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Epatite cronica
Epatiti Virali Croniche nella Pratica Clinica Mantova, 17 maggio 2008 Diagnosi differenziale di epatite cronica Barbara Morandini Epatite cronica • Ipertransaminasemia (necrosi epatocellulare) per almeno 6 mesi associata • Infiammazione diffusa del fegato Rizzetto, 2002 Ipertransaminasemia cronica: definizione • Persistenza per almeno 6 mesi, in un soggetto adulto, di valori superiori alla norma di una o entrambe le transaminasi • L’intervallo fra i controlli dovrebbe rispettare le 4 settimane • Controlli più ravvicinati per transaminasi superiori a 5 volte il range Consensus Conference, ISS 2005 Epatite cronica • Le malattie croniche del fegato colpiscono il 10% della popolazione italiana (Villa 2007) • Nella maggioranza dei casi l’eziologia della malattia cronica di fegato è virale (Gaeta, 2003) • In progressivo aumento la steato-epatite non-alcolica (NASH) quale espressione di disordini metabolici (2% della popolazione generale) (Bellentani, 1994 - Pendino, 2005) La diagnosi eziologica dell’epatite cronica consente di formulare la prognosi e l’intervento terapeutico per ridurre mortalità e morbilità, modificando la storia naturale della malattia Epatite cronica: le cause VIRALI TOSSICHE DISMETABOLICHE GENETICHE AUTOIMMUNI Epatite cronica: le cause HBV- HCV- HDV Epatite alcolica Steatosi Steato-epatite non alcolica (NASH) Epatite jatrogena Celiachia Epatite autoimmune Cirrosi biliare primitiva Colangite sclerosante Emocromatosi Malattia di Wilson Deficit di alfa1-antitripsina Epatite cronica prevalenza dei fattori eziologici in Italia (Fattovich 2007, Stroffolini 2004 ) HBV 12% HCV 75% Alcool 5% altro 4% NASH 4% Epatite cronica: cosa indagare • Anamnesi epidemiologica (comportamenti o esposizioni a rischio) • Sesso, età, peso (BMI) • Consumo di alcool • Assunzione di farmaci • Anamnesi famigliare Diagnosi presuntiva Epatite cronica cosa indagare in laboratorio per la diagnosi eziologica cosa indagare per la stadiazione di malattia Epatite cronica: diagnosi eziologica • • • • • • Screening biochimico epatico Screening metabolico Screening sierologico Screening autoimmune Screening cinetica del ferro Screening delle patologie da accumulo EC: test di laboratorio di 1° livello • Screening metabolico: glicemia, assetto lipidico • Screening biochimico epatico: AST, ALT, GGT, ALP, Bil, INR, emocromo, elettroforesi proteica, immunoglobuline • Screening sierologico: HCV-Ab, HBsAg, HBsAb, HBcAb Epatite cronica: i test di laboratorio di 1° livello consentono l’orientamento della diagnosi eziologica nell’80-90% dei casi Stroffolini, 2004 Diagnosi di infezione da HCV Diagnosi sierologica HCV-Ab • Test di screening immunoenzimatici (Elisa) elevata specificità e sensibilità • Test di conferma RIBA (immunoblot) (c22, NS3 o antic33, NS4 o anti-c100, NS5 ) 1° L I V E L L O 2° L I V E L L O Diagnosi virologica PCR= test di biologia molecolare reazione polimerasica a catena • HCV-RNA qualitativo • HCV-RNA quantitativo • HCV-RNA genotipo Infezione da HCV test di laboratorio di 1° livello Screening sierologico HCV-Ab negativo HCV-Ab positivo HCV-Ab indeterminato o dubbio Iter diagnostico per l’infezione da HCV HCV-Ab ELISA-RIBA Positivo Infezione attiva? Indeterminato Infezione recente? Infezione remota? Falso positivo? Negativo Infezione assente HCV- RNA qualitativo Positivo Infezione