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curtis e monachesimo - Quelli che studiano.

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curtis e monachesimo - Quelli che studiano.
L’ECONOMIA
CURTENSE E IL
MONACHESIMO
CAPITOLO TERZO
PP.77-92
IV-V secolo: due
secoli
di radicali
trasformazioni
Dall’impero diviso
(395) …
… ai regni romano
germanici (VI sec.)
I movimenti dei popoli del nord modificano
profondamente la struttura etnica e geopolitica
dell’Europa.
• 375: invasione dell’Europa orientale da parte degli
unni
• 376: migrazione dei visigoti verso i Balcani
• 406-407: vandali, burgundi e alani oltre il Reno
• 409: svevi in Spagna
• 429-439: migrazione dei vandali in Africa
• V secolo: ostrogoti in Italia; franchi e visigoti in
Gallia, visigoti in Spagna; angli, juti e sassoni in
Britannia.
L’accelerazione della crisi
Tramonto
dell’impero
d’occidente
• Disordini
sociali
• Pestilenze
• Guerre
Crollo
demografico:
tra il VI e il VII
secolo, si
riduce del 3050% il numero
di uomini e
donne.
Degrado
dell’ambiente:
estensione di
• selva
• palude
• incolto
• Rovina della
piccola proprietà;
• asservimento
della popolazione
Spostamento
della popolazione,
del potere politico ed
economico
dalle città
alle grandi proprietà
terriere
(le villae)
Diminuzione
del numero
degli abitanti
e dell’estensione
delle città
La decadenza
delle città
Il fenomeno della
contrazione della
popolazione e della
superficie urbana si
verifica in Occidente,
non in Oriente.
Il grafico mette a confronto la superficie di tre città dell’Europa continentale rispetto alla
capitale dell’impero romano d’Oriente, Costantinopoli.
Queste erano le proporzioni nel X secolo. L’enorme divario dà un’idea di quale fosse lo
stato di decadenza delle città europee nell’Alto medioevo.
Un’economia stagnante
Contrazione
dei mercati
e
dell’economia
monetaria
Economia delle villae
del VII-IX secolo
(economia della curtis)
•
Autosufficienza
economica
•
Tecnologia poco sviluppata e
incapace di rinnovarsi
Livelli produttivi minimi e finalizzati
alla sussistenza
La curtis
Divisione della terra
in:
− pars dominica
− pars massaricia
Evoluzione della
condizione del
lavoratore della terra:
da schiavo
a servo
Prestazioni al signore:
in natura
corvées
in denaro
La signoria
territoriale
e la formazione
della servitù
nell’Alto
Medioevo
coloni
liberi
schiavi
signore
obblighi
e corvé
protezione
accomandare
(atto con cui un uomo si
affida alla protezione di un
altro uomo)
manomissione
(emancipazione dalla
schiavitù)
servi
IL POTERE DI BANNO
All'interno della propria signoria il signore deteneva il BANNO, una parola di
origine germanica che significava "proclama" e che gli concedeva di "proclamare"
ciò che più gli piaceva dandogli su tutti potere di vita e di morte. In cambio il suo
onore gli imponeva la PROTEZIONE della propria gente da tutti i pericoli dell'
epoca: invasori, cavalieri di altri feudi in cerca di bottino da razziare, lupi, cinghiali e
altre minacce che richiedessero l'intervento di uomini bene armati e bene addestrati.
Questa protezione implicava una serie di obblighi per i massari, come per esempio
partecipare alla difesa del castello in occasione di un assedio o trasportare viveri e
macchine da guerra. In più, oltre all'affitto sulla terra che coltivavano, dovevano
pagare i diritti di banno per utilizzare le attrezzature della parte dominica (ripatico,
focatico…). Dovevano anche sottostare alla TAGLIA, cioè al diritto con cui il
signore poteva recarsi nella loro fattoria e requisire ciò che preferiva: grano, vino, un
maiale e persino un figlio o una figlia.
Le punizioni per chi non rispettava il banno erano molto severe.
