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Presentazione di PowerPoint
Progetto
SCUOLA DIGITALE
in Sardegna
Silvano Tagliagambe
28 Luglio 2010
Assessorato alla Pubblica Istruzione
1
1
I PRESUPPOSTI TEORICI
2
TECNOLOGIE DELLA MENTE
In confronto alle tecnologie del corpo relativamente poche sono
le tecnologie della mente sviluppate finora.
Possiamo citare la scrittura, la stampa e quelle dell’ultimo secolo
legate alla comunicazione: telegrafo, telefono, radio, televisione.
Queste tecnologie sono dirette a supportare e a potenziare due
capacità fondamentali della nostra mente:
quella di ricordare – la memoria - e quella di comunicare.
Sotto il profilo concettuale il loro avvento ci ha consentito di
mettere meglio a fuoco due aspetti fondamentali:
•
•
il rapporto (e la differenza) tra informazione e comunicazione
il rapporto (e la differenza) tra l’intelligenza individuale e
l’intelligenza «connettiva»
3
MACCHINE CHE CONNETTONO:
L’intelligenza «Connettiva»
4
MACCHINE CHE CONNETTONO:
L’intelligenza «Connettiva»
5
IL POSTO DEL COMPUTER TRA LE TECNOLOGIE DELLA MENTE
Oltre al calcolo il computer supporta e potenzia anche memoria e
comunicazione (basta pensare, ad esempio, alla capacità di
conservare, ordinare e ricercare quei depositi della memoria che sono
gli archivi quando sono organizzati elettronicamente, a quella di
comunicare via Internet)
e non solo
lo fa più e meglio delle tecnologie precedenti, ma lo fa, altresì,
orientando verso un’idea di mente alternativa rispetto a quelle
precedenti, in cui, rispetto alla dimensione puramente soggettiva, ne
prevale una di tipo più marcatamente intersoggettivo, una mente
collettiva o, come molti preferiscono dire, connettiva.
6
COMPUTER E ATTIVITÀ ORGANIZZATE
Il computer e i vincoli del sociale :
"Ogni macchina costruita dall'uomo razionalizza e/o riduce alcuni suoi
sforzi. I computer razionalizzano e/o riducono gli sforzi che egli compie nel
fare attività organizzate, di qualsiasi tipo. Parlo di attività organizzata nel
suo significato più ampio e generale [...]
A. Holt, Ripensare il mondo.
Generalmente le attività organizzate sono ripetibili un certo numero di volte,
ma ogni loro realizzazione nel tempo ha tratti propri che la distinguono da
qualsiasi altra.
Esse implicano sempre coordinazione; sia la coordinazione delle azioni di
una singola persona, sia di quelle di più persone.
Ecco come la sincronizzazione si coniuga col calcolo.
7
COMPUTER E ATTIVITÀ ORGANIZZATE
Le attività umane organizzate sono sempre sociali, anche se
compite da una singola persona. Infatti una parte essenziale
del loro significato e del loro scopo è che esse siano
riconoscibili da parte di altri nel medesimo contesto sociale.
Pertanto, esse dipendono sempre da accordi sul 'che cosa è
che cosa' e 'chi è chi'.
Talvolta, non sempre, le attività organizzate dipendono dagli
scambi linguistici, anche se l'uso di un linguaggio è già di per
sé un'attività organizzata”.
8
COMPUTER E ATTIVITÀ ORGANIZZATE
Se vogliamo mettere i computer al loro posto, in uno schema
(tecnicamente sviluppato) di scopi correlati all'uomo e porsi in
una prospettiva che consenta di suggerire incrementi piuttosto
che diminuzioni della loro utilità dobbiamo dunque partire
dall'idea che essi rappresentino il più grande ampliamento
della portata e della sofisticazione delle attività
organizzate.
Ciò risulta evidente già in base al semplice fatto che le reti di
computer consentono alle persone di co-partecipare ad
attività organizzate, pur rimanendo distanti, nel tempo e
nello spazio.
9
Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Approccio B
Omogeneità di fondo di
premesse valori e obiettivi
Approccio A
Approccio C
Procedure e strumenti linguistici
Creazione di uno
sfondo condiviso
Assenso
10
Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
T.Winograd F. Flores
• Non esiste un punto di
vista assoluto da cui
effettuare osservazioni e
descrizioni indipendenti
dal linguaggio
Cultura A
Dominio
cognitivo A
Cultura B
Dominio
cognitivo B
Cultura C
Dominio
cognitivo C
• Il linguaggio NON è uno
strumento neutro
Il Linguaggio è una
modellizzazione del
comportamento di
orientamento
reciproco
Dominio di condotta
(consensuale)
Cooperazione
Interazione
Rigenerazione
11
Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Heidegger
Vedere
Il mio mondo
Il mio vivere
Guardare
Dare senso
alle cose
Il senso dipende in modo essenziale dal contesto
12
Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Cultura B
Cultura A
Contesto
Sfondo di assunzioni
Sfondo comune di
comprensione
Gli oggetti del discorso vengono disvelati, esibiti e mostrati e
diventano comunicabili solo dopo essere divenuti parte di
uno sfondo comune di comprensione
13
Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Un’espressione è un atto linguistico che ha conseguenze per i
partecipanti, conduce ad azioni immediate e impegni per
un’azione futura
Il Linguaggio come atti significativi :
•
•
•
•
Atti
Atti
Atti
Atti
direttivi (ordini)
commissivi (promesse)
dichiarativi (matrimonio)
espressivi (chiedere scusa)
Rete di impegni
reciproci
Né falsi né veri
J.L. Austin J.R. Searle
14
Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Soggetti
individuali
Il ruolo chiave dei soggetti collettivi
(comunità, organizzazioni, associazioni)
Rete di impegni
reciproci
•Presa delle decisioni
•Pre-orientamento di possibilità
(azioni possibili e occultamento di altre)
Derrik De Kerckhove:
Intelligenza connettiva
15
Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Intelligenza connettiva
Intelligenza collettiva
•
•
•
•
Intelligenza
connettiva
Questa è la mente,
questo è il mentale,
un contesto e uno
spazio condiviso
I singoli partecipano con la loro identità individuale
Conoscenza non come un fenomeno isolato ma distribuito
Nuova disposizione (sintotica, solidaristica e relazionale)
Nuovo modo di concepire, rappresentare e costruire la
conoscenza
16
L’apprendimento è individuale e collettivo
Nella dimensione intersoggettiva è presente un sistema
di relazioni emozionale e cognitivo
• Interazioni
• Coinvolgimento
• Condivisione e manipolazione
di segni e significati
• Scambio reciproco sulla base
di uno sfondo condiviso
• Processi decisionali
Attraverso una dinamica tra i diversi soggetti interni
alla comunità, esterni alla comunità
17
I contesti di apprendimento
A.I.
Apprendimento
Individuale
A.C.
Apprendimento
Collettivo
A.G.
Apprendimento
Gruppo
A.K.
Apprendimento
Connettivo
18
Fattori di successo dell’ apprendimento
A.I.
1-2 persone
Apprendimento
Individuale
A.A.
Apprendimento
Assistito
Riflessione,
concentrazione,
espressione
rappresentazione,
cognizione emozione
Libro – P.C Multimedialità
20  centinaia
persone
A.C.
Visione condivisa,
Apprendimento
Collettivo
Aula –TV
Conduttore - Docente
3- 5 (max 7) persone
A.G.
Apprendimento
Gruppo
Dialettica, condivisione, visione
multipla, cognizione emozione,
Capacità critica, argomentativa
Verbalizzazione
Amb collaborativi
centinaia persone
A.K.
Apprendimento
Connettivo
New e Social media, artefatti digitali
Ambienti in rete
Content sharing - User Content Generation
19
L’ambiente didattico e le modalità di apprendimento
A.G.
A.C.
A.I.
Apprendimento
Collettivo
Apprendimento
Individuale
Apprendimento
Gruppo
A.G.
Apprendimento
Gruppo
A.K.
Apprendimento
Connnettivo
A.C.
Apprendimento
Collettivo
E’ la corretta articolazione dei diversi momenti ciò che determina
l’apprendimento efficace, critico e creativo
20
Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
La conoscenza è dinamica e incompleta
• Sviluppo delle alternative
• Accordarsi sulle premesse per la
selezione
• Ragionamento distribuito e ruolo
della comunicazione
• Il pensiero come forma di
connessione tra persone e gruppi
• Sviluppo di teorie sistemiche per
sistemi multiagente le quali
prevedono la possibilità, da parte
di ciascun agente, di ragionare
sulle proprie conoscenze e su
quelle altrui, e permettono
l’identificazione di conoscenze
distribuite (distribuited
knowledge) o condivise da un
gruppo di agenti (common
knowledge)
21
La Finalità chiave del progetto:
dall’insegnamento formale al long life learning
Formale
Informale
Non Formale
22
M.C. Escher Tre sfere,1945
FORMALE E INFORMALE
Distinzione, operata da Giuseppe Peano, di due tipi
di comunicazione: quella ORIZZONTALE e quella
VERTICALE.
Se la prima serve a mettere in relazione
gli addetti ai lavori indipendentemente
dalla lingua nazionale parlata e dal
sotto-settore disciplinare d'appartenenza,
quella verticale serve a tradurre concetti
e modelli a favore di chi è esterno alla
comunità specifica in senso stretto.
Gergo
Interlingua
Un comunicare all'interno e un comunicare verso
l'esterno: un GERGO e un'INTERLINGUA.
23
FORMALE E INFORMALE/2
I linguaggi speciali non sono utilizzabili in toto per la
comunicazione orizzontale, e la divulgazione (o
comunicazione verticale) ha necessità di depurare
idee e concetti da ipse dixit, da colloquialità informale,
da fiducia reciproca e gergo, e di rivestirli di modi e
immagini comprensibili.
Diviene perciò indispensabile, nell'elaborazione di un
complesso di simboli (alla Peano), chiedersi
preventivamente se si vuol comunicare "per
l'orizzontale" o "per il verticale", per gli addetti a certi
lavori o per gli addetti a certi altri lavori (o per gli
addetti a nessun lavoro in particolare: è il caso della
divulgazione "pura", per il cosiddetto grosso pubblico).
24
FORMALE E INFORMALE/3
Per passare dal formale al non formale e
all’informale, rimanendo aderenti alle rispettive
finalità, occorre dunque disporre di materiali in
un linguaggio neutro, come quello che si
propone di adottare in questo progetto.
25
L’IMPOSSIBILITA’ DI FAR FRONTE ALLO SVILUPPO
DELLA CONOSCENZA ATTAVERSO IL SOLO FORMALE
Uno studio della Berkeley University ha rilevato che
il volume di informazioni prodotte tra il 2001 e il
2004 è equivalente a quello prodotto tra il 1970 e il
2000 e che queste sono a loro volta equivalenti alla
quantità di tutte le informazioni prodotte
dall’umanità da quando è nata la scrittura fino al
1970.
Un aggiornamento di questo studio ha rilevato che
nei due anni dal 2004 al 2006 abbiamo prodotto
l’identica quantità di informazioni nella metà del
periodo.
Inizio della scrittura
1970
2000
2001
2004
2006
Se volessimo indicizzare solo l’informazione prodotta nei
primi 6 anni di questo secolo staremmo dunque parlando
del doppio di tutta l’informazione scritta di tutta la storia
dell’umanità fino al 1970.
26
PERSONALIZZARE L’APPRENDIMENTO
Per “personalizzare l'apprendimento” occorre:
•
Superare la standardizzazione dei percorsi, facendo coesistere, accanto
a un nucleo comune ristretto di materie fondanti, differenziate
ramificazioni dei percorsi;
•
Tenere conto del fatto che le competenze si acquisiscono e si sviluppano
in diversi contesti educativi, formali (la scuola), non formali (famiglia,
luogo di lavoro, media, organizzazioni culturali e associative ecc..),
informali (la vita sociale nel suo complesso)
In questa operazione si dovrà tenere in grande
considerazione il principio di equità, facendosi in
particolar modo carico degli svantaggiati, di quelli
cioè che hanno minori opportunità di autonomo
accesso al sapere.
27
GLI OBIETTIVI DELLA COLLABORAZIONE
FORMALE, INFORMALE, NON FORMALE
• Formare persone capaci di organizzare le loro conoscenze,
piuttosto che immagazzinare un accumulo di saperi (“Una testa
ben fatta, piuttosto che una testa piena” Montaigne);
• Insegnare la
condizione umana
“Il nostro autentico
studio è quello della
condizione umana”
(Rousseau Emile);
• Apprendere a vivere
“Vivere è il mestiere che
gli voglio insegnare”
(Rousseau Emile);
•
Rifare una scuola di cittadinanza.
28
CHE COS’E’ UN
2
«AMBIENTE
DI
APPRENDIMENTO»
29
Dalla bottega dell’artigiano alla scuola di Dickens
percettivo-motoria
simbolico-ricostruttiva
la rivoluzione tipografica
30
CARATTERE SELETTIVO DELLA PERCEZIONE
Sullo statuto dell’osservazione: il rapporto tra sguardo e teoria
“Venticinque anni or sono, cercai di far capire questo punto ad un
gruppo di studenti di Fisica, a Vienna, incominciando la lezione con
le seguenti istruzioni: ‘Prendete carta e matita; osservate
attentamente e registrate quel che avete osservato!’. Essi chiesero
cosa volessi che osservassero. E’ chiaro che il precetto “osservate!”
è assurdo.” […] L’osservazione è sempre selettiva.”
Karl Popper, 1963
La selezione avviene sulla base di un
problema da inquadrare correttamente e
risolvere e di uno specifico progetto
d’azione.
31
Dimensione operativa della conoscenza
Popper: spostare l’attenzione dai dati e dai
processi induttivi ai problemi
Processo nella
soluzione dei
problemi
Concezione tradizionale
P1
TT
Tentativo teorico di soluzione
EE
Procedura di individuazione
ed eliminazione dell’errore
Problema
P2
Problema
più avanzato
Da dati certi e inoppugnabili
 generalizzazione induttiva
 esperienze sensate
 …
Karl Popper
32
Processo nella soluzione dei problemi
P1
Problema
Livello di
interesse
Problema
più avanzato
P2
Attività
didattiche
tradizionali
TT
Tentativo
teorico di
soluzione
EE
Procedura di individuazione
ed eliminazione dell’errore
33
Centralità dell’ambiente didattico
FATTORE INDISPENSABILE PER
L’APPRENDIMENTO:
L’AMBIENTE DIDATTICO
Inquadrare e risolvere problemi
• Identificare e perseguire obiettivi e percorsi di
soluzione
• Ricercare, selezionare informazioni
• Sapersi confrontare con gli altri
• Affermare o confutare tesi
• Saper lavorare in gruppo
• Saper comunicare, esprimersi, ascoltare
• Indirizzare creatività ed emozioni
• Operativizzare
34
Ambiente di apprendimento
Strumenti
Per la
Valutazione
Fattori
socio
ambientali
Casi
Correlati
Problemi
Progetti
Risorse
per la
Informazione
Strumenti
Collaborativi
Strumenti
Cognitivi
35
Ambiente di apprendimento
36
INFORMAZIONE e COMUNICAZIONE
Per informazione
intendiamo la pura e
semplice trasmissione dei
dati e della conoscenza,
logicamente rigorosa e che
nulla concede all'enfasi
della espressività, della
retorica, tutti fattori che
giocano un ruolo importante
ai fini del coinvolgimento
dell'interlocutore.
Per comunicazione
intendiamo, invece,
l'informazione quando è
caricata di tratti non
essenziali e spesso
contraddittori dal punto di
vista logico, ma che
vogliono intenzionalmente
interessare, coinvolgere,
a volte anche
condizionare
l'interlocutore.
37
INFORMAZIONE e COMUNICAZIONE
Si può parlare di informazione contenuta in un sistema di
qualsiasi tipo quando l’azione di questo su altri sistemi è
determinata in maniera essenziale non dalla mera quantità o
natura dei suoi elementi, ma dalla loro disposizione, cioè
dall’insieme delle operazioni e relazioni interne, vale a dire da
quello che, tecnicamente, si chiama “struttura”.
Si parla poi di trasmissione di informazione quando la
riproduzione di una struttura dà luogo a repliche contenenti la
stessa informazione.
Entrambi i fenomeni, com’è noto, sono essenziali per la
conoscenza ma anche per la vita.
38
INFORMAZIONE e COMUNICAZIONE
Detto diversamente e in modo più informale e accessibile: si parla di
informazione se in macrostrutture simili sono riconoscibili
microstrutture differenti.
La chiave della mia automobile
è tanto simile alla tua che
potremmo facilmente confonderle.
La mia, però, apre la portiera
della mia vettura, la tua no.
Non è quindi fuori luogo dire che nella microstruttura
di questa chiave è contenuta un’informazione che non
c’è nella tua e che viene trasmessa alla serratura,
consentendoci di aprirla.
39
INFORMAZIONE e SUPPORTO

