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Logistica Industriale
CORSO FORMATIVO La gestione del magazzino e la razionalizzazione delle risorse docente: dott.ssa Laura Quarenghi Wray Milano, 26 Maggio 2008 Logistica Industriale La Gestione della Catena di Fornitura (Supply Chain Management) Il Mercato Globale • Nel mercato di oggi, portare fisicamente un prodotto al cliente può essere un impresa complessa • I Prodotti devono essere stoccati, gestiti e trasportati in modo da essere disponibili per il cliente nei modi e tempi corretti La natura e l’importanza della logistica • Grazie soprattutto alle nuove modalità di scambio di beni e servizi portate dalle tecnologie informatiche, e Internet, la logistica ha assunto un’importanza cruciale, e un impatto importante sulle attività di marketing e vendita. L’ Evoluzione della Logistica Industriale • Negli cinquanta e sessanta l'accezione di logistica era limitata alla distribuzione del prodotto finito (la cosiddetta logistica di distribuzione). In questi anni il ruolo della logistica è rimasto confinato al presidio di specifiche attività di supporto, generalmente legate all'organizzazione dei magazzini e dei trasporti. L’ Evoluzione della Logistica Industriale • Nelgli anni settanta, si registrano le prime timide forme di evoluzione verso la gestione di un insieme strutturato di attività allorché le aziende incominciano a ricercare miglioramenti nell'ambito della distribuzione fisica, dal magazzino di stabilimento al cliente, attraverso opportuni interventi di razionalizzazione volti all'ottimizzazione dei diversi segmenti del ciclo distributivo. L’ Evoluzione della Logistica Industriale • Negli anni ottanta, in seguito all'introduzione nelle aziende di nuove logiche gestionali, quali il Materials Requirement Planning (MRP), o il Giapponese Just in Time (JIT), l'attenzione si sposta sulla gestione dei materiali: viene infatti coniata l'espressione "logistica dei materiali", o altri sinonimi come " o "material management", per indicare la gestione di tutte le attività volte ad assicurare la corretta acquisizione, movimentazione e gestione dei materiali al fine di garantire il costante e tempestivo rifornimento alla produzione ed agli altri enti utilizzatori. Materials Requirement Planning • Materials Requirements Planning (o MRP): Sistemi di supporto operativo per aziende in rete • In seguito, la sigla MRP è diventata l'acronimo di Manufacturing Resource Planning. Con i sistemi che costituiscono una loro naturale estensione detti ERP (Enterprise Resources Planning), sono l'implementazione di quel modello teorico detto CIM (Computer Integrated Manufacturing) che prevede l'integrazione dei processi produttivi con sistemi informativi gestionali. Materials Requirement Planning • Mentre gli MRP si preoccupano prevalentemente di supportare i processi primari di produzione (attività in linea di produzione, gestione degli approvvigionamenti dei materiali, ecc), gli ERP affiancano a questo la gestione dei processi di vendita e di processi non direttamente legati alla produzione (contabilità, gestione del personale). Materials Requirement Planning • Sono comunque tutti sistemi formati da centinaia di software che insieme si occupano di gestire la mole di dati necessaria alla gestione dei processi aziendali. Una differenza sostanziale è che negli MRP i programmi utilizzano diverse porzioni di una complessiva base di dati, mentre gli ERP utilizzano un'unica base condivisa realizzando una più completa integrazione in grado di ridurre tempi e costi di gestione dei dati, di sviluppare una visione d'insieme più completa al fine di supportare meglio i processi decisionali delle funzioni aziendali preposte a questo Materials Requirement Planning • In pratica, utilizzando l’MRP, un’zienda produttrice è in grado di rispondere efficacemente a queste domande: -Che cosa produrre ed acquistare? -Quanto produrre ed acquistare? -Quando produrre ed acquistare? tenendo conto dei seguenti vincoli: tenendo conto di importanti vincoli quali: • • La minimizzazione delle scorte La massimizzazione del livello di servizio La massimizzazione dell'efficienza del sistema produttivo Materials Requirement Planning L'MRP è infatti un sistema gestionale basato su un algoritmo che riceve in ingresso, la situazione delle scorte e la domanda di mercato e produce in uscita gli ordini di produzione, di conto lavorazione e di acquisto necessari