Anziani, fatta così l`assistenza a casa non è efficace
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Anziani, fatta così l`assistenza a casa non è efficace
Trento 18 sabato 18 giugno 2016 l'Adige «Dimezzata l’assicurazione per gli studenti» Fasanelli allarmato per la riduzione prevista dalla Provincia del premio per infortuni a scuola WELFARE Il consigliere provinciale Massimo Fasanelli (Gruppo misto) lancia l’allarme indennizzi per gli infortuni di scolari e studenti durante le ore di lezione. Con una interrogazione, infatti, Fasanelli spiega che la Provincia ha sottoscritto una polizza assicurativa che garantisce la copertura assicurativa per l’infortunio degli studenti del primo e del secondo ciclo di istruzione e formazione nonché per i bambini e le bambine delle scuole dell’infanzia provinciale ed equiparate. Ma il contratto è scaduto. Per questo tramite Apac (Agenzia provinciale per gli Appalti e Contratti) ha emesso un bando di gara per l’affidamento dei servizi assicurativi per l’anno prossimo con premi molto più bassi. «Le condizioni assicurative scrive Fasanelli - prevedono le seguenti garanzie per capitale assicurato: morte o invalidità permanente 150.0000 euro. «In buona sostanza - denuncia il consigliere - l’indennizzo per morte o invalidità permanente viene svalutato del 43%. Non solo: esaminando gli elenchi degli infortuni avvenuti negli ultimi anni negli ambienti scolastici si rileva che le nuove condizioni assicurative andranno a penalizzare gli infortuni minori che sono i più frequenti, prevendo una franchigia economica di 100 euro (a fronte della precedente di 50) ed una franchigia sulla diaria per ricovero di 3 giorni (ed al massimo di 30) a fronte della precedente di 2 giorni senza tetto massimo». L’interrogazione chiede dunque al presidente Rossi a quanto ammonta il premio assicurativo annuo che la Provincia pagava e ha previsto per la nuova gara e chi abbia deciso e stabilito le nuove condizioni assicurative da porre a base di gara. Monari (Vales): «Il servizio pubblico garantisce in media 3,6 ore a settimana e molti si arrangiano con le badanti» «Anziani, fatta così l’assistenza a casa non è efficace» sicuramente ha inciso la crisi economica, con l’espulsione dal mercato del lavoro soprattutto di donne, che si sono fatte carico in proprio dell’assistenza dei familiari. La ragione principale però secondo noi è l’inefficacia della risposta del pubblico. Cosa non funziona? Il pubblico garantisce mediamente un servizio di 3,6 ore a settimana per utente. Visto che le risorse non bastano per tutti, la logica che viene seguita dalle direttive date agli assistenti sociali è quella di fornire un pochino di servizio a tutti, ma così facendo è chiaro che chi ha davvero bisogno se ne fa poco di un servizio un giorno o due la settimana. E così si arrangia, magari ricorrendo alle badanti, In 16 mesi abbiamo perso il 20% dei nostri utenti Ermanno Monari a volte pagate in nero. Per rendere l’idea il 37% dei nostri utenti usufruisce di un servizio inferiore a un’ora a settimana, il 41% solo due giorni a settimana. PROVINCIA Cosa chiedete alla Provincia, in particolare all’assessore al welfare, Luca Zeni? Noi pensiamo che vada ripensata l’organizzazione del servi- zio finanziato con i soldi pubblici, perché garantirlo a tutti per 3 ore e mezzo a settimana non ha senso. Vanno individuate delle priorità, come le persone sole o chi ha più bisogno; e garantire a queste il servizio pubblico che cooperative come la nostra possono offrire con personale qualificato e pagato adeguatamente. Servirebbe un patto tra ente pubblico, cooperative, sindacati e volontariato, per una maggiore condivisione di quella che sarà presto un’emegenza per il Trentino. Si parla tanto di nuova governance delle case di riposo, ma non possiamo immaginare di mettere tutti gli anziani in casa di riposo, dobbiamo prepararci per un’adeguata assistenza delle persone a casa propria. Il programma di Patrimonio spa per il triennio Investimenti: 128 milioni Un programma per Patrimonio del Trentino di 128 milioni di euro per investimenti immobiliari sul territorio nel triennio 20162018 è stato approvato ieri dalla giunta provinciale. Fra i numerosi investimenti di rilievo si segnalano: il piano attuativo per l’area ex Italcementi, già acquisita nel 2015, da presentare al Comune di Trento; il proseguimento dei lavori per il nuovo