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Progetto SCUOLA DIGITALE in Sardegna Silvano Tagliagambe 28 Luglio 2010 Assessorato alla Pubblica Istruzione 1 1 I PRESUPPOSTI TEORICI 2 TECNOLOGIE DELLA MENTE In confronto alle tecnologie del corpo relativamente poche sono le tecnologie della mente sviluppate finora. Possiamo citare la scrittura, la stampa e quelle dell’ultimo secolo legate alla comunicazione: telegrafo, telefono, radio, televisione. Queste tecnologie sono dirette a supportare e a potenziare due capacità fondamentali della nostra mente: quella di ricordare – la memoria - e quella di comunicare. Sotto il profilo concettuale il loro avvento ci ha consentito di mettere meglio a fuoco due aspetti fondamentali: • • il rapporto (e la differenza) tra informazione e comunicazione il rapporto (e la differenza) tra l’intelligenza individuale e l’intelligenza «connettiva» 3 MACCHINE CHE CONNETTONO: L’intelligenza «Connettiva» 4 MACCHINE CHE CONNETTONO: L’intelligenza «Connettiva» 5 IL POSTO DEL COMPUTER TRA LE TECNOLOGIE DELLA MENTE Oltre al calcolo il computer supporta e potenzia anche memoria e comunicazione (basta pensare, ad esempio, alla capacità di conservare, ordinare e ricercare quei depositi della memoria che sono gli archivi quando sono organizzati elettronicamente, a quella di comunicare via Internet) e non solo lo fa più e meglio delle tecnologie precedenti, ma lo fa, altresì, orientando verso un’idea di mente alternativa rispetto a quelle precedenti, in cui, rispetto alla dimensione puramente soggettiva, ne prevale una di tipo più marcatamente intersoggettivo, una mente collettiva o, come molti preferiscono dire, connettiva. 6 COMPUTER E ATTIVITÀ ORGANIZZATE Il computer e i vincoli del sociale : "Ogni macchina costruita dall'uomo razionalizza e/o riduce alcuni suoi sforzi. I computer razionalizzano e/o riducono gli sforzi che egli compie nel fare attività organizzate, di qualsiasi tipo. Parlo di attività organizzata nel suo significato più ampio e generale [...] A. Holt, Ripensare il mondo. Generalmente le attività organizzate sono ripetibili un certo numero di volte, ma ogni loro realizzazione nel tempo ha tratti propri che la distinguono da qualsiasi altra. Esse implicano sempre coordinazione; sia la coordinazione delle azioni di una singola persona, sia di quelle di più persone. Ecco come la sincronizzazione si coniuga col calcolo. 7 COMPUTER E ATTIVITÀ ORGANIZZATE Le attività umane organizzate sono sempre sociali, anche se compite da una singola persona. Infatti una parte essenziale del loro significato e del loro scopo è che esse siano riconoscibili da parte di altri nel medesimo contesto sociale. Pertanto, esse dipendono sempre da accordi sul 'che cosa è che cosa' e 'chi è chi'. Talvolta, non sempre, le attività organizzate dipendono dagli scambi linguistici, anche se l'uso di un linguaggio è già di per sé un'attività organizzata”. 8 COMPUTER E ATTIVITÀ ORGANIZZATE Se vogliamo mettere i computer al loro posto, in uno schema (tecnicamente sviluppato) di scopi correlati all'uomo e porsi in una prospettiva che consenta di suggerire incrementi piuttosto che diminuzioni della loro utilità dobbiamo dunque partire dall'idea che essi rappresentino il più grande ampliamento della portata e della sofisticazione delle attività organizzate. Ciò risulta evidente già in base al semplice fatto che le reti di computer consentono alle persone di co-partecipare ad attività organizzate, pur rimanendo distanti, nel tempo e nello spazio. 9 Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva Approccio B Omogeneità di fondo di premesse valori e obiettivi Approccio A Approccio C Procedure e strumenti linguistici Creazione di uno sfondo condiviso Assenso 10 Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva T.Winograd F. Flores • Non esiste un punto di vista assoluto da cui effettuare osservazioni e descrizioni indipendenti dal linguaggio Cultura A Dominio cognitivo A Cultura B Dominio cognitivo B Cultura C Dominio cognitivo C • Il linguaggio NON è uno strumento neutro Il Linguaggio è una modellizzazione del comportamento di orientamento reciproco Dominio di condotta (consensuale) Cooperazione Interazione Rigenerazione 11 Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva Heidegger Vedere Il mio mondo Il mio vivere Guardare Dare senso alle cose Il senso dipende in modo essenziale dal contesto 12 Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva Cultura B Cultura A Contesto Sfondo di assunzioni Sfondo comune di comprensione Gli oggetti del discorso vengono disvelati, esibiti e mostrati e diventano comunicabili solo dopo essere divenuti parte di uno sfondo comune di comprensione 13 Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva Un’espressione è un atto linguistico che ha conseguenze per i partecipanti, conduce ad azioni immediate e impegni per un’azione futura Il Linguaggio come atti significativi : • • • • Atti Atti Atti Atti direttivi (ordini) commissivi (promesse) dichiarativi (matrimonio) espressivi (chiedere scusa) Rete di impegni reciproci Né falsi né veri J.L. Austin J.R. Searle 14 Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva Soggetti individuali Il ruolo chiave dei soggetti collettivi (comunità, organizzazioni, associazioni) Rete di impegni reciproci •Presa delle decisioni •Pre-orientamento di possibilità (azioni possibili e occultamento di altre) Derrik De Kerckhove: Intelligenza connettiva 15 Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva Intelligenza connettiva Intelligenza collettiva • • • • Intelligenza connettiva Questa è la mente, questo è il mentale, un contesto e uno spazio condiviso I singoli partecipano con la loro identità individuale Conoscenza non come un fenomeno isolato ma distribuito Nuova disposizione (sintotica, solidaristica e relazionale) Nuovo modo di concepire, rappresentare e costruire la conoscenza 16 L’apprendimento è individuale e collettivo Nella dimensione intersoggettiva è presente un sistema di relazioni emozionale e cognitivo • Interazioni • Coinvolgimento • Condivisione e manipolazione di segni e significati • Scambio reciproco sulla base di uno sfondo condiviso • Processi decisionali Attraverso una dinamica tra i diversi soggetti interni alla comunità, esterni alla comunità 17 I contesti di apprendimento A.I. Apprendimento Individuale A.C. Apprendimento Collettivo A.G. Apprendimento Gruppo A.K. Apprendimento Connettivo 18 Fattori di successo dell’ apprendimento A.I. 1-2 persone Apprendimento Individuale A.A. Apprendimento Assistito Riflessione, concentrazione, espressione rappresentazione, cognizione emozione Libro – P.C Multimedialità 20 centinaia persone A.C. Visione condivisa, Apprendimento Collettivo Aula –TV Conduttore - Docente 3- 5 (max 7) persone A.G. Apprendimento Gruppo Dialettica, condivisione, visione multipla, cognizione emozione, Capacità critica, argomentativa Verbalizzazione Amb collaborativi centinaia persone A.K. Apprendimento Connettivo New e Social media, artefatti digitali Ambienti in rete Content sharing - User Content Generation 19 L’ambiente didattico e le modalità di apprendimento A.G. A.C. A.I. Apprendimento Collettivo Apprendimento Individuale Apprendimento Gruppo A.G. Apprendimento Gruppo A.K. Apprendimento Connnettivo A.C. Apprendimento Collettivo E’ la corretta articolazione dei diversi momenti ciò che determina l’apprendimento efficace, critico e creativo 20 Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva La conoscenza è dinamica e incompleta • Sviluppo delle alternative • Accordarsi sulle premesse per la selezione • Ragionamento distribuito e ruolo della comunicazione • Il pensiero come forma di connessione tra persone e gruppi • Sviluppo di teorie sistemiche per sistemi multiagente le quali prevedono la possibilità, da parte di ciascun agente, di ragionare sulle proprie conoscenze e su quelle altrui, e permettono l’identificazione di conoscenze distribuite (distribuited knowledge) o condivise da un gruppo di agenti (common knowledge) 21 La Finalità chiave del progetto: dall’insegnamento formale al long life learning Formale Informale Non Formale 22 M.C. Escher Tre sfere,1945 FORMALE E INFORMALE Distinzione, operata da Giuseppe Peano, di due tipi di comunicazione: quella ORIZZONTALE e quella VERTICALE. Se la prima serve a mettere in relazione gli addetti ai lavori indipendentemente dalla lingua nazionale parlata e dal sotto-settore disciplinare d'appartenenza, quella verticale serve a tradurre concetti e modelli a favore di chi è esterno alla comunità specifica in senso stretto. Gergo Interlingua Un comunicare all'interno e un comunicare verso l'esterno: un GERGO e un'INTERLINGUA. 23 FORMALE E INFORMALE/2 I linguaggi speciali non sono utilizzabili in toto per la comunicazione orizzontale, e la divulgazione (o comunicazione verticale) ha necessità di depurare idee e concetti da ipse dixit, da colloquialità informale, da fiducia reciproca e gergo, e di rivestirli di modi e immagini comprensibili. Diviene perciò indispensabile, nell'elaborazione di un complesso di simboli (alla Peano), chiedersi preventivamente se si vuol comunicare "per l'orizzontale" o "per il verticale", per gli addetti a certi lavori o per gli addetti a certi altri lavori (o per gli addetti a nessun lavoro in particolare: è il caso della divulgazione "pura", per il cosiddetto grosso pubblico). 24 FORMALE E INFORMALE/3 Per passare dal formale al non formale e all’informale, rimanendo aderenti alle rispettive finalità, occorre dunque disporre di materiali in un linguaggio neutro, come quello che si propone di adottare in questo progetto. 25 L’IMPOSSIBILITA’ DI FAR FRONTE ALLO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA ATTAVERSO IL SOLO FORMALE Uno studio della Berkeley University ha rilevato che il volume di informazioni prodotte tra il 2001 e il 2004 è equivalente a quello prodotto tra il 1970 e il 2000 e che queste sono a loro volta equivalenti alla quantità di tutte le informazioni prodotte dall’umanità da quando è nata la scrittura fino al 1970. Un aggiornamento di questo studio ha rilevato che nei due anni dal 2004 al 2006 abbiamo prodotto l’identica quantità di informazioni nella metà del periodo. Inizio della scrittura 1970 2000 2001 2004 2006 Se volessimo indicizzare solo l’informazione prodotta nei primi 6 anni di questo secolo staremmo dunque parlando del doppio di tutta l’informazione scritta di tutta la storia dell’umanità fino al 1970. 26 PERSONALIZZARE L’APPRENDIMENTO Per “personalizzare l'apprendimento” occorre: • Superare la standardizzazione dei percorsi, facendo coesistere, accanto a un nucleo comune ristretto di materie fondanti, differenziate ramificazioni dei percorsi; • Tenere conto del fatto che le competenze si acquisiscono e si sviluppano in diversi contesti educativi, formali (la scuola), non formali (famiglia, luogo di lavoro, media, organizzazioni culturali e associative ecc..), informali (la vita sociale nel suo complesso) In questa operazione si dovrà tenere in grande considerazione il principio di equità, facendosi in particolar modo carico degli svantaggiati, di quelli cioè che hanno minori opportunità di autonomo accesso al sapere. 27 GLI OBIETTIVI DELLA COLLABORAZIONE FORMALE, INFORMALE, NON FORMALE • Formare persone capaci di organizzare le loro conoscenze, piuttosto che immagazzinare un accumulo di saperi (“Una testa ben fatta, piuttosto che una testa piena” Montaigne); • Insegnare la condizione umana “Il nostro autentico studio è quello della condizione umana” (Rousseau Emile); • Apprendere a vivere “Vivere è il mestiere che gli voglio insegnare” (Rousseau Emile); • Rifare una scuola di cittadinanza. 