per rispondere alla domanda di mercato. Materials Requirement Planning L'MRP si occupa cioè di trasformare il fabbisogno di articoli a domanda indipendente (i prodotti finiti, la cui quantità dipende dalle previsioni di vendita e dal conseguente piano di produzione), in fabbisogno di articoli a domanda dipendente (i componenti necessari a realizzare i suddetti prodotti finiti). Enterprise Resource Planning Si tratta di un sistema di gestione informatico, che integra tutti gli aspetti del business e i suoi cicli, inclusa la pianificazione, la realizzazione del prodotto (manufacturing), le vendite, gli approvvigionamenti, gli acquisti, la logistica di magazzino e il marketing Enterprise Resource Planning Negli ultimi tempi sono state sviluppate applicazioni utilizzate per -il controllo degli inventari -il tracciamento degli ordini. -la gestione finanziaria, del cliente e delle risorse umane Enterprise Resource Planning La prima versione dell'ERP metteva in collegamento diretto le aree di gestione contabile con l'area di gestione logistica (magazzini ed approvvigionamento), successivamente si è iniziato ad implementare relazioni interne anche con le aree di vendita e distribuzione, produzione, manutenzione impianti, gestione dei progetti ecc Enterprise Resource Planning Gli MRP di ultima generazione sono integrati nel sistema ERP e permettono di programmare logiche di ordini automatici ai fornitori veramente sofisticate, tanto da tener conto dei tempi di consegna e di messa in produzione del prodotto; questa metodologia permette di ottimizzare la rotazione dei materiali nei magazzini e la minimizzazione delle giacenze, importanti a livello contabile e fiscale. Enterprise Resource Planning A tutt'oggi i moderni sistemi di ERP (SAP Eggs di Emildata, ABAS JD-Edwards, Oracle Suite, Baan, EPICOR etc.) coprono tutte le aree che possano essere automatizzate e/o monitorate all'interno di un'azienda, permettendo così agli utilizzatori di operare in un contesto uniforme ed integrato, indipendentemente dall'area applicativa. Enterprise Resource Planning Dai primi anni del 2000, i maggiori vendor di soluzioni ERP, iniziano a creare dei verticali per i vari settori merceologici delle aziende, così iniziano a nascere le specializzazioni degli applicati. Ad esempio per il retail : Generix Collaboratve Enterprise, Gold (ALDATA), SAP retail (SAP) Il concetto di Just in Time E’un insieme di metodologie tese a migliorare il processo produttivo, cercando di ottimizzare non tanto la produzione quanto le fasi a monte, di alleggerire al massimo le scorte di materie prime e di semilavorati necessari alla produzione. In pratica si tratta di coordinare i tempi di effettiva necessità dei materiali sulla linea produttiva con la loro acquisizione e disponibilità nel segmento del ciclo produttivo e nel momento in cui debbono essere utilizzati. Il concetto di Just in Time Il just in time abbina elementi quali affidabilità riduzione delle scorte e del lead time * ad un aumento della qualità e del servizio al cliente. In tal modo si riducono enormemente i costi di immagazzinaggio, gestione, carico e scarico di magazzino. *con lead time si intende l'intervallo di tempo necessario ad un'azienda per soddisfare una richiesta del cliente sia che richieda un nuovo prodotto , sia che richieda un prodotto già esistente Il Just in Time (al tempo giusto) • Tale metodologia fu adottata negli cinquanta in Giappone dalla Toyota che la inglobò nel proprio sistema di fabbricazione e la pubblicizzo con il nome di Toyota Production System. Il JIT divenne rapidamente uno dei "prodotti" più conosciuti ed esportati della filosofia produttiva giapponese, e consentì tutta una serie di miglioramenti e di razionalizzazioni che produssero effetti assolutamente inaspettati nella produzione meccanica in generale. Il Just in Time (al tempo giusto) • Ad esempio applicando il principio del just in time oltre che alle materie in entrata anche ai prodotti in uscita, si riuscirono a realizzare economie sostanziali, producendo autovetture praticamente su ordinazione, diminuendo i tempi di consegna, evitando il notevole rischio (e il costo) connesso con una produzione in linea con le stime di assorbimento del mercato. Il che comportava appunto un'alea oltre che i considerevoli costi di stoccaggio e custodia dei prodotti finiti. Il Just in Time (al tempo giusto) • Si può dire che l’applicazione del concetto di Just In Time