturali e concertistiche. Si è già musica” e il corso di musica d’inpresentata al pubblico con l’orsieme classica e leggera. ganizzazione di importanti evenRicordiamo che alcuni allievi hanti sul territorio, quali: Concorso no ottenuto primi premi in connazionale pianistico, chitarristico corsi nazionali e internazionali e di musica da camera; stagione e non solo, hanno superato vari concertistica “Musicarte” presso esami in conservatori di musica Villa Rospigliosi; ciclo di incontri italiani. Inoltre il coro, formatosi GIOVANI ALLIEVI ESEGUONO UN SAGGIO musicali e culturali; lezioni conall’interno di questi corsi, si è esiCON IL VIOLINO certo per le scuole di ogni ordibito in importanti manifestazioni, ne e grado. Tutte queste attività tra le quali all’udienza del Papa a hanno avuto un lusinghiero successo di pubblico e di criRoma. L’interesse e la partecipazione di molti ragazzi e tica, come dimostra l’attenzione riservataci dai giornali e quindi il successo di tale iniziativa, incoraggiano e stidalle riviste specializzate. molano l’ACM Rospigliosi a riproporre tali corsi per l’anInoltre l’Associazione è ben lieta di presentarVi la “Scuola no scolastico 2009/2010. Coordinatore di tutti i corsi: di Musica”, per tutte le fasce di età, dai 4 ai ….. 99 anni. M° Luca Torrigiani, pianista e direttore artistico In questi anni c’è stato una crescente partecipazione ai dell’Associazione Cultura e Musica di Lamporeccorsi di pianoforte – chitarra – violino e propedeutica chio aiutato da illustri maestri quali Lapo Vannucmusicale tenuti dal M° Luca Torrigiani e da alcuni suoi ci, Rieko Okuma, Chiara Tommasoni. colleghi, presso la scuola elementare di Lamporecchio. Svolgimento dei corsi e iscrizioni La funzione dei corsi strumentali è quella di permettere I corsi si svolgeranno da ottobre 2009 a giugno 2010 a tutti, dai bambini agli adulti, di avvicinarsi gradualin orari e giorni da stabilire con le varie esigenze degli mente e con gioia al mondo dei suoni, di seguire un iter allievi. Le iscrizioni sono aperte dal 26 Settembre al 6 scolastico amatoriale o professionale. Tutto questo graOttobre e si ricevono telefonicamente ai numeri sotto zie alle metodologie moderne adottate in questi corsi indicati, per posta prioritaria indirizzata a M° Luca Torriper intraprendere lo studio dello strumento in modo più giani, Via Giugnano 22 – 51030 San Baronto (PT) E-mail divertente, proficuo e gratificante. [email protected] oppure presso la biblioteca comunale di Permette anche di organizzare corsi Lamporecchio, in P.zza IV Novembre. di musica d’insieme, piccole “BanPer informazioni telefonare al de”, “Orchestrine” formate da gruppi n. 0573-88037 oppure 335divisi per fasce di età (4 – 6 anni, 7 5439579 (prof. Luca Torrigiani) –10...). In futuro queste potrebbeQuanti ragazzi saranno dotati a suoro essere utilizzate per valorizzare il nare uno strumento e magari non paese di Lamporecchio dal punto di sono mai stati scoperti perché né la vista culturale e musicale. La Scuofamiglia né la scuola ha dato loro la la di musica è un punto di ritrovo possibilità di provare? per tanti ragazzi, in un mondo semEcco i corsi che fanno per voi, che pre più frenetico e agitato, inoltre la vogliono entrare a far parte del fanA FINE CORSO, PER I GIOVANI MUSICISTI, musica è l’unica disciplina che rietastico mondo della musica in prima IL MERITATO ATTESTATO!! sce ad educare al massimo grado la persona. sensibilità di un individuo, lo aiuta a saper esprimere i Vi aspettiamo tutti, vecchi