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Guardami

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Guardami
Giugno 2013
MenteSuggeSostanza Edizioni
http://mentesuggesostanza.blogspot.it/
https://www.facebook.com/MenteSuggeSostanza
grafica ed impaginazione: D22 Gecko Art
in copertina:
Affresco Pompeiano
Pubblicato con Licenza Creative Commons 3.0
Attribuzione, Non Commerciale, Non Opere Derivate
Poesie
Saffo
a cura di Ivan Rusciano
a-versi in-versi
Indice
• Biografia
• Introduzione
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• In Fondo ai tuoi Occhi
• Tu... Anima Mia
• Guardami
• Il Marchio
• Foglie d’Ortica
• Raccoglimi
• Con il Cuore in Gola
• Al Mio Poeta
• Stella Danzante
• Guizzo Romantico
• Amore Malato
• Come una Farfalla
• Il Primo Volo
• Tra Inferno e Paradiso
• Dissetami
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• Attendo...
• Chi Sono...
• Appesa ad un Filo
• Glaciazione
• Vedimi Ora
• Parabola d’Amore
• Gelosia
• Perduto Amore
• Nostalgia
• Stringimi
• Luna
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Prefazione
Questa è senza dubbio una delle raccolte di poesie più dettagliate e ben scritte della soprannominata “divina” Saffo, poetessa greca vissuta a cavallo tra il VII e il VI secolo a.C., nata a
Mitilene, città dell’isola di Lesbo, dalla quale deriva l’appellativo “lesbico/a”, mentre dal nome della poetessa ebbe origine
la parola “saffico”, che solo nel XIX secolo venne adoperato per designare l’omosessualità femminile. Qui l’immagine
della donna viene spesso paragonata al mondo della natura,
dove essa riesce a vivere con spensieratezza ed armonia, tra
gli elementi che la compongono, senza l’istinto predominante di volerla a tutti i costi dominare. Sarà proprio quest’armonia, così pacata e soave, che la porterà vicino agli dei, e la
farà sentire avvolta dallo stupore per questo spettacolo così
straordinariamente immenso.
Tra le poesie di questa raccolta troviamo “Guardami”, nella
quale si narra di sguardi fugaci colmi di amore, che portano
la nostra poetessa, haimé, a scontrarsi con un amore in realtà
immaginario.
Ne “Il primo volo”, Saffo si rifà alla leggenda del viaggio verso
il sole di Icaro per descrivere un primo amore, utilizzando
note analogie per manifestare le prime paure, i primi rancori
e le prime delusioni d’amore.
Infine, in “Amore malato”, la poetessa, attraverso metafore
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infuocate, decide di raccontare un tradimento subito, paragonando il suo dolore con il colore rosso del fuoco, che mentre brucia e si contorce rappresenta esattamente il suo stato
d’animo nel vedersi portato via il suo amore.
Voglio consigliare questa raccolta a tutte le persone che amano lasciarsi trasportare dai propri sentimenti e che senza giudicare sappiano “ascoltare” quello che la grande, divina Saffo
ha da raccontarci con le sue opere tanto leggiadre, quanto
cruente, comprendendone il significato.
Lizzy
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Introduzione
Degli scritti di Saffo, la “Divina”, così com’era soprannominata dai suoi contemporanei, è rimasto ben poco, sappiamo che
in realtà scrisse tantissimo, circa nove libri pieni di poesie,
inni e odi. La lingua che usa è l’eolico, una varietà di greco
antico con cui la poetessa sa creare versi vibranti, anche tramite la sua metrica, e con assoluta intensità comunica i suoi
sentimenti. Saffo compose anche poesia melica monodica,
il termine melico deriva dal greo Mèlos, che significa canto,
questo particolare tipo di composizione dunque era destinata ad esser cantata, a differenza dell’epica che era fatta esclusivamente per la lettura. Saffo trascorse gran parte della sua
vita nel tiaso di Mitilene, una sorta di centro educativo femminile. Nel tiaso le donne venivano educate alla raffinatezza,
all’arte, all’eleganza, e i valori al femminile di questa comunità si riflettono nella sua poetica, come l’amore lesbico, una
condizione di normalità accettata in tutta la Grecia antica,
così come l’efebia. Ella non invoca mai divinità maschili ad
esempio, ma solo la sua Afrodite, portatrice di grazia e bellezza, non esalta la guerra o l’ideale maschile della forza e della
disciplina; ad essi Saffo contrappone il fascino femminile, la
sua pericolosità, il desiderio che una donna può scatenare,
la sua capacità di farsi desiderare, l’Eros nella sua forma più
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alta, affermando che la cosa migliore al mondo sia: “Ciò che si
ama”. Nella sua poetica notiamo anche come il mondo femminile sia paragonato a quello naturale, vivere in armonia
tra gli elementi che la compongono, senza doverli per forza
dominare, è proprio in quest’armonia priva di leggi e scevra
dalla vita pubblica, che si può entrare in contatto col divino,
spettacolo di fronte al quale lo stupore umano è immenso.
