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Il comparativo di maggioranza

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Il comparativo di maggioranza
I gradi di comparazione
I gradi di comparazione
In italiano
Il comparativo di uguaglianza e di minoranza
Il comparativo di maggioranza
Il secondo termine di paragone
Il superlativo assoluto e relativo
Il comparativo e il superlativo degli avverbi
Particolarità dei comparativi e dei superlativi
Usi particolari dei comparativi
Verifica sommativa
Lessico
In italiano
In italiano l’aggettivo può esprimere una qualità con diversi
gradi di intensità:
grado positivo: esprime il puro
e semplice possesso della
qualità, es. «bello»;
grado comparativo: indica che
una certa qualità è posseduta
dal soggetto in grado maggiore,
minore o uguale rispetto a un
termine di paragone, es. «più
bello di», «meno bello di»,
«tanto bello quanto»;
grado superlativo: indica che
una certa qualità è posseduta
dal soggetto al massimo grado
all’interno di un gruppo
(superlativo relativo) o in senso
assoluto (superlativo assoluto),
es. «il più bello tra»,
«bellissimo / molto bello».
Il comparativo di uguaglianza e di minoranza
In latino, come in italiano, il comparativo di uguaglianza si esprime in forma perifrastica,
ponendo l’aggettivo di grado positivo tra una coppia di avverbi correlativi, come tam …
quam; ita / sic … ut; aeque … ac / atque:
Es.: Amica tam cara est quam filia, «L’amica è tanto cara quanto la figlia».
Anche il comparativo di minoranza si esprime in forma perifrastica, ponendo l’aggettivo
di grado positivo tra gli avverbi correlativi minus … quam:
Es.: Amica minus cara est quam filia, «L’amica è meno cara della figlia».
Il comparativo di maggioranza
A differenza dell ’ italiano, il latino forma il comparativo di
maggioranza in modo organico, cioè aggiungendo il suffisso ior (masch. e femm.) o -ius (neutro) alla radice dell’aggettivo
positivo.
Esempio
da carus, -a, -um, radice: carda mitis, mite, radice: mit-
comp.: car-ior, car-ius, «più amato»;
comp.: mit-ior, mit-ius, «più mite».
Il comparativo di maggioranza
Ricorda che…
La radice di un aggettivo si ricava togliendo
l’uscita del genitivo singolare maschile (-i per gli
aggettivi della I classe, -is per quelli della II
classe).
Modello di declinazione
Il comparativo di maggioranza si declina secondo il modello dei sostantivi in
consonante (i cosiddetti “imparisillabi”) della III declinazione.
MASCHILE/FEMMINILE
NEUTRO
N.
car-ĭor
car-ĭus
G.
car-iōr-is
car-iōr-is
D.
car-iōr-i
car-iōr-i
Acc.
car-iōr-em
car-ĭus
V.
car-ĭor
car-ĭus
Abl.
car-iōr-e
car-iōr-e
N.
car-iōr-es
car-iōr-a
G.
car-iōr-um
car-iōr-um
D.
car-ior-ĭbus
car-ior-ĭbus
Acc.
car-iōr-es
car-iōr-a
V.
car-iōr-es
car-iōr-a
Abl.
car-ior-ĭbus
car-ior-ĭbus
SINGOLARE
PLURALE
Modello di declinazione
Verifica immediata
Scrivi le singole forme in corrispondenza del caso, del genere e del
numero corretti, ricostruendo la flessione del comparativo di altus, -a,
-um, «alto», «profondo».
MASCHILE/FEMMINILE
NEUTRO
N.
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
G.
Inserire qui il testo
D.
Inserire qui il testo
Acc.
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
V.
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
Abl.
Inserire qui il testo
SINGOLARE
PLURALE
N.
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
G.
Inserire qui il testo
D.
Inserire qui il testo
Acc.
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
V.
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
Abl.
Inserire qui il testo
Forme da scrivere
altius - altioris - altiorem altiores - altior - altiorum - altius altiora - altiori - altiora - altioribus
- altiores - altior - altiore altioribus - altiores - altiora altius
Il secondo termine di paragone
Il secondo termine di paragone si può esprimere in due modi:
quam + il caso del primo termine
(costruzione obbligatoria se il primo termine
è in genitivo, dativo o ablativo, possibile se è
in nominativo o accusativo):
Es.: Filia carior est quam amica, «Una figlia
è più cara di un’amica».
in ablativo semplice (costruzione
obbligatoria quando il secondo termine è un
pronome relativo, preferita quando la frase è
di senso negativo):
Es.: Matri nihil filiā carius est, «Per una
madre nulla è più caro di una figlia».