fu una delle principali cause del vantaggio competitivo giapponese, che le industrie europee ed statunitensi non compresero in tempi brevi. Il Just in Time (al tempo giusto) • Questa filosofia innovativa aprì la strada ad altre innovazioni quali il Total Quality Management (TQM , "Controllo totale della qualità") che consiste nell'impedire che si verifichino difetti nel prodotto eliminandone le cause con un affinamento costante del ciclo produttivo, raggiungendo percentuali di qualità del prodotto mai raggiunte prima. La difettosità passa dai punti percentuale all'ordine delle parti per milione. Si basa molto sulla responsabilizzazione del singolo lavoratore e sul job-design di tipo giapponese Il Just in Time (al tempo giusto) • In sintesi, il concetto di Just In Time minimizza lo spreco in quanto sono prodotte solo i prodotti necessari, nella necessaria quantità, della necessaria qualità, quando servono, risutando in uno stock minimo e nella riduzione delle scorte Il Just in Time (al tempo giusto) • I problemi: si basa su un sistema di lavoro “modulare” che richiede un turn over basso di lavoratori e crea interdipendenza tra i diversi moduli • Il Just in Time è anche vulnerabile agli eventi al di fuori del controllo aziendale L’evoluzione della logistica • Verso la fine degli anni ottanta emerge il concetto di logistica integrata, secondo cui essa rappresenta il processo per mezzo del quale pianificare, attuare e controllare il flusso delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti, e dei relativi flussi d informazioni, dal luogo di origine al luogo di consumo, in modo da renderlo il più possibile efficiente e conforme alle esigenze dei clienti. L’evoluzione della logistica • Il concetto di Supply Chain Management è il successivo sviluppo: esso non deve essere inteso come sinonimo di logistica integrata, ma come un nuovo approccio di management in cui la singola azienda diventa parte di una rete di entità organizzative che integrano i propri processi di business per fornire prodotti, servizi e informazioni che creano valore per il consumatore. • Impatti dell’efficacia distributiva: -sulla soddisfazione del cliente -sui costi aziendali • Un sistema distributivo non efficace può distruggere gli effetti delle politiche di marketing e vendita La natura e l’importanza della logistica • Che cosa implica il concetto di distribuzione del prodotto? • Per alcuni significa solo camion e magazzini… La natura e l’importanza della logistica • In realtà, la logistica include : -la pianificazione -l’implementazione -il controllo… …del flusso fisico di materiali, prodotti finiti e delle informazioni che ad essi si accompagnano durante tutto il loro percorso dal punto di origine al punto di consumo, allo scopo di soddisfare le richieste del cliente assicurandosi un profitto La natura e l’importanza della logistica • E’ chiaro che senza l’attenta gestione di questo flusso non può esserci profitto. • Considereremo in dettaglio l’importanza della logistica, gli scopi del sistema di logistica, le principali funzioni della logistica, la scelta dei mezzi di trasporto e l’importanza di una gestione integrata della logistica La natura e l’importanza della logistica • La distribuzione in senso tradizionale comincia con la ricerca di soluzioni a basso costo per il trasporto del prodotto dal punto di produzione al cliente • Così la gestione logistica, in una visione prettamente tradizionale, si occupa principalmente dell'ottimizzazione dei flussi materiali (beni) e di quelli immateriali (informazioni) all'interno dell'impresa. La natura e l’importanza della logistica • Il moderno concetto di distribuzione prevede una logistica che sia incentrata sul cliente • Tale percorso “inverso” inizia sul mercato e procede all’indietro fino alla fabbrica e persino alla fonte delle materie prime La natura e l’importanza della logistica • Ciò è la logica conseguenza del fatto che l'ambiente in cui operano le imprese è profondamente mutato, e con esso l'organizzazione aziendale ha subito una profonda evoluzione. Nel tempo, infatti, si è assistito ad un progressivo spostamento del controllo del mercato dal prodotto al cliente e quindi ai consumatori finali. • Oggi è ormai consolidata la necessità di monitorare, anticipare e controllare i fenomeni di vendita, prevedendo l'evoluzione dei consumi e delle tendenze del mercato. La natura e l’importanza della logistica • Ad essere coinvolta