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I Funghi - Liceo Daniele Crespi

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I Funghi - Liceo Daniele Crespi
I Funghi
Il Regno dei Funghi
Classificati scientificamente da Linneo e
inizialmente appartenenti nel regno delle piante
Elevati al rango di regno da
Nees nel 1817
Whittaker 1968 criteri
attuali dei funghi
+ 100.000 specie organismi eucarioti
con caratteristiche specifiche:
-sono tutti eterotrofi
- completa mancanza di tessuti differenziati e di elementi cond
-sistema riproduttivo attraverso elementi detti spore
Il dominio è un gruppo tassonomico che
rappresenta il livello più alto della
classificazione scientifica dei viventi
Ogni dominio racchiude al proprio interno le
forme di vita in termini di informazioni
genetiche
Dominio
Eucariota
La teoria di Woese del 1990 prevede
l’esistenza di 3 domini ( Eukarya,
Bacteria, Archaea); un’altra teoria del
2003 ne prevede due: Eukarya e
Prokaryota
Il criterio di distinzione del dominio eucariota
da quello procariota è la presenza di nucleo
interno ben definito e isolato dal resto della
cellula, tramite l’involucro nucleare, nel quale è
racchiuso la maggior parte del DNA
Caratteristiche
Al regno dei Funghi appartengono organismi eterotrofi, alcuni molto
semplici, unicellulari, altri più complessi, pluricellulari con struttura
vegetativa organizzata in cellule formanti strutture filamentose dette
ife o micelio primario.
La parete cellulare dei funghi è costituita da differenti glucani e da
chitina.
I funghi possono accumulare sostanze di riserva energetica sotto
forma di glicogeno, differentemente dai vegetali che utilizzano
l'amido.
Le cellule
che costituiscono le ife possono essere mono o polinucleate e
possono essere divise da setti. La presenza o meno dei setti è una
caratteristica distintiva di alcuni gruppi di funghi rispetto ad altri. Negli
Zigomiceti, infatti, le ife non sono settate, cosa che invece è presente
negli Ascomiceti, nei Basidiomiceti e nei Deuteromiceti.
Il setto può essere:
■intero, senza poro;
■perforato, con poro centrale che consente il passaggio del
protoplasma e di organi cellulari:
■a barile o doliporo, con poro circondato da un bordo costituito da fibre
di chitina che arriva a formare una struttura cilindrica.
Le ife si sviluppano all'interno del substrato di crescita fino a formare un
reticolo intrecciato detto micelio.
Struttura di
un fungo
Riproduzione
I funghi si possono riprodurre in maniera asessuata,senza
la che fusione dei nuclei avvenga, o in maniera sessuata,
con la fusione di due o più nuclei, sempre attraverso la
produzione di spore dette endospore.
Nella riproduzione è fondamentale
l’importanza che assume il trasporto
passivo operato da agenti atmosferici
quali il vento e l’acqua, oppure quello
effettuato dagli animali. Gli elementi
riproduttivi si disperdono così nel terreno
o nel mezzo aereo e germinando danno
origine ad altri miceli, quindi ad altri
funghi.
Riproduzione asessuata
-scissione binaria
come avviene nei lieviti, consiste nella divisione della cellula madre in due cellule figlie
uguali, con lo stesso patrimonio genetico attraverso un processo chiamato mitosi. I
funghi che adottano questo sistema riproduttivo hanno un accrescimento
esponenziale.
-gemmazione
comune anch'essa nei lieviti, è un sistema in cui le cellule figlie compaiono come
protuberanze (gemme) della cellula madre dalla quale poi si possono distaccare
diventando autonome o possono restare attaccate formando una colonia; è diversa
dalla scissione in quanto nella gemmazione avviene una ripartizione diseguale del
citoplasma.
-frammentazione
avviene con il distacco di una parte più o meno sviluppata che si accresce in maniera
indipendente.
-sporogenesi
attraverso un processo mitotico vengono prodotte spore, capaci di generare un nuovo
individuo, in cellule specializzate. Le mitospore, protette da una spessa parete,
possono essere mobili e flagellate, oppure no. In alcuni gruppi di funghi vengono
prodotte un particolare tipo di aplanospore esternamente alla sporocisti, chiamate
conidiospore.
La riproduzione sessuata è subordinata alla produzione di
spore che, prodotte a milioni da ciascun individuo, vengono
diffuse sostanzialmente attraverso il vento, l'acqua o gli insetti.