Il superlativo assoluto e relativo
Il superlativo assoluto si forma aggiungendo alla radice dell’aggettivo il suffisso
-issimus, -a, -um e si declina come un aggettivo della I classe.
Es.: da carus, -a, -um, radice: carsuperl.: car-issimus, -a, -um, «carissimo»;
da mitis, mite, radice: mitsuperl.: mit-issimus, -a, -um, «mitissimo».
Il superlativo relativo si forma come il superlativo assoluto e si differenzia da
esso perché è accompagnato da un complemento partitivo, che si esprime in o
genitivo, o con inter + accusativo, oppure con e/ex + ablativo.
Es.: Mitissimus amicorum / ex amicis / inter amicos,
«Il più mite tra gli amici».
Il superlativo (assoluto o relativo) si può formare anche nei seguenti modi:
• maxime, admodum, valde + aggettivo positivo (es.: admodum gravis,
«gravissimo»);
• per/prae+aggettivo positivo (es.: pergratus, «graditissimo»).
Modello di declinazione
Ecco la flessione completa del superlativo.
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
N.
car-issĭm-us
car-issĭm-ă
car-issĭm-um
G.
car-issĭm-i
car-issĭm-ae
car-issĭm-i
D.
car-issĭm-o
car-issĭm-ae
car-issĭm-o
car-issĭm-um
car-issĭm-am
car-issĭm-um
V.
car-issĭm-e
car-issĭm-ă
car-issĭm-um
Abl.
car-issĭm-o
car-issĭm-ā
car-issĭm-o
N.
car-issĭm-i
car-issĭm-ae
car-issĭm-ă
G.
car-issim-ōrum
car-issim-ārum
car-issim-ōrum
D.
car-issĭm-is
car-issĭm-is
car-issĭm-is
Acc.
car-issĭm-os
car-issĭm-as
car-issĭm-ă
V.
car-issĭm-i
car-issĭm-ae
car-issĭm-ă
Abl.
car-issĭm-is
car-issĭm-is
car-issĭm-is
SINGOLARE
Acc.
PLURALE
Modello di declinazione
Verifica immediata
Trascina le singole forme in corrispondenza del caso e del numero
corretti, ricostruendo la flessione del superlativo femminile di gratus,
-a, -um, «gradito».
SINGOLARE
PLURALE
N.
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
G.
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
D.
ACC
Inserire qui il testo
.
Inserire qui il testo
V.
Inserire qui il testo
ABL. Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
Inserire qui il testo
Forme da scrivere
gratissimae - gratissimas gratissimă - gratissimae gratissimis - gratissimam gratissimae - gratissimā gratissimarum - gratissimis gratissimae - gratissimă
Il comparativo e il superlativo degli avverbi
Gli avverbi formano il comparativo di maggioranza aggiungendo alla
radice dell’aggettivo corrispondente il suffisso -ĭus.
Es.: avv. clare, da clarus, radice: clarcomp. clar-ĭus, «più chiaramente»
Il superlativo si forma aggiungendo alla radice dell ’ aggettivo
corrispondente il suffisso -issĭme.
Es.: avv. brevĭter, da brevis, radice: brevsuperl. brev-issĭme «in modo brevissimo»
Il comparativo e il superlativo degli avverbi
Ricorda che…
Il comparativo dell’avverbio coincide con
i casi retti del comparativo neutro singolare. Fai
attenzione al contesto per capire di volta in volta
se si tratta del comparativo di un aggettivo o di un
avverbio!
Particolarità dei comparativi e dei superlativi
Gli aggettivi in -er hanno il comparativo regolare, ma formano il
superlativo aggiungendo alla radice il suffisso -rĭmus, -rĭma, -rĭmum:
Esempio:
da pulcher
comp. pulch-rior
superl. pulcher-rimus.
Alcuni aggettivi in -ilis hanno il comparativo regolare, ma formano il
superlativo aggiungendo alla radice il suffisso -lĭmus, -lĭma, -lĭmum.
Esempio:
da facilis
comp. facilior
superl. facil-limus.
Gli aggettivi in -dĭcus, -fĭcus, -vŏlus presentano il comparativo in
-entĭor e il superlativo in -entissĭmus:
Esempio:
da magnifĭcus
comp. magnific-entĭor
superl. magnific-entissĭmus.
Particolarità dei comparativi e dei superlativi
Gli aggettivi in -ĕus, -ĭus, -ŭus hanno comparativo e superlativo
perifrastici, costruiti con gli avverbi magis e maxĭme:
Esempio:
da idoneus
comp.: magis idoneus
superl.: maxime idoneus.
