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Diapositiva 1 - trasvelando.it
Corso patente nautica
• Consegna set da carteggio nautico e
lezione su disciplina patenti nautiche e
normative, dotazioni di sicurezza.
• Autonomie e calcoli. Introduzione al
Carteggio.
Diciplina patenti
•
La patente nautica abilita al comando e alla condotta delle unità da diporto. E
necessaria nei seguenti casi:
• Per la navigazione oltre le sei miglia dalla costa.
• Per comandare unità a motore, a vela con motore ausiliario o motovelieri che
abbiano un motore superiore a 40,8 cavalli (30 Kw) o con una cilindrata superiore a:
•
- 750 cc se a carburazione a due tempi;
- 1.000 cc se a carburazione a quattro tempi, fuoribordo;
- 1.300 cc se a carburazione a quattro tempi, entrobordo;
- 2.000 cc se diesel.
•
•
• Per condurre unità adibite allo sci nautico.
• Per condurre gli acquascooter e mezzi simili.
• Per condurre unità da diporto superiori ai 24 m (occorre la patente per navi da
diporto).
Avvertenze: una sentenza della magistratura ha precisato che chi governa (timona)
una barca non deve necessariamente avere la patente nautica, l’importante è che a
bordo ci sia una persona munita di regolare abilitazione che si assuma la
responsabilità del comando e coordini le operazioni relative alla navigazione.
Tipi di patente nautica
Le patenti sono rilasciate per:
• la navigazione entro 12 miglia dalla costa;
• la navigazione senza alcun limite dalla costa.
•
•
•
•
Età minima
L’età minima per condurre unità da diporto, a secondo del tipo di mezzo, è la seguente:
• 23 anni: per condurre navi da diporto;
• 18 anni: per condurre imbarcazioni e natanti per i quali è previsto l’obbligo di patente;
• 16 anni: per condurre natanti a motore o a vela;
• 14 anni: per condurre natanti con superficie velica superiore ai 4 metri quadrati, nonché
unità a remi che navigano entro un miglio dalla costa.
Bollo per la patente
Il bollo per la patente nautica è stato abolito con la legge Finanziaria del 2000 (Titolo II Art. 11).
Validità
Le patenti hanno una validità di 10 anni dalla data del rilascio; questo periodo è ridotto a 5
anni per coloro che al momento del rilascio o del rinnovo abbiano superato il sessantesimo
anno d'età. La convalida può essere presentata anche prima della scadenza, in questo
caso la durata decorre dalla data di convalida.
Rinnovi, convalide, smarrimento, etc.
Per le operazioni di convalida, rinnovo, sostituzione, smarrimento e cambio di residenza da
annotare sulla patente nautica, l’amministrazione ha previsto un modello unico che riporta,
per ogni richiesta, le procedura da eseguire e i documenti da presentare. Per scaricare il
modello unico, Portatori di handicap
Non sono previste patenti nautiche speciali per soggetti portatori di handicap. Il
regolamento per la patente nautica n. 431/97 in questi casi prevede che l’accertamento dei
requisiti fisici o psichici sia demandato alle commissioni mediche locali, costituite in ogni
Provincia presso le unità sanitarie locali. Le commissioni in relazione al tipo di handicap
possono proporre termini ridotti di validità per la patente in relazione al tipo di abilitazione
richiesta.
Sanzioni
La condotta di unità da diporto senza patente è stata depenalizzata. La sanzione prevista
va dai 2.066 agli 8.263 euro. Condurre un’unità da diporto con la patente scaduta, invece,
comporta una sanzione dai 207 ai 1.033 euro.