presidio ospedaliero di Mezzolombardo, che presenta un costo complessivo di 23 milioni di euro; l’ampliamento del polo R6050602 LUISA MARIA PATRUNO «In Trentino una persona su 5 ha più di 65 anni e il bisogno di assistenza domiciliare è destinato ad aumentare, eppure negli ultimi 16 mesi noi abbiamo perso il 20% della nostra utenza e questo perché il servizio offerto dalla pubblica amministrazione non viene trovato interessante dalle famiglie che preferiscono arrangiarsi in altro modo, per questo vorremmo che oltre a parlare di case di riposo si aprisse un dibattito serio per rendere più efficace l’utilizzo dei 16.560.000 euro stanziati dalla Provincia per i 3.122 utenti dell’assistenza domiciliare». Ermanno Monari, ex segretario generale della Uil trentina, oggi è presidente di Vales, una cooperativa sociale, affiliata al Consolida, che si occupa di assistenza domiciliare ad anziani e disabili in prevalenza nella zona di Rovereto e Vallagarina e in Valsugana, garantendo il servizio che viene appaltato da Comuni e Comunità di valle. Monari lancia l’allarme per la strana «fuga» registrata di utenti dal servizio nell’ultimo anno e mezzo, che preferiscono arrangiarsi o ricorrere alle badanti. Presidente Monari, l’anno scorso si era detto che la causa della riduzione di utenti era stato l’Icef. È questo il problema? Noi pensiamo di no. Con l’introduzione dell’Icef c’è stata una piccola quota di utenti che ha rinunciato, chi si avvicinava di più agli 8 euro. Ma più di questo Un nuovo patto POLITICA fieristico e congressuale di Riva del Garda per un importo di circa 69,2 milioni di euro. Nel 2016 partiranno le gare d’appalto per il palacongressi e, a seguire, per palasport e palafiere; la realizzazione del nuovo municipio di Levico Terme, con investimenti pari a circa 7 milioni, e la realizzazione di una nuova struttura per disabili a Caldes per un investimento di 1,8 milioni. Nel programma delle attività c’è anche il progetto con il quale si intende creare un unico database geolocalizzato degli immobili pubblici, che metta in evidenza tutte le proprietà, gli utilizzi e le eventuali valorizzazioni da offrire al mercato. Si tratta di uno strumento che permetterà una gestione più efficace del patrimonio, attraverso una regia unica, che favorirà anche la ricerca di nuove strade, in parte già intraprese da Patrimonio del Trentino, come quella delle permute da inserire nei bandi o di progetti in fase di studio, come quella della creazione di un fondo immobiliare. Fugatti (Lega): rispuntano i nomi di Bortolotti e Refatti Intrecci Telemedika, Keynet, Cosbau Un legame tra la Keynet e i vertici della Cosbau, società edile finita in liquidazione, viene evidenziata dal consigliere provinciale della Lega nord, Maurizio Fugatti, che ieri ha ricostruito le composizioni societarie di Keynet. Keynet srl, che per due volte ha prenotato la sala all’interporto per Ugo Rossi nel 2013, è una delle società vincitrici del bando di gara di Trento Rise per l’affidamento del Pcp socio assistenziale (affiancata da Deloitte). Possiede il 60% delle quote di Telemedika, che a sua volta aveva vinto una gara d’appalto di euro 138 mila euro più Iva indetta il 17 ottobre 2012 dall’Azienda sanitaria per i servizi di telemedicina. Su questo appalto vinto dalla Telemedika, la Guardia di finanza sta facendo accertamenti e ha acquisito documenti da Maurizio Bezzi, cognato del presidente Ugo Rossi. Fugatti specifica che il 12% delle quote di Keynet è stato acquistato il 16 ottobre 2012 (il giorno prima della gara vinta da Telemedika) dalla Sethi Engineering service, che vede tra i soci la fiduciaria Trustfid spa, presente per conto di terzi, che nel 2014 reintesta le sue quote ai fiducianti indicati in Edda Chistè e Carla Giovannini. Il consigliere provinciale sottolinea che la signora Chistè risultava residente in via Gocciadoro allo stesso indirizzo di Franco Bortolotti, che era socio della Cosbau spa insieme ad Aldo Refatti, lo stesso Refatti che nel 2012 si era presentato con Renato Vindimian come delegato della ditta Telemedika alla commissione per l’aggiudicazione del bando dell’Azienda sanitaria. Insomma, tra Telemedika, Keynet e Cosbau, tutte società finite male, ci sono nomi che ricorrono. La stessa Keynet, che ha ricevuto un contributo da Apiae, indicava Franco Bortolotti quale gestore operativo e Aldo Refatti come responsabile progettazione.