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Annagrazia Altavilla
ARPApuglia, 18.12.06 Espace Éthique Méditerranéen Avv. Annagrazia ALTAVILLA Maître de conférences associé Università Aix-Marseille II [email protected] Commissione Mondiale per l'Ambiente e lo Sviluppo (Rapporto Brundtland, Nazioni Unite, 1987) Lo sviluppo per essere sostenibile, deve venire incontro ai bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni Le variazioni apportate alla natura dalle attività umane devono mantenersi entro limiti tali da non danneggiare irrimediabilmente il contesto biofisico globale e permettere alla vita umana di continuare a svilupparsi. Tasso di inquinamento e di sfruttamento delle risorse ambientali deve rimanere nei limiti della capacità di assorbimento dell'ambiente ricettore e delle possibilità di rigenerazione delle risorse 1. Attività/impegno delle imprese 2. Politico e legislativo 3. Informazione Sistema Comunitario di ECOGESTIONE e AUDIT ambientale (EMAS), - adesione volontaria (Regolamento comunitario n. 1836 del 29 giugno 1993) Norme ISO 14000 per migliorare la gestione della variabile ambientale all'interno dell'impresa - volontario SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE (SGA) "la parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale” (ISO 14001). CEDU OBBLIGAZIONE POSITIVA AUTORITA’ PUBBLICHE (nazionali/locali) di adottare delle misure necessarie al fine di impedire le violazioni del diritto alla vita derivanti da attività pericolose CEDU Rischio potenziale per la vita umana 1. Regolamentazioni disciplinanti l’autorizzazione, la gestione, la sicurezza e il controllo delle attività pericolose 2. Diritto dei cittadini ad un’informazione riguardante tali attività pericolose 3. Procedure adeguate che permettano di determinare “i punti critici” del processo industriale e di accertare le eventuali responsabilità di coloro che svolgono tali attività. Oneryildiz c. Turquie, sentenza CEDU del 30 novembre 2004 § 89, § 90 CEDU Strumento di dissuasione efficace contro i rischi che possono “minacciare” il diritto alla vita … le autorità pubbliche devono garantire che coloro che sono responsabili d’aver messo in pericolo la vita umana siano penalmente perseguiti e condannati, nel caso in cui, pur avendo avuto conoscenza dell’esistenza di rischi tali da comportare delle morti, nulla hanno fatto Oneryildiz c. Turquie, sentenza CEDU del 30 novembre 2004 § 93 GIUSTO EQUILIBRIO Stato di benessere economico della città Rispetto condizioni di vita e di salute dei cittadini Effettivo godimento del diritto al rispetto del proprio domicilio/ della vita privata e familiare CEDU “Diritto pubblico” all’informazione che permetta di valutare i rischi a cui si è esposti continuando a vivere in prossimità dell’industria Sentenza CEDU 2004, Oneryildiz c. Turquie, §90; Sentenza CEDU, 1998, Guerra et altri c. Italie §60. CEDU L’assolvimento del solo dovere d’informazione da parte dello “Stato” può non essere sufficiente ad esonerare lo stesso dalle proprie responsabilità, quando pericolo per la vita dei cittadini adottate tutte misure volte a prevenire i rischi incombenti sulle vite umane Taşkin e altri c. Turchia, sentenza CEDU §119 CEDU Inchieste e studi appropriati Al fine di prevenire e valutare anticipatamente gli effetti sull’ambiente e di permettere il rispetto del giusto equilibrio tra i diversi interessi in gioco Hatton e altri c. Regno Unito §128, Taskin e altri c. Turchia, sentenza CEDU del 10 novembre 2004, §119. CEDU Aspetti procedurali del processo decisionale osservazioni dei cittadini tenute in considerazione durante processo decisionale garantire ai cittadini la possibilità di contestare la decisione davanti un tribunale o altro organo competente nell’ipotesi in cui i loro interessi e le loro osservazioni non siano state adeguatamente prese in considerazione 2000 tonnellate/anno 71 grammi di polveri prodotte diossina/anno solo dall’ILVA 9% totale europeo 7Kg per cittadino OMS: città con mortalità per neoplasie superiore a media nazionale (1998) NO ACCESSO A DATI SCIENTIFICAMENTE ATTENDIBILI sulle immissioni di sostanze inquinanti nell’ambiente terrestre e marino NO PROCEDURE DI PARTECIPAZIONE A PROCESSI DECISIONALI sulle scelte economiche/ambientali NO ACCESSO A DATI SCIENTIFICAMENTE ATTENDIBILI sulla mortalità per neoplasie NO RICERCA, NO FORMAZIONE (Decisione Consiglio europeo 9 giugno 2006) NO SVILUPPO SOSTENIBILE!!! ALLA DIRITTO VITA! “Vol de nuit” -A. de Saint Exupéry ARPApuglia CEDU Accesso del pubblico alle conclusioni degli studi e alle informazioni che permettano ai cittadini di valutare il pericolo a cui sono esposti Taşkin e altri c. Turchia, sentenza CEDU §119