Diapositiva 1 - Società Italiana di Fisiopatologia Chirurgica
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Diapositiva 1 - Società Italiana di Fisiopatologia Chirurgica
SEMINARI DI FISIOPATOLOGIA CLINICA E TERAPIA CHIRURGICA, anno XIX Bari, 26-27 Novembre 2009 COMPLICANZE GASTROINTESTINALI DELLA CHIRURGIA BARIATRICA Dott. M. Barone Responsabile Ambulatorio Nutrizione U.O. di Gastroenterologia Univ. (D.E.T.O.) Dirett. Prof. A. Di Leo ESPERIENZA AMBULATORIALE • Pazienti 2007 121 NPD 53 Post Chirurg. 2 • Pazienti 2008 204 39 2 • Pazienti 2009 111 27 1 tot 119 5 (4.2%) OBESITA’ Condizione caratterizzata da peso corporeo eccessivo per accumulo di tessuto adiposo (BMI>30) Non è solo una questione estetica, ma… una forma di malnutrizione con conseguente aumento della morbilità e della mortalità COMPLICANZE OBESITA’ 1. Malattie coronariche 2. Ipertensione arteriosa 3. Diabete mellito 4. Dislipidemia 5. 6. 7. 8. NASH Colelitiasi Insuff. respiratoria Apnee ostruttive del sonno 9. Tumori (colon, utero, mammella) INCIDENZA OBESITA’ 5 milioni di obesi in Italia (10% della popolazione) 300 milioni di obesi nel mondo TERAPIA OBESITÀ • Dieta ed esercizio fisico • Terapia farmacologica • Dispositivi (pallone endogastrico) meno efficaci • Chirurgia bariatrica più efficace TECNICHE CHIRURGICHE RESTRITTIVE • Bendaggio gastrico regolabile • Gastroplastica verticale Minori complicanze CON RIDUZIONE DELL’ ASSORBIMENTO • Bypass gastrico • Diversione biliopancreatica Maggiori complicanze INDICAZIONI ALLA CHIRURGIA BARIATRICA 35 < BMI < 40 in presenza di comorbidità BMI > 40 dopo fallimento del trattamento medico TECNICHE RESTRITTIVE GASTROPLASTICA VERTICALE BENDAGGIO GASTRICO REGOLABILE Creazione di una piccola tasca gastrica che comunica con il resto dello stomaco tramite uno stretto orifizio Sazietà precoce Ridotta assunzione calorica CON RIDUZIONE DELL’ASSORBIMENTO BYPASS GASTRICO Creazione di una tasca gastrica isolata. Anastomosi dello stomaco prossimale con l’estremità distale del digiuno mediante ansa intestinale (ansa Roux) Limitate quantità di cibo imboccano una nuova strada saltando stomaco, duodeno e primo tratto dell’intestino tenue CON RIDUZIONE DELL’ASSORBIMENTO Resezione parziale dello stomaco Anastomosi fra stomaco e tratto terminale dell’intestino tenue Tratto alimentare Resezione dell’intestino tenue dal duodeno a metà circa della sua lunghezza Tratto biliopancreatico Il tratto di intestino escluso viene unito al tratto alimentare a 100 cm dalla valvola ileo-cecale malassorbimento DIVERSIONE BILIOPANCREATICA Am J Gastroenterol 2007;102: 2571-80 BP Gastric Gastric bandage by pass diversion COMPLICANZE CHIRURGIA BARIATRICA in base all’esordio COMPLICANZE PRECOCI (< 2 mesi) 1) deiscenza dell'anastomosi 2) ostruzione intestinale TARDIVE 1) gastroenterologiche 2) nutrizionali Competenza Competenza chirurgica gastroenterologica COMPLICANZE CHIRURGIA BARIATRICA in base alla frequenza complicanze Restritt % Da ridotto ass. % Dumping Syndr. deficit vitaminico/minerale vomito/nausea Calcolosi colecistica Cedimento della sutura Ostruzione/stenosi intestin. Ulcera Sanguinamento Morte (perioperatoria) 8.5 1.5 1.5 2.2 1.2 0.5 0.1 14.6 11 8.6 7.0 6 2.7 1.2 0.9 0.4 Adattata da Monteforte MJ. Obes Surg 2000;10:391-401 DUMPING SYNDROME È LA COMPLICANZA CHE SI VERIFICA PIÙ FREQUENTEMENTE. EARLY SINDROME La sintomatologia compare entro 15-30 min dopo l’inizio del pasto. È probabilmente dovuta al rilascio di sostanze vasoattive come VIP, neurotensina ecc. LATE SINDROME La sintomatologia è simile a quella della forma Early. Compare dopo 2-4 ore dall’inizio del pasto. È probabilmente dovuta al rilascio di livelli elevati di insulina (da rapido assorbimento di zuccheri). CARATTERISTICHE CLINICHE Early Dumping Sindrome S. vasomotori S. gastrointestinali tachicardia palpitazioni sudorazioni vampate di calore stordimento, sincope nausea vomito coliche addominali diarrea pallore PREVENZIONE Un precoce ed efficace trattamento della Early Sindr. previene l’insorgenza della Late Sindr. TERAPIA 1) pasti piccoli e frequenti (almeno 6 pasti) 2) bevande tra un pasto e l’altro 3) cambiamenti dietetici (evitare cibi iperosmolari, aggiungere pectina, fibre?) 