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Significato denotativo e significato connotativo
Esrrupr Girare a capo scoperto. Sono ii capo di questo rePqrto. SrcNtrrcero testa - chi dirige un'attività persona dotata di autorevolezza e carisma - grado della Marina militare, equivalente a sottufficiale estremità - filo che fa parte di una struttura più complessa - punto estremo di un territorio - indumento ciascuno degli animali di un gruppo - Gianni è unvero caPo. Capo macchine Capo / di seconda classe. Afferra il eapo della corda! Lana a tre capi. Il Capo diBuona SPeranza. Non indosso capi di alta moda. Quella mandria è fatta di cinquecento capi. Andare a ca?o. / Tornare Punto punto di uno scritto o di una discussione e a ca?o. Significato denotativo e significato connotativo ) Una stessa parola può assumere due diversi tipi di significato: o un *igni&eat* d*xa*tativ*: è iI significato base, letterale, che indica qualcosa in modo preciso, oggettivo e neutro: pecorc- iùnificato denotativo: "mammifero quadrupede ruminante con mantello riccio e soffice da cui si ricava la lana"; Dal vello della pecora merinos si ricava unalana molto pregiata. o un xig3x1§c&t* {gl§!?*§atlv*: è i1 significato soggettivo, evocativo, che va oltre il significato letterale e lo arricchisce di sfumature legate a particoiari emozioni o a particolari contesti: pecora- significato connotativo: "persona senza iniziativa, priva di autonomia di azione"; Quando agite cosi siete proprio delle pecore. ) II significato connotativo caratt ertzzail lir:guagg** figa:rat*, cioè quello basato su11e figure retoriche, quali: o Ia metafora, che mette a confronto - senza esplicitarlo con legami grammaticali - due elementi che presentano somigltanze fra loro: Quell'uomo è unleane. o Ia similitudine, che mette a confronto - esplicitandolo con legami grammaticali quali come, simile a ecc. - due elementi che presentano somiglianze fra loro: Quell'uomo è coraggioso come unleone. o Ia metonimia, che sostituisce un termine con un altro legato al primo da uno stretto rapporto (l'opera con l'autore, il nome concreto con quello astratto, il contenuto con iI conienente ecc.). per domani d,obbiamoleggerePetrarca (= un testo di Petrarca). / Lladolescenza (= Gli adolescenti) è spesso problematica. / Beviunbicchiete (= un po'di vino) conme? J I nNPPORTI DI SIGNIFICATO Dal punto di vista del significato, all'interno della lingua si riconoscono raPporti di vario tipo che Iegano Ie parole tra loro. Famiglie di parole e campi semantici ilinsieme delle parole che hanno in comune la radice e il relativo significato formano una famiglia di parole. L'insieme delle parole collegate tra loro da un significato comune ma non necessariamente derivate dalla stessa radice si chiama camPo semantico- r#f§#{"#sf.e", &,ts&p*{s*iA § i§§§}{* . cap. 2. : ; ' Le parole: formo, significoto e uso ) Una fa:migli* di parole è quindi costituita da una parola primitiva (radice + desinenza) e da tutte le parole che nascono dalla medesima radice tramite i procedimenti di derivazione, alterazione, composizione: radice: cas- + casa (parola primitiva), casolare, casona, casotto, casuccia, casato, casale, casalingo, casereccio, caseggiato, casino, casupola, casina, ca.sata, casamatta, casamenta ) Un eaxmpo ser:rantico è invece formato dall'insieme più ampio di tutti i vocaboli e le espres- sioni relativi a un medesimo argomento o ambito, indipendentemente dalla forma: corso d'acqvq - fiume, toyrente, ruscello, sorgente, affluente, foce, delta, estuario, riva... parentela * f,adre, madre, figlio, fratello, sorella, moglie, marito, cognato, suocera, nltora, zio, cugino, nonno, nipote, colori ) - av