Riproduzione
Sessuata
La spora germina formando un filamento di
cellule detto ifa (micelio primario). Per poter
completare il ciclo biologico e organizzare le
strutture riproduttive, dal micelio primario si deve
passare al micelio secondario, vero organismo
fungino. Così l'ifa generata da una spora con
carica maschile si unisce ad una con carica
sessuale opposta, fenomeno noto come
somatogamia, per formare il micelio secondario
che genererà il corpo fruttifero(carpoforo)
portatore di nuove spore.
I funghi sono in grado di accrescersi
molto rapidamente: l’accrescimento
complessivo di ife di un micelio può
superare 1 km al giorno!!
Quando in un micelio i nuclei cellulari, nell’ambito dello stesso citoplasma, hanno un
patrimonio genetico simile, si parla di OMOCARIOSI; ma, se nello stesso citoplasma sono
presenti nuclei geneticamente differenti, in tal caso si parla di ETEROCARIOSI. Questa è
fondamentale per l’evoluzione dei funghi, in quanto garantisce l’opportuno mescolamento del
patrimonio genetico con una conseguente maggior variabilità della specie.
Come si nutrono?
I funghi sono organismi eterotrofi che si nutrono per:
-assorbimento.
Non essendo in grado di condurre una vita autonoma
da autotrofi, si sono adattati a vivere come:
- Saprofiti
assorbendo i nutrienti dalla materia organica morta
fungendo da decompositori
-Parassiti
assorbendo i nutrienti da ospiti vivi
-Mutualisti o Simbionti
se vivono in associazione stretta con altri
organismi, scambiandosi nutrimento
Dove Vivono?
I funghi hanno una grande capacità
a contaminare gli ambienti e gli
organismi;
contrariamente a quanto si pensa,
nella maggioranza dei casi essi
hanno uno sviluppo strettamente
correlato a un determinato e
particolare tipo di vegetazione (
bosco di conifere, prato, pascolo
alpino) oppure a un specifico
albero (larice, pino, betulla,
castagno) o ad un certo tipo di
terreno (calcare, siliceo, in
relazione anche al suo pH)
Conoscere i Funghi:
Velenosi e Commestibili
I funghi commestibili costituiscono un alimento prelibato che
ci viene messo a disposizione dalla natura; ma a volte sotto
la parvenza della bellezza e dei colori di alcuni funghi può
nascondersi l'insidia del veleno, in alcuni casi mortale; da
sempre i funghi hanno mietuto vittime tra le persone incaute
che se ne sono cibate. Purtroppo ancora oggi si riscontrano
molti casi di avvelenamento e di morte da funghi velenosi,
ovvero da parte di funghi che sintetizzano sostanze tossiche
per l’organismo umano; questo avviene poiché molte persone
inesperte si affidano a personali criteri di valutazione con i
quali ritengono erroneamente di poter conoscere e
distinguere i funghi commestibili da quelli cattivi. L'unico
modo certo per distinguere i funghi mangerecci da quelli
velenosi e mortali è sicuramente quello di conoscere con
certezza le diverse specie ed essere in grado di assegnare
loro un nome ed un cognome, allo stesso modo in cui si fa
con una persona di sicura conoscenza; anche nell'“arte" di
cercare i funghi vale sempre l'antica prudenza: meglio
conoscere poche specie bene piuttosto che molte e male.
La Varietà dei Funghi
-Gli Zigomiceti
per lo più terrestri, si comportano da saprofiti e parassiti. Sono
state descritte oltre 700 specie, tra cui Rhizopus stolonifer, la
muffa del pane.
-Gli Ascomiceti
costituiscono un vasto gruppo di funghi
molto diversificati che si trovano in
ambienti acquatici e terrestri,
comprendente muffe, lieviti (lievito della
birra e del vino) e funghi a coppa. Alcuni
sono parassiti o simbionti, mentre molti
sono saprofiti. Il nome del gruppo deriva
dall’ASCO, una struttura a forma di sacco
dove si formano le spore.
La Varietà dei Funghi
-I Basidiomiceti
comprendano 25 000 tra cui le vesce, i funghi a cappello e i funghi a mensola.
Possono essere saprofiti, parassiti o simbionti. Essi producono spore in una
struttura detta basidio, rappresentato da una cellula, vagamente cilindrica, che
porta lateralmente o superiormente circa 4 spore; inoltre producono corpi
fruttiferi caratteristici, in cui si distingue un gambo, detto STIPITE, che sostiene
una parte allargata, il tipico cappello,
e può essere avvolto da un rivestimento, detto
VELO, che si lacera con l’accrescimento del
fungo stesso; alcune parti della membrana del
velo possono formare la cosiddetta VOLVA.
Fra i Basidiomiceti ci sono specie molto note,
come il porcino e le varie specie di Amanite.