28 CHE COS’E’ UN 2 «AMBIENTE DI APPRENDIMENTO» 29 Dalla bottega dell’artigiano alla scuola di Dickens percettivo-motoria simbolico-ricostruttiva la rivoluzione tipografica 30 CARATTERE SELETTIVO DELLA PERCEZIONE Sullo statuto dell’osservazione: il rapporto tra sguardo e teoria “Venticinque anni or sono, cercai di far capire questo punto ad un gruppo di studenti di Fisica, a Vienna, incominciando la lezione con le seguenti istruzioni: ‘Prendete carta e matita; osservate attentamente e registrate quel che avete osservato!’. Essi chiesero cosa volessi che osservassero. E’ chiaro che il precetto “osservate!” è assurdo.” […] L’osservazione è sempre selettiva.” Karl Popper, 1963 La selezione avviene sulla base di un problema da inquadrare correttamente e risolvere e di uno specifico progetto d’azione. 31 Dimensione operativa della conoscenza Popper: spostare l’attenzione dai dati e dai processi induttivi ai problemi Processo nella soluzione dei problemi Concezione tradizionale P1 TT Tentativo teorico di soluzione EE Procedura di individuazione ed eliminazione dell’errore Problema P2 Problema più avanzato Da dati certi e inoppugnabili generalizzazione induttiva esperienze sensate … Karl Popper 32 Processo nella soluzione dei problemi P1 Problema Livello di interesse Problema più avanzato P2 Attività didattiche tradizionali TT Tentativo teorico di soluzione EE Procedura di individuazione ed eliminazione dell’errore 33 Centralità dell’ambiente didattico FATTORE INDISPENSABILE PER L’APPRENDIMENTO: L’AMBIENTE DIDATTICO Inquadrare e risolvere problemi • Identificare e perseguire obiettivi e percorsi di soluzione • Ricercare, selezionare informazioni • Sapersi confrontare con gli altri • Affermare o confutare tesi • Saper lavorare in gruppo • Saper comunicare, esprimersi, ascoltare • Indirizzare creatività ed emozioni • Operativizzare 34 Ambiente di apprendimento Strumenti Per la Valutazione Fattori socio ambientali Casi Correlati Problemi Progetti Risorse per la Informazione Strumenti Collaborativi Strumenti Cognitivi 35 Ambiente di apprendimento 36 INFORMAZIONE e COMUNICAZIONE Per informazione intendiamo la pura e semplice trasmissione dei dati e della conoscenza, logicamente rigorosa e che nulla concede all'enfasi della espressività, della retorica, tutti fattori che giocano un ruolo importante ai fini del coinvolgimento dell'interlocutore. Per comunicazione intendiamo, invece, l'informazione quando è caricata di tratti non essenziali e spesso contraddittori dal punto di vista logico, ma che vogliono intenzionalmente interessare, coinvolgere, a volte anche condizionare l'interlocutore. 37 INFORMAZIONE e COMUNICAZIONE Si può parlare di informazione contenuta in un sistema di qualsiasi tipo quando l’azione di questo su altri sistemi è determinata in maniera essenziale non dalla mera quantità o natura dei suoi elementi, ma dalla loro disposizione, cioè dall’insieme delle operazioni e relazioni interne, vale a dire da quello che, tecnicamente, si chiama “struttura”. Si parla poi di trasmissione di informazione quando la riproduzione di una struttura dà luogo a repliche contenenti la stessa informazione. Entrambi i fenomeni, com’è noto, sono essenziali per la conoscenza ma anche per la vita. 38 INFORMAZIONE e COMUNICAZIONE Detto diversamente e in modo più informale e accessibile: si parla di informazione se in macrostrutture simili sono riconoscibili microstrutture differenti. La chiave della mia automobile è tanto simile alla tua che potremmo facilmente confonderle. La mia, però, apre la portiera della mia vettura, la tua no. Non è quindi fuori luogo dire che nella microstruttura di questa chiave è contenuta un’informazione che non c’è nella tua e che viene trasmessa alla serratura, consentendoci di aprirla. 39 INFORMAZIONE e SUPPORTO Non esiste informazione senza supporto: l’informazione è sempre “portata da”, o “trasmessa su” o “memorizzata in” o “contenuta in” qualcosa; Questo qualcosa non è l’informazione stessa; Alcuni supporti sono particolarmente adatti alla trasmissione dell’informazione, ma non alla sua memorizzazione (aria); Per poter parlare di informazione è decisiva la stabilità del supporto materiale in cui l’informazione è contenuta; 40 INFORMAZIONE e SUPPORTO Si può parlare di informazione contenuta in una struttura quando l’azione di questa su altre strutture è determinata in maniera essenziale non dalla mera quantità dei suoi elementi, ma dalla loro disposizione 41 INFORMAZIONE E SUPPORTO La stessa informazione può essere scritta su supporti differenti 5 ….. Lo stesso supporto può portare informazioni differenti “fare” ITALIANO: TO DO, TO MAKE, TO BUILD INGLESE: TARIFFA, PREZZO DI UNA CORSA 42 L’IMPORTANZA DEI CASI CORRELATI Il paradigma per Kuhn non è soltanto un insieme di teorie, metodi e valori epistemici condivisi da un gruppo di scienziati, ma è anche un esemplare, ovvero un modello per risolvere problemi nuovi sulla base di tecniche utilizzate con successo per affrontare problemi passati. Un paradigma inteso come “esemplare” è ciò che apprende a fare un giovane fisico quando applica a un caso nuovo la seconda legge della dinamica di Newton: risolvere il problema in questione significa trovare la funzione di forza che risolve il problema modellizzando opportunamente il sistema fisico in questione 43 La dinamica delle teorie per T.S. Kuhn Scienza rivoluzionaria Scienza normale Scienza normale Fase preparadigmatica 45 T.S. Kuhn: Come si articola una teoria scientifica • Le generalizzazioni simboliche Forme schematiche la cui espressione simbolica cambia da applicazione ad applicazione • Gli esemplari Esempi standard di problemi risolti (dimestichezza con il linguaggio e conoscenza della natura) Stimolo per la scoperta Applicazione 3 Applicazione 2 Relazioni di somiglianza Applicazione 1 46 Come funziona il trasferimento analogico • Le generalizzazioni simboliche F = ma • Gli esemplari Applicazione al sistema solare Applicazione al Sole e alla Terra Predicato: x è una meccanica classica Applicazione alla Terra e alla Luna Un oggetto x sarà una meccanica classica delle particelle se esisteranno : 3 funzioni: f(forza) m(massa) p(posizione) 2 insiemi : p (insieme delle particelle) t (intervallo di tempo) Relazioni di somiglianza e ovviamente la relazione f=ma Così che x è una struttura determinata Legge di gravitazione universale F=G m1 m2 r2 Applicazione Legge di Coulomb nel campo elettrico Sneed 1971 F=k q1 q 2 r2 The logical structure of Mathematical Phisics 47 Competenze e capacità necessarie per inquadrare un problema e risolverlo Le possiamo così schematizzare: Analisi Analogia Astrazione Induzione Deduzione Abduzione 48 Rappresentazione Artificiale e Semplificata Definizione di Modello Il modello è una rappresentazione artificiale e semplificata del dominio che rappresenta 49 IL MODELLO CLASSICO Teleologia, la forma della perfezione 50 In un’accezione larga, i modelli sono spesso usati nella vita quotidiana. Ad esempio, quando diciamo che una persona o un animale è di un certo tipo esprimiamo un modello del comportamento che è nella nostra mente e che consente di prevedere il comportamento di una persona in una certa situazione. 51 Un altro esempio di modello è un modello verbale, nel quale il comportamento di un sistema in differenti condizioni è descritto a parole; ad esempio un modello verbale descrittivo del comportamento elettorale di un sistema democratico è: «se il governo esprime una politica dannosa per i cittadini allora aumentano i voti per i partiti di opposizione». 52 Vi sono anche i modelli “materiali”. Esempi sono i modelli in scala ridotta di un’opera artistica o architettonica, oppure i prototipi che sono realizzati per effettuare dei test di resistenza meccanica o aerodinamica. 53 IL MODELLO FISICO-MATEMATICO Un modello di un sistema esprime la conoscenza di un fenomeno e come tale consente di rispondere a domande sul sistema senza la necessità di compiere un esperimento. Esso costituisce quindi un potente mezzo di previsione e descrizione del comportamento di un sistema. Tipicamente il modello matematico di un sistema consiste in un’equazione differenziale che stabilisce una relazione tra Variabile in le variabili d’ingresso e le ingresso variabili d’uscita di un sistema. Equazione differenziale Sistema Variabile in uscita La descrizione di un sistema in termini di ingressi ed uscite è detta descrizione ingresso uscita. Il legame matematico consente di determinare le uscite a partire dagli ingressi e quindi di studiare la dinamica o il comportamento di un sistema in un certo ambiente. 54 Esempio: Modello matematico di un sistema idraulico Il serbatoio in figura è caratterizzato dalla portata d’ingresso qi e dall’altezza del battente idrico h che rappresenta la variabile d’uscita. Assumendo un serbatoio di sezione costante A, il volume di liquido risulta: V = Ah. qi(t) h Per la legge di conservazione della massa (legge di continuità) si ha che dV dh qi A dt dt 55 La modellistica matematica Problema reale Modello matematico Analisi qualitativa Risoluzione al calcolatore Modellistica numerica Algoritmi 56 Scoprire e Inventare la matematica Da dove viene la matematica. Come la mente embodied dà origine alla matematica G. Lakoff e R. E. Nunez, 2005 Metafore, schemi-immagine forniscono un ponte tra il linguaggio e il ragionamento, tra il corpo e i concetti 57 57 3 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO E TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE 58 IL GLOCALE COME PRODUZIONE DI LOCALITA’ Le nuove tecnologie producono il globale, ma anche il locale in quanto non si limitano a convivere con la complessità (varietà, variabilità, indeterminazione) ma riescono a utilizzarla trasformandola in qualcosa di nuovo nel passaggio da un contesto all’altro, da un luogo all’altro. Questo passaggio non è mai infatti una semplice replica della conoscenza, ma una sua “rilettura” e rigenerazione attraverso adattamenti e innovazioni che la arricchiscono e la differenziano strada facendo. 59 LE NUOVE TECNOLOGIE E IL «REMIX» Non a caso qualcuno, come Laurence Lessig, considera le nuove tecnologie come l’esaltazione del «remix», cioè della capacità di riusare i contenuti, di remixarli, diffondendoli in una nuova forma, miscelandoli, “taggandoli”, cioè contrassegnandoli con etichette che aggiungono significato a essi e li aiutano a trovare un posto organizzato tra i milioni di altri contenuti disponibili in rete. In questo modo al materiale reperibile in Internet viene aggiunto un «metastrato» fornendo un’annotazione pubblica, come una parola chiave o un nome di categoria che si appende a un file, a una pagina o a un’immagine. A mano a mano che i fruitori esplorano il web, lasciano segnali e tracce che aiutano gli altri a trovare e a capire gli stessi contenuti e a riflettere su ciò che accade una volta che un testo, un brano musicale o un film siano stati distribuiti. Per ogni singolo successo della Top 40 che viene trasmesso alla radio ormai e sempre più un sacco di ragazzini lo prende e ne realizza un remix. 