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Come certificare un formatore?

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Come certificare un formatore?
Come certificare un
formatore?
Presentazione per formatori
esperti nell'ambito della
formazione professionale
(sistema IeFP)
© 2014 Michele Zarri
Introduzione
•
Promuovere strategie organizzative ed
educative per formatori, coordinatori e
tutor per costituire un clima di
apprendimento efficace.
Punti di attenzione:
4 Unità di competenza
• UC 1: Progettazione dei processi
formativi;
• UC 2: Programmazione didattica;
• UC 3: Sviluppo dei processi di
apprendimento;
• UC 4: Gestione delle dinamiche di
gruppo nei contesti di
apprendimento.
Processo Parallelo
“L'ipotesi suggerita dal concetto di processo
parallelo è che possa esistere una simmetria tra
due interazioni, più precisamente che si verifichi
un influenzamento tra due campi relazionali”
(E.Cassoni).
- Livello della progettazione del
processo formativo;
- Livello della progettazione didattica.
La progettazione
della formazione
“Prepara un progetto chiunque pensi
ad azioni destinate a trasformare
situazioni esistenti in situazioni
desiderate”.
H. Simon)
Significato di progettazione
Etimologia classica
(lat.) Proicio, proiectum: Lanciare, puntare,
raggiungere obiettivi e bersagli.
Etimologia moderna
Costruire un piano d’azione.
Condizioni
1. Avere/darsi un obiettivo da raggiungere.
2. Capacità di valutare (pre-vedere) il futuro.
3. Capacità di scegliere i mezzi necessari più
adeguati in rapporto alle risorse disponibili.
4. Verificabilità: scegliere gli strumenti che mi
permettano di verificare i risultati.
Significato di Progettazione formativa
COSA
Approccio metodologico organizzato,
teso al raggiungimento di un obiettivo
prefissato, in un contesto predefinito.
COME
E’ la messa a punto di tutte le
condizioni finalizzate al processo di
insegnamento/apprendimento.
QUALI STRUMENTI DI VERIFICA
Come farò a sapere quando e come
ho raggiunto i risultati prefissati?
Significato di Progettazione formativa
E’ la messa a punto di condizioni finalizzate
alla
realizzazione
del
processo
di
insegnamento e di apprendimento nella
direzione desiderata.
1.Obiettivi (organizzativi e didattici);
2.Contenuti (di apprendimento);
3.Risorse (umane, finanziarie, tecnologiche);
4.Strategie (di insegnamento e di
apprendimento);
5.Condizioni di contesto.
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
Vincoli della formazione nelle organizzazioni
(da considerare nella progettazione)
Elementi di struttura
Creare le condizioni:
-Conoscenza e istruzione
allo
staff sui vincoli
progettuali;
-Disponibilità economica e
pianificazione risorse;
-organizzazione staff (piani di
lavoro, carichi, obiettivi) e
istruzione sulle mansioni,
-spazi, laboratori,
- Programmazione
Nel caso specifico della
didattica.
IeFP, creare un impianto
didattico in aderenza al
profilo di qualifica e alle 4
UC che lo caratterizzano
Elementi di processo
Scarsa fiducia nella formazione
(perdita di tempo, inutilità,
inapplicabilità ecc.)
Eccesso di fiducia in
(so già tutto)
Timore di essere valutati
Timore di ritornare a scuola”
Timore del cambiamento
Assenza di interesse e di considerazione
da parte dei Responsabili e dell’Org.ne
Obiettivi generali
Condizioni di contesto (vincoli, risorse, regole) e staff operativo
Individuazione degli obiettivi didattici e dei contenuti
Scelta dei formatori
Condivisione delle strategie di insegnamento
Scelta delle metodologie didattiche
Individuazione di testimoni, codocenti
Allestimento condizioni di apprendimento
Sequenza delle fasi della
progettazione formativa
Preparazione materiali didattici e
delle programmazioni
Realizzazione Calendario
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
Didattica per competenze
Condizioni di contesto (numero di allievi, numero di ore)
Individuazione degli obiettivi didattici, conoscenze, abilità
Individuazione degli indicatori e delle attività corrispondenti
Scelta delle strategie di insegnamento
Scelta delle metodologie didattiche
Organizzazione dei tempi, degli spazi e delle
evidenze
Sequenza delle fasi della
Programmazione didattica
Allestimento condizioni di apprendimento
Preparazione materiali didattici e
delle programmazioni
Realizzazione docenza
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
Organizzazione ed
educazione
• Il livello organizzativo
è in funzione di quello
formativo;
• Creare le condizioni di
apprendimento con
l’obiettivo di favorire
l’acquisizione di
competenze da parte
dello studente.
