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Lo_Zapping_Script
Lezione 1A
POCKET COFFEE
STUDENTE 1 Oh, ce l’hai?
STUDENTE 2 Ce l’ho.
STUDENTESSA 1 Ce l’hai?
STUDENTESSA 2 Sì, ce l’ho.
NARRATORE Pocket Coffee. La carica del caffè e
l’energia del cioccolato. Pocket Coffee. Carica ed energia
sempre con te.
Lezione 2A
BUZZ! QUIZ
Il pallone da calcio misura settanta centimetri di…
Pensaci prima di rispondere! Buzz! Il gioco dei quiz.
Da oggi anche su PlayStation 3.
Lezione 3A
GALLETTO VALLESPLUGA
TUTTI Chicchiricchichii!
NONNA Ho seguito una risata
FIGLIA su una tavola stonata.
NONNO Acchiappato per la gola mi son detto qui si vola.
TUTTI Un galletto era il motivo. Scudetto Rosso.
Chicchiricchichii!
inserti bianchi. Ha un display LCD a sette colori
che lo rendono sfizioso. La possibilità di cambiare
il colore del display permette di dare al lettore MP3
sette vesti di colori diversi premendo un semplice
bottone. Oltre alla funzione di lettore MP3, WMA
e WAVE, è anche radio FM e registratore vocale
digitale. Lo schermo LCD con funzione ID3TAG
permette di visualizzare il titolo del brano, autore,
album e icone. Ha un equalizzatore con ben sette
modalità pre-impostate per scegliere il modo
migliore di ascoltare differenti generi musicali: jazz,
rock, blues, techno, house, lounge. È leggerissimo
grazie ai suoi soli trenta grammi di peso. Portato al
collo con il suo comodo necklace, è un accessorio
giovane che piacerà a tutti. Oltre a riprodurre la
musica in formato MP3 per l’ascolto personale,
è un’ottima radio FM in grado di mantenere la
sintonizzazione perfetta sulle onde radio preferite
anche in movimento. È un digital audio recorder,
perfetto per registrare appunti vocali. È memoria
portatile grazie alla porta USB. Modelli disponibili
con memoria 256, 512 e 1 giga. «Running» è il
lettore MP3 del momento.
Maurizia Monari di Nortek vi saluta, vi
ringrazia per l’attenzione e vi dà appuntamento
al prossimo prodotto.
NIPOTINA Il Galletto Vallespluga. Chicchiricchichii!
Lezione 5A
TUTTI Bello, tenero, mai grasso.
CALCIO VIGNA
NIPOTINO Chicchiricchichii!
NARRATORE Questo è un terreno straordinario,
un lembo di terra fertile dove nascono frutti superbi.
Crescono forti, corposi, ma anche frizzanti e vellutati.
Dei veri numeri 1. Piano piano sono stati coltivati, con
pazienza, con amore. Poi abbiamo selezionato uno a uno i
frutti migliori. È stato un lavoro lungo e faticoso, ma solo
così si raggiungono grandi risultati. Ora finalmente i tempi
sono maturi.
NARRATORE Il Galletto Vallespluga canta dalle
tavole italiane.
Lezione 4A
NORTEK
Oggi parliamo di «Running», un nome che ci
trasmette movimento, energia. È il nuovo lettore
MP3 per le persone sicuramente dinamiche. Ha una
linea giovane, «easy», sottolineata dagli abbinamenti
colore bianco-blu, bianco-arancione e tutto nero con
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VINAIO Questa è l’annata migliore di sempre!
SLOGAN Sky: non smettere di sognare.
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Lezione 6A
Lezione 8A
LA FEBBRE
E.T.M. PULLMAN TURISTICO
MAMMA John? Ma come stai? Apri la bocca. Però adesso
devi mangiare qualcosina, eh?
COLOMBO Le mie caravelle... Dove sono le
mie caravelle?
FIGLIA Come sta?
MAMMA Vediamo un po’...
COMPAGNO Colombo! Ci serve una soluzione... Ma
quali caravelle e caravelle? C’è il pullman e.t.m.!
FIGLIA Ha la febbre!
COLOMBO Ah, e.t.m: Esplorazione Terre Misteriose.
MAMMA Strano, però! Non è mica sabato sera...
SLOGAN Ti piace viaggiare? Ti ci porta e.t.m!
FIGLIA Dai, mamma!
