Dalla scuola dell`integrazione alla scuola dell`inclusione
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Dalla scuola dell`integrazione alla scuola dell`inclusione
ISTITUTO COMPRENSIVO CASALOTTI 259 15 APRILE 2015 Dott.ssa Antonia Ronchi Breve excursus normativo Individualizzato e/o Personalizzato “Quando” e “come” un PDP “Quando” e “come” un PEI “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” Articolo 1 – Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia Articolo Articolo 2 – Finalità 5 – Misure educative e didattiche di supporto Definizione Didattica PDP dei disturbi (no difficoltà!) individualizzata e personalizzata Fa riferimento all’ICF Fa riferimento ai CTS Chiarisce il significato dell’acronimo BES. L’acronimo comprende tre sottocategorie: 1. Disturbi Evolutivi Specifici 2. Disabilità (L. 104/92) 3. Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. Rimanda alla L. 170 “Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni” “Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti” “Giova forse ricordare che la personalizzazione degli apprendimenti, la valorizzazione della diversità, […] sono principi costituzionali del nostro ordinamento scolastico recepiti nel DPR 275/99…” Di cui all’art.4 “Nell’esercizio dell’autonomia didattica le istituzioni scolastiche […] possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l’altro: l’attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell’integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo…” Piano Didattico Personalizzato “Al riguardo si richiama l’attenzione sulla distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà di apprendimento e disturbi di apprendimento […] La scuola può intervenire nella personalizzazione in tanti modi diversi, informali o strutturati, secondo i bisogni e la convenienza…” Quando necessario un PDP? “Nel caso di difficoltà non meglio specificate” E’ opportuno che i consigli di classe/team concordino l’effettiva necessità di strumenti e strategie idonee che portino alla conseguente compilazione di un PDP. “Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche” “Bizantismo Cronologia accademico” di Flavio Fogarolo d’uso del termine “personalizzato”: Edouard Claparède l’alunno sceglie fra diverse attività(1920) Bloom e il Mastery Learning (anni ‘50/’60) Jerome Bruner esperienza, contesto culturale, linguaggio (anni ‘60) Gardner (anni ‘80) La teoria delle intelligenze multiple SECONDO LE LINEE GUIDA (12/07/2011) Al fine di consentire di ragionare con un vocabolario comune: “Individualizzato” è l’intervento calibrato sul singolo che si adatta alle caratteristiche individuali e che persegue obiettivi comuni; “Personalizzato” è l’intervento che permette ad ognuno di esprimere al meglio le proprie potenzialità perché strettamente legato alla specifica ed unica persona LE DEFINIZIONI PROPOSTE DALLE L.G. “La didattica individualizzata consiste nelle attività di recupero […] per potenziare abilità o acquisire competenze, anche nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio […]; tali attività possono essere realizzate secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico […]” La didattica personalizzata […] calibra l’offerta didattica, e le modalità relazionali, sulla specificità dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali […], si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere il successo formativo in ogni alunno: l’uso di mediatori didattici, l’attenzione agli stili di apprendimento […]” Dati anagrafici dell’alunno Tipologia di disturbo Attività didattiche individualizzate Attività didattiche personalizzate Strumenti compensativi utulizzati Misure dispensative adottate Forme di verifica e valutazione personalizzate Patto con la famiglia Analisi della situazione iniziale Diagnosi Funzionale Il livello degli apprendimenti Obiettivi e contenuti d’apprendimento per l’a.s. Indicazioni metodologiche. Didattica individualizzata/personalizzata Adozione di strumenti compensativi/dispensativi Modalità di verifica/valutazione Patto con la famiglia “Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali” Da Lettera ad una professoressa, 1967, Don Milani Consensus Conference, Roma, 6/7 Dicembre 2010 Edouard Claparède, L’ecole sur mesure, Ginevra, Delachaux et Niestlé , 1920 Jerome Bruner, Autobiografia. Alla ricerca della mente, Roma, Armando, 1984 Claudia Montedoro, La personalizzazione dei percorsi di apprendimento e insegnamento. Modelli, metodi e strategie didattiche, Milano, Franco Angeli, 2001 Mario Martinelli, La personalizzazione didattica, Brescia, La Scuola, 2004 Mario Martinelli, In gruppo si impara. Apprendimento cooperativo e personalizzato dei processi didattici, Torino, SEI, 2004 Benedetto Vertecchi, Le sirene di Malthus. Pensieri sulla scuola, Roma, Aincia, 2001 Flavio Fogarolo, Costruire il Piano Didattico Personalizzato. Indicazioni e strumenti per una stesura rapida ed efficace, (a cura di), Edizioni Centro Studi Erikson, 2014 Gardner, Programmazione educativa individualizzata, Erikson, Trento, 1991 Pesci, Dalla diagnosi Funzionale al Piano Educativo Individualizzato, Bulzoni, Roma, 1989 Catherine Maurice, Disabilità Trattamento Integrazione. Intervento precoce per bambini con autismo, Ed Junior, Bergamo, 2005 Bonetti – Roman Jacopino, L'osservazione sistematica degli alunni, Fabbri Ed, Milano 1981 Antoine De La Garanderie, I mezzi dell’apprendimento e il dialogo con l’alunno, Centro Studi Erikson, 2013 Tiziano Pera, Ogni bambino pensa a modo suo, in La vita scolastica n. 6-2013 Flavio Fogarolo, I BES non si certificano, http//www.superando.it Flavio Fogarolo, Personalizzare, individualizzare altri bizantismi http//www.superando.it Angelo Lascioli, Dalla scuola dell’integrazione alla scuola dell’inclusione, in L’EDUCATORE, n. 2/2011 Dichiarazione di Salamanca, U.N.E.S.C.O. 1994, www.superando.it E-book “Demone bianco” SITOGRAFIA http//www.superando.it www.aiditalia.org www.sosdislessia.it www.educazione-emotiva.it www.sinpia.eu www.airipa.it DVD CONSIGLIATI “Quando imparare a leggere è una strada in salita” “ Come può essere così difficile” “Come una macchia di cioccolato” “Stelle sulla terra” “Il discorso del re” NORMATIVA ESSENZIALE DI RIFERIMENTO L. 104/92 DPR 275/99 Regolamento autonomia scolastica L. 170/2010 D.M. 5699/2011 Linee Guida 12/07/2011 D.M. BES 27/12/2012 C.M. BES 06/03/2013 Nota MIUR BES 22/11/2013 Nota N. 3587/2014 (esami di stato I ciclo) O.M. N. 37 2013/2014 (esami di stato II ciclo) Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI per gli allievi con BES 07/04/2014