strutture e funzioni negli animali: lezioni di istologia
by user
Comments
Transcript
strutture e funzioni negli animali: lezioni di istologia
Strutture e funzioni degli animali Istologia Copyright © 2006 Zanichelli editore Organizzazione strutturale gerarchia del corpo degli animali Le strutture del corpo degli animali sono perfettamente correlate con la loro funzione • L’anatomia è lo studio della struttura di un organismo. • La fisiologia è lo studio delle funzioni delle varie parti di un organismo. Copyright © 2006 Zanichelli editore Le funzioni di specifiche parti di un organismo (come le ali) dipendono dalla loro particolare struttura. Arto anteriore Polso Primo dito Palmo Rachide Secondo dito Terzo dito Rachide Struttura della penna Barba Barbula Uncino Copyright © 2006 Zanichelli editore Struttura ossea Gli animali sono dotati di un’organizzazione strutturale di tipo gerarchico L’organizzazione strutturale del mondo vivente è impostata secondo diversi livelli gerarchici. A Livello di cellula Cellula muscolare B Livello di tessuto Tessuto muscolare C Livello di organo Cuore D Livello di sistema Sistema cardiovascolare E Livello di organismo Il risultato dell’interazione di molti sistemi Copyright © 2006 Zanichelli editore I tessuti sono gruppi di cellule con struttura e funzioni comuni • In quasi tutti gli organismi pluricellulari, la maggioranza delle cellule del corpo è organizzata in tessuti. • I tessuti sono composti da gruppi di cellule simili, specializzate, che hanno cioè una struttura particolare che consente loro di svolgere un compito preciso. • Negli animali sono presenti quattro tipi di tessuto: epiteliale, connettivo, muscolare e nervoso. Copyright © 2006 Zanichelli editore Il tessuto epiteliale riveste internamente ed esternamente il corpo e i suoi organi • Il tessuto epiteliale, detto anche epitelio, è costituito da strati di cellule strettamente adiacenti che rivestono le superfici corporee, gli organi interni e le cavità del corpo. • I diversi tipi di tessuto epiteliale vengono definiti in base al numero di strati cellulari da cui sono composti e dalla forma delle cellule predominanti nel tessuto. Copyright © 2006 Zanichelli editore Il tessuto epiteliale svolge funzioni di protezione, secrezione e scambio. Superficie libera dell’epitelio Membrana basale (matrice) Nuclei delle cellule A Epitelio squamoso semplice (rivestimento interno degli alveoli polmonari) B Epitelio cubico semplice (che forma un dotto renale) D Epitelio squamoso stratificato (rivestimento interno dell’esofago) Strato di cellule morte Cellule epiteliali in rapida divisione C Epitelio cilindrico semplice (rivestimento interno dell’intestino) Copyright © 2006 Zanichelli editore Colonizzata SEM Tessuto sottostante E Epitelio squamoso stratificato (pelle umana) negli epiteli, le cellule hanno un preciso orientamento; è pertanto possibile indicare con un nome preciso le loro varie parti lato apicale Lume dell’organo superfici laterali lato basale Copyright © 2006 Zanichelli editore lamina basale epiteli di rivestimento uno o più strati relativamente ordinati di cellule… il lato superficiale è rivolto verso una cavità o verso l’esterno il lato profondo “poggia” su altri tessuti (in particolare connettivo) Copyright © 2006 Zanichelli editore un esempio di epitelio: il rivestimento dell’intestino tenue Copyright © 2006 Zanichelli editore villi intestinali i villi sono costituiti da un asse connettivale rivestito da epitelio Copyright © 2006 Zanichelli editore nella prossima immagine, villi in sezione ttrasversale… villi intestinali Copyright © 2006 Zanichelli editore villi intestinali in sezione trasversale …il tessuto connettivo e… l’epitelio forma