e nuovi, Il giorno Sabato 26 suoi sentimenti ed a sviluppare il senso del bello. Il nosettembre dalle ore 15.00 alle ore 19.30 presso la scuola elementare di Lamporecchio dove si svolgeranno leziostro obiettivo è di estendere e approfondire nuovi metodi ni aperte a titolo gratuito e senza impegno alcuno, di insegnamento, che permettono di imparare lo strusulle metodologie che verranno adottate in questi mento in modo più divertente, proficuo e gratificante, corsi. La prova del corso propedeutico per piccomediante tre concetti fondamentali: lissimi si terrà dalle ore 17.00 alle ore 17.45. Chi - Incoraggiare la creatività e contribuire allo svidesidera intervenire è pregato di telefonare ai n. luppo del gusto del bambino o dell’adulto. 0573-88037 op. 335-5439579. - Favorire le comunicazioni umane attraverso la I moduli per le iscrizioni, possono essere consemusica d’insieme. gnati anche durante la dimostrazione. - Sviluppare i sensi e l’abilità di pensare. La scuola di musica “Giulio Rospigliosi” di Lamporecchio Associazione Cultura e Musica “Giulio Rospigliosi” riprenderà da ottobre a pieno ritmo. I corsi si terranno all’interno dell’Istituto Comprensivo di Lamporecchio. Gli strumenti principali saranno: pianoforte, chitarra, canto Via Spicchio-Lamporecchio C/o Villa Rospigliosi moderno e classico, tastiera, violino, flauto; il corso di propedeutica musicale per piccolissimi, il corso di ritmi- Tel. 0573/88037 oppure 335/5439579 pag. 17 N. 10 SETTEMBRE 2009 La vaccinazione antitetanica, una precauzione per tutti da non sottovalutare a cura del Dott. Gualtiero Martini L a vaccinazione antitetanica è obbligatoria e molto opportuna a chi fa un’ attività sportiva: per la pesca (per le bucature dell’amo); il calcio, il ciclismo e l’atletica leggera (per i traumi da cadute). Il tetano non è scomparso e il vaccino antitetanico è il più semplice, il più sicuro ed innocuo e sarebbe opportuno che tutta la popolazione si vaccinasse. La vaccinazione antitetanica va tenuta in regola, come il Medico di famiglia ben conosce, con opportuni richiami: ogni cinque-sette anni. Dott. Gualtiero Martini da www.ass1.sanita.fvg.it: Il Tetano è una malattia causata dal veleno di un batterio, che si trova soprattutto nel terriccio, nel letame, nell’asfalto e nel tratto digerente di alcuni animali. Le ferite contaminate da terriccio sono le più temibili. A volte per infettarsi basta una scheggia, una spina di rosa o di carciofo. Una ferita banale può diventare la sua porta di ingresso nell’organismo; una volta penetrato, il batterio diventa attivo e produce un potente veleno che si fissa sulle terminazioni nervose dei muscoli, bloccandoli in una contrazione continuata. L’infezione, che non può essere trasmessa da persona a persona, è una malattia gravissima, che richiede il ricovero in un centro specializzato e che in molti casi conduce a morte (dal 10 al 50 per cento). IN CASO DI FERITA: Chi è regolarmente vaccinato (ha, cioè, ricevuto 3 dosi di vaccino nei tempi prescritti) ed è andato incon- tro ad una ferita non contaminata e di poca importanza dovrà ricevere subito una dose di vaccino solo se sono passati più di 10 anni dalla somministrazione dell’ultima dose; se è, invece, andato incontro ad una ferita contaminata e più grave, dovrà ricevere subito una dose di vaccino solo se sono passati più di 5 anni dalla somministrazione dell’ultima dose. Chi non è regolarmente vaccinato (ha, cioè, ricevuto meno di 3 dosi di vaccino o non ne ha ricevute, oppure il suo stato