è l'azienda nella sua totalità e tutte le singole aree: dal marketing al controllo, ma un ruolo determinante è comunque ricoperto dalla catena della logistica La natura e l’importanza della logistica • Un concetto moderno di logistica quindi non si • limita alla distribuzione del prodotto in uscitaossia della movimentazione del prodotto dalla produzione al cliente (outbound distribution) ma anche alla distribuzione del prodotto in entrata (inbound distribution)-ossia della movimentazione del prodotto e dei materiali dai fornitori alla produzione Inoltre, la logistica moderna si occupa anche della movimentazione dei resi del cliente e del rivendore (reverse distribution) La natura e l’importanza della logistica • In breve, la logistica moderna riguarda l’ intera catena di fornitura (supply chain) • Il Supply Chain Management riconosce che l'integrazione limitata all'interno della azienda non è più sufficiente. Oggi è diventato necessario ed indispensabile il coinvolgimento anche della rete di imprese che si trovano a monte e a valle nei processi e nelle attività che producono valore in termini di prodotti e servizi al consumatore finale. La natura e l’importanza della logistica • Le aziende non possono più essere viste come unità singole ma come configurazionicostellazioni di imprese nella classica forma reticolare con nodi interrelati ad altri (rapporti tra imprese e clienti), via extranet (rete che collega l'impresa con entità esterne), intranet (rete interna collaboratori azienda) e Internet (rete telematica mondiale computer connessi), nelle complesse operazioni di produzione e vendita con l'obiettivo di raggiungere il "focus" della attività aziendale che è quello soddisfare le esigenze del cliente La natura e l’importanza della logistica • In sintesi, il Supply Chain Management si fonda sulla logistica e mira a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra fornitori, clienti e distribuzione. La natura e l’importanza della logistica • Scopo primario del SCM è quello di massimizzare il livello di servizio al cliente finale, ottimizzando contestualmente i costi operativi ed il capitale impegnato. È di sostanziale importanza sottolineare che, nei progetti di SCM, la collaborazione gioca un ruolo primario. La natura e l’importanza della logistica Lo scopo è il miglioramento di funzioni quali : • lo sviluppo della domanda, necessario al fine di comprendere più approfonditamente le esigenze dei consumatori; • la pianificazione della domanda, per realizzare piani di azione più attendibili e precisi; • la gestione degli ordini • la pianificazione della capacità produttiva e quindi il conseguente utilizzo ottimale degli impianti; • la pianificazione dell'utilizzo della materia prima La natura e l’importanza della logistica I pilastri della SCM : • Segmentazione di mercato: individuare la clientela target del servizio • Adattamento del processo logistico-distributivo ai diversi segmenti di clientela; si tratta di adattare le modalità di trasporto, la struttura distributiva e i canali di vendita alle esigenze del singolo cliente; • Interpretazione dei segnali di cambiamento del mercato e pianificazione collaborativa al fine di evitare l ‘effetto bull-whip (lett. "frusta da toro") ovvero la distorsione delle informazioni riguardanti gli ordini di approvvigionamento; La natura e l’importanza della logistica • stoccaggio del minor numero di prodotti finiti; • approvvigionamento orientato all'efficienza • • globale, ovvero massima collaborazione con i maggiori fornitori; gestione delle informazioni attraverso ICT (Information and Communication technology): disporre di un adeguato sistema informativo è fondamentale per poter prendere le decisioni in azienda in modo non improvvisato; misurazione del livello di servizio e del costo relativo, necessario al fine di dirigere l'azienda nella giusta direzione La natura e l’importanza della logistica Perchè tutto questo interesse per la logistica? 1. Il servizio e la soddisfazione del cliente sono le pietre miliari delle attuali strategie di marketing, e la distribuzione è un importante elemento. Importanti vantaggi competitivi posso essere acquisiti da quelle aziende che migliorano la propia logistica per assicurare al cliente consegne più veloci, un servizio migliore e prezzi più bassi La natura e l’importanza della logistica Perchè tutto questo interesse per la logistica? 