Alcuni aggettivi di uso comune presentano comparativi e superlativi
formati da temi diversi rispetto al grado positivo:
POSITIVO
COMPARATIVO
SUPERLATIVO
bonus, «buono»
melĭor, melĭus
optimum, -a, -um
malus, «cattivo»
peĭor, peĭus
pessĭmus, -a, -um
magnus, «grande»
maĭor, maĭus
maxĭmus, -a, -um
parvus, «piccolo»
minor, minus
minĭmus, -a, -um
multus, «molto» (avv.)
plus, pluris
plurĭmus, -a, -um
Usi particolari dei comparativi
Comparativo rafforzato: il comparativo può essere rafforzato dagli
avverbi paulo, «un po’», multo, «molto», aliquanto, «alquanto», eo...
quo..., «tanto... quanto...».
Comparativo latino in luogo del superlativo italiano: quando il
confronto si riferisce a una dualità, cioè a due cose o persone
contrapposte.
Esempio:
Validior manuum est dextera, «La più forte delle mani è la destra».
Comparatio compendiaria (comparazione abbreviata): il latino considera
come secondo termine di paragone quello che dovrebbe essere il suo
complemento di specificazione.
Esempio:
Caspii maris aqua dulcior est quam cetera maria,
«L’acqua del mar Caspio è più dolce (dell’acqua) degli altri mari».
Usi particolari dei comparativi
Comparativo assoluto: quando il comparativo di maggioranza non è unito
a un secondo termine di paragone ma è da solo, esprime un’idea di
intensità che può essere debole (un po’), media (abbastanza, piuttosto),
o eccessiva (troppo).
Esempio:
Occupatior eram, «Ero troppo occupato».
Comparativo di sproporzione: quando il comparativo di maggioranza è
seguito da quam pro + ablativo / quam ut + congiuntivo / quam +
pronome relativo + congiuntivo esprime un ’ idea di sproporzione
(troppo... per..., troppo... rispetto a...)
Esempio:
Bellum cruentius quam pro viribus oppidanorum fuit,
«La guerra fu troppo cruenta rispetto alle forze degli assediati».
Senior iam et infirmior quam ut contentionem dicendi sustineret,
«Ormai troppo vecchio e debole per sostenere lo sforzo di parlare».
Verifica sommativa
Esercizi di base
Indica se la seguente affermazione è vera o falsa.
I superlativi si declinano come gli aggettivi della I classe
Vero
Falso
Verifica sommativa
Esercizi di base
Riordina la declinazione singolare del comparativo maschile di brevis, -e, «breve».
brevior
brevioris
breviori
breviorem
brevior (voc.)
breviore
Verifica sommativa
Esercizi di base
Indica quale tra queste risposte è quella corretta.
La forma graviores è
nominativo neutro plurale
accusativo maschile singolare
accusativo femminile plurale
genitivo maschile singolare
Verifica sommativa
Esercizi di base
Scegli la traduzione corretta della forma turpiorem.
più vergognoso
più vergognosi
il più vergognoso
al più vergognoso
Verifica sommativa
Esercizi di base
Riordina la declinazione singolare del comparativo neutro di malus, -a, -um,
«cattivo».
peius
peioris
peiori
peius (acc.)
peius (voc.)
peiore
Verifica sommativa
Esercizi di recupero
Indica se la seguente affermazione è vera o falsa.
In latino tutti gradi di comparazione sono perifrastici
Vero
Falso
Verifica sommativa
Esercizi di recupero
Riordina la declinazione plurale del comparativo neutro di dulcis, dulce, «dolce».
dulciora
dulciorum
dulcioribus
dulciora (acc.)
dulciora (voc.)
dulcioribus (abl.)
Verifica sommativa
Esercizi di recupero
Indica quale tra queste risposte è quella corretta.
La forma novissimă può essere
nominativo neutro plurale
ablativo femminile singolare
nominativo femminile singolare
accusativo neutro singolare
Verifica sommativa
Esercizi di recupero
Scegli le traduzioni corrette della forma suavissimos.
i più soavi
più soavi
soavissimi
ai più soavi
Verifica sommativa
Esercizi di recupero
Riordina la declinazione plurale del superlativo femminile di difficilis, -e, «difficile».
difficillimae
difficillimarum
difficillimis
difficillimas
difficillimae (voc.)
difficillimis (abl.)
Verifica sommativa
Esercizi di consolidamento
Indica se la seguente affermazione è vera o falsa.
Gli aggettivi in -ĕus formano i gradi di comparazione perifrasticamente
Vero
Falso
Verifica sommativa
Esercizi di consolidamento
Abbina ciascuna forma alla sua traduzione.
iustiores
più giusti
brevissimis
con i più brevi
utilius
più utile
tenuissimorum
dei più tenui
humillimi
del più umile
Verifica sommativa
Esercizi di consolidamento
Indica quale tra queste risposte è quella corretta.