60 IL «REMIX» E IL ROVESCIAMENTO DELLA PROSPETTIVA Siamo quindi realmente di fronte a un colossale e autentico «rovesciamento» della prospettiva di cui pochi comprendono ancora la portata. Il focus, con il «remix» si sta spostando dai creatori e produttori dei contenuti, in modo da dare un po’ di spazio e di attenzione a quelle che assorbono i prodotti culturali, sia che si tratti di testi letterari, di musica, di film o di qualunque altra cosa. Questo “pubblico di destinatari” assolve una funzione sempre più importante non solo nella distribuzione dei materiali in rete, ma anche (attraverso i tag) nella strutturazione di quella straordinaria macchina organizzativa che è Internet, che è una piattaforma per creare non solo nuove relazioni tra le persone, ma anche nessi inediti tra gli oggetti. 61 Tendenze creative dei nuovi media • 1996 - Internet, e-mail, web, search engine • 1997 - Video giochi • 1998 – Media conglomerates, streaming media, electronic commerce • 2000 - SMS, broadband, fotografia digitale, DVD • 2002 - Blogs, peer-to-peer, file sharing • 2004 - Social software, GMail, del.icio.us (social bookmarking), Flickr (image sharing), tagging e flocksonomies Wikipedia • 2006 – YouTube – Google Earth – LiveMaps,SecondLife • 2008 Twitter – Facebook social networking Sharing Cooperative knowledge Convergenza dei saperi? Fonte : Integrazione da Derrick De Kerckhove Conf CA 12 dic 07 62 Cos’è “folksonomy” (Sergio Maistrello) • folks + taxonomy (Thomas Vander Wal 2004) • tassonomia popolare, etnoclassificazione • classificazione per parola chiave (tag) • priva di struttura di partenza • priva di relazioni predefinite tra gli elementi • classificazione spontanea e collaborativa • adatta ad ambienti non gerarchici • è creata dagli utenti in modo sequenziale • riflette i modelli concettuali degli utenti 63 La grande “folks ciclopedia” 64 L’approccio di rete e la retroazione degli utenti L’enciclopedia Wikipedia Enciclopedia su internet scritta esclusivamente dagli utenti: la rivista Nature ha recentemente considerato le sue voci scientifiche precise quasi quanto quelle della rinomata Britannica Il giornale “OhmyNews“ è il quotidiano online nato in Corea del Sud basato su articoli scritti dai lettori (da oltre un anno i bilanci della società sono in attivo) 65 L’approccio di rete e la retroazione degli utenti Il software I programmi Opensource si caratterizzano proprio perché aperti alla creatività degli utilizzatori: migliorano grazie al contributo degli sviluppatori che possono modificarla a piacimento Gli annunci Su eBay il più popolare sito delle aste e di contrattazioni tra privati nel mondo , la credibilità di un venditore o di un acquirente è stabilita grazie ai giudizi di chi in precedenza ha avuto a che fare con lui Lego I fan della Lego creano il robot del futuro 66 L’importanza di categorie, metadati, tag …e altri connettori di relazioni I tag più utilizzati di sempre Che cosa sono i tag? I “tag”, sono parole chiave o etichette di categoria, che possono essere attribuite a qualsiasi contenuto, ad es. a delle foto. I tag aiutano a trovare fotografie che hanno qualcosa in comune. Si possono assegnare un massimo di 75 tag a ciascuna foto. 07 africa amsterdam animals ralia autumn thday ia baby band art architecture barcelona black blackandwhite blue beach boston bw august berlin aust bir californ canada canon car cat chi cago china christmas church city clouds color co cameraphone camping family ncert day de dog england europe fall f estival film florida flower flowers food football fr ance friends fun garden geotagged germany girl graffiti green halloween hawaii hiking holiday ho me honeymoon house india ireland island italy july june kids la lake landscape light live london macro may me mexico mountain mountains museum musi japa n c nature new newyork newyorkcity newzealand nig ht nikon nyc ocean paris park party peop le photos portrait red river roadtrip rock rome san sanf rancisco scotland sea seattle show sky snow spai street summer exas thailand tokyo toronto n spring trip uk water urban sun tour sunset sydney travel usa vacation taiwan t tree trees vancouver washington wedding white winter yellow york VAI 67 zoo Taggare • Dare un link specifico fra un oggetto digitale, qualunque esso sia, e un tag disponibile per tutti gli utenti o per gruppi ristretti • Tipo: <a href=“http://www.technorati.com/tag/[parola chiave]” rel=“tag”>parola chiave</a>) • Inserire dentro un navigatore aperto • Tipo: www.del.icio.us.org 68 “ Taggare “ : un modo per ipercatalogare dinamicamente Luce lineare (progettualità) Parete percepita come pannello (Proprietà percettiva) Controsoffitto (tecnica costruttiva) Luce finestra (effetti derivanti da aspetti esterni) Ingresso (funzione) Vetrata mobile (proprietà funzionale) + luogo, significato globale, … (visione sistemico-olistica, semantica…) 69 Il modello di Clay Shirky (fonte: Shirky, 2005) El Web remix: Tutti contenuti si ricombinano secondo analogie 70 Nuova organizzazione del sapere Elencazioni e categorizzazioni Sistemi di relazioni Ad Albero e a mappe Per insiemi e categorie (rapporti gerarchici, di interazione) A Rete (interconnessioni, rapporti cooperativi e competitivi, retroazioni e circolarità) (rapporti di giustapposizione) sottocategorie Elencazioni ordinate o casuali Interconnessione secondo una regola predefinita (gerarchica) Interconnessioni paritetiche e a più livelli 71 4 I CARDINI DEL CONCETTO DI «COMPETENZA» 72 73 SAPERE, CAPIRE E FARE Il nucleo concettuale del concetto di «competenza» è l’integrazione tra il sapere, il capire e il riuscire, nella consapevolezza che Il capire presuppone, certamente, il sapere e quest’ultimo è indubbiamente condizione necessaria perché si possa arrivare allo scopo indicato. Se però ci chiediamo se esso sia anche condizione sufficiente, le cose si complicano. Senza sapere non si può arrivare a capire, ma non è affatto detto che basti sapere per poter capire. Quanto alla relazione tra sapere e riuscire, se è vero che si può sapere senza fare e si può fare senza sapere e capire, è certamente meno scontato ritenere che si possa davvero «riuscire» senza sapere e capire. 74 Altro problema è costituito dal caso di cui parla Damasio ne L’errore di Cartesio. Operato al cervello per rimuovere un tumore che aveva costretto a intervenire anche sul tessuto dei lobi frontali che era stato danneggiato dal male dopo l’intervento mantenne integre la solidità dell’intelletto, la capacità percettiva, la memoria del passato, la memoria a breve termine, l’apprendimento di nuovi contenuti, il linguaggio e la capacità aritmetica. In breve dal punto di vista della conoscenza e delle capacità a essa legate era tutto a posto. Non altrettanto si poteva dire a proposito della sua personalità, che risultò totalmente alterata: “avvertiva come argomenti che prima avevano suscitato in lui una forte emozione ora non provocavano più alcuna reazione, né positiva, né negativa”. 75 Provate a immaginare quel che era accaduto: provate a immaginare di non sentire piacere quando contemplate una pittura che vi piace, o quando ascoltate uno dei vostri brani musicali preferiti. Provate a immaginarvi completamente privati di tale possibilità, e tuttavia ancora consapevoli dei contenuto intellettuale dello stimolo visivo o sonoro, e consapevoli anche del fatto che una volta vi dava piacere: Sapere ma non sentire, così potremmo riassumere la sua infelice condizione” (p. 85). Inoltre egli “era incapace di scegliere in modo efficace, o poteva non scegliere affatto, o scegliere malamente”. “Cominciai a pensare”, conclude Damasio, “che la sua freddezza del ragionamento gli impedisse di assegnare valori differenti a opzioni differenti, rendendo il paesaggio del suo pensiero decisionale irrimediabilmente piatto” (pp. 92-93). Dunque sapere e sviluppare la conoscenza è condizione necessaria, ma non sufficiente, per gestire le emozioni e assumere decisioni. 76 C’è poi il fatto, attestato ormai, come si è visto, da tutte le ricerche nel campo delle neuroscienze, di quanto astratta e distorta sia la descrizione abituale dei nostri comportamenti che tende a separare i puri movimenti fisici dagli atti che tramite questi verrebbero eseguiti. In realtà il cervello che comprende e il cervello che agisce sono tutt’uno, per cui il rigido confine tra processi percettivi, cognitivi e motori finisce per rivelarsi in gran parte artificioso: la percezione risulta immersa nella dinamica dell’azione e ciò comporta l’esigenza di prestare la debita attenzione a una componente pragmatica, sulla quale poggiano molte delle nostre tanto celebrate capacità cognitive. 77 È questo il nucleo non esoterico del concetto di competenza, che mette in crisi l’idea che la conoscenza si acquisisca mediante la pura e semplice trasmissione di strutture già definite e di significati già codificati nello spazio esterno e ci obbliga, per contro, a prestare la debita attenzione alle modalità di organizzazione del campo ricettivo interno. Il riferimento a questo quadro generale consente, oltretutto, di avviare finalmente una seria riflessione sulle tecnologie, sul loro rapporto con il pensiero scientifico, sulle profonde trasformazioni che esse stanno portando, oltre che al nostro modo di comunicare, anche a quello di organizzare la conoscenza e di concepire i processi di apprendimento e gli ambienti in cui essi andrebbero collocati. 78 Il nocciolo della questione non è allora la diatriba sulle competenze, ma se la scuola deve preoccuparsi di sviluppare, oltre alle conoscenze, anche la capacità di sentire e di gestire le emozioni, di assumere decisioni in modo consapevole e di agire in maniera responsabile, orientando di conseguenza la sua attenzione anche verso questa componente pragmatica, oppure no. Quello che abbiamo imparato in modo ormai inconfutabile è che lo sviluppo della capacità a essa connesse non scaturisce automaticamente e meccanicamente dal solo possesso delle conoscenze, per cui va coltivata in modo specifico, con processi di apprendimento ad hoc. Almeno se l’obiettivo che ci si pone è quello di formare una personalità completa, che sappia e sappia agire. 79 LA FINALITA’ CHIAVE La finalità chiave di una “testa ben fatta” è far emergere e consolidare la capacità di legare e connettere le conoscenze : l’arte di organizzare il proprio pensiero, di collegare e distinguere al tempo stesso Si tratta di favorire l’attitudine a interrogare, di legare il sapere al dubbio, di sviluppare la capacità d’integrare il sapere particolare non soltanto in un contesto globale, ma anche nella propria vita, di stimolare l’attitudine a porsi i problemi fondamentali della propria condizione e del proprio tempo. 80 I CARDINI DEL CONCETTO DI «COMPETENZA» Riassumendo, i cardini del concetto di competenza sono dunque i seguenti: • • • • • • Conoscere Capire Sentire Decidere Agire Trasferire il sapere da un modello (rappresentazione artificiale semplificata di un contesto reale) al mondo della esperienza quotidiana. 81 5 La «Scuola digitale» 82 Numeri scuola sarda Numero docenti Primaria : Secondaria 1° grado Secondaria 2° grado Totale 6.852 5.231 8.013 20.096 Numero classi Primaria: Secondaria 1° grado: Secondaria 2° grado: Numero alunni Primaria : Secondaria 1° grado : Secondaria 2° grado : Totale 66.640 45.301 77.831 Totale 3.785 2.315 3.804 9.904 189.772 83 Progetto I numeri del progetto 10.000 LIM 23.000 Docenti in formazione 25.000 lezioni multimediali 215.000 NetPC 1 Canale TV DTT 84 Tecnologie • Una Lavagna interattiva multimediale (LIM) in ogni classe delle scuole sarde. Il KIT LIM comprende – – – – – Pc Videoproiettore Lavagna interattiva Impianto diffusione acustica Connessione alla rete • Verranno installate circa 10.000 LIM, con la copertura totale del fabbisogno. 