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La struttura complessa Alcologia dell`ASL di Brescia

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La struttura complessa Alcologia dell`ASL di Brescia
“La struttura complessa Alcologia
dell'ASL di Brescia”
DIREZIONE SOCIALE
DIPARTIMENTO DIPENDENZE
SERVIZIO ALCOLOGIA
Direttore Dr. Fabio Roda
STRUTTURA DELL'ESPOSIZIONE
● IL MODELLO ORGANIZZATIVO: ISTITUZIONE DELLA STRUTTURA
COMPLESSA DI ALCOLOGIA AFFERENTE AL DIPARTIMENTO
DIPENDENZE DI ASL BRESCIA
● ACCESSO AI NOA: ATTUALE INQUADRAMENTO E PROFILO DEI
PAZIENTI CON PROBLEMI E PATOLOGIE ALCOL-CORRELATE
● I DATI DI ATTIVITÀ
● I PERCORSI ASSISTENZIALI OFFERTI
● LA RETE TERRITORIALE: STRUTTURA STRATEGICA
● L'ISTITUZIONE DELLA STRUTTURA INTERMEDIA RIABILITATIVA DI
PALAZZOLO S/O
● IL PROTOCOLLO DI GESTIONE DEGLI INVII DALLE CMLP
● I PROTOCOLLI DI INTESA CON LE AZIENDE OSPEDALIERE DELLA
PROVINCIA DI BRESCIA
● LE PROGETTUALITÀ TERRITORIALI
● I CTT (CENTRI TRATTAMENTO TABAGISMO)
● VANTAGGI E CRITICITÀ
IL MODELLO ORGANIZZATIVO:
ISTITUZIONE DELLA
STRUTTURA COMPLESSA DI
ALCOLOGIA AFFERENTE AL
DIPARTIMENTO DIPENDENZE
DI ASL BRESCIA
DIREZIONE SOCIALE
DIPARTIMENTO
DIPENDENZE
SER.T 1
(U.O.C.)
SERVIZIO ALCOLOGIA
(U.O.C.)
NOA BRESCIA
(U.O.S.)
NOA LENO
(U.O.S.)
NOA GARDA-V.S.
(U.O.S.)
U.O. VALTROMPIA
(U.O.S.)
SER.T 2
(U.O.C.)
RUOLO E OBIETTIVI STRATEGICI DEL
SERVIZIO ALCOLOGIA


Struttura complessa, afferente al Dipartimento Dipendenze dell'ASL
di Brescia, attivata dall'anno 2010
Promozione della ricerca epidemiologica e osservatorio