attiva Attivare FU Negativo Ripetere la ricerca Infezione assente Per la diagnosi di EC da HCV sono indispensabili un test sierologico un test HCV-RNA qualitativo HCV-RNA qualitativo o quantitativo? QUALITATIVO: per formulare la diagnosi di infezione attiva durante il trattamento anti-virale per verificare la risposta virologica precoce al 1° mese e successivamente ogni 3 mesi per formulare la diagnosi di avvenuta guarigione post-terapia dopo almeno 6 mesi dalla sua conclusione QUANTITATIVO: prima di iniziare il trattamento anti-virale durante il trattamento anti-virale per verificare la risposta virologica (al 3° mese abbattimento della carica virale di almeno 2 Log) GENOTIPO Prima di iniziare il trattamento anti-virale per orientamento terapeutico HCV-RNA quantitativo NON FORNISCE INDICAZIONI SULLA GRAVITA’ O LO STADIO DELLA MALATTIA EPATICA HCV-RNA sia qualitativo che quantitativo NON E’ INDICATO NEL FU IN ASSENZA DI TERAPIA E’ NECESSARIO NEL FU DEL PZ IN TRATTAMENTO Linee guida AISF Infezione acuta da HBV • • • • • Sintomatica/asintomatica HBsAg positivo HBeAg positivo HBcIgM positivo ad alto titolo HBV-DNA positivo(109-1010 copie/ml) Infezione cronica da HBV persistenza di HBsAg per oltre 6 mesi dall’esposizione al virus HBV: test sierologici Screening di 1° livello: HBsAg • HBsAg - HBcAb - HBsAg • HBsAg - HBcAb - HBsAb + • HBsAg - HBcAb+ HBsAb + • HBsAg – HBcAb + HBsAb – • HBsAg+ HBcAb+ HBsAb – HBcAb HBsAb suscettibile all’infezione protezione vaccinale immunità acquisita con guarigione pregressa infezione con Ag o Ab non dosabili infezione cronica In questo caso sono indicati i test siero-virologici di 2° livello: HBeAg, HBeAb, HDV-Ag, HDV-Ab, HBV-DNA Infezione cronica da HBV • Si verifica nel 90% nell’infezione perinatale • Si verifica nel 30% nell’infezione acquisita nella prima infanzia • Si verifica nel 5% nell’infezione acquisita in età adulta La malattia è il risultato fra replicazione virale e risposta immunitaria dell’ospite (HBV-DNA/ transaminasi); si possono identificare 4 fasi : Immunotolleranza- ImmunoeliminazionePortatore cronico inattivo-Riattivazione Fattovich, 2008 Infezione cronica da HBV Immunotolleranza • • • • • HBsAg positivo HBeAg positivo HBV-DNA positivo (>109 copie/ml) Transaminasi costantemente normali Biopsia epatica: minima attività necro-infiammatoria, fibrosi assente La fase di immunotolleranza è tipica dell’infezione perinatale e può durare dai 10-30 anni Infezione cronica da HBV Immunoeliminazione • • • • • HBsAg positivo HBeAg positivo HBV-DNA positivo (>105 copie/ml) Transaminasi elevate Biopsia epatica: ECA Si verifica in un periodo variabile dopo l’infezione acuta, nei soggetti che hanno acquisito l’infezione orizzontalmente ma anche, seppur tardivamente, in coloro che hanno acquisito l’infezione verticalmente. Infezione cronica da HBV Portatore cronico inattivo • • • • • HBsAg positivo HBeAb positivo HBV-DNA negativo (< 103 copie/ml) Transaminasi normali Biopsia epatica: necroinfiammazione assente, minima fibrosi Rappresenta il risultato che segue l’immunoeliminazione con la scomparsa di HBeAg e la sieroconversione anti-e. Infezione cronica da HBV Riattivazione/Immunoeliminazione • • • • • HBsAg positivo HBeAb positivo HBV-DNA positivo (104-105 copie/ml) Transaminasi fluttuanti Biopsia epatica: ECA In alcuni pazienti, nonostante la sieroconversione anti-e, si può ripresentare la fase di