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Alimenti sinergici e contrari ai farmaci antiepilettici: linee guida bionutrizionali Dott. Fausto Aufiero www.faustoaufiero.com Meraviglia di essere uomo Congresso interdisciplinare sulle problematiche delle persone con handicap Venerdi 9 gennaio 2009 Centro Medico Culturale “G. Marani” - Verona • E’ paradossale che si segnalino continuamente gli errori nutrizionali come causa, efficiente o aggravante, delle più svariate patologie e, nella maggior parte dei casi, ci si limiti a consigli generali e generici, senza impegnarsi in una ricerca scientifica accurata affinché “ciò che ha il potere di ammalare, possa anche contribuire al miglioramento clinico o alla guarigione” • La Bioterapia Nutrizionale metodica fondata dalla dott.ssa Domenica Arcari Morini, della Vis Sanatrix Naturae, si propone di sfruttare il potere nutrizionale degli alimenti e delle loro associazioni, adeguandole alle esigenze ed alle necessità degli individui sani per prevenire le patologie, nonché dei malati per contribuire al miglioramento della loro malattia. • L’azione terapeutica del cibo, in Bioterapia Nutrizionale, sarà ricercata: • a) studiando le caratteristiche di tutti gli alimenti sufficienti per comporre un pasto, sia di quelli crudi, sia delle modifiche che intervengono a seconda delle varie tecniche e modalità di cottura; • b) conoscendo la diagnosi organica e funzionale; • c) distinguendo le caratteristiche individuali del paziente da trattare; • d) proponendo alimenti “vitali”, vale a dire con la minore manipolazione commerciale possibile. • La Nutrizione è la risultante biochimica dell’incontro tra due “sistemi viventi”: l’organismo e l’alimento. • Non ci può essere vitalità, prevenzione delle malattie e stimolo delle difese organiche in caso di malattia se gli alimenti non veicolano il massimo della “vitalità” di cui la natura li ha forniti. ADDITIVI “COLORANTI” COLORANTI Buoni Cattivi E 100- curcumina E 102 tartrazina E 101 lattoflavina (o vitamina B2) E 104 giallo di chinolina E 140 clorofilla E 110 giallo arancio E 153 carbo medicinalis vegetalis E 120 cocciniglia (carbone vegetale) E 123 amaranto carotenoidi (carotene, bixi- E 124 rosso cocciniglia na, capsanteina, cantaxantina). E 127 eritrosina Sono estratti di piante E 131 blu patent E 161 Xantofille E 142 verde acido brillante BS E 162 betanina (estratto di barbabietola) E 150 caramello ammoniacale E 163 Antociani (estratti frutti e verdure) E 151 nero brillante BN E 160 ADDITIVI “CONSERVANTI” CONSERVANTI Buoni E 200 E 201-203 Cattivi acido sorbico (estratto dalle E 210 bacche del sorbo) E 212-218 sono composti del gruppo acido benzoico sorbato di sodio, di potassio, benzoico, e nel nome compare il di calcio (come E 200) termine 'benz' E 260 acido acetico E 220-227 anidride solforosa e composti di E 261-263 aceto di potassio, di acetato zolfo di sodio, acetato di calcio (come Beneficiano di una deroga e non E 260) vengono segnalati sulle etichette E 270 acido lattico Sono usati nel vino e nella birra, nei E 290 anidride carbonica succhi di frutta, nella frutta secca E 230 difenile E 236 acido formico E 240 acido borico E 250-252 nitrito di sodio, nitrato di sodio, nitrato di potassio ADDITIVI “ANTIOSSIDANTI” ANTIOSSIDANTI Buoni E 300 acido ascorbico (è la vitamina C E 308-309 gallato di ottile e di dodecile riprodotta in laboratorio) E 320 BHA-butilidrossianisolo E 321 BHT-butilidrossitoluene E 301-304 derivati dell'acido ascorbico E 306 è la vitamina E naturale 0 tocoferolo E 325-327 E 307-309 tocoferolo di sintesi E 322 E 330 E 331333 E 334 Cattivi E 338 lattati (rischiosi nei bambini) acido ortofosforico lecitine naturali estratte dalla soia e E 339-341 ortofosfati. Possono trasformarsi dal tuorlo d'uovo in polifosfati, pericolosi per il acido citrico di sintesi metabolismo del calcio Citrati acido tartarico di sintesi E 335-337 Tartrati ADDITIVI “EMULSIONANTI” EMULSIONANTI Buoni E 400 acido alginico (estr. da alghe brune) Cattivi E 450 polifosfato di sodio e di potassio. E 401-405 Arginati Vale per dde quel che si è detto E 406 agar-agar (estratta da alga omonima) per E 338 e successivi.I polifosfati E 407 carragenina (estratta da un'alga) bloccano numerosi enzimi E 410 farina di semi di carrube e possono provocare E 411 farina di semi di tamarindo decalcificazione nei bambini E 412 farina di semi di guaranà E 413 gomma adragante zavorra negli alimenti dietetici E 414 gomma arabica Possono provocare disturbi. E 420 Sorbitolo digestivi E 421 mannitolo E 422 Glicerolo E 440 