Aggiornamento tecnico-scientifico

Project-management

Governo della rete territoriale



Gestione della qualità, dell'uniformità operativa e procedurale
delle U.O. NOA, coordinamento operativo e delle risorse interne
Gestione protocolli operativi e linee guida cliniche e assistenziali
Partecipazione alle attività e sviluppo della Rete alcologica
regionale e nazionale
ACCESSO AI NOA
ATTUALE INQUADRAMENTO E
PROFILO DEI PAZIENTI CON
PROBLEMI E PATOLOGIE
ALCOL-CORRELATE
2011: 1900 utenti di cui nuovi 710
Solo servizi ASL 1509 utenti di cui nuovi 558
Proiezione fasce d'età dell'utenza del
U.O. NOA Brescia
Osservatorio
Dipendenze
I.S.S.
Istituto Superiore Sanità
Stili di vita e salute dei giovani in età scolare
Report estratto dal rapporto sui dati regionali 2009-2010
CAMPIONE REGIONALE
Osservatorio
Dipendenze
MASCHI %
(N)
FEMMINE %
(N)
TOTALE %
(N)
11 ANNI
38,47
(699)
35,33
(519)
36,93
(1318)
13 ANNI
34,56
(628)
35,90
(629)
35,22
(1227)
15 ANNI
26,97
(490)
28,77
(504)
27,85
(994)
TOTALE (N)
1817
1752
3569
Il campione è costituito da 214 classi appartenenti a
149 Istituti scolastici, di cui 18 bresciani
CONSUMO DI ALCOL
“Attualmente, con che frequenza bevi alcolici,
tipo birra, vino, superalcolici?”
Osservatorio
Dipendenze
80
70,83
60
45,03
ogni giorno
40
30,68 18,97
20
5,65
1,78 2,48
0
11 anni
1,76
7,77
13 anni
15 anni
ogni sett.
mai
CONSUMO DI ALCOL
“Quante volte hai bevuto
tanto da essere veramente ubriaco?”
Osservatorio
Dipendenze
100
94,78
90,13
80
68,08
60
più di 10 volte
4-10 volte
40
2-3 volte
20
15,86
7,38
4,44
0
0,08 0 0,7
0,16
11 anni
5,22 %
2,83
10,1
1,93
0,4
13 anni
9,87 %
una volta
3,13
15 anni
31,92 %
mai
CONSUMO DI ALCOL
Osservatorio
Dipendenze
Percentuale di coloro che dichiarano di essersi
ubriacati almeno 2 volte nella vita, per età e genere
40
maschi
femmine
20
19
0
1
0
13
4
1
11 anni
13 anni
15 anni
I DATI DI ATTIVITA'
DATI RELATIVI ALL'UTENZA
DALL'01.01.12 AL 30.09.2012
U.O. NOA BRESCIA
Pazienti alcolisti in carico:
Invii dalle CMLP:
Totale
Consulenze:
U.O. NOA LENO
Pazienti alcolisti in carico:
Invii dalle CMLP:
Totale
Consulenze:
n.451
n.282
n.733
n.148
n.201
n.182
n.383
n. 30
U.O. NOA VALTROMPIA
Pazienti alcolisti in carico: n.180
Invii dalle CMLP:
n.100
Totale:
n.280
Consulenze:
n. 38
U.O. NOA GARDA-V.SABBIA
Pazienti alcolisti in carico: n.197
Invii dalle CMLP:
n.245
Totale:
n.442
Consulenze:
n. 18
TOTALE Pazienti alcolisti in carico: n.1029
Invii dalle CMLP:
n. 809
Totale
n.1838
Consulenze
n. 234
ALCOL E CARCERE
Gestione dei detenuti tossico e alcol dipendenti a cura della