vaccinale è ignoto) dovrà ricevere subito (al massimo entro 24 ore dalla ferita), soprattutto se la ferita è grave e potenzialmente contaminata, il siero antitetanico (immunoglobuline specifiche antitetaniche di origine umana) e il vaccino antitetanico (entrambi somministrati per via intramuscolare, ma in sedi corporee diverse) da completare eventualmente con altre sedute vaccinali a seconda dello stato vaccinale precedente. S.O.S. QUATTROZAMPE PRESENTA: 4^ MOSTRA DEL BASTARDINO.......E NON!!! D omenica 27 settembre si svolgerà la “4° mostra del bastardino.... e non” di Lamporecchio. La manifestazione sarà organizzata come tutti gli anni dall’associazione S.O.S. Quattrozampe con il patrocinio del Comune di Lamporecchio nei giardini adiacenti alla Coop. Come da tradizione la giornata partirà con della buona musica e le battute dei presentatori aspettando l’ora delle passerelle a 6 zampe (4 del cane + 2 del padrone). Anche quest’anno ci saranno numerose categorie per cani di razza e bastardini ed i cani verranno giudicati e premiati tutti da una giuria popolare. Siamo felici di riproporvi questa manifestazione perché anche grazie ad essa quest’anno siamo in grado di affrontare economicamente l’acquisto dei primi 2 box del rifugio di prima accoglienza di Via Volta e anche perché, come avrete certamente capito, lo spirito della manifestazione non è di effettuare una gara di bellezza vera e propria, ma una giornata in compagnia e allegria con i nostri amici a 4 zampe. Con i soldi raccolti in questi anni abbiamo anche cercato di regolarizzare le colonie feline di Lamporecchio con campagne di sterilizzazione sul territorio ottenendo anche buoni risultati grazie ai volontari dell’associazione. La manifestazione incomincerà come di solito dalle 14:00 alle 15:00 con le iscrizioni e dopo il via alle passerelle.. Vi ringraziamo anticipatamente per il sostegno economico e morale. Il comitato di S.O.S. Quattrozampe pag. 18 N. 10 SETTEMBRE 2009 DIMENTICATO DI PAGARE LE TASSE? ECCO I RIMEDI a cura del Dott. Spartaco Capaccioli C ertamente può capitare a tutti di dimenticarsi di pagare una rata delle imposte sul reddito, il bollettino ICI, l’imposta di registro, l’iva ed altre imposte ancora. Nessuna preoccupazione, con un piccolo supplemento si possono sanare queste “dimenticanze”. Infatti il D.Lgs. 18/12/1997 n. 472 all’articolo 13 prevede l’istituto del ravvedimento operoso una procedura volta alla regolarizzazione di omissioni ed irregolarità commesse dai contribuenti. La motivazione che sottende all’utilizzo di questo strumento è quella, da parte dell’Amministrazione Finanziaria, di dirimere contenziosi futuri con i contribuenti al fine di ridurre i costi dell’accertamento e allo stesso tempo, attraverso una riduzione delle sanzioni, incentivare la spontanea regolarizzazione delle violazioni commesse. Si capisce quindi che questa possibilità è concessa solo a condizione che vi sia la spontanea volontà del contribuente di regolarizzare la propria situazione. Infatti al contribuente è fatto divieto di ravvedersi nelle seguenti ipotesi: 1) se un Ufficio, o altro ente impositore, abbia constatato la violazione; 2) a seguito di accessi, ispezioni o verifiche; 3) in presenza di attività amministrativa di accertamento. Vi è un termine temporale oltre il quale non ci si può sanare il mancato versamento, individuato dalla scadenza della presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui la violazione è stata commessa; se non è prevista alcuna dichiarazione