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«Lo sfratto si farà, non hanno diritto di restare ancora»

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«Lo sfratto si farà, non hanno diritto di restare ancora»
ROVERETO
30 venerdì 30 luglio 2010
l'Adige
Redazione: 0464 433700 fax 0464 432148
email: [email protected]
G
Condanna dopo l’«esplosione» della pressa
IL CASO
Evidentemente il collaudo ha
dato esito negativo. Ma per arrivare a questa conclusione Luca Maino, operaio specializzato alla “Marangoni Pneumatici”,
ha rischiato di perdere un occhio e di subire altre lesioni.
Ieri mattina, di fronte al giudice
Michele Cuccaro, si è svolto il
processo a carico di Ivan Danadon, che nel giugno 2007 era responsabile dell’anti-infortunistica nello stabilimento roveretano del colosso del pneumatico.
Già sentiti testi e periti nelle precedenti udienze, accusa e difesa sono andate dritte al nocciolo della questione. E cioè la responsabilità di Donadon per
quanto accaduto a Maino.
L’operaio stava lavorando ad
una pressa speciale, un prototipo progettato da una ditta esterna, con il quale si manda in pressione il pneumatico (quelli di
grandi dimensioni, destinati ai
mezzi movimento terra) per
consentire poi ai macchinari di
lavorarlo.
Giunto in pressione, però, il
macchinario ha improvvisamente ceduto esplodendo letteralmente. Alcune parti metalliche
hanno raggiunto alla spalla e al
viso Luca Maino, causandogli,
tra l’altro, una perdita visiva dall’occhio destro.
«L’infortunio è avvenuto perché
si lavorava senza la necessaria
attrezzatura di sicurezza - ha
detto ieri in aula il pm De Angelis - e per un evidente errore di
Ugo Rossi: «A settembre dovranno lasciare gli alloggi. Lavorano e possono accedere a contributi e Itea»
«Lo sfratto si farà,
non hanno diritto
di restare ancora»
Un mese o poco più di tregua,
ma a settembre la Provincia procederà con gli sfratti. Perché ormai da anni le famiglie ospiti
dell’Atas non hanno più alcun
bisogno di quegli alloggi né hanno più il diritto di restare lì.
Lo dice chiaro Ugo Rossi, assessore provinciale alla sanità e all’assistenza, intervenendo in
merito alla notizia pubblicata
ieri riguardante alcune famiglie
che occupano alloggi Itea di Rovereto gestiti dall’Atas (Associazione trentina accoglienza
stranieri).
Ugo Rossi ricorda che queste
soluzioni abitative sono di natura provvisoria, che non dovrebbero essere occupate dalla stesso nucleo familiare per
più di due anni.
Passato un ragionevole lasso di
tempo, infatti, le famiglie interessate hanno in genere raggiunto un’autonomia economica tale da permettere loro di trovare una soluzione alloggiativa
alternativa.
È il caso degli inquilini in questione, che però, nonostante oc-
cupino i loro alloggi da ormai
una decina di anni, finora hanno sempre rifiutato ogni altra
soluzione alternativa. Dopo tre
anni di residenza in Trentino (e
ciò vale sia per gli stranieri sia
per i cittadini italiani) scatta il
diritto di accesso ad ogni tipo
di servizio messo in atto dalla
Provincia, compreso quello ad
una casa Itea o all’ottenimento
del contributo sull’integrazione al canone.
«È vero - spiega l’assessore Rossi - che gli sfratti esecutivi per
i quattro nuclei familiari menzionati dagli organi di informazione nei loro articoli odierni
verranno eseguiti dall’ufficiale
giudiziario in settembre. Questo non significa però che le regole in Trentino vengano applicate in maniera draconiana o
che la Provincia non abbia a
cuore la sorte di chi ha difficoltà a trovare un alloggio, considerati tutti gli strumenti messi
a disposizione in questi anni.
Le famiglie in questione occupano i loro alloggi dal 2000-2001,
mentre gli appartamenti Itea ge-
stiti dall’Atas dovrebbero rimanere occupati dagli stessi inquilini per un massimo di due anni, proprio per permettere un
naturale ricambio. Oggi queste
famiglie hanno un’autonomia
economica che può permettere loro di trovare una soluzione alloggiativa alternativa all’alloggio Atas, dal momento che i
capifamiglia, o alcuni figli maggiorenni lavorano, alcuni anche
a tempo indeterminato.Nel corso degli anni sono state offerte
tanto da Atas quanto dall’amministrazione comunale di Rovereto soluzioni alternative, tutte documentabili: una di queste famiglie ha anche rifiutato
l’alloggio Itea per il quale aveva maturato il diritto. Si tenga
conto infatti che dopo tre anni
di residenza in Trentino scatta
il diritto di accesso ad ogni tipo di servizio messo in atto dalla Provincia.
