...

Percentuale di caffeina

by user

on
Category: Documents
7

views

Report

Comments

Transcript

Percentuale di caffeina
La Caffeina
Sostanza alcaloide contenuta nei chicchi di caffè.
E’molto simile alla teobromina, la sostanza
alcaloide contenuta nel cacao, e alla teofillina,
l’alcaloide delle foglie di tè.
Caratteristiche chimico fisiche

Poco solubile in acqua fredda

E’ una base debole

In soluzione acquosa i suoi sali con acidi forti sono
fortemente idrolizzati

Non è molto solubile nella maggior parte dei solventi
organici
Dove troviamo la caffeina?

Semi di caffè

Pasta di guaranà

Foglie di thè secche

Noci di cola

Semi di cacao
Cosa Provoca?
Uno degli effetti più conosciuti della
caffeina è la sua capacità di agire come
stimolante in grado di “ritardare” in maniera
temporanea la sensazione di fatica, effetto
che, in soggetti predisposti, può causare
insonnia. È stato inoltre dimostrato che la
caffeina agisce come un diuretico leggero.
A dosaggi maggiori abbiamo:

Agitazione psicomotoria, eccitamento e
instancabilità

Aumenta la peristalsi del colon

Nausea

Tremori, contrazioni muscolari

Ipervigilanza

Flusso disordinato del pensiero e del linguaggio
Miti e realtà sulla caffeina


La caffeina crea dipendenza?Parecchi soggetti faticano a
stare senza caffeina ma ciò è dovuto all’abitudine di
assunzione che dopo qualche giorno di mal di testa si
attenua diminuendone la dose
La caffeina ha effetti negativi sulla salute dei bambini? In
realtà i bambini hanno la stessa capacità di metabolizzarla,
tuttavia, vista la sensibilità dei bambini, dosi elevate
possono causare effetti quali: eccitabilità, irritabilità, ansia
Ricerche
Dopo anni di ricerche gli scienziati sono
giunti che non c’è associazione tra consumo
moderato (adulti 300mg al giorno) e rischi
per la salute. Ognuno di noi può continuare
a gustare thè e caffè affidandosi al proprio
buon senso e alla moderazione.
Segue una tabella indicativa sul dosaggio
Quantitativo medio per porzione
Caffè solubile
75 mg in una tazza da 190 ml
Thè
50 mg in una tazza da 190 ml
Bibite energetiche
28-87 mg in un bicchiere da 250 ml
Cola
8-53 mg in un bicchiere da 250 ml
Altre bibite analcoliche
24 mg in un bicchiere da 250 ml
Caffè espresso
30-50 mg in una tazzina da 30 ml
Cioccolata
5,5-35,5 mg in una barretta da 50 gr
Altro usi della caffeina

Uso cosmetico: coadiuvante per il
trattamento della cellulite date le
potenzialità lipolitiche e termogeniche

Eccitante del sistema nervoso
Principio

La caffeina viene estratta dal caffè
con acqua bollente e successivamente
chiarificata dopo il passaggio avvenuto
in una colonna cromatografica.

Per la determinazione della caffeina occorre
però realizzare la retta di taratura della stessa
tramite il metodo spettrofotometrico nell' UV.
Apparecchiatura








Spettrofotometro
Cuvette al quarzo
Colonna comatografica di vetro
con setto poroso e rubinetto
Pompa per il vuoto
Beuta da vuoto da 50 ml
Matracci tarati da 50 e 250 ml
Pipette di varia taratura
Imbuto separatore
Reagenti
 MgO in polvere per cromatografia

Celite in polvere

Reagente di Carrez 1 soluzione di ZnSO4

Reagente di Carrez 2 soluzione di K4Fe(CN)6
Procedimento per
l’estrazione della caffeina

Preparazione dei campioni

Retta di taratura
Preparazione dei campioni
 Pesare 1 gr di caffè in un becher
da 100 ml, aggiungere 3gr di MgO in polvere
e 15 ml di acqua bollente e successivamente
portare a bagnomaria per 10 minuti.
Riempiere la colonna cromatografica con 2,5
gr di celite e 2,5 gr di MgO e poca acqua.
Preparazione dei campioni

Ora per chiarificare si trasferisce la soluzione
campione nella colonna con l'ausilio di acqua
bollente e far cadere goccia a goccia sottovuoto.
Si ferma l'eluizione quando si arriva a
raccogliere 150-190 ml di liquido.
Successivamente è necessario raffreddare la
soluzione con acqua fredda e trasferire il liquido
raccolto in un matraccio da 250 ml.