Moltissimi basidiomiceti contribuiscono alla
sopravvivenza delle piante grazie alla
formazione di associazioni chiamate
MICORRIZE.
La Varietà dei Funghi
-Deuteromiceti
comprendenti circa 11 000 specie, sono
rappresentati da specie che hanno soltanto
o prevalentemente la forma cinidica, cioè
asessuale; in questo gruppo di organismi si
trovano anche numerosi patogeni per
l’uomo e gli animali, soprattutto mammiferi.
Meritano di essere citati il Criptococcus
neoformans, che non produce micelioma è
formato da cellule che ricordano i lieviti ed è
in grado di dare affezioni purulente all’uomo,
e la Candida albicans o “mughetto”,
saprofita che vive nel suolo oltre a essere
un componente della normale “flora
microbica” presente sulla pelle, nella bocca,
nel tratto gastrointestinale; fanno parte dei
Deuteromiceti anche alcune muffe verdi tra
cui il Penicillium, queste producono
sostanze che inibiscono la crescita di
batteri.
I Licheni
I licheni sono simbiosi mutualistiche fra un fungo e un organismo fotosintetico.
Perciò non è un singolo organismo, ma corrisponde piuttosto all’unione di due
organismi differenti: un fungo e un alga verde o un cianobatterio.
Insieme, essi possono crescere su
qualsiasi substrato (rocce, tronchi) e
sopravvivere in alcuni degli ambienti più
inospitali della Terra, come l’Antartide. I
licheni sono importanti indicatori dello
stato di salute del pianeta, in quanto
sono molto sensibili alla presenza di
inquinamento atmosferico.
Si trovano in una molteplicità di forme e
di colori; quelli crostosi hanno l’aspetto di
una polvere colorata, mentre i licheni
frondosi e quelli fruticosi possono
assumere forme piuttosto complesse.
Le Muffe
Le muffe sono un tipo di funghi pluricellulari, capaci di ricoprire alcune superfici sotto forma di
spugnosi miceli e solitamente si riproducono per mezzo di spore.
È comunemente chiamata muffa un agglomerato di questi sottili miceli, formatisi su materia
vegetale o animale, generalmente come uno strato schiumoso o filamentoso, come segno di
decomposizione e marcescenza. Anche se, in alcuni casi le muffe sono oggetto di una
coltivazione precisa: nella produzione di alcuni formaggi e di antibiotici
A causa di una scarsa esposizione solare,
un’eccessiva umidità, un’insufficiente
ventilazione o una scarsa manutenzione dei
mobili, la muffa può essere vista su muri e
soffitti.
È capace di crescere sul cibo non fresco e
mantenuto in posti non ventilati, soprattutto
all'interno di contenitori stagni e persino nei
frigoriferi e nei freezer.
Le spore della muffa formatasi all'interno degli
edifici creano un problema, soprattutto riguardo
all'inalazione delle spore: causano potenti
allergie; inoltre, le spore di alcuni funghi come lo
Stachybotrys rilasciano potenti tossine che
creano infiammazioni e lesioni polmonari.
Leggenda
e
Mitologia
I funghi, per il fatto che sembrano spuntare
dal nulla, nonché per via della velenosità e
pericolosità di alcune specie e per gli effetti
allucinogini di altre, hanno sin dai tempi
antichi suscitato la fantasia degli uomini.
Secondo alcune credenze si afferma che i
funghi che crescono in “cerchio” siano
generati da danze notturne di streghe o di
gnomi.
Nell’antica Grecia, come in Cina, il fungo era considerato simbolo di vita e pertanto divino.
Narra infatti una leggenda che l’eroe Perseo, trovandosi stanco e assetato, si poté
rifocillare con l’acqua raccolta all’interno di un fungo; per questo motivo, decise di fondare
in quel posto una nuova città che chiamò Micene, dando vita alla civiltà micenea.
Invece nella Roma antica il fungo diventò simbolo di
morte. Si narra, per esempio, che l’imperatore Claudio
era così ghiotto di funghi che morì proprio a causa di
questi: la moglie, conoscendo questa sua debolezza e
volendo mettere sul trono il figlio, lo avrebbe fatto
avvelenare con alcuni funghi velenosi
Lavoro svolto da:
Alessia Paccagnini
Alessandra Fusar Poli
Andreea Nita
Stefano Caldarini
Edoardo Guttadauro
Giulia Santomauro
Fonti:
Testo “Biologia.blu con chimica
multimediale” Scienze Zanichelli
it.wikipedia.org/wiki/Fungi
natura.provincia.cuneo.it/funghi
Immagini e video:
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