o. . . rosso,verde,blu,bianco,nero, grigio,marrane, arancione, giallo,viola, azzurro... Una parola può appartenere a più campi semantici: per esempio, Ia parola ruscello può appartenere al campo semantico dei "corsi d'acqua", ma anche della "geografia", della "montagna" ecc. I campi semantici sono dunque più o meno ampi e costituiscono degli insiemi aperti, cioè che possono avere parole in comune tra loro. I sinonimi : : Le parole che hanno tra loro somiglianza o identità di significato sono dette sinonimi. voltolfaccia lavora/mestiere/attività ampio/vasto , j alzare/elevare/sollevare In realtà Ia perfetta identità di significato tra due parole (sinonimi perfetti) è moito rara, quindi i sinonimi non sono sempre sostituibili l'uno con I'altro. Per esempio, alzare e sollevare sono sostituibili in espressioni come: Marco ha sollevato/alzato senza sforzo quell'enorme masso. La sostituzione, però, non è più accettabile in espressioni come: È stato alzato (ma non so++eva*..) un muro tra i territori di Israele e gti insediamenti di Gaza. La scelta tra sinonimi non può pertanto essere compiuta casualmente, ma occorre: o valutare il significato esatto di un termine; per esempio, il significato di sentire non è del tutto coincidente con quello di ascoitare, poiché il secondo verbo esprime un'azione meno casuale, più consapevole, che si accompagna a una riflessione: Ho sentito il campanello / Ho ascoltato la musica; oprestare attenzione al contesto linguistico; ie paroie padre,papa,babbo sono sinonimi, ma il primo è un termine che si usa in un contesto linguistico più formale, mentre gli altri sono più famiiiari; perciò, in casa potrò chiedere: È tornato il babbo? / Papà, mi dai dieci euro?, ma in un ufficio comunale chiederò dei documenti per mio padre; . Prestare attenzione all'intensità espressiva della parola; alcuni sinonimi possono esprimere lo stesso significato con sfumature diverse, in maniera più o meno esplicita, più o meno forte, più o meno negativa... Per esempio il termrne anziano e vecchio hanno un significato simile, ma il secondo ha una sfumatura parzialmente negativa e può risultare offensivo. Quindi meglio non dire: \/Iia nonna è uecchia, ma ancora attiva, quanto piuttosto: Mia nonna è anziana. B comtrari Le parole che hanno significato opposto mi o contrari. altolhasso aperto/chiuso l'una rispetto all'altra si definiscono antoni- dolce/sqlato partire/restare uomo/donna significato delle ) Dal punto di vista delia f*yma gii antonimi possono essere: o parole derivate mediante I'aggiunta di prefissi con valore negativo, come a-, an-, de-, ilis-, in-, ne-, s-'. morale/amorale; gustosoldisgustoso; efficace/infficace; sicuro/insicuro; vestire/svestire o parole completamente diverse: bello/brutto; vivo/morto; celibe/coniugato; giovane/vecchio; ricco/povero ) nal punto di vista del sàgni§?eat* gii antonimi possono: o escludersi reciprocamente in quanto diametralmente opposti: mas chio/femmina ; iniziar e /finire ; nubile / coniug ata . ammettere gradazioni intermedie tra i due estremi: abbastanza caldo - né caldo né freddo - abbastanza freddo essere tali in base a un determinato punto di vista: vicinollontano ; indigeno/ straniero ; giou ane /v ecchio caldo . ) - - freddo tton hanno un contrario nomi e aggettivi che indicano un colore (rosso, bianco,verde),una forma definita (quadrato,rettangolare, circolare),nazionalità o provenienza (americano, cinese,marchigiano),appartenenza religiosa (musulmano,induista). Con tali parole non si può esprimere un vero contrario, ma solo il concetto di esclusione, mediante la negazione non: Questa è una preghiera non cristiana. Preferisco una ) forma non rettangolare. Esse infatti possono avere un per esempio i'aggettivo fine, e contrario per ciascuno dei significati espressi. Prendiamo avremo, a seconda dei casi: Possono invece avere più contrari le parole polisemiche. una pasta fine / una pasta grossa una mente fine / una mente ottusa una persona fine / una persana yozza. una fine incisione / un'incisione imprecisa , lperonimi e iponimi ) fya i possibili rapporti di significato c'è anche quello di iz:e3§s!e§?