4) octeotride ? COMPLICANZE LUMINALI SINTOMI: dolore addominale, nausea e ULCERE DELL’ANASTOMOSI GERD vomito, sanguinamento GI PREVENZIONE / TERAPIA: 1) evitare FANS 2) PPI PREVENZIONE: 1) ridurre la presenza di cellule parietali nella tasca gastrica 2) deviazione distale della bile TERAPIA: 1) PPI 2) revisione chirurgica STENOSI DELL’ANASTOMOSI ERNIA INTERNA PREVENZIONE: 1) prevenire le ulcere 2) evitare posizionamento di anello in silicone TERAPIA: 1) dilatazione endoscopica 2) rimozione chirurgica dell’anello in silicone 3) revisione chirurgica dell’anastomosi SINTOMI: dolore addominale, nausea e vomito PREVENZIONE: adozione di tecniche chirurgiche puramente restrittive TERAPIA: correzione chirurgica EROSIONE DEL BENDAGGIO, DEISCENZA DELLA SUTURA, FISTOLE SANGUINAMENTO GASTROINTESTINALE SINTOMI: dolore addominale, nausea e vomito TERAPIA: 1) correzione chirurgica 2) trattamento endoscopico SINTOMI: ematemesi, melena PREVENZIONE: evitare i FANS TERAPIA: 1) trattamento endoscopico 2) PPI REFLUSSO BILIARE PREVENZIONE: 1) ansa Roux abbastanza lunga 2) escludere ostruzione TERAPIA: revisione chirurgica COMPLICANZE NUTRIZIONALI FUNZIONI DELLO STOMACO Accumulo Digestione triturazione attacco enzimatico Sterilizzazione chimo (pH dipendente) Produzione fattore intrinseco Ossidazione del ferro (Fe++ (B12) Fe+++) FUNZIONE BILIOPANCREATICA Completamento della digestione glicidi e protidi: attacco enzimatico assorbimento Digestione lipidi: enzimi e Sali biliari MALASSORBIMENTI SELETTIVI DEFICIT DI FERRO DEFICIT DI VIT B12 DEFICIT VIT (A, D, E, K) SINTOMI: anemia microcitica TERAPIA: somministrazione di Fe e.v. SINTOMI: pancitopenia, glossite TERAPIA: 1000 µg vit B12 i.m./mese SINTOMI: cecità notturna, osteoporosi, s. neurodegenerativa, emorragie TERAPIA: multivitaminici e.v. DEFICIT DI CALCIO SINTOMI: osteoporosi TERAPIA: 1500 mg Ca/die x os DEFICIT DI TIAMINA SINTOMI: vomito, s. di Wernicke-Korsakoff TERAPIA: 50 mg Tiamina i.m./die COMPLICANZE FUNZIONALI VOMITO PREVENZIONE / TERAPIA : 1) educazione alimentare (piccoli pasti) 2) prevenzione ulcere 3) prevenzione stenosi 4) revisione chirurgica PREVENZIONE: dieta appropriata DIARREA TERAPIA: 1) loperamide 2) antibiotici 3) revisione chirurgica COMPLICANZE EPATOBILIARI CALCOLI BILIARI E DI COLESTEROLO • È’ una complicanza che si verifica nei pazienti con rapida perdita di peso. • Il 36% dei pz sviluppa calcoli e il 13% sabbia biliare. • Non tutti i pazienti sono sintomatici e pertanto non sempre la colecistectomia si rende necessaria. • Questa complicanza si presenta per lo più nel primo anno e quindi va considerato un tipo di complicanza a breve termine. PREVENZIONE: 1) ac. ursodesossicolico x 6 mesi dopo l’intervento 2) colecistectomia profilattica? (i più la escludono) TERAPIA: colecistectomia PREVENZIONE COMPLICANZE OBESITA’ Chirurgia bariatrica Terapia farmacologica Dieta e Esercizio fisico CHIRURGIA RESTRITTIVA Minori complicanze Minore efficacia nella perdita di peso CHIRURGIA BARIATRICA CON MALASSORBIMENTO Eccessiva perdita di peso Maggiore efficacia NPT Maggiori complicanze LA POSIZIONE DEL GASTROENTEROLOGO Nella nostra esperienza ambulatoriale: 5 casi con complicanze (tutti dopo intervento di diversione biliopancreatica) Nel 1° anno dopo l’intervento: 1) diarrea (10 evacuazioni al dì) 2) vomito, 3) notevole calo ponderale (> 40 Kg) Dopo alcuni anni dall’intervento: 1) osteoporosi (T-score: -4) e crisi tetaniche Terapia: Fe, Ca, Vit. Liposolubili (D), enzimi pancreatici, Longastatina NP 2 o più volte a settimana CONCLUSIONE Il crescente numero di pz sottoposti a chirurgia bariatrica si tradurrà in un numero sempre crescente di pz con complicanze GI I gastroenterologi sono parte di un team multidisciplinare nella cura dei pz obesi e la conoscenza di tali complicanze faciliterà le cure post-operatorie del pz bariatrico