2. Una razionalizzazione della logistica risulta nell’abbassamento dei costi per l’azienda e di conseguenza per il cliente. 3. La differenziazione del prodotto ha creato il bisogno per una gestione più efficace del processo logistico La natura e l’importanza della logistica Henry Ford, a proposito del Modello T, la prima automobile prodotta per la massa disse: “Disponibile in qualsiasi tipo di colore, purchè sia nero!” La natura e l’importanza della logistica Basta pensare alla quantità e diversità di prodotti attualmente disponibili e alla difficoltà di mantenere sotto controllo un mgazzino che fino a qualche decennio fa poteva contenere qualche centinaio di codici al massimo…al giorno d’oggi la gestione degli ordini, spedizioni e scorte è decisamente diventata più complessa La natura e l’importanza della logistica 4. La tecnologia informatica ha fornito strumenti importanti per il miglioramento dell’efficacia distributiva. Possiamo utilizzare presso il punto di vendita scanners digitali, e per la gestione della catena di fornitura sofisticati programmi software, sistemi logistici basati in rete, invio elettronico di ordini e dati per il pagamento, che permettono all’azienda moderna di gestire il flusso di merci, di informazioni e di cassa relativamente a ogni passaggio della catena di fornitura, in maniera rapida ed efficiente Gli obbiettivi del Sistema Logistico • Il punto di partenza per la progettazione di un sistema logistico dal punto di vista commerciale è lo studio delle esigenze della clientela Gli obbiettivi del Sistema Logistico • Sfortunatamente è assai difficile massimizzare il servizio al cliente e allo stesso modo minimizzare i costi PERCHE’? Gli obbiettivi del Sistema Logistico • Consegne rapide • Vasto magazzino • Assortimenti flessibili • Resi IL TUTTO COSTA!! Gli obbiettivi del Sistema Logistico • Consegne non rapide • Scarso assortimento • Sospesi Non concorrono certo alla sodisfazione del cliente Gli obbiettivi del Sistema Logistico • Il sistema logistico ideale deve quindi avere • come obbiettivo uno specifico livello di servizio al cliente al minor costo possibile L’azienda deve quindi assicurarsi di quali sono i più importanti fattori distributivi per la clientela, e stabilire di conseguenza i livelli del servizio per ogni segmento di riferimento Gli obiettivi del Sistema Logistico • L’obiettivo è di massimizzare i profitti, non le vendite! • Dunque, l’azienda dovrà valutare si • a i benefici derivanti da un servizio di alto livello, sia i costi che essi comportano • Possiamo offrire un servizio di livello inferiore a prezzi più bassi, o un servizio di livello superiore a prezzi più alti…ma… Gli obbiettivi del Sistema Logistico …In entrambi i modi, è indispensabile conservare un vantaggio competitivo! Le Principali Funzioni della logistica • Magazzino • Gestione dell’inventario • Trasporto Le Principali Funzioni della logistica • Magazzino La funzione del magazzino è indispensabile perchè produzione è consumo non sono quasi mai sincronizzati alla perfezione Le Principali Funzioni della logistica • Magazzino L’azienda deve decidere quanti e quali tipi di magazzini necessita e dove saranno localizzati Le Principali Funzioni della logistica • Magazzino L’azienda può utiizzare magazzini dove le scorte sono immobilizzate per periodi più o meno brevi, oppure utilizzare centri di distribuzione che non hanno lo scopo di “contenere” la merce, ma piuttosto di movimentarla Le Principali Funzioni della logistica • Il centro di distribuzione è un ampio magazzino altamente automatizzato che riceve la merce dalle varie fabbriche e fornitori, processa gli ordini e li evade, e spedisce la merce al cliente il più velocemente possibile Le Principali Funzioni della logistica • La tecnologia ha avuto un notevole impatto sulla • • gestione del magazzino. Il magazino moderno è altamente automatizzato, dotato di sistemi computerizzati per la gestione della merce e logicamente dotato di meno personale. I sistemi informatici dotati di scanner leggono gli ordini e gestiscono direttamente le macchine che prelevano la merce, la trasportano al carico e provvedono alla fatturazione Le Principali Funzioni della logistica • Come già discusso, il livello del magazzino ha un • • peso importante sulla soddisfazione del cliente. Il problema principale è mantenere un delicato equilibrio tra scorte eccessive e scarse di merce. Uno stock elevato è costoso ed è a rischio di obsolescenza Uno stock scarso