85 Tecnologie • NETPC – Uno per ogni studente sardo – Verrà consegnato con i Tools open source più utilizzati nella didattica e con i contenuti didattici in modo che sia vissuto non come gadget ma come strumento per l’apprendimento – Lo studente potrà portare a casa il netPC – Rete wireless in classe in modo da realizzare l’interazione con la LIM • Acquisto di 215.000 NETPC : uno per ogni studente sardo. Anche qui ci sarà la copertura totale del fabbisogno. 86 Metodologie Le tecnologie vengono portate in classe e non in laboratori o aule speciali. Le tecnologie comunque sono solo strumenti: senza la partecipazione attiva dei docenti, senza un radicale cambiamento dei tempi, degli spazi e dei modi di fare scuola, il progetto non può aver successo Gli studenti devono scrivere, non semplicemente leggere: il loro ruolo deve essere attivo in modo che loro stessi collaborino al loro apprendimento. Creazione di un sistema scolastico regionale integrato attualmente inesistente o frantumato. Un sistema che dia la giusta collocazione all’autonomia scolastica e che sia basato sul concetto di rete, collaborativa, partecipata Gli studenti dovranno maturare non semplici conoscenze ma competenze. Non solo sapere astratto ma anche saper fare. Dall’insegnamento indifferenziato all’apprendimento personalizzato. Dalla scuola di massa alla scuola della persona. 87 Contenuti Libri di testo elettronici: possibile accordo con gli editori in modo da consentire un risparmio alle famiglie I materiali didattici verranno prodotti espressamente per l’uso con le LIM e gli stessi saranno liberamente utilizzabili ed editabili. I materiali saranno prodotti in due lingue: in Italiano e in Inglese (metodo CLIL). Dovranno inoltre contenere un sistema di verifica dell’apprendimento totalmente digitale e improntato alla valutazione delle competenze. Anche qui si realizzerà la copertura completa del fabbisogno: verrà realizzata l’enciclopedia multimediale delle lezioni per le scuole primarie e secondarie, per tutte le classi e per almeno dieci ambiti disciplinari. 88 Servizi Help on line per gli studenti in panne Ripetizioni a distanza Registro elettronico Anagrafe popolazione scolastica e dell’offerta formativa Formazione per i docenti Informazione continua alle famiglie 89 Scuola digitale nel mondo I paesi con esperienze più significative nell’ambito dell’utilizzo didattico delle tecnologie sono Stati Uniti, Canada e Regno Unito. In queste slide le esperienze più significative. Negroponte : One laptop for children Mission : creare opportunità educative per i ragazzi più poveri del mondo assegnando a ciascuno di essi un pc a basso costo, connesso con il resto del mondo, dotato di software dedicato per la collaborazione e per i giochi didattici. In questo modo i ragazzi sono responsabili del loro apprendimento perché creano, condividono e collaborano l’uno con l’altro. 90 Scuola digitale nel mondo Messico : LIM e Enciclopedia dei contenuti La diffusione delle LIM è avvenuta nel 2003 grazie alla Secretaría de Educación Pública. La particolarità del progetto consiste nel fatto che si è puntato sulle LIM e sui contenuti digitali attraverso la costruzione di una nuova Enciclopedia. Il progetto, finanziato con quasi due miliardi di dollari americani, oltre le LIM e i contenuti ha coinvolto gli insegnanti attraverso una vasta attività formativa. 91 Scuola digitale nel mondo Uruguay : NetPC per 362.000 ragazzi Uruguay: una computadora por pupitre Uruguay se convirtió en el primer país donde todos los niños que asisten a una escuela pública tienen una computadora portátil. Este martes el presidente, Tabaré Vázquez, entregó las últimas laptops modelo XO a niños de una escuela de Montevideo, poniendo fin a la primera etapa del Plan Ceibal (Conectividad Educativa de Informática Básica para el Aprendizaje en línea). Durante un período de dos años, 362.000 escolares y 18.000 maestros fueron recibiendo sus pequeñas computadoras verdes y blancas, primero en el interior del país y finalmente en la capital. “E’ la più profonda e irreversibile rivoluzione” ha detto il presidente dell’Uruguay Tabarè Vàzquez richiamando l’attenzione sul fatto che il suo Paese ha realizzato a livello mondiale la più ampia diffusione gratuita di One Laptop Per Child (OLPC), progetto ideato da Nicholas Negroponte, come “risposta alla sfida globale contro l’analfabetismo, l’esclusione sociale e il divario digitale”. 92 Scuola digitale in Italia LIM e contenuti : Digiscuola DIGISCUOLA è un progetto sulla diffusione delle LIM e di contenuti digitali portato avanti nel 2006 dal MIUR. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento di 550 scuole secondarie di secondo grado del Centro e Sud Italia, più di 3.000 docenti ed ha portato nelle scuole 1700 LIM. 93 Scuola digitale in Italia JumpPC in alcune scuole del Piemonte Destinatari Una classe quinta di scuola primaria utilizzerà i pc per tutto l'anno. Ulteriori quattro classi avranno la possibilità di usare a turno i JumPC per un quadrimestre. I computer potranno essere portati a casa dagli studenti. Task Force Il gruppo di lavoro regionale è composto da docenti ed esperti di nuove tecnologie e si avvale della collaborazione dell'Istituto Tecnico Ettore Majorana di Grugliasco (TO). Partner Olidata fornisce per la sperimentazione 50 JumPC più un supporto tecnico. Microsoft e Intel sono partner di Olidata per la realizzazione di JumPC. Il quotidiano La Stampa collabora con il gruppo di lavoro regionale per la lettura in classe del quotidiano e per la promozione e diffusione del progetto attraverso il Blog. 94 Scuola digitale in Italia L’innovazione entra in classe! LIM: Innovascuola Esperienze, materiali, idee e community per l’uso delle nuove tecnologie nell’ insegnamento e nell’apprendimento. Oltre i contenuti, il piano fornisce alle scuole richiedenti un KIT per le lavagne interattive. Si tratta di un progetto proposto dalla Presidenza del Consiglio, dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero dell’innovazione 95 Scuola digitale in Italia E’ un piano per consegnare a circa 8.000 classi della scuola secondaria di primo grado un KIT per le LIM. Il piano, elaborato dal MIUR e realizzato a livello regionale dagli USR, ha visto il coinvolgimento di Consip per la parte relativa ai bandi di gara. In Sardegna il piano ha permesso l’acquisto di 274 KIT LIM. L’attività formativa è stata curata dall’agenzia Ansas. 96 Scuola digitale in Italia Scuola digitale : Cl@ssi 2.0 Sono 156 classi delle scuole secondarie di primo grado alle quali viene assegnato un finanziamento di 30.000 euro per dotare gli studenti di un device per l’apprendimento come netpc, ebook, lettore video o altro, sulla base di un dettagliato progetto redatto in collaborazione fra consiglio di Classe, Università e agenzia Ansas. Delle 156 classi sperimentali 6 sono presenti nel territorio della Sardegna. 97 Scuola digitale in Sardegna Scuola sarda 2.0 : un sistema scolastico totalmente digitale Per la prima volta in Europa si costruisce un sistema scolastico totalmente digitale. Gli interventi progettati e attuati finora sono sperimentazioni interessanti, ma focalizzati solo su pochi aspetti della didattica digitale e realizzati a macchia di leopardo. Per la prima volta in Italia si prevede la produzione dei contenuti digitali per le LIM per ogni scuola di ordine e grado e per la totalità delle discipline insegnate, secondo i suggerimenti dei framework europei e le indicazioni ministeriali per l’obbligo e il primo ciclo, tenendo conto delle riforme in atto per i licei e i tecnici. 98 Sardegna : LIM • Installazione di circa 10.000,LIM , una in ogni aula delle scuole sarde Il KIT COMPRENDE Computer desktop • Connessione alla rete internet • Videoproiettore a focale ultracorta • Staffa per montaggio a muro • Lavagna interattiva multimediale • Software per la produzione dei contenuti • Sistema diffusione acustico • 99 Sardegna : Formazione sulle LIM Formazione per tutti i docenti sardi delle scuole di ogni ordine e grado (più di 22.000) FASE A Formazione tecnologica sulle LIM a cura del produttore della LIM FASE B Formazione sulla didattica delle LIM oggetti didattici, libri di testo elettronici, risorse in rete, servizi connessi alla didattica distribuita 100 Sardegna: contenuti didattici digitali • Sulla base delle indicazioni per il curricolo, il documento sull’obbligo, le nuove discipline previste dalla riforma dei tecnici e dei licei, i framework europei. • Competenze e non conoscenze • Dotati di un sistema di autoverifica dell’apprendimento • In Inglese e in Italiano : metodologia CLIL • Almeno 10 ambiti disciplinari, secondo i 4 assi, prodotti da docenti delle scuole primarie, secondarie di 1° e 2° grado • Distribuiti da una piattaforma WEB TV e di videocomunicazione didattica, su DTT 101 Sardegna: NETPC per gli studenti sardi Consegna in comodato d’uso di circa 215.000 NETPC agli studenti sardi di ogni ordine e grado – Didattica dell’apprendimento – Sistemi di collaborazione fra docenti e studenti – Non gadget ma strumento per l’apprendimento – Contratto formativo con le famiglie per il comodato d’uso gratuito – Inserimento nei progetti della presidenza del Consiglio e dei ministeri dell’istruzione e dell’innovazione. 102 Sardegna: Digitale terrestre • Due canali : comunicazione istituzionale, comunicazione didattica, lezioni multimediali • Comunicazione e interazione tra scuole, università, musei biblioteche e tutto quanto riguarda il mondo della cultura • Integrazione con i materiali dei docenti • Integrazione con la piattaforma web • Modello di produzione dei contenuti al quale partecipano i docenti 103 Sardegna: banda larga – SICS I – SICS II – Banda larga 20 Mbps per ogni punto di erogazione del servizio scolastico – Server streaming, videoconferenza e videocomunicazione didattica in grado di servire migliaia di utenti connessi in simultanea 104 Sardegna: banda larga L’Amministrazione regionale è inoltre impegnata nel completamento dei progetti regionali per il superamento del “digital divide” SICS I e SICS II, che consentiranno di collegare in banda larga numerosi Comuni della Sardegna. Attuali trattative con il Governo nazionale prevedono inoltre di fare arrivare in tutto il territorio regionale una banda di almeno 20 Mbps, per cui le istituzioni scolastiche potranno contare anche su una capacità di connessione che risulta difficilmente rinvenibile in altre parti del territorio nazionale. A completamento del fattore tecnologico si inserisce, infine, il Digitale terrestre, attraverso il quale è possibile raggiungere un maggior numero di fruitori potenziali dei servizi rilasciati dal sistema scuola. 105 Sardegna: banche dati Costituire una Banca dati unica, per favorire la valutazione e il miglioramento delle conoscenze e delle competenze del sistema scolastico regionale (anagrafe studenti, edilizia scolastica, offerta formativa, orientamento) 106 Sardegna: concomitanti positive I progetti con i quali il progetto di scuola digitale in Sardegna si pone in linea di continuità sono: Progetto M@rte Unisofia Digitale terrestre Progetti MIUR Il progetto scuola digitale in Sardegna mira ad elevare la qualità della didattica e dei servizi a disposizione del sistema scolastico regionale attraverso la diffusione dell’uso delle nuove tecnologie e il consolidamento di precedenti esperienze dell’amministrazione regionale e nazionale, quali il progetto M@rte , Unisofia e i progetti sulle LIM e le cl@ssi 2.0 del MIUR. Il progetto si colloca in un quadro generale nazionale e internazionale, che vede la realizzazione di sperimentazioni di percorsi didattici innovativi basati sull’uso di strumenti digitali fortemente interattivi, quali lavagne elettroniche ed altri ausili, ed il correlativo coinvolgimento di numerosi insegnanti in percorsi formativi. Nello specifico, l’iniziativa intende estendere, implementare e sviluppare azioni avviate dal Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e del Ministero della Pubblica amministrazione e innovazione. 