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Ventilazione Meccanica
Ventilazione Volumetrica vs. Ventilazione Pressometrica Abdominal respirators DEFINIZIONE NIV Ventilazione meccanica, atta all’incremento della ventilazione alveolare e dell’ossigenazione, somministrata ad un paziente in respiro spontaneo, senza necessità di intubare la via aerea. • Noninvasive positive pressure ventilation (NPPV) has become an increasingly popular intervention for patients with acute respiratory failure. • The history of NPPV over the past 10 years is typical of that for new technologies. • It was introduced into practice without rigorous randomized controlled trials to support its effectiveness and, as a result, the use of NPPV continues to vary widely among institutions 1999 Sean P. Keenan, MD 2001 ! The application of noninvasive ventilation is not without peril. Noninvasive ventilation is clearly developing its own place in the list of medical options for the treatment of acute respiratory failure; however, as with all treatments, there appear to be important risks that come with the benefits. ! ! ! Ventilazione Non Invasiva • NPPV (pressione positiva) IPPV non invasiva pressometrica volumetrica • NNPV (pressione negativa) CPAP non invasiva Rischio • • • • • • • • Errore di indicazione Intempestività dell’applicazione Ritardo di Intubazione Errore di scelta dell’interfaccia Mancato inserimento in una Strategia Globale Trattamento medico convenzionale non corretto Ambiente di applicazione non idoneo Errore di conduzione Noninvasive ventilation use in hospital. The number of patients (Pts.) using noninvasive ventilation during an episode of acute respiratory failure has risen exponentially over the last several years. (Data from Mayo Clinic, Rochester, Minnesota, internal database.) Intubation delay • • • • • • • • Wood : 1998 RCT 27 pts (16 bilevel/11 non NPPV) 10 EPAc : 6 Bilevel vs. 4 non NPPV 6 BPCO : 2 Bilevel vs. 4 non NPPV 9 Polmonite: 7 Bilevel vs. 2 non NPPV 1 ILD : 1 Bilevel vs. 0 non NPPV 1 Sepsi : 0 Bilevel vs. 1 non NPPV Mortalità maggiore nei pazienti Bilevel (p ns) Ritardo della ventilazione invasiva nei pt NPPV Differenza di intubazione non significativa In this issue of RESPIRATORY CARE, a patient is reported who developed a life-threatening upper airway obstruction, caused by a large desiccated concretion of mucus and blood lodged in the posterior oral pharynx, after using NPPV for 6 days. Fortunately, the obstruction was promptly removed and the patient did well… N. Hill ARF ipossiemica ARF ipercapnica EPA 14 % 50 % 27% = 16 % = 35 % CMV vs.NPPV CMV NPPV NPPV da GU Meduri from home-care to ICU … NPPV nel DEA • • • • • • Efficacia terapeutica Precocità di applicazione Facilità di applicazione Evoluzione organizzativa: PS-MUICU Necessità Vantaggio gestionale Flow of patients with acute respiratory failure due to pulmonary cause VANTAGGI Non Invasività facilità di applicazione facilità di sospensione possibilità di applicazione intermittente miglioramento del comfort del paziente riduzione della necessità di sedazione preservazione della pervietà orale fonazione e deglutizione consentite efficienza della tosse minore necessità di tubi nasoenterici Eliminazione della quota di lavoro respiratorio resistivo imposto dal tubo tracheale Eliminazione delle complicanze dell’intubazione tracheale Precoci : trauma locale, aspirazione Tardive : lesioni ipofaringee, laringee, tracheali, infezioni nosocomiali SVANTAGGI Sistema più lenta correzione dello scambio gassoso all’inizio, richiesta di più intensa prestazione assistenziale Maschera perdite aeree ipossiemia transitoria per sposizionamento irritazione oculare necrosi cutanee facciali