pectina (estratta dalla polpa di frutti) E 460-466 derivati dalla cellulosa, usati come • Le problematiche nutrizionali nelle patologie neurologiche devono tener conto di: • • • • • a) Età e sesso b) Capacità di masticazione e/o deglutizione c) Gravità della patologia d) Effetti collaterali dei trattamenti farmacologici e) Allergie e intolleranze Il trattamento bionutrizionale ha come scopo quello di: • a) promuovere nell’organismo l’attivazione di tutti i meccanismi antiossidanti; • b) stimolare e sostenere l’attività epatica, principale responsabile dei biochimismi organici e della gestione metabolica dei neuro-trasmettitori; • c) agevolare la funzione renale il transito intestinale, allo scopo di favorire l’eliminazione dei cataboliti tossici elaborati dal fegato; • d) fornire all’organismo, tramite gli alimenti, quei nutrienti atti a reintegrare le carenze del tessuto nervoso. Il trattamento bionutrizionale ha come scopo quello di: • e) gestire l’equilibrio glicemico, per garantire un apporto costante di glucosio alle cellule nervose; • f) facilitare il riposo notturno per il recupero energetico e la detossicazione organica; • g) garantire la somministrazione alimentare di elettroliti in percentuale equilibrata, per migliorare la trasmissione neurologica. • Linee guida generali • a) Esclusione degli alimenti eccitanti la trasmissione neurologica, soprattutto nel caso di trattamento con farmaci antiepilettici: – Formaggi (soprattutto quelli stagionati, mentre può essere utile l’apporto di calcio da parte del latte, del burro, della ricotta e dello yogurt, a condizione che non coesista una intolleranza al lattosio) – Kiwi, funghi, sedano, melanzana, peperoni, pesci troppo ricchi di iodio e fosforo, uovo sodo, glutine – Sostanze “nervine”: tè, caffè, cioccolato – Carne rossa (in quanto stimola di più la produzione di adrenalina, eccitante il SNC e impegna la funzione renale, per il suo maggiore contenuto in scorie azotate) • Linee guida generali b) Regolazione nutrizionale dell’equilibrio elettrolitico – Calcio – Potassio – Magnesio – Sodio • Linee guida generali • c) Nutrizione e trofismo del tessuto nervoso – Lipidi: latte (da solo è in grado di garantire lo sviluppo del sistema nervoso nei primi mesi di vita), burro, olio extravergine d’oliva, frutti come la papaya, il mango e l’avocado – Antiossidanti – Salvia, Borragine e Ortica – Uovo, evitando le cotture prolungate, e a condizione che non coesista intolleranza o allergia • Esempi pratici: pranzo 30-40 g di pasta o semolino di mais al pomodoro, una zucchina in pastella (con farina di riso o di mais), 40 g di petto di tacchino cotto in padella con prezzemolo, aglio e olio, e mezza banana, insieme ad una albicocca. Una indicazione elettiva della zucchina in pastella è quella riservata ai bambini neurolesi o autistici, che si gioveranno della energica stimolazione del fegato, dell’apporto di zuccheri e della presenza del potassio, il quale contribuirà, per esempio, a ridurre la frequenza delle mioclonie. La scelta della pasta di mais è dettata dalla necessità di ridurre al minimo la percentuale di glutine assunta da questi piccoli malati, in quanto dalla esperienza pratica è emerso che tale famiglia di proteine vegetali può peggiorare la sintomatologia neurologica. Il petto di tacchino è utile per il suo contenuto in tiamina, indispensabile per numerosi processi neuronali, mentre la banana apporterà una quota ulteriore di fruttosio e di potassio, utile per ridurre l’irritabilità nervosa, frequente nei cerebrolesi. Infine, l’albicocca, oltre ad avere un’azione lassativa, preziosa per contrastare la tendenza alla stipsi di questi pazienti, contiene ferro, magnesio e vitamina A. • Esempi pratici: cena Due patate al prezzemolo, 150 g di valeriana (o soncino, o gallinella) condita con olio extravergine d’oliva e sale marino e addizionata di un cucchiaio di pinoli pestati, e due-tre mandarini (anche solo come spremuta nelle difficoltà di deglutizione), o una mela in pastella, la cui modalità di cottura contribuirà a stimolare l’attività epatica, per favorire i catabolismi notturni e garantire un riposo ottimale. CONCLUSIONE Nel vasto e multiforme capitolo delle cerebropatie, una alimentazione mirata può: a) ridurre gli effetti collaterali delle necessarie terapie farmacologiche; b) migliorare le condizioni generali e la qualità di vita del paziente, facilitandone la gestione quotidiana da parte delle famiglie; c) agevolare il lavoro degli altri operatori riducendo la spasticità e le mioclonie, nei limiti individuali possibili.