Non esiste informazione senza supporto: l’informazione è
sempre “portata da”, o “trasmessa su” o “memorizzata in” o
“contenuta in” qualcosa;
 Questo qualcosa non è
l’informazione stessa;
 Alcuni supporti sono particolarmente adatti alla trasmissione
dell’informazione, ma non alla sua memorizzazione (aria);
 Per poter parlare di informazione è decisiva la stabilità del
supporto materiale in cui l’informazione è contenuta;
40
INFORMAZIONE e SUPPORTO
Si può parlare di informazione contenuta in una struttura quando l’azione
di questa su altre strutture è determinata in maniera essenziale non dalla
mera quantità dei suoi elementi, ma dalla loro disposizione
41
INFORMAZIONE E SUPPORTO
La stessa informazione può essere scritta su supporti differenti
5
…..
Lo stesso supporto può portare informazioni differenti
“fare”
ITALIANO: TO DO, TO MAKE, TO BUILD
INGLESE: TARIFFA, PREZZO DI UNA CORSA
42
L’IMPORTANZA DEI CASI CORRELATI
 Il paradigma per Kuhn non è soltanto un insieme di teorie,
metodi e valori epistemici condivisi da un gruppo di
scienziati, ma è anche un esemplare, ovvero un modello
per risolvere problemi nuovi sulla base di tecniche
utilizzate con successo per affrontare problemi passati.
 Un paradigma inteso come “esemplare” è ciò che
apprende a fare un giovane fisico quando applica a un
caso nuovo la seconda legge della dinamica di Newton:
risolvere il problema in questione significa trovare la
funzione di forza che risolve il problema modellizzando
opportunamente il sistema fisico in questione
43
La dinamica delle teorie per T.S. Kuhn
Scienza
rivoluzionaria
Scienza
normale
Scienza
normale
Fase preparadigmatica
45
T.S. Kuhn: Come si articola una teoria scientifica
•
Le generalizzazioni
simboliche
Forme schematiche la cui
espressione simbolica
cambia da applicazione
ad applicazione
•
Gli esemplari
Esempi standard di problemi risolti
(dimestichezza con il linguaggio e
conoscenza della natura)
Stimolo per la scoperta
Applicazione 3
Applicazione 2
Relazioni di
somiglianza
Applicazione 1
46
Come funziona il trasferimento analogico
•
Le generalizzazioni
simboliche
F = ma
•
Gli esemplari
Applicazione al
sistema solare
Applicazione al
Sole e alla Terra
Predicato: x è una meccanica classica 
Applicazione
alla Terra e
alla Luna
Un oggetto x sarà una meccanica classica
delle particelle se esisteranno :
3 funzioni: f(forza) m(massa) p(posizione)
2 insiemi : p (insieme delle particelle)
t (intervallo di tempo)
Relazioni di
somiglianza
e ovviamente la relazione f=ma
Così che x è una struttura determinata
Legge di
gravitazione
universale
F=G
m1 m2
r2
Applicazione
Legge di Coulomb
nel campo elettrico
Sneed 1971
F=k
q1 q 2
r2
The logical structure of Mathematical Phisics
47
Competenze e capacità necessarie per
inquadrare un problema e risolverlo
Le possiamo così schematizzare:
Analisi
Analogia
Astrazione
Induzione
Deduzione
Abduzione
48
Rappresentazione Artificiale e Semplificata
Definizione di Modello
Il modello è una rappresentazione artificiale e
semplificata del dominio che rappresenta
49
IL MODELLO CLASSICO
Teleologia,
la forma della perfezione
50
In un’accezione larga, i modelli sono
spesso usati nella vita quotidiana.
Ad esempio, quando diciamo che una
persona o un animale è di un certo
tipo esprimiamo un modello del
comportamento che è nella nostra
mente e che consente di prevedere il
comportamento di una persona in una
certa situazione.
51
Un altro esempio di modello è un modello verbale, nel quale
il comportamento di un sistema in differenti condizioni è
descritto a parole; ad esempio un modello verbale descrittivo
del comportamento elettorale di un sistema democratico è:
«se il governo esprime una politica dannosa per i cittadini
allora aumentano i voti per i partiti di opposizione».
52
Vi sono anche i modelli “materiali”.
Esempi sono i modelli in scala ridotta
di un’opera artistica o architettonica,
oppure i prototipi che sono realizzati
per effettuare dei test di resistenza
meccanica o aerodinamica.
53
IL MODELLO FISICO-MATEMATICO
Un modello di un sistema esprime la conoscenza di un
fenomeno e come tale consente di rispondere a domande sul
sistema senza la necessità di compiere un esperimento. Esso
costituisce quindi un potente mezzo di previsione e descrizione
del comportamento di un sistema.
Tipicamente il modello matematico
di un sistema consiste in
un’equazione differenziale che
stabilisce una relazione tra
Variabile in
le variabili d’ingresso e le
ingresso
variabili d’uscita di un sistema.
Equazione
differenziale
Sistema
Variabile
in uscita
La descrizione di un sistema in termini di ingressi ed uscite è detta
descrizione ingresso uscita. Il legame matematico consente di
determinare le uscite a partire dagli ingressi e quindi di studiare la
dinamica o il comportamento di un sistema in un certo ambiente.
54
Esempio: Modello matematico di un sistema idraulico
Il serbatoio in figura è caratterizzato dalla portata d’ingresso qi e
dall’altezza del battente idrico h che rappresenta la variabile
d’uscita.
Assumendo un serbatoio di sezione costante A, il volume di
liquido risulta: V = Ah.
qi(t)
h
Per la legge di conservazione della
massa (legge di continuità) si ha che
dV
dh
qi 
A
dt
dt
55
La modellistica matematica
Problema reale
Modello
matematico
Analisi
qualitativa
Risoluzione al
calcolatore
Modellistica
numerica
Algoritmi
56
Scoprire e Inventare la matematica
Da dove viene la matematica.
Come la mente embodied dà origine alla matematica
G. Lakoff e R. E. Nunez, 2005
Metafore, schemi-immagine forniscono un ponte
tra il linguaggio e il ragionamento, tra il corpo e i
concetti
57
57
3
AMBIENTI DI
APPRENDIMENTO
E
TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE E
DELLA COMUNICAZIONE
58
IL GLOCALE COME PRODUZIONE DI LOCALITA’
Le nuove tecnologie producono il globale, ma anche il locale
in quanto non si limitano a convivere con la complessità
(varietà, variabilità, indeterminazione) ma riescono a utilizzarla
trasformandola in qualcosa di nuovo nel passaggio da un
contesto all’altro, da un luogo all’altro.
Questo passaggio non è mai infatti una semplice replica della
conoscenza, ma una sua “rilettura” e rigenerazione
attraverso adattamenti e innovazioni che la arricchiscono e la
differenziano strada facendo.
59
LE NUOVE TECNOLOGIE E IL «REMIX»
Non a caso qualcuno, come Laurence Lessig, considera le nuove
tecnologie come l’esaltazione del «remix», cioè della capacità di
riusare i contenuti, di remixarli, diffondendoli in una nuova forma,
miscelandoli, “taggandoli”, cioè contrassegnandoli con etichette
che aggiungono significato a essi e li aiutano a trovare un posto
organizzato tra i milioni di altri contenuti disponibili in rete.
In questo modo al materiale reperibile in Internet viene aggiunto un
«metastrato» fornendo un’annotazione pubblica, come una parola
chiave o un nome di categoria che si appende a un file, a una
pagina o a un’immagine.
A mano a mano che i fruitori esplorano il web, lasciano segnali e
tracce che aiutano gli altri a trovare e a capire gli stessi contenuti e a
riflettere su ciò che accade una volta che un testo, un brano
musicale o un film siano stati distribuiti.
Per ogni singolo successo della Top 40 che viene trasmesso alla
radio ormai e sempre più un sacco di ragazzini lo prende e ne
realizza un remix.
60
IL «REMIX» E IL ROVESCIAMENTO DELLA PROSPETTIVA
Siamo quindi realmente di fronte a un colossale e autentico
«rovesciamento» della prospettiva di cui pochi comprendono
ancora la portata.
Il focus, con il «remix» si sta spostando dai creatori e produttori
dei contenuti, in modo da dare un po’ di spazio e di attenzione a
quelle che assorbono i prodotti culturali, sia che si tratti di testi
letterari, di musica, di film o di qualunque altra cosa.
Questo “pubblico di destinatari” assolve una funzione sempre più
importante non solo nella distribuzione dei materiali in rete, ma
anche (attraverso i tag) nella strutturazione di quella straordinaria
macchina organizzativa che è Internet, che è una piattaforma per
creare non solo nuove relazioni tra le persone, ma anche nessi
inediti tra gli oggetti.
61
Tendenze creative dei nuovi media
• 1996 - Internet, e-mail, web, search engine
• 1997 - Video giochi
• 1998 – Media conglomerates, streaming
media, electronic commerce
• 2000 - SMS, broadband, fotografia digitale,
DVD
• 2002 - Blogs, peer-to-peer, file sharing
• 2004 - Social software, GMail, del.icio.us (social
bookmarking), Flickr (image sharing), tagging e
flocksonomies Wikipedia
• 2006 – YouTube – Google Earth – LiveMaps,SecondLife
• 2008 Twitter – Facebook social networking
Sharing
Cooperative knowledge
Convergenza dei saperi?
Fonte : Integrazione da Derrick De Kerckhove Conf CA 12 dic 07
62
Cos’è “folksonomy”
(Sergio Maistrello)
• folks + taxonomy (Thomas Vander Wal 2004)
• tassonomia popolare, etnoclassificazione
• classificazione per parola chiave (tag)
• priva di struttura di partenza
• priva di relazioni predefinite tra gli elementi
• classificazione spontanea e collaborativa
• adatta ad ambienti non gerarchici
• è creata dagli utenti in modo sequenziale
• riflette i modelli concettuali degli utenti
63
La grande
“folks ciclopedia”
64
L’approccio di rete e la retroazione degli utenti
L’enciclopedia Wikipedia
Enciclopedia su internet scritta esclusivamente
dagli utenti: la rivista Nature ha recentemente
considerato le sue voci scientifiche precise
quasi quanto quelle della rinomata Britannica
Il giornale
“OhmyNews“ è il quotidiano online nato in Corea del Sud
basato su articoli scritti dai lettori
(da oltre un anno i bilanci della società sono in attivo)
65
L’approccio di rete e la retroazione degli utenti
Il software
I programmi Opensource si caratterizzano proprio
perché aperti alla creatività degli utilizzatori:
migliorano grazie al contributo degli sviluppatori che
possono modificarla a piacimento
Gli annunci
Su eBay il più popolare sito delle aste e di
contrattazioni tra privati nel mondo ,
la credibilità di un venditore o di un acquirente è stabilita grazie
ai giudizi di chi in precedenza ha avuto a che fare con lui
Lego
I fan della Lego creano il robot del futuro
66
L’importanza di categorie, metadati, tag …e altri connettori di relazioni
I tag più utilizzati di sempre
Che cosa sono i tag?
I “tag”, sono parole chiave o
etichette di categoria, che
possono essere attribuite a
qualsiasi contenuto, ad es. a
delle foto.
I tag aiutano a trovare
fotografie che hanno
qualcosa in comune.
Si possono assegnare un massimo
di 75 tag a ciascuna foto.
07 africa amsterdam animals
ralia
autumn
thday
ia
baby
band
art
architecture
barcelona
black blackandwhite
blue
beach
boston
bw
august
berlin
aust
bir
californ
canada canon car cat chi
cago china christmas church city clouds color co
cameraphone camping
family
ncert day de dog england europe fall
f
estival film florida flower flowers food football fr
ance friends fun garden geotagged germany
girl graffiti green halloween hawaii hiking holiday ho
me honeymoon house india ireland island italy
july june kids la lake landscape light live london
macro may me mexico mountain mountains museum musi
japa
n
c nature new newyork newyorkcity newzealand nig
ht nikon nyc ocean paris park party peop
le photos portrait red river roadtrip rock rome san sanf
rancisco scotland sea seattle show sky snow spai
street summer
exas thailand tokyo toronto
n
spring
trip
uk
water
urban
sun
tour
sunset
sydney
travel
usa vacation
taiwan
t
tree trees
vancouver washington
wedding white winter
yellow york
VAI
67
zoo
Taggare
• Dare un link specifico fra un oggetto digitale,
qualunque esso sia, e un tag disponibile per tutti gli
utenti o per gruppi ristretti
• Tipo: <a href=“http://www.technorati.com/tag/[parola
chiave]” rel=“tag”>parola chiave</a>)
• Inserire dentro un navigatore aperto
• Tipo: www.del.icio.us.org
68
“ Taggare “ : un modo per ipercatalogare dinamicamente
Luce lineare
(progettualità)
Parete
percepita come
pannello
(Proprietà percettiva)
Controsoffitto
(tecnica costruttiva)
Luce
finestra
(effetti
derivanti da
aspetti
esterni)
Ingresso
(funzione)
Vetrata
mobile
(proprietà
funzionale)
+ luogo, significato globale, …
(visione sistemico-olistica, semantica…)
69
Il modello di Clay Shirky
(fonte: Shirky, 2005)
El Web remix: Tutti contenuti si
ricombinano secondo analogie
70
Nuova organizzazione del sapere
Elencazioni e categorizzazioni
Sistemi di relazioni
Ad Albero e a
mappe
Per insiemi e
categorie
(rapporti gerarchici,
di interazione)
A Rete
(interconnessioni, rapporti
cooperativi e competitivi,
retroazioni e circolarità)
(rapporti di
giustapposizione)
sottocategorie
Elencazioni ordinate o casuali
Interconnessione secondo una
regola predefinita (gerarchica)
Interconnessioni paritetiche e a più livelli
71
4
I CARDINI DEL CONCETTO
DI
«COMPETENZA»
72
73
SAPERE, CAPIRE E FARE
Il nucleo concettuale del concetto di «competenza» è l’integrazione
tra il sapere, il capire e il riuscire, nella consapevolezza che Il capire
presuppone, certamente, il sapere e quest’ultimo è indubbiamente
condizione necessaria perché si possa arrivare allo scopo indicato.
Se però ci chiediamo se esso sia anche condizione sufficiente, le
cose si complicano.
Senza sapere non si può arrivare a capire, ma non è affatto detto
che basti sapere per poter capire.
Quanto alla relazione tra sapere e riuscire, se è vero che si può
sapere senza fare e si può fare senza sapere e capire, è certamente
meno scontato ritenere che si possa davvero «riuscire» senza
sapere e capire.
74
Altro problema è costituito dal caso di cui parla Damasio ne
L’errore di Cartesio.
Operato al cervello per rimuovere un tumore che aveva
costretto a intervenire anche sul tessuto dei lobi frontali che era
stato danneggiato dal male dopo l’intervento mantenne integre
la solidità dell’intelletto, la capacità percettiva, la memoria del
passato, la memoria a breve termine, l’apprendimento di nuovi
contenuti, il linguaggio e la capacità aritmetica. In breve dal
punto di vista della conoscenza e delle capacità a essa legate
era tutto a posto.
Non altrettanto si poteva dire a proposito della sua personalità,
che risultò totalmente alterata: “avvertiva come argomenti che
prima avevano suscitato in lui una forte emozione ora non
provocavano più alcuna reazione, né positiva, né negativa”.
75
Provate a immaginare quel che era accaduto: provate a immaginare di
non sentire piacere quando contemplate una pittura che vi piace, o
quando ascoltate uno dei vostri brani musicali preferiti.
Provate a immaginarvi completamente privati di tale possibilità, e
tuttavia ancora consapevoli dei contenuto intellettuale dello stimolo
visivo o sonoro, e consapevoli anche del fatto che una volta vi dava
piacere: Sapere ma non sentire, così potremmo riassumere la sua
infelice condizione” (p. 85).
Inoltre egli “era incapace di scegliere in modo efficace, o poteva non
scegliere affatto, o scegliere malamente”. “Cominciai a pensare”,
conclude Damasio, “che la sua freddezza del ragionamento gli
impedisse di assegnare valori differenti a opzioni differenti, rendendo il
paesaggio del suo pensiero decisionale irrimediabilmente piatto” (pp.
92-93).
Dunque sapere e sviluppare la conoscenza è condizione
necessaria, ma non sufficiente, per gestire le emozioni e
assumere decisioni.
76
C’è poi il fatto, attestato ormai, come si è visto, da tutte le ricerche
nel campo delle neuroscienze, di quanto astratta e distorta sia la
descrizione abituale dei nostri comportamenti che tende a
separare i puri movimenti fisici dagli atti che tramite questi
verrebbero eseguiti.
In realtà il cervello che comprende e il cervello che agisce sono
tutt’uno, per cui il rigido confine tra processi percettivi, cognitivi e
motori finisce per rivelarsi in gran parte artificioso:
la percezione risulta immersa nella dinamica dell’azione e ciò
comporta l’esigenza di prestare la debita attenzione a una
componente pragmatica, sulla quale poggiano molte delle nostre
tanto celebrate capacità cognitive.
77
È questo il nucleo non esoterico del concetto di competenza, che
mette in crisi l’idea che la conoscenza si acquisisca mediante la
pura e semplice trasmissione di strutture già definite e di significati
già codificati nello spazio esterno e ci obbliga, per contro, a
prestare la debita attenzione alle modalità di organizzazione del
campo ricettivo interno.
Il riferimento a questo quadro generale consente, oltretutto, di
avviare finalmente una seria riflessione sulle tecnologie, sul loro
rapporto con il pensiero scientifico, sulle profonde trasformazioni
che esse stanno portando, oltre che al nostro modo di
comunicare, anche a quello di organizzare la conoscenza e di
concepire i processi di apprendimento e gli ambienti in cui essi
andrebbero collocati.
78
Il nocciolo della questione non è allora la diatriba sulle
competenze, ma se la scuola deve preoccuparsi di sviluppare,
oltre alle conoscenze, anche la capacità di sentire e di gestire
le emozioni, di assumere decisioni in modo consapevole e di
agire in maniera responsabile, orientando di conseguenza la sua
attenzione anche verso questa componente pragmatica, oppure
no.
Quello che abbiamo imparato in modo ormai inconfutabile è che
lo sviluppo della capacità a essa connesse non scaturisce
automaticamente e meccanicamente dal solo possesso delle
conoscenze, per cui va coltivata in modo specifico, con processi
di apprendimento ad hoc.
Almeno se l’obiettivo che ci si pone è quello di formare una
personalità completa, che sappia e sappia agire.
79
LA FINALITA’ CHIAVE
La finalità chiave di una “testa ben fatta” è far emergere e
consolidare la capacità di legare e connettere le
conoscenze :
l’arte di organizzare il proprio pensiero,
di collegare e distinguere al tempo stesso
Si tratta di favorire l’attitudine a interrogare, di legare il
sapere al dubbio, di sviluppare la capacità d’integrare il
sapere particolare non soltanto in un contesto globale,
ma anche nella propria vita, di stimolare l’attitudine a
porsi i problemi fondamentali della propria condizione e
del proprio tempo.
80
I CARDINI DEL CONCETTO DI «COMPETENZA»
Riassumendo, i cardini del concetto di competenza
sono dunque i seguenti:
•
•
•
•
•
•
Conoscere
Capire
Sentire
Decidere
Agire
Trasferire il sapere da un modello
(rappresentazione artificiale semplificata di un
contesto reale) al mondo della esperienza
quotidiana.
81
5
La «Scuola digitale»
82
Numeri scuola sarda
Numero docenti
Primaria :
Secondaria 1° grado
Secondaria 2° grado
Totale
6.852
5.231
8.013
20.096
Numero classi
Primaria:
Secondaria 1° grado:
Secondaria 2° grado:
Numero alunni
Primaria :
Secondaria 1° grado :
Secondaria 2° grado :
Totale
66.640
45.301
77.831
Totale
3.785
2.315
3.804
9.904
189.772
83
Progetto
I numeri del progetto