immunoeliminazione Il 76% dell’epatite cronica da HBV è sostenuta dalla variante HBeAg negativa Infezione cronica da HBV: pattern siero-virologico HBeAg positivo HBV-DNA positivo HBeAg positivo HBV-DNA positivo HBeAb positivo HBV-DNA positivo HBeAb positivo HBV-DNA negativo Transaminasi normali Transaminasi elevate Transaminasi fluttuanti Transaminasi normali Previsto intervento terapeutico Immunotollerante Immunoattività Immunoattività Portatore inattivo Quando e perché richiedere HBV-DNA quantitativo • In tutti i pazienti HBsAg positivi • Per formulare la diagnosi di infezione attiva • Per definire in quale fase dell’infezione si trova il pz; non è sufficiente una singola osservazione • Per monitorare la fase di portatore inattivo • Per selezionare il paziente che merita il trattamento • Per monitorare l’efficacia della terapia (ogni 2-3 mesi) • La viremia HBV è necessariamente da associare al valore delle transaminasi e al danno istologico Brunetto, 2005 Per la diagnosi di EC da HBV sono indicate ripetute e seriate valutazioni siero-virologiche HBeAg HBeAb HBV-DNA Il pz HBsAg positivo (*) deve necessariamente essere sottoposto periodicamente alla ricerca di HDV-Ab (*) HDV-Ab positivo 7% (Stroffolini, 2004) Epatite cronica: le cause HBV- HCV- HDV Epatite alcolica Steatosi Steato-epatite non alcolica (NASH) Epatite jatrogena Celiachia Epatite autoimmune Cirrosi biliare primitiva Colangite sclerosante Emocromatosi Malattia di Wilson Deficit di alfa1-antitripsina Epatite alcolica • Consumo di alcol a rischio (> 24g/die nell’uomo; > 12 g/die nella donna) • Transferrina desialata • IgA • Macrocitosi • GGT • GOT > GPT • Ecografia epatica (fegato brillante) • Istologia epatica (steatosi micro/macro vescicolare, steatoepatite, corpi di Mallory) Epatite cronica prevalenza dei fattori eziologici in Italia (Fattovich 2007, Stroffolini 2004 ) HBV 12% HCV 75% Alcool 5% altro 4% NASH 4% EC non-virus, non-alcol correlata le cause più frequenti (45-90%) Steatosi epatica Steato-epatite non alcolica le cause meno frequenti ma non rare Celiachia Emocromatosi le cause decisamente rare Epatite autoimmune Cirrosi biliare primitiva Colangite sclerosante Malattia di Wilson Deficit di alfa1-antitripsina Consensus Conference ISS 2005 EC non-virus, non-alcol correlata test di laboratorio di 2° livello • glicemia, assetto lipidico • sideremia, ferritina, transferrina • anti-transglutaminasi A seguire • Ceruloplasmina • alfa1antitripsina, cupremia, cupruria • ANA, AMA, ASMA, antiLKM, pANCA Steato-epatite non alcolica • Diagnosi di esclusione (virus, autoimmunità, alcol, farmaci, emocromatosi, M di Willson) • Si associa spesso all’incremento di BMI, dislipidemia, diabete tipo 2, insulino-resistenza • Biopsia epatica utile per la diagnosi differenziale con la steatosi semplice ma non utile per la diagnosi differenziale con steatoepatite alcolica Steatosi epatica e steato-epatite non alcolica • La steatosi semplice equivale ad accumulo di grasso nell’epatocita senza reazione infiammatoria • Nella steato-epatite oltre ai depositi di lipidi vi è flogosi • Le indagini di laboratorio e l’indagine ecografica non sono in grado di differenziare le due entità cliniche • Solo l’esame istologico (biopsia epatica) autorizza a formulare la diagnosi • La steatosi semplice può evolvere verso la steato-epatite • La steato-epatite (NASH) può evolvere a cirrosi • La steatosi