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Epatite A esami di laboratorio - Analisi Cliniche Cimatti Roma

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Epatite A esami di laboratorio - Analisi Cliniche Cimatti Roma
LE EPATITI VIRALI:
STRUMENTI DI DIAGNOSI E MONITORAGGIO
VIRUS DELL’EPATITE A
• RNA Picornavirus (27nm)
 Unico sierotipo nel mondo
 Malattia acuta ed infezione
asintomatica
• No infezione cronica
 Anticorpi protettivi si sviluppano in
risposta ad infezione – conferiscono
immunità permanente
Resistente all’etere, inattivato da luce ultravioletta,
60°per almeno 10 ore, 100°per almeno 5 minuti
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
INFEZIONE DA HAV
Sieroprevalenza HAV in Italia
Concentrazione di HAV nei liquidi
biologici
Feci
Siero
Saliva
Urine
100
102
104
106
Dosi Infettive per ml
Fonte:
Viral Hepatitis and Liver Disease 1984;9-22
J Infect Dis 1989;160:887-890
108
1010
HAV: Trasmissione
 Contatti personali (familiari, sessuali,
asili)
 Cibo o acqua contaminati (alimenti
crudi, molluschi crudi)
 Esposizione ad emoderivati (rara)
(tossicodipendenti, trasfusioni)
FATTORI DI RISCHIO PER EPATITE A
•
Consumo di frutti di mare
•
Viaggi verso aree endemiche
•
Contatti in famiglia con pz. itterico
•
Circostanze di scarsa igiene
Epatite A – Quadro clinico
• Periodo di incubazione:
Media 30 giorni
Intervallo 15-50 giorni
• Ittero per gruppi di età:
<6 aa, <10%
6-14 aa, 40%-50%
>14 aa, 70%-80%
• Complicanze:
Epatite fulminante (< 1%)
• Sequele croniche:
Nessuna
EPATITE A SINTOMATICA
Ittero, urine ipercromiche, Feci ipocoliche
Febbre e sintomi intestinali
malessere generale
E.O.:
epatomegalia dolente (70%)
splenomegalia (10- 20%)
TRANSAMINASI molto elevate (x 50- 100)
Bilirubina  (mista), GT , Fosfatasi alcalina , sali biliari ,
VES , IgG ed IgM (30%) , talvolta linfocitosi.
Albuminemia e fattori della coagulazione nella norma
1 - 4 settimane
Il 90% delle infezioni decorre in maniera asintomatica
ALT
IgM
IgG
Sintomi
Infezione da epatite A: ematochimica
Titer
Ig Total
H A V fecale
0
3
4
6
7
8
5
Settimane dall’esposizione
12
24
EPATITE A: ANTICORPI
HAV IgM: compaiono durante la fase acuta e scompaiono dopo
la guarigione. Sono indice di infezione acuta.
HAV IgG:
compaiono verso la fine della fase acuta, restano
positivi tutta la vita e proteggono da future infezioni. Sono
indice di infezione pregressa
HAV Total (IgG + IgM):
positivo sia in soggeto in fase acuta
che in soggetto con pregressa malattia. In presenza di IgM non è
possibile stabilire la presenza di IgG e di stadiare l’infezione
GUARIGIONE:
Miglioramento clinico con regressione dei sintomi, dei
segni clinici, dei segni biochimici (normalizzazione
delle Transaminasi e della Bilirubina)
CLEARANCE DEGLI EPATOCITI INFETTI E DEL VIRUS
EPATITE FULMINANTE (1%)
E’ una epatite rapidamente ingravescente con necrosi
epatocellulare massiva che progredisce ad ATROFIA GIALLO
ACUTA.