è rischioso e può diventare assai costoso se un approvvigionamento d’emergenza deve essere effettuato, oltre a causare scontento alla clientela Le Principali Funzioni della logistica • La gestione ottimale del magazzino deve quindi • avere come obbiettivo un equilibrio tra il costo di uno stock fornito e le risultanti vendite e profitti. Il Just in Time precedentemente discusso aiuta a contenere l’inventario e relativi costi. Utilizzando il sistema JIT, fornitore e dettagliante mantengono uno stock adeguato, a volte sufficiente solo per pochi giorni di attività commerciale. Le Principali Funzioni della logistica • Con il sistema JIT, nuovo stock arriva in fabbrica o al negozio esattamente quando serve, piuttosto che rimanere in magazzino fino al momento della movimentazione. • Ovviamente questo sistema richiede accurate previsioni di vendita La Gestione del Magazzino • Da un punto di vista economico-aziendale Il ruolo assolto dal magazzino va ben oltre a quello di mero deposito delle merci. Esso funge da raccordo tra gli acquisti dell’impresa e i processi di trasformazione, e tra i processi di trasformazione e quelli di vendita, garantendo così la continuità del processo produttivo e la tempestività nel soddisfacimento dei bisogni della clientela La Gestione del Magazzino • Il magazzino consente di separare due segmenti del processo distributivo (acquisto materie e vendita prodotti) dotati di differenti dinamiche al fine di ottenere una riduzione dei costi, garantire le capacità di stoccaggio ed assicurare il flusso delle merci. La Gestione del Magazzino • Possiamo distinguere tre fasi tra loro collegate ma autonome e gestibili con specifiche dinamiche, cioè: approvvigionamento, trasformazione economico/tecnica e commercializzazione. La Gestione del Magazzino • Il magazzino delle imprese mercantili Un’impostazione ben diversa da quella industriale è richiesta per un’impresa mercantile. Le imprese mercantili, infatti, non effettuano una trasformazione tecnica e materiale delle merci bensì una trasformazione economica nel tempo e nello spazio, limitandosi al più a modificare l’aspetto esteriore del bene per la presentazione al pubblico. Nelle imprese mercantili il magazzino è composto principalmente dalle merci e dal materiale di consumo utile all’attività di distribuzione. Processo Produttivo dell’Impresa commerciale Fornitore Magazzino Cliente Il Magazzino offre la possibilità di: •Garantire continuità nell’evasione delle richieste di clienti • Gestire gli acquisti nei momenti più convenienti • Gestire campagne promozionali utili ad attirare la clientela e a diffondere il nome dell’impresa. Costi di Gestione • Un magazzino ha costi direttamente inerenti alla sua struttura quali: • costi del personale, • costi relativi alle attrezzature, • costi relativi ai locali ed agli spazi di ricevimento delle merci e di smistamento e spedizione delle stesse. Costi di Gestione • Costi non trascurabili sono poi quelli relativi alla conservazione in magazzino delle merci, degli imballaggi e degli altri materiali di consumo. Costi di Gestione • I costi sono rappresentati in particolare da 2 componenti: • acquisto delle merci, che rappresenta un investimento per una durata di tempo che va dal momento del pagamento dell'acquisto, al momento in cui avviene l’incasso della vendita; Costi di Gestione • costi relativi al mantenimento (costi di magazzino). Questi ultimi vincolano enormi capitali sottraendoli agli investimenti produttivi. Si stima che oltre il 30 % annuo del capitale aziendale sia vincolato in magazzino, ovvero un magazzino da 5 milioni di euro costa solo di capitale 1,5 milioni/anno, escluso i costi di gestione. Costi di gestione • L'obiettivo principale della gestione finanziaria delle scorte di magazzino e quello di rendere minimi i costi riguardanti l'acquisizione e l'utilizzo delle scorte medesime. Costi di gestione • Al fine di rendere ottimale il rapporto tra costi e livello di servizio (soddisfazione del cliente domanda) occorre perseguire 3 importanti obiettivi: • un obiettivo produttivo, cioè garantire la continuità e la regolarità nel flusso dei materiali; • un obiettivo finanziario, cioè mantenere bassi i volumi e i tempi di giacenza (immobilizzi) delle scorte; • un obiettivo economico, cioè impegnare al minimo gli spazi e le risorse addette alla movimentazione. Costi di Gestione • Esistono almeno due alternative di gestione che • • soddisfano in