è molto diffusa nei Paesi industrializzati (20% della polazione adulta), può essere primitiva, secondaria o coesistere con epatopatie di altra natura Celiachia • La prevalenza della celiachia come causa di ipertransaminasemia non-virus non-alcol correlata, è stimata tra il 2% e 11% (Volta, 2001) • Disturbo giovanile • Riconosciuta in genere prima di 30-40 aa • Anticorpi anti-endomisio EMA • Anticorpi anti-gliadina (AGA) * • Anticorpi anti- transglutaminasi tessutale (a-t-TG IgA) * Meno raccomandato scarsa sensibilità Emocromatosi ereditaria • Malattia prevalentemente del sesso maschile • Malattia metabolica autosomica recessiva (gene HFE) • Diagnosi nell’età adulta (40-60 aa) • Alterazioni di laboratorio: saturazione della transferrina, ferritina, sideremia • Test genetici (mutazione C282Y, H63D) • L’emocromatosi ereditaria va distinta dal sovraccarico secondario di Ferro Morbo di Wilson • • • • • • • Malattia rara Malattia dei giovani (8-16 anni) Malattia genetica (autosomica recessiva) Prevalenza negli USA 1:40.000 Prevalenza in Europa 1:30.000 1: 300.000 Deficit congenito di ceruloplasmina (95%) Accumulo di rame nel fegato (biopsia epatica diagnostica), nel cervello, nella cornea (anello di Kayser Fleischer). Morbo di Wilson- test diagnostici • Bassi livelli di ceruloplasmina sierica • Cupremia bassa • Cupruria elevata • Contenuto epatico di rame elevato • Anello di Kayser Fleischer • Sintomi neurologici tipici (< 20mg/dl) Epatite autoimmune (AH) • Colpisce prevalentemente il sesso femminile (70-80%) • Può presentarsi come epatite acuta (30% dei casi) • Spesso sono presenti manifestazioni extraepatiche • Ipergammaglobulimemia di tipo IgG • Tipo 1 ANA e/o ASMA positivi (due picchi d’età 10-25 e 45-70 aa) • Tipo 2 anti-LKM positivi (50% in bambini, 50% in adulti) • Tipo 3 anti SLA /LP positivi (rara in Italia, adulti 30-50 aa) Criteri diagnostici International Autoimmune Group for the Diagnosis of AH Cirrosi biliare primitiva (PBC) Colangite sclerosante primitiva (PSC) Cirrosi biliare primitiva • colpisce giovani donne • AMA positivi nel 95% • Sintomo più frequente prurito • Alterazioni di GGT, ALP, IgM, Bil • Diagnosi di conferma con istologia Colangite sclerosante primitiva • colpisce giovani di sesso maschile • si associa nel 70-80% dei casi alla rettocolite ulcerosa o al morbo di Crohn in questi pz p-ANCA positivo • Colestasi cronica con ittero e prurito • Diagnosi istologica e/o strumentale (ERCP – colangioRM) Deficit di alfa1antitripsina • Il deficit rappresenta una causa molto rara di ipertransaminasemia • Malattia genetica omozigote • Il deficit viene solitamente diagnosticato nella prima infanzia • L’eterozigosi è stata trovata nel 14% dei pz con NAFLD Epatite jatrogena • • • • Non esistono studi di prevalenza Tossicità acuta e cronica da farmaci Tossicità di prodotti di erboristeria Meccanismi patogenetici diversi (tossicità diretta prevedibile - tossicità immunomediata imprevedibile) • Quadri clinico-patologici diversi (steatosi, steatoepatite, epatite dell’interfaccia, epatite granulomatosa, fibrosi , colangite, colostasi) Epatite cronica: stadiazione di malattia • • • • • • Esame obiettivo Indagini di laboratorio (test funzionali) Indagine ecografica Biopsia epatica EGDS Test non –invasivi per fibrosi Biopsia epatica Gli esami di laboratorio consentono di definire la diagnosi eziologica nella maggioranza dei pazienti