10.000 LIM

23.000 Docenti in formazione

25.000 lezioni multimediali

215.000 NetPC

1 Canale TV DTT
84
Tecnologie
• Una Lavagna interattiva multimediale (LIM) in ogni
classe delle scuole sarde. Il KIT LIM comprende
–
–
–
–
–
Pc
Videoproiettore
Lavagna interattiva
Impianto diffusione acustica
Connessione alla rete
• Verranno installate circa 10.000 LIM, con la
copertura totale del fabbisogno.
85
Tecnologie
• NETPC
– Uno per ogni studente sardo
– Verrà consegnato con i Tools open source più
utilizzati nella didattica e con i contenuti didattici in
modo che sia vissuto non come gadget ma come
strumento per l’apprendimento
– Lo studente potrà portare a casa il netPC
– Rete wireless in classe in modo da realizzare
l’interazione con la LIM
• Acquisto di 215.000 NETPC : uno per ogni studente
sardo. Anche qui ci sarà la copertura totale del fabbisogno.
86
Metodologie






Le tecnologie vengono portate in classe e non in laboratori o
aule speciali.
Le tecnologie comunque sono solo strumenti: senza la
partecipazione attiva dei docenti, senza un radicale
cambiamento dei tempi, degli spazi e dei modi di fare scuola, il
progetto non può aver successo
Gli studenti devono scrivere, non semplicemente leggere: il loro
ruolo deve essere attivo in modo che loro stessi collaborino al
loro apprendimento.
Creazione di un sistema scolastico regionale integrato
attualmente inesistente o frantumato. Un sistema che dia la
giusta collocazione all’autonomia scolastica e che sia basato sul
concetto di rete, collaborativa, partecipata
Gli studenti dovranno maturare non semplici conoscenze ma
competenze. Non solo sapere astratto ma anche saper fare.
Dall’insegnamento indifferenziato all’apprendimento
personalizzato. Dalla scuola di massa alla scuola della persona.
87
Contenuti

Libri di testo elettronici: possibile accordo con gli editori
in modo da consentire un risparmio alle famiglie

I materiali didattici verranno prodotti espressamente per
l’uso con le LIM e gli stessi saranno liberamente
utilizzabili ed editabili.

I materiali saranno prodotti in due lingue: in Italiano e in
Inglese (metodo CLIL). Dovranno inoltre contenere un
sistema di verifica dell’apprendimento totalmente digitale
e improntato alla valutazione delle competenze.

Anche qui si realizzerà la copertura completa del
fabbisogno: verrà realizzata l’enciclopedia multimediale
delle lezioni per le scuole primarie e secondarie, per tutte
le classi e per almeno dieci ambiti disciplinari.
88
Servizi