La Provincia autonoma rimane
quindi ferma nella sua intenzione di procedere all’esecuzione
degli sfratti, considerato che i
tempi sono abbondantemente
LA LEGA
scaduti. L’Atas e i servizi sociali del Comune aiuteranno comunque gli inquilini a reperire
un alloggio adeguato sul libero
mercato e ad accedere alle altre forme di sostegno a cui possono eventualmente avere diritto, come il contributo di integrazione al canone. Per completezza di informazione si fa
presente infine che da alcuni
anni presso il centro Cinformi
è attivo uno sportello di “Patto
Casa”, l’associazione nata con
lo scopo di aiutare le fasce deboli della popolazione ad affrontare il problema dell’abitazione.
L’associazione si pone l’obiettivo di facilitare l’incontro tra
la domanda e l’offerta di abitazioni fornendo una garanzia ai
proprietari per indurli ad aumentare la loro disponibilità all’affitto anche a famiglie immigrate».
Dalzocchio e Angeli al sindaco: «Cosa intende fare?»
«Sacrifici come i trentini»
La famiglia algerina riuscita, per ora, a rimandare lo sfratto alle Fucine
L’evento | Stasera teatro sul colle di Miravalle
Per Stava 25 anni dopo
«Stava - 19 luglio 1985» è il titolo dello spettacolo prodotto dal
GAD di Trento e dedicato alle 268 vittime della catastrofe di
25 anni fa. Al ricordo della tragedia è dedicato il testo elaborato da un’autrice trentina, Luisa Pachera. Un lavoro fedele,
condiviso e rispettoso del dramma delle vittime e delle loro
famiglie sopravvissute.
Il contenuto del testo teatrale è tale da suscitare emozioni diverse, amarezza, sdegno, rabbia, ma anche qualche sorriso,
che insieme concorrono all’ espressione di una sincera “pietas”. Sulla stessa lunghezza d’ onda è stato il lavoro del GAD
in piena collaborazione e confronto con l’ autrice, con la Fondazione Stava e con la comunità di Tesero grazie al coordinamento di Michele Longo e alla filodrammatica “Lucio Deflorian” di Tesero. In scena (regia di Alberto Uez) gli attori Giuliana Germani, Alessio Delai, Andrea Moauro, Bruno Vanzo,
Giovanni Rosso, Alberto Fontana, Cristian Degasperi, Bruno
Pieroni, Bruna Giordani, Mara Sartori, Angela Endrizzi e Doria Mariotti e i tecnici Simone Crespiatico e Enzo Chiusole.
Dopo il debutto al teatro di Tesero si replica questa sera alla
Campana dei Caduti, ore 21.
«A Rovereto due famiglie immigrate stanno occupando due
distinti appartamenti senza
averne titolo da oltre sei anni».
Sul caso di via Da Vinci interviengono i consiglieri comunali della Lega roveretana Mara
Dalzocchio e Viliam Angeli.
«L’alloggio fu messo a loro disposizione dall’associazione
Atas che si occupa di assistenza agli immigrati per un periodo che doveva essere al massimo di quattro anni. Gli alloggi
sono stati occupati per oltre 10
anni, impedendo ad altri immigrati di trovare casa. Entro la
fine di agosto i due alloggi dovranno essere forzatamente
sgomberati.
Quello che è strano è che i due
titolari delle locazioni soggette a sfratto, entrambi con un lavoro fisso, non riescano a trovare un alloggio sul libero mercato. Nelle loro medesime condizioni ci sono tantissime altre
famiglie italiane che fanno i salti mortali per arrivare a fine mese pur pagando l’affitto. Le due
famiglie di immigrati aspettano da anni l’alloggio Itea, senza sapere che esiste una graduatoria dove anche tantissimi richiedenti italiani, con maggior punteggio e con maggiori
diritti di loro, attendono una
casa pubblica.
La politica immobiliare fin qui
fatta dai governi di centro sinistra, che ha sempre privilegia-
to la speculazione e la rendita
immobiliare, si è dimostrata fallimentare dimenticandosi delle esigenze delle famiglie alla
ricerca della “prima casa” che
fosse alla portata delle loro capacità economiche e delle famiglie alla ricerca di un alloggio in affitto. Negli ultimi 15 anni, i prezzi immobiliari a Rovereto e nell’immediato circondario sono letteralmente esplosi, portandosi a livelli impossibili per la quasi totalità delle famiglie a reddito fisso. Si pone
pertanto la necessità di invertire la tendenza, tornando a realizzare abitazioni a canone calmierato e “prime case” da porre in vendita a prezzi accessibili e con piani d’ammortamento alla portata economica delle famiglie, senza costringerle
ad indebitarsi oltre misura».
