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L`alimentazione: una ricerca
Realizzato da: Sofia Corsi Giulia Giuggioloni Malnutrizione e sottonutrizione Cenni sulla dieta mediterranea I nutrienti Il fabbisogno energetico L.A.R.N. Composizione chimica del corpo umano metabolismo basale Definizione di caloria processo di panificazione e pastificazione IL LATTE Cos’è la malnutrizione ? La malnutrizione è uno stato patologico che si stabilisce quando non sono soddisfatte le esigenze nutritive, qualitative e quantitative di un organismo nel tempo. Con "malnutrizione" si intende uno squilibrio , una carenza o un eccesso , nell'assunzione di nutrienti e altri fattori necessari per una vita sana. La malnutrizione si può manifestare come sommario denutrizione o sovralimentazione. McDonald's's promuove il suo cibo come salutare ma in realtà ha un alto contenuto di grassi animali, zucchero, sale e basso contenuto di fibre e vitamine; esattamente in numerose ricerche è stato collegato che questo tipo di dieta porta malattie cardiocircolatorie, cancro, diabete e artrite . Questo cibo è anche imbottito di additivi chimici che causano malattie ed iperattività nei bambini. Da non dimenticare che la carne avendo un alto contenuto di calorie, manca di volume e induce a mangiare troppo causando obesità. CHE COS’ E’ LA DIETA MEDITERRANEA? La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari tradizionali dei paesi europei del bacino mediterraneo, in particolare Italia. STORIA … Nel 1939, il primo a intuire la connessione tra alimentazione e malattie del ricambio, quali diabete, obesità, fu lo scienziato americano Ancol Keys notò una bassissima incidenza di malattie delle coronarie presso gli abitanti del Cilento, nonostante l’elevato consumo di olio d’oliva ed avanzò l’ipotesi che ciò fosse da attribuire al tipo di alimentazione caratteristico di quell’area geografica. I consigli di luigi … GLI SPAGHETTI AL POMODORO FRESCO … ideali per essere mangiati in estate … Sono sempre buoni e molto apprezzati PER SAPERNE DI PIU’ Difficoltà • • • • • • • • • GLI SPAGHETTI AL POMODORO FRESCO … Preparazione Lavare i pomodori e sbollentarli per una decina di minuti. Scolarli e spellarli. Passarli col passaverdure e raccogliere la salsa. Riscaldare l'olio con l'aglio schiacciato, quindi aggiungere il passato di pomodori e salare. Far cuocere il sughetto per 15 minuti circa a fuoco basso, rimestando ogni tanto. A seconda dei gusti aggiungere al sugo capperi o pepe a piacere. Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata. Scolarli e condirli con il sugo fresco di pomodoro. Impiattare gli spaghetti e mettere in ogni piatto qualche foglia di basilico per insaporire A cosa fa bene la dieta mediterranea? La dieta mediterranea fa bene alla salute perché è un modello alimentare che favorisce il corretto bilanciamento di entrate caloriche e spese energetiche. Tiene alla larga i tumori, previene l'infarto ed i disturbi cardiocircolatori, mantiene il livello di colesterolo sotto controllo, è ricca di sostanze che disattivano i radicali liberi, previene l'obesità, l'ipertensione e buona parte dei casi di diabete. • • • • • • Proteine o protidi Glucidi o carboidrati Grassi o lipidi vitamine Sali minerali L’acqua CHE COSA SONO LE PROTEINE? Le proteine sono composte da molecole molto complesse,formate da carbonio idrogeno azoto e ossigeno. CHE FUNZIONE SVOLGONO? Le proteine svolgono una funzione plastica e ricostruttiva. 4kl per grammo … Come possono essere • NOBILI Cioè che contengono tutti gli aminoacidi essenziali … Come la carne il latte e i suoi derivati, le uova e il pesce. • NON NOBILI • Cioè che non contengono tutti gli aminoacidi essenziali … • Come i cereali, ilegumi. • CHE COSA SONO I CARBOIDRATI? • I carboidrati sono un nutriente fondamentale in quanto forniscono la principale fonte di energia utilizzabile dal nostro organismo sono sostanze ternarie e forniscono all’organismo. • 4 KL PER GRAMMO… Come si differenziano • I monosaccaridi contengono una sola molecola di zucchero. Per approfondire … Il miele è un alimento prodotto dalle api. Il miele viene prodotto a partire dal nettare e dalla melata. La melata è prodotta da vari Omotteri, fitomizi, i cui escrementi zuccherini sono la base alimentare per numerosi insetti. Le fasi di lavorazione del miele sono un insieme di procedimenti che l'apicoltore compie per ottenere il miele in forma commercializzabile. La lavorazione dell'uomo inizia dove finisce quella dell'ape ovvero alla fine delle fioriture, dopo che le api hanno immagazzinato ed opercolato il miele nei favi. La lavorazione di seguito descritta è quella utilizzata nell'apicoltura moderna razionale. Estrazione dei melari; Disopercolatura; Smielatura; Filtraggio; Decantazione; Schiumatura; Invasettamento; Stoccaggio. Estrazione