GLI OBIETTIVI
NELLA PROGETTAZIONE
GENERALI
DI RISULTATO
- organizzativo
- di ruolo
- della prestazione
DIDATTICI
DI APPRENDIMENTO
(traguardi Formativi)
COMPETENZE
- conoscenze
- capacità
- comportamenti
Definizione di
competenza
• E' la capacità di
combinare le risorse
interne possedute a
quelle esterne
disponibili al fine di
affrontare in maniera
produttiva un insieme di
specifico di attività e/o
problemi professionali
Premessa: PROCESSO
FORMATIVO
• Per la sua natura
processuale, la
competenza non può
essere fissata in una
prestazione, ha una
valenza dinamica.
• Ciò richiede
l'osservazione dei fattori
motivazionali e
metacognitivi
Gli obiettivi didattici
NON sono:
- le finalità dell’azione formativa
- i contenuti di insegnamento/apprendimento
DEVONO consentire:
- la possibilità di verificare se, e in quale misura,
l’apprendimento è avvenuto nella direzione voluta
DEVONO essere:
- comunicati in anticipo ai partecipanti
- tendenzialmente osservabili e misurabili rispetto al
risultato
atteso dal formatore e dai formandi
- pertinenti e concreti rispetto alle finalità dell’azione
formativa
- chiari, ovvero non diversamente interpretabili
- congruenti e realizzabili in rapporto al profilo dei
partecipanti
AREA DELLA
COMPETENZA
CONOSCENZE
(dimensione cognitiva
dichiarativa e
procedurale)
INDICATORI
di obiettivi
didattici
Riconoscere,
elencare,
descrivere,
affermare,
presentare,
definire, ecc..
Fare, realizzare,
costruire, risolvere,
CAPACITA’/ABILITA’ tradurre, rimontare,
(dimensione operativa o utilizzare,
procedurale)
ricomporre, ecc..
COMPORTAMENTI
(dimensione relazionale)
Cooperare,
sensibilizzare,
delegare,
motivare,
coordinare,
comunicare, ecc..
Tipologia di
Obiettivi didattici
Conoscenza di principi
generali, concetti e teorie.
Conoscenza di fatti
specifici, procedure e
regole.
Capacità intellettuali e di
problem solving.
Capacità operative e
manuali.
Comportamenti
prescrivibili.
Comportamenti non
prescrivibili
Il percorso didattico
A seconda della durata dell’intervento formativo
il percorso didattico
può essere articolato in uno o più MODULI DIDATTICI
(detti Unità didattiche)
Il MODULO DIDATTICO è articolato in attività
Corrispondenti al numero del pacchetto di ore del
Docente all’interno della UC..
Il
MODULO DIDATTICO deve avere per oggetto
almeno un obiettivo didattico.
Il MODULO DIDATTICO deve avere per oggetto
almeno un contenuto di apprendimento:
una o più conoscenze o
Una o più abilità delle UC corrispondenti.
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
Scelta dei contenuti didattici:
livelli
Livelli di complessità
1
2
3
Conoscenza (di un nuovo elemento)
Comprensione (della sua trasferibilità nella pratica)
Utilizzazione (padronanza)
Analisi (scomposizione del tutto in parti)
4
Rielaborazione (ricomposizione delle parti in un tutto))
5
Contestualizzazione (applicazione del tutto)
6
Vecchia
Conoscenza
Nuova
conoscenza
Imparare le strategie: il
profilo del docente
• Consapevolezza
delle strategie di
disciplina
• Padronanza di stili
• Avere un proprio stile
di insegnamento
• Destinatari, ambiente
di apprendimento &
Tempo
LA PROGETTAZIONE DELLA LEZIONE
Percorso deduttivo
Percorso induttivo
•Premessa
•Caso particolare/situazione
specifica
•principi generali
•Riflessioni
•sviluppo argomenti
•formalizzazione in concetti teorici
delle riflessioni fatte
•conseguenza
pratiche/esempi
Percorso per problemi
•Domande significative
•Conseguenze applicative/altri casi
Percorso storico-temporale
•Scopo (Perché è
importante parlarne)
•Ripercorrere le tappe
storiche
•Soluzioni (concetti)
•..o l’iter procedurale
•conseguenza
pratiche/esempi
•…o il processo tecnico
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
LE ESERCITAZIONI NOZIONISTICHE
SCOPO:
IN COSA CONSISTE:
 stabilizzare l’apprendimento di
conoscenze
 questionari o test conoscitivi
con domande sull’oggetto
dell’insegnamento
 colmare lacune
MODALITA’ DI
UTILIZZO:
 come rinforzo o verifica
(a valle della lezione)
Come “rompighiaccio” (a
monte della lezione)c
COSA CONSIDERARE IN FASE DI
PROGETTAZIONE:
 la modalità di gestione dell’esercitazione
successiva alla compilazione dei questionari
SCOPO NON VALUTATIVO, MA
FORMATIVO
• La compilazione va realizzata in
plenaria con l’eventuale utilizzo di
appunti, libri ecc
• Il docente non ritira l’esercitazione
ma la commenta coinvolgendo la
classe.
