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Metadata

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Metadata
Biblioteca Digitale
Anno 2005 – 2006
GRUPPO METADATA
Maestri Gianluca
Dal Soglio Serena
Conforti Laura
Dazzi Enrico
Vicini Matteo
Cavicchia Daniele
E-BOOK E FORMATI
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
Un FORMATO DI FILE
è la convenzione che
viene usata per
leggere, scrivere e
interpretare i contenuti
di un file.
I vari formati di eBook
possono essere
suddivisi in TRE
diverse categorie:
1) FORMATI TESTUALI
Il tipo di formato più utilizzato
per la realizzazione di eBook.
2) FORMATI DI IMMAGINI
BMP, DjVu, JPG
3) FORMATI AUDIO
DTB (Digital Talking Book)
FORMATI




Gli e-book vengono realizzati e pubblicati in diversi
formati.
Il mercato ha indirizzato le scelte dell'industria
editoriale verso formati di e-book protetti, leggibili
con software proprietario
Proprietario: ogni formato, o più in generale ogni
tecnologia, legata agli strumenti software e hardware
di un singolo produttore
I più diffusi formati proprietari per la realizzazione di
e-book sono: lit di Microsoft, tk3 di Night Kitchen,
pdb della Peanut Press e pdf di Adobe.
FORMATI TESTUALI
- FORMATI
APPOSITAMENTE IDEATI
PER GLI E-BOOK
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DesktopAuthor
LIT
Mobipocket
OeB
Palm Digital Media
PDF
- FORMATI NON
APPOSITAMENTE IDEATI
PER GLI E-BOOK
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ASCII
CHM
HTML
Ms Word (.doc)
PostScript
RTF
TeX
METADATA
• Metadata sono dati su altri dati o oggetti digitali.
Sono usati per identificare e descrivere risorse digitali e non, localizzate in un
sistema distribuito di rete.
• Un esempio immediato di metadata è il catalogo di una biblioteca: gli elementi
contenuti nella descrizione di un libro sono il titolo, l'autore, la localizzazione ed
altre informazioni. Lo scopo del catalogo è quello di identificare il libro nella
collezione e consentirne l'accesso.
• Essi rivestono un ruolo fondamentale in qualsiasi biblioteca digitale in
quanto, senza di essi, non si potrebbero eseguire operazioni di vitale importanza:
dal recupero di documentazione significativa alla gestione amministrativa della
medesima.
TIPO
DEFINIZIONE
ESEMPI
Amministrativo
Metadata usato nella
gestione e
l’amministrazione delle
risorse d’informazione
Informazioni d’acquisto
Diritti delle riproduzioni
Richieste di documentazioni di accessi legali
Informazioni di localizzazioni
Criteri di selezioni per le digitalizzazioni
Versioni di controllo e di differenziazione tra oggetti
informativi simili
Tracce audio create da sistemi di archiviazione
Descrittivo
Metadata usati per
descrivere o identificare
delle risorse informative
Le registrazioni dei cataloghi
Ricerca di risorse
Indici specializzati
Relazioni di iper connessioni tra le risorse
Annotazioni degli utenti
Metadata per sistemi di archiviazione generati da
creatori di registrazioni
Conservazione
Metadata in relazione alla
conservazione della gestione
delle risorse informative
Documentazione di azioni prese per conservare le
versioni fisiche e digitali delle risorse.
ES: il rinnovamento e lo spostamento dei dati
Documentazioni delle condizioni fisiche delle risorse
Tecnici
Metadata relazionati al
funzionamento di un sistema
o al comportamento di un
metadata
Documentazione dell’hardware e del software
Informazioni sulla digitalizzazione. Per esempio: il
formato, i rapporti di compressione di grandezza
Tracce dei sistemi dei tempi di risposta
Dati d’autentificazione e di sicurezza. Ad esempio:
chiavi criptate e password
Utilizzo
Metadata in relazione al
livello e al tipo di uso delle
risorse informative
Esibizione dei dati
Utilizzo e utilizzatori delle tracce
Riutilizzo del contenuto e informazioni multiversione
METADATA