Con Saffo l’erotismo femminile si concretizza per la prima
volta nella letteratura, col tempo esso ha assunto una connotazione negativa, da cui il termine “saffico”, l’amore che si
comunica attraverso questo potente mezzo, sconvolge anima
e cuore, è un intricato groviglio di piaceri e dolori. Potremmo dire che le caratteristiche della sua poesia sono: Grazia,
Soavità, Passione; poetessa incline all’introspezione, coltivò
fino in fondo la sua vena intimistica, che però per lei non era
affatto chiusura, anzi, vivendo in una famiglia aristocratica,
aveva la possibilità di viaggiare, di svolgere le sue attività nel
tiaso, scambiare versi con altri poeti, come il grande Alceo,
ella traeva le sue immagini da questo mondo, trasfigurandole
attraverso i suoi versi. Secondo la leggenda Saffo si gettò dalla
rupe di Leucade perché non corrisposta nel suo amore per
un giovane dell’isola di Lesbo.
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In fondo ai tuoi occhi…
Cosa c’è
in fondo ai tuoi occhi
dietro il cristallino
oltre l’apparenza?
Dove il tempo
d’improvviso
si ferma
e
la mia anima
sulle tue labbra
resta
sospesa
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Tu….anima mia
Rapita
nello specchio dei tuoi occhi
respiro
il tuo respiro.
E vivo
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Guardami
I sottili lacci di fumo
che si dipanano dalle tue pupille
disegnano nell’aria azzurre spirali.
Sfiorando la mia pelle
mi avviluppano in un vortice di trame irregolari.
Si estingue in un fiato il mio grido disperato
sognante
mi avvolgo nel tepore spento
di un amore immaginato.
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Il Marchio
Complice la luna
sarcastica e ammiccante
nel suo sorriso avorio antico
in quella notte
perduta tra le trame dell’eternità
...
Quando suadente e con sagace ingegno
fregiasti sul mio cuore
il marchio indelebile d’estatico dolore.
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Foglie d’Ortica
Un velo di nebbia
cala dolcemente sulle mie pupille
illuminando la realtà
di una soffice e tenue parvenza surreale.
Anche la tua voce mi giunge ovattata
accarezzando le corde del vento,
mentre osservo le tue mani
che sembrano galleggiare nell’aria torbida.
Boccheggiando
dischiudo le labbra per chiederti aiuto
ma dalla mia bocca
solo un fiotto di foglie d’ortica,
che danzano per un istante
e svaniscono
spazzate via da un’alito di flebile scirocco.
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Raccoglimi
Vieni
inseguimi tra i cunicoli della mia mente
tastando al buio gli spigoli acuti delle mie paure.
Trovami nell’angolo più nero
osservami.
Raccoglimi dolcemente scrollando la polvere dai miei vestiti.
Io ti seguirò.
Ovunque
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Cuore in gola
Correndo
lungo le scale
mi fermai
e voltai la testa.
Lui era lì,
avvolto da una sfera di nebbia,
e intonava in falsetto
una canzone triste.
Sorridendo tra la lacrime
ripresi a salire,
allontanandomi dalla sua voce
che sfumava nella notte
come sogno
che il sole del mattino
dissolve.
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Al Mio Poeta
Sei il tarlo che divora la mia ragione
uno spillo acuminato nel cuore
una piuma che solletica il dolore.
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Stella Danzante
Tutto il mio essere ruota
frenetico
attorno ad una solitaria stella danzante
che irradia
la sua sardonica lucentezza
pugnalando
le mie cieche pupille
da tempo oramai assuefatte
all’avvolgente sicurezza
delle tenebre.
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Guizzo Romantico
Statica giostra di lividi colori.
Un sogno
adornato di foglie e di fiori.