una barriera continua tra …il lume dell’organo è da notare la stretta aderenza fra le cellule epi-teliali, separate solo da un sottilissimo interstizio (praticamente invisibile) Copyright © 2006 Zanichelli editore ovidotto tutte le cellule possiedono un lato basale a contatto con il connettivo (tramite la lamina basale)… in questo tessuto (come nel caso precedente) l’epitelio è formato da un singolo strato di cellule …e un lato apicale esposto in superficie Copyright © 2006 Zanichelli editore epitelio ciliato Copyright © 2006 Zanichelli editore ovidotto: esempio di epitelio cilindrico semplice questo particolare epitelio è “ciliato”; il battito delle ciglia favorisce il movi-mento di muco lun-go il lume della tuba e quindi lo spostamento di ovocita e Copyrightspermatozoi © 2006 Zanichelli editore l’“altezza” della cellula (distanza fra superficie apicale e superficie basale) è maggiore della sua larghezza alcune cellule epiteliali secernono muco trachea: esempio di epitelio pseudostratificato tutte le cellule sono a contatto con la membrana basale… Copyright © 2006 Zanichelli editore … ma solo una parte di esse raggiunge la superficie apicale epitelio cheratinizzato (epidermide) strato strato germinativo spinoso Copyright © 2006 Zanichelli editore strato dei granuli strato corneo Il tessuto connettivo tiene uniti gli altri tessuti e li sostiene • I vari tipi di tessuto connettivo sono formati da un insieme di cellule sparse e circondate da una sostanza detta matrice. • Generalmente, la matrice è composta da fibre immerse in una sostanza che può essere liquida, gelatinosa o solida. Copyright © 2006 Zanichelli editore Il tessuto connettivo sostiene e tiene uniti gli altri tessuti. Gocciole di grasso Cellule cartilaginee C Tessuto adiposo Nucleo della cellula Matrice D Tessuto cartilagineo (parte terminale di un osso) Fibre di collagene B Tessuto connettivo fibroso (forma tendini e legamenti) Cellula Fibra di collagene Fibre elastiche Canale centrale Globuli bianchi Globulo rosso Plasma A Tessuto connettivo lasso (strato sottocutaneo) Copyright © 2006 Zanichelli editore Matrice Cellule ossee E Tessuto osseo F Sangue Componenti del tessuto connettivo 1. cellule 2. matrice extracellulare 1. sostanza fondamentale amorfa 2. fibre di natura proteica 1. fibre collagene 2. fibre elastiche Copyright © 2006 Zanichelli editore Tessuti connettivi in senso lato PROPRIAMENTE DETTI LASSO Rete fibrosa lassa, abbondante matrice amorfa DENSO Fibre densamente impacchettate, relativamente poca matrice amorfa SANGUE Contenuto nell’apparato circolatorio LIQUIDI LINFA Contenuta nel sistema linfatico CARTILAGINE Matrice gelatinosa solida DI SOSTEGNO (solidi) Copyright © 2006 Zanichelli editore OSSO Matrice cristallina epitelio ghiandole tessuto connettivo propriamente detto Copyright © 2006 Zanichelli editore a differenza degli epiteli… cellule molto più rade abbondante materiale extracellulare (matrice) presenza di vasi sanguigni Copyright © 2006 Zanichelli editore tessuto connettivo lasso in rosa: fasci di fibre collagene di diverso spessore in bianco (scarsamente colorabile): abbondante sostanza fondamentale amorfa Copyright © 2006 Zanichelli editore in nero: fibre elastiche tessuto connettivo denso fasci compatti e ordinati di fibre collagene in sede extracellulare scarse quantità di sostanza fondamentale amorfa Copyright © 2006 Zanichelli editore specificità funzionale lasso: • permeabile • facilita gli scambi metabolici • sede privilegiata dei meccanismi di difesa denso • robusto • notevole resistenza alle sollecitazioni meccaniche Copyright © 2006 Zanichelli editore tracheaepitelio di rivestimento ghiandole connettivo propriamente detto cartilagine