107 Scuola digitale: organizzazione L’attuazione del progetto sarà affidata a terzi, Enti pubblici o soggetti privati, aventi consolidata esperienza in campo scientifico nazionale e internazionale, selezionati attraverso procedure ad evidenza pubblica. 108 6 Le linee d’azione del progetto «Scuola digitale» 109 I LINEA D’AZIONE: IMPLEMENTAZIONE, GESTIONE E MONITORAGGIO DELL’INTERO PROGETTO CHE COSA: L’azione comprende l’analisi e la ricognizione completa delle attuali risorse ereditabili dai progetti Marte-Campus e UNISOFIA. COME: Valutare le tecnologie Hw e Sw di sistema sistemi server e client, middleware, sistemi di rete, tecnologie audio e video, scanner, sistemi di videoconferenza, studi televisivi e di registrazione correlati ai progetti; Rilevare, stimare e valutare gli ambienti applicativi, le funzionalità, la competenze esistenti associate, la loro dislocazione e la loro effettiva disponibilità per un proficuo riuso; 110 I LINEA D’AZIONE: IMPLEMENTAZIONE, GESTIONE E MONITORAGGIO DELL’INTERO PROGETTO/2 COME: Rilevare, stimare e valutare la documentazione e i contenuti didattici esistenti e disponibili, il livello di correlazione con gli ambienti applicativi di «Scuola digitale» e il loro possibilie riuso; Rilevare, stimare e valutare tutti gli asset esistenti compresi i beni immateriali, come brand identity, risorse umane, know how organizzativo, di processi e competenze acquisite, e valutare la loro possibile capitalizzazione e valorizzazione: Recuperare tutti i contenuti e le esperienze didattiche e formative presenti nelle scuole, sviluppati con i fondi POR 3.6.1 e con i fondi PON. TEMPI: 6 mesi. 111 II LINEA D’AZIONE: PIANO DI COMUNICAZIONE DEL PROGETTO CHE COSA: Comunicazione e promozione delle attività del progetto su tutto il territorio regionale. COME: Progettazione e realizzazione dell’immagine coordinata del progetto; un piano di comunicazione sui media tradizionali attraverso interventi e campagne orientate agli elementi strutturali del progetto, coinvolgendo attivamente il mondo della scuola, le famiglie e l’opinione pubblica; Un piano di comunicazione sul web, basato sulla creazione di un sistema di informazione innovativo e di relazione massiva con news, aggiornamenti e con il ricorso anche a esperienze ludiche e intrattenimento 112 II LINEA D’AZIONE: PIANO DI COMUNICAZIONE DEL PROGETTO/2 COME: Attuare un piano di presenza sui principali portali relativi alla scuola con l’attivazione di una rete di relazioni con essi; Realizzare un sistema di comunicazione mirata per categorie di utenti differenziate, in modo da avere comunicazione personalizzata per interessi e territorio; Promuovere il social networking applicazioni progettate a tal scopo; attraverso l’uso avanzato delle Sviluppare ambienti innovativi, in particolare 3d, per adottare una comunicazione accattivante, attenta agli stili comunicativi delle nuove generazioni; Stimolare la partecipazione degli stakeholder (famiglie, professori, studenti, comunità locali, società civile) e promuovere un flusso continuativo di feedback da parte loro; 113 II LINEA D’AZIONE: PIANO DI COMUNICAZIONE DEL PROGETTO/3 COME: Prevedere presidi territoriali, attraverso i quali rafforzare le azioni di comunicazione e di animazione sociale; Studiare e realizzare sistemi qualitativi e quantitativi per stimolare e incentivare la partecipazione al progetto, adottando forme di incentivazione al corpo docente per l’adozione della didattica digitale e modalità di riconoscimento e di premialità dell’impegno profuso e dei risultati ottenuti. TEMPI: 1 anno. 114 III LINEA D’AZIONE: PERSONAL & LONG LIFE LEARNING CHE COSA: Costruzione di un sistema d’istruzione teso a sostituire i modelli vigenti di SCUOLA DI MASSA con processi d’insegnamento rispondenti all’esigenza di una formazione sempre più personalizzata, puntuale e virtualmente illimitata, capace di fornire risorse formative personalizzate su richiesta (On demand), adatte al profilo e al contesto di utilizzo (Context sensitive). COME: Progettazione e realizzazione di modalità di saldatura tra insegnamento formale e strutturato, insegnamento non formale e insegnamento informale; 115 III LINEA D’AZIONE: PERSONAL & LONG LIFE LEARNING/2 COME: Implementazione di un innovativo processo redazionale in grado di trattare fonti grezze (Single Source) per trasformarle in contenuti aggregati in grado di sfruttare multicanalità (Multi Channel) mediante uso di modelli (XML templates) appositamente realizzati per le tipologie di risorse didattiche e i canali distributivi previsti; Utilizzo preferenziale di ambienti Open Source (come il sistema operativo Linux Debian), che alla semplicità di utilizzo del software e di controllo del desktop e di gestione della didattica abbina l’ulteriore vantaggio della disponibilità di una vastissima libreria di software e contenuti didattici sviluppati da una comunità internazionale; 116 III LINEA D’AZIONE: PERSONAL & LONG LIFE LEARNING/3 COME: Realizzazione di archivi digitali (Digital Repository) e di strumenti per la gestione degli asset per la didattica (Learning Content Management System) e loro assemblaggio (Authoring Tools). Tali componenti saranno alla base del sistema redazionale (Back Office) e di quello d’erogazione della didattica (Learning Management System) che dovrà fornire la possibilità della multicanalità con particolare riferimento: • • • • • • ai device forniti in uso gratuito agli studenti, alle periferiche mobili connesse alla rete (Mobile Learning), alle lavagne interattive (LIM), agli ambienti virtuali di apprendimento e al Digitale terrestre (piattaforma MhP); 117 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/2 CHE COSA: Realizzazione di un’infrastruttura tecnologica concepita in modo da tener conto delle istanze derivanti dal web 2.0 (contribuzione attiva da parte degli utenti) e le diverse manifestazioni dei social media, come lo sviluppo dei social network, i social tag, vblog, socialnews, webtv e webradio, scritture collaborative. COME: In termini applicativi la soluzione globale deve essere espandibile e integrabile, avere quindi protocolli di comunicazione tra gli applicativi con standard come XML, modularità nella creazione di oggetti didattici come l’adozione di template capaci di distinguere contenuti e forme, oltre agli standard SCORM e SCORM4 in modo da garantire la portabilità e l’interoperabilità di moduli e LO. 118 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/2 COME: Progettazione e realizzazione di un sistema di gestione degli asset digitali distribuito e federato (Federated Digital Repository) che possa rispondere al duplice obiettivo di una gestione locale delle risorse (singole istituzioni scolastiche), in modo da rispettare e valorizzare l’autonomia scolastica, e di una visione globale (sistema scolastico regionale), che faciliti e renda più efficiente il governo e la gestione dell’intero sistema in tutte le sue articolazioni e connessioni; Realizzazione di un sistema di Social Network che abiliti la comunicazione e le funzioni di gestione delle comunità didattiche e organizzative; 119 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/3 COME: Realizzazione di un sistema differenziato di ingresso a tutti gli utenti del sistema scolastico che, oltre a consentire l’ accesso diversificato in base alla tipologia dell’utenza (Digital Right Management) sia in grado, attraverso la funzione di SSO (Single Sign On), di permettere di accedere a tutto l’ambiente senza dover richiedere le credenziali (ID e password) più di una volta; Aderenza agli standard di riferimento sia per l’accessibilità dei diversamente abili, utilizzando le moderne tecniche di accessibilità per le applicazioni, in particolare gli standard XHTML 1.0 o seguenti e CSS 2.0 o seguenti, sia di strutturazione del software, sviluppo applicativo, interoperabilità e operabilità; 120 UTENZA Le categorie di utenti gestibili dovranno essere almeno: 1. Dirigenti della Regione, delle Province e dei Comuni, dell’USR; 2. Dirigenti scolastici; 3. Docenti; 4. Personale ATA; 5. Studenti; 6. Genitori e famiglie; 7. Referenti del progetto; 8. Amministratori del sistema; 9. Responsabili di progetto; 10. Altro. 121 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/3 COME: Realizzazione del Repository «Sardegna Digitale», con funzionalità avanzate per poter gestire i contributi da parte e per tutta la comunità scolastica. Il sistema dovrà essere capace di svolgere il ruolo di backoffice che alimenta ed è alimentato dai diversi sistemi, sia applicazioni che utenti diretti; Un portale gestibile con sistemi di Content Management System distribuito, integrato alle altre funzioni sul web e con possibilità di fruizioni anche su mobile e di streaming live utilizzabile per segnali provenienti da sistemi di videoconferenza, segnali tv o radio, streaming via web; La piattaforma di Digital Repository dovrà essere caratterizzata dallo schema di fruizione dei contenuti e dal sistema di metadatazione schematizzati qui di seguito: 122 Schema generale di fruizione dei contenuti Contenuti realizzati dai docenti in autoproduzione Contenuti editoriali Centro eccellenza Formazione Repository contenuti Sardegna digitale Motore di ricerca semantico utenti utenti utenti utenti 123 I contenuti editoriali e i contenuti di autoproduzione: quali differenze? Contenuti editoriali Atomi di contenuto (piccoli testi di 400 parole circa, comprensivi di immagini, piccoli video o animazioni) forniti dagli Editori. A ciascuno di questi atomi è associata una o più prove strutturate Archiviati nel Repository Sardegna Digitale, previa metadatazione semantica comune a tutti gli Editori Accostabili in catene di relazioni che garantiscono la personalizzazione del percorso didattico e l’interdisciplinarietà Non modificabili perché soggetti a copyright e diritto d’autore Contenuti di autoproduzione Atomi di contenuto realizzati dai docenti Archiviati nel Repository Sardegna Digitale previa validazione ed eventuale rielaborazione del Centro di eccellenza Accostabili nelle catene di relazione dei contenuti degli Editori Modificabili e riusabili, se così stabilito dal docente-autore (licenze Creative Commons) 124 Il repository Sardegna Digitale e metadatazione Tutti i contenuti digitali (editoriali o autoprodotti dai docenti) sono inseriti nel Repository Sardegna Digitale Per poter essere classificati e resi ricercabili dal motore di ricerca semantico, i contenuti digitali devono essere metadatati a due livelli: Metadatazione strutturale: ordine di scuola, materia, tipologia, contenuto (profilo, esercizio, immagine), formato file (pdf, flash, mp3…)… Metadatazione di contenuto: si basa su ontologie predefinite, che costituiscono la Base di Conoscenza, rispetto a una data disciplina. NOTA: I contenuti del repository saranno disponibili anche in inglese e classificati secondo lo standard IEEE 1484.12.1 LOM, attualmente in uso in numerosi Paesi europei. Questo consente un eventuale inserimento dei contenuti del progetto Sardegna in progetti internazionali. 