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Diapositiva 1 - Ipasvi Ferrara
Il sistema di Triage in Pronto Soccorso: il modello della regione Emilia Romagna, sperimentazioni in atto Ferrara 10 marzo 2012 A cura di: Cristina Fabbri Direzione Infermieristica e Tecnica AUSL di Cesena TRIAGE Il triage, come sistema operativo, puo' essere svolto con diverse modalita' a seconda dei campi in cui viene applicato: in centrale operativa, in pronto soccorso, sul territorio o nelle maxiemergenze e catastrofi. TRIAGE Il triage è un processo decisionale, basato su processo metodologico scientifico, che permette di stabilire la priorità di accesso alla visita nell’ambito dei Dipartimenti di Urgenza ed Emergenza (DEU), la cui finalità non è quella di ridurre i tempi di attesa ma di ridistribuirli a vantaggio dei pazienti più critici TRIAGE Nasce negli anni 70 in UK e USA Linee guida sull’emergenza n° 1/1996 (pubblicate sulla GU n° 114 del 17 Maggio 1996) Accordo Ministero della Salute e Regioni- 2001 definiscono che Deve essere eseguito da un infermiere l’infermiere deve sempre essere presente in PS (in relazione al n°di accessi) per effettuare il triage valuta sulla base di segni e sintomi con supervisione del medico in servizio ““supervisione” termine organizzativo non giuridico Mintzberg “supervisione” deriva da chi ha competenze dell’attività svolta Coordinatore infermieristico Dott.ssa Martini DG Assessorato Politiche Salute RER” Un po’ di storia Dm 739/94: infermiere responsabile dell’assistenza infermieristica…… L 42/1999: sostituisce la denominazione “professione sanitaria ausiliaria” Abolisce il mansionario (Dpr 225/1974) Le professioni sanitarie sono titolari un campo proprio di attività e di responsabilità ….. Legge 251 del 2000 1. Gli operatori delle professioni sanitarie dell'area delle scienze infermieristiche e della professione sanitaria ostetrica svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza. 2. Lo Stato e le regioni promuovono (…) la valorizzazione e la responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo delle professioni infermieristico-ostetriche (…) (art 1 comma 2) Competenza Appropriatezza Qualità Organizzazione Razionalizzazione Percorsi clinico-assistenziali Efficienza Sviluppo professionale La competenza determina comportamenti e prestazioni efficaci se coniugati in maniera congruente con il ruolo organizzativo Fast track: possibilità autonoma da parte del personale infermieristico adeguatamente formato di inviare direttamente al medico specialista ospedaliero pazienti con specifici segni e sintomi riconducibili generalmente a situazioni di non urgenza (codice bianco e verde) See and treat: all’infermiere esperto viene conferita la possibilità di gestire in via autonoma una parte ben definita e categorizzata di problematiche minori Origini negli anni 90 in UK (1999 160 su 202) Necessità organizzative/di contesto Tempi di pronto soccorso codici bianchi in PS Aumento accessi di PS (RER) Locali Segnalazioni URP Accordo programmatico con Comune sviluppo professionale personale infermieristico “La via toscana” al See and Treat • Deliberazione GR Toscana n.598 del 17/12/2007 avente ad oggetto “Proposta di sperimentazione del modello See and Treat in Pronto Soccorso, come modello di risposta assistenziale alle urgenze minori. Approvazione documento” – L’autonomia professionale dell’infermiere nel processo di See and Treat – Percorso formativo in “Infermiere certificato in interventi di primo soccorso” I principali processi sottesi al See and Treat infermieristico A. “Processo di reclutamento clienti per See and Treat infermieristico” B. “Processo diagnostico” C. “Richieste indagini radiografiche” D. “Sutura delle ferite lineari” E. “Prescrizione bendaggi e stecche di posizionamento/protezione” F. “Prescrizione profilassi antitetanica” G. “Dimissione/Follow up” DGR n°1184 del 26 luglio 2010 pubblicata nel BUR Emilia Romagna n°102 del 18.08.2010 Linee guida per la corretta effettuazione del Triage nei Pronto Soccorso dell’Emilia Romagna. La competenza determina comportamenti e prestazioni efficaci se coniugati in maniera congruente con il ruolo organizzativo Esposto-ottobre 2010- Ordine Provinciale dei Medici alle Regioni Toscana Emilia Romagna di possibile violazione da parte di enti e organi e/o soggetti di riferimento anche organizzativo all’ art. 348 c.p. * Esercizio abusivo professione La Regione può valorizzare la professione ma non