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ANSA-FOCUS/ Teatro: Billy Elliot in Italia, tra sogni e talento Fino al

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ANSA-FOCUS/ Teatro: Billy Elliot in Italia, tra sogni e talento Fino al
>ANSA-FOCUS/ Teatro: Billy Elliot in Italia, tra sogni e talento
Fino al 24 maggio a Roma, con musiche Elton John e regia Piparo
(di Daniela Giammusso (ANSA) –
ROMA, 6 MAG - "Danzare? Non lo so spiegare. Danzare
mi dà i brividi, mi fa sentire libero. E' energia pura per me".
Sembra proprio che sir Elton John le abbia scritte per
Alessandro Frola queste parole, mentre, a 14 appena, con il
giubbottino jeans e la tuta rossa a strisce fende l'aria con le
gambe magre da fenicottero, volteggia e poi canta accompagnato
dall'orchestra. Ma anche, perché no, per Christian Roberto, che
di anni ne ha 13 e sembra già un performer consumato. O per le
piccole Children Tappers, scatenate, irriverenti, nei loro tutù
bianchi e le fossette sulle guance.
Sono loro i nuovi 'Billy Elliot', nella prima versione
italiana, firmata, diretta e prodotta da Massimo Romeo Piparo,
del musical originale di Lee Hall (già premiato con quattro
Laurence Olivier Awards e dieci Tony), ispirato a sua volta al
film del 2000 di Stephen Daldry. Una storia che, a dieci anni
dal debutto nel West End londinese, è ancora di più inno a
essere se stessi, a lottare per i propri sogni, che siano quelli
di un lavoro duro ma equamente retribuito o di esprimere
pienamente chi si sente di essere.
In scena, al Sistina di Roma fino al 24 maggio e in tournée
la prossima stagione, la protesta contro la rigida e bigotta
Inghilterra dell'era Thatcher si consuma tra picchetti, discorsi
alla radio, scontri con la polizia e conti sempre più in rosso.
"Una stella in cielo ci proteggerà, mai ci stancheremo", cantano
i minatori in sciopero ad oltranza sulle liriche composte da
Elton John. Tra loro, a protestare per i tagli, anche il padre e
il fratello di Billy (Luca Biagini e Donato Altomare), che
vivono insieme a una smemorata nonna (Cristina Noci). Quasi per
caso, un giorno il ragazzino scopre la classe di danza della
palestra dove, costretto, va ad allenarsi al sacco e per la
prima volta si sente davvero felice. Se fino a quel momento
l'unica che sembrava capirlo era la mamma volata in cielo
(Elisabetta Tulli sostituita nel secondo tempo da Gea
Andreotti), ora c'è anche la ruvida insegnante Mrs. Wilkinson
(una bravissima Sabrina Marciano), che farà di tutto per
portarlo al provino per l'Accademia al Royal Ballet.
E allora ecco che lo 'scontro' si allarga: non più solo
minatori-polizia, ma guantoni-scarpette, sogni-imposizioni,
padre-insegnante, tutto rigorosamente al ritmo di danza e tip
tap, con le tute da pugile che si trasformano in tutù, operai
con i volti della Thatcher, manganelli che battono il ritmo
insieme ai tacchetti delle scarpe (in tutto 30 performer sulle
coreografie di Roberto Croce). È la battaglia per i propri
sogni, anche quelli di un pianista grande come un orso, che si
rivela agile come un etoile. O dell'amichetto di Billy, Michael
(Christian Roberto), che ai robot preferisce le Barbie e passa
il tempo a vestirsi con gli abiti della mamma. E che con lui,
gonnelline indosso e boa di struzzo al collo, dà vita a una
serie di duetti degni di Jack Lemmon e Tony Curtis.
Gli applausi a scena aperta sono tutti per la nuova stella:
Alessandro Frola, figlio della ballerina Lucia Giuffrida, con il
talento nelle gambe e nel curriculum (borse di studio
all'American Ballet di New York e al Royal Ballet di Londra, più
ingaggi a Parigi, Berlino, Messico e Stati Uniti), che, oltre a
danzare, canta accompagnato dall'orchestra del maestro Emanuele
Friello. Ma sono anche per tutti i Billy Elliot della scena:
piccoli e grandi, danzatori o minatori, sognatori o illusi,
purché mai rassegnati. Perché in fondo, caschetto in testa come
gli orchestrali a fine spettacolo, in piazza prima o poi
dobbiamo scendere tutti. (ANSA).
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