il termine ultimo per il ravvedimento è fissato in un anno dal termine originario di scadenza. Si possono sanare tutti i mancati versamenti relativi alle imposte dirette (Ires, Ire, Irap, addizionali ecc.), alle imposte indirette (Iva), ai tributi locali (Ici, diritti camerali), alle imposte di registro, ipotecarie e catastali. Al fine di individuare il costo che dovremo sostenere si distingue il ravvedimento “breve” che si ha quando il pagamento avviene entro 30 giorni dalla data di scadenza originaria e il ravvedimento “lungo” che si ha quando il pagamento avviene entro il termine di presentazione della dichiarazione cui l’imposta non pagata si riferisce (oppure un anno dalla data di scadenza originaria dei relativi tributi se non c’è l’obbligo dichiarativo). Le sanzioni sono state notevolmente ridotte dal decreto anti- crisi del 29 novembre 2008 che per il ravvedimento “lungo” passano da 1/5 a 1/10 delle sanzioni previste per legge e addirittura a 1/12 in caso di ravvedimento “breve”. Sono inoltre dovuti gli interessi legali sui tributi non pagati per il periodo di tempo che va dal termine di scadenza dei tributi oggetto del ravvedimento fino giorno in cui avviene il versamento. Possiamo fare un esempio pratico sull’entità delle somme dovute in caso di versamento tardivo. Supponiamo di aver dovuto pagare, senza poi farlo, un acconto sull’imposta sul reddito delle persone fisiche di 1000 euro con scadenza originaria il 16 giugno scorso. Poiché la sanzione per tale imposta è del 30% abbiamo la possibilità di avvalerci del ravvedimento lungo e pagare una sanzione ridotta del 3%; pertanto se decidiamo di pagare il prossimo 16 ottobre, oltre ai 1000 euro dovuti, dobbiamo pagare una sanzione di 30 euro (con il codice 8901) oltre ad euro 10 a titolo di interessi (con il codice 8901) per un totale di euro 1040. Il contribuente potrà effettuare il versamento attraverso l’utilizzo dei modelli F24 o F23 a seconda del tributo da regolarizzare, e quindi recarsi presso banche, uffici postali o concessionari. Il modello F24 è previsto per le imposte sui redditi e relative imposte sostitutive, I.V.A., I.R.A.P., e imposta sugli intrattenimenti, mentre per gli altri tributi, occorre compilare il mod. F23 con indicazione dell’anno cui si riferisce la violazione, gli estremi dell’atto e la causale “SZ”. Nel caso in cui siano dovuti interessi, questi ultimi verranno indicati cumulativamente con il tributo o per alcuni separatamente. In base all’art. 17 del D.Lgs 241/97 il contribuente può effettuare la compensazione delle somme dovute per il ravvedimento operoso (sanzioni comprese) con i crediti d’imposta. Dott. Spartaco Capaccioli pag. 19 N. 10 SETTEMBRE 2009 Paolo Peri ha presentato il suo libro: “Storia e Arte del Ricamo - Il Punto di Casalguidi” o scorso 2 settembre, nella L splendida cornice dell’area verde di Porciano e di fron- te ad un numeroso pubblico, il nostro concittadino Prof. Paolo Peri, ricercatore di storia dell’ar te nell’Università del Salento (Lecce), ha presentato il suo ultimo libro “Storia e Arte del Ricamo - Il Punto di Casalguidi” (Settegiorni Editore). Paolo Peri, uno dei massimi esperti mondiali di questo settore, a suo tempo accettò con gioia l’invito del Comune di Serravalle Pistoiese (rappresentato durante la serata dall’Assessore alla Cultura Simona Querci), a realizzare quest’opera che riscopre tradizioni che hanno caratterizzato per secoli le comunità della nostra zona. Alla presenza del PresidenIL PUNTO DI te della Provincia