Copyright © 2006 Zanichelli editore gruppi isogeni perché le cellule si osservano spesso in piccoli gruppetti? questi gruppi, detti isogeni, sono il risultato della divisione di cellule incluse nella matrice solida da esse stesse prodotta Copyright © 2006 Zanichelli editore fibroblasti in coltura Copyright © 2006 Zanichelli editore tessuto adiposo Copyright © 2006 Zanichelli editore nello striscio di sangue la striscio matrice extracellulare (plasma) viene eliminata e si osservano solo i cosiddetti elementi figurati, ovvero cellule o parti di cellule gli elementi figurati del sangue vengono fissati e poi colorati con una miscela di coloranti acidi, basici e neutri Copyright © 2006 Zanichelli editore acidofilo (eosinofilo) diversi tipi di leucociti basofilo neutrofilo Copyright © 2006 Zanichelli editore Il tessuto muscolare permette il movimento • Il tessuto muscolare è costituito da fasci di lunghe cellule chiamate fibre muscolari ed è il più abbondante tessuto negli animali. • Il tessuto muscolare scheletrico è formato da muscoli detti volontari perché, in genere, l’animale può controllarne la contrazione. • Il tessuto muscolare cardiaco costituisce il tessuto contrattile del cuore. I muscoli cardiaci pompano il sangue. • Il tessuto muscolare liscio è costituito da fibre involontarie responsabili della contrazione delle pareti degli organi interni come lo stomaco. Copyright © 2006 Zanichelli editore ossa lunghe Copyright © 2006 Zanichelli editore Organizzazione macroscopica del tessuto osseo osso spugnoso osso compatto Copyright © 2006 Zanichelli editore in questo preparato è stata rimossa la componente organica dell’osso Un tipico osso lungo epifisi OSSO SPUGNOSO - trabecole o spicole - cavità midollari (midollo emopoietico) diafisi OSSO COMPATTO - osteoni - lamelle interstiziali e circonferenziali CAVITÀ MIDOLLARE CENTRALE - tessuto adiposo Copyright © 2006 Zanichelli editore epifisi osso compatto (in sezione trasversale) il tessuto appare suddiviso in settori più o meno regolari caratterizzati dalla presenza di un ampio canale centrale Copyright © 2006 Zanichelli editore sono visibili: cellule dell’osso (osteociti) accolte all’interno di lacune scavate nell’abbondante matrice extracellulare solida organizzazione dell’osso compatto il canale centrale, detto “canale di Havers”, contiene tessuto connettivo ricco di vasi sanguigni e di cellule Copyright © 2006 Zanichelli editore osso lamellare canale di Volkmann lamella circonferenziale esterna lamelle interstiziali osteone corticale canale di Havers cavità midollare endostio periostio Copyright © 2006 Zanichelli editore I tre tipi di muscoli: Unità di contrazione muscolare Fibra muscolare Fibra muscolare Giunzione tra due cellule Nucleo Nucleo Fibra muscolare Nucleo B Muscolo cardiaco A Muscolo scheletrico C Muscolo liscio Copyright © 2006 Zanichelli editore Fibre muscolari scheletriche in sezione longitudinale l’immagine non è molto suggestiva (per il momento); proviamo invece ad osservare una sezione trasversale Copyright © 2006 Zanichelli editore muscolo scheletrico in sezione trasversale cellula muscolare scheletrica ogni cellula presenta molti nuclei, disposti eccentricamente, in prossimità della membrana plasmatica (detta sarcolemma) Copyright © 2006 Zanichelli editore Fibre muscolari scheletriche in sezione longitudinale Sono visibili diversi nuclei ed è appena percepibile la caratteristica striatura trasversale del muscolo scheletrico Copyright © 2006 Zanichelli editore La striatura trasversale delle fibre scheletriche Copyright © 2006 Zanichelli editore muscolo cardiaco in sezione longitudinale come nel muscolo scheletrico, è possibile osservare la striatura trasversale. asse