ENTRO 1 MIGLIO
ENTRO 3 MIGLIA
ENTRO 6 MIGLIA
ENTRO 12 MIGLIA
ENTRO 50 MIGLIA
SENZA LIMITI
ZA TTERA DI SA LVA TA GGIO
CINTIRE DI SA LVA TA GGIO
CINTIRE DI SA LVA TA GGIO
CINTIRE DI SA LVA TA GGIO
A P P A RECCHI GA LLEGGIA NTI
ZA TTERA DI SA LVA TA GGIO
SA LVA GENTE A NULA RE
SA LVA GENTE A NULA RE CON CIM A
SA LVA GENTE A NULA RE CON CIM A
CINTIRE DI SA LVA TA GGIO
CINTIRE DI SA LVA TA GGIO
CINTIRE DI SA LVA TA GGIO
ESTINTORI
B OETTA FUM OGENA
B OETTA FUM OGENA
SA LVA GENTE A NULA RE CON CIM A
SA LVA GENTE A NULA RE CON CIM A
SA LVA GENTE A NULA RE CON CIM A
FUOCHI A M A NO LUCE ROSSA
B OETTA LUNINOSA
B OETTA FUM OGENA
B OETTA FUM OGENA
B OETTA FUM OGENA
RA ZZI P A RA C LUCE ROSSA
FUOCHI A M A NO LUCE ROSSA
B OETTA LUNINOSA
B OETTA LUNINOSA
B OETTA LUNINOSA
FA NA LI REGOLA M ENTA RI
RA ZZI P A RA C LUCE ROSSA
B USSOA L E TA B ELLE DEVIA ZINI
B USSOLA E TA B ELLE DEVIA ZINI
B USSOLA E TA B ELLE DEVIA ZINI
A P P SEGNA LA ZIONE SONORA
FA NA LI REGOLA M ENTA RI
FUOCHI A M A NO LUCE ROSSA
OROGIO B A ROM ETRO B INOCOLO
OROGIO B A ROM ETRO B INOCOLO
ESTINTORI
A P P SEGNA LA ZIONE SONORA
RA ZZI P A RA C LUCE ROSSA
CA RTE NA UTICHE
CA RTE NA UTICHE
ESTINTORI
FA NA LI REGOLA M ENTA RI
STRUM ENTI DA CA RTEGGIO
STRUM ENTI DA CA RTEGGIO
A P P SEGNA LA ZIONE SONORA
FUOCHI A M A NO LUCE ROSSA
FUOCHI A M A NO LUCE ROSSA
A P P A RECCHIO VHF
RA ZZI P A RA C LUCE ROSSA
RA ZZI P A RA C LUCE ROSSA
ESTINTORI
CA SSETTA P RONTO SOCCORSO
CA SSETTA P RONTO SOCCORSO
FA NA LI REGOLA M ENTA RI
FA NA LI REGOLA M ENTA RI
A P P SEGNA LA ZIONE SONORA
A P P SEGNA LA ZIONE SONORA
GP S
GP S
A P P A RECCHIO VHF
A P P A RECCHIO VHF
RIFLETTORE RA DA R
RIFLETTORE RA DA R
ESTINTORI
E.P.I.R.B.
ESTINTORI
DIRETTIVE CE E VISITE PERIODICHE
CLASSIFICAZIONI
CATEGORIA A
VISITE PERIODICHE
NAVIGABILITA'
senza alcun limite dalla costa Prima visita dopo 8 anni Senza alcun limite
CATEGORIA B
secondo codizioni meteo
Prima visita dopo 8 anni Con vento fino a forza 8 e onde fino a 4 metri
CATEGORIA C
secondo codizioni meteo
Prima visita dopo 10 anni Con vento fino a forza 6 e onde fino a 2 metri
CATEGORIA D
secondo codizioni meteo
Prima visita dopo 10 anni Navigazione in acque protette con vento fino a forza 4 e onde fino a 0,5 metri
VOLUMI DI BORDO
PORTOLANO
LIBRO FARI E FANALI1111 SEGNALI INTERNAZ.SERVIZI PER LA RADIONAVIGAZIONE
•
A) Segnare sulla carta nautica un punto date le coordinate geografiche
a) Con un'opportuna apertura di compasso si prende, sulla scala delle latitudini, la differenza di latitudine, dal
parallelo passante più vicino al punto dato.
b) Si trasporta il compasso lungo questo parallelo fino ad incontrare il meridiano più vicino al punto dato. Si
può tracciare così, mettendo una squadretta sul meridiano, il segmento di parallelo che interessa fino al
meridiano.
c) Si prende, sulla scala delle longitudini, l'apertura di compasso pari alla differenza di longitudine del punto
dal meridiano più vicino. Si riporta sul segmento di parallelo già tracciato e così si determina la posizione e si
segna il punto.
ESEMPIO: Si vuol segnare sula carta il punto x ( lat = 42°32,3'N; long = 10°33,4').
a) Si va sulla scala delle latitudini all'altezza del parallelo 42°30' che è quello, segnato sulla carta più vicino al
punto dato.
b) Si prende un'apertura di compasso da detto parallelo al punto della scala 42°32,3' di latitudine, l'apertura di
compasso segnerà una differenza di lat = 2,3'N
c) Dal valore della long = 10°33,4'E si deduce che il meridiano, segnato sulla carta, più vicino al punto dato è
quello di long = 10°30'E.