con EC La biopsia epatica è utile per la stadiazione della malattia Consente di esprimere la prognosi e spesso è essenziale per le scelte terapeutiche E’ indicata nell’EC non definita eziologicamente (ep granulomatosa, duttopenia, amiloidosi, steatoepatite non alcolica) Biopsia epatica vs test non invasivi • La biopsia resta il gold-standard per la valutazione della fibrosi • La biopsia, tecnica invasiva non esente da rischi, non può essere adottata nel monitoraggio della malattia • Test non invasivi alternativi: Marcatori sierologici Test strumentali Fibrosi epatica: marcatori sierologici • AST/ALT sensibilità 53% • APRI (AST-to-platelets ratio index) sensibilità 41% • FibroTest – ActiTest (GGT, ALT, Bil t, aptoglobina, apolipoproteina A1, alfa2macroglobulina) sensibilità 87% • Indice di PGA (PLT, GGT, Apolipoproteina A, INR) sensibilità 91% I biomarcatori sono stati applicati quasi esclusivamente sui pz con ECA da HCV Fibrosi epatica: test strumentali Ecografia standard è in grado di diagnosticare fibrosi avanzata (F4 ) segni parenchimali, segni vascolari Ecografia con Doppler migliora l’accuratezza diagnostica rilevando i segni di IP Elastografia transitoria (Fibroscan) è in grado di diagnosticare F1 F2 F3 F4, minor accuratezza diagnostica per gli stadi intermedi FibroScan • • • • LIMITI Operatore dipendente Costituzione fisica del pz Presenza di ascite Costi VANTAGGI • Manovra non invasiva ambulatoriale • Ben accettata dal pz • Ripetibile nel FU Ipertransaminasemia Anamnesi/esame fisico Test laboratorio 1° livello Diagnosi presuntiva Mancata diagnosi nell’80% 90% nel 10% 20% Test di laboratorio 2° livello Diagnosi eziologica di EC Test funzionali (entità della malattia) Stadiazione della malattia Indagini strumentali Biopsia epatica Test non invasivi per fibrosi EC: test di laboratorio di 1° livello • Screening metabolico: glicemia, assetto lipidico • Screening biochimico epatico: AST, ALT, GGT, ALP, BIl, INR, Elettroforesi proteica, immunoglobuline, emocromo • Screening sierologico: HCV-Ab, HBsAg, HBsAb, HBcAb EC: test di laboratorio di 2° livello • Screening siero-virologico: HCV-RNA, HBV-DNA, HBeAb, HBeAg, HDV-Ab, HDV-RNA • Screening della cinetica del ferro: Sideremia, ferritina, transferrina • Screening delle patologie da accumulo: Ceruloplasmina, alfa1antitripsina, cupremia, cupruria • Screening autoimmune: ANA, AMA, ASMA, antiLKM, anti-transglutaminasi, pANCA Epatite cronica: storia naturale • Spesso manca episodio acuto • Decorso sub-clinico variabile • Epatite cronica evolutiva periodo variabile • Cirrosi compensata • Cirrosi scompensata • Epatocarcinoma Il lungo periodo di asintomaticità e i provvedimenti terapeutici efficaci solo nelle fasi precoci ci autorizzano ad indagare l’eziologia sulla base dello screzio di laboratorio: ipertransaminasemia. Epatite cronica: storia naturale • • • • Spesso manca episodio acuto Decorso sub-clinico variabile Epatite cronica evolutiva periodo variabile Cirrosi compensata Cirrosi scompensata 1/3 dei pz con cirrosi scompensata non sa di essere affetto da epatite cronica - AISF-EPASCO Study, 2007 Epatocarcinoma il 50% degli HCC su cirrosi sono diagnosticati in stadio avanzato in assenza di FU clinico-ecografico Infezione da HCV: storia naturale • • • • • Infezione acuta asintomatica nel 95% Guarigione spontanea nel 25% Infezione cronica nel 75% Evoluzione fibro-cirrotica nel 20% Rischio