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La riforma dei servizi pubblici
locali e l’impatto sulle aziende
L’art. 35 della Legge Finanziaria
2002
Andrea Sbandati - Direttore Cispel Toscana
Sintesi dell’intervento
•
•
•
•
•
•
•
Alcuni aspetti generali
La separazione proprietà - gestione
Le forme gestionali
La liberalizzazione
La privatizzazione
Le regolazione
Le politiche industriali
Alcuni aspetti generali
• I provvedimenti attuativi
• Il rapporto con le normative di settore
• Il problema dell’affidamento diretto
I provvedimenti attuativi
• La individuazione dei servizi a rilevanza
industriale : Regolamento del Governo
entro 6 mesi (comma 16),
• La separazione della gestione delle reti
e impianti da erogazione del servizio:
discipline di settore (comma 1-3),
• La durata della fase transitoria (comma
2): Regolamento del Governo.
Il rapporto con le normative di
settore
• Restano ferme le disposizioni previste per i
singoli settori e quelle nazionali di attuazione
delle Direttive Comunitarie (comma 1-1),
• Esclusione del Trasporto Pubblico Locale ?
(ordine del giorno approvato),
• Norme specifiche per il “servizio idrico
integrato” (comma 5),
Il problema dell’affidamento
diretto
• Testo contraddittorio: la fase transitoria si riferisce anche
agli affidamenti diretti ad aziende pubbliche ?
• Il regolamento definisce i termini di scadenza o cessazione
anticipata della concessione rilasciata con procedure
diverse dall’evidenza pubblica (comma 2), non si riferisce
agli affidamenti diretti;
• Il comma 3 sulle proroghe parla invece di società
affidatarie e incentiva fenomeni tipici delle aziende
pubbliche;
• Il comma 2 invece vieta alle società di capitale in cui la
partecipazione pubblica è superiore al 50 %, se ancora
affidatarie dirette, di partecipare ad attività imprenditoriali
al di fuori del proprio territorio.
La separazione proprietà gestione
•
•
•
•
•
•
Gli enti locali non possono cedere la proprietà degli impianti… (comma
1-2),
possono conferire la proprietà degli impianti ...a società di capitali di cui
hanno la maggioranza incedibile (comma 1-13),
le reti… di proprietà degli eell o realizzate dal gestore sono assegnate,
alla scadenza dell’affidamento, al nuovo gestore, che paga un
indennizzo pari al valore dei beni non ammortizzati (comma 1-9),
le imprese concessionarie cessanti reintegrano gli eell nel possesso
delle reti…(indennizzo come sopra), (comma 7),
gli eell che detengono la maggioranza del capitale di società per la
gestione dei servizi pubblici locali, che siano proprietarie di reti…
provvedono allo scorporo entro un anno (comma 9),
le reti … di proprietà di soggetti diversi dagli eell possono essere
autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti nel rispetto di standard e
con tariffe non superiori alla media regionale (comma 1-14).
Le forme gestionali: fase a
regime
• Quando si applica ?
– Al termine della fase transitoria (comma 2)
• per i concessionari e gli affidatari diretti (?)
• per i gestori del servizio idrico integrato (comma 5)
– Alla scadenza naturale delle concessioni affidate con gara
(comma 2)
– Subito per i nuovi affidamenti (comma 1-5)
• comuni che gestiscono in economia al momento dell’entrata in
vigore della legge
• Ambiti dei rifiuti
• Ambiti delle acque (con facoltà di affidamento diretto)
Le forme gestionali: fase a
regime
•
•
•
Proprietà delle reti …
– enti locali o società di capitali con maggioranza incedibile (comma 1-2 e 1-13)
gestione reti…
– affidamento diretto a società di capitali con maggioranza pubblica da parte degli
eell (comma 1-4 a)
– gestione da parte della società proprietaria (comma 1-13)
– gara ad evidenza pubblica cui partecipano società di capitali (bandita da eell o
da società proprietaria) (comma 1-4 b)
– possono essere autorizzati a gestire reti … i soggetti proprietari di reti… diversi
dagli eell, in regime di autorizzazione (comma 1-14)
erogazione del servizio
– gara ad evidenza pubblica bandita da eell (anche associati) o da società
proprietaria (comma 1-5)
Le forme gestionali: fase
transitoria
• Quando si applica ?
– Alle concessioni in essere affidate senza gara
ad evidenza pubblica (comma 2)
– Agli affidamenti diretti in corso ? (comma 2)
– Nel caso di nuovi affidamenti solo per il
servizio idrico integrato affidato dagli Ambiti
(comma 5)
Le forme gestionali: fase
transitoria
• Nei settori in cui la fase transitoria non sia già
disciplinata da norme di settore (gas, trasporti)
(comma 2)
• limite massimo di 3-5 anni per la scadenza delle
concessioni (affidamenti) in essere; il regolamento
comma 16 indica la durata esatta (comma 3)
• Proroghe (periodi “minimi” e cumulabili) (comma 3)
–
–
–
–
1
2
1
1
anno (raddoppio bacino di utenza)
anni (estensione a livello provinciale o di ambito)
anno (privati al 40 %)
anno (privati al 51 %)
La liberalizzazione
• L’erogazione del servizio è in regime di concorrenza (comma 1-5);
il conferimento della titolarità del servizio avviene tramite gare ad
evidenza pubblica a società di capitali (comma 1-5),
• Stazione appaltante: eell anche associati o società proprietaria di
reti .. (comma 1-13),
• Chi può partecipare: società di capitali (comma 1-5),
• Tipo di gara: miglior livello di qualità e sicurezza e condizioni
economiche e di prestazione del servizio, dei piani di investimento,
• Standard definiti dalle autorità di settore o in loro assenza dagli
eell (comma 1-7),
• Durata del periodo di affidamento in gara: non definito (norme di
settore ?)