dei melari Le api accumulano il miele prodotto nei favi contenuti nei melari. Al momento opportuno l'apicoltore decide di toglierli dall'arnia per portarli in laboratorio ed iniziare l'estrazione del miele. Disopercolatura Questa operazione viene effettuata manualmente con una apposita forchetta o coltello, oppure attraverso un procedimento meccanizzato grazie alla macchina disopercolatrice. Smielatura Una volta disopercolate le celle, i telaini vengono posti nello smielatore che, grazie alla forza centrifuga, fa fuoriuscire il miele. Filtraggio Il miele viene versato nei maturatori passando attraverso i filtri che raccolgono i residui di cera, i pezzi di ape e qualsiasi altro materiale fosse accidentalmente finito nel miele. I filtri hanno maglie di diverse dimensioni e, di solito, se ne utilizzano un paio con maglie differenziate (larghe, sottili). Vengono utilizzati anche filtri a sacco di nylon. Decantazione Nella fase di smielatura il miele acquista aria che viene eliminata nella fase di decantazione: nel maturatore il miele decanta e l'aria viene a galla sotto forma di bollicine che formano la schiuma. Schiumatura In questa fase viene eliminata la schiuma prodotta dalla fase di decantazione. Invasettamento Una volta tornato limpido per l'eliminazione dell'aria e prima che inizi la cristallizzazione il miele può essere invasettato (per la vendita al dettaglio) o versato in latte o fusti (per la vendita all'ingrosso). Per invasettare viene utilizzata una macchina chiamata invasettatrice. Stoccaggio Lo stoccaggio è una fase importante per il miele in quanto una elevata temperatura, una esposizione al sole o altre operazioni errate possono compromettere la qualità, il sapore ed anche la commestibilità del prodotto. • I disaccaridi contengono due molecole di zucchero. • I polisaccaridi contengono più molecole di zucchero. • I grassi sono sostanze ternarie e hanno una funzione energetica. • 9kl per grammo Come si classificano • Di origine animale Come ad esempio il burro il lardo e lo strutto. Un eccesso di grassi animali crea il colesterolo cattivo. • Di origine vegetale Come ad esempio l’olio extra vergine d’oliva o l’olio di semi. Cosa sono le vitamine? Le vitamine hanno una funzione regolatrice e non forniscono alcuna caloria. sono 20 e vengono indicate con le lettere dell’alfabeto Storia … Furono scoperte nel 1912 da beniamino funk . 0 kl per grammo Come si dividono le vitamine? Le vitamine si dividono in : Liposolubili:si sciolgono solo in presenza di sostanze grasse.[ A. E. K. D ] Idrosolubili: si sciolgono in acqua.[B1. B2. B12. PP. H. C. ACIDO FOLICO. ACIDO PANTOTENICO] PER APPROFONDIRE LA VITAMINA C… Vitamina C o acido ascorbico Agrumi, pomodori, fragole, patate, frutti di bosco, broccoli, Meloni … Antiscorbuto; Previene le malattie cardiovascolari fortifica le difese immunitarie abbassa il colesterolo. Per aPProfondire… Cosa provoca la mancanza di vitamine? Avitaminosi: ormai scomparsa nei paesi occidentali ma ancora diffusa in paesi dove non vi è una vasta alimentazione. Scorbuto: questa malattia colpiva soprattutto i marinai che andando per mare non avevano la possibilità di mangiare frutte fresca. I Sali minerali Sono costituenti di molti alimenti in particolar modo nella verdura nella frutta e nell’acqua. Essi hanno un ruolo fondamentale nel funzionamento di tutti gli organismi viventi per questo motivo sono detti anche minerali essenziali. L’ACQUA L’Acqua è indispensabile all’organismo,il quale ne consuma circa 2.5 litri al giorno. POTABILE Batteriologicamente pura. OLIGOMINERALECon pochi Sali minerali. MINERALECon più Sali minerali. Il fabbisogno energetico E’ la quantità di energia di cui ha bisogno ogni individuo.DIPENDE DA: ETA’ i bambini hanno più bisogno di energia. SESSO l’uomo ne ha più bisogno della donna CLIMA a seconda del clima varia il bisogno di energia STATO Di SALUTE la persona sana ha più bisogno di energia. ATTIVITA’ la persona sedentaria ne ha meno bisogno di una che svolge attivita’ fisica. L’istituto nazionale della nutrizione ha fissato i livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti per la popolazione italiana. COMPOSIZIONE CHIMICA DEL CORPO UMANO Il nostro corpo umano contiene: 63% di acqua, 17% di proteine, 15% di grassi, 4% di minerali e 1% di vitamine e zuccheri. 