U.O. Assistenza Penitenziaria afferente al Ser.T 1

Verosimile sottostima dei detenuti con problemi correlati ad
abuso e/o dipendenza da alcol

Difficoltà relativa alla certificazione di alcoldipendenza per
limitate possibilità diagnostiche

Avvio dell'utilizzo dell'ETG (etilglucuronide) su matrice
cheratinica del capillizio


Alcuni dati:
Dall'1.1.2011 al 31.12.2011: n.324 persone con certificazione
medico-legale di dipendenza patologica (296 M – 228 F);
oppiacei-eroina: 49.7%; cocaina: 46.6%; cannabis: 7.7%;
alcol: 4.3% (14 M); n.38 poliabusatori con abuso alcolico dei
quali 35 M e 3 F
Dall'1.1.2012 al 30.9.2012: n.15 detenuti maschi
alcoldipendenti e n.14 polidipendenti con abuso alcolico
DIAGNOSI
COMORBILITA'
DOPPIA DIAGNOSI
COMORBILITA' PSICHIATRICA
E' la dipendenza da alcol associata a uno o
più disturbi psichiatrici:
DISTURBI DI PERSONALITA' (BORDERLINE,
ANTISOCIALE, NARCISISTICO, ECC...)
 DISTURBI D'ANSIA
DISTURBO BIPOLARE
DEPRESSIONE MAGGIORE
DISTIMIA
PSICOSI
Utile la collaborazione (Protocolli) tra i Servizi per
le Dipendenze e i Servizi di Salute Mentale.
TIPOLOGIA DI PAZIENTE
Si rileva attualmente, nell'accesso ai Servizi di
Alcologia, una diminuzione del prototipo di alcolista
classico, con un significativo aumento di:
PAZIENTI IN POLIABUSO (ALCOL E DROGHE)
PAZIENTI CON GRAVE COMORBILITA' PSICHIATRICA
(TIPO B – CLASSIFICAZIONE DI CLONINGER)
PAZIENTI ABUSATORI (OCCASIONALI O ABITUALI)
I PERCORSI
ASSISTENZIALI OFFERTI
PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI
SERVIZIO ALCOLOGIA - U.O.NOA
•
•
•
-Accoglienza
-Procedure di valutazione multidisciplinare: diagnostica medica,
tossicologica, psicologica, sociale, bilancio educativo
-Protocolli terapeutici integrati di trattamento individuale e/o di
gruppo (durata medio-lunga): motivazionali, cognitivocomportamentali, con l'eventuale coinvolgimento famigliare, ecc.
-Farmacologici (detossicazione e stabilizzazione)
-Psicoterapici e di sostegno psicologico e motivazionale,
psicoterapia autogena di gruppo
-Counselling e interventi socio-educativi
-Counselling e interventi infermieristici
-Promozione della rete delle risorse territoriali
GRUPPO INFORMATIVO
ALCOL
GRUPPO DI PSICODRAMMA
FORMATIVO PER COPPIE
GRUPPO DI
PSICOTERAPIA AUTOGENA
GRUPPO PER LA
RIPRESA DELLE FUNZIONI
GRF
GRUPPO MOTIVAZIONALE
MULTIFAMILIARE
GRUPPO DI INFORMAZIONE
ALCOL / GUIDA
GRUPPO SOCIO-RELAZIONALE
GRUPPO PEDAGOGICO
AUTOBIOGRAFICO
PROFILO DI UTENZA E TIPOLOGIE DI
PERCORSI TERAPEUTICO-ASSISTENZIALI