125 Ontologie di dominio: Che cosa sono Le ontologie rappresentano e modellano la conoscenza del dominio in relazione al quale sono costruite. Intorno a esse si sono sviluppati strumenti innovativi decisamente più efficaci di altri schemi di classificazione tradizionali, come i database, perché realizzati secondo logiche più vicine al metodo cognitivo umano Come vengono usate I contenuti semanticamente annotati rispetto alle ontologie, sono ricercabili tramite un motore di information retrieval semantico e proposti all’utente secondo formule di riaggregazioni tagliate sulle sue esigenze specifiche La neutralizzazione degli indici: garantire la massima ricercabilità Le ontologie sono scritte in linguaggio neutro, attraverso una lavorazione incrociata di programmi ministeriali (generici) e il corpus degli argomenti trattati e indicizzati nei libri di testo. Questa neutralizzazione consente la massima rintracciabilità dei contenuti attraverso parole chiave universali. 126 Schema di documenti semanticamente annotati, associati all’ontologia di dominio Risorse annotate Come i suoi predecessori romani e successori bizantini, Giustiniano si impegnò in guerra contro la Persia Ontologia sulla Storia Ruoli Leaders Imperatori Eventi Battaglie Sultani In questo esempio emerge la semantica dei contenuti, in quanto sono definiti i concetti astratti a cui si riferisce un blocco di testo , relazionati ad altri concetti collegati fra loro a livello ontologico. 127 Perché un motore di ricerca semantico? I punti di forza Potente Elevata potenza espressiva grazie alla presenza di ontologia Interdisciplinare La capacità di sfruttare la rete semantica dei contenuti anche in contesti disciplinari diversi. Trasversale Lo stesso modello ontologico può essere reimpiegato in scenari di apprendimento diversi, ad esempio scuole di ogni ordine e grado, apprendimento lungo tutto l’arco della vita, formazione professionale, enciclopedie ecc. Intelligente e in progress Il motore è in grado di proporre all’utente accostamenti di contenuti didattici basati sulla prassi didattica degli altri utenti (superando in tal modo le logiche statiche e rigide dei database tradizionali) Innovativo La possibilità di realizzare nuove modalità di fruizione dei contenuti, come ad esempio percorsi di fruizione con le tecniche di storytelling 128 Le funzionalità del motore di ricerca Disambiguazione della ricerca. Panoramiche immediate su tutta la base di conoscenza (proposta di contenuti attinenti) Differenti metodi di ordinamento dei contenuti a fronte della ricerca effettuata. Proposta di approfondimenti su temi specifici e complementari Suggerimento di tematiche profilate sia al livello documentale che a livello utente. Archiviazione personalizzata di contenuti di interesse utilizzabili anche per suggerimenti su base profilata a livello utente 129 Un esempio di ricerca tramite motore semantico: il comportamento del motore Motore di Ricerca Costantino I, Imperatore Documenti “Principali” Costantino I Ontologia “Storia” 300-400d.c. Imperatori Impero Romano 0-500 dc Leaders Contries Correlati al “Ruolo” Correlati al “Dove” Correlati al “Quando” 130 Un esempio di ricerca tramite motore semantico: i risultati della ricerca L’ontologia scompone la ricerca effettuata su assi diversi per ciascuna disciplina. Nell’esempio “cosa”, “chi”, “dove” e “quando” (che indirizzano i contenuti correlati) sono gli assi definiti dall’ontologia STORIA. I numeri tra parentesi indicano il numero di atomi di contenuti trovato. Motore di Ricerca Costantino I, Imperatore Che cosa •Guerre •Guerra civile romana (12) •Battaglie • Adrianopoli (11) • Ellesponto (2) •Editti • Editto di Milano (3) •Religioni • Cristianesimo (12) • Paganesimo (13) Chi •Imperatori •Costantino I (6) •Santi •San Costantino (4) Dove •Città •Roma (23) •Bisanzio (12) Quando • 200-400 d.c. (24) • 0-500 d.c. (14) •Regioni •Dacia Romana (34) •Continenti •Asia (2) •Africa (1) 131 Didattica con gli ambienti di apprendimento Gli ambienti di apprendimento devono assicurare la convergenza e l’equilibrio tra le seguenti caratteristiche ed esigenze Modularità Sistematicità Flessibilità Il testo deve essere scomponibile e riorganizzabile in base alle esigenze didattiche del docente e dello stesso studente, il quale deve poter costruire un proprio percorso individuale, disporre di materiali adatti al suo livello di apprendimento, tarati sul suo bisogno di personalizzazione ed, eventualmente, di recupero. 132 Didattica con gli ambienti di apprendimento/2 Gli ambienti di apprendimento devono assicurare la convergenza e l’equilibrio tra le seguenti caratteristiche ed esigenze MODULARITA’ SISTEMATICITA’ FLESSIBILITA’ • La modularità e la flessibilità non devono tuttavia andare a scapito dell’esigenza di sistematicità dei materiali, che costituisce una garanzia contro i rischi di perdita di riferimento al contesto, di dispersione e di frammentazione dei contenuti. • Ogni atomo deve far parte di un tutto e deve essere organicamente inserito in esso. • Questa sistematicità è demandata agli ambienti di apprendimento, esempi e modelli organici e sistematici di fruizione degli item. Questi ambienti costituiscono il tessuto relazionale in cui l’atomo va inserito e fruito. 133 Articolazione del bando per la produzione dei materiali didattici Al fine di garantire, al contempo, l’omogeneità e il carattere sistemico del progetto e il pluralismo dell’offerta il bando relativo alla produzione dei materiali didattici dovrà essere articolato nei seguenti lotti: 1. Scuola primaria e scuola secondaria di I grado secondo i 4 assi (Commissione Ceruti); 2. Discipline umanistiche per i Licei: 3. Discipline scientifiche per i Licei; 4. Lingue straniere; 5. Discipline artistiche: 6. Discipline musicali e coreutiche; 7. Aree d’indirizzo per i tecnici; 8. Aree d’indirizzo per i professionali; 134 Articolazione del bando per la produzione dei materiali didattici Al fine di garantire, al contempo, l’omogeneità e il carattere sistemico del progetto e il pluralismo dell’offerta il bando relativo alla produzione dei materiali didattici dovrà essere articolato nei seguenti lotti (segue); 9. 10. 11. 12. Contenuti relativi ai diritti di cittadinanza; Contenuti interdisciplinari e transdisciplinari finalizzati alla formazione delle competenze di base (saper ragionare, saper argomentare, saper comunicare, penare per modelli etc); Lingua e cultura sarda; Contenuti sperimentali autoprodotti dai docenti e dalle scuole sarde. Chi risponde al bando non potrà presentare offerte relative a più di 4 lotti e aggiudicarsene più di 2. 135 Articolazione del bando per la produzione dei materiali didattici Al fine di rendere operativa immediatamente la disponibilità delle LIM appena installate, si deve mettere a disposizione degli insegnanti un primo archivio ragionato dei materiali didattici disponibili in rete, suddivisi e accessibili attraverso categorie consolidate come ad esempio per disciplina, per livello scolastico e indirizzo. La prima azione in questo senso sarà il recupero dei contenuti già acquisiti con i progetti M@rte, Conoscere e Unisofia, disponibili da parte della Regione Sardegna, che potranno essere aggiornati e finalizzati alle esigenze del progetto scuola digitale. Lo stesso intervento sarà svolto nei confronti dei materiali della Digital Library regionale, di cui verrà verificata l’utilizzabilità a fini didattici e, in caso di riscontro positivo, i materiali verranno arricchiti dei necessari metadati, segnalati nell’archivio indicandone il semplice URL. Del patrimonio del sistema scolastico regionale fanno poi parte i materiali e gli ambienti didattici sviluppati con i fondi POR (misura 3.6) e già in uso da parte di reti scuole. Su questi si avvierà l’’azione di recupero. 136 Articolazione del bando per la produzione dei materiali didattici Sempre al fine di rendere operativa immediatamente la disponibilità delle LIM appena installate e di mettere a disposizione degli insegnanti un primo archivio ragionato dei materiali didattici disponibili, suddivisi e accessibili attraverso categorie consolidate come ad esempio per disciplina, per livello scolastico e indirizzo. Si procederà anche all’acquisizione di produzioni editoriali, già disponibili e/o rivisitate in funzione del progetto, principalmente di testi scolastici di rilevanza nazionale (es. fruibili su ebook), asset e produzioni audio, video e radiotelevisive di emittenti, e loro valorizzazione attraverso creazione di metadati, catalogazione ecc. e inserimento negli ambienti didattici predisposti per il progetto. 137 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/4 COME: La struttura dei metadati dovrà essere predisposta per poter associare ai contenuti correlati al territorio i dati di georeferenziazione, così da favorire la loro localizzazione territoriale sui sistemi web (come gli ambienti web 3D o GIS) o sistemi mobile; Il repository «Sardegna digitale» dovrà consentire l’accesso alle risorse della Digital Library della Regione Sardegna (http://www.sardegnadigitallibrary.it) e a tutti i contenuti e le esperienze presenti nei siti scolastici sviluppati con i fondi POR 3.6.1 e con i fondi PON; Nel repository dovrà esser possibile visualizzare il flusso delle modifiche, tracciando le diverse versioni, la data di creazione/modifica e l’autore. 138 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/5 COME: 12 - La piattaforma deve fornire un sistema di comunicazione tra i vari soggetti che deve comprendere i seguenti canali: SMS: per la comunicazione con le famiglie; E-mail: per la comunicazione diretta tra soggetti della piattaforma, ad es. scuola e studente, scuola e famiglia; E-mail PEC: Posta elettronica certificata da rendere disponibile alle scuole; Bacheche: per comunicazioni e informazioni condivise (news, informazioni, liste o documenti tra gli appartenenti alle stese classi, gruppi di lavoro, organi collegiali ecc.); Mailing List: per le comunicazioni a gruppi di utenti che condividono interessi o appartengono alla stessa scuola/classe/gruppo di studio; Newgroup; gruppi di discussione; Feed RSS: per potersi iscrivere e ricevere costantemente le comunicazioni relative a specifici temi, effettuati tramite web nei diversi portali o su mobile. 139 COME: IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/6 13 - L’architettura deve prevedere un’applicazione wiki per la scrittura collaborativa di pagine web. L’applicazione dovrà essere amministrata dai responsabili della specifica area; 14 - Dovrà infine essere reso disponibile un servizio di social Networking per consentire agli utenti di gestire una propria rubrica di contatti e creare gruppi ad accesso limitato dove poter collaborare a un’attività didattica o a uno specifico progetto, utilizzando i seguenti strumenti: Chat privata e pubblica; VOIP (Voice Over IP) per le comunicazioni audio; Applicazioni per la videoconferenza; Lavagna virtuale (privata e pubblica); Microblogging; Content sharing (anche basandosi su un accesso al MAM); Ulteriori funzioni di collaborazione, come questiomari online, role play ecc. 140 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/7 COME: 15- Nella piattaforma dovranno essere disponibili i tools per implementare e sviluppare specifici: Questionari; Giochi; Simulazioni; Laboratori. Essi potranno essere predisposti su ambienti 2D (applicazioni stand alone, web, multimediali, flash, etc.) o 3D (ricostruzioni, ambienti immersivi, laboratori interattivi) e dovranno consentire di: Visualizzare le applicazioni disponibili nella piattaforma e di scaricare quelle disponibili in base al proprio profilo utente; Ricercare le applicazioni in base alla tipologia, alla/ materie di riferimento, per scuola o per classe. 