*, che mette in relazione più parole tra loro in ordine gerarchico. Esso sircalizza tra parole che hanno un significato più ampio e generico (per esempiopiante) e altre parole dal significato più ristretto e particolare, "incluso" nel primo (per esempio quercia,faggio,pino). _ _-È+af € DEFINIZIONE Si definiscono iperonimi ("nomi che stanno sopra") le parole dal significato ampio e generico, iponimi ("nomi che stanno sotto") 1e parole dal significato più ristretto e specifico. ) uso di iponimi consente di essere più accurati e analitici nella comunicazione, di indicare con precisione un oggetto, un'azione o un concetto: Ho fatto una tonif.cante passeggiata nelbosco, fitto di olberi-ftto di querce, foggi e castagni. L FONOiOG,A, MORFOIOGIA E IE§S,CO . Csp.2 " Le parole: forma, significoto e uso Gli iperonimi, invece, consentono di generalizzare; essi sono molto utili quando occorre essere sintetici (per esempio nei riassunti): Nel giardino di mia zia sono sbocciati tulipani, iris e peonie + sono sbocciati diversi fiori. L'uso equilibrato di iponimi e iperonimi consente quindi di migliorare l'espressione, rendendola più puntuale ed efficace, oltre a evitare fastidiose ripetizioni: Da qualche minuto Gianluca giocava con unbarboncino, il cane del vicino,lanciandogli la palla e facendosela riportare, quando I'animale, spazientito, si allontanò verso la sua cuccia. La relazione di inclusione è solitamente "a catena", per cui un iponimo può diventare iperonimo per parole di significato ancora più ristretto. Per esempio, la paiola albero può essere iponimo di vegetale, ma un iperonimo che include pini, ciliegi, qu"ig urr. I RAPPORTI Dl FORMA: GLt OMON|M| omònimi sono parole che presentano Ia stessa forma, ma hanno origine e significati differenti e possono anche appartenere a categorie grammaticali diverse. GIi awlo = voce del verbo "amare" '.rr'':i - strìlmento per pescare a forna di lama = parte de1 colteilo uncino t .,:.,:. - animale tipico delle Ande = mOnaCO buddiSta Nel gruppo degii omonimi si distinguono: * gli ' , cioè quelle parole che si scrivono e si pronunciano nello stesso modo: ora (quella segnata dall'orologio) ora (- "adesso", awerbio) . .-,:.: .i b o gli omògra§, cioè le parole che si scrivono nello stesso modo, ma si pronunciano in diverso o per la posizione dell'accento o per il suono (aperto o chiuso) della vocale: àncora (strumento usato sulle navi) anc1ra (congiunzione) o modo accètta (voce dei verbo "accettare") accétta (arnese da taglio) gli omòfoni, cioè Ie parole che si pronunciano nello stesso modo, ma hanno grafia diversa: cieco (non vedente) ceco (abitante della Repubblica Ceca e lingua parlata in regioni dell'Europa centro-orientale) ESERCIZI Obiettivi essenzioli Eserciei interattivi Rispondi sul quaderno alle seguenti domande. 1. Che cosa sono le cosiddette "parole vuote,,? 2. Quali sono le parole polisemiche? 3. 11 significato cosiddetto "letterale" è denotativo o connotativo? 4. II significato cosiddetto "figurato" è denotativo o connotativo? 5. che cosa hanno in comune g1i elementi che compongono una 6. Che cos'è un campo semantico? 7. Quando due parole si definiscono sinonimi? 8. Qual è ia caratteristica degli iperonimi? 9. Che cosa sono gli omonimi? famiglia di paroie? 10.Gli omonimi hanno sempre uguale grafia e uguale pronuncia? significato delte