di Pistoia FedeLAMPORECCHIO rica Fratoni, che ha sottolineato come “se Pistoia si può definire la città <del verde>... la provincia può sicuramente essere indicata come quella <del bianco> inteso come ricami e biancheria”, è stato tracciato durante la serata, il percorso storico che il ricamo ha compiuto nei secoli. Un lungo cammino che fonda le sue antichissime origini nell’oriente misterioso, passa nel periodo medioevale attraverso ambiti conventuali e liturgici, arrivando al lavoro delle nostre nonne..fino a giungere ai nostri giorni. Il fine di questo libro è quello di non disperdere un patrimonio enorme di cultura e creatività, l’autore ha stupito e coinvolto tutti con una esposizione nella quale ha messo tutta la sua competenza e professionalità. Il tutto è stato accompagnato da una passione che è stata sicuramente il valore aggiunto della serata e del lavoro svolto. Paolo Peri ha sottolineato la valenza artistica del ricamo, una forma di creatività forse oggi, a torto, un po’ sottovalutata; indubbiamente l’ingresso nelle nostre case di prodotti dozzinali a poco prezzo provenienti da paesi dove più che alla qualità si pensa alla quantità ed allo sfruttamento, ha impoverito i nostri gusti, ma è proprio riscoprendo queste tradizioni che caratterizzano noi e il nostro territorio che possiamo ripartire verso un lavoro di qualità che forse ci potrà garantire anche un futuro. Paolo Peri ha curato la parte storico/artistica della pubblicazione, mentre i dettagli tecnici sono stati illustrati dalle “Maestre del Club del Ricamo” di Casalguidi, dove possiamo trovare anche un museo nel quale vengono esposti dei veri capolavori. Il “Punto di Casalguidi” o “Ricamo di Casale” come lo ha definito più specificatamente l’autore, è caratterizzato dalla realizzazione di figure a rilievo con una notevole imbottitura. Le donne di Casalguidi realizzavano queste figure prendendo spunto da fregi e figure scolpite nei bassorilievi che ornano le chiese romaniche di Pistoia, oltre che dalla tradizione contadina. Queste rappresentazioni, spesso sono caratterizzate da un simbolismo ben augurante per la vita coniugale. Ogni donna infatti, anche la più povera, non poteva presentarsi al matrimonio senza un IL PUNTO DI minimo di corredo, il CASALGUIDI ricamo in “bianco su bianco” per il lenzuolo della prima notte o della coperta, era una cosa fondamentale che non poteva mancare. Durante la serata, l’autore ha spiegato che esiste anche un “Punto di Lamporecchio” che ha caratteristiche simili a quello di Casalguidi, ma si differenzia nei soggetti (spesso animali o fidanzati stilizzati) e soprattutto nel cordoncino a rilievo che contorna tali figure. Anche il ricamo di Lamporecchio ha origini antiche, ma vogliamo ricordare Laura Merrick (di cui abbiamo parlato nel numero 5 di Orizzonti), che tanto fece per la nostra comunità. Da grande appassionata, nel 1910 riprendendo le tradizioni, fondò una scuola a Papiano dandogli il nome di “Merletti e lavori femminili” dove si insegnava alle giovani donne l’arte del ricamo. Analogamente altre scuole nacquero a Quarrata (Lucciano) sotto la guida della Contessa Gabriella Spalletti e a Casalguidi, dove Giuseppina Morelli, definì i canoni dell’omonimo ricamo. Alla serata hanno partecipato anche l’Assessore alla pubblica istruzione del Comune di Lamporecchio Silvia Torrigiani, l’ex Sindaco Aldo Morelli e l’attuale primo cittadino di Lamporecchio Giuseppe Chiaramonte che ha sottolineato, come l’attività del ricamo ha consentito alle