15% 4% 1% acqua proteine grassi 17% 63% Sali minerali vitamine e zuccheri Il metabolismo basale … • E’ il consumo di energia nell’arco di 24 ore di un individuo a riposo e che rimane in un ambiente a temperatura ideale. La caloria … • Definizione … La caloria o kilocaloria è la quantità di calore necessaria ad elevare di 1grado C la temperatura di un kilo di acqua distillata. Processo di panificazione FARINA TIPO 1E0 ACQUA 30°C LIEVITO* SALE BURRO,OLIO, STRUTTO IMPASTO La pasta viene tagliata FOGGIATURA LIEVITAZIONE In forni a 230°C per i panini e 300°C per 1 kg di pane. I saccaromiceti muoiono perché non resistono a temperature elevate; l’ alcol evapora; la parte esterna si caramellizza * COTTURA Materie prime; Ingredienti per pane speciale, elementi aggiuntivi; Il lievito contiene SACCAROMICETI, microrganismi unicellulari. In stanze con umidità a 30°C. I saccaromiceti trasformano il glucosio in anidride carbonica e in alcol etilico PROCESSO DI PASTIFICAZIONE SEMOLA DI GRANO DURO ACQUA PEPERONCINO, NERO DI SEPPIA IMPASTO SOTTO VUOTO PRESSATURA Dà forma alla pasta. TRAFILATURA ESSICCAMENTO In forno o in stanze dove viene immessa aria calda, che non supera mai gli 80°C STAGIONATURA IMPACCHETTAMENTO Materie prime; Elementi aggiuntivi. La temperatura viene portata a 80°C poi abbassata a temperatura ambiente e infine essiccata. Dura 24 h. In sacchetti di celofan • Formaggi italiani • L’alimentazione oggi L’ALIMENTAZIONE OGGI. Le nuove frontiere dell’AGRICOLTURA. LA STRADA IMBOCCATA DALLA BIOTECNOLOGIA Per BIOTECNOLOGIA si intende quella tecnologia che impiega organismi viventi in processi produttivi di diversa natura,sia in ambito industriale che agricolo. attraverso la biotecnologia si possono modificare geneticamente le specie naturale e creare nuove specie. Le ricerche sono incentrate per creare, per esempio, pomodori capaci di resistere di più sui banchi di vendita. la ricerca genetica sta per ora percorrendo solo strade orientate al commercio e solo pochi soldi e poco tempo sono investiti nella ricerca di soluzioni per le economie più povere. IL PROTOCOLLO DI CARTAGENA E L’UNIONE EUROPEA. Il protocollo di CARTAGENA è un accordo che è stato adottato nel 2000 ed è entrato in vigore nel 2004. Il protocollo si basa sul PRINCIPIO DI PRECAUZIONE:poiché non si sa ancora con certezza quali effetti possono avere gli organismi geneticamente modificati(OGM) sugli uomini e sulla natura,ogni paese ha la possibilità di RIFIUTARSI di far entrare quei prodotti nel proprio territorio. I prodotti destinati all’alimentazione dovrebbero inoltre essere provvisti di un’etichetta che dice che possono contenere OGM. L’Unione Europea rifiuta di consentire la commercializzazione di OGM, a meno che siano etichettate come tali e sia possibile seguirne il percorso produttivo. L’AGRICOLTURA BIOLOGICA. L’agricoltura biologica è una produzione che cerca di ritornare alla natura mentre si allontana dalla chimica. Gli alimenti biologici sono coltivati senza far uso di sostanze chimiche me solo di concimi organici. Il mercato dei prodotti agricoli biologici sta diventando sempre più importante. Oltre a garantire il benessere della salute,l’agricoltura biologica limita l’inquinamento dei suoli e dell’acqua provocato dall’utilizzo di sostanze chimiche. SI MANGIA! I PIATTI DEL CINEMA … Biancaneve e la mela … Bags Bunny e l’immancabile carota … Pasta e fagioli che bontà Che torte!! Biancaneve è attenta alla dieta. Proprio brava la nostra Biancaneve! Nell’imperdibile cartone animato infatti è indimenticabile il morso alla mela avvelenata! Complimenti Biancaneve una mela al giorno toglie il medico di torno!! LA TORTA DI MELE … Ingredienti: 250 grammi di farina 150 grammi di zucchero 150 grammi di burro 3 uova mezza bustina di lievito per dolci 1 bicchierino di latte 4 mele zucchero a velo quanto basta PREPARAZIONE: In un recipiente capiente montare le uova con lo zucchero con il battitore elettrico, quindi unire la farina, il burro fuso, il bicchierino di latte e per ultimo il lievito ed amalgamare bene. Disporre il composto in una teglia per dolci precedentemente imburrata, sbucciare le mele, tagliarle a fettine sottili e disporle con molta cura a raggera sopra al composto. Infornare a 180 gradi per circa 35 minuti; lasciar raffreddare la torta e cospargerla di zucchero a velo prima di servirla. LA CAROTA … BONTA’ E SALUTE Anche il nostro amato coniglietto sembra aver una mania per un’alimentazione SANA. Bravo BAGS BUNNY !! Meglio prevenire che curare … PASSATO DI CAROTE • Preparazione Pulire e lavare le carote. Sbucciare le patate. Tritare la cipolla. Tagliare a pezzetti carote e patate. Porre tutte le verdure in una casseruola, unire una noce di burro, il dado e coprire a filo di acqua. Cuocerle a fuoco medio. A cottura ultimata frullare tutto, rimettere sul fuoco unendo il latte, un pizzico di pepe e aggiustando di sale. Far amalgamare il passato senza farlo bollire e servirlo ben caldo. • Ingredienti e dosi per 4 persone • • • • • • • • 5 carote 2 patate 1 cipolla 1/2 bicchiere di latte 1 dado per brodo vegetale 1 noce di burro 1 pizzico di pepe Sale UN PIATTO UNICO ANCHE NEL GUSTO … Lo sanno bene anche i nostri amici Bud Spencer e Terence Hill … Gli indimenticabili protagonisti di molti film