Attendo impaziente il cieco risveglio
bruciando
nel cuore di spasmodico amore
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Amore Malato
Fiammeggia nel ventre,
nella mente distorta...
il fuoco ribelle dalla fiamma contorta.
Un soffio di fiato
un bacio gelato...
l’eterno supplizio
di un amore rubato.
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Come una Farfalla
La carezza serica
dei tuoi occhi
sfiora la mia pelle
e si posa altrove.
Come una farfalla
di fiore in fiore
ti cibi del nettare della vita.
Distrattamente.
Vorrei prenderti.
Afferrare le tue ali.
Ma temo
nel delirio di passione
di polverizzarle tra le mie dita.
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Il Primo Volo
Un Icaro in volo
con ali di sogni.
Un turbine d’aria
sulla faccia...
nel cuore.
Un tuffo nel cielo
l’abbraccio col sole...
un’unica fiamma
d’estatico amore.
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Tra Inferno e Paradiso
Sono qui.
Nell’anticamera del Paradiso
vestita di solo desiderio.
Chiudo gli occhi.
Un passo verso di te.
L’inferno.
Le fiamme avviluppano
i nostri corpi
la pelle freme
il cuore batte a ritmo di tango.
Il sangue bolle.
Il vento tace.
Apro gli occhi...
tu non ci sei.
Io non ci sono.
25
Dissetami
Assetata d’amore
sporgo le labbra
verso il tuo calice.
Le gocce d’ambrosia
che lasci cadere
scivolano tra le crepe
riarse della mia bicca...
avida
ingorda
insaziabile.
Si. Lo ammetto...
non mi basti mai.
Ora taci però.
Dissetami!
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Attendo...
Brucio in un amplesso immaginario
assoggettata al tuo pensiero cangiante.
Ciecamente il mio corpo si immola a te
cercando il tuo calore fra gelide solitudini...
attende.
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Chi Sono...
Sono l’aura che avvolge il tuo cuore
quando hai bisogno di calore.
Sono l’acqua scrosciante e pura
che delle tue labbra placa l’arsura.
Sono la linfa di zucchero e miele
che addolcisce l’amaro del fiele.
Sono il ricordo di tutto ciò che è stato
simulacro vivente di un glorioso passato.
28
Appesa ad un Filo
Sono
una
goccia
di
cristallo
che
pende
dal
filo
di
seta
che
si
dipana
dalle
tue
dita
nervose.
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Glaciazione
Il mio cuore
ora
è una lastra di ghiaccio.
Lì dove tu
hai conficcato il tuo vessillo...
miliardi di piccole crepe
si stanno estendendo...
zigzaganti.
Presto l’involucro cederà
e noi saremo sommersi
dalla furia devastante
delle mie lacrime.
30
Vedimi Ora
Mi guardi e non comprendi
i tuoi occhi scivolano
sui miei versi
con leggera diffidenza.
Le mie parole si confondono
nel brusìo della folla inconsapevole
che ci allontana e unisce
con la forza della corrente.
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Parabola d’Amore
Sospiri
Parole
Grida
parola
sospiro
silenzio
32
Gelosia
Aspide sinuoso
tra spirali si contorce...
fra le luci e le ombre
della mia mente distorta.
Affonda le sue brame
soffocando la ragione...
succube e carnefice
di una subdola ossessione!!!!
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Perduto Amore
In una torre d’avorio sospesa nel cielo
dai corvi assediata coperta da un velo.
Attendo impaziente contando le ore
il bacio ritrovato del perduto amore.
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Nostalgia
Sublime armonia
di mistici accordi
sfumati colori
di antichi ricordi
atavico soffio
su polvere nera
svanisce in un lampo
la magica sfera.
35
Stringimi
Scalda il mio corpo stanotte.
Sciogli il ghiaccio del mio cuore
con il tepore umido del tuo respiro.
Ubriacami con l’aroma inebriante
della tua pelle salmastra.
Spezza le catene
che imprigionano la mia anima selvaggia...
stringimi forte tra le tue braccia...
tienimi stretta...
non lasciarmi andare........................
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Luna
Fulgida sfera
nel cielo troneggia
scalda le membra
da tergo serpeggia.
Asciuga le lacrime
di vetro sul volto
lacrime d’amore
all’amore rivolto...
37
a-versi in-versi
Giugno 2013
MenteSuggeSostanza Edizioni
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Affresco Pompeiano
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Il Tatuatore
di Junichiro Tanizaki
Il racconto breve ma intenso
della furia della bellezza...
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