Mancanza di accesso diretto alle vie aeree e loro protezione rischio di aspirazione impossibile drenaggio delle secrezioni distensione gastrica INDICAZIONE NPPV Razionale Fisiopatologico Riduzione del lavoro respiratorio Miglioramento dello scambio gassoso Miglioramento della funzione cardiaca Vantaggio clinico Riduzione del rischio di Intubazione Riduzione mortalità, LOS Precocità e facilità di applicazione .. EFFETTI FISIOLOGICI della NPPV MALATTIA OSTRUTTIVA MALATTIA RESTRITTIVA SCAMBIO GASSOSO PRESSIONE TRANSDIAFRAMMATICA SCAMBIO GASSOSO PRESSIONE TRANSDIAFRAMMATICA CPAP ¯ ¯ PSV ¯ ¯ ¯¯ ¯¯ CPAP + PSV (bilevel) ¯ Swing pressione pleurica - EPAc NIV : Sicurezza • Eccesso di IMA vs. CPAP RCT Mehta 1997 studio sospeso • Eccesso di (IMA,Morte, Intubazione) vs. isosorbide alte dosi RCT Sharon 2000 studio sospeso • Non eccesso di IMA vs. terapia medica convenzionale 3 RCT: Nava 2000, Masip 2000, Levitt 2001 • Ritardo di Intubazione: 1 RCT Wood 1998 Josep Masip et al. Josep Masip et al. Criteri di Esclusione • • • • • • • • • • • • • Apnea o FR < 12 /mn Necessità di intubazione tracheale paO2 < 60 mmHg (Fi02 1) alterazione di coscienza (esclusa carbonarcosi) instabilità emodinamica (PAS < 70 mmHg, FC < 70) aritmia ventricolare, ischemia miocardica pneumotorace, pneumomediastino lesioni facciali recente anastomosi gastrointestinale obesità grave secrezioni bronchiali eccessive inadattabilità della maschera volontà del paziente SELEZIONE dei PAZIENTI IRA IPERCAPNICA 7,10 > pH < 7,35 paCO2 > 45 mmHg FR > 30 atti/min IRA IPOSSIEMICA paO2 / FiO2 < 200 FR > 25 atti/min DISPNEA GRAVE A RIPOSO FATICA MUSCOLI RESPIRATORI COSCIENZA REGOLARE (ecc. carbonarcosi) VIA AEREA REGOLARE EMODINAMICA STABILE INTERFACCE Selezione GRAVITÀ DELL’ INSUFFICIENZA RESPIRATORIA E TIPO DI RESPIRAZIONE (ORO-NASALE vs NASALE) TIPO E MODO DI VENTILAZIONE (PER ES. SUPPORTO PARZIALE vs SUPPORTO TOTALE) ANATOMIA DEL VISO E DEL NASO ADATTAMENTO ELETTIVO DEL PAZIENTE A QUEL TIPO DI PROTESI INTERFACCE ALTERNATIVE OTTIMIZZAZIONE La scelta del ventilatore è meno critica della scelta • AUMENTARE IL COMFORT DEL PAZIENTE dell’interfaccia. • RIDURRE LE PERDITE AEREE • RIDURRE IL RISCHIO DI LESIONI CUTANEE uso di diversi modelli di maschera ed eventuale loro rotazione uso di misure corrette uso di sistemi di fissaggio delle maschere in tessuto uso di mentoniere per ridurre le perdite aeree dalla bocca uso di maschere efficienti e pulite asepsi della cute uso di spaziatori naso-frontali uso di raccordi per il corretto inserimento del sondino naso-gastrico ! Ventilatore Principi Generali R.Urbino 2002 Principi Generali R.Urbino 2002 Principi Generali La variazione del livello di monitoraggio può esigere il trasferimento in altra area idonea, all’interno o all’esterno della struttura iniziale di cura : PERCORSI PREVISTI e CONDIVISI Obiettivi INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA IPERCAPNICA ( acuta su cronica) PaO2 > 55-60 mmHg FR < 25 atti/min pH > 7,35 INSUFFICIENZA RESPIRATORIA IPOSSIEMICA PaO2/FiO2 > 200 o aumento di 100 rispetto al basale FR < 30 atti/min pH > 7,35 Scopo del Monitoraggio Verifica degli Effetti Ricercati Risposta Soggettiva Parametro Rilevazione Dispnea VAS Osservazione VAS Osservazione Comfort Interpretazione Attenzione ai Pazienti STOICI ! Alto rischio di non adattamento e di insuccesso Coscienza K&M S Scala di Kelly & Matthay Grado 1: paziente sveglio e capace di eseguire 3 ordini complessi Grado 2: paziente sveglio, ma, capace di eseguire solo ordini semplici Grado 3: paziente soporoso, ma, risvegliabile al comando semplice Grado 4: paziente soporoso capace di eseguire ordini semplici dopo sollecitazione intensa Grado 5: paziente comatoso senza