divertentissimi. • • • • PASTA E FAGIOLI … INGREDIENTI 350 gr di fagioli, 150 gr di olio extravergine d'oliva, due spicchi d'aglio, 200 gr di pelati, un cucchiaio di concentrato di pomodoro, una costa di sedano, origano e prezzemolo, 400 g di pasta mista, un pezzetto di peperoncino forte (o pepe), sale Come preparare la ricetta pasta e fagioli mettere a cuocere i fagioli in acqua abbondante, coperti e a fuoco lento; a cottura quasi ultimata rosolare in un tegame il sedano tagliato e pezzettini e l'aglio, nell'olio. quando l'aglio sarà biondo toglierlo e, fuori dal fuoco, perché non brucino, aggiungere i pelati, il concentrato di pomodoro, il peperoncino , mezzo bicchiere di acqua e il sale; mescolare, bollire per 10 minuti a fuoco lento, poi versare subito il tutto nei fagioli (un poco "disfatti") e continuare per un quarto d'ora la cottura sempre a fuoco lento. per legare meglio la pasta, passare una piccola quantità di fagioli e rimetterli poi nella pentola. calare la pasta nei fagioli, aggiungere l'origano, alzare il fuoco perché il bollo riprenda al più presto e cuocere aggiungendo, se fosse necessario, un poco di acqua a bollore. a cottura ultimata, riposare per una decina di minuti. la minestra deve risultare asciutta e legata da una salsa cremosa. QUANTE TORTE!! Sicuramente ricorderemo tantissime torte in TV la torta al cioccolato della signorina trincia bue … e il celebre show “TORTA IN FACCIA”. Ricordiamoci però che esagerare è dannoso alla salute quindi ANDATECI PIANO! TORTA AL CIOCCOLATO … • • Procedimento Lavorare con una frusta i tuorli d’ uovo con lo zucchero e aggiungere 3 cucchiaini di acqua fino ad ottenere un composto soffice e spumoso. A parte sciogliere il burro a fuoco lento e lasciarlo raffreddare, poi aggiungerlo al composto di uova e zucchero. Unire la farina setacciata, la fecola, il cacao e il lievito. Montare a neve fermissima gli albumi con un cucchiaino di zucchero e inglobarli all’impasto. Versare nello stampo imburrato e infarinato E cuocere per un’ ora nel forno gia caldo a 180° C. Sfornare e lasciar raffreddare. Procedere per la preparazione della ganache (copertura) al cioccolato portando ad ebollizione la panna, quando accenna il bollore togliere dalla fiamma e inglobare il cioccolato grattugiato e il cognac. Amalgamare e poi lasciare raffreddare per almeno 5 ore. Stendere il composto sulla torta e decorare con i riccioli di cioccolato. • Ingredienti 300 gr di zucchero 4 uova 125 gr di burro 200 gr di farina 40 gr di fecola di patate 50 gr di cacao amaro 1 cucchiaino di lievito. Con il termine generico di latte si intende normalmente quello di mucca. Il latte è un alimento fondamentale e insostituibile dell’alimentazione umana perché contiene tutte le sostanze necessarie all’organismo. IL VIAGGIO DEL LATTE COMPOSIZIONE VARIETA’ LA COMPOSIZIONE DEL LATTE PRINCIPALI COMPONENIT DEL LATTE COMPONENTI DESCRIZIONE ACQUA È PRESENTE NELLA MISURA DELL’86-88% LIPIDI SONO COSTITUITI DA GLICERIDI,STEROIDI E LECITINE,PRESENTI IN MISURA 3,5-5,5% PROTIDI SONO LA CASEINA LA LATTOGLUBINA E LA LATTOALBUMINA GLUCIDI SONO COSTIDUITI DAL LATTOSIO PRESENTE NELLA MISURA 3,5-4% SALI MINERALI I Più IMPORTANTI SONO IL FOSFOROIL POTASSIO IL CALCIO E IL SODIO VITAMINE SONO PRESENTI QUELLE IDROSOLUBILI E ANCHE LE LIPOSOLUBILI GAS DISCIOLTI CO2,O2 ED N2 LE VARIETA’ DEL LATTE VARIETA’ COMMERCIAL DI LATTE TIPI CARATTERISTICHE LATTE FRESCO INTERO Latte pastorizzato contenente almeno il 3% di grassi LETTE PARZIALMENTE SCREMATO Latte pastorizzato contenente l’1,8% di grassi LATTE SCREMATO Latte pastorizzato contenente meno del 5% di grassi LATTE CONDENSATO latte da cui è stata eliminata una parte d’acqua e addizionato dello zucchero. LATTE IN POLVERE Latte quasi completamente disidratato LATTE FERMENTATO E’ lo yougurt,cioè latte che ha subito la fermentazione a opera di speciali fermenti che trasformano il lattosio in acido lattico. IL LATTE DALLA STALLA ALLA CENTRALE ALLA NOSTRA TAVOLA. Una volta munto il latte (36-37 gradi) viene portato a una temperatura di circa 4 gradi. Il latte viene poi trasportato alla cisterna del latte sempre in congelatori a 4 gradi altrimenti il latte diventerebbe acido. ALLA CENTRALE: • Avviene l’analisi chimica del latte • Si preleva il grasso che si forma sopra il latte attraverso la OMOGENIZZAZIONE le molecole di grasso vengono frantumate il piccole bollicine in questo modo il latte: • È PREDIGERITO • SI EVITA IL RIAFFIORAMENTO • IL LATTE DIVENTA Più BIANCO Il grasso viene poi rimesso nel latte in diverse quantità • LATTE INTERO 3,5 • LATTE PARZIALMENTE SCREMATO 1,8 • LATTE SCREMATO poche tracce DENOMINAZIONE LATTE STERILIZZATO O A LUNGA CONSERVAZIONE METODO UHT : viene portato a una temperatura di 140 gradi per pochi secondi. DURATA 3 MESI FUORI DAL FRIGORIFERO EFFETTI 1. 