definirne le competenze (permane il Profilo) Permane la resp. Del medico di UO (Accordo 2001) non conforme alla autonoma operatività attribuita all’infermiere * A cui hanno aderito l’Ordine dei Medici di altre 11 Province fra cui Ferrara DGR n°1184 : Il processo di triage contempla le seguenti 5 fasi: 1. accoglienza 2. valutazione 3. codifica di priorità 4. trattamento 5. gestione dell’attesa La funzione di Triage è propriamente svolta solo da Infermieri del sistema di emergenza. Si può espletare la funzione di Triage solo dopo aver acquisito i seguenti requisiti: Aver frequentato uno specifico corso di formazione e addestramento della durata minima di dodici ore; Aver acquisito un’esperienza di lavoro in pronto Soccorso di norma non inferiore i sei mesi previo inserimento ed addestramento operativo con guida e tutoring di un Infermiere Esperto nell’attività di Triage. Per il mantenimento delle competenze deve essere previsto un percorso formativo specifico di ricertificazione almeno ogni 3 anni. Possibilità autonoma del personale infermieristico di inviare direttamente al medico specialista, in presenza di protocolli procedure sottoscritte dal medico responsabile dell’UO. Devono almeno rientrare: acufeni; - algia oculare, bruciore, lacrimazione; - calatio; - cisti sebacee para-auricolari; - corpo estraneo(in vagina, nel naso, oculare, ecc.); - emorragia congiuntivale non in terapia coumadinica; - ferite semplici e abrasioni; - ipoacusia; - irritazione da lenti a contatto; - lente a contatto dislocata; - leucorrea; - otalgia acuta; - presenza di corpo estraneo orecchio; - richiesta di contraccezione del “giorno dopo”; - sanguinamento vaginale minore; - sintomatologia infiammatoria legata all’apparto genitale esterno; - tappo di cerume; - traumatologia minore degli arti. Possibilità di effettuare in PS pratiche assistenziali/terapeutiche in autonomia da parte di Personale infermieristico svolte in presenza di protocolli, procedure, istruzioni operative sottoscritte dal medico responsabile dell’UO e dal Coordinatore infermieristico. In tale ambito devono quantomeno rientrare i seguenti segni e sintomi (….). Es. medicazioni e bendaggi di ustioni di 1° grado a estensione corporea limitata; - rifacimento di bendaggi semplici; - riposizionamento “stecca di Zimmer”; - trattamento di ferite ed abrasioni ad interesse del solo tessuto cutaneo; - rimozione di zecca. Ambiti di miglioramento dell’attuale livello di integrazione professionale medicoinfermiere per l’ottimizzazione dei percorsi del paziente - anticipazione terapeutica per il trattamento del dolore; - cateterizzazione vescicale per sostituzione catetere e ritenzione acuta di urina; - trattamento dell’iperpiressia. Documentazione di triage Dati anagrafici Data e ora accettazione N progressivo Sintomo principale Valutazione soggettiva e oggettiva Parametri vitali Interventi e trattamento effettuato Codice di priorità attribuito Rivalutazione Firma inf AUSL di Cesena (ottobre 2010) Criticità generali e di contesto Segnalazioni URP Tempi di attesa codici bianchi e verdi Attenzione RER e locale al tema dell’aumento degli afflussi in PS Percezione dell’equipe medica e infermieristica di necessità di ri-organizzazione degli accessi PROGETTO SPECIFICO La finalità del progetto : l’introduzione di percorsi alternativi in grado comunque garantire un’efficace risposta, alleggerire la pressione degli accessi in PS, Rispettando sicurezza del paziente e dell’appropriatezza clinica AUSL di Cesena ANNO 2008 TEMPO MEDIO ATTESA CODICE BIANCO (MIN.) TEMPO MEDIO ATTESA CODICE VERDE (MIN.) Osp. Cesena 67 37 Osp. 2 72 62 Osp. 3 75 42 Osp. 4 74 62 Osp. 5 84 82 Osp. 6 70 49 Osp. 7 122 70 Osp. 8 63 80 Osp. 9 110 125 Osp. 10 39 37 Osp. 11 100 102 Osp. 12 100 75 MEDIA 81 69 la quota prevalente è rappresentata da accessi spontanei, seguono quelli conseguenti all’attivazione del “118”, ed in misura minima prescritti in forma di richiesta di consulenza dal MMG . Totale Accessi 2009 Urgenza Esito Bianco Verde Totale Accessi con sola visita di PS Accessi con visita di PS e altre prestazioni di PS Accessi con visita PS e sole prestazioni di laboratorio Accessi con visita PS e sole prestazioni di radiologia Accessi con consulenza specialistica Accessi prestazioni Polispecialistiche Totale accessi 53.609 N° Accessi 5.757 36.696 42.453 N° 7.602 5.252 3.448 5.619 9.179 11.353 42.453 % sul Totale Accessi 10,7 68,5 79,2 % sul Totale Accessi 17,9 12,4 8,1 13,2 