Il comparativo neutro di beneficus è
beneficius
beneficentior
beneficentius
magis beneficum
Verifica sommativa
Esercizi di consolidamento
Indica quale tra queste risposte è quella corretta.
Il superlativo maschile di similis è
similior
similissimus
simillimus
maxime similis
Verifica sommativa
Esercizi di consolidamento
Abbina ciascuna espressione alla sua traduzione.
Infirmior quam pro nemico
Troppo debole rispetto al nemico
infirmior
Un po’ debole
Multo infirmior
Assai debole
Infirmior quam ut pugnaret
Troppo debole per combattere
Infirmior quam hostis suus
Più debole del suo avversario
Lessico
Parole da sapere
GRADO POSITIVO
COMPARATIVO DI MAGGIORANZA
SUPERLATIVO
sacer, sacro
-
sacerrimus
miser, infelice
miserior
miserrimus
pulcher, bello
pulchrior
pulcherriumus
pauper, povero
pauperior
pauperrimus
difficilis, difficile
difficilior
difficillimus
similis, simile
similior
simillimus
humilis, umile
humilior
humillimus
maledic-us, maldicente
maledic-entior
maledic-entissumus
magnific-us, magnifico
magnific-entior
magnific-entissumus
benevol-us, benevolo
benevol-entior
benevol-entissumus
provid-us, previdente
provid-entior
provid-entissumus
valid-us(valens), vigoroso val-entior
val-entissumus
Lessico
Parole da sapere
GRADO POSITIVO
COMPARATIVO DI MAGGIORANZA
SUPERLATIVO
idoneus, idoneo
magis idoneus
maxime idoneus
varius, vario
magis varius
maxime varius
arduus, arduo
magis arduus
maxime arduus
bonus, buono
melior, melius
optimus
malus, cattivo
peior, peius
pessimus
magnus, cattivo
maior, maius
maximus
parvus, piccolo
minor, minoris
minimus
multus, molto (avv.)
plus, pluris
plurimus
iuvenis, iuvenis, giovane
iu(ve)nior
admodum o maxime
iuvenis
senex, senis, anziano,
vecchio
senior
admodum o maxime
senex
Lessico
Nihil vero tam damnosum bonis moribus quam in aliquo spectaculo desidere
Non c’è niente di tanto dannoso alla morale come l’assistere oziosi a qualche spettacolo
La frase prosegue poi affermando che “infatti i vizi si insinuano più facilemente
attraverso i piaceri” (tunc enim per voluptatem facilius vitia subrepunt).
Nel I sec. d.C. Seneca mette in guardia il suo discepolo Lucilio: bisogna diffidare delle
folle, soprattutto delle folle che assistono agli spettacoli che, quando Seneca scrive, sono
prevalentemente spettacoli in cui i condannati a morte scendono nell’arena per uccidersi
tra loro o per combattere fino alla morte contro belve feroci. In una lettera indirizzata a
Lucilio, da cui è tratta la citazione, Seneca avverte il suo seguace del fatto che anche una
persona che non apprezzerebbe tali massacri, è facilmente influenzata dalla massa che lo
circonda. La folla è dunque presentata come ambiente in cui l’amore per la violenza si
diffonde con estrema facilità e lo spettacolo come mezzo per accrescere questa
predisposizione.
Questa visione ha influenzato moltissima letteratura successiva, fino ad arrivare ai giorni
nostri con romanzi come Battle Royale di Koshun Takami e Hunger Games di Suzanne
Collins. Quest’ultimo, ricco tra l’altro di riferimenti al mondo classico, presenta un futuro
distopico in cui, in seguito a una catastrofe, i soli sopravvissuti della Terra sono soggetti al
dominio di una percentuale minima della popolazione. In seguito ad una rivolta dei
sottomessi, i detentori del potere hanno istituito gli Hunger Games, giochi che ricordano
da vicino quelli descritti da Seneca nella sua epistola a Lucilio. È suggerito che i singoli
spettatori non siano necessariamente malvagi, ma che l’influenza della folla li spinga a
divertirsi e a godere del massacro a cui assistono. Quanto presentato in Hunger Games
rappresenta le estreme conseguenze possibili di ciò che viene descritto da Seneca: il vizio
e la violenza si diffondono facilmente nella massa, lo spettacolo si è arricchito delle
tecniche moderne che rendono, se possibile, ancora più morbosa la curiosità del pubblico.
Parole e cittadinanza
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