Paziente con diagnosi di alcoldipendenza
Pazienti con diagnosi di dipendenza, uso dannoso di alcol e
marcate problematiche sociali

Paziente con diagnosi di alcoldipendenza, uso dannoso di
alcol e consumo di cocaina


Paziente alcolista con co-diagnosi psichiatrica

Persone inviate dalla CMLP

Pazienti con problemi
dipendenza tabagica
e/o
patologie
alcol
correlate
e
● PAZIENTE CON DIAGNOSI DI ALCOLDIPENDENZA

Utilizzo primario di alcol

Genere maschile – Fascia d'età dai 40 ai 65 anni

Basso livello di consapevolezza

Cultura mediterranea del bere

Cultura famigliare
Obiettivi dell'intervento: informazione e sensibilizzazione
rivolte
al paziente e ai famigliari; sostegno all'induzione motivazionale;
percorso di detossicazione farmacologica e riabilitativa

Se marcate problematiche sociali: intervento della rete
terapeutica

● PAZIENTE CON DIAGNOSI DI ALCOLDIPENDENZA,
USO DANNOSO DI ALCOL E CONSUMO DI COCAINA

Fascia d'età 30-40 anni

Buon livello cognitivo
Percezione del problema spesso con minimizzazione del
cocainismo

Obiettivi dell'intervento: aumento della consapevolezza
attraverso l'intervento psicologico di tipo supportivo-espressivo
anche con specifici trattamenti di gruppo (GRF)

● PAZIENTE ALCOLISTA CON CO-DIAGNOSI
PSICHIATRICA

Fascia d'età 25-45 anni
Spettro diagnostico ampio con differenti livelli di insight e
alleanza terapeutica

Obiettivo terapeutico: in relazione alla tipologia dello spettro e
gravità psichiatriche e al contesto socio-famigliare utilizzo mirato
della rete territoriale-assistenziale

● PERSONE INVIATE DALLA CMLP
Trend in aumento

Consumo e uso dannoso di alcol e/o sostanze psicotrope

Frequente resistenza alla sensibilizzazione

Obiettivo dell'intervento: di tipo cognitivo-comportamentale e
informativo; attivazione dei gruppi terapeutici specifici alcol e
guida

● PAZIENTI CON PROBLEMI E/O PATOLOGIE
ALCOLCORRELATE E DIPENDENZA TABAGICA
Counselling motivazionale e attivazione dell'intervento di
disassuefazione dal tabagismo secondo linee guida regionali
Soggetti della rete
Trattamento
riabilitativo
integrato
Dipartimento Dipendenze
ASL BRESCIA
SERVIZIO ALCOLOGIA
U.O.NOA Brescia, GardaValle Sabbia, Leno e
Valtrompia
sezioni di degenza
Riabilitazione alcologica di
Palazzolo s/O
Altre unità ospedaliere
SERVIZI TERRITORIALI
SERVIZI SOCIO
SANITARI
TERRITORIALI:
Dip. Salute
mentale
Consultori familiari
Inserimento
lavorativo
GRUPPI
AMA:
AA
Al-Anon
Cat
CASE DI ACCOGLIENZA
COMUNITÀ TERAPEUTICHE
RESIDENZIALI E DIURNE
SERVIZI
SOCIALI
COMUNALI
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SOCIALE
SERVIZI E ISTITUZIONI GIURIDICO-LEGALI: CMLP, TRIBUNALE MINORI, MA ALLA DETENZIONE
L'ISTITUZIONE DELLA
STRUTTURA INTERMEDIA
RIABILITATIVA DI
PALAZZOLO S/O
IL CENTRO DI RIABILITAZIONE
ALCOLOGICA DI PALAZZOLO S/O
“FONDAZIONE RICHIEDEI”
Progetto avviato dall'ottobre 2010 e originato
nell'ambito della collaborazione tra ASL di Brescia,
Fondazione Richiedei di Gussago e Azienda
Ospedaliera Mellino Mellini di Chiari, con riferimento
alla Delibera Regionale n.VIII/11035 del 20.1.2010 in
cui si approva il progetto preliminare di
riconversione del Presidio Ospedaliero di Palazzolo
S/O, in particolare con lo spostamento di 10 posti
letto del Reparto Geriatria alla cura delle patologie
alcol-correlate, in sinergia con i NOA dell'ASL di
Brescia.
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI ALCOLOGIA
(REPARTO DI RIABILITAZIONE ALCOLOGICA)
DELL'OSPEDALE DI PALAZZOLO
LA RIABILITAZIONE ALCOLOGICA:







E' un servizio residenziale che può ospitare fino ad un massimo di 15
persone
Accoglie persone con problemi alcol-correlati esclusivamente presentati
dai NOA o da analoghi servizi territoriali
Prevede un colloquio preliminare all'ingresso condotto con l'alcolista e la
sua famiglia in cui vengono spiegate le modalità della terapia: solo la piena
adesione al programma permette il ricovero
Non accoglie pazienti direttamente dai reparti ospedalieri né dal pronto
soccorso, né dal medico di medicina generale
Prevede una durata del ricovero variabile da tre a quattro settimane
Segue per ciascun ospite un programma coerente con gli obiettivi del
Servizio inviante e prepara la dimissione verso il progetto che tale Servizio
ha previsto
Pertanto costituisce uno strumento a servizio dei NOA del territorio di
appartenenza dell'ospite
LA RIABILITAZIONE ALCOLOGICA SI AVVALE DELLE
SEGUENTI FIGURE PROFESSIONALI CHE LAVORANO
IN EQUIPE SECONDO UNA LOGICA
MULTIDISCIPLINARE ED ALCOLOGICA:

PSICOLOGO

MEDICO

EDUCATORE

TERAPISTA DELLA RIABILITAZIONE

INFERMIERE PROFESSIONALE

OSS
DATI AL 30.09.2012
I pazienti ricoverati presso la Divisione Riabilitativa di Alcologia
dell'Ospedale di Palazzolo dall'ottobre 2010 al 30 settembre,
provenienti dai NOA di Brescia sono:
n.248
di cui 183 maschi e 65 femmine
così distribuiti per provenienza:
NOA Brescia
110
NOA Leno
58
NOA Garda-V.S. 39
NOA Valtrompia 41
(88 maschi e 22 femmine)
(42 maschi e 16 femmine)
(26 maschi e 13 femmine)
(27 maschi e 14 femmine)
IL PROTOCOLLO
DI GESTIONE DEGLI INVII
DALLE CMLP
ALCOL e CMLP
Alla valutazione della CMLP sono demandati,
tra l’altro, anche quei soggetti che si
trovano nella condizione prevista dal Punto
F dell’art. 320 del Regolamento del Codice
della Strada, che recita:
“La patente non deve essere rilasciata o
confermata ai candidati o conducenti che si
trovino in stato di dipendenza attuale da
alcol, stupefacenti o sostanze psicotrope né
a persone che consumino abitualmente
sostanze capaci di compromettere la loro
idoneità a guidare senza pericoli.”
Il ruolo della CMLP
La Commissione Medica Locale svolge un ruolo di
prevenzione per la sicurezza stradale, in quanto la
sua attività è volta a valutare l'idoneità alla guida dei
soggetti che hanno violato l'articolo 186 del C. della
S. per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Nell’ambito della visita medica gli aspetti diagnostici
non vengono mai disgiunti da un’adeguata
informazione, finalizzata a far acquisire nel soggetto
sottoposto a visita maggiore consapevolezza
rispetto alla pericolosità degli effetti del consumo di
alcol sulle capacità di guidare.
CMLP e SERVIZI ALCOLOGIA
...in considerazione della complessità degli aspetti valutativi la
CMLP ha la facoltà, per quei casi per i quali lo ritiene opportuno, di
avvalersi ai fini di ulteriori approfondimenti diagnostici della
consulenza specialistica da effettuarsi a cura dei professionisti del
Servizio Alcologia aziendale.
L’approfondimento diagnostico viene chiesto, in particolare, nelle
seguenti situazioni:
in presenza di P.A.C. o quando si rilevi la positività di indicatori
(es. esami di laboratorio) che riconducano a tali condizioni;
in relazione alla presunta attitudine del soggetto a manifestare
condotte a rischio e a reiterare fermi per guida in stato di ebbrezza;
In presenza di attività lavorativa centrata sulla guida (es.
autotrasporto).
Procedure di invio al
SERVIZIO ALCOLOGIA
La CMLP invia al NOA i soggetti che presentano anche
soltanto uno dei seguenti criteri:
Soggetti recidivanti art. 186 C.S. e/o coinvolti in sinistro
stradale ;
Soggetti con alcolemia ≥ 1,5 g/l al momento della
rilevazione dell’organo di PG;
Soggetti nei quali si evidenzia sospetta PAC (criteri clinici
e di laboratorio);
Soggetti in possesso di patente superiore
Intervento NOA (pazienti inviati CMLP)
I programmi prevedono:
•
•
•
Sedute di gruppo e/o individuali di carattere
info/educativo;
Anamnesi e visite mediche periodiche;
Monitoraggio ematochimico degli indicatori del consumo
di alcol (emc, funzionalità epatica, cdt); monitoraggio
urinario per ETG; ricerca ETG su matrice cheratinica
Il tipo di intervento ha durata variabile in base alla
caratteristica dell’invio (es. idoneità sospesa, idoneità
sospesa a scadenza 6/12 mesi in attesa di relazione
Noa).
L’intervento di conclude con una relazione sanitaria,
rispetto all’andamento del percorso effettuato, che verrà
rilasciata all’utente.
I PROTOCOLLI DI INTESA
CON LE AZIENDE OSPEDALIERE
DELLA PROVINCIA DI BRESCIA
PROTOCOLLI DI INTESA con i Pronto Soccorso e le Divisioni
Ospedaliere di Medicina, Gastroenterologia, Epatologia per
l'invio di pazienti con problemi e patologie alcol correlati alle
U.O.NOA territorialmente competenti attivati nel 2012 e in corso
di estensione

PROTOCOLLO
TECNICO-OPERATIVO
APPROVATO
DALL'ORGANISMO PER LA SALUTE MENTALE tra ASL Brescia
e Aziende Ospedaliere di Brescia, Chiari e Desenzano e
Comuni per la gestione di situaizoni multiproblematiche:
doppia diagnosi-dipendenze patologiche e patologia psichica

TAVOLI TECNICI DISTRETTUALI PER LA SALUTE MENTALE
Vi partecipano i Servizi per le Dipendenze, i Servizi dell'area
Psichiatrica, i Servizi Sociali dei Comuni e il Terzo Settore.