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
LE ESERCITAZIONI ADDESTRATIVE
SCOPO:
IN COSA CONSISTE:
 sviluppare capacità inerenti lo
svolgimento operativo di una
certa attività manuale o
intellettuale
 presentazione di uno o più
compiti che devono essere
analizzati e svolti a livello
individuale e/o di gruppo
MODALITA’ DI
UTILIZZO:
 quando si vogliono
veicolare comportamenti
prescrittivi
COSA CONSIDERARE IN FASE
DI PROGETTAZIONE:
 livello di difficoltà
svolgimento individuale o di
gruppo
successione didattica rispetto
alla lezione
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
LE ESERCITAZIONI di “PROBLEM SOLVING”
IN COSA CONSISTE:
SCOPO:
 rinforzo delle conoscenze
capacità di risolvere problemi
 assegnare ai discenti un
problema la cui risolvibilità e
legata ad un corretto utilizzo delle
nozioni già possedute o che,
accennate, verranno
approfondite in seguito
COSA CONSIDERARE IN FASE DI
PROGETTAZIONE:
tempo superiore
modalità preferibile=sottogruppo
briefing finale come verifica e
ulteriore apprendimento
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
ESERCITAZIONI SU “CASI”
IN COSA CONSISTE
SCOPO :
Sviluppo della capacità di
diagnosticare e risolvere
problemi
Presentazione di un caso/situazione
aziendale concreta, resoconto tratto
dalla realtà, una storia, un evento, che
richieda:
diagnosi delle cause sottostanti
analisi degli elementi rilevanti
presa di decisioni più idonee e
coerenti
non conta la soluzione, ma la coerenza
del processo logico della “presa di
decisione”
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
Scelta delle metodologie didattiche: fattori-chiave
AREA DELLA
COMPETENZA
CONOSCENZE
(dimensione cognitiva o
dichiarativa)
CAPACITA’/ABILITA’
(dimensione manuale o
procedurale)
COMPORTAMENTI
(dimensione relazionale)
INDICATORI
di obiettivi didattici
Metodologie
didattiche
Riconoscere, elencare,
descrivere, affermare,
presentare, definire, ecc..
Lezione
Esercitazioni nozionistiche
Filmati didattici
Discussione
Fare, realizzare, costruire,
risolvere, tradurre,
rimontare, utilizzare,
ricomporre, ecc..
Lezione
Esercitazioni addestrative e
di problem solving
Simulazioni
Discussione
Filmati didattici
Cooperare, sensibilizzare,
delegare, motivare,
coordinare, comunicare,
ecc..
Lezione
Esercitazioni su casi
Simulazioni
Discussione
Filmati didattici
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
Scelta delle metodologie didattiche: altri fattori
Numero di studenti
Tempo
Attrezzature
Abilità del docente
Spazi
Obiettivi didattici
Livello tassonomico
Allestimento condizioni di apprendimento (logistica)
Sussidi didattici
Aule didattiche
Disposizione arredi
Comunicazioni
Accessibilità
Allestimento arredi
Comfort
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
Preparazione materiali didattici
Tempi di distribuzione
Qualità
Quantità
Contenuto
Modalità di distribuzione
COINFO Franco Bochicchio e Francesca Grassi
Puntare sulle fondamenta
• Utilizzare regole corte,
chiare e ragionevoli.
• Focalizzarsi su Eventi
Positivi.
• Essere un modello nel
proprio ruolo/adulto.
• Gestire i conflitti con
calma
• Curarsi di tutti i problemi
legati alla discilina.
Una strategia avanzata
Le 3 Aree di strategia
1) Coltivare gli
studenti;
2) Documentare;
3) Abilità sociali.
Coltivare gli studenti
• Desiderare di
aiutare gli studenti a
crescere
• Comprendere che i
ragazzi sono in fase
di crescita
• Pazienza
• Tempo
Documentare
•
•
•
•
Colloqui individuali
Portare gli studenti a
comprendere i
problemi
Lasciare che gli
studenti trovino
soluzioni
Orientarsi verso
soluzioni concordate
tra studenti e docenti.
Insegnare abilità sociali
• Metacognizione
• Avere un sistema di
riferimento per la
gestione dei conflitti
– Riconoscimento del
problema
– Abilità di problem
solving
Conclusioni
• La crescita è un
processo di
sistema
• Puntare su sviluppi
originali rispetto
all’educazione
standard
• Avere regole chiare
Efficacia dell’insegnamento
da parte dei formatori
• Differenziare i
problemi degli
studenti da quelli dei
docenti
• Insegnare agli
studenti alcune
tecniche di ProblemSolving & alcune
abilità di
negoziazione.
Efficacia dell’approccio
• Cercare di comprendere le
ragioni del comportamento
dello studente.
• Aiutare lo studente nel
cambiamento del
comportamento e incontrare il
SUO bisogno.
• Utilizzare una varietà di
metodi.
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