Lezione 9A
NARRATORE Il grande cinema vive con te. Con i grandi
classici del cinema, SKY ti sorprende sempre.
LEZIONE 7A
EMMELUNGA
Fino al 22 febbraio Emmelunga vi aiuta a progettare
la vostra soluzione d’arredo e vi regala fino al 50%
di sconto sulle cucine e su una selezione di mobili.
Progettate con noi il vostro soggiorno ideale al 50%
di sconto. E anche la camera e la cameretta, sempre
al 50% di sconto e paghi fra sei mesi a tasso zero.
Con Emmelunga la casa che hai in mente diventa
realtà. Emmelunga: abitare all’italiana.
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LE CITTÀ I MERCATI
Un appuntamento importante, due chiacchiere con
un’amica, un po’ di shopping o… qualcosa di più?
Perché non tutto insieme? Al mercato di Cesena: il
salotto cittadino più grande che ci sia. Gli ambulanti
del Consorzio «Le città i mercati», di generazione
in generazione, sono sempre presenti il mercoledì
e il sabato al mercato di Cesena. Con la loro
tradizionale cortesia, disponibilità e professionalità.
Al mercato trovi tutto quello che fa per te per il
piacere dei tuoi acquisti e per la gioia delle tue
tasche. E poi tanti consigli, la qualità ed un sorriso.
Il mercato di Cesena: un salotto aperto a tutti, da
zero anni in su. E tu, hai mai fatto un acquisto
al mercato?
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LO ZAPPING CORTOMETRAGGIO TRANSCRIPTS
A PIEDI NUDI SUL PALCO
LUCISTA Maestro, vado con la quattro?
REGISTA La cinque!
LUCISTA Mi scusi.
REGISTA Un po’ di più. Va bene così. E sai cosa mi
ha detto?
ASSISTENTE DI SCENA Cosa Le ha detto, Maestro?
REGISTA Othello!
ASSISTENTE DI SCENA Numero 43.
ATTRICE Buongiorno!
REGISTA Buonasera! Caffè. Faccia due passi a destra,
per favore. Alla mia destra. Due passi a sinistra. Si fermi.
Si giri. Guardi a destra. A destra! Ha qualcosa di pronto?
Bene, cominci pure quando vuole.
ATTRICE O Padre oltraggiato, gioisci! E gioite voi,
Colchi abbandonati! Ombra di mio fratello, ricevi il
sacrificio di espiazione...
REGISTA Guardi, la mia protagonista è una che viaggia,
che conosce le lingue... Lei sa l’inglese?
ATTRICE The ladies of the corridor find themselves
involved, disgraced, call witness to their principles...
REGISTA Francese?
ATTRICE Mais vous savez qu’il y a des choses dans la vie
qu’on ne peut excuser, quoiqu’on est ait envie. Et je me vis
contrainte à demeurer d’accord…
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REGISTA E con la lingua di Cervantes, come se la cava?
ATTRICE Siempre me quedará la voz suave del mar, volver
a respirar la lluvia que caerá sobre este cuerpo y mojará la
flor que crece en mí, y volver a reír...
REGISTA Guardi, per questo ruolo io cerco una che suoni
il pianoforte. Lei sa suonare? E dammi ‘sta uno!
LUCISTA Subito, Maestro!
REGISTA Basta così, grazie. Il canto per me è essenziale.
Mi fa sentire qualcosa?
ATTRICE Brava, brava. Come sono brava, brava. Sono
tanto brava, sono brava, sono tanto brava, faccio quasi
tutto con la voce, sembro un usignolo sì. Forse, forse
questa nota, non è proprio giusta, giusta, pero io sono
certa che così nessuno sa cantar. Sono come un uccellin,
senti il trillo, senti il trillo. State un po’ a sentir queste note
così basse che so fare. Poi vado su, vado su, vado su!!
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Lezione 10A
REGISTA Qualcos’altro con la voce? Tipo... Lei sa fare i
versi degli animali? Mucca! Cavallo? Asino? Grillo? Grillo
in calore? Lei sa fare la ventriloqua?
ATTRICE Allora vedo che non ha capito. Io non sono qui
per salvare Rambo da voi, io sono qui per salvare voi da lui!
REGISTA Circense? Corda! Verticale! Orecchie! Rock?
Ballo? Tribale? Tango? Danza classica? Volare?
ATTRICE Mi scusi?