PROGETTUALITA' TERRITORIALI





Di tipo informativo, educativo, preventivo
Dedicate a target specifici (alcol e scuole guida, alcol nelle
basi militari,scuole, oratori e centri ricreativi e sportivi,
MMG,ambiti lavorativi)
Rinnovate
territorio
e/o
proseguite
annualmente
sullo
stesso
Organizzate in collaborazione con l'U.O. Prevenzione e
Osservatorio Territoriale in staff al Dipartimento Dipendenze
Attività informative e di sensibilizzazione rivolte alla
popolazione aperta attraverso la produzione e divulgazione
di materiale specifico attuate, anche, con l'ausilio di unità
mobile, stand presso centri commerciali e altro
I CENTRI DI TRATTAMENTO
DEL TABAGISMO (CTT)
Sono servizi dell’ASL di Brescia dedicati a coloro che
intendono smettere l’uso del fumo di tabacco. I Centri si
occupano della diagnosi e del trattamento terapeutico di
persone con dipendenza da nicotina e sono attivi presso i
Nuclei Operativi Alcologia (NOA), dal 2011 (Brescia e
Leno), dal 2012 (Valtrompia e Garda-Valle Sabbia).
Le équipe operative sono costituite da professionisti
medici e psicologi, infermieri ed educatori professionali.
I Centri per il Trattamento del Tabagismo offrono:
Fase Diagnostica: valutazione medica, valutazione
psicologica, test diagnostici.
Fase Terapeutica: trattamento farmacologico di
detossicazione da fumo di tabacco, test di funzionalità
respiratoria, trattamento psicologico di gruppo (8 incontri)
oppure trattamento psicologico individuale (6 incontri).
E’ possibile accedere ai CTT in forma diretta o su invio del
medico di Medicina Generale. E’ previsto il pagamento del
ticket.
MODALITÀ DI ACCESSO AI CTT
• Contatto telefonico (informazioni, appuntamento per
accoglienza - dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15)
• Accoglienza:
raccolta anamnestica, sottoscrizione
modulistica relativa a tutela privacy e a consenso
informato, apertura cartella clinica, somministrazione
questionario
di
Fagerström,
informazioni
sul
pagamento ticket
• Fase diagnostica: colloquio psicologico, visita medica
con impegnativa medica, rilevazione del CO nell'aria
espirata. E' previsto il pagamento del ticket
• Fase terapeutica: singola o di gruppo. E' previsto il
pagamento del ticket. Singola (6 colloqui) Gruppo (8
sedute).
COSA OFFRE IL CTT
Intervento secondo linee di indirizzo regionali “Centri per il
Trattamento del Tabagismo”, requisiti metodologico
organizzativi – raccomandazioni cliniche, Decreto n.12408 del
24 novembre 2009
Visita medica tossicologica e prescrizione farmacologica,
monitoraggio clinico della disassuefazione
Dosaggio del monossido di carbonio nell’aria espirata per
rilevare obiettivamente il consumo di sigarette
Valutazione della dipendenza da nicotina e della motivazione
a smettere di fumare
Counselling individuale, ad
comportamentale (6 incontri)
orientamento
cognitivo-
Gruppo terapeutico ( 8 incontri - max 15 partecipanti)
FASI DELLA PRESA IN CARICO
accoglienza
Diagnosi
Trattamento
individuale
Follow up
3-6-12
Trattamento di gruppo
Diagnosi tossicologica – Test di Fagerstrom / Breath Test CO
Trattamento farmacologico (sostitutivi nicotina-vareniclina)
Counselling/monitoraggio medico
Coll di acc. Educatore
Follow up infermierisitico
Valutazione psicologica
Counselling psicologico individuale
Conduzione gruppo terapeutico
DATI CTT
Totale tabagisti trattati: n. 219 (85% secondo intervento
di gruppo)
Sesso: Maschi 70%
Femmine 30%
Età media: 49 anni
Percentuale di cessazione dal fumo a fine trattamento:
81.5% Trattamento di gruppo
70% Trattamento individuale
Percentuale di mantenimento di cessazione dal fumo al
follow-up di 6 mesi: 60%
VANTAGGI DELLA DISPONIBILITA'
DEL SERVIZIO ALCOLOGIA
Sublimazione dell'ambito specialistico
Organizzazione di una comunità professionale selettiva,
controllabile nella mission, organizzazione e utilizzo di comuni
procedure
Soddisfacimento e facilitazione della logica del knowledgemanagement
Ottimizzazione dei protocolli e linee guida interni e di intesa con
la rete territoriale
Analisi dei bisogni, intesi come risorse interne, puntuale e
critica
ATTUALI CRITICITA' RELATIVE ALLA
MISSION DEL SERVIZIO ALCOLOGIA





Limitazioni nella gestione della disponibilità di risorse interne,
specie umane, al cospetto delle esigenze dipartimentali
Non sostanziale autonomia nell'area degli interventi preventivi,
gestiti quasi in toto dall'unità operativa preposta, in staff al
Dipartimento Dipendenze. Le iniziative territoriali proposte dal
Servizio Alcologia rientrano necessariamente nel PIL e
l'interazione con l'U.O. Prevenzione causa alcuni ritardi e
dissonanze nelle progettualità preventive delle U.O.NOA a
livello territoriale (specie nell'ambito dell'uso in adolescenza e
attuali trend di consumo in questa fascia d'età)
Necessità di ottimizzare e uniformare i rapporti con alcune
realtà della rete territoriale assistenziale (gruppi di auto-aiuto in
particolare, Dipartimenti di Salute Mentale)
Necessità di consolidare una adeguata rete per l'intercettazione
e l'identificazione dei consumatori a rischio
Necessità di ulteriori azioni per il miglioramento della cultura di
appartenenza alla logica di Servizio da parte delle U.O.NOA
Fly UP