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Seminario rivolto ai coach e ai docenti universitari coinvolti nelle
Seminario rivolto ai coach e ai docenti universitari coinvolti nelle azioni di Cl@ssi 2.0 Montecatini 25-26 ottobre 2011 Tavolo di lavoro – “Contenuti Digitali” (prof. Pierpalo Limone Univ. Foggia - prof. Luca Toschi Univ. Firenze) Relatore prof. Roberto Spirito Media education All’inizio delle esperienze ci si è dimenticati della produzione, avendo dato per decisiva la fase della distribuzione dei contenuti digitali. La produzione dei contenuti Le nuove tecnologie digitali rendono facile la produzione dei contenuti. Prodotti accattivanti Le nuove tecnologie permettono risultati che mantengono caratteristiche di appeal e gradevolezza, anche a livello di autoproduzione. Progettazione dei contenuti Attraverso un re-design partecipativo si possono ottenere produzioni digitali gradevoli ed emozionanti. Tre modi di produzione dei contenuti • Autoproduzione • Produzione industriale • Produzione mista • http://www.design.unifg.it/design/index.php ?option=com_content&task=view&id=329 &Itemid=1 Autoproduzione dei contenuti I docenti vanno a cercare contenuti autentici (per es. quelli di un piccolo museo locale) per produrre risultati all’altezza del mercato globale. Produzione industriale dei contenuti L’editoria produce oggetti, cartacei o digitali, che vengono diffusi in maniera uniforme su tutto il territorio. In Italia si producono ancora per lo più libri, ma ci sono esperienze da parte dell’editoria USA in cui non si vendono più libri, ma materiali personalizzati sulle esigenze dei consumatori (testi, eserciziari, questionari ecc.) Produzione mista dei contenuti È stato proposto un esempio: il libro “I colori della storia” edito da Mondadori. Nelle classi in cui il libro è stato adottato la casa editrice ha messo a disposizione i suoi contenuti in forma digitale, in modo che i consumatori potessero personalizzarli e flessibilizzarli attraverso un re-design partecipativo che usasse le forme del web 2.0 (blog, community, wiki, mappe concettuali, videolezioni, glossari, animazioni). Questa operazione mette a punto LIBRI MISTI o LIBRI MEDIATI, in cui è decisiva la strategia di distribuzione via web piuttosto che via CD-Rom Frammentazione delle esperienze dei coach (1) Per alcuni il libro, anche digitale, è morto, come prodotto di un linguaggio e di un ambiente di produzione di tipo gutemberghiano. Nel nuovo LIBRO WIKI o LIBRO MODIFICABILE si cerca di combinare nuovi ambienti e nuove esperienze di produzione , coinvolgendo nella produzione nuovi soggetti (genitori/ territorio) Frammentazione delle esperienze dei coach (2) Per altri sono importanti le esperienze di PRODUZIONE CONVIVIALE di contenuti digitali, cioè i processi di trasformazione di materiali semilavorati nell’orizzonte di una cultura del testo che vede all’opera scritto-lettori digitali, quelli che altri chiamano “letterati digitali globali”. IL LIBRO MUORE PER FAR VIVERE IL TESTO Frammentazione delle esperienze dei coach (3) Secondo altri ancora è importante portare avanti tutte le esperienze che siano sostenibili, per rafforzare la produzione digitale di contenuti attraverso l’incremento della sua visibilità. Per una scuola dell’espressività • Il pericolo è identificare le nuove tecnologie con la soluzione dei nostri problemi. • Il nostro problema è la comunicazione formativa. • Le nuove tecnologie possono dar voce, dare espressione, a chi questa voce non l’ha mai avuta; ma possono anche essere semplicemente usate per tagliare il rapporto comunitario tra docenti e studenti. • I contenuti digitali non vanno intesi, in modo minimalista come mattoni stabili di significato, come semplici asset; vanno intesi piuttosto come “processi di conoscenza” in cui si dà dignità alle domande poste dai discenti e in cui i docenti possono maturare dubbi sulle loro risposte tradizionali. • I CONTENUTI DIGITALI COMUNICAZIONE • http://www.comunicazionegenerativa.org/2011/un-laboratorio-di-digital-writingper-gli-insegnanti-del-progetto-clssi-2-0 INAUGURANO UN NUOVO MODELLO DI