A questo punto la soluzione potrebbe risultare
torbida,
in questo caso si aggiungono 5 ml di
reagente di Carrez 1 e 2 nell'ordine.
 Si preparano quindi 7 standard dentro 7
matracci da 50 ml ciascuno prelevando dalla
soluzione precedente determinati ml per poi
portare a volume:
STANDARD
ml PRELEVATI
1
2
2
4
3
6
4
8
5
10
6
12
7
14
Retta di taratura

Preparare i matracci contenenti
1-2-3-4-5-6-7 ml di soluzione standard di
caffeina , i quali avranno rispettivamente
concentrazioni 2-4-6-8-10-12-14 mg/L di
caffeina, si effettua l’analisi
spettrofotometrica. Leggere l’assorbanza a
273 nm e costruire il grafico della retta di
taratura.
Retta di taratura

Esaminare il campione a concentrazione di
caffeina incognita, effettuare l’analisi
procedendo alla stessa maniera degli
standard.
Dal grafico si può risalire alla quantità
percentuale di caffeina contenuta in un litro di
soluzione precedentemente trattata.
RETTA DI TARATURA
Caffeina
y = 0,0512x + 0,0003
R2 = 0,9994
0,8
0,7
Abs
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0
0
2
4
6
8
Conc. (ppm)
10
12
14
16
Elaborazione dati

Diluizione caffeina:
1gr di caffeina 100ml250 ml

Diluizione campione 10:100

Concentrazione soluzione standard: 100mg/L

Concentrazione ricavata
dalle retta di taratura: 11,914 mg/L
Calcoli
Mg di caffeina in 100 ml di soluzione standard
11,914 : 1000 = X : 100
X = 1,1914 mg
Mg di caffeina in 250 ml di soluzione standard
1,1914 : 10 = X : 250
X = 29,78 mg
29,78 mg  0,02978 gr di caffeina in 1 gr di
caffè
Percentuale di caffeina
0,02978 : 1 = X : 100
X = 2,978 %
Conclusioni ed osservazioni
Confrontando i dati teorici, la caffeina è
presente nei semi di caffè in percentuali
oscillanti tra lo 0,7 e l’1,8 %, invece nella
prova eseguita il laboratorio la percentuale di
caffeina è estremamente diversa.
Questo si può attribuire o al metodo usato o
all’apparecchiatura o all’accuratezza del
lavoro.
Utilità pellicola
Film trasparenti, fogli e vaschette d'alluminio, sacchetti e
contenitori di plastica, vassoietti rigidi, carta... la gamma
dei prodotti destinati al confezionamento domestico degli
alimenti è decisamente ampia e qualche imbarazzo nella
scelta è giustificato. A volte, però, finiscono per prevalere
criteri di praticità ed economicità che non sempre si
accordano con le indispensabili attenzioni di tipo igienico.
La scelta dell'imballaggio più opportuno dovrebbe tener
conto invece di almeno due aspetti fondamentali: le
specifiche esigenze di protezione, il modo in cui si intende
conservare il cibo.
Il problema del PVC
Nella produzione delle pellicole a base di
PVC si usano, infatti, particolari additivi
chiamati ftalati, tossici per l'uomo. Alcuni
test scientifici hanno dimostrato che questi
ftalati possono migrare nei cibi,
particolarmente in quelli grassi o contenenti
alcol.
Ftalati
Gli ftalati sono additivi, che vengono aggiunti al pvc per
renderlo più morbido. Le conseguenze, possono essere
gravi: alterazioni ormonali con riduzione della fertilità
maschile, malformazioni nei feti, accumuli nell'organismo
a carico di fegato e reni. L'alternativa c'è ed è quella che
Coop ha scelto per tutelare i propri soci e consumatori:
eliminare il pvc dalle pellicole per alimenti, utilizzando del
semplice ed innocuo polietilene. Ciò ha riscontrato
successo nelle vendite anche se la pellicola risulta
leggermente irrigidita.
Esperienza
L’analisi sulla pellicola alimentare si è svolta preparando
un’apposita tessera con un ritaglio nel centro per la lettura
del laser sulla pellicola.
Si tara lo spettrometro facendo il background ovvero facendo
una lettura sull’assorbimento dell’aria che successivamente
il software sottrarrà allo spettro della pellicola.
Quindi si fa calcolare al pc lo spettro d’assorbimento nell’IR
e si traggono le conclusioni sulla composizione della
pellicola
Spettro nell’IR
pellicola alimentare WIT
Considerazioni finali
Dai picchi posso rilevare la presenza di
Stretching dei
legami C-H
e
Bending
Elaborazione
grafica IBM
Fly UP