donne, in tempi non troppo lontani da noi, di poter intraprendere il cammino verso l’emancipazione e soprattutto, con quei pochi spiccioli che le nostre nonne guadagnavano (nonostante lo sfruttamento delle “fattorine”), molte famiglie contadine hanno potuto sopravvivere alla miseria. S.F. DA SINISTRA: ALDO MORELLI, FEDERICA FRATONI, SIMONA QUERCI, PAOLO PERI, SILVIA TORRIGIANI E GIUSEPPE CHIARAMONTE. pag. 20 N. 10 SETTEMBRE 2009 www.mpsbancapersonale.it Tu e noi, insieme per un investimento di successo DANILO LEPORATTI - PROMOTORE FINANZIARIO VIA ANTONIO GRAMSCI, 24 - LAMPORECCHIO (PT) cell. 335 7054985 pag. 21 N. 10 SETTEMBRE 2009 RIPARTE LA STAGIONE DEL “A S D VOLLEY LAMPORECCHIO” Orizzonti ha intervistato la Prof.ssa Sandra Alderotti A settembre ricominciano le scuole e puntualmente anche la stagione dell’A S D Volley Lamporecchio. Una società sportiva che si contraddistingue per la sua vitalità, da anni opera nel settore giovanile con ragazze e ragazzi dai 6 ai 15 anni, sia a livello agonistico che a livello amatoriale. Come ci dice la Prof.ssa Sandra Alderotti, vera anima del volley a Lamporecchio: “La finalità è quella di stimolare aggregazione e spirito di squadra in un mondo dove, purtroppo, l’individualismo sta sempre più prendendo il posto della collaborazione e dell’aiuto reciproco. È questo il concetto che sta alla base della nostra società sportiva, in ogni partita di pallavolo è sempre la squadra che vince o che perde, è fondamentale considerare lo sport come un importante polo di aggregazione, per consentire ai ragazzi ed alle ragazze di creare tra loro un rapporto di amicizia che va oltre la palestra o la partita”. La Prof. Alderotti ringrazia il collega Attilio Magnani LA FESTA DI - anche lui da anni in prima fila come allenatore di volley a Lamporecchio - e dice: “Questa società non esisterebbe senza la passione e la competenza di Attilio, il suo apporto è stato decisivo per raggiungere i risultati ottenuti e sono felicissima che oggi abbiamo la fortuna di essere coadiuvati anche da giovani e valide collaboratrici come Bettarini Elisa e dalle gemelle Sara e Silvia Alderighi che sono diventate fondamentali per la nostra attività sportiva”. La società “ASD volley Lamporecchio”, negli ultimi anni ha tesserato atleti per formare squadre di “Under 13 - Under 14 - Super Mini e Mini Volley”. Anche quest’anno ci sarà la squadra di 2^ divisione Master UISP, aperta ad atlete dai 16 anni in poi, che ha ottenuto ottimi risultati durante la passata stagione. I corsi si svolgeranno da settembre a giugno nei giorni di martedì e giovedì dalle 15 alle 19, naturalmente divisi per età, nella palestra della Scuola Media di Lamporecchio. Anche gli adulti possono trovare il loro spazio, partecipando al corso di ginnastica dolce a corpo libero che si tiene, sempre presso la di Stefano Ferrali palestra della Scuola Media Francesco Berni, il lunedì e il giovedì dalle 21 alle 22 da ottobre a maggio. La società si presta, anche all’insegnamento della pallavolo in ambito scolastico, realizzando con le scuole elementari di Lamporecchio e di Larciano corsi propedeutici, tenuti dagli allenatori della società, in collacorazione con gli stessi insegnanti delle scuole. Le squadre delle varie categorie afrontano due allenamenti settimanali, per poi gareggiare nei tornei provinciali che si svolgono in località diverse ma mai fuori dalla provincia. La stagione 2009 ha visto le ottime prestazioni di tutte le formazioni a partire dall’under 14, che ha partecipato