Il MONACHESIMO
MONACHESIMO:
IRLANDA:
-1° paese esterno al mondo
ORIENTALE:
-scelta di tipo personale;
-totale rifiuto del mondo;
-prime forme in Egitto
tra III e IV sec. d.C.:
EREMITI
romano a convertirsi
(S. Patrizio);
-vita comunitaria;
-abati con potere sul territorio.
OCCIDENTALE:
-inizialmente eremiti, poi cenobiti;
-vita comunitaria: monasteri
SAN BENEDETTO DA NORCIA
San Benedetto nasce a Norcia intorno al 480.
Dopo i primi studi, crea una comunità con un
gruppo di sacerdoti, poi si ritira in una grotta presso Subiaco,
dove inizia una vita eremitica.
I suoi primi novizi sono Mauro e Placido; quando i monaci
diventano dodici decide di organizzare dodici monasteri da
affidare loro, ognuno con dodici monaci. Egli raccoglie in un
tredicesimo monastero i novizi più bisognosi.
Tra il 525 e il 529 fonda, sull’altura
di Cassino, il monastero di Montecassino.
Muore il 21 marzo del 547, mentre è
in preghiera dopo aver ricevuto
l’Eucaristia.
IL MONASTERO DI MONTECASSINO
IL MONACHESIMO BENEDETTINO
IMPORTANZA RELIGIOSA
IMPORTANZA CULTURALE
IMPORTANZA SOCIALE
Importanza religiosa
Il Monachesimo ebbe grande rilevanza per:
L’evangelizzazione
La testimonianza di vita cristiana dei monaci
La preghiera
Importanza culturale
Trasmissione della cultura greca e latina.
Grande impulso alle scienze mediche attraverso lo studio
dell’erboristeria.
Introduzione del minuscolo carolingio.
Invenzione dell’antecedente del rigo musicale, dando vita al canto
gregoriano
Lo Scriptorium
Uno dei luoghi più importanti del
monastero era lo scriptorium.
Era di solito un vasto ambiente esposto
a sud e con molte vetrate per godere di
tutta la luce possibile.
Gli amanuensi trascrivevano i testi sacri
ma anche opere di grandi autori latini e
greci.
San Benedetto voleva che i suoi monaci
sapessero leggere e scrivere (cosa a
quel tempo molto rara), per poter
studiare e meditare la parola di Dio.
.
Il minuscolo carolingio
L’antecedente del rigo musicale
Importanza sociale
Grande impulso all’agricoltura e all’economia.
Bonifica di vasti territori.
Costruzione di ospedali e scuole.
LA REGOLA
La Regola Benedettina, dettata nel
534, è formata da un Prologo, che
definisce i principi della vita
religiosa, e 73 capitoli, riferiti ai
doveri dell’Abate, all’adorazione
di Dio, alla disciplina nel
monastero
ed
alla
sua
amministrazione.
San Benedetto organizza la vita
monastica intorno a quattro grandi
assi portanti che permettono di fare
fronte alle tentazioni impegnando
continuamente ed in vario modo il
monaco: ORA ET LABORA
1. preghiera comune
2. preghiera personale
3. studio
4. lavoro
LA GIORNATA DEL MONACO
IL MONASTERO
Un monastero è un edificio comune dove vive una comunità di monaci,
sotto l'autorità di un abate.
CHIESA:
solitamente domina in
altezza il resto dell’abbazia
e la sua ricchezza indica
l ’ importanza dell ’ ufficio
divino nella vita del
monaco.
CHIOSTRO:
dal latino claustrum “luogo
chiuso ” , è il luogo
deputato alla meditazione.
È sempre circondato da
colonne e pilastri e si
trova al centro della
struttura.
CAPITOLO:
è il locale deputato alle riunioni della comunità
monastica.
Altri luoghi del monastero:
-BIBLIOTECA;
-SCUOLA;
-NOVIZIATO;
-LABORATORI;
-REFETTORIO;
-CUCINA;
-DORMITORIO;
-CIMITERO;
-FORESTERIA;
-INFERMERIA.
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