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Valerio Oliveto - Prof. Renato Atzeni

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Valerio Oliveto - Prof. Renato Atzeni
VALERIO OLIVETO
V°A / anno 2011-2012
Liceo scientifico Sersale
“Dipendenza da
Caffeina”
LA DIPENDENZA DA CAFFEINA
La Dipendenza da Caffeina è una seria forma di
dipendenza psico-fisica indotta e mantenuta
dall'assunzione continuativa ed eccessiva di
Caffeina, principio attivo estratto dalla Pianta del
Caffè.
I suoi frutti vengono raccolti e fatti essiccare, in tal
modo si ottiene il seme contenuto al loro interno,
ovvero i chicchi di caffè. Questi ultimi, una volta
"torrefatti", cioè sottoposti a calore, e poi macinati,
danno forma alla conosciuta e diffusa polvere di
caffè.
Caffeina oltre che nel Caffè è contenuta in molte
altri liquidi di largo consumo come ad esempio nei
cosidetti Energy Drinks, nelle bevande tipo Coca
Cola e nel thè, così come in diversi alimenti tra i
quali la cioccolata.
Tanti sanno che la Caffeina è uno stimolante del sistema
nervoso (eccitabilità, miglioramento dei riflessi e della
capacità di concentrazione, azione analgesica ) e che è in
grado dunque di attivare la parte psico-cognitiva e fisica,
ma non molti conoscono anche la possibile pericolosità di
tale sostanza nel caso in cui la si consumi in quantità
eccessiva; tanto che essa è annoverata addirittura tra
le droghe.
MA E’ VERMANTE COSI’ ???
Analizziamo questo
MITO e passiamo alla
REALTA’!!!
Mito: La caffeina crea dipendenza?
Realtà: Le persone spesso affermano di essere
“dipendenti” dalla caffeina nello stesso modo in
cui dicono di essere “dipendenti” dallo shopping,
dal lavoro o dalla televisione. In realtà la caffeina
non crea dipendenza. Il consumo abituale di
caffeina, se improvvisamente interrotto, può
causare in alcuni soggetti mal di testa,
stanchezza o sonnolenza. Normalmente questi
sintomi hanno una durata di uno o due giorni e
possono essere evitati se l’assunzione di caffeina
viene ridotta in modo graduale.
Mito: La caffeina aumenta il rischio di malattie
cardiache?
Realtà: Studi su larga scala hanno dimostrato che
il consumo di caffeina non aumenta né il rischio di
malattie cardiovascolari, né i livelli di colesterolo
nel sangue e non determina irregolarità del
battito cardiaco. In soggetti sensibili alla
caffeina, è stato osservato un lieve e temporaneo
aumento della pressione sanguigna in seguito
all’assunzione di questa sostanza. Tuttavia,
questo aumento è paragonabile a quello
provocato da attività fisiche consuete come il fare
le scale o passeggiare a passi più sostenuti.
Non provoca
Mito: La caffeina provoca il cancro?
Realtà: Comprovate ricerche scientifiche hanno
dimostrato che la caffeina non aumenta il rischio
di cancro. Due studi condotti in Norvegia e alle
Hawaii su un numero elevato di persone e
un’analisi di 13 studi che hanno coinvolto oltre
20.000 soggetti non hanno messo in evidenza
alcuna relazione tra il consumo abituale di
caffeina e il rischio di cancro.
Non provoca
Mito: La caffeina è un fattore di rischio per
l’osteoporosi ?
Realtà: Alcuni studi indicano che il consumo di
caffeina può aumentare la perdita di calcio
attraverso le urine. Tuttavia, è stato dimostrato
che si tratta di una perdita minima e il consumo
di caffeina a livelli normali non sembra incidere
sul livello di calcio o sulla densità ossea. Studi più
recenti hanno confermato che il consumo di
caffeina non aumenta i rischi di osteoporosi,
specialmente in donne che assumono
un’adeguata quantità di calcio.
Non provoca
Mito: Le donne in stato di gravidanza o che
desiderano avere un figlio, dovrebbero evitare la
caffeina?
