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teorie dellApprendimento adulto 2 2015

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teorie dellApprendimento adulto 2 2015
Apprendimento adulto
Merrian Caffarella
CLASSIFICAZIONE DELLE TEORIE DELL’APPRENDIMENTO
ADULTO:
a) l’apprendimento adulto si fonda sull’esperienza
b) l’apprendimento adulto si realizza in base alle caratteristiche
degli adulti in quanto studenti
c) l’apprendimento adulto come autorealizzazione e
coscientizzazione
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Gli approcci di ricerca sull’apprendimento
adulto
1) Gli approcci che esprimono oggi gli aspetti più innovativi della
ricerca e della stessa pratica della formazione
2) Approcci: come punti di riferimento espliciti in merito alle teorie
dell’apprendimento e alla formazione in età adulta:
Experiental Learning (D.A. Kolb, P. Jarvis)
Andragogical Learning-adult learnes’characteristic
(Knowles)
Neocognitivista (J. Bruner)
Apprendimento contestuale, situato, ecologico
(L. Resnik, D. Fabbri, U. Brofenbrenner)
Gli approcci di ricerca sull’apprendimento
adulto
Apprendimento riflessivo (D.A.Schon)
Autobiografico e della competenza narrativa
(P. Dominice, P.Alhait, J Bruner)
Apprendimento organizzativo
(C. Argyris-D.Schon P. Senge)
Teorie dell’apprendimento
adulto
Experiential learning
Andragogico
Organizational Learning
Approccio (auto)biografico
Reflective Learning
Experiential learning (P. Jarvis)
PRINCIPI GUIDA
L’apprendimento:
ha sempre inizio all'interno di un'esperienza o situazione di vita;
rappresenta una risposta individuale ad un'incongruenza avvertita
tra la biografia del soggetto e l'esperienza acquisita;
tiene in considerazione potenzialità e limiti offerti dal contesto
sociale di riferimento.
Le possibili vie dell’apprendimento sono raggruppabili in tre
categorie:
il non apprendimento (che include la presunzione, la non
considerazione e il rifiuto);
l’apprendimento non riflessivo (con la quale s’intende tanto
l’apprendimento preconscio che l’apprendimento di skills e la
memorizzazione);
l’apprendimento riflessivo (che include la speculazione,
l’apprendimento riflessivo di skills e l’apprendimento sperimentale).
Andragogia (M. Knowles)
PRINCIPI GUIDA
Si fonda sul riconoscimento dell’importanza dei seguenti elementi:
autonomia del soggetto in apprendimento;
Esperienza:
i discenti
l'apprendimento;
divengono,
essi
stessi,
una
ricca
risorsa
per
disponibilità ad apprendere del discente, finalizzata all'espletamento dei compiti
evolutivi richiesti dai ruoli sociali assolti;
applicazione immediata (o a breve termine) degli apprendimenti;
orientamento centrato sul problema anziché sulle materie d'insegnamento;
motivazione strettamente riferita a moventi prevalentemente interni (auto-stima,
soddisfazione nella vita, etc.);
bisogno di conoscere, quale primaria esigenza avvertita dall'adulto in
formazione, di sapere perché apprendere e a cosa ciò può servire.
Approccio (auto)biografico
L'approccio biografico rimette il discente al centro del processo formativo in
quanto:
 permette una riscoperta di sé del soggetto
 rende possibile una reinvenzione del proprio progetto di crescita
personale
sulla base di 4 criteri guida:
autonomia organizzativa  la fiducia nella competenza dei soggetti
improvvisazione biografica  il riconoscimento dei processi di
apprendimento intrinseci, auto-generati (G. Bateson)
interdipendenza apprenditiva  la circolarità tra i processi di costruzione di
senso e l'esperienza vissuta
leadership creativa  la revisione del ruolo e della funzione dell'educatore,
non più trainer ma facilitatore d'apprendimento (M. Knowles)
Approccio (auto)biografico
L'approccio (auto)biografico come metodologia di ricerca empirica con obiettivi:
- conoscitivi;
- di verificare qualitativa di ipotesi;
- di comprensione di fenomeni al fine di proporre interventi successivi.
(Es. Le Storie di vita - P. Alheit/S. Bergamini)
L'approccio (auto)biografico come strumento didattico
(Es. La Biografia cognitiva - D. Demetrio)
L'approccio (auto)biografico come contenuto del curricula formativo dei
futuri formatori (Es. L'Autobiografia guidata - Birren/Mader)
L'approccio (auto)biografico come percorso di ristrutturazione del sé e di
controllo del sé in funzione di un nuovo progetto di vita o professionale
(Es. I materiali biografici nel Bilancio delle Competenze - P. Serreri)
Reflective Learning(D. Schön)
Nuova epistemologia fondata sul concetto di "riflessione nel corso dell'azione”:
processo attraverso il quale il soggetto torna a riflettere sull’azione e sulla
conoscenza implicita in essa.
Osservazione  nella pratica quotidiana spesso non riusciamo ad esprimere a
parole ciò che sappiamo
Spiegazione  il nostro conoscere è in gran parte tacito, implicito nei modelli
d'azione che mettiamo in atto
Conclusione  il nostro conoscere è nell'azione stessa.
Lo stesso avviene nell'attività lavorativa quotidiana del “professionista” inteso quale
“individuo esperto in un’attività professionale di tipo creativo” in quanto:
l'attività cognitiva messa in atto è ben più ampia di ciò che egli stesso riesce ad
esprimere
egli sa di più di quello che riesce ad esprimere
Reflective Learning(D. Schön)
RISULTATI DELLA RICERCA
Dallo studio e analisi di differenti casi fondati sulla pratica quotidiana dei
professionisti
Schön giunge alla definizione di una pratica di tipo riflessivo.
La pratica di tipo riflessivo segue alcuni step:
a partire da una situazione problematica il “professionista” avvia una
"conversazione con la situazione" imponendo così un ordine che gli permette una
prima definizione del problema;
a partire da tale definizione, considerando il problema quale caso unico e
irripetibile, e dalle conseguenze e implicazioni che ciò presenta, il professionista
attribuisce alla stessa situazione nuovi significati;
attraverso le trasformazioni che questi nuovi significati producono, il
professionista riorienta la situazione, pervenendo così alla definizione di un nuovo
problema.
Il percorso su descritto viene seguito fino al raggiungimento di una risoluzione
ritenuta
possibile ed efficiente in riferimento ai fini che il professionista si era proposto di
conseguire
e coerentemente con i mezzi che ha avuto a disposizione per raggiungerli.
Reflective Learning (D. Schön)
Schön mette in crisi la tradizionale dicotomia tra pensiero e azione, tra
teoria e pratica, aprendo nuove linee di ricerca sui temi
dell'apprendimento
adulto quale "apprendimento riflessivo”, e sulla definizione di una
teoria
della formazione finalizzata a favorire la "riflessione nel corso della
pratica", tanto didattica quanto professionale.
I assunto: miglioramento dell’attività professionale tramite la riflessione
sull’attività svolta.
I lavori di D. Schön, seppur orientati alla definizione di una nuova
epistemologia della pratica professionale, offrono quindi interessanti
spunti di riflessione anche sul versante della formazione ai fini della
definizione di teorie e modelli dell'apprendimento in età adulta.
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