REGISTA Signorina, Lei sa volare? Peccato, guardi,
cercavo una che non sapesse volare... Ambulanza!
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Lezione 11A
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LA COSA PIÙ BELLA DEL MONDO
TELEVISIONE Aspetta l’arrivo di Mazzini… Mazzini…
Palla per Totti, sfuma l’azione della Roma... che poteva
combinare di più in questo frangente... Intanto Samuele,
Vellas, Grosso elegante nel controllo, sbaglia però...
Decimo minuto e dieci secondi goal di Mancini...
SIMONE Gol!!
SIGNORA CENSALE Simone, per favore! Abbassa
il volume!
SIMONE Mamma! Il calcio è la cosa più bella del mondo.
SIGNORA CENSALE Cosa ne sai te di cosa sia bello...
Sei come tuo padre! L’unica cosa che ti chiedo è abbassare
il volume. Ho un sacco di cose per la testa. Buongiorno,
signora Lucrezia.
SIGNORA LUCREZIA Buongiorno, Signora Censale.
Immagino Lei sappia perché sono qui.
SIGNORA CENSALE Certo... Sa quanto sia difficile
andare avanti da quando è morto mio marito? Sono sola
con mio figlio e sto aspettando una risposta di lavoro...
SIGNORA LUCREZIA Sì, certo, ma Lei deve capire che
anch’io ho una famiglia da mantenere e questo è il mio
lavoro. Non ha nesssuno che possa aiutarLa? Un parente...
SIGNORA CENSALE No...
SIGNORA LUCREZIA Guardi, il massimo che posso
concederLe sono altre due settimane. Ahia, ma che
fai, ragazzino?!
SIGNORA CENSALE Mi scusi, Signora! Simone,
chiedi scusa!
SIGNORA CENSALE Buongiorno. Avrei bisogno di un
altro favore per questa settimana.
FRUTTIVENDOLO No, basta favori.
SIGNORA CENSALE La prego! Ho bisogno di un po’ di
verdura per mio figlio per questa settimana e al più presto
Le pagherò il conto.
FRUTTIVENDOLO No, ho detto no. Prima paga il conto
della settimana scorsa e poi se ne parla.
SIGNORA CENSALE Non è che potrei pagarvi un po’
alla volta?
FRUTTIVENDOLO Assolutamente no! Non creda di esser
l’unica ad avere una famiglia. Anch’io ne ho una. Ehi, non
ci provare!
SIMONE Il calcio è la cosa più bella del mondo!
FRUTTIVENDOLO Ehi, questa ve la metto in conto!
SIGNORA CENSALE Se mi metti ancora in imbarazzo
così, ti assicuro che non ti faccio vedere la palla per
due mesi.
SIMONE Scusa, mamma.
SIGNORA CENSALE Dai! Buongiorno.
NEGOZIANTE Signora Censale, come sta?
SIGNORA CENSALE Bene, grazie.
NEGOZIANTE Cosa desidera oggi?
SIGNORA CENSALE Mi domandavo...
SIMONE Dai...
SIGNORA CENSALE Mi domandavo se potesse farmi
un piacere.
SIGNORA CENSALE Entra in casa!
NEGOZIANTE Senta... ho saputo quello che è successo
a suo marito. Le faccio le mie condoglianze. Perché non
sceglie un po’ di cose e se ne torna a casa a preparare la
cena per Lei e suo figlio?
SIGNORA LUCREZIA Le do altre due settimane, Signora,
non di più.
SIGNORA CENSALE È così gentile. La ringrazio
moltissimo. Simone, ringrazia il signore.
SIGNORA CENSALE Mettiti la giacca, andiamo al
mercato. Simone, spicciati! Oggi non ho tempo per i
tuoi giochetti!
SIMONE Il calcio è la cosa più bella del mondo!
SIMONE Il calcio è la cosa più bella del mondo!
FRUTTIVENDOLO Mele, mandarini, pomodori, uva!
Mele, mandarini, pomodori, uva!
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NEGOZIANTE Buona giornata, Signora Censale.
SIGNORA CENSALE Grazie, anche a Lei. E che Dio
la benedica.
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SIMONE Mamma, posso restare qui cinque minuti
a giocare?
SIGNORA CENSALE No, vieni subito su con me a
preparare la cena.
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SIMONE Ti prego, solo cinque minuti.
SIGNORA CENSALE Va bene. Ma se non torni tra
cinque minuti, vengo a prenderti e scordati di vedere la
partita stasera. Hai capito?