longitudinale delle cellule cellule adiacenti sono saldamente ancorate fra loro a livello del disco intercalare Copyright © 2006 Zanichelli editore Sezione di muscolo liscio Copyright © 2006 Zanichelli editore Il tessuto nervoso forma una rete di comunicazione Il tessuto nervoso trasmette le informazioni da una parte all’altra del corpo sotto forma di segnali, o impulsi, nervosi. Percepisce gli stimoli, determina e dirige le risposte e fa sì che le varie parti del corpo agiscano come un insieme coordinato. Corpo cellulare Nucleo LM 330 Prolungamenti cellulari Copyright © 2006 Zanichelli editore Gli organi sono formati da tessuti Un organo è costituito da diversi tessuti che, nel loro insieme, hanno il compito di svolgere una specifica funzione. Lume Intestino tenue (in sezione) Lume Tessuto epiteliale (epitelio cilindrico) Tessuto connettivo Tessuto muscolare liscio (2 strati) Tessuto connettivo Tessuto epiteliale Copyright © 2006 Zanichelli editore I sistemi cooperano per svolgere le funzioni vitali • Per costituire un sistema (o apparato) è necessaria l’integrazione di diversi organi. • Ogni sistema svolge una o più funzioni. • Nei vertebrati sono presenti 12 sistemi principali. Copyright © 2006 Zanichelli editore Il sistema digerente e il sistema respiratorio accumulano cibo e ossigeno. Bocca Esofago Fegato Stomaco Cavità nasale Laringe Trachea Bronco Intestino tenue Polmone Intestino crasso Ano A Sistema digerente Copyright © 2006 Zanichelli editore B Sistema respiratorio • Il sistema cardiovascolare, aiutato dal sistema linfatico, rifornisce le cellule del corpo di ossigeno e sostanze nutritive. • Il sistema immunitario, insieme al sistema linfatico, protegge il corpo dall’attacco di sostanze estranee, microrganismi e cellule cancerose. Midollo osseo Cuore Timo Milza Linfonodi Vasi sanguigni C Sistema cardiovascolare Copyright © 2006 Zanichelli editore Vasi linfatici D Sistema immunitario E Sistema linfatico • Il sistema escretore elimina dal sangue le sostanze azotate di scarto. • Il sistema endocrino e il sistema nervoso controllano e coordinano le attività corporee. Ipofisi Tiroide Timo Ghiandola surrenale Rene Uretere Vescica Cervello Organo di senso Midollo spinale Nervi Pancreas Testicolo (maschio) Uretra Ovaia (femmina) F Sistema escretore Copyright © 2006 Zanichelli editore G Sistema endocrino H Sistema nervoso • Il sistema tegumentario riveste e protegge il corpo. • Il sistema scheletrico e il sistema muscolare sostengono l’organismo e gli permettono di muoversi e mantenere una postura. Capelli Cartilagine Pelle Unghie I Sistema tegumentario Copyright © 2006 Zanichelli editore Muscoli scheletrici Ossa L Sistema scheletrico M Sistema muscolare Il sistema riproduttore produce i gameti e gli ormoni sessuali. Maschio Femmina Prostata Vescicole seminali Ovidotto Ovaia Uretra Pene Utero Vagina Testicoli N Sistema riproduttore Copyright © 2006 Zanichelli editore IMMAGINI DEL CORPO Nuove tecniche di visualizzazione delle immagini permettono di osservare l’interno del corpo • Tra gli sviluppi più straordinari della tecnologia in campo medico vi sono le tecniche che permettono ai medici di «vedere» gli organi e i sistemi senza dover ricorre alla chirurgia. • I raggi X, scoperti nel 1895, sono stati il primo strumento che ha consentito di produrre un’immagine fotografica (radiografia) degli organi interni. I raggi X vengono usati di routine per evidenziare le fratture delle ossa e le carie. Copyright © 2006 Zanichelli editore La tomografia assiale computerizzata (TAC) fornisce, grazie a un computer, immagini di una sequenza di sottili sezioni trasversali del corpo ed è un eccellente strumento diagnostico. Copyright © 2006 Zanichelli