• Subentro negli investimenti: valore dei beni non ancora
ammortizzati, indicato nel bando di gara (comma 1-9 e comma 7)
La liberalizzazione
• Esclusioni per la partecipazione alla gara
– Società che in Italia o all’estero gestiscono servizi pubblici locali in
affidamento diretto, ottenuti con procedura non ad evidenza pubblica
o relativo rinnovo (comma 1-6), incluse le società che gestiscono reti
o impianti secondo quanto disposto dal comma 1-4 a e b (sia in
affidamento diretto che in gara),
– Loro società collegate o controllate, loro controllanti, controllate o
collegate con queste ultime (comma 1-6).
• Eccezioni:
– Le aziende concessionarie o affidatarie (?) durante la fase transitoria
(3-5 anni), (anche durante le proroghe ?) (comma 2),
– Le aziende concessionarie o affidatarie per la prima gara avente per
oggetto i servizi forniti dalla società stessa,(comma 2),
– Le società di capitali, ancora affidatarie dirette, in cui gli eell hanno
ceduto il 51 % (durante le proroghe ?) (comma 2).
La privatizzazione
• Scompare la normativa sulle società miste e l’obbligo di
cedere pacchetti azionari: le aziende tutte pubbliche esistenti
non devono più selezionare partner privati o cedere quote
(?),
• La cessione di quote può avvenire con modalità diverse (è
sempre obbligatoria la evidenza pubblica per la
individuazione del partner ?),
• Solo i gestori del servizio idrico integrato affidatari diretti
hanno l’obbligo di cedere almeno il 40 % delle quote entro 2
anni dall’affidamento (comma 5),
• La maggioranza delle quote di società di capitali costituite
per la proprietà di reti … è incedibile (comma 1-13).
La privatizzazione – incentivi
• Regime delle proroghe (1 anno per il 40 %, 1 anno per
il 51 %), (comma 3),
• La cessione del 51 % non comporta effetti sulla durata
delle concessioni e degli affidamenti in essere (comma
1-12),
• Le società di capitali in cui la partecipazione pubblica è
superiore al 50 %, ancora affidatarie, non possono
partecipare ad attività imprenditoriali fuori dal proprio
territorio (comma 2).
Alcuni aspetti di regolazione
• La gara è indetta nel rispetto di standard qualitativi,
quantitativi, ambientali e di equa distribuzione come
definiti dalle Autorità di settore o dagli eell (comma 17),
• Il canone di accesso alle reti… è definito dalle Autorità
competenti o dagli enti locali (comma 1-13),
• Nel caso di reti… di proprietà di soggetti diversi degli
eell, questi possono essere autorizzati a gestire servizi
o loro segmenti nel rispetto degli standard (comma 7)
e con tariffe non superiori alle medie regionali (comma
1-14).
Alcuni aspetti di regolazione
• I rapporti fra eell e le società di erogazione del servizio
o di gestione delle reti… sono regolati da contratti di
servizio, allegati ai capitolati di gara, che dovranno
prevedere i livelli dei servizi da garantire e adeguati
strumenti di verifica del rispetto dei livelli previsti
(comma 1-11),
• Gli eell anche in forma associata individuano gli
standards e le modalità di vigilanza e controllo delle
aziende esercenti servizi pubblici in un quadro di tutela
prioritaria degli utenti e dei consumatori (comma 14).
Le politiche industriali
• Incentivi alle concentrazioni:
– Proroghe delle concessioni in essere (1 anno per raddoppio
dimensioni, 1 anno per raggiungere una scala provinciale o di
ambito).
• Servizio idrico integrato:
– Facoltà per gli Ambiti (in alternativa alla gara) di affidamento
diretto entro 18 mesi a società di capitali partecipate
unicamente da enti locali facenti parte dell’Ambito, per un
periodo analogo alla fase transitoria.
I servizi pubblici locali privi di
rilevanza industriale
• Sono gestiti tramite (art. 113 bis, comma 1):
– istituzioni;
– aziende speciali, anche consortili,
– società di capitali costituite o partecipate dagli enti
locali, regolate dal codice civile.
• Gli enti locali possono procedere all’affidamento
diretto dei servizi culturali anche ad associazioni e
fondazioni da loro costituite o partecipate (comma 3).
• I rapporti fra gli eell e i soggetti erogatori dei servizi
sono regolati da contratti di servizio.
Conclusioni
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In attesa di Regolamento e Norme di settore
Trasformazione delle aziende speciali
Scorporo della proprietà di reti …
Eventuale privatizzazione
Gestione della fase transitoria:
– privatizzazione
– concentrazione
– efficienza
Opportunità di espansione derivante dalla prima apertura del mercato
(nuovi affidamenti)
Opportunità di espansione derivante dalle acquisizioni (cessione di
quote da parte di altre aziende)
Obiettivo: utilizzare la fase transitoria per crescere e poter competere
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