SIMONE Grazie, mamma!
LAURA Ciao. Mi chiamo Laura.
SIMONE Ciao. Mi chiamo Simone.
MAMMA DI LAURA Laura, andiamo.
SIGNORA CENSALE Pronto?
OSPEDALE Buonasera. Posso parlare con la
signora Censale?
SIGNORA CENSALE Sì, sono io.
OSPEDALE Chiamo dall’ospedale dove recentemente Lei
ha fatto domanda per un posto di lavoro.
SIGNORA CENSALE Sì.
OSPEDALE Si è liberato un posto qualora Lei fosse
ancora interessata. L’unica cosa è che deve presentarsi qui
a Roma domani mattina.
SIGNORA CENSALE Certamente! Sarò lì domattina.
Grazie, grazie mille! Non ha idea da quanto questo lavoro
sia importante per noi.
OSPEDALE Sa dove deve presentarsi domani mattina?
SIGNORA CENSALE Sì, sì, nello stesso luogo dove ho
presentato la domanda, vero?
OSPEDALE Perfetto. Alle 8.30, va bene?
SIGNORA CENSALE Va bene, a domani.
OSPEDALE Ci vediamo domani, arrivederci.
SIGNORA CENSALE Ciao, arrivederci, grazie! Ho
lavoro, ho un lavoro! Ho un lavoro grazie a Dio! Piccolo
mio! Di’ alla mamma qual è la cosa più bella del mondo.
SIMONE La cosa più bella del mondo è Laura!
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Lezione 12A
LO SGUARDO RITROVATO
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NONNO PG! Dove sei?
PG Sono qui, nonno.
NONNO Guarda che le galline in genere le uova le fanno
nel pollaio, eh?
PG Vado nonno.
NONNO Sì, adesso vai, vai. Non ti ho detto di
ammazzarle, le galline. Voglio solo mangiare le uova.
PG Eh, le uova! Ecco le uova.
NONNO Oh, bravo. Mettilo sulla sedia. Allora, quante ne
hai prese?
PG Tu quante ne volevi?
NONNO Ah, le solite dieci-quindici che fanno tutti
i giorni.
PG Sono un po’ di meno... Forse perché il caldo fa male
alle galline.
NONNO No, il caldo fa male al tuo cervelletto.
Quante sono?
PG Quattro.
NONNO Quattro? Ho capito: hai scelto le più belle.
PG Eh sì, eh?
NONNO Cosa fai? Sì sì, ho capito, lo so dov’è il buco. Me
le fai rompere.
PG Nonno, cosa c’è qui dentro?
NONNO Tieni.
PG Cos’è?
NONNO Minestra. Sentirai che roba! Ci ho messo dentro
tutta la roba che abbiamo preso stamattina nell’orto:
cornetti, patate, scigulli...
PG «Sci» che?
NONNO Cipolle!
PG Se lo sapevo, le lasciavo lì dove erano. A me non piace
la minestra, non la mangio mai neanche a casa.
NONNO Ma questa qui che mangi non è mica come
quella che mangi a casa. Questa è... mondiale! Dai,
assaggiala: io sono sicuro che, quando l’avrai finita, ti
leccherai i baffi. Anche se non ce li hai. O ce li hai? Fammi
sentire... No, non ce li hai. Allora, com’è?
PG Sa di minestra, nonno. Abbastanza buona.
NONNO Abbastanza buona! Devi dire «Abbastanza
buonissima»!
PG Nonno, ma con quella bicicletta tutta rotta che c’hai
nel magazzino dove andavi?
NONNO Quando c’andavo, non era mica tutta rotta.
C’andavo in città a lavorare, partivo la mattina e tornavo
la sera. Mi ricordo le stradine di campagna, l’inverno
con la pioggia, magari anche la neve, un freddo! Però la
domenica, i giorni di festa non andavo mica vestito così,
mi mettevo il mio vestito nuovo...
PG Ah, quello che c’è appeso in magazzino?
NONNO Eh? Dove?
NONNO Ah, quello lì mi teneva un caldo! È
nel magazzino?
PG Nel magazzino.
PG Sì.
NONNO Un po’ di tutto. Sono anni che non c’entro. Ma
cosa fai che rompi tutto? Non voglio che entri lì dentro. È
pericoloso. È una topaia. PG?