2. 3. 4. MORTE AGENTI PATOGENI E NON PATOGENI I NUTRIENTI SI MODIFICANO IL LATTE CARAMELLIZZA CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE MODIFICATE DENOMINAZIONE Latte fresco o PASTORIZZATO METODO VIENE RISCALDATO A 80 GRADI PER POCHI SECONDI(20 SEC.) EFFETTI •Morte dei germi patogeni •I principi nutritivi restano invariati •Non si modificano le caratteristiche organolettiche Formaggi italiani Pecorino marchigiano Materia prima utilizzata: latte ovino crudo di provenienza locale, al latte appena munto si aggiunge caglio naturale di provenienza locale (nella zona dei Monti Sibillini è tipica la consuetudine di aromatizzare il caglio con erbe locali). Dopo queste operazioni, la massa viene messa nelle fascere e pressata con il palmo delle mani per favorire lo spurgo del siero; frequente la semicottura della cagliata per il prodotto stagionato che avviene a 45/48°. La salatura si effettua a secco mettendo le forme sotto sale fino ad un massimo di due giorni; la maturazione avviene in ambiente fresco ed umidità media, dove le forme vengono rigirate giornalmente e lavate a giorni alterni con acqua e siero tiepido. Frequente la stagionatura del prodotto fino a oltre, un anno. Il prodotto finito si presenta in forme di altezza 6-10 cm, diametro 14-20 cm, peso kg 1-2,5; forma cilindrica,crosta giallastra, pasta bianca,sapore pastoso delicatamente aromatico (il formaggio stagionato ha la crosta unta di olio di oliva di colore tendente al rossastro, pasta compatta di colore giallo, gusto e aroma intensi). Provolone Il colore della pasta è giallo paglierino. La durata della stagionatura, unitamente al tipo di caglio usato, determina il sapore; quando viene usato caglio di agnello o di capretto, il cosiddetto "caglio forte", con una stagionatura che supera i 6 mesi, il formaggio assume un gusto piccante, particolarmente ricercato tra i buongustai. La pasta del formaggio così plasmata, viene chiusa all'apice della forma. E' questa una operazione che richiede molta abilità e pazienza poichè, quando la pasta perde la sua plasticità, la riottiene in acqua a temperature elevate. Le forme modellate e chiuse, vengono immediatamente introdotte in acqua corrente affinchè possano raffreddarsi e rassodarsi. Seguirà la fase della salatura, durante la quale occorre aver cura di rivoltare le forme per ottenere uniformità di penetrazione di sale. Successivamente verranno legate con idonee corde e disposte in modo caratteristico ed appese per la fase della stagionatura, che avviene in moderni magazzini dove l'aria e l'umidità sono attentamente controllate. Scamorza abruzzese Anche se attualmente è diffusa su tutto il territorio regionale, la scamorza trova la sua zona di più antica tradizione nelle aree confinanti con il Molise delle province di Chieti e L'Aquila. Ottenuta da latte intero di vacca, di forma tipica che ne consente la legatura con il laccetto, è tradizionalmente destinata ad essere consumata non fresca, ma leggermente appassita. Le attuali esigenze di mercato ne hanno diffuso la tipologia fresca che comunque presenta caratteristiche diverse dal fiordilatte in quanto a pasta più dura, con filatura più consistente. Il prodotto prevede l'uso di latte crudo e di sieroinnesto aziendale per l'acidificazione della cagliata. Montasio È prodotto in Friuli dal 1200 con la stessa semplice ricetta. Fu osservando i metodi utilizzati nei pascoli di montagna che, nel tredicesimo secolo, i monaci dell’Abbazia di Moggio Udinese affinarono le tecniche di produzione del formaggio che avrebbe preso il nome dell’altipiano su cui sorgeva l’Abbazia: l’altipiano del Montasio. Fu allora che si posero le basi di una tradizione che oggi consente al Friuli-Venezia Giulia e al Veneto Orientale – sono queste, infatti, le due zone elettive di produzione – di proporre ai buongustai di tutto il mondo uno dei formaggi più tipici del vasto panorama della produzione italiana. Le tecniche di produzione – note fin dall’antichità nei pascoli di montagna – si diffusero via via lungo le vallate delle Alpi Giulie e Carniche, per poi arrivare nella pianura friulana e veneta. Mozzarella di bufala campana La Mozzarella di Bufala è un formaggio a pasta filata, molle, crudo con un particolare bouquet, ottenuto esclusivamente con latte intero di Bufala, da consumarsi subito o entro 2-3 giorni. Viene prodotta nelle regioni meridionali della Campania, Puglia, Lazio.E' un formaggio reso a Denominazione Tipica con Decreto 28 settembre 1979, pertanto da non è da confondere con il Fior di Latte che è un formaggio a pasta filata molle, fabbricato oramai in molte regioni d'Italia, ma prodotto con latte vaccino.Oltre alla qualità del latte, sono le fasi della lavorazione ad influenzare molto la bontà della mozzarella. Viene prodotta in forma globosa oppure