Si riporta il compasso su questo meridiano con differenza di lat = 2,3'N, una punta dove questo meridiano si
incontra col parallelo 42°30', l'altra, verso N, segnerà il punto M dove passerà il parallelo 42°32,3'N passante
per il punto x.
d) Si mette la squadretta con la linea bisettrice dell'angolo retto sul meridiano 10°30'E, l'angolo retto in basso,
l'ipotenusa in alto e passante per M.
Si traccia ora vero E (perchè verso E del meridiano 10°30'E sarà il meridiano 10°33,4'E) un segmento di
parallelo dal meridiano alla zona (che si stima ad occhio secondo la longitudine) dove dovrebe trovarsi il
punto x. e)
Si prende, sulla scala delle longitudini l'apertura di compasso dal meridiano 10°30'E al punto 10°33,4'E,
l'apertura di compasso segnerà differenza di long = 3,4'E.
Si riportà questa differenza di long da M sul segmento di parallelio, così si determinerà il punto x.
Autonomie e calcoli di carburante
• L’imbarcazione “MARY” parte da Castiglione della
Pescaia per raggiungere le Formiche di Grosseto. Ora di
partenza 08.00 Vp 6N nel certificato uso motore è
riportato: Consumo Lt/h 22,3. Trovare quantità di
carburante da imbarcare per raggiungere le formiche.
• Tempo=S/V Velocità=S/T Spazio= VxT es per trovare il
tempo spazio 10M V 6,3N = 1ora e 59 ? ( 59 sono cent di
ora, quindi fare 59x60/100=35.40 che sono minuti primi.
• Alla quantità consumata aggiungere il 30% per ragioni di
sicurezza( vento o corrente a sfavore )
• In caso, come nell’esempio la tratta da compiere sarà
doppia, perché non è possibile effettuare rifornimenti alle
formiche di Grosseto come da portolano.
Problema
• La nave “TITO” parte da Castiglione della
Pescaia alle ore 08.00. decide di fare rotta
su Giglio Porto, la su Vp è di 6.5 N Trovare
la rotta vera Rv che seguirà la nave,
angolo di rotta, distanza e ora di arrivo al
Giglio Porto, il carburanre che dovrà
imbarcare per raggiungere la sua meta.
•
CARTEGGIO NAUTICO Capitolo I SUGGERIMENTI PER UNA CORRETTA ESECUZIONE DEL
CARTEGGIO CON L'USO DELLE SQUADRETTE NAUTICHE A) Segnare sulla carta nautica un
punto date le coordinate geografiche a) Con un'opportuna apertura di compasso si prende, sulla
scala delle latitudini, la differenza di latitudine, dal parallelo passante più vicino al punto dato. b) Si
trasporta il compasso lungo questo parallelo fino ad incontrare il meridiano più vicino al punto dato.
Si può tracciare così, mettendo una squadretta sul meridiano, il segmento di parallelo che interessa
fino al meridiano. c) Si prende, sulla scala delle longitudini, l'apertura di compasso pari alla
differenza di longitudine del punto dal meridiano più vicino. Si riporta sul segmento di parallelo già
tracciato e così si determina la posizione e si segna il punto. ESEMPIO: Si vuol segnare sula carta
il punto x ( lat = 42°32,3'N; long = 10°33,4'). a) Si va sulla scala delle latitudini all'altezza del
parallelo 42°30' che è quello, segnato sulla carta più vicino al punto dato. b) Si prende un'apertura
di compasso da detto parallelo al punto della scala 42°32,3' di latitudine, l'apertura di compasso
segnerà una differenza di lat = 2,3'N c) Dal valore della long = 10°33,4'E si deduce che il
meridiano, segnato sulla carta, più vicino al punto dato è quello di long = 10°30'E. Si riporta il
compasso su questo meridiano con differenza di lat = 2,3'N, una punta dove questo meridiano si
incontra col parallelo 42°30', l'altra, verso N, segnerà il punto M dove passerà il parallelo 42°32,3'N
passante per il punto x. d) Si mette la squadretta con la linea bisettrice dell'angolo retto sul
meridiano 10°30'E, l'angolo retto in basso, l'ipotenusa in alto e passante per M. Si traccia ora vero
E (perchè verso E del meridiano 10°30'E sarà il meridiano 10°33,4'E) un segmento di parallelo dal
meridiano alla zona (che si stima ad occhio secondo la longitudine) dove dovrebe trovarsi il punto x.