editore • La risonanza magnetica (RM) è una tecnica che sfrutta il comportamento degli atomi di idrogeno contenuti nelle molecole d’acqua. • È in grado di evidenziare chiaramente i tessuti molli perché questi sono costituiti prevalentemente da acqua. • È particolarmente adatta per evidenziare problemi a livello dei tessuti nervosi circondati da osso, come le fibre nervose nel midollo spinale. Copyright © 2006 Zanichelli editore La risonanza magnetica microscopica (RMM) fornisce immagini tridimensionali di strutture molto piccole (come gli organi di un embrione). Copyright © 2006 Zanichelli editore La tomografia a emissione di positroni (PET) è una tecnica che fornisce informazioni sui processi metabolici in punti specifici del corpo. MAX ASCOLTARE PAROLE EMETTERE PAROLE Copyright © 2006 Zanichelli editore VEDERE PAROLE PENSARE PAROLE MIN Gli scambi con l’ambiente esterno e l’omeostasi Gli adattamenti strutturali favoriscono gli scambi chimici tra gli animali e l’ambiente • Gli animali non possono sopravvivere se non scambiano sostanze con l’esterno. • Questi scambi avvengono anche a livello della cellula, attraverso la propria membrana. Copyright © 2006 Zanichelli editore Nei piccoli animali con una struttura corporea semplice (come l’idra) la superficie esposta di ogni cellula è abbastanza estesa da poter provvedere in modo soddisfacente, tramite la diffusione e il trasporto attivo, alle esigenze dell’intero volume del citoplasma. Bocca Diffusione Due strati di cellule Diffusione Cavità gastrovascolare Copyright © 2006 Zanichelli editore • Gli animali con un corpo strutturalmente complesso hanno strutture specializzate che aumentano la Ambiente esterno superficie interna. Bocca • Lo scambio di sostanze tra il sangue e il corpo avviene attraverso il liquido interstiziale: le sostanze passano dal sangue al liquido interstiziale e da questo alle cellule. Cibo CO2 O2 Sistema respiratorio Sistema digerente Liquido interstiziale Cuore Sostanze nutritive Sistema circolatorio Cellule Intestino Sistema escretore Ano Sostanze non assorbite (feci) Copyright © 2006 Zanichelli editore Prodotti di rifiuto metabolico (urina) Il sistema respiratorio possiede un’enorme superficie interna, con un’ampia rete di capillari. Copyright © 2006 Zanichelli editore Gli animali regolano il proprio ambiente interno In risposta ai cambiamenti delle condizioni dell’ambiente esterno, molti animali possono mantenere relativamente costanti le condizioni del proprio ambiente interno, una condizione nota come omeostasi. Ambiente esterno Ambiente interno Meccanismi omeostatici Ampie fluttuazioni Copyright © 2006 Zanichelli editore Piccole fluttuazioni L’omeostasi è regolata da meccanismi a feedback negativo Il termostato nel cervello attiva meccanismi di raffreddamento. La maggior parte dei sistemi di controllo che regolano l’omeostasi si basa su un meccanismo a feedback negativo, nel quale il cambiamento di una variabile provoca reazioni che contrastano quel cambiamento. Le ghiandole sudoripare secernono sudore che, evaporando, raffredda il corpo. I vasi sanguigni della pelle si dilatano; il calore viene disperso. Temperatura al di sopra della norma Il termostato spegne i meccanismi di raffreddamento. Diminuzione della temperatura Omeostasi: Temperatura interna del corpo di circa 36– 38C Aumento della temperatura Il termostato spegne i meccanismi di riscaldamento. Temperatura al di sotto della norma I vasi sanguigni della pelle si restringono; la perdita di calore viene resa minima. Il termostato nel cervello attiva meccanismi di riscaldamento. I muscoli scheletrici si contraggono rapidamente, provocando brividi, che generano calore. Copyright © 2006 Zanichelli editore