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Così dice il Signore: «Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e che fa della carne il suo braccio mentre dal Signore si ritira il suo cuore! Egli è qual tamarisco nella steppa che non si accorge quando giunge la felicità, ma abita tra le arsure del deserto, una terra salata che nessuno abita! (Jer 17, 5-6) This is what Yahweh says, "Cursed is the man who trusts in human beings and depends on a mortal for his life, while his heart is drawn away from Yahweh! He is like a bunch of thistles in dry land, in parched desert places, in a salt land where no one lives and who never finds happiness. (Ger 17, 5-6) Benedetto l'uomo che confida nel Signore ed è il Signore la sua speranza! Egli sarà come albero piantato presso l'acqua, verso il ruscello spinge le sue radici; non se ne accorge quando giunge il calore e permane verde il suo fogliame; perfino nell'anno di siccità non si preoccupa e non cessa di produrre il suo frutto. (Ger 17, 7-8) Blessed is the man who puts his trust in Yahweh and whose confidence is in him! He is like a tree planted by the water, sending out its roots towards the stream.He has no fear when the heat comes, his leaves are always green; the year of drought is no problem and he can always bear fruit.(Jer 17, 7-8) dalla 1^ Lettera di S. Paolo ai Corinzi by 1st Corinthias’ Letter by St.Paul Ora, se si predica che Cristo fu risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non si dà risurrezione dai morti? Se infatti non si dà risurrezione di morti, neanche Cristo è risorto; e se Cristo non è risorto, è inutile la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. (1Cor 15, 12.16-17) Well, then, if Christ is preached as risen from the dead, how can some of you say that there is no resurrection of the dead? If the dead are not raised, neither has Christ been raised.And if Christ has not been raised, your faith gives you nothing, and you are still in sin. (1Cor 15, 12.16-17) E anche quelli che si sono addormentati in Cristo sono perduti. Se avessimo speranza in Cristo soltanto in questa vita, saremmo i più miserabili di tutti gli uomini. Ma invece Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono. (1Cor 15, 18-20) Also those who fall asleep in Christ are lost. If it is only for this life that we hope in Christ, we are the most unfortunate of all people. But no, Christ has been raised from the dead and he comes before all those who have fallen asleep. (1Cor 15, 18-20) dal Vangelo di Luca by Luke’s Gospel E disceso con loro si fermò su un ripiano. C'era una grande schiera di discepoli e grande folla di gente venuta da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone. Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. (Lc 6, 17.20) Coming down the hill with them, Jesus stood on a level place. Many of his disciples were there and a large crowd of people who had come from all parts of Judea and Jerusalem and from the coastal cities of Tyre and Sidon.Then lifting up his eyes to his disciples, Jesus said, "Fortunate are you who are poor, the kingdom of God is yours." (Lk 6, 17.20) Beati voi che adesso avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli altri vi odieranno e vi rifiuteranno, quando vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. (Lc 6, 21-22) Fortunate are you who are hungry now, for you will be filled. Fortunate are you who weep now, for you will laugh. Fortunate are you when people hate you, when they reject you and insult you and number you among criminals, because of the Son of Man. (Lk 6, 21-22) Guai a voi che adesso siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete tristi e piangerete. Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi; allo stesso modo, infatti, facevano i loro padri con i falsi profeti. (Lc 6, 25-26) Alas for you who are full, for you will go hungry. Alas for you who laugh now, for you will mourn and weep. Alas for you when people speak well of you, for that is how the ancestors of these people treated the false prophets. (Lk 6, 25-26) Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché la vostra ricompensa è di certo grande nei cieli. Allo stesso modo, infatti, si comportavano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi che siete ricchi, perché avete già la vostra consolazione. (Lc 6, 23-24) Rejoice in that day and leap for joy, for a great reward is kept for you in heaven. Remember that is how the ancestors of this people treated the prophets. But alas for you who have wealth, for you have been comforted now. (Lk 6, 23-24) Il brano del profeta Geremia mi assicura che posso trovare la serenità e la gioia di vivere confidando solo in Dio e in nessun altro. Attraverso le Beatitudini, Luca mi esorta ad un sincero esame di coscienza e a misurare il senso della mia vita cristiana. I poveri, gli affamati e coloro che piangono non sono beati perché hanno meriti speciali, o sono più bravi di altri, ma solo perché sono maggiormente amati da Dio che ci ama secondo i nostri bisogni. Ciò non mi esime dall’impegnarmi a favore dei più bisognosi, dal creare un nuovo ordine di rapporti umani, per un mondo migliore e diverso da quello attuale, pieno d’ingiustizie, egoismi e prevaricazioni. G.L. The passage in Prophet Jeremiah assures me no one else except God can give me serenity and joy of living. Through the Beatitudes, Luke urges me to do an in-depth soul search and evaluate my life as a Christian. The poor, the hungry, the mourners have neither special merits, nor are they better than others. Yet they are receive greater blessings because God loves each of us according to our specific needs. This does not exempt me from becoming involved in helping the most needy, like it does not exempt me from creating a new order in human relations. So that I can take part in creating a world that will differ from the one we live in, full of injustices and selfishness where misuse and abuse of powers abound. G.L. Endless nights