e) Si prende, sulla scala delle longitudini l'apertura di compasso dal meridiano 10°30'E al punto
10°33,4'E, l'apertura di compasso segnerà differenza di long = 3,4'E. Si riportà questa differenza di
long da M sul segmento di parallelio, così si determinerà il punto x. B) Rilevare le coordinate
geografiche di un punto segnato sulla carta nautica. a) Si mette una punta del compasso sul punto
segnato della carta e si apre il compasso in modo di toccare con l'altra punta il parallelo più vicino in
una direzione ad esso perpendicolare. Per valutare ad occhio questa condizione di perpendicolarità
è bene far ruotare leggermente il compasso da una parte all'altra. Così facendo, la punta in
prossimità del parallelo descriverà piccoli archi ed è facile regolare l'apertura del compasso
secondo il punto di tangenza di questi archi con il parallelo. b) Si riporta il compasso sulla scala
delle latitudini in corrispondenza del parallelo già adoperato e che è il più vicino al punto dato, una
estremità si mette nel punto in cui il parallelo incontra la scala delle latitudini e l'altra sul punto, della
stessa scala,che indicherà il valore della latitudine che desideriamo trovare. c) Analogamente si
procede per misurare la longitudine, con la differenza che si misura la distanza sulla direzione
perpendicolare al meridiano più vicino al punto considerato e la relativa misura si prende sulla scala
delle longitudini. ESEMPIO: Trovare le coordinate del faro di Talamone svolgimento: a) Si mette
una punta del compasso sul faro di Talamone e si apre il compasso fino a toccare con l'altra punta il
•
parallelo più vicino che, in questo caso,sarà quello dei 42°30'N. Si fa oscilare il compasso per una più
esatta misura ottenuta apprezzando il punto di tangenza degli archi descritti dal compasso col parallelo
42°30'N. b) Si trasporta il compasso con la stessa apertura, che indica la differenza di latitudine dal
parallelo 42°30'N al faro di Talamone, sulla scala delle latitudini. Una punta sul parallelo 42°30'N, l'altra
puntà indicherà il valore della latitudine che leggeremo: long = 42°33,1'N. c) Si riporta il compasso con
una punta sul faro di Talamone e si riapre in modo che l'altra punta vada a tocare il meridiano più vicino
che, in questo caso, sarà quello di 11°10' di longitudine E. Anche qui, per una più esatta misura, si fa
oscillare il compasso per apprezzare il punto di tangenza degli archi descritti dal compasso col meridiano
11°10'E. C) Misurare un angolo direzionale sulla carta nautica contato circolarmente e in senso orario
dalla direzione del Nord geografico o Nord vero L'uso delle squadrette per il carteggio nautico ha ormai
quasi sostituito, per la grande praticità e precisione che offre, l'uso di altri strumenti come le parallele a
snodo o a rullo, i rapportatori ecc. La squadretta nautica serve al duplice scopo di tracciare rotte o
rilevamenti e contemporaneamente misurare l'angolo evitando i lunghi trasporti per la misura sule rose
dei venti disegnate sulle carte nautiche. 1) Come tracciare una rotta Quando si traccia una rotta si
procede nel seguente modo: a) Si uniscono il punto di partenza con il punto di arrivo tracciando una
retta lungo il bordo dell'ipotenusa di una squadretta (A) mentre l'altra squadretta(B), che serve da guida,
è già sistemata con la sua ipotenusa a contatto con uno dei cateti di A. b) Tracciata la rotta, per
misurarla cioè trovarne il valore angolare, si fa scorrere A sulla carta nautica fino sul meridiano più vicino
seguendo la guida di B. Si fa coincidere il centro del goniometro incorporato in questa squadretta ( vicino
allo zero della doppia scala dei centimetri, ma sulla linea interna parallela all'ipotenusa) col meridiano. c)
Si farà la lettura dell'angolo che ci interessa sula graduazione della squadretta là dove è tagliata dallo
stesso meridiano sul quale coincide il centro. Leggeremo due valori che differiscono di 180°, sceglieremo
quello che ci interessa valutando ad occhio il senso della nostra rotta e il quadrante nel quale è
compresa. Primo quadrante da 0° a 90° Secondo quadrante da 90° a 180° Terzo quadrante da 180° a
270° Quarto quadrante da 270° a 360° ESEMPIO: Si tracci e si misuri la rotta che va dal faro delle
Formiche di Grosseto al faro di Punta Lividonia svolgimento: a) Si mette una squadretta in maniera che
l'ipotenusa passi per il faro di Formiche di Grosseto e per il faro di Punta Lividonia. Si traccia la rotta che