Help on line per gli studenti in panne
Ripetizioni a distanza
Registro elettronico
Anagrafe popolazione scolastica e
dell’offerta formativa
Formazione per i docenti
Informazione continua alle famiglie
89
Scuola digitale nel mondo
I paesi con esperienze più significative nell’ambito dell’utilizzo
didattico delle tecnologie sono Stati Uniti, Canada e Regno
Unito. In queste slide le esperienze più significative.
Negroponte :
One laptop for children
Mission : creare opportunità educative per i ragazzi più poveri
del mondo assegnando a ciascuno di essi un pc a basso
costo, connesso con il resto del mondo, dotato di software
dedicato per la collaborazione e per i giochi didattici.
In questo modo i ragazzi sono responsabili del loro
apprendimento perché creano, condividono e collaborano l’uno
con l’altro.
90
Scuola digitale nel mondo
Messico : LIM e Enciclopedia dei contenuti
La diffusione delle LIM è avvenuta nel 2003 grazie alla
Secretaría de Educación Pública.
La particolarità del progetto consiste nel fatto che si è
puntato sulle LIM e sui contenuti digitali attraverso la
costruzione di una nuova Enciclopedia.
Il progetto, finanziato con quasi due miliardi di dollari
americani, oltre le LIM e i contenuti ha coinvolto gli
insegnanti attraverso una vasta attività formativa.
91
Scuola digitale nel mondo
Uruguay : NetPC per 362.000 ragazzi
Uruguay: una computadora por
pupitre
Uruguay se convirtió en el primer país
donde todos los niños que asisten a
una escuela pública tienen una
computadora portátil.
Este martes el presidente, Tabaré
Vázquez, entregó las últimas laptops
modelo XO a niños de una escuela de
Montevideo, poniendo fin a la primera
etapa del Plan Ceibal (Conectividad
Educativa de Informática Básica para
el Aprendizaje en línea).
Durante un período de dos años,
362.000 escolares y 18.000 maestros
fueron recibiendo sus pequeñas
computadoras verdes y blancas,
primero en el interior del país y
finalmente en la capital.
“E’ la più profonda e irreversibile
rivoluzione” ha detto il presidente
dell’Uruguay Tabarè Vàzquez richiamando
l’attenzione sul fatto che il suo Paese ha
realizzato a livello mondiale la più ampia
diffusione gratuita di One Laptop Per
Child (OLPC), progetto ideato da Nicholas
Negroponte, come “risposta alla sfida
globale contro l’analfabetismo,
l’esclusione sociale e il divario digitale”.
92
Scuola digitale in Italia
LIM e contenuti : Digiscuola
DIGISCUOLA è un progetto sulla
diffusione delle LIM e di contenuti
digitali portato avanti nel 2006 dal
MIUR.
L’iniziativa ha visto il coinvolgimento di
550 scuole secondarie di secondo
grado del Centro e Sud Italia, più di
3.000 docenti ed ha portato nelle
scuole 1700 LIM.
93
Scuola digitale in Italia
JumpPC in alcune scuole del Piemonte
Destinatari
Una classe quinta di scuola primaria utilizzerà i pc per tutto
l'anno. Ulteriori quattro classi avranno la possibilità di usare a
turno i JumPC per un quadrimestre. I computer potranno essere
portati a casa dagli studenti.
Task Force
Il gruppo di lavoro regionale è composto da docenti ed esperti di
nuove tecnologie e si avvale della collaborazione dell'Istituto
Tecnico Ettore Majorana di Grugliasco (TO).
Partner
Olidata fornisce per la sperimentazione 50 JumPC più un
supporto tecnico. Microsoft e Intel sono partner di Olidata per la
realizzazione di JumPC.
Il quotidiano La Stampa collabora con il gruppo di lavoro
regionale per la lettura in classe del quotidiano e per la
promozione e diffusione del progetto attraverso il Blog.
94
Scuola digitale in Italia
L’innovazione entra in classe!
LIM: Innovascuola
Esperienze, materiali, idee e community
per l’uso delle nuove tecnologie nell’
insegnamento e nell’apprendimento.
Oltre i contenuti, il piano fornisce alle
scuole richiedenti un KIT per le lavagne
interattive.
Si tratta di un progetto
proposto dalla Presidenza del
Consiglio, dal Ministero
dell’Istruzione e dal Ministero
dell’innovazione
95
Scuola digitale in Italia
E’ un piano per consegnare a circa
8.000 classi della scuola secondaria
di primo grado un KIT per le LIM.
Il piano, elaborato dal MIUR e
realizzato a livello regionale dagli
USR, ha visto il coinvolgimento di
Consip per la parte relativa ai bandi
di gara.
In Sardegna il piano ha permesso
l’acquisto di 274 KIT LIM.
L’attività formativa è stata curata
dall’agenzia Ansas.
96
Scuola digitale in Italia
Scuola digitale : Cl@ssi 2.0
Sono 156 classi delle scuole
secondarie di primo grado alle
quali viene assegnato un
finanziamento di 30.000 euro per
dotare gli studenti di un device per
l’apprendimento come netpc, ebook, lettore video o altro, sulla
base di un dettagliato progetto
redatto in collaborazione fra
consiglio di Classe, Università e
agenzia Ansas.
Delle 156 classi sperimentali 6
sono presenti nel territorio della
Sardegna.
97
Scuola digitale in Sardegna
Scuola sarda 2.0 : un sistema scolastico totalmente digitale
Per la prima volta in Europa si costruisce
un sistema scolastico totalmente digitale.
Gli interventi progettati e attuati finora sono
sperimentazioni interessanti, ma focalizzati solo su
pochi aspetti della didattica digitale e realizzati a
macchia di leopardo.
Per la prima volta in Italia si prevede la produzione
dei contenuti digitali per le LIM per ogni scuola di
ordine e grado e per la totalità delle discipline
insegnate, secondo i suggerimenti dei framework
europei e le indicazioni ministeriali per l’obbligo e il
primo ciclo, tenendo conto delle riforme in atto per i
licei e i tecnici.
98
Sardegna : LIM
• Installazione di circa 10.000,LIM , una in ogni aula
delle scuole sarde
Il KIT COMPRENDE
Computer desktop
• Connessione alla rete internet
• Videoproiettore a focale
ultracorta
• Staffa per montaggio a muro
• Lavagna interattiva
multimediale
• Software per la produzione
dei contenuti
• Sistema diffusione acustico
•
99
Sardegna : Formazione sulle LIM
Formazione per tutti i docenti sardi delle scuole di ogni
ordine e grado (più di 22.000)
FASE A
Formazione tecnologica sulle LIM
a cura del produttore della LIM
FASE B
Formazione sulla didattica delle
LIM
oggetti didattici, libri di testo elettronici, risorse
in rete, servizi connessi alla didattica
distribuita
100
Sardegna: contenuti didattici digitali
• Sulla base delle indicazioni per il curricolo, il
documento sull’obbligo, le nuove discipline
previste dalla riforma dei tecnici e dei licei, i
framework europei.
• Competenze e non conoscenze
• Dotati di un sistema di autoverifica
dell’apprendimento
• In Inglese e in Italiano :
metodologia CLIL
• Almeno 10 ambiti disciplinari,
secondo i 4 assi,
prodotti da docenti delle scuole primarie,
secondarie di 1° e 2° grado
• Distribuiti da una piattaforma WEB TV e di
videocomunicazione didattica, su DTT
101
Sardegna: NETPC per gli studenti sardi
Consegna in comodato d’uso di circa 215.000 NETPC
agli studenti sardi di ogni ordine e grado
– Didattica dell’apprendimento
– Sistemi di collaborazione fra docenti e
studenti
– Non gadget ma strumento per
l’apprendimento
– Contratto formativo con le famiglie per il
comodato d’uso gratuito
– Inserimento nei progetti della presidenza
del Consiglio e dei ministeri
dell’istruzione e dell’innovazione.
102
Sardegna: Digitale terrestre
• Due canali : comunicazione istituzionale,
comunicazione didattica, lezioni multimediali
• Comunicazione e interazione tra scuole,
università, musei biblioteche e tutto quanto
riguarda il mondo della cultura
• Integrazione con i materiali dei docenti
• Integrazione con la piattaforma web
• Modello di produzione dei contenuti al quale
partecipano i docenti
103
Sardegna: banda larga
– SICS I
– SICS II
– Banda larga
20 Mbps per ogni punto
di erogazione del
servizio scolastico
– Server streaming,
videoconferenza e
videocomunicazione
didattica in grado di
servire migliaia di utenti
connessi in simultanea
104
Sardegna: banda larga
L’Amministrazione regionale è inoltre impegnata nel
completamento dei progetti regionali per il
superamento del “digital divide” SICS I e SICS II, che
consentiranno di collegare in banda larga numerosi
Comuni della Sardegna.
Attuali trattative con il Governo nazionale prevedono
inoltre di fare arrivare in tutto il territorio regionale
una banda di almeno 20 Mbps, per cui le istituzioni
scolastiche potranno contare anche su una capacità
di connessione che risulta difficilmente rinvenibile in
altre parti del territorio nazionale.
A completamento del fattore tecnologico si inserisce,
infine, il Digitale terrestre, attraverso il quale è
possibile raggiungere un maggior numero di fruitori
potenziali dei servizi rilasciati dal sistema scuola.
105
Sardegna: banche dati
Costituire una Banca dati unica,
per favorire la valutazione e il
miglioramento delle conoscenze e
delle competenze del sistema
scolastico regionale (anagrafe
studenti, edilizia scolastica, offerta
formativa, orientamento)
106
Sardegna: concomitanti positive
I progetti con i quali il progetto di scuola
digitale in Sardegna si pone in linea di
continuità sono:
Progetto M@rte
Unisofia
Digitale terrestre
Progetti MIUR
Il progetto scuola digitale in Sardegna mira ad
elevare la qualità della didattica e dei servizi a
disposizione del sistema scolastico regionale
attraverso la diffusione dell’uso delle nuove
tecnologie e il consolidamento di precedenti
esperienze dell’amministrazione regionale e
nazionale, quali il progetto M@rte , Unisofia e i
progetti sulle LIM e le cl@ssi 2.0 del MIUR.
Il progetto si colloca in un quadro generale
nazionale e internazionale, che vede la
realizzazione di sperimentazioni di percorsi
didattici innovativi basati sull’uso di strumenti
digitali fortemente interattivi, quali lavagne
elettroniche ed altri ausili, ed il correlativo
coinvolgimento di numerosi insegnanti in percorsi
formativi.
Nello specifico, l’iniziativa intende estendere,
implementare e sviluppare azioni avviate dal
Ministero dell’Istruzione, dell’università e della
ricerca e del Ministero della Pubblica
amministrazione e innovazione.
107
Scuola digitale: organizzazione
L’attuazione del progetto sarà affidata a terzi, Enti
pubblici o soggetti privati, aventi consolidata
esperienza in campo scientifico nazionale e
internazionale, selezionati attraverso procedure
ad evidenza pubblica.
108
6
Le linee d’azione
del progetto
«Scuola digitale»
109
I LINEA D’AZIONE:
IMPLEMENTAZIONE, GESTIONE E