di HCC 3%-10% anno L’EC è sostenuta nel 60% - 70% dei casi dall’infezione del virus C Infezione cronica da HBV • • • • • HBsAg positivo HBeAg positivo o negativo HBeAb negativo o positivo HBcAb positivo HBV-DNA variabile replicazione virale: alta media bassa Immunotolleranza - immunoattività - portatore inattivo Infezione cronica da HBV: pattern siero-virologico VIRUS SELVAGGIO HBsAg positivo HBeAg positivo HBV-DNA positivo VIRUS SELVAGGIO HBsAg positivo HBeAg positivo HBV-DNA positivo VIRUS e-MINUS HBsAg positivo HBeAb positivo HBV-DNA positivo HBsAg positivo HBeAb positivo HBV-DNA negativo Transaminasi normali Transaminasi elevate Transaminasi fluttuanti Transaminasi normali Immunotollerante Immunoattività Immunoattività VIRUS Portatore inattivo Infezione cronica da HBV: pattern siero-virologico VIRUS SELVAGGIO HBsAg positivo HBeAg positivo HBV-DNA positivo VIRUS SELVAGGIO HBsAg positivo HBeAg positivo HBV-DNA positivo VIRUS e-MINUS HBsAg positivo HBeAb positivo HBV-DNA positivo HBsAg positivo HBeAb positivo HBV-DNA negativo Transaminasi normali Transaminasi elevate Transaminasi fluttuanti Transaminasi normali Immunotollerante Immunoattività Immunoattività VIRUS Portatore inattivo EC: test di laboratorio di 1° livello • Screening metabolico: glicemia, assetto lipidico • Screening biochimico epatico: AST, ALT, GGT, ALP, BIl, INR, Elettroforesi proteica, immunoglobuline, emocromo • Screening sierologico: HCV-Ab, HBsAg, HBsAb, HBcAb • Screening della cinetica del ferro: Sideremia, ferritina, transferrina • Screening delle patologie da accumulo: Ceruloplasmina, alfa1antitripsina, cupremia, cupruria • Screening autoimmune: ANA, AMA, ASMA, antiLKM, antitransglutaminasi, pANCA Infezione cronica da HBV: pattern siero-virologico HBeAg positivo HBV-DNA positivo >109 copie/ml Biopsia epatica: Necroinfiamm. e fibrosi assenti HBeAg positivo HBV-DNA positivo >105 copie/ml Biopsia epatica: Necroinfiamm. e fibrosi presenti HBeAb positivo HBV-DNA positivo 104 – 105 copie/ml Biopsia epatica: Necroinfiamm. e fibrosi presenti HBeAb positivo HBV-DNA negativo o <103 copie/ml Biopsia epatica: Necroinfiamm. e fibrosi assente Non richiede intervento terapeutico Previsto intervento terapeutico Previsto intervento terapeutico Non richiede intervento terapeutico Immunotollerante ECA ECA Portatore inattivo Epatite cronica da HBV HBeAg negativa/ HBeAb positiva • Nel 1980 viene descritta EC da virus B caratterizzata dalla presenza di HBeAb con HBV-DNA positivo • Viene identificata una mutazione della regione pre-core che impedisce al virus di produrre HBeAg • Questa mutazione (virus minus) può avvenire nei genotipi B, C, D, E. Questo spiega l’alta prevalenza della variante anti-e nel Bacino del Mediterraneo dove predominano i genotipi non-A ed in particolare il genotipo D. • In Italia, l’epatite cronica HBsAg positiva è sostenuta nel 76% dei casi dal virus mutante HCV-RNA nei pz in trattamento • Risposta Sostenuta: negativizzazione di HCV-RNA qualitativo e transaminasi normali a 6 mesi dalla sospensione della terapia • Risposta virologica precoce: negativizzazione di HCV-RNA qualitativo a 4 settimane di terapia, fattore prognostico di SR • Non –responder: HCV-RNA positivo o viremia quantitativa non abbattuta di 2 log al 3° mese di trattamento. • Responder con relapse : HCV-RNA qualitativo negativo a fine trattamento successiva positivizzazione a 6° mese di FU