lega questi due punti. Questa è una rotta lossodromica in quanto è una linea retta tracciata su una carta
di Mercatore. b) Senza spostare la prima squadreta, si pone l'altra squadretta con la sua ipotenusa a
contatto con uno dei cateti della prima, in questo caso conviene quello in basso. Si fa scorrere la prima
squadretta sino a che il centrodel goniometro non sia sul più vicino meridiano (in questo caso 11° E). c)
Si legge l'angolo tagliato dallo stesso meridiano, la rotta sarà: Rv = 128°, perchè per andare da Formiche
di grosseto a Punta Lividonia si va contemporaneamente verso S e verso E, cioè si tratta di una rotta nel
secondo quadrante. 2) Come tracciare un rilevamento Quando si tratta un rilevamento si procede in
questo modo: a) Si mette la squadretta A su un meridiano nelle vicinanze dell'oggetto rilevato(punto
cospicuo), segnato e individuato sulla carta, in maniera tale che il centro del goniometro di A e il punto
della graduazione indicante il valore del rilevamento vero che si deve tracciare siano tutti e due sullo
stesso meridiano. b) Tenendo ben ferma A, si accosta l' ipotenusa di B ad uno dei cateti di A. Si fa
scorrere A fino a trasportarla con la sua ipotenusa sull'oggetto rilevato. c) Si traccia, seguendo
l'ipotenusa di A, il rilevamento dal punto cospicuo della costa verso il mare fino a
•
raggiungere la zona dove si trova il punto stimato o almeno la rotta. E' evidente che, con
l'uso delle squadrette, non ci preoccupiamo di passare dall'angolo di Rilv a quello che ne
differisce di 180° perchè li troviamo tutti e due segnati sullo stesso punto della
graduazione. E' buona norma, quando si traccia un rilevamento, di non marcare tutta la
retta di rilevamento, ma solo i segmenti estremi, quello sull'oggetto osservato e quello in
prossimità della rotta. ESEMPIO: Tracciare il Rilv = 223° del faro di Punta Fenaio (is del
giglio) svolgimento: a) Si mette una squadretta sul più vicino meridiano (in questo caso
10° 50'E) in modo che coincidano contemporaneamente sia il centro del goniometro
incorporato nella squadretta che i 223° della graduazione sullo stesso meridiano. b) Si
mette l'ipotenusa dell'altra squadretta a contatto con uno dei cateti (in questo caso quello in
basso) e si fa scorrere la prima squadretta fino a che l'ipotenusa non si trovi sul faro di
punta del Fenaio c) Si traccia da punta del Fenaio la retta di rilevamento sulla guida della
stessa ipotenusa già orientata. NB : Questa retta di rilevamento rappresenta una curva
particolare (isoazimutale) che, tracciata sulla carta di Mercatore, è però un arco di
lossodromia. Non ci preoccupiamo perchè siamo nei limiti della navigazione piana dove
archi di lossodromia, archi di ortodromia e archi di curve azimutali si confondono e
possono quindi essere tutti rappresentati, sulla carta di Mercatore da linee rette. D)
Misurare una distanza sulla carta nautica In mare l'unità di misura delle distaze è il miglio
marino che equivale alla misura di un primo di latitudine Considerando la terra sferica il
miglio si definisce come la lunghezza di un primo di circolo massimo. Poichè in tutto un
circolo massimo sono contenuti 360 x 60 = 21600 primi, tutta la circonferenza massima
della terra è di 21600 miglia. Calcoliamo il valore di un miglio in metri ritenendo che il
raggio della terra sferica sia di km 6371 = m 6371000. Si ha: lunghezza in metri del miglio
= 2pgreco x 6371000 m / 21600 = m 1853. Ma nello stabilire la lunghezza di una così
importante unità di misura si è voluto seguire un criterio di maggior rigore tenendo conto
dello schiacciamento terrestre, ossia attribuendo alla terra la forma ellissoidica.
Considerata la terra come un'elissoide, il miglio si definisce come un arco di ellisse
meridiana compreso fra due punti le cui verticali si incontrano a formare un angolo di 1
primo. Definendo il miglio in tal modo la sua lunghezza non è più costante, ma varia con la
latitudine a motivo delle diverse curvature che l'ellisse meridiana presenta in
corrispondenza dei diversi valori di latitudine. Dove la curvatura è massima ossia
all'equatore, l'arco di un miglio assume il valore minimo; dove la curvatura è minima, ossia
ai poli, l'arco di miglio assume il valore massimo. Diamo i valori del miglio per alcune
latitudini dell'elissoide
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