MONITORAGGIO DELL’INTERO PROGETTO
CHE COSA:
L’azione comprende l’analisi e la ricognizione completa delle attuali
risorse ereditabili dai progetti Marte-Campus e UNISOFIA.
COME:
Valutare le tecnologie Hw e Sw di sistema sistemi server e client,
middleware, sistemi di rete, tecnologie audio e video, scanner,
sistemi di videoconferenza, studi televisivi e di registrazione
correlati ai progetti;
Rilevare, stimare e valutare gli ambienti applicativi, le funzionalità,
la competenze esistenti associate, la loro dislocazione e la loro
effettiva disponibilità per un proficuo riuso;
110
I LINEA D’AZIONE:
IMPLEMENTAZIONE, GESTIONE E
MONITORAGGIO DELL’INTERO PROGETTO/2
COME:
Rilevare, stimare e valutare la documentazione e i contenuti
didattici esistenti e disponibili, il livello di correlazione con gli
ambienti applicativi di «Scuola digitale» e il loro possibilie riuso;
Rilevare, stimare e valutare tutti gli asset esistenti compresi i
beni immateriali, come brand identity, risorse umane, know how
organizzativo, di processi e competenze acquisite, e valutare la
loro possibile capitalizzazione e valorizzazione:
Recuperare tutti i contenuti e le esperienze didattiche e
formative presenti nelle scuole, sviluppati con i fondi POR 3.6.1
e con i fondi PON.
TEMPI: 6 mesi.
111
II LINEA D’AZIONE:
PIANO DI COMUNICAZIONE DEL PROGETTO
CHE COSA:
Comunicazione e promozione delle attività del progetto su tutto il
territorio regionale.
COME:
Progettazione e realizzazione dell’immagine coordinata del
progetto; un piano di comunicazione sui media tradizionali
attraverso interventi e campagne orientate agli elementi strutturali
del progetto, coinvolgendo attivamente il mondo della scuola, le
famiglie e l’opinione pubblica;
Un piano di comunicazione sul web, basato sulla creazione di
un sistema di informazione innovativo e di relazione massiva con
news, aggiornamenti e con il ricorso anche a esperienze ludiche e
intrattenimento
112
II LINEA D’AZIONE:
PIANO DI COMUNICAZIONE DEL PROGETTO/2
COME:
Attuare un piano di presenza sui principali portali relativi alla scuola con
l’attivazione di una rete di relazioni con essi;
Realizzare un sistema di comunicazione mirata per categorie di utenti
differenziate, in modo da avere comunicazione personalizzata per interessi
e territorio;
Promuovere il social networking
applicazioni progettate a tal scopo;
attraverso
l’uso
avanzato
delle
Sviluppare ambienti innovativi, in particolare 3d, per adottare una
comunicazione accattivante, attenta agli stili comunicativi delle nuove
generazioni;
Stimolare la partecipazione degli stakeholder (famiglie, professori,
studenti, comunità locali, società civile) e promuovere un flusso continuativo
di feedback da parte loro;
113
II LINEA D’AZIONE:
PIANO DI COMUNICAZIONE DEL PROGETTO/3
COME:
Prevedere presidi territoriali, attraverso i quali rafforzare le azioni
di comunicazione e di animazione sociale;
Studiare e realizzare sistemi qualitativi e quantitativi per
stimolare e incentivare la partecipazione al progetto,
adottando forme di incentivazione al corpo docente per
l’adozione della didattica digitale e modalità di riconoscimento e
di premialità dell’impegno profuso e dei risultati ottenuti.
TEMPI: 1 anno.
114
III LINEA D’AZIONE:
PERSONAL & LONG LIFE LEARNING
CHE COSA:
Costruzione di un sistema d’istruzione teso a sostituire i modelli
vigenti di SCUOLA DI MASSA con processi d’insegnamento
rispondenti all’esigenza di una formazione sempre più
personalizzata, puntuale e virtualmente illimitata, capace di fornire
risorse formative personalizzate su richiesta (On demand),
adatte al profilo e al contesto di utilizzo (Context sensitive).
COME:
Progettazione e realizzazione di modalità di saldatura tra
insegnamento formale e strutturato, insegnamento non formale e
insegnamento informale;
115
III LINEA D’AZIONE:
PERSONAL & LONG LIFE LEARNING/2
COME:
Implementazione di un innovativo processo redazionale
in grado di trattare fonti grezze (Single Source) per
trasformarle in contenuti aggregati in grado di sfruttare
multicanalità (Multi Channel) mediante uso di modelli (XML
templates) appositamente realizzati per le tipologie di
risorse didattiche e i canali distributivi previsti;
Utilizzo preferenziale di ambienti Open Source (come il
sistema operativo Linux Debian), che alla semplicità di
utilizzo del software e di controllo del desktop e di gestione
della didattica abbina l’ulteriore vantaggio della disponibilità
di una vastissima libreria di software e contenuti didattici
sviluppati da una comunità internazionale;
116
III LINEA D’AZIONE:
PERSONAL & LONG LIFE LEARNING/3
COME:
Realizzazione di archivi digitali (Digital Repository) e di strumenti
per la gestione degli asset per la didattica (Learning Content
Management System) e loro assemblaggio (Authoring Tools).
Tali componenti saranno alla base del sistema redazionale (Back
Office) e di quello d’erogazione della didattica (Learning
Management System) che dovrà fornire la possibilità della
multicanalità con particolare riferimento:
•
•
•
•
•
•
ai device forniti in uso gratuito agli studenti,
alle periferiche mobili connesse
alla rete (Mobile Learning),
alle lavagne interattive (LIM),
agli ambienti virtuali di apprendimento e
al Digitale terrestre (piattaforma MhP);
117
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/2
CHE COSA:
Realizzazione di un’infrastruttura tecnologica concepita in modo da
tener conto delle istanze derivanti dal web 2.0 (contribuzione attiva
da parte degli utenti) e le diverse manifestazioni dei social media,
come lo sviluppo dei social network, i social tag, vblog, socialnews,
webtv e webradio, scritture collaborative.
COME:
In termini applicativi la soluzione globale deve essere espandibile e
integrabile, avere quindi protocolli di comunicazione tra gli applicativi
con standard come XML, modularità nella creazione di oggetti
didattici come l’adozione di template capaci di distinguere contenuti e
forme, oltre agli standard SCORM e SCORM4 in modo da garantire
la portabilità e l’interoperabilità di moduli e LO.
118
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/2
COME:
Progettazione e realizzazione di un sistema di gestione degli
asset digitali distribuito e federato (Federated Digital
Repository) che possa rispondere al duplice obiettivo di una
gestione locale delle risorse (singole istituzioni scolastiche), in
modo da rispettare e valorizzare l’autonomia scolastica, e di una
visione globale (sistema scolastico regionale), che faciliti e
renda più efficiente il governo e la gestione dell’intero sistema in
tutte le sue articolazioni e connessioni;
Realizzazione di un sistema di Social Network che abiliti la
comunicazione e le funzioni di gestione delle comunità
didattiche e organizzative;
119
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/3
COME:
Realizzazione di un sistema differenziato di ingresso a tutti gli utenti
del sistema scolastico che, oltre a consentire l’ accesso diversificato
in base alla tipologia dell’utenza (Digital Right Management) sia in
grado, attraverso la funzione di SSO (Single Sign On), di permettere
di accedere a tutto l’ambiente senza dover richiedere le credenziali
(ID e password) più di una volta;
Aderenza agli standard di riferimento sia per l’accessibilità dei
diversamente abili, utilizzando le moderne tecniche di accessibilità
per le applicazioni, in particolare gli standard XHTML 1.0 o seguenti
e CSS 2.0 o seguenti, sia di strutturazione del software, sviluppo
applicativo, interoperabilità e operabilità;
120
UTENZA
Le categorie di utenti gestibili dovranno essere almeno:
1.
Dirigenti della Regione, delle Province e dei
Comuni, dell’USR;
2.
Dirigenti scolastici;
3.
Docenti;
4.
Personale ATA;
5.
Studenti;
6.
Genitori e famiglie;
7.
Referenti del progetto;
8.
Amministratori del sistema;
9.
Responsabili di progetto;
10. Altro.
121
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/3
COME:
Realizzazione del Repository «Sardegna Digitale», con funzionalità
avanzate per poter gestire i contributi da parte e per tutta la comunità
scolastica.
Il sistema dovrà essere capace di svolgere il ruolo di backoffice che
alimenta ed è alimentato dai diversi sistemi, sia applicazioni che utenti
diretti;
Un portale gestibile con sistemi di Content Management System
distribuito, integrato alle altre funzioni sul web e con possibilità di
fruizioni anche su mobile e di streaming live utilizzabile per segnali
provenienti da sistemi di videoconferenza, segnali tv o radio,
streaming via web;
La piattaforma di Digital Repository dovrà essere caratterizzata dallo
schema di fruizione dei contenuti e dal sistema di metadatazione
schematizzati qui di seguito:
122
Schema generale di fruizione dei contenuti
Contenuti realizzati dai
docenti in
autoproduzione
Contenuti editoriali
Centro eccellenza
Formazione
Repository contenuti
Sardegna digitale
Motore di ricerca semantico
utenti
utenti
utenti
utenti
123
I contenuti editoriali e i contenuti di autoproduzione: quali differenze?
Contenuti editoriali

Atomi di contenuto (piccoli testi di
400 parole circa, comprensivi di
immagini, piccoli video o
animazioni) forniti dagli Editori. A
ciascuno di questi atomi è
associata una o più prove
strutturate

Archiviati nel Repository Sardegna
Digitale, previa metadatazione
semantica comune a tutti gli Editori

Accostabili in catene di relazioni
che garantiscono la
personalizzazione del percorso
didattico e l’interdisciplinarietà

Non modificabili perché soggetti a
copyright e diritto d’autore
Contenuti di autoproduzione

Atomi di contenuto realizzati dai
docenti

Archiviati nel Repository
Sardegna Digitale previa
validazione ed eventuale
rielaborazione del Centro di
eccellenza

Accostabili nelle catene di
relazione dei contenuti degli
Editori

Modificabili e riusabili, se così
stabilito dal docente-autore
(licenze Creative Commons)
124
Il repository Sardegna Digitale e metadatazione

Tutti i contenuti digitali (editoriali o autoprodotti dai docenti) sono
inseriti nel Repository Sardegna Digitale

Per poter essere classificati e resi ricercabili dal motore di ricerca
semantico, i contenuti digitali devono essere metadatati a due livelli:

Metadatazione strutturale: ordine di scuola, materia, tipologia,
contenuto (profilo, esercizio, immagine), formato file (pdf, flash,
mp3…)…