Lo sviluppo dei metadata bibliotecari è
servito principalmente e innanzitutto a fornire
un accesso fisico e intellettuale al contenuto.
In breve, i metadata hanno la funzione di
facilitare il raggiungimento dei seguenti
obbiettivi:
OBIETTIVI
- SEARCHING, ovvero individuare l’esistenza di un documento;
(Identificazione)
- LOCATION,
ovvero recuperare
(Localizazzione) una particolare manifestazione del documento
- SELECTION,
(Selezione)
ovvero analizzare, valutare e filtrare
una serie di documenti;
- SEMANTIC
INTEROPERABILITY, ovvero permettere la ricerca in ambiti
(Interoperabilità)
disciplinari diversi;
- AVAILABILITY, ovvero ottenere informazioni sulla effettiva disponibilità
(Disponibilità) del documento;
MODELLO OAI
Il modello OAI può essere descritto a due livelli:
MODELLO FUNZIONALE: ha due componenti
1) Data Provide
2) Service provider
MODELLO TECNICO o "Harvesting di metadati":
I service provider interrogano i data provider da cui prelevano
i METADATI tramite il protocollo OAI-PMH, ("Protocol for Metadata Harvesting")
e confezionano servizi di valore aggiunto,
ponendosi più vicino all' utente finale perché ne facilitano la ricerca,
l'individuazione e la localizzazione di oggetti digitali in rete.
L’OAI SI BASA SU TRE LIVELLI

1.
2.
3.
Dati: sono i “digit”, vengono chiamati anche documenti o oggetti
digitali. Il modello del documento prevede che:
Ogni documento deve avere dei metadata (Dublin Core) che lo
descrivono perché essi devono essere catalogati.
Ogni documento deve avere un codice univoco ed identificativo.
Ogni documento deve essere strutturato secondo un determinato layout perché il documento è granulare (insieme di pezzi collegati) e
questa sua caratteristica è espressa dallo standard XML.

Metadata: quelli inseriti nei documenti vengono estratti dai motori di
ricerca e possono essere utilizzati indipendentemente dai data
provider. Su di essi si applica la diffusione della pubblicazione e
pertanto c’è bisogno di un grande lavoro di standardizzazione.

Interfaccia: ha a che fare con l’utente.
DUBLIN CORE

L’obiettivo del progetto Dublin Core è la definizione di
uno standard che permetta la descrizione di ogni
risorsa disponibile in Rete da parte degli autori stessi,
in modo,
1) sia da garantire un livello minimo di autocatalogazione
per ciascun documento
2) sia di costituire la premessa necessaria per realizzare
eventuali indicizzazioni successive più sofisticate, con
sistemi automatici o con catalogatori professionisti.
DUBLIN CORE
L'ultima versione del Dublin Core Metadata Element Set
rilasciata dalla Dublin Core Metadata Initiative (DCMI) si è
caratterizzata per:
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

semplicità d'uso - può essere impiegata anche dai non
specialisti della catalogazione
interoperabilità semantica - i dati sono descritti per
significato e valore
flessibilità - integra e sviluppa la struttura dei dati con
significati semantici diversi, è indipendente dall'applicazione
software o hardware in uso e può descrivere oggetti differenti
per tipologia e supporto.
CONCLUSIONI

UN’ESIGENZA LEGATA ALLO SVILUPPO DELLE
COLLEZIONI DIGITALI E’ QUELLA DI OTTENERE UN
ACCESSO INTEGRATO ALLE DIVERSE RISORSE DELLA
BIBLIOTECA.

LE BIBLIOTECHE DIGITALI FIN QUI REALIZZATE SONO
COSTRUITE SULLA BASE DI COLLEZIONI, CHE NON
HANNO ALCUN SIGNIFICATO FACILMENTE INTUIBILE PER
GLI UTENTI, MENTRE LA LORO ORGANIZZAZIONE PARE
BASARSI SU REGOLE CASUALI.

SERVE DUNQUE, DAL PUNTO DI VISTA DELLE
BIBLIOTECHE, UN SISTEMA DI GESTIONE DELLE RISORSE
DIGITALI CHE FACILITI L’ACCESSO AI SERVIZI A ESSE
COLLEGATE.
RINGRAZIAMO PER LA
CORTESE ATTENZIONE
Gianluca Maestri
Serena Dal soglio
Laura Conforti
Enrico Dazzi
Matteo Vicini
Daniele Cavicchia
Fly UP