ai due campionati orgaFINE ANNO nizzati dalla Federazione piazzandosi in entrambi ai vertici della classifica, tenendo testa alle squadre più blasonate della provincia. La stagione si è chiusa il 14 giugno scorso con la consueta “Festa della Pallavolo” ai giardini pubblici di Piazza Falcone a Lamporecchio. La Prof.ssa Alderotti ci tiene a dire un’ultima cosa: “A nome della società, vorrei ringraziare tutti i collaboratori e i partecipanti per l’impegno profuso, ma un “ grazie” particolare va al nostro Presidente Roberto Vescovi -della Vescovi Renzo SPA-, che mai ci ha fatto mancare il suo sostegno per consentirci di ottenere i risultati che le nostre squadre hanno raggiunto”. ASD VOLLEY LAMPORECCHIO: Stefano Ferrali e.mail: [email protected] ALLENATORI: Magnani Attilio - Sandra Alderotti coadiuvati da: Bettarini Elisa, Sara Alderighi e Silvia Alderighi DIRIGENTI: Mina Biagini - Bordoni Maurizia Frigerio Maruska - Cappelli Paola (amministratore) PRESIDENTE: VESCOVI ROBERTO pag. 22 N. 10 SETTEMBRE 2009 FORZA LAMPO - La squadra azzurra affronta la stagione con grandi ambizioni. Tutto è stato ponderato, l’obiettivo è vincere il campionato di Massimo Mancini UNIONE SPORTIVA LAMPO 1919 ORGANIGRAMMA: Presidenti: Walter Maccioni Alessandro Alderighi Vicepresidenti: Fabio Bruno, Davide Vescovi, Luca Bruno Direttore Generale: Francesco Cinelli Direttore tecnico: Carlo Panati Direttore sportivo: Vairo Mugri Segretario: Alessandro Panati Cassiere: Marco Mancini Allenatore: Luca Venturini Allenatore in seconda: Riccardo Panati Massaggiatore: Alfio Biagini Il “Mister” Luca venturini Dopo tanti anni sarà giocato nuovamente il derby per eccellenza contro la Larcianese. Appuntamento al 4 ottobre, alla Daniele Ciattini in azioquarta giornata. Si giocherà allo ne, difende la maglia del proprio paese stadio dei Giardinetti. Obiettivo dichiarato della società è quello di raggiungere i Play Off. Nella passata stagione Squadra: è stata sfiorata la promozione nel campionato PORTIERI: Matteo Belloni (89) di Eccellenza. Quest’anno la squadra è assai più Stefano Migliorini (66) forte ed equilibrata. Gli addetti ai lavori la indicaDIFENSORI: Iacopo Greco (88), Carlo Sacno, insieme alla Larcianese, come la favorita al chelli (83), Maurizio Picchi (84), Daniele Ciattisuccesso finale. Fiore all’occhiello della squadra è ni (83), Matteo Sollazzi (90), Alessandro Rosil reparto offensivo, composto da quattro giosetti (92), Gabriele Di Sacco (90), Giacomo catori veramente forti. Mister Luca Venturini Papini (86), Stefano Lorenzi (88) avrà problemi di abbondanza. Sicuramente partirà con la coppia che fa sognare i tifosi azzurri, CENTROCAMPISTI: Massimiliano Fabiani composta da Tarabusi e Palazzolo. (74) Simone Baronti (81), Aldo Bendo (91), Massimo Mancini Matteo Sorini (85), Marco Cellai (86), Ermes Spinelli (91) ATTACCANTI: Emiliano Tarabusi (73), Antonio Palazzolo (84), Marco Giovannelli (86), Federico Stobbia (88) ---------------------La Lampo partecipa al campionato di Promozione Girone A. Incontrerà squadre della zona, come Monsummano Terme, Anchione, Cerretese... U.S. LAMPO 2009-10 pag. 23 N. 10 SETTEMBRE 2009 GIOVANNI VISCONTI: A MENDRISIO PER VINCERE!!! di Stefano Ferrali GIOVANNI VISCONTI, 26 anni, nato a Torino il 13/01/1983 da madre napoletana e padre palermitano, vive da anni a San Baronto dove annovera tantissimi tifosi I l “Marine” di San Baronto, dopo una estate entusiasmante che lo ha portato a vincere La “Coppa Agostoni” e il “Trofeo Melinda”, (con la dovuta