E’ ESSENZIALE LA DIAGNOSI AI PRIMI SEGNI
riduzione dimensioni del fegato
riduzione funzionalità protidosintetica (ipoalbuminemia, attività
protrombinica < 20%)
encefalopatia sino al coma
Mortalità 70-95%
Causata da tutti i virus epatitici ma > nelle epatiti B
tra cui quelle con coinfezione delta
CAUSE PIU’ FREQUENTI DI EPATITE FULMINANTE
Epatite da virus HAV





Epatite da virus HBV
Epatite da virus HBV +D
Epatite da paracetamolo
Epatite da tossici (amanita falloide, CCL4)
Epatite criptogenetica  20-30% dei casi
CAUSE MENO FREQUENTI DI EPATITE FULMINANTE
• Epatite da altre cause iatrogene (alotano, isoniazide, acido
valproico,propiltiouracile fenilidantonina)
• Malattia di wilson
• Sindrome di Budd-Chiari
• Malattia veno-occlusiva
• Epatite autoimmune
• Infiltrazione neoplastica
• Primary Graft Non Function dopo trapianto di fegato
PROFILASSI
IMMUNOPROFILASSI PASSIVA
IG umane: somministrate pre- o post- esposizione, proteggono
dall’infezione per alcune settimane
IMMUNOPROFILASSI ATTIVA
Vaccino: costituito da virus vivo e attenuato
Efficace in quasi 100% casi
Somministrazione i.m. in regione deltoidea
Schema vaccinale: 1°dose; 2°dose dopo 6 mesi
Durata della protezione : 10-15 anni o più
CHI VACCINARE ?
•
Viaggiatori in aree ad alta endemia per epatite A
•
Addetti agli impianti fognari e al trattamento delle acque
•
Personale di asili infantili
•
Personale e ospiti di istituti per bambini e giovani ritardati
mentali
•
Conviventi con pazienti affetti da epatite A e tutti coloro che
hanno contatti ravvicinati con tali
•
Pazienti in ospedali e comunità
•
Personale di laboratorio che ha contatti con HAV
•
Candidati a trapianto d’organo
•
Pazienti affetti da epatite cronica (virale o di altra eziologia)
•
Tossicodipendenti e.v.
•
Omosessuali maschi con partner multipli
EPATITE E
Il virus dell'epatite E, identificato nel 1990, è un virus ad
RNA appartenente alla famiglia dei Calicivirus.
EPIDEMIOLOGIA
• La trasmissione del virus è di tipo oro-fecale, analogamente a
quanto avviene per il virus dell'epatite A; la fonte principale di
infezione è costituita dall'acqua contaminata.
• Il virus è attualmente diffuso solo nei Paesi Asiatici,
nell'America Centrale e nell'Africa del Nord; i pochi casi
riscontrati in Italia sono tutti d'importazione, riscontrati cioè in
soggetti che si erano recati nelle zone a rischio.
Distribuzione geografica dell’epatite E
Focolai epidemici o casi sporadici con conferma di laboratorio in
>25% di casi di epatite non-ABC
CARATTERISTICHE CLINICHE
•
Incubazione di circa 2 - 8 settimane
•
Andamento simile a quello della epatite A.
•
Non si ha mai la cronicizzazione
•
Maggiore frequenza di forma fulminante nelle donne gravide con
un tasso di letalità che può raggiungere il 20% nel terzo trimestre
di gravidanza
VIRUS DELLA EPATITE E (HEV)
• FAMIGLIA: CALICIVIRIDAE (?)
• CAPSIDE: ICOSAEDRICO, 35-40 nm
• UNA PROTEINA STRUTTURALE PRINCIPALE E
DUE PROTEINE MINORI FORMANO IL CAPSIDE
• INVOLUCRO PERICAPSIDICO ASSENTE
• GENOMA: RNA (+), 7.500 nt
• REPLICAZIONE CITOPLASMATICA
DIAGNOSI
• Clinica ed epidemiologica
• Esclusione di altre epatiti (epatite A) mediante test
sierologici
• Ricerca degli Ab specifici e HEV RNA
HEV: CARATTERISTICHE DELL’INFEZIONE
•
TRASMISSIONE DELL’INFEZIONE: VIA ORO-FECALE
•
REPLICAZIONE CITOPLASMATICA
•
PATOGENESI: EFFETTO CITOPATICO
•
IL QUADRO CLINICO E’ PARTICOLARMENTE SEVERE NELLE DONNE IN
GRAVIDANZA
•
L’EPATITE E E’ PIU’ FREQUENTE NEI GIOVANI-ADULTI
•
NON ESISTE UN VACCINO
PREVENZIONE
• Valgono le norme generali descritte per l'HAV
• Non esiste un vaccino specifico
MISURE DI PREVENZIONE E CONTROLLO PER I
VIAGGIATORI NELLE REGIONI AD ELEVATA
ENDEMIA DELL’EPATITE E
• Evitare di bere acqua (e bevande con ghiaccio) non sicura,
consumare frutti di mare crudi, e frutta/verdure non cucinati
• Le IG provenienti da donatori in Paesi Occidentali non sono
utili per la prevenzione dell’infezione
• L’efficacia delle IG provenienti da donatori di aree endemiche
è sconosciuta
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