21,6 26,7 100,0 Soluzioni ipotizzate Percorso veloce medico Percorso veloce medico con passaggio in cura allo specialista Percorso veloce infermieristico Fast track Ambulatorio infermieristico Passaggio in cura al medico di medico di continuità Azioni intraprese Incontro con i professionisti infermieri, medici e specialisti Adeguamento risorse umane Adeguamento risorse informatiche Definizione protocolli con gli specialisti Identificazione infermiere di esperto Formazione del personale di triage Creazione degli strumenti informativi Condivisione a livello locale Applicazione del progetto Monitoraggio degli indicatori/criticità Monitoraggio Indicatore Caratteristica Standard Resp. rilevazione dato e tempistica Numero di attivazione percorsi veloci infermieristici appropriatezza Riduzione visite mediche PS > al 5% (dato 2009) nelle fascia oraria di attivazione percorso. Servizio Informativo Aziendale Rilevazione: Mensile Numero di attivazione percorsi veloci medici con passaggio in cura appropriatezza Riduzione tempo di processo presso il Pronto Soccorso pari al 20% (dato 2009) Servizio Informativo Aziendale Rilevazione. Trimestrale Numero di richiesta di consulenza attivate, compresi l’invio diretto allo specialista (fast track e percorso veloce medico) per le specialità inidividuate dal progetto appropriatezza Mantenimento +/- 10% dai valori registrati ne 2009 Servizio Informativo Aziendale Rilevazione. Trimestrale Numero di percorsi veloci infermieristici attivati nel rispetto delle check-list concordate con gli specialisti appropriatezza Numero di Non conformità Rilevate uguale o < al 10% degli invii allo specialista Coordinatore Infermieristico PS e Resp DIT Rilevazione: Mensile Alcuni risultati PS Cesena Consulenze richieste per Disciplina erogante Marzo - Agosto 2010 Disciplina erogante Giallo Verde Bianco Marzo - Agosto 2011 Totale Giallo Verde Bianco Totale diff 20112010 -20% 8% -7% -1% -60% -51% 33 7 - 40 29 3 - 32 CARDIOLOGIA 232 248 4 484 387 131 3 521 009 CHIRURGIA GENERALE 247 360 7 614 291 270 7 568 010 CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE 22 58 7 87 34 47 5 86 014 CHIRURGIA VASCOLARE 22 18 - 40 9 6 1 16 052 DERMATOLOGIA 19 173 67 259 12 86 30 128 058 GASTROENTEROLOGIA - - 2 4 1 7 037 233 828 65 1.126 394 647 35 1.076 -4% 019 OSTETRICIA E GINECOLOGIA MALATTIE ENDOCRINE,DEL RICAMBIO 1 3 1 5 4 5 - 9 024 MALATTIE INFETTIVE E TROPICALI 9 35 2 46 10 17 1 28 80% -39% V. INTERNISTICA 3 8 1 12 - - 082 ANESTESIA 008 - - - - 030 NEUROCHIRURGIA 85 131 6 222 118 99 7 224 029 NEFROLOGIA 20 11 - 31 24 14 - 38 032 NEUROLOGIA 89 133 3 225 126 88 1 215 034 OCULISTICA 20 473 111 604 45 582 106 733 064 ONCOLOGIA 1 7 - 8 7 5 - 12 038 OTORINOLARINGOIATRIA 35 344 80 459 70 306 62 438 036 ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA 386 2.246 167 2.799 589 1.983 147 2.719 039 PEDIATRIA 371 2.184 201 2.756 919 1.943 23 2.885 068 043 PNEUMOLOGIA UROLOGIA 103 3 369 18 3 490 2 222 3 211 6 5 439 1.931 7.639 740 10.310 3.294 6.450 435 10.179 Totale -100% 1% 23% -4% 21% 50% -5% -3% 5% 67% -10% -1% PS CESENA TOTALE ACCESSI SENZA FAST TRACK marzo – agosto 2011 Tempo di espletamento Colore Urgenza Esito 0 - 60 min 0 - 120 min Attesa Casi media 7.460 807 10,82 2.384 31,96 29,60 6.399 85,78 7.004 93,89 15.077 1.666 11,05 4.479 29,71 81,96 7.367 48,86 10.578 70,16 246 16,27 558 36,90 128,45 509 33,66 862 57,01 24.503 2.811 11,47 7.674 31,32 67,70 14.683 59,92 18.876 77,04 1.512 Bianco Totale Casi % 0 - 120 min Casi Verde % 0 - 60 min Accessi Giallo % Tempo di attesa Casi % ACCESSI compresi i FAST TRACK marzo agosto 2011 Colore Urgenza Esito Tempo di espletamento 0 - 60 min Giallo Verde Totale 0 - 120 min Attesa Casi media % 0 - 60 min Casi Casi 7.479 826 11,04 2.403 32,13 29,53 6.418 85,81 7.023 93,90 15.911 2.488 15,64 5.308 33,36 77,66 8.201 51,54 11.412 71,72 375 22,75 693 42,05 117,85 645 39,14 998 60,56 25.493 3.782 14,84 8.658 33,96 61,48 19.866 77,93 65,07 15.673 % 0 - 120 min Accessi 1.648 Bianco % Tempo di attesa Casi % Difficoltà e criticità??? CONCLUSIONI Maggior soddisfazione professionale (indagine ottobre 2011) (miglior gestione delle sale di attesa, riduzione sovraffollamento, miglior confronto fra colleghi) Riduzione turn-over personale infermieristico Riduzione dei tempi di attesa Sviluppo professionale Efficienza operativa Futuro Ambulatorio a gestione infermieristica di PS Anticipazione diagnostica e gestione del dolore GRAZIE PER L’ATTENZIONE e