141 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/8 COME: 16- La piattaforma dovrà essere dotata di un avanzato sistema di assistenza articolato nelle seguenti componenti: Help Desk: infrastruttura di assistenza e supporto remoto agli utenti della piattaforma, erogato via web con aree dedicate, form predisposti ed e.mail , telefonicamente con un contact center e anche via sms; Assistente Virtuale: sistema attraverso cui un utent della piattaforma può contattare l’Help Desk attraverso i canali di chat, video e voce per la risoluzione da remoto di problemi di utilizzo della piattaforma; Trouble Ticketing: sistema digestione del ciclo di vita dei problemi (individuazione, reporting, intervento) segnalati dagli utenti finali, coordinatori territoriali o focal point, e di coordinamento delle attività delle persone che lavorano in tempi diversi alla loro risoluzione. Oltre a tener traccia di tutte le attività correnti, il sistema manterrà u archivio storico delle attività relative ai problemi chiusi e permetterà quindi di effettuare analisi statistiche. 142 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/8 COME: 16- La piattaforma dovrà essere dotata di un avanzato sistema di assistenza articolato nelle seguenti componenti (segue): Bug Tracking: sistema di segnalazione dei malfunzionamenti della piattaforma software, che consenta di monitorare, definire le priorità e quindi risolvere gli eventuali difetti del software; Feature requeste tracking: sistema per la riciesta di segnalazione di nuove funzionalità da parte degli utenti. Durante lo sviluppo della piattaforma si dovrà, ovviamente, tener conto di queste richieste, se motivate. Che andranno ordinate per priorità e importanza, in modo da inserirle via via nelle nuove versioni del sistema. 143 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/9 COSA: Realizzazione del Portale Scuola Digitale per fornire: Un’interfaccia che attivi, per tutti coloro che hanno diritto d’accesso al sistema secondo le tipologie d’utenza precedentemente specificate, le funzionalità d’immissione delle proprie credenziali attraverso cui accedere alla pagina personalizzata e ai servizi disponibili ; Le informazioni relative al progetto, alla sua organizzazione articolazione interna, alle sue finalità, ai riferimenti e allo stato d’avanzamento; Le notizie e i dati relativi all’offerta formativa in Sardegna; Le news, le comunicazioni di rilievo e interesse generale in formato testo, video /web Tv) o radiio (web Radio), provenienti dalla struttura di gestione del progetto, dal mondo dell’istruzione e della formazione professionale, dai centri dell’innovazione nazionali e internazionali, dal territorio regionale, dalle amministrazioni pubbliche, dalle comunità locali 144 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/9 COME: Il Portale deve costituire l’interfaccia e lo strumento di collegamento e integrazione delle attività e dei servizi di Istituzioni (Assessorati regionali, Province, Comuni)Enti pubblici e privati (biblioteche, musei, parchi, fondazioni etc.), Partner (imprese, associazioni, cooperative, società di servizi, studi professionali) riguardanti le finalità del progetto; All’interno del Portale dovrà essere possibile: Visualizzare e selezionare l’elenco degli eventi filtrati in base all’area di competenza e al suolo dell’utente; Ricercare gli eventi in base a chiavi di ricerca o tramite mappa interattiva; Eventualmente prenotarsi come partecipanti all’evento; Confermare la prenotazione e, in caso di evento a pagamento, acquistare il biglietto. 145 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/9 COME: Il portale dovrà essere articolato in sotto-portali o aree applicative, quali: L’area Segreteria e Amministrazione, con i seguenti servizi: Pre-iscrizione; Iscrizione; Bacheca informativa; POF (Piano dell’Offerta Formativa); Organi collegiali: funzione e composizione; Orari scolastici; Classi: composizione, caratteristiche, informazioni, contatti; 146 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/9 COME: Il portale dovrà essere articolato in sotto-portali o aree applicative, quali (segue): L’area Servizi di Comunicazione Scuola-famiglie articolata in: Bacheca di classe e funzioni live (es. webcam e voice)per il dialogo online scuola- famiglie; Colloqui con i docenti: sedi e orari; Registro elettronico: un servizio di compilazione e visualizzazione delle attività giornaliere delle classe, compilato dai docenti, con l’indicazione delle assenze degli studenti e le attività svolte dalla classe durante l’orario delle lezioni; Pagelle online: un servizio di compilazione e visualizzazione delle pagelle intermedie e finali degli studenti; Attività extrascolastiche: segnalazione delle attività di comune interesse anche di tipo ludico e di relazione (attività sportive, turistiche, feste, etc)- 147 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/9 COME: Il portale dovrà essere articolato in sotto-portali o aree applicative, quali (segue): L’area Servizi per i docenti articolata in: Lezioni: offre al docente la possibilità di creare lezioni per specifici argomenti tramite l’utilizzo di editor e tools semplificati e attingendo al CMS; Colloqui: comunicazione alle famiglie di sedi e orari; Registro di classe; Registro personale: un servizio di compilazione e visualizzazione delle attività svolte dal docente (lezioni, compiti in classe, esercitazioni, laboratori) e delle valutazioni intermedie e finali degli studenti: Orari: un servizio di comunicazione con la segreteria per malattia, ferie, autorizzazioni, utenze di servizio etc.; Community: per i docenti che vogliono condividere attività e progetti con i colleghi. 148 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/9 COME: Il portale dovrà essere articolato in sotto-portali o aree applicative, quali (segue): L’area Servizi per gli studenti, articolata in: Orientamento: servizio di accesso a informazioni utili allo studente per la scelta del proseguio del suo percorso didattico o per l’inserimento nel mondo del lavoro. A sua volta suddiviso per categorie di riferimento: scuole, università aziende; Recupero debiti: servizio che consente allo studente di gestire e recuperare i suoi debiti formativi, attraverso appositi corsi e attività; Portfolio: servizio che consente allo studente la compilazione e visualizzazione della propria carriera scolastica e delle competenze acquisite anche al di fuori del sistema scolastico; Feedback: servizio che consente allo studente di fornire propri feedback relativamente all’utilizzo della piattaforma, e in particolare dei materiali didattici. 149 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/10 COSA: Organizzazione di un Centro servizi d’eccellenza, come interfaccia tra la Comunità scientifica internazionale di pratica e la Comunità di pratica delle scuole di ogni ordine e grado della Sardegna. COME: • La ricerca sui «nuovi libri di testo» e sui format dei materiali didattici digitali è in pieno svolgimento Il dibattito sugli obiettivi da raggiungere e sulle soluzioni da considerarsi ottimali è molto vivace e serrato. • Il Progetto «Scuola digitale» intende proporsi come contesto di innovazione e di sperimentazione dei nuovi formati. Il proposito è quello di formare, con l’ausilio dei soggetti che collaboreranno alla realizzazione delle linee d’azione e delle misure in cui il programma si articola, e di centri di ricerca d’eccellenza in Italia e all’estero, risorse locali in grado di contribuire stabilmente e con continuità all’innalzamento del livello qualitativo dei processi d’insegnamento all’interno del sistema scolastico regionale. 150 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/10 COME: Un altro apporto del Centro d’eccellenza sarà la sperimentazione di periferiche mobili di nuova generazione sulle quali rendere accessibili tutti i materiali e i contenuti didattici prodotti. Queste periferiche andranno ad affiancarsi ai vari canali previsti per l’innovazione didattica (LIM, computer, Digitale terrestre). È previsto a tal scopo l’utilizzo di un apparato HW innovativo, progettato per interfacciarsi alle LIM d’aula e ai decoder DTV domestici e in grado di scaricare in cache locale i contenuti didattici e di connettersi ai dispositivi mobile e ai Netpc o eBook degli studenti tramite WIFI e/o Bluetooth per il download delle Play List personalizzate direttamente dove e quando servano all’utente finale. L’organizzazione della didattica viene in tal modo incardinata su un efficace rapporto tra contenuti e ambienti d’apprendimento, intesi come luogo di convergenza di tecnologie, di metodologie, di contenuti e di interscambio di artefatti polivalenti sempre più gestito dai criteri e dalle regole dell’experienced design, l’evoluzione dell’interaction design, attenta a come “viviamo”, creiamo, assimiliamo gli artefatti, siano essi fisici, cognitivi o emotivi. 151 IV LINEA D’AZIONE: Sistema telematico e servizi di supporto/10 Il progetto «Scuola digitale» richiede che i materiali didattici siano: Modulari; Personalizzabili: Multimediali; Interattivi; Editabili; Stampabili; Verificabili, con incorporato un meccanismo interamente digitale di verifica delì’apprendimento; Multicountry, adattabili al mercato estero e quindi disponibili anche in inglese e in spagnolo, anche in vista della diffusione del metodo CLIL; Multipiattaforma; Multidevice; Sistematici 152 COMUNITA’ DI PRATICA DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO DELLA REGIONE SARDEGNA INSEGNANTI, STUDENTI, GENITORI FORMATORI, UTENTI,... Comunicazione Didattica Tecnologie didattiche Metodologie e contenuti didattici Coordinamento e Organizzazione didattica CENTRO SERVIZI DI ECCELLENZA Ricerca Scientifica Eventi permamenti in RETE e Seminari e Convegni in presenza COMUNITÀ SCIENTIFICA INTENAZIONALE DI PRATICA CONTENUTI DI AUTOPRODUZIONE: VALIDAZIONE E RIELABORAZIONE (OPEN SOURCE, OPEN CONTENT) Il centro di eccellenza 153 V LINEA D’AZIONE: FORMAZIONE DEI FORMATORI COSA: Questa linea d’azione prevede la formazione di 1000 formatori, che diventeranno i referenti locali del progetto all’interno di ciascuna delle istituzioni scolastiche coinvolte. COME: L’Accordo di Programma per la digitalizzazione della Scuola sarda tra il MIUR e la Regione Autonoma della Sardegna, sottoscritto il 13 maggio 2010, prevede che a farsi carico di questa linea d’azione sia il MIUR, che si avvarrà delle strutture centrali e periferiche dell’ANSAS e dell’USR, secondo le linee guida del progetto «Scuola digitale» in Sardegna. 154 V LINEA D’AZIONE: FORMAZIONE DEI FORMATORI / 2 COME: ARTICOLAZIONE DEL CORSO (50 ore): Conoscere la LIM XXXXX (3 ore) Conoscere il videoproiettore XXXXX (3 ore) Altri dispositivi del KIT e servizio di assistenza (2 ore) Conoscere il programma autore della LIM (10 ore) Gestire la piattaforma del progetto scuola digitale (10 ore) Didattica con le LIM e con i NETPC (10 ore) Reti di calcolatori (12 ore) 155 V LINEA D’AZIONE: FORMAZIONE DEI FORMATORI/3 COME: Al termine dell’attività formativa i referenti dovranno essere in grado di fornire i seguenti servizi ai loro colleghi e alle scuole di provenienza: Partecipare al collaudo della LIM con il DS e il DSGA; Fornire una prima assistenza sulle problematiche di base della LIM; Supportare l’editing e l’implementazione dei materiali didattici; Installare, su richiesta del gruppo operativo di progetto, servizi aggiuntivi nei pc desktop; Assistenza nella gestione della piattaforma e del portale; Assistenza nella gestione del MAM e degli ambienti didattici collaborativi; Assistenza e supporto all’uso dei «social media»; Assistenza e supporto per le funzioni di coaching e di tutoring. 