Dalzocchio ed Angeli poi si rivolgono al sindaco chiedendogli «per quale motivo non si è
provveduto per tempo a liberare gli alloggi Atas al termine
della scadenza pattuita del contratto quadriennale di locazione, impedendo così ad altri bisognosi di ricevere un’abitazione provvisoria in attesa di sistemazione definitiva. Se esistano in capo ad Atas elementi di responsabilità per non avere applicato la normale rotazione degli inquilini negli appartamenti di provvisoria sistemazione. Cosa intenda fare l’am-
ministrazione comunale di Rovereto per venire incontro alle
esigenze di tantissime famiglie
composte da cittadini lagarini
che da anni attendono la concessione di un alloggio pubblico o di potere acquistare la loro “prima casa” a condizioni
economicamente sostenibili
dal nucleo familiare».
I consiglieri leghisti vogliono
poi sapere se il sinaco «condivida con gli interroganti la necessita di riscrivere al più presto le norme urbanistiche comunali, onde privilegiare la realizzazione di alloggi a canone
calmierato e l’accesso alla proprietà della “prima casa” da
parte delle famiglie e delle giovani coppie, aumentando le superfici edificabili a favore di
cooperative o di privati in possesso dei requisiti per l’edilizia
agevolata per la “prima casa”».
valutazione di quegli elementi
meccanici che non hanno retto
alla pressione».
«Non era un reparto di produzione - ha ribattuto per la difesa il penalista Andrea Tomasi e quel macchinario era un prototipo progettato al di fuori della “Marangoni”. Donadon era sì
responsabile dello stabilimento, ma per la produzione». Il giudice Cuccaro lo ha riconosciuto colpevole condannandolo a
2 mesi e 200 euro di multa. D.P.
IN BREVE
MUSEO CIVICO
APERTO DI SERA
Oltre al consueto orario
giornaliero (9-12 15-18), il
Museo civico è aperto il
venerdì e la domenica dalle
ore 20 alle ore 22.
«UN, DUE, TRE
LA VITA È COSÌ»
Stasera alle ore 20.45 al
Brione va in scena «Un, due,
tre - la vita così è - Due
donne ed un uomo. In tutto il
mondo». Cominciamo dagli
USA e dall’Italia. Ma non è il
consueto triangolo: autori di
tutto il mondo hanno scritto
appositamente per la
Compagnia dell’Attimo dei
brevi atti unici con questi
protagonisti. La sfida è di
fare cose originali e inattese,
e di disegnare in brevi tratti
il «loro» angolo di mondo.
Perciò vedremo un parco a
New York, una clinica in Nord
Carolina ed una banca in
Italia. In situazioni tragiche,
grottesche e francamente
comiche. Una serata di
«prime assolute» e
completamente originale.
PRINCIPE
DI PERSIA
Alle ore 21.30, alle
Terrazze del Mart, il film
«Prince of Persia: Le sabbie
del tempo» di Mike Newell,
con Jake Gyllenhaal, Gemma
Arterton, Ben Kingsley, Alfred
Molina. Un principe furfante
si unisce con una certa
riluttanza ad una misteriosa
principessa e insieme a lei si
lancia in una lotta contro le
forze oscure per riuscire a
custodire un antico pugnale
in grado di scatenare le
Sabbie del Tempo. I biglietti
sono in vendita anche presso
le Casse Rurali del Trentino
euro 4 In caso di cattivo
tempo e qualora venga
superato il limite consentito
di 250 spettatori la
proiezione è spostata
all’Auditorium Melotti..
CERTOSINO SPARITO
DA BORGO SACCO
Un gatto di razza
certosina di sei anni si è
allontanato da casa a Borgo
Sacco 15 giorni fa. I
proprietari chiedono a
chiunque l’avesse visto
informazioni utili a trovarlo.
Contattare Roberta al 347
7173587.
ORARIO ESTIVO
UFFICI DEMOGRAFICI
Fino al 10 settembre gli
uffici di anagrafe, stato civile
ed elettorale saranno aperti
con orario 8.30-12.
COMUNE DI ROVERETO
PROVINCIA DI TRENTO
AVVISO DI GARA
PUBBLICO INCANTO AI SENSI DEL D. LGS. 12.04.2006, N. 163 E S.M.
per l’appalto dei “LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLA NUOVA RESIDENZA SANITARIA PER
ANZIANI IN PIAZZALE DEFRANCESCO” – Importo a base d'asta: € 10.189.483,89 Criterio di
aggiudicazione: massimo ribasso – Il bando di gara e la documentazione di gara sono dispo
nibili sul sito www.comune.rovereto.tn.it. Il termine per la presentazione delle offerte è
fissato per il giorno 10 settembre 2010. CODICE CIG 0509839C70.
Il bando è stato trasmesso all’Ufficio pubblicazioni ufficiali delle C.E. in data 16 luglio 2010.
Il dirigente coordinatore dell’area tecnica dott. ing. Luigi Campostrini
G0072311
Due mesi a
Donadon: era
responsabile
sicurezza alla
«Marangoni»
Il prototipo
causò gravi
lesioni
all’occhio di
Luca Maino
Fly UP