NONNO Ah, non lo sapevo. Poi mi ricordo che, per
andare in città, io dovevo fare una stradina lungo tutto un
canale, poi attraversavo i campi e la risaia, la meliga...
PG Nonno, di chi era questa bicicletta?
PG Cos’è la meliga?
NONNO Era mia, la mia bicicletta.
NONNO Ignurant! Cosa t’hanno insegnato a scuola? Il
granturco, no? Le pannocchie! E mi ricordo anche che,
quando ritornavo poi al paese, io il paese lo vedevo...
prima di arrivare. Sì, perché lo vedevo là, dietro la meliga,
allora vedevo i campi, la risaia e la meliga, e poi i tetti, il
castello, il campanile. E quando arrivavo al passaggio a
livello, allora io pedalavo più forte perché sapevo che ero
quasi arrivato. Le galline ringrazieranno!
PG Ma, nonno... perché è abbandonata lì dentro
tutta rotta?
NONNO Che cosa me ne faccio? Non ci vado da
cinquant’anni. Da quando mi s’è spenta la luce.
PG Ma tu, nonno, non vedi proprio niente niente?
NONNO Chiudi gli occhi. Come faccio io, guarda.
Strizzali. Cosa vedi?
PG Buio.
PG Nonno, s’è rotta la lampadina.
NONNO È quello che vedo io.
NONNO Questa lampadina fa i capricci. Levati! Quando
dico tre, tu soffia, eh? Uno, due, tre... S’è riaccesa?
PG Il buio è triste.
PG Sì, ma come hai fatto?
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PG Ciao, nonno!
NONNO Ciao, PG! Sei già sveglio?
PG Sì, devo fare una cosa! [Il nonno canta.]
PG Funziona! Nonno?
NONNO Cosa c’è?
PG Vieni, corri, vieni a vedere!
NONNO Cosa?
PG Vieni.
NONNO Ah sì, sì. Sento... sento l’acqua del canale. È
qui, vero?
PG Bravo! È qui accanto a noi. Nonno, ma vado sempre
avanti per questa strada?
NONNO E dove vorresti andare? PG, tu vedi delle curve
davanti a te?
PG No.
NONNO Perché non ci sono, PG! Tutto dritto sempre,
dritto, non ti preoccupare che ti guido io, PG! Dritto fino a
quando arriviamo al passaggio a livello...
NONNO Ma non correre così che mi fai cadere! Signur,
cos’è che hai combinato?
PG Avanti tutta!
PG È una sorpresa. Entra! Nonno, la tua bicicletta.
PG Sono qua, nonno.
NONNO Eh già.
NONNO Vieni qui, vieni!
PG Si può pedalare di nuovo.
PG Arrivo! Eccomi.
NONNO Come?
NONNO Senti, dimmi cosa vedi.
PG Se non ci credi, provala!
PG Ci sono tanti tanti campi.
NONNO Ma come hai fatto?
NONNO Il castello?
PG Eh! Dai, provala! Ti guido io! Dai, nonno, pedala!
Frena! Piano, dai, vieni! Vieni verso di me, dai! Frena,
frena! Raddrizza! No, troppo. Così, vai dritto.
PG No, la meliga!
NONNO Sto dritto?
PG Sì, vai, vai.
NONNO Mi stai davanti?
PG Sì.
NONNO E allora togliti, no?
PG Ah, scusa!
NONNO Vado dritto allora, dritto...
PG Sì, vai...
NONNO Avanti tutta, PG! Oh, PG! Dove sei?
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NONNO Un giorno te lo spiego. Formaggio?
NONNO Bravo! E già! Prima la meliga, poi il castello...
PG Il campanile...
NONNO Il paese.
PG È la macchina della mamma?
NONNO E già. È la mamma che viene a riprenderti.
PG Ma così presto?
NONNO Senti, ma... è già sera?
PG Sì, nonno. Ma c’è ancora luce.
NONNO Ah. Ma fra poco farà di nuovo buio, PG.
NONNO Vado vado, io vado....
PG Nonno!
NONNO Ma cos’è, hai paura?
PG Certo che ho paura! Te ne vai da solo! Così non va
bene! Tu devi seguire me!
NONNO Va be’, ho capito.
PG OK?
NONNO Sì, OK. Proviamo?
PG Proviamo! Nonno, sei un fenomeno!
NONNO PG, da che parte stiamo?
PG Siamo sulla strada che porta al paese, quella che passa
per i campi.
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