156 VI LINEA D’AZIONE: FORMAZIONE DELL’INTERO CORPO DOCENTE COSA: Questa linea d’azione prevede la formazione di tutti i docenti del sistema scolastico regionale (20.000 circa meno i 1.000 formatori) per un totale di 40 ore. COME: Il programma è un sottoinsieme di quello della formazione dei referenti del progetto, con una più marcata attenzione per la parte metodologica e didattica e per gli ambienti d’apprendimento. 157 La formazione dei docenti sui contenuti didattici digitali Contenuti editoriali Dove si trovano, come si cercano, come si usano Come creare le “catene di contenuti” Contenuti di autoproduzione Creare contenuti didattici digitali Usare correttamente i contenuti open source/open content: le licenze Creative Commons e il diritto d’autore Condividere i contenuti 158 La formazione dei docenti sui contenuti didattici digitali Programma del corso (40 ore): Conoscere il KIT LIM XXXXX (4 ore); Conoscere il programma autore della LIM (8 ore); Dove si trovano, come si cercano e come si usano i contenuti e come si creano le «catene di contenuti» (10 ore); Come si creano e come si condividono i contenuti didattici digitali (10 ore); Didattica con le LIM e con i NETPC (8 ore) 159 VII LINEA D’AZIONE: ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI SUPPORTO «HELP ON LINE» COSA: Questa linea d’azione prevede un intervento di supporto al recupero dei debiti formativi degli studenti delle scuole secondarie di I e di II grado mediante la produzione di appositi materiali didattici di «riallineamento» e un servizio di tutoraggio e assistenza online per rispondere alle domande e alle richieste di chiarimento e di approfondimento degli utenti. COME: I materiali dovranno tener conto dei framework europei ed essere affiancati da un sistema di valutazione basato sui criteri utilizzati dalle indagini OCSE-PISA e INVALSI. 160 VII LINEA D’AZIONE: ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI SUPPORTO «HELP ON LINE» COME: Realizzazione di una piattaforma video, web oriented, pensata per fornire assistenza a migliaia di ragazzi in diretta e on demand; Realizzazione di una web tv basata su trasmissioni live, da registrare per i servizi on demand, prodotta secondo tecniche e standard televisivi e avente come oggetto i contenuti disciplinari sui quali gli studenti hanno incontrato difficoltà di apprendimento; Realizzazione di un servizio di FAQ didattiche che consentano agli studenti in difficoltà di apprendimento di essere assistiti da un team di docenti esperti in tutti gli ambiti disciplinari previsti dal curriculum scolastico attraverso un sistema di comunicazioni video a distanza, secondo il modello già utilizzato dall’USR della Sardegna per formare il personale scolastico. Il team dovrà rispondere entro 48 ore con pillole video, testi e presentazioni realizzati all’occorrenza e accessibili, mediante specifiche categorizzazioni, sul MAM o con modalità alternative come aree applicative dedicate sul repository «Sardegna digitale». 161 VII LINEA D’AZIONE: ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI SUPPORTO «HELP ON LINE» COME (segue): I servizi on line saranno erogati dal team attraverso la combinazione di strumenti di supporto basati sul corretto mix di: Applicazioni di collaboration via web con supporto on line via chat e voip, webcam, lavagna e altre risorse condivise; Ambienti didattici appositamente concepiti con funzioni didattiche chiaramente specificate ed esplicitate; Streaming video su palinsesto programmato e on demand fruito attraverso la webTv, DDT o altro; Servizio di streaming live su webTV affiancato a chat su ambiente di collaboration come canale di ritorno; Servizio di videoconferenza con uno o o più punti di fruizione remoti. 162 VIII LINEA D’AZIONE: ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA COSA: L’azione, oltre alla comunicazione riguardante il sistema scolastico e il progetto «Scuola digitale» attraverso un portale web dedicato, collegato a tutti gli altri servizi offerti, è diretta al rafforzamento del ruolo proattivo delle famiglie nella scuola con un’informazione tempestiva ed efficace, la semplificazione del loro intervento negli organi scolastici, la partecipazione concreta alla vita quotidiana dell’istituzione scolastica. COME: Progettazione e realizzazione di un Database che gestisca l’anagrafe degli studenti, dei docenti e delle scuole, aggiornabile da figure preposte su cui costruiire le applicazioni di servizio con interfacce e accessibilità adatte al corpo docente e amministrativo; 163 VIII LINEA D’AZIONE: ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA COME (segue): Creazione di un Registro elettronico con cui poter amministrare le informazioni relative a ogni studente, compresa la gestione delle assenze, dei riardi e del profitto, le valutazioni per ogni materia e tutti i dati concernenti il suo curriculum. Attraverso questo modulo si potrà progressivamente prevedere anche uno spazio di supporto per monitorare le situazioni critiche, Disponibilità.a partire dal registro online, delle Pagelle online, accessibili ai soli diretti interessati (studenti, genitori, personale autorizzato) in prima istanza secondo formati stampabili (es. Pdf) in sostituzione di quelli cartacei; Gestione automatica della comunicazione (via web su bacheche e via e-mail, oppure su mobile via SMS) da e per singoli oppure da e per specifici raggruppamenti; Aggiornamento costante dell’anagrafe della popolazione scolastica e tool di consolidamento dei dati di analisi e di interretazione, sulla base di strumenti come i decision support systems; 164 VIII LINEA D’AZIONE: ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA COME (segue): Creazione di un Ambiente relativo all’attività di ogni singola istituzione scolastica, con un modulo standard che costituisca una presenza in rete delle informazioni di riferimento e uno spazio facilmente aggiornabile con un tool CMS o soluzione equivalente. L’intento è quello di fornire un framework di riferimento riguardante le scuole, in grado di uniformare informazioni, riferimenti, contatti etc. e di facile gestione e aggiornamento. 165 IX LINEA D’AZIONE: ANAGRAFI COSA: L’azione è diretta ad assicurare un servizio decisivo per monitorare e valutare con cognizione di causa l’andamento del sistema scolastico regionale e impostare politiche efficaci contro la dispersione e per l’innalzamento del livello qualitativo del sistema medesimo e a offrire alle famiglie informazioni costantemente aggiornate sull’intera offerta formativa della Regione, sia nell’ambito del sistema scolastico, sia per quanto riguarda la formazione professionale e ai percorsi integrati istruzione/formazione. Proprio per questo l’intervento deve prevedere una stretta collaborazione e un costante scambio di dati e informazioni tra l’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, l’Assessorato del Lavoro e della Formazione Professionale, l’ufficio Scolastico regionale, le Province e i Comuni 166 IX LINEA D’AZIONE: ANAGRAFI COME: •Realizzazione dell’Anagrafe della popolazione scolastica secondo la seguente procedura: Ciascuna scuola trasmette i dati in suo possesso a partire da un’apposita pagina web verso un server; Il server contiene procedure per tradurre i dati in un formato adatto al loro inserimento in un unico database distribuito. In sostanza dati eterogenei vengono sottoposti a una procedura di traduzione-validazione in un formato accettato da questo database; 167 IX LINEA D’AZIONE: ANAGRAFI Realizzazione dell’Anagrafe della popolazione scolastica secondo la seguente procedura (segue): Si costruiscono le pagine per consultare facilmente il database e si avviano le seguenti politiche di accountability: Le Scuole accedono per controllare e validare i loro dati; I Comuni prima e le Province poi controllano i dati relativi al loro territorio. I Comuni dispongono anche dei dati sensibili; La Regione controlla l’intero database; Gli esperti che studiano il fenomeno della dispersione e le misure per combatterlo ottengono informazioni a livello regionale senza l’accesso ai dati sensibili, soggetti alla privacy. 168 IX LINEA D’AZIONE: ANAGRAFI COME: Realizzazione dell’Anagrafe dell’offerta formativa Si tratta dell’anagrafe che contiene le informazioni sull’intera gamma dell’offerta formativa regionale, sia per quanto riguarda il sistema scolastico e l’istruzione post-secondaria, sia per ciò che concerne la formazione professionale, i percorsi integrati istruzione/formazione, l’apprendistato, i percorsi di alternanza scuola/lavoro. L’accesso è libero per la Regione, le Province e i Comini, genitori e studenti, per le organizzazioni datoriali e sindacali, per le aziende. 169 IX LINEA D’AZIONE: ANAGRAFI COME: Tutti i servizi di anagrafe vanno realizzati nell’ambito di un’unica impostazione e sulla base dell’ottica del «servizio chiavi in mano», con assistenza e manutenzione prevista per almeno dieci anni. 170 7 GOVERNANCE E ORGANIGRAMMA DEL PROGETTO 171 Governance e Organigramma del Progetto Cabina di Regia Comitato tecnico-scientifico Servizio Istruzione Responsabile Procedimento Direttore scientifico G. Lav G. Lav. Gr. Lav. Segreteria Comunicazione ICT Contenuti didattici tecnica 172 8 TEMPI E COSTI DI REALIZZAZIONE DELLE DIVERSE LINEE D’AZIONE 173 I AZIONE: RECUPERO DELLE RISORSE DEI PROGETTI MARTE-CAMPUS E UNISOFIA 174 II AZIONE: COMUNICAZIONE DEL PROGETTO 175 III AZIONE: SALDATURA TRA INSEGNAMENTO FORMALE, NON FORMALE E INFORMALE 176 IV AZIONE: SISTEMA TELEMATICO E SERVIZI DI SUPPORTO A) REPOSITORY DI «SARDEGNA DIGITALE» 177 IV AZIONE: SISTEMA TELEMATICO E SERVIZI DI SUPPORTO B) PRODUZIONE DEI CONTENUTI DIDATTICI DIGITALI LOTTI: 1. Scuola primaria e scuola secondaria di I grado secondo i 4 assi (Commissione Ceruti); 2. Discipline umanistiche per i Licei: 3. Discipline scientifiche per i Licei; 4. Lingue straniere; 5. Discipline artistiche; 6. Discipline musicali e coreutiche; 7. Aree d’indirizzo per i tecnici; 8. Aree d’indirizzo per i professionali; 9. Contenuti relativi ai diritti di cittadinanza; 178 IV AZIONE: SISTEMA TELEMATICO E SERVIZI DI SUPPORTO B) PRODUZIONE DEI CONTENUTI DIDATTICI DIGITALI LOTTI (segue): 10. Contenuti interdisciplinari e transdisciplinari finalizzati alla formazione delle competenze di base (saper ragionare, saper argomentare, saper comunicare, penare per modelli etc); 11. Lingua e cultura sarda; 12. Contenuti sperimentali autoprodotti dai docenti e dalle scuole sarde. 179 IV AZIONE: SISTEMA TELEMATICO E SERVIZI DI SUPPORTO C) PORTALE «SARDEGNA DIGITALE» 180 IV AZIONE: SISTEMA TELEMATICO E SERVIZI DI SUPPORTO D) CENTRO D’ ECCELLENZA «SARDEGNA DIGITALE» 181 V AZIONE: FORMAZIONE DEI FORMATORI TEMPI: 3 MESI COSTI: 15€ all’ora per ogni destinatario: 1000 destinatari 50 ore TOTALE: 750.000 €. L‘intervento è a totale carico del MIUR in base all’Accordo di Programma per la Digitalizzazione della scuola sarda mediante l’estensione, l’implementazione e lo sviluppo delle iniziative del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca tra il MIUR e la regione Autonoma della Sardegna, sottoscritto il 13 maggio 2010. 182 VI AZIONE: FORMAZIONE DELL’INTERO CORPO DOCENTE TEMPI: 9 MESI COSTI: 15€ all’ora per ogni destinatario: 19.000 destinatari 40 ore TOTALE: 11.400.000 €. 183 VII AZIONE: HELP ONLINE E RECUPERO DEBITI 184 VIII AZIONE: COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA 185 IX AZIONE: SERVIZIO «CHIAVI IN MANO» ANAGRAFI 186 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 187 Grazie per l’attenzione 188