misura diversa tali obiettivi: la c.d. gestione a scorta , nella quale i livelli di scorta sono determinati in base ai consumi storici; la c.d. gestione a fabbisogno , nella quale i livelli di scorta sono determinati in base alle previsioni d'ordine. Costi di gestione • I parametri caratteristici della cosiddetta gestione a scorta sono sostanzialmente: il lotto economico d'acquisto (LEA), quello di produzione (LEP), i livelli della scorta di sicurezza (SS) e il punto di riordino (PRM), oltre naturalmente ai vincoli di capacità del magazzino. Costi di gestione • Il lotto economico d’acquisto è la quantità di merci o di materiali che ogni volta è opportuno ordinare per rendere minima la combinazione dei costi totali che l’impresa deve sostenere per il loro approvvigionamento (costi di ordinazione) e di quelli che si ricollegano alla conservazione dellescorte di magazzino (costi di stoccaggio) Costi di gestione • I costi di ordinazione (o costi di gestione degli ordini) sono tendenzialmente costi fissi poiché non dipendono dall’entità del singolo ordine. I costi relativi all’emissione dell’ordine e quelli per il successivo controllo della fattura non cambiano sia che si acquisti una sola unità di una data merce o che se ne acquisti 1000 unità. Costi di Gestione • I costi di stoccaggio, anche detti costi di • mantenimento delle scorte, sono dei costi variabili, cioè direttamente correlati ai volumi delle scorte. E’ da tener conto che maggiori sono i tempi di permanenza delle merci in magazzino, maggiori sono i costi connessi agli interessi sul capitale investito, al rischio di eventuali avarie, deperimenti, obsolescenze, • COSTI DI ORDINAZIONE COSTI DI STOCCAGGIO • Costi per la ricerca del fornitore • Costi per l’emissione dell’ordine • Costi relativi al controllo delle merci in arrivo e alla loro immissione in magazzino • Costi connessi ai controlli sui documenti e alledi relative registrazioni • Oneri finanziari sul capitale investito in scorte • Costi di immagazzinamento e gestione del magazzino (es. affitto, ammortamento attrezzature e locali) Costi di Gestione • I costi di ordinazione sono costituiti da: • - costi amministrativi di ordinazione; • - costi di ricevimento e di controllo qualità; • - costi di trasporto. Costi di Gestione • Per calcolare i costi di ordinazione: Costo Ordinazione = costo fisso per ordine * Fabbisogno annuo / Qt ottimale d’acquisto Costi di Gestione • I costi di stoccaggio sono costituiti da: • - oneri finanziari ( oppure costi opportunità) sul capitale investito nelle scorte; • - costi di obsolescenza e di deterioramento fisico; • - costi di magazzinaggio e manipolazione; • - oneri assicurativi. La gestione informatica • Dal punto di vista della logistica, il flusso di informazioni relativo agli ordini, la fatturazione, i livelli di stock e i dati del cliente sono condivisi attraverso la cosiddetta EDI (electronic data interchange), uno scambio computerizzato di dati tra organizzazioni che sta velocemente sostituendo lo scambio di informazioni via telefono, internet o visite di rappresentanti e venditori. La Gestione Informatica • Extranet: l’azienda apre parte del suo network interno (il cosiddetto intranet) a fornitori, grossisti e altri partners esterni. Per mezzo della rete extranet, un’azienda comunica in maniera efficiente e completa le transazioni, e condivide dati e informazioni La Gestione Informatica • Tramite il collegamento extranet, un fornitore può avere accesso al magazzino del cliente e verificarne i bisogni • Il processo d’acquisto è semplificato e i tempi sono ridotti, col vantaggio di una riduzione notevole di costi, che risultano poi in prezzi inferiori per il consumatore. La gestione informatica • La Benetton ha raggiunto un notevole vantaggio competitivo ottenendo un feedback diretto dai suoi franchise per il monitoraggio dei trend di vendita, e per mezzo una produzione estremamente flessibile, è in grado di fornire a tempi molto brevi la merce richiesta. Lo stesso sistema è utilizzato dalla catena di retails ZARA • Il dettagliante moderno usa la tecnologia per ottenere accurate previsoni di vendita, per controllareiI costi del magazzino, per ordinare dai fornitori per via elettronica, e persino per vendere su internet • E’ ormai assodato che la tecnologia informatica non ho ha cambiato il modo di intereagire del negoziante con il fornitore, ma sta cambiando anche le modalità relazionali con il cliente.