Metadatazione di contenuto: si basa su ontologie predefinite, che
costituiscono la Base di Conoscenza, rispetto a una data disciplina.
NOTA:
I contenuti del repository saranno disponibili anche in inglese e classificati secondo lo standard IEEE 1484.12.1
LOM, attualmente in uso in numerosi Paesi europei. Questo consente un eventuale inserimento dei contenuti
del progetto Sardegna in progetti internazionali.
125
Ontologie di dominio:

Che cosa sono
Le ontologie rappresentano e modellano la conoscenza del dominio in
relazione al quale sono costruite. Intorno a esse si sono sviluppati
strumenti innovativi decisamente più efficaci di altri schemi di
classificazione tradizionali, come i database, perché realizzati secondo
logiche più vicine al metodo cognitivo umano

Come vengono usate
I contenuti semanticamente annotati rispetto alle ontologie, sono
ricercabili tramite un motore di information retrieval semantico e proposti
all’utente secondo formule di riaggregazioni tagliate sulle sue esigenze
specifiche

La neutralizzazione degli indici: garantire la massima ricercabilità
Le ontologie sono scritte in linguaggio neutro, attraverso una lavorazione
incrociata di programmi ministeriali (generici) e il corpus degli argomenti
trattati e indicizzati nei libri di testo. Questa neutralizzazione consente la
massima rintracciabilità dei contenuti attraverso parole chiave universali.
126
Schema di documenti semanticamente annotati,
associati all’ontologia di dominio
Risorse annotate
Come i suoi
predecessori romani
e successori
bizantini, Giustiniano
si impegnò in guerra
contro la Persia
Ontologia sulla Storia
Ruoli
Leaders
Imperatori
Eventi
Battaglie
Sultani
In questo esempio emerge la semantica dei contenuti, in quanto sono
definiti i concetti astratti a cui si riferisce un blocco di testo , relazionati ad
altri concetti collegati fra loro a livello ontologico.
127
Perché un motore di ricerca semantico?
I punti di forza

Potente
Elevata potenza espressiva grazie alla presenza di ontologia

Interdisciplinare
La capacità di sfruttare la rete semantica dei contenuti anche in contesti
disciplinari diversi.

Trasversale
Lo stesso modello ontologico può essere reimpiegato in scenari di
apprendimento diversi, ad esempio scuole di ogni ordine e grado,
apprendimento lungo tutto l’arco della vita, formazione professionale,
enciclopedie ecc.

Intelligente e in progress
Il motore è in grado di proporre all’utente accostamenti di contenuti
didattici basati sulla prassi didattica degli altri utenti (superando in tal
modo le logiche statiche e rigide dei database tradizionali)

Innovativo
La possibilità di realizzare nuove modalità di fruizione dei contenuti,
come ad esempio percorsi di fruizione con le tecniche di storytelling
128
Le funzionalità del motore di ricerca

Disambiguazione della ricerca.

Panoramiche immediate su tutta la base di conoscenza
(proposta di contenuti attinenti)

Differenti metodi di ordinamento dei contenuti a fronte
della ricerca effettuata.

Proposta di approfondimenti su temi specifici e
complementari

Suggerimento di tematiche profilate sia al livello
documentale che a livello utente.

Archiviazione personalizzata di contenuti di interesse
utilizzabili anche per suggerimenti su base profilata a
livello utente
129
Un esempio di ricerca tramite motore semantico:
il comportamento del motore
Motore di Ricerca
Costantino I, Imperatore
Documenti “Principali”
Costantino I
Ontologia
“Storia”
300-400d.c.
Imperatori
Impero
Romano
0-500 dc
Leaders
Contries
Correlati al “Ruolo”
Correlati al “Dove”
Correlati al “Quando”
130
Un esempio di ricerca tramite motore semantico:
i risultati della ricerca
L’ontologia scompone la ricerca effettuata su assi diversi per ciascuna disciplina.
Nell’esempio “cosa”, “chi”, “dove” e “quando” (che indirizzano i contenuti correlati) sono gli
assi definiti dall’ontologia STORIA. I numeri tra parentesi indicano il numero di atomi di
contenuti trovato.
Motore di Ricerca
Costantino I, Imperatore
Che cosa
•Guerre
•Guerra civile
romana (12)
•Battaglie
• Adrianopoli (11)
• Ellesponto (2)
•Editti
• Editto di Milano
(3)
•Religioni
• Cristianesimo (12)
• Paganesimo (13)
Chi
•Imperatori
•Costantino I (6)
•Santi
•San Costantino
(4)
Dove
•Città
•Roma (23)
•Bisanzio (12)
Quando
• 200-400 d.c.
(24)
• 0-500 d.c.
(14)
•Regioni
•Dacia Romana
(34)
•Continenti
•Asia (2)
•Africa (1)
131
Didattica con gli ambienti di apprendimento
Gli ambienti di apprendimento devono assicurare la convergenza
e l’equilibrio tra le seguenti caratteristiche ed esigenze
Modularità
Sistematicità
Flessibilità
Il testo deve essere scomponibile e riorganizzabile in base alle
esigenze didattiche del docente e dello stesso studente, il quale deve
poter costruire un proprio percorso individuale, disporre di materiali
adatti al suo livello di apprendimento, tarati sul suo bisogno di
personalizzazione ed, eventualmente, di recupero.
132
Didattica con gli ambienti di apprendimento/2
Gli ambienti di apprendimento devono assicurare la convergenza e
l’equilibrio tra le seguenti caratteristiche ed esigenze
MODULARITA’
SISTEMATICITA’
FLESSIBILITA’
• La modularità e la flessibilità non devono tuttavia andare a
scapito dell’esigenza di sistematicità dei materiali, che
costituisce una garanzia contro i rischi di perdita di riferimento
al contesto, di dispersione e di frammentazione dei contenuti.
• Ogni atomo deve far parte di un tutto e deve essere
organicamente inserito in esso.
• Questa sistematicità è demandata agli ambienti di
apprendimento, esempi e modelli organici e sistematici di
fruizione degli item. Questi ambienti costituiscono il tessuto
relazionale in cui l’atomo va inserito e fruito.
133
Articolazione del bando per la produzione dei materiali didattici
Al fine di garantire, al contempo, l’omogeneità e il carattere
sistemico del progetto e il pluralismo dell’offerta il bando relativo
alla produzione dei materiali didattici dovrà essere articolato nei
seguenti lotti:
1. Scuola primaria e scuola secondaria di I grado
secondo i 4 assi (Commissione Ceruti);
2. Discipline umanistiche per i Licei:
3. Discipline scientifiche per i Licei;
4. Lingue straniere;
5. Discipline artistiche:
6. Discipline musicali e coreutiche;
7. Aree d’indirizzo per i tecnici;
8. Aree d’indirizzo per i professionali;
134
Articolazione del bando per la produzione dei materiali didattici
Al fine di garantire, al contempo, l’omogeneità e il carattere
sistemico del progetto e il pluralismo dell’offerta il bando
relativo alla produzione dei materiali didattici dovrà essere
articolato nei seguenti lotti (segue);
9.
10.
11.
12.
Contenuti relativi ai diritti di cittadinanza;
Contenuti interdisciplinari e transdisciplinari
finalizzati alla formazione delle competenze di base
(saper ragionare, saper argomentare, saper
comunicare, penare per modelli etc);
Lingua e cultura sarda;
Contenuti sperimentali autoprodotti dai docenti e
dalle scuole sarde.
Chi risponde al bando non potrà presentare offerte relative a
più di 4 lotti e aggiudicarsene più di 2.
135
Articolazione del bando per la produzione dei materiali didattici
Al fine di rendere operativa immediatamente la disponibilità delle LIM
appena installate, si deve mettere a disposizione degli insegnanti un primo
archivio ragionato dei materiali didattici disponibili in rete, suddivisi e
accessibili attraverso categorie consolidate come ad esempio per disciplina,
per livello scolastico e indirizzo.
La prima azione in questo senso sarà il recupero dei contenuti già acquisiti
con i progetti M@rte, Conoscere e Unisofia, disponibili da parte della
Regione Sardegna, che potranno essere aggiornati e finalizzati alle
esigenze del progetto scuola digitale.
Lo stesso intervento sarà svolto nei confronti dei materiali della Digital
Library regionale, di cui verrà verificata l’utilizzabilità a fini didattici e, in
caso di riscontro positivo, i materiali verranno arricchiti dei necessari
metadati, segnalati nell’archivio indicandone il semplice URL.
Del patrimonio del sistema scolastico regionale fanno poi parte i materiali e
gli ambienti didattici sviluppati con i fondi POR (misura 3.6) e già in uso da
parte di reti scuole. Su questi si avvierà l’’azione di recupero.
136
Articolazione del bando
per la produzione dei materiali didattici
Sempre al fine di rendere operativa immediatamente la
disponibilità delle LIM appena installate e di mettere a
disposizione degli insegnanti un primo archivio ragionato dei
materiali didattici disponibili, suddivisi e accessibili attraverso
categorie consolidate come ad esempio per disciplina, per livello
scolastico e indirizzo.
Si procederà anche all’acquisizione di produzioni editoriali, già
disponibili e/o rivisitate in funzione del progetto, principalmente di
testi scolastici di rilevanza nazionale (es. fruibili su ebook), asset
e produzioni audio, video e radiotelevisive di emittenti, e loro
valorizzazione attraverso creazione di metadati, catalogazione
ecc. e inserimento negli ambienti didattici predisposti per il
progetto.
137
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/4
COME:
La struttura dei metadati dovrà essere predisposta per poter associare
ai contenuti correlati al territorio i dati di georeferenziazione, così
da favorire la loro localizzazione territoriale sui sistemi web (come gli
ambienti web 3D o GIS) o sistemi mobile;
Il repository «Sardegna digitale» dovrà consentire l’accesso alle
risorse
della
Digital
Library
della
Regione
Sardegna
(http://www.sardegnadigitallibrary.it) e a tutti i contenuti e le esperienze
presenti nei siti scolastici sviluppati con i fondi POR 3.6.1 e con i fondi
PON;
Nel repository dovrà esser possibile visualizzare il flusso delle
modifiche, tracciando le diverse versioni, la data di creazione/modifica
e l’autore.
138
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/5
COME:
12 - La piattaforma deve fornire un sistema di comunicazione tra i vari
soggetti che deve comprendere i seguenti canali:







SMS: per la comunicazione con le famiglie;
E-mail: per la comunicazione diretta tra soggetti della piattaforma, ad
es. scuola e studente, scuola e famiglia;
E-mail PEC: Posta elettronica certificata da rendere disponibile alle
scuole;
Bacheche: per comunicazioni e informazioni condivise (news,
informazioni, liste o documenti tra gli appartenenti alle stese classi,
gruppi di lavoro, organi collegiali ecc.);
Mailing List: per le comunicazioni a gruppi di utenti che condividono
interessi o appartengono alla stessa scuola/classe/gruppo di studio;
Newgroup; gruppi di discussione;
Feed RSS: per potersi iscrivere e ricevere costantemente le
comunicazioni relative a specifici temi, effettuati tramite web nei diversi
portali o su mobile.
139
COME:
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/6
13 - L’architettura deve prevedere un’applicazione wiki per la scrittura
collaborativa di pagine web. L’applicazione dovrà essere amministrata dai
responsabili della specifica area;
14 - Dovrà infine essere reso disponibile un servizio di social Networking per
consentire agli utenti di gestire una propria rubrica di contatti e creare gruppi ad
accesso limitato dove poter collaborare a un’attività didattica o a uno specifico
progetto, utilizzando i seguenti strumenti:







Chat privata e pubblica;
VOIP (Voice Over IP) per le comunicazioni audio;
Applicazioni per la videoconferenza;
Lavagna virtuale (privata e pubblica);
Microblogging;
Content sharing (anche basandosi su un accesso al MAM);
Ulteriori funzioni di collaborazione, come questiomari online, role play ecc.
140
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/7
COME:
15- Nella piattaforma dovranno essere disponibili i tools per implementare e
sviluppare specifici:
Questionari;
Giochi;
Simulazioni;
Laboratori.
Essi potranno essere predisposti su ambienti 2D (applicazioni stand alone,
web, multimediali, flash, etc.) o 3D (ricostruzioni, ambienti immersivi,
laboratori interattivi) e dovranno consentire di:
Visualizzare le applicazioni disponibili nella piattaforma e di scaricare
quelle disponibili in base al proprio profilo utente;
Ricercare le applicazioni in base alla tipologia, alla/ materie di
riferimento, per scuola o per classe.
141
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/8
COME:
16- La piattaforma dovrà essere dotata di un avanzato sistema di assistenza
articolato nelle seguenti componenti:
Help Desk: infrastruttura di assistenza e supporto remoto agli utenti della
piattaforma, erogato via web con aree dedicate, form predisposti ed e.mail ,
telefonicamente con un contact center e anche via sms;
Assistente Virtuale: sistema attraverso cui un utent della piattaforma può
contattare l’Help Desk attraverso i canali di chat, video e voce per la
risoluzione da remoto di problemi di utilizzo della piattaforma;
Trouble Ticketing: sistema digestione del ciclo di vita dei problemi
(individuazione, reporting, intervento) segnalati dagli utenti finali, coordinatori
territoriali o focal point, e di coordinamento delle attività delle persone che
lavorano in tempi diversi alla loro risoluzione. Oltre a tener traccia di tutte le
attività correnti, il sistema manterrà u archivio storico delle attività relative ai
problemi chiusi e permetterà quindi di effettuare analisi statistiche.
142
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/8
COME:
16- La piattaforma dovrà essere dotata di un avanzato
sistema di assistenza articolato nelle seguenti componenti
(segue):
Bug Tracking: sistema di segnalazione dei malfunzionamenti
della piattaforma software, che consenta di monitorare,
definire le priorità e quindi risolvere gli eventuali difetti del
software;
Feature requeste tracking: sistema per la riciesta di
segnalazione di nuove funzionalità da parte degli utenti.
Durante lo sviluppo della piattaforma si dovrà, ovviamente,
tener conto di queste richieste, se motivate. Che andranno
ordinate per priorità e importanza, in modo da inserirle via via
nelle nuove versioni del sistema.
143
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/9
COSA:
Realizzazione del Portale Scuola Digitale per fornire:
Un’interfaccia che attivi, per tutti coloro che hanno diritto d’accesso al
sistema secondo le tipologie d’utenza precedentemente specificate, le
funzionalità d’immissione delle proprie credenziali attraverso cui accedere
alla pagina personalizzata e ai servizi disponibili ;
Le informazioni relative al progetto, alla sua organizzazione
articolazione interna, alle sue finalità, ai riferimenti e allo stato
d’avanzamento;
Le notizie e i dati relativi all’offerta formativa in Sardegna;
Le news, le comunicazioni di rilievo e interesse generale in formato testo,
video /web Tv) o radiio (web Radio), provenienti dalla struttura di gestione
del progetto, dal mondo dell’istruzione e della formazione professionale,
dai centri dell’innovazione nazionali e internazionali, dal territorio
regionale, dalle amministrazioni pubbliche, dalle comunità locali
144
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/9
COME:
Il Portale deve costituire l’interfaccia e lo strumento di collegamento e
integrazione delle attività e dei servizi di Istituzioni (Assessorati regionali,
Province, Comuni)Enti pubblici e privati (biblioteche, musei, parchi,
fondazioni etc.), Partner (imprese, associazioni, cooperative, società di
servizi, studi professionali) riguardanti le finalità del progetto;
All’interno del Portale dovrà essere possibile:
 Visualizzare e selezionare l’elenco degli eventi filtrati in base all’area
di competenza e al suolo dell’utente;
 Ricercare gli eventi in base a chiavi di ricerca o tramite mappa
interattiva;
 Eventualmente prenotarsi come partecipanti all’evento;
 Confermare la prenotazione e, in caso di evento a pagamento,
acquistare il biglietto.
145
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/9
COME:
Il portale dovrà essere articolato in sotto-portali o aree applicative,
quali:
L’area Segreteria e Amministrazione, con i seguenti servizi:







Pre-iscrizione;
Iscrizione;
Bacheca informativa;
POF (Piano dell’Offerta Formativa);
Organi collegiali: funzione e composizione;
Orari scolastici;
Classi: composizione, caratteristiche, informazioni, contatti;
146
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/9
COME:
Il portale dovrà essere articolato in sotto-portali o aree applicative, quali (segue):
L’area Servizi di Comunicazione Scuola-famiglie articolata in:
 Bacheca di classe e funzioni live (es. webcam e voice)per il dialogo online
scuola- famiglie;
 Colloqui con i docenti: sedi e orari;
 Registro elettronico: un servizio di compilazione e visualizzazione delle
attività giornaliere delle classe, compilato dai docenti, con l’indicazione delle
assenze degli studenti e le attività svolte dalla classe durante l’orario delle
lezioni;
 Pagelle online: un servizio di compilazione e visualizzazione delle pagelle
intermedie e finali degli studenti;
 Attività extrascolastiche: segnalazione delle attività di comune interesse
anche di tipo ludico e di relazione (attività sportive, turistiche, feste, etc)-
147
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/9
COME:
Il portale dovrà essere articolato in sotto-portali o aree applicative, quali
(segue):
L’area Servizi per i docenti articolata in:
 Lezioni: offre al docente la possibilità di creare lezioni per specifici
argomenti tramite l’utilizzo di editor e tools semplificati e attingendo al CMS;
 Colloqui: comunicazione alle famiglie di sedi e orari;
 Registro di classe;
 Registro personale: un servizio di compilazione e visualizzazione delle
attività svolte dal docente (lezioni, compiti in classe, esercitazioni, laboratori)
e delle valutazioni intermedie e finali degli studenti:
 Orari: un servizio di comunicazione con la segreteria per malattia, ferie,
autorizzazioni, utenze di servizio etc.;
 Community: per i docenti che vogliono condividere attività e progetti con i
colleghi.
148
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/9
COME:
Il portale dovrà essere articolato in sotto-portali o aree applicative,
quali (segue):
L’area Servizi per gli studenti, articolata in:
 Orientamento: servizio di accesso a informazioni utili allo studente per la
scelta del proseguio del suo percorso didattico o per l’inserimento nel
mondo del lavoro. A sua volta suddiviso per categorie di riferimento:
scuole, università aziende;
 Recupero debiti: servizio che consente allo studente di gestire e
recuperare i suoi debiti formativi, attraverso appositi corsi e attività;
 Portfolio: servizio che consente allo studente la compilazione e
visualizzazione della propria carriera scolastica e delle competenze
acquisite anche al di fuori del sistema scolastico;
 Feedback: servizio che consente allo studente di fornire propri feedback
relativamente all’utilizzo della piattaforma, e in particolare dei materiali
didattici.
149
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/10
COSA:
Organizzazione di un Centro servizi d’eccellenza, come interfaccia tra
la Comunità scientifica internazionale di pratica e la Comunità di pratica
delle scuole di ogni ordine e grado della Sardegna.
COME:
• La ricerca sui «nuovi libri di testo» e sui format dei materiali didattici digitali
è in pieno svolgimento Il dibattito sugli obiettivi da raggiungere e sulle
soluzioni da considerarsi ottimali è molto vivace e serrato.
• Il Progetto «Scuola digitale» intende proporsi come contesto di innovazione
e di sperimentazione dei nuovi formati. Il proposito è quello di formare, con
l’ausilio dei soggetti che collaboreranno alla realizzazione delle linee
d’azione e delle misure in cui il programma si articola, e di centri di ricerca
d’eccellenza in Italia e all’estero, risorse locali in grado di contribuire
stabilmente e con continuità all’innalzamento del livello qualitativo dei
processi d’insegnamento all’interno del sistema scolastico regionale.
150
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/10
COME:
Un altro apporto del Centro d’eccellenza sarà la sperimentazione di periferiche
mobili di nuova generazione sulle quali rendere accessibili tutti i materiali e i
contenuti didattici prodotti. Queste periferiche andranno ad affiancarsi ai vari
canali previsti per l’innovazione didattica (LIM, computer, Digitale terrestre). È
previsto a tal scopo l’utilizzo di un apparato HW innovativo, progettato per
interfacciarsi alle LIM d’aula e ai decoder DTV domestici e in grado di scaricare
in cache locale i contenuti didattici e di connettersi ai dispositivi mobile e ai
Netpc o eBook degli studenti tramite WIFI e/o Bluetooth per il download delle
Play List personalizzate direttamente dove e quando servano all’utente finale.
L’organizzazione della didattica viene in tal modo incardinata su un efficace
rapporto tra contenuti e ambienti d’apprendimento, intesi come luogo di
convergenza di tecnologie, di metodologie, di contenuti e di interscambio di
artefatti polivalenti sempre più gestito dai criteri e dalle regole dell’experienced
design, l’evoluzione dell’interaction design, attenta a come “viviamo”, creiamo,
assimiliamo gli artefatti, siano essi fisici, cognitivi o emotivi.
151
IV LINEA D’AZIONE:
Sistema telematico e servizi di supporto/10
Il progetto «Scuola digitale» richiede che i materiali didattici
siano:











Modulari;
Personalizzabili:
Multimediali;
Interattivi;
Editabili;
Stampabili;
Verificabili, con incorporato un meccanismo interamente
digitale di verifica delì’apprendimento;
Multicountry, adattabili al mercato estero e quindi
disponibili anche in inglese e in spagnolo, anche in vista
della diffusione del metodo CLIL;
Multipiattaforma;
Multidevice;
Sistematici
152
COMUNITA’ DI PRATICA DELLE SCUOLE DI OGNI
ORDINE E GRADO DELLA REGIONE SARDEGNA
INSEGNANTI,
STUDENTI,
GENITORI
FORMATORI,
UTENTI,...
Comunicazione
Didattica
Tecnologie
didattiche
Metodologie e
contenuti didattici
Coordinamento e
Organizzazione
didattica
CENTRO SERVIZI DI ECCELLENZA
Ricerca Scientifica
Eventi permamenti in RETE e
Seminari e Convegni in presenza
COMUNITÀ SCIENTIFICA INTENAZIONALE DI PRATICA
CONTENUTI DI AUTOPRODUZIONE: VALIDAZIONE E
RIELABORAZIONE
(OPEN SOURCE, OPEN CONTENT)
Il centro di eccellenza
153
V LINEA D’AZIONE:
FORMAZIONE DEI FORMATORI
COSA:
Questa linea d’azione prevede la formazione di 1000 formatori, che
diventeranno i referenti locali del progetto all’interno di ciascuna delle
istituzioni scolastiche coinvolte.
COME:
L’Accordo di Programma per la digitalizzazione della Scuola sarda tra
il MIUR e la Regione Autonoma della Sardegna, sottoscritto il 13
maggio 2010, prevede che a farsi carico di questa linea d’azione sia il
MIUR, che si avvarrà delle strutture centrali e periferiche
dell’ANSAS e dell’USR, secondo le linee guida del progetto «Scuola
digitale» in Sardegna.
154
V LINEA D’AZIONE:
FORMAZIONE DEI FORMATORI / 2
COME:
ARTICOLAZIONE DEL CORSO (50 ore):







Conoscere la LIM XXXXX (3 ore)
Conoscere il videoproiettore XXXXX (3 ore)
Altri dispositivi del KIT e servizio di assistenza (2 ore)
Conoscere il programma autore della LIM (10 ore)
Gestire la piattaforma del progetto scuola digitale (10 ore)
Didattica con le LIM e con i NETPC (10 ore)
Reti di calcolatori (12 ore)
155
V LINEA D’AZIONE:
FORMAZIONE DEI FORMATORI/3
COME:
Al termine dell’attività formativa i referenti dovranno essere in
grado di fornire i seguenti servizi ai loro colleghi e alle scuole di
provenienza:








Partecipare al collaudo della LIM con il DS e il DSGA;
Fornire una prima assistenza sulle problematiche di base della LIM;
Supportare l’editing e l’implementazione dei materiali didattici;
Installare, su richiesta del gruppo operativo di progetto, servizi
aggiuntivi nei pc desktop;
Assistenza nella gestione della piattaforma e del portale;
Assistenza nella gestione del MAM e degli ambienti didattici
collaborativi;
Assistenza e supporto all’uso dei «social media»;
Assistenza e supporto per le funzioni di coaching e di tutoring.
156
VI LINEA D’AZIONE:
FORMAZIONE DELL’INTERO CORPO DOCENTE
COSA:
Questa linea d’azione prevede la formazione di tutti i
docenti del sistema scolastico regionale (20.000 circa
meno i 1.000 formatori) per un totale di 40 ore.
COME:
Il programma è un sottoinsieme di quello della formazione
dei referenti del progetto, con una più marcata attenzione
per la parte metodologica e didattica e per gli ambienti
d’apprendimento.
157
La formazione dei docenti sui contenuti didattici digitali
Contenuti editoriali

