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13_linguaggio e comunicazione
Sociologia dei processi culturali Sociologia della cultura Luca Salmieri Linguaggio e comunicazione Il linguaggio 1)Il linguaggio costituisce la principale forma di oggettivazione delle forme di espressione umana. Attraverso il linguaggio gli uomini possono staccarsi dalle manifestazioni immediate dell’esperienza soggettiva. 2)Tra linguaggio e pensiero esistono processi di interazione. Secondo Sapir il linguaggio, come strumento, rende possibile il prodotto, cioè il pensiero; ma anche il pensiero - il prodotto - serve a perfezionare lo strumento, cioè il linguaggio. 3)Esistono diversi sistemi di linguaggio: verbale, non verbale (gesti, espressioni facciali). L’importanza dei linguaggi non verbali è legata non solo agli aspetti psicologici e individuali, ma anche a quelli culturali. Principali caratteristiche del linguaggio e rapporto con la cultura - Il linguaggio è una caratteristica universale: tutte le popolazioni della terra hanno una qualche forma di sistema linguistico (addirittura secondo Noam Chomsky ritiene che esista una grammatica universale, comune a tutte le lingue). Secondo la sociolinguistica, invece, è importante analizzare la variabilità o variazione della lingua: il linguaggio varia in funzione della struttura sociale all’interno di una data società. - Il linguaggio non è neutro: il diverso uso dei linguaggi è in relazione al prestigio e alla reputazione sociale, così come diverse forme di linguaggio possono voler denotare l’appartenenza a e l’identificazione con gruppi minoritari. - Dunque il linguaggio serve anche a riconoscersi, ad adattarsi e a differenziarsi ogni qual volta una o più di queste dinamiche è ritenuta necessaria dall’ambiente sociale. - Secondo l’ipotesi di Sapir-Whorf la struttura di una lingua condiziona il modo attraverso cui gli individui di quella cultura comprende e percepisce la realtà, e naturalmente viceversa. - Per un lungo periodo, caratterizzato dall’imporsi del nazionalismo, il concetto di cultura nazionale si è legato all’idea della lingua nazionale che in diversi stati europei si è avuta, solo parzialmente, a seguito della diffusione dei mezzi di comunicazione di massa e della scolarizzazione di massa. La comunicazione Gli elementi che compongono qualsiasi comunicazione sono: (1) emittente, (2) ricevente, (3) canale, (4) messaggio, (5) codice [dell’emittente e del ricevente], (6) contesto, (7) feedback, e (8) rumore (disturbo). L’emittente: è il soggetto (o i soggetti) che comunica il messaggio. Il ricevente: è il soggetto (o i soggetti) che riceve il messaggio Il messaggio: è il contenuto di ciò che si comunica: una informazione, un dato, una notizia o una sensazione Il codice: è il sistema di segni che si usa quando si comunica e senza il quale non avviene la trasmissione del messaggio. Può essere sia una lingua, che un gesto, un grafico, un disegno. Il canale: può essere inteso sia come il mezzo tecnico esterno al soggetto con cui il messaggio arriva (telefono, fax, posta ecc.) sia come il mezzo sensoriale coinvolto nella comunicazione (principalmente udito e vista) La codifica: è l'attività che svolge l'emittente per trasformare idee, concetti e immagini mentali in un messaggio comunicabile attraverso il codice La decodifica: è il percorso contrario svolto dal ricevente che trasforma il messaggio da codice in idee, concetti e immagini mentali Il feed-back: è l'interscambio che avviene tra ricevente ed emittente quando l'informazione di ritorno permette all'emittente di percepire se il messaggio è stato ricevuto, capito ecc. Il contesto o ambiente: è il "luogo", fisico o sociale, dove avviene lo scambio comunicativo - può incentivare o al contrario disincentivare la comunicazione La comunicazione di massa Per comunicazione di massa l’insieme dei processi comunicativi su vasta scala che raggiungono un ampio numero di individui simultaneamente in località diverse e distanti tra loro. I mezzi di comunicazione di massa sono: libri e giornali, radio, cinema, televisione, media telematici. Una delle caratteristiche della comunicazione di massa è che si tratta di un tipo di comunicazione prevalentemente unidirezionale. La comunicazione di massa ha parallelamente contribuito a rafforzare tanto la sfera pubblica, attraverso lo sviluppo della cosìddetta opinione pubblica che si rafforza a scapito di quella privata, tanto la sfera privata, soprattutto negli ultimi decenni, grazie alla diffusione della fruizione privata e domestica di informazioni e entertainment precedentemente di tipo pubblico (radio, televisione, homevideo, internet). Trasmissione culturale e comunicazione di massa: 1) il mezzo tecnico della trasmissione culturale 2) l’assetto istituzionale della trasmissione culturale 3) distanziamento spaziotemporale della trasmissione. Le tecnologie della trasmissione culturale: stampa, film e registrazioni sonore consentono di fissare e conservare i materiali della cultura e quindi ciò rende enorme lo spettro delle possibili scelte degli elementi da trasmettere e al tempo stesso costituisce un elemento di più efficace di archiviazione, diffusione, accessibilità e riproducibilità. Nella trasmissione culturale ciascuno dei mezzi di comunicazione presume un grado diverso di partecipazione e di coinvolgimento del pubblico. Il medium tecnico tuttavia va anche contestualizzato rispetto l’ambito sociale e culturale in cui è impiegato. Non a caso nel corso del tempo ha assunto sempre maggiore spazio l’analisi del contesto della recezione dei messaggi a scapito dell’analisi del mero mezzo di comunicazione, così come ha assunto rilievo l’analisi dei contenuti e dei codici dei messaggi, a scapito dell’analisi della produzione dei messaggi. La comunicazione di massa Gli apparati istituzionali della trasmissione culturale: nelle società contemporanee non tutta la trasmissione culturale passa attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Tuttavia, il peso che essi giocano nelle dinamiche di trasmissione e circolazione della cultura, soprattutto del suo versante legato ai sistemi simbolici, è sempre più evidente. Anche per questo motivo si parla di apparato istituzionale dei mass media: cioè una sistema con una struttura gerarchica, regole, risorse e organizzazione. Hirsch, analizzando il sistema culturale della moda, ha individuato una serie di sottosistemi su cui si fonda l’industria culturale di massa. In questa descrizione i media costituiscono uno snodo tra diversi altri: il mondo degli artisti, quello degli esperti di marketing, quello dei consumatori, e così via. I media sono quindi canali di diffusione che non sempre corrispondono anche ai centri di produzione culturale. Inoltre, la diffusione è di tipo selettivo ed è in questa funzione che è manifesto il potere dei media. Il distanziamento spazio-temporale: Thompson e più in generale Giddens, hanno sottolineato che i mass media, rispetto agli altri mezzi di comunicazione si basano su distanziamento e decontestualizzazione. Distanziamento perché le forme simboliche che vengono ‘trasmesse’ si staccano dal contesto di produzione e decontestualizzazione perché vengono poi fruite in contesti eterogenei e tempi diversi. Mentre la comunicazione dell’interazione faccia a faccia è dialogica perché consente una replica contestuale del ricevente nei confronti dell’emittente, con i mezzi di comunicazione di massa i riceventi non ha possibilità di replica immediata (flusso unidirezionale).