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Capitolo III

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Capitolo III
Gliederung
1 Einordnung in die Zeit- Die Questione im ‘500
2 Biographisches
3 Die Prose della volgar lingua
3.1 Aufbau, Inhalt
3.2 Die Dialogform
3.3 Die Protagonisten
3.4 Beispiel: Buch 3, Kapitel 3
3.5 Der Polymorphismus in den Prose
3.6 kurzes Nachwort
4 Bembo – Fortunio
5 Die Bedeutung Bembos und seiner Prose
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Biographisches
• Geboren 20.5.1470 in Venezia
• Erste Ausbildung in Florenz: Studium des Griechischen und der
Philosophie
• Ferrara: Bekanntschaft mit Ariosto und Ercole Strozzi
• Urbino: Castiglione, Federico Fregoso, Giuliano de‘ Medici
• 1512 nach Rom: Sekretär Papst Leos X. 1513
• Nach Tod des Papstes kontemplatives Leben in Padua
• 1529 Geschichtsschreiber
• 1539 von Papst Paul III. zum Kardinal ernannt – Rom
• Gestorben 18.1.1547
Seine Werke
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Rerum Veneticarum Libri XII 1551
Le Prose 1501
Gli Asolani 1505
Le Rime 1530
Carmina 1533
Herausgeber von Werken Petrarcas, 1501
Terze Rime, Commedia 1502
Enge Zusammenarbeit mit Verleger Aldo Manuzio
Aufbau, Inhalt
• 1. Buch: Überlegenheit des Florentinischen des Trecento
über alle anderen Dialekte, Argumente für das Volgare
verglichen mit Latein Vorbildcharakter Petrarcas für Lyrik,
Boccaccios für Prosa
• 2. Buch: Darlegung der richtigen Wortwahl und des
Rhythmus‘ der Sprache: suono, numero und variazione,
Betrachtung des rhetorischen Charakters, des Stils und der
Metrik
• 3. Buch: diskursive Grammatik
Die Dialogform
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Fiktives Gespräch zwischen Gelehrten
In Anlehnung an antike Vorbilder (Plato, Cicero)
Provokant/herausfordernd
War Hauptform von humanistischen Abhandlungen
Würde des Volgare und seiner Autonomie dadurch
unterstrichen
• Diskussion über Sprache im Allgemeinen, als auch über
grammatikalische und lexikalische Problematiken
• (Be)Wertung einzelner Autoren zentral
Protagonisten
Ercole
Strozzi
Überlegenheit des Latein über
das Volgare
Carlo
Giuliano
Bembo
De‘ Medici
archaisie- gegenrende
wärtiges
Position Florentinisch,
uso vivo
Federico
Fregoso
eklektische
Tendenz,
lingua
cortigiana
Capitolo III
[...] E per incominciar dal Nome, dico
che, sì come nella maggior parte delle
altre lingue della Italia, così eziando in
quella della città mia, i nomi in alcuna
delle vocali terminano e finiscono
sempre [...].
E questi nomi altro che di due generi non
sono: del maschio e della femina .
Quello che da‘ Latini neutro è detto, ella
partitamente non ha; sì come non hanno
eziando le altre volgari, [...].
Ne‘ maschi il numero del meno [...] nella
O termina, che è nondimeno
comunemente fine delle altre lingue
volgari, e nella I, che proprio fine è della
toscana in alquante di quelle voci che
nomi propriamente si chiamano, Neri
Geri Rinieri e simili. Perciò che quelli
delle famiglie che così finiscono, Elisei
Cavalcanti [...], sono tolti dal numero del
più e non da quello del meno.
Termina eziando nella E, nella quale, tra
gli altri, generalmente hanno fine que‘
nomi, che o maschi o di femina o pure
neutri che essi siano, nel secondo loro
caso d‘una sillaba crescono nel latino,
Amore Onore Vergine Margine e questo,
che io Genere novellamente chiamo, e
somiglianti.
Il qual fine, quantunque ragionevolmente
così termini, perciò che usandosi
volgarmente una sola forma e qualità per
tutti i casi, meglio fu il pigliar quel fine
che a più casi serve nel latino, che quello
che serva a meno, nientedimanco hanno
gli scrittori alcuna volta usato eziando il
fine del primo caso; [...].
Ma tornando alle voci del maschio, egli
termina nella E [...] i quali comunemente
parlandosi nella O finiscono, Pensiere
Sentiere [...] Scolare e somiglianti.
Termina ultimamente ancora nella A, che
tuttavia, fuori solamente alcuni
pochissimi, è fine di nomi più tosto
d‘uffici o d‘arti o di famiglie, o per altro
accidente sopraposti, che altro. [...]
Nella U niuno toscano nome termina,
fuori che Tu e Gru; la qual voce così si
dice nel numero del più, come in quello
del meno, la Gru le Gru. La Virtù e le
Virtù, che si dicono, e dell‘altre, non
sono voci compiute.
Ma tuttavolta, in qualunque delle vocali
cada il numero del meno nelle voci del
maschio, quello del più sempre in I cade.
Schlüsselzitate
• „armonicamente, perché l‘ottimo modello
letterario è armonia, equilibrio, gradevolezza; e il
terzo libro delle Prose è una grammatica
dell‘armonia.“ (Patota, S. 107)
• „Il terzo libro delle Prose è una meravigliosa selva
dove l‘esemplificazione della parola e del suo uso
prevale sulla classificazione e sulle regole.“
(Dionisotti, S.146)
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