in altre forme tipiche Pecorino di Norcia Prodotto con latte intero di pecora. Ha forma cilindrica con un'altezza di cm. 8-14 ed un diamentro di cm. 15-24; la crosta più o meno abbucciata a secondo della durata della stagionatura di colore giallo; la pasta di colore tra il bianco ed il paglierino; il sapore è piccante che tende ad attenuarsi con la stagionatura. Quest'ultima può durare dai 120 ai 180 giorni. Viene prodotto da gennaio ad agosto nel territorio dell'alta Val Nerina comprendente i comuni di Norcia, Cascia, Preci, Poggiodomo, Monteleone di Spoleto. Pecorino romano Oggi il Pecorino Romano viene prodotto nelle stesse, esclusive zone d'origine e con lo stesso, naturale procedimento di secoli fa. L'unica differenza rispetto al passato consiste nel fatto che le operazioni di cagliatura, salatura e stagionatura avvengono in modernissimi caseifici, tecnologicamente all'avanguardia sotto il profilo igienico-sanitario, per garantire ai consumatori i necessari requisiti di salubrità del prodotto. La produzione del Pecorino Romano è limitata alle aree della regione Lazio, della Sardegna e della provincia di Grosseto in Toscana Formaggetta savonese Il latte ottenuto da una o più mungiture giornaliere viene suddiviso in piccoli contenitori cilindrici di terracotta e addizionato di caglio liquido. Viene poi lasciato coagulare a temperatura ambiente per un periodo variabile da 8 a 24 ore. Terminata la coagulazione, attraverso un lento capovolgimento di ogni contenitore, si rovescia il contenuto in una fascera, evitando con cura la rottura della cagliata. Si lascia sgrondare il siero e si procede alla salatura manuale della prima faccia della formaggetta. Dopo alcune ore si ribalta la forma e si sala la seconda faccia. Dopo altre 8-12 ore la formaggetta può essere già consumata oppure lasciata per 30 giorni a stagionare. La Formaggetta Savonese si produce ormai unicamente nel comune si Stella ed è composto per il 90% di latte caprino e 10% di latte vaccino Puzzone di moena Formaggio derivato da latte vaccino latte intero. Richiede una stagionatura da cinque mesi ad un anno circa. L'area di produzione comprende le valli di Fiemme e Fassa. Mentre non richiede alcuna spiegazione la dizione italiana, più difficile da comprendere è la designa ladina del formaggio: Spretz Tzaorì sta, semplicemente, per formaggio saporito. Tipico della Val di Fassa, ha pasta morbida, fondente, con occhiatura rara e irregolare, assai odorosa. Il suo sapore intenso, lievemente e gradevolmente piccante. Squisito con la polenta e la purea di patate. Caciocavallo del Gargano La bontà del Caciocavallo Podolico, il cui nome deriverebbe dalla stagionatura delle provole legate insieme a cavallo di un bastone orizzontale, dipende in buona misura dalle condizioni climatiche e dell'allevamento delle vacche Podoliche (una razza di origine ucraina introdotta con l'invasione dei Barbari) che forniscono un latte dalle superbe qualità organolettiche. Il caciocavallo si presenta in forma rotondeggiante, la pasta è morbida e di colore bianco panna, ha sapore dolce e profumo delicato. Dopo appena tre mesi di stagionatura, è ottimo da mangiare; con il tempo la pasta diventa sempre più compatta e solida, di colore giallo ocra. Il .formaggio è perfetto intorno ai tre anni. Asiago Viene fatto utilizzando esclusivamente latte di vacca lasciato riposare da sei a dodici ore in apposite vaschette, al fine di permetterne la scrematura. Segue la lavorazione in caldaia e la successiva estrazione della cagliata, la cui forma viene modellata in apposite fascere in legno e successivamente in altre di materiale plastico per imprimervi il marchio doc. La salatura viene fatta con la salamoia o eventualmente a secco, utilizzando sale grosso da cucina. A seconda della durata della successiva stagionatura si distinguono due tipi di Asiago d'allevo: quello "mezzano", maturo in 3-5 mesi, e quello "vecchio", dal sapore leggermente piccante, stagionato per 9 mesi e più. Una volta uscito dal magazzino di stagionatura, l'Asiago d'allevo si presenta con forme alte 9-12 cm., facce piane del diametro di 30-36 e un peso che varia dai 9 ai 12 Kg. La pasta interna è tipicamente compatta, granulosa, di colore paglierino e con occhiatura sparsa di piccola o media grandezza. Scamorza calabra Prodotta con latte vaccino intero, crudo. La scamorza calabra è un formaggio a pasta filata, con peso che va da 0,250 Kg a circa 0,800 Kg; forma ad otto o comunque tronco-conica strozzata al centro o all’apice in base alle dimensioni. La crosta è compatta, liscia, lucida e sottile, di colore bianco o bianco avorio in base ai giorni di stagionatura; pasta bianca, butirrosa e compatta, esente da occhiature. Il sapore è dolce. E’ un prodotto che può essere anche affumicato, in questo caso la crosta