alterazioni troncoencefaliche Grado 6: paziente comatoso con alterazioni troncoencefaliche Kelly BJ, Matthay MA. Chest 1993;104:1818-24. Risposta Oggettiva Segni vitali Obiettivo • FR < 25/min • FC centrale e periferica ¯, 50 bpm • PA stabilità emodinamica no ipoperfusione Risposta Oggettiva muscle unloading Segni Impegno della muscolatura accessoria Paradosso Toraco- Addominale Contrazione del m. transversus abd. (eccessiva inflazione) Obiettivo ¯ ¯ o assente assente Risposta Oggettiva • VT espirato se ¯ : 5 ml/kg < VTe < 7 ml/kg controlla il paziente controlla le perdite P insp (PSV-APCV) V selezionato (ACV) T insp (I/E) o soglia espiratoria (APCV-PSV) Ottimizza la terapia medica Risposta Fisiologica Parametro • SpO2 Obiettivo 90 % (BTS 85%-90% Racc. C) • EGA arteriosa EGA arteriosa • EGA n. 1 a 1-2 ore * dall’ adattamento ottenuto EGA successive a 4-6 ore dall’inizio * o secondo - risultato della prima emogasanalisi - indici monitorizzati - condizioni cliniche del paziente • dopo ogni variazione della FiO2 (+/- BTS) • dopo ogni variazione di setting del ventilatore • almeno 1 /die nella fase di stato * BTS Racc. B Emogasanalisi n .1 Parametri • • • • paCO2 paO2 pH paO2/FiO2 Obiettivi - 5-10 mm Hg > 55-60 mm Hg > 7,35 o > t0 > 200 Comfort Verifica VAS Maschera 0 Obiettivo 10 perdita non lesiva (occhi) NO Cute Secrezioni no ritenzione Interazione Paziente Ventilatore TRIGGERING INSPIRATORIO No autoinnesco Sincronia piena: Fvent = F palpata Curve se disponibili • controlla perdite • regola sensibilità trigger insp. • titola PEEPe Interazione Paziente Ventilatore Triggering espiratorio no hang-up T insp sufficiente Riduzione dei rischi • S. da inalazione Verifica insufflazione gastrica SNG se necessario • Allarmi Inserisci tutti quelli disponibili • Intubation delay Verifica: effetto generale della NIV tempestività dell’ effetto controindicazioni • Termine NIV DEFINIZIONE DI FALLIMENTO intolleranza della maschera dovuta a dolore o disagio del paziente non miglioramento della dispnea instabilità emodinamica ischemia o aritmie ventricolari importanti non miglioramento dello stato mentale dopo 30’ di ventilazione in caso di carbonarcosi o di agitazione almeno 2 dei seguenti criteri dopo 2 ore di NIV : - pH < 7.3 o in peggioramento - FR > 35/min o in incremento - paO2 < 55 mmHg CRITERI PER L’IMMEDIATA SOSPENSIONE DELLA NIV Indicazione all’intubazione delle vie aeree per: impossibilità di miglioramento degli scambi gassosi o peggioramento rispetto ai valori precedenti la NIV compromissione dello stato di coscienza perdita della protezione delle vie aeree •Non miglioramento dello stato di coscienza a 30 minuti dall’inizio della NPPV nei pazienti in carbonarcosi, o nei pazienti agitati a causa dell’ipossiemia. Perdite aeree con impossibilità di continuare la NIV Gravi alterazioni del trofismo cutaneo Grave instabilità emodinamica CRITERI DI TERMINE STABILIZZAZIONE CLINICA FR < 24 /min; FC < 110/min; pH 7,35; SaO2 > 90 % durante somministrazione di O2 a 3 L/min. (Kramer, Hill) MODALITA’ riduzione delle pressioni applicate (2-4 cmH20 per volta) allungamento progressivo dei periodi di sospensione del supporto ventilatorio PAZIENTE IPERCAPNICO (BPCO) SVEZZATO Dopo 3 ore di respiro spontaneo: Sa02 > 90% con Fi02 < 0.4; pH > 7.35; FR < 35; assenza di dispnea grave e di alterazione dello stato di coscienza; stabilità emodinamica (Nava, 1998) PAZIENTE IPOSSIEMICO SVEZZATO In assenza di supporto ventilatorio: Pa02 > 75 mmHg con Fi02 = 0.5; FR < 30; pH > 7.35 (Antonelli 1998) IN CASO DI INSUCCESSO RIPRENDERE LA VENTILAZIONE E RITENTARE PIÙ GRADUALMENTE LO SVEZZAMENTO 2001 27: 1718-1728 Pratica Clinica EBM EBM Evidence Based Medicine Experience Based Medicine