scaramanzia) punta decisamente al bersaglio grosso: il Campionato del Mondo su strada che si svolgerà a Mendrisio, in Svizzera, il prossimo 27 settembre. Quella stessa località che, nel 1971, vide trionfare il grande Eddy Merckx su di un altrettanto grande Felice Gimondi in un’epica sfida mondiale. Il tracciato è decisamente impegnativo: dopo i primi 1.930 m i corridori affronteranno la prima asperità con una salita di 1.600 m che nei primi 820 m attraversa il Centro di Mendrisio fino ai piedi della salita dell’Acqua Fresca, uno strappo di 780 m con una pendenza media superiore al 10%. Qui si raggiunge il punto più alto ALTIMETRIA DEL MONDIALE DI MENDRISIO del circuito posto ai 438 m/sm di Castel San Pietro, dove inizia l’unica discesa: 4.580 m mozzafiato e tecnicamente difficili che portano alla quota più bassa del tracciato, i 250 m/ sm di Balerna. Dopo solo 1.420 m relativamente pianeggianti ecco la seconda asperità del circuito: la mitica salita della Torrazza di NoGIOVANNI VISCONTI VINCE vazzano: 1.750 LA COPPA AGOSTONI m di lunghezza con tratti di pendenza attorno al 10% per raggiungere quota 376 m/sm. Questo sarà il trampolino di lancio che consentità ai corridori di involarsi verso il traguardo affrontando prima una facile discesa di 800 m e poi il tratto finale pianeggiante di 1.810 m che da Genestrerio conduce all’arrivo di Mendrisio. Giovanni Visconti tiene giustamente i piedi per terra, ma l’attesa a Lamporecchio e soprattutto nel suo “feudo” di San Baronto è grande. Giovanni ha avuto per due anni un maestro di eccezione, uno che di mondiali se ne intende: Paolo Bettini! Quando gli faceva da gregario, ha sicuramente fatto tesoro dei consigli e dell’esempio del grande campione livornese, siamo sicuri che una telefonata con Paolo potrebbe dare una carica in più a Giovanni il prossimo 27 settembre. Il suo attuale D.S. Luca Scinto, della ISD-NERI, dopo la vittoria nel “Melinda”, ha dichiarato alla “Gazzetta dello Sport”: “Quando abbiamo creato la squadra professionistica abbiamo pensato immediatamente a lui”. Giovanni è un atleta che non ha paura di assumersi grandi responsabilità, negli ultimi anni è molto maturato, a volte eccede nel voler attaccare a tutti i costi, ma come ripete Luca Scinto alla “Gazzetta”: “A stare nella pancia del gruppo sono capaci tutti, a mettere la testa fuori è dura, ad andare in fuga è già una mezza vittoria, a vincere un dono raro!”. La vittoria nella “Coppa Agostoni”, ha dimostrato che Visconti comincia ad acquisire anche l’astuzia del maestro Bettini: ha aspettato che Santambrogio partisse a 200 m dal traguardo, gli ha preso la scia e lo ha bruciato prima del traguardo, un capolavoro!! La vittoria nel “Melinda” invece è da attribuire al 50% al D.S. Luca Scinto. Giovanni durante la corsa ha avuto un momento di crisi, aveva le gambe dure e una mezza intenzione di ritirarsi. Il D.S. lo ha rassicurato e spronato a continuare... fino alla vittoria sul traguardo trentino. Il C.T. Ballerini si aspetta da Giovanni un grande mondiale, Orizzonti augura un grande “in bocca al lupo” al “marine” di San Baronto. Giovanni Visconti è tranquillo e concentrato, ha dedicato le sue ultime due vittorie alla compagna Katy che lo renderà papà negli ultimi giorni del prossimo mese di novembre (sarà un maschio e si chiamerà Thomas), ... quale regalo più bello sarebbe la maglia iridata! Stefano Ferrali Il sapore della tradizione sottoli.it Via Cerbaia, 327 Lamporecchio (PT) Tel. 0573 82918 - Fax 0573 82879 N. 10 SETTEMBRE 2009