risulterà dorata o leggermente marrone. Caciotta toscana La caciotta toscana è probabilmente la più conosciuta tra tutti gli analoghi formaggi prodotti in Italia. E' prodotta con una miscela di latte vaccino e ovino, pastorizzato e inoculato di idonei fermenti. Dopo la rottura della cagliata alle dimensioni di una noce, la massa caseosa viene posta in apposite forme e lasciata sgrondare dal siero per circa un'ora alla temperatura di 45°-50°C. Viene poi immersa nella salamoia per la salatura, dove vi rimane per circa 68 ore. La maturazione avviene in ambienti freschi per un periodo medio di 15-40 giorni. Possiede forma cilindrica: il diametro delle facce è di 10-20 cm, mentre l'altezza dello scalzo misura 4-S cm. La crosta è sottile di colore paglierino; la pasta è uniforme e consistente di colore bianco latte. Il sapore è dolce. Varie le tipologie: quella delle Apuane di solo latte vaccino, del Casentino o della Verna, di Pienza più stagionata, del Chianti, Senesi di colore rossastro, dell'Amiata, della Val d'Orcia, di San Gimignano, della Maremma. Caprino del Molise Materie prime: Latte ottenuto da capre di razze locali. Caglio di capretto, sale da cucina. Tecnica di lavorazione: Il latte viene scaldato in caldaio di rame stagnato e portato alla temperatura di circa 38-40° C, quindi si aggiunge il caglio, e lo si mescola con un particolare mestolo di legno e si lascia coagulare per circa trenta minuti. Dopo averne testato la consistenza, si procede poi alla rottura (in grani piuttosto fini) della cagliata, che viene lasciata precipitare sul fondo. Nello stesso tempo si ravviva la fiamma per aumentare la temperatura fino a 42-43° C. Quando la cagliata forma una massa sferoidale, viene raccolta e pressata nelle fruscelle di giunco. Successivamente con tutta la fruscella il formaggio viene immerso per alcuni minuti nel siero bollente, residuo della lavorazione della ricotta. Infine si procede alla salatura a secco per circa 24 ore. Stagionatura: Il prodotto viene stagionato in cantine, luoghi freschi ed aerati. Le forme vengono messe a stagionare sulla “cascera” per un periodo di almeno due mesi. Periodo di produzione: Aprile - settembre. Fiore sardo La tecnica di lavorazione adottata dai pastori è quella tradizionale. Si utilizza il latte crudo di una sola mungitura. Lo si mette nella caldaia (che sostituisce la tinozza di legno di un tempo, unica concessione al moderno), lo si porta alla temperatura di 35º-37º C e lo si fa coagulare per 20-30 minuti con caglio in pasta di capretto o agnello. Ottenuta la cagliata si procede alla rottura della medesima con un attrezzo denominato "chiova". La cagliata viene tagliata e messa in forma negli stampi che vengono poi immersi in acqua calda allo scopo di ottenere una crosta più spessa. Pressata manualmente la cagliata viene fatta spurgare per circa sei ore. La salatura avviene in salamoia o a secco. La prima fase di maturazione si svolge all'interno della capanna in cui viene lavorato: le forme vengono messe prima a riposare sopra una incannucciata so- spesa sul focolare, quindi passano in un soppalco costruito sotto il tetto. Tuma sicula La Tuma è un formaggio a pasta dura semicotta, a forma cilindrica con facce piane o leggermente concave, di sapore piccante. Prodotto con latte di pecora intero crudo con microflora d'origine naturale, pasta d'agnello usata come caglio. La prima salatura a secco è praticata a mano il giorno successivo alla produzione. Non richiede stagionatura. Prodotto in varie zone della Sicilia: Tripi (PA), S. Croce Camerina (RG), Bivona (AG), Troina (EN). Gorgonzola gorgonzola si ricava da latte vaccino intero pastorizzato che viene versato in caldaie alla temperatura di circa 30°, aggiungendovi fermenti lattici, caglio e spore di penicilli. A coagulazione avvenuta, la cagliata viene rotta e depositata sugli spersori per lasciare fuoriuscire il siero. Dopo alcuni minuti viene sistemata entro i fassiroli o fascere, in quantità di circa 14/15 kg. per ogni forma, per stratificazione e viene lasciata sostare per permettere la perdita di siero. Dopo questa sosta le forme, ancora contenute entro i fassiroli vengono girate, ed è a questo punto che avviene la marchiatura d'origine del formaggio; sotto ogni forma viene posto un marchio contraddistinto da un numero per ogni caseificio al fine di identificare il produttore. Dopo una ulteriore sosta la forma viene nuovamente girata e quindi marchiata anche sull'altra faccia. Quindi prende la strada del "purgatorio" (celle a 20/22°C con il 90/95% di umidità), ove viene salata con molta perizia, sopra, sotto e sui fianchi e dopo 3/4 giorni si avvia alla stagionatura. Quando la forma è ancora tra le tre e le quattro settimane, ha luogo la foratura. Grossi aghi metallici la penetrano, prima da un