Realtà: Una grande quantità di studi ha osservato
gli effetti delle bevande contenenti caffeina sui
fattori riproduttivi. I dati raccolti mostrano che il
consumo moderato di caffeina non ha effetti
negativi sulla salute della donna in stato di
gravidanza e su quella del nascituro. Due studi
rilevanti compiuti negli Stati Uniti non hanno
evidenziato alcuna relazione tra il consumo di
caffeina e il numero di gravidanze o anomalie del
parto. Inoltre, ricerche recenti non hanno
individuato alcuna relazione tra il consumo di
caffeina e l’aborto spontaneo o la crescita
anormale del feto.
Si può bere
Mito: La caffeina ha effetti negativi sulla salute dei
bambini?
Realtà: Generalmente i bambini hanno la stessa
capacità degli adulti di metabolizzare la caffeina.
Alcuni studi hanno dimostrato che gli alimenti e le
bevande contenenti caffeina, se consumati in
quantità moderate, non hanno effetti rilevabili
sull’iperattività o sul livello di attenzione dei
bambini. Tuttavia, nel caso di bambini
particolarmente sensibili, dosi elevate di caffeina
possono causare effetti temporanei quali
eccitabilità, irritabilità o ansietà.
Mito: La caffeina non ha effetti positivi sull’organismo
Realtà: É ben noto che la caffeina aumenta il livello di vigilanza e
di attenzione. Si raccomanda spesso di bere una tazza di caffè
o di tè per contrastare la sonnolenza, soprattutto a coloro che
devono guidare per lunghe distanze. Molte persone ricorrono
alla “tazzina di caffè” pomeridiana per affrontare al meglio il
lavoro. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che la caffeina
può migliorare la memoria e il ragionamento logico.É stato
riscontrato che molte bevande contenenti caffeina, in modo
particolare il tè e in tempi più recenti il caffè e il cioccolato,
contengono antiossidanti. Gli antiossidanti sembrano
esercitare effetti benefici sulla salute e nella prevenzione del
cancro. Studi recenti suggeriscono che la caffeina può essere
utile nel trattamento delle reazioni allergiche, grazie alla sua
capacità di ridurre la concentrazione di istamine, le sostanze
prodotte dalla reazione dell’organismo con un allergene.
Inoltre, da tempo, è risaputo che la caffeina porta giovamento
a chi soffre di asma.
Negli sportivi occorre tener conto dell'effetto
sommatorio della caffeina assunta con i vari
alimenti in modo da non superare i limiti imposti
dalle normative antidoping. Se assunta entro i
livelli massimi consentiti la caffeina ha un'azione
positiva sulla performance della maggior parte
degli atleti. Anche dosi tutto sommato moderate
(200-400 mg) ingerite un'ora prima della
competizione migliorano l'attenzione, la
concentrazione e la resistenza.
In conclusione: Dopo decenni di ricerche,
la comunità scientifica non ha documentato
alcuna associazione reale tra consumo
moderato di caffeina e rischi per la salute.
Ognuno di noi può continuare a gustare thè,
caffè e bevande contenenti caffeina
affidandosi come sempre al proprio
buonsenso e alla moderazione.
COSA SI INTENDE PER
CONSUMO “MODERATO” DI CAFFEINA: Un
consumo moderato di caffeina per un adulto
è di circa 300 mg al giorno. Per avere
un’idea di cosa significhi in termini di
dosaggio, ecco i quantitativi di caffeina
contenuti in alcune delle bevande più
comuni.
Si consigliano
Quantitativo medio per porzione
Caffè solubile
85 mg (una tazzina)
Coca-Cola
30-40 mg (una lattina)
Thè
28/150 mg (una tazza da 190 ml)
Cacao
100 mg/100 g
Energy Drinks
30 mg/100 ml
Riferimenti bibliografici: Enciclopedia medica
Siti consultati:
http://www.my-personaltrainer.it/caffeina.html ;
http://www.vitadidonna.it/alimentazione ;
http://www.cpsico.com ;
Wikipedia
(English version: Myths and Facts about Caffeine)
www.albanesi.it
www.Google.it (per immagini)
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