Dove si trovano, come si cercano, come si usano

Come creare le “catene di contenuti”
Contenuti di autoproduzione

Creare contenuti didattici digitali

Usare correttamente i contenuti open source/open content:
le licenze Creative Commons e il diritto d’autore

Condividere i contenuti
158
La formazione dei docenti sui contenuti didattici digitali
Programma del corso (40 ore):
 Conoscere il KIT LIM XXXXX (4 ore);
 Conoscere il programma autore della LIM (8 ore);

Dove si trovano, come si cercano e come si usano i
contenuti e come si creano le «catene di contenuti»
(10 ore);

Come si creano e come si condividono i contenuti
didattici digitali (10 ore);

Didattica con le LIM e con i NETPC (8 ore)
159
VII LINEA D’AZIONE:
ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI SUPPORTO
«HELP ON LINE»
COSA:
Questa linea d’azione prevede un intervento di supporto al
recupero dei debiti formativi degli studenti delle scuole
secondarie di I e di II grado mediante la produzione di appositi
materiali didattici di «riallineamento» e un servizio di
tutoraggio e assistenza online per rispondere alle domande
e alle richieste di chiarimento e di approfondimento degli utenti.
COME:
I materiali dovranno tener conto dei framework europei ed
essere affiancati da un sistema di valutazione basato sui
criteri utilizzati dalle indagini OCSE-PISA e INVALSI.
160
VII LINEA D’AZIONE:
ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI SUPPORTO
«HELP ON LINE»
COME:

Realizzazione di una piattaforma video, web oriented, pensata per fornire
assistenza a migliaia di ragazzi in diretta e on demand;

Realizzazione di una web tv basata su trasmissioni live, da registrare per i servizi on
demand, prodotta secondo tecniche e standard televisivi e avente come oggetto i
contenuti disciplinari sui quali gli studenti hanno incontrato difficoltà di
apprendimento;

Realizzazione di un servizio di FAQ didattiche che consentano agli studenti in
difficoltà di apprendimento di essere assistiti da un team di docenti esperti in tutti gli
ambiti disciplinari previsti dal curriculum scolastico attraverso un sistema di
comunicazioni video a distanza, secondo il modello già utilizzato dall’USR della
Sardegna per formare il personale scolastico.

Il team dovrà rispondere entro 48 ore con pillole video, testi e presentazioni
realizzati all’occorrenza e accessibili, mediante specifiche categorizzazioni, sul MAM o
con modalità alternative come aree applicative dedicate sul repository «Sardegna
digitale».
161
VII LINEA D’AZIONE:
ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI SUPPORTO
«HELP ON LINE»
COME (segue):
I servizi on line saranno erogati dal team attraverso la combinazione
di strumenti di supporto basati sul corretto mix di:





Applicazioni di collaboration via web con supporto on line via
chat e voip, webcam, lavagna e altre risorse condivise;
Ambienti didattici appositamente concepiti con funzioni
didattiche chiaramente specificate ed esplicitate;
Streaming video su palinsesto programmato e on demand fruito
attraverso la webTv, DDT o altro;
Servizio di streaming live su webTV affiancato a chat su
ambiente di collaboration come canale di ritorno;
Servizio di videoconferenza con uno o o più punti di fruizione
remoti.
162
VIII LINEA D’AZIONE:
ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI COMUNICAZIONE
SCUOLA-FAMIGLIA
COSA:
L’azione, oltre alla comunicazione riguardante il sistema scolastico e il
progetto «Scuola digitale» attraverso un portale web dedicato, collegato a
tutti gli altri servizi offerti, è diretta al rafforzamento del ruolo proattivo delle
famiglie nella scuola con un’informazione tempestiva ed efficace, la
semplificazione del loro intervento negli organi scolastici, la
partecipazione concreta alla vita quotidiana dell’istituzione scolastica.
COME:
Progettazione e realizzazione di un Database che gestisca l’anagrafe degli
studenti, dei docenti e delle scuole, aggiornabile da figure preposte su cui
costruiire le applicazioni di servizio con interfacce e accessibilità adatte al
corpo docente e amministrativo;
163
VIII LINEA D’AZIONE:
ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI COMUNICAZIONE
SCUOLA-FAMIGLIA
COME (segue):




Creazione di un Registro elettronico con cui poter amministrare le
informazioni relative a ogni studente, compresa la gestione delle assenze,
dei riardi e del profitto, le valutazioni per ogni materia e tutti i dati
concernenti il suo curriculum. Attraverso questo modulo si potrà
progressivamente prevedere anche uno spazio di supporto per monitorare
le situazioni critiche,
Disponibilità.a partire dal registro online, delle Pagelle online, accessibili
ai soli diretti interessati (studenti, genitori, personale autorizzato) in prima
istanza secondo formati stampabili (es. Pdf) in sostituzione di quelli
cartacei;
Gestione automatica della comunicazione (via web su bacheche e via
e-mail, oppure su mobile via SMS) da e per singoli oppure da e per
specifici raggruppamenti;
Aggiornamento costante dell’anagrafe della popolazione scolastica e
tool di consolidamento dei dati di analisi e di interretazione, sulla
base di strumenti come i decision support systems;
164
VIII LINEA D’AZIONE:
ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO DI COMUNICAZIONE
SCUOLA-FAMIGLIA
COME (segue):
Creazione di un Ambiente relativo all’attività di ogni singola
istituzione scolastica, con un modulo standard che costituisca
una presenza in rete delle informazioni di riferimento e uno
spazio facilmente aggiornabile con un tool CMS o soluzione
equivalente.
L’intento è quello di fornire un framework di riferimento
riguardante le scuole, in grado di uniformare informazioni,
riferimenti, contatti etc. e di facile gestione e aggiornamento.
165
IX LINEA D’AZIONE:
ANAGRAFI
COSA:
L’azione è diretta ad assicurare un servizio decisivo per monitorare
e valutare con cognizione di causa l’andamento del sistema
scolastico regionale e impostare politiche efficaci contro la
dispersione e per l’innalzamento del livello qualitativo del sistema
medesimo e a offrire alle famiglie informazioni costantemente
aggiornate sull’intera offerta formativa della Regione, sia
nell’ambito del sistema scolastico, sia per quanto riguarda la
formazione
professionale
e
ai
percorsi
integrati
istruzione/formazione.
Proprio per questo l’intervento deve prevedere una stretta
collaborazione e un costante scambio di dati e informazioni tra
l’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, l’Assessorato del
Lavoro e della Formazione Professionale, l’ufficio Scolastico
regionale, le Province e i Comuni
166
IX LINEA D’AZIONE:
ANAGRAFI
COME:
•Realizzazione dell’Anagrafe della popolazione scolastica
secondo la seguente procedura:
Ciascuna scuola trasmette i dati in suo possesso a partire da
un’apposita pagina web verso un server;
Il server contiene procedure per tradurre i dati in un formato
adatto al loro inserimento in un unico database distribuito. In
sostanza dati eterogenei vengono sottoposti a una procedura di
traduzione-validazione in un formato accettato da questo
database;
167
IX LINEA D’AZIONE:
ANAGRAFI
Realizzazione dell’Anagrafe della popolazione scolastica
secondo la seguente procedura (segue):
Si costruiscono le pagine per consultare facilmente il database
e si avviano le seguenti politiche di accountability:




Le Scuole accedono per controllare e validare i loro dati;
I Comuni prima e le Province poi controllano i dati
relativi al loro territorio. I Comuni dispongono anche dei
dati sensibili;
La Regione controlla l’intero database;
Gli esperti che studiano il fenomeno della dispersione e
le misure per combatterlo ottengono informazioni a
livello regionale senza l’accesso ai dati sensibili,
soggetti alla privacy.
168
IX LINEA D’AZIONE:
ANAGRAFI
COME:
Realizzazione dell’Anagrafe dell’offerta formativa
Si tratta dell’anagrafe che contiene le informazioni sull’intera
gamma dell’offerta formativa regionale, sia per quanto riguarda il
sistema scolastico e l’istruzione post-secondaria, sia per ciò che
concerne la formazione professionale, i percorsi integrati
istruzione/formazione, l’apprendistato, i percorsi di alternanza
scuola/lavoro.
L’accesso è libero per la Regione, le Province e i Comini, genitori
e studenti, per le organizzazioni datoriali e sindacali, per le
aziende.
169
IX LINEA D’AZIONE:
ANAGRAFI
COME:
Tutti i servizi di anagrafe vanno realizzati
nell’ambito di un’unica impostazione e sulla
base dell’ottica del «servizio chiavi in mano»,
con assistenza e manutenzione prevista per
almeno dieci anni.
170
7
GOVERNANCE E
ORGANIGRAMMA
DEL PROGETTO
171
Governance e Organigramma del Progetto
Cabina di Regia

Comitato
tecnico-scientifico
Servizio Istruzione
Responsabile Procedimento
Direttore scientifico
G. Lav
G. Lav.
Gr. Lav.
Segreteria
Comunicazione
ICT
Contenuti didattici
tecnica
172
8
TEMPI E COSTI DI
REALIZZAZIONE DELLE
DIVERSE LINEE D’AZIONE
173
I AZIONE:
RECUPERO DELLE RISORSE DEI PROGETTI
MARTE-CAMPUS E UNISOFIA
174
II AZIONE:
COMUNICAZIONE DEL PROGETTO
175
III AZIONE:
SALDATURA TRA INSEGNAMENTO FORMALE, NON
FORMALE E INFORMALE
176
IV AZIONE:
SISTEMA TELEMATICO E SERVIZI DI SUPPORTO
A) REPOSITORY DI «SARDEGNA DIGITALE»
177
IV AZIONE:
SISTEMA TELEMATICO E SERVIZI DI SUPPORTO
B) PRODUZIONE DEI CONTENUTI DIDATTICI DIGITALI
LOTTI:
1. Scuola primaria e scuola secondaria di I
grado secondo i 4 assi (Commissione Ceruti);
2. Discipline umanistiche per i Licei:
3. Discipline scientifiche per i Licei;
4. Lingue straniere;
5. Discipline artistiche;
6. Discipline musicali e coreutiche;
7. Aree d’indirizzo per i tecnici;
8. Aree d’indirizzo per i professionali;
9. Contenuti relativi ai diritti di cittadinanza;
178
IV AZIONE:
SISTEMA TELEMATICO E SERVIZI DI SUPPORTO
B) PRODUZIONE DEI CONTENUTI DIDATTICI DIGITALI
LOTTI (segue):
10. Contenuti interdisciplinari e transdisciplinari
finalizzati alla formazione delle competenze di base
(saper ragionare, saper argomentare, saper
comunicare, penare per modelli etc);
11. Lingua e cultura sarda;
12. Contenuti sperimentali autoprodotti dai docenti e
dalle scuole sarde.
179
IV AZIONE:
SISTEMA TELEMATICO E SERVIZI DI SUPPORTO
C) PORTALE «SARDEGNA DIGITALE»
180
IV AZIONE:
SISTEMA TELEMATICO E SERVIZI DI SUPPORTO
D) CENTRO D’ ECCELLENZA «SARDEGNA DIGITALE»
181
V AZIONE:
FORMAZIONE DEI FORMATORI
TEMPI: 3 MESI
COSTI: 15€ all’ora per ogni destinatario:
1000 destinatari
50 ore
TOTALE: 750.000 €.
L‘intervento è a totale carico del MIUR in base all’Accordo di
Programma per la Digitalizzazione della scuola sarda mediante
l’estensione, l’implementazione e lo sviluppo delle iniziative del
Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca tra il MIUR e
la regione Autonoma della Sardegna, sottoscritto il 13 maggio 2010.
182
VI AZIONE:
FORMAZIONE DELL’INTERO CORPO DOCENTE
TEMPI: 9 MESI
COSTI: 15€ all’ora per ogni destinatario:
19.000 destinatari
40 ore
TOTALE: 11.400.000 €.
183
VII AZIONE:
HELP ONLINE E RECUPERO DEBITI
184
VIII AZIONE:
COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA
185
IX AZIONE:
SERVIZIO «CHIAVI IN MANO» ANAGRAFI
186
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
187
Grazie per l’attenzione
188
Fly UP