lato, poi dallo scalzo ed infine dall'altro, permettendo così all'aria di entrare nella pasta e sviluppare le colture già innestate nella cagliata. A stagionatura ultimata, la forma viene tolta dalle fascette di legno che di norma la rivestono durante i due mesi nelle celle frigorifere, quindi viene tagliata in due o ulteriormente frazionata e ciascuna parte riceve la sua veste di alluminio goffrato. Fontina La preparazione della Fontina è una ricetta che si tramanda nei secoli. Viene prodotta esclusivamente con latte intero non pastorizzato di bovine di razza valdostana, alimentate prevalentemente con foraggio verde nel periodo estivo e con fieno locale nel resto dell’anno. Il latte viene lavorato entro due ore dalla mungitura, per conservare tutta la sua genuinità e il suo profumo. Per farlo coagulare si utilizza caglio di vitello lattante anche preparato direttamente dal casaro; nel giro di un’ora il latte è rappreso, viene lavorato per renderlo omogeneo, e riscaldato a 47-48° C. Dopo l’estrazione dalla caldaia, la cagliata è immessa nelle fascere e pressata per far sgocciolare il siero; la pasta così ottenuta viene poi collocata negli stampi che daranno alla fontina la sua forma inconfondibile. Dopo 12 ore, la pasta viene tolta dagli stampi. Si presenta in forme di colore bianco paglierino, elastiche e soffici. La stagionatura avviene in grotte scavate nella roccia, dove la temperatura è mantenuta a 5-10° C , con un tasso di umidità di almeno il 90%, per far maturare naturalmente le preziose forme che vengono conservate su scaffali di pino. Murazzano Il latte deve essere coagulato ad una temperatura di 37°C circa con caglio liquido. Il formaggio deve essere prodotto con una tecnologia caratteristica utilizzando forme cilindriche a fondo forellato. Durante il periodo di stagionatura il formaggio deve essere giornalmente lavato rapidamente con acqua tiepida. La salatura deve essere effettuata a secco. Periodo di stagionatura da quattro a dieci giorni. È usato come formaggio da tavola e presenta le seguenti caratteristiche: forma: cilindrica con facce piane, leggermente orlate; dimensioni: diametro di 10-15 centimetri circa, scalzo di 3-4 centimetri circa con variazioni in più o in meno in rapporto ai mezzi tecnici di produzione; peso: da 300 a 400 grammi; colore della pasta: morbida, leggermente consistente, a volte con alcune occhiature, finemente granulosa; non vengono usati né pigmenti coloranti né aromi particolari. Falagone Prodotto con ricotta ovi-caprina, uova, menta, zucchero, strutto, farina, latte. Ha forma tipo saccottino lungo circa 30 cm e largo 12 cm, all'esterno si presenta di colore giallo-bruno decorato con granelli di zucchero colorati, l'interno è bianco con zone verdi per la presenza di menta. Dopo aver preparato una sfoglia a base di farina, uova, latte, strutto e lievito, si distribuisce su metà della sfoglia la ricotta impastata con uova, menta e zucchero. Quindi si procede a coprire la ricotta con l'altra metà della sfoglia, a richiudere il tutto e cospargere la parte superiore del falagone con il tuorlo d'uovo e granelli di zucchero colorati. Il falagone viene cotto nel forno a legna direttamente sui mattoni. Il falagone può essere consumato nel giro di 5 giorni conservandolo in ambiente fresco. Prodotto nella Basilicata nordoccidentale durante le feste pasquali. • Alimentazione e salute • Malattie Per tutelare la salute e l’armonia fisica è necessaria una sana alimentazione. E’ quindi importante scegliere cibi più adatti a noi al nostro tipo di vita. MALATTIE E ALIMENTAZIONE. Uno dei temi di maggior interesse e attualità per la salute pubblica mondiale è quello delle scelte alimentari. Errate scelte infatti determinano forti rischi per la salute. In particolare gli alimenti ricchi di grassi aumentano il rischio di malattie cardiovascolari così come il consumo eccessivo di alimenti provoca l’obesità • Obesità • Anoressia L'anoressia , è la mancanza o riduzione volontaria dell'appetito. Può condurre alla morte se persiste. Si tratta di un sintomo che accompagna numerose e distinte malattie, ed è dovuto a diverse cause. L'anoressia diventa una vera e propria malattia quando essa è disturbo psichico primitivo. In questo caso è meglio parlare di anoressia nervosa. Esiste anche la pseudoanoressia, una persona che mangia di nascosto, e in pubblico asserisce di non avere mai fame. L'obesità è una patologia multifattoriale, tipica, delle società dette "del benessere". Si definisce obeso un individuo la cui massa di tessuto adiposo sia eccessiva, con indice di massa corporea maggiore di 30. L'obesità è quasi sempre correlata ad altre malattie, tra queste le disfunzioni cardiocircolatorie, il diabete, patologie a carico del sistema osteo-articolare, ictus e la sindrome da apnea notturna.