Salute e sicurezza sul lavoro, una questione anche di genere Il
by user
Comments
Transcript
Salute e sicurezza sul lavoro, una questione anche di genere Il
FORUM P.A. Il CUG e la formazione quale leva dell’efficienza e del benessere del personale del MIBACT, anche nell’ambito di proposte sperimentali Antonella Ninci Avvocato INAIL Presidente CUG Roma, 28 maggio 2014 Il ruolo della formazione Il CUG come soggetto : • Promotore di formazione • Erogatore di formazione • Destinatario di formazione Promotore di formazione all’interno della P.A. di appartenenza Svolge attività consultiva in merito alla formazione erogata dalla P.A. di appartenenza Nelle materie di sua competenza sviluppa conoscenze e competenze che possono essere oggetto di formazione interna e informa di scambio con altre P.A. A. Ninci Il ruolo della formazione Il CUG dell’INAIL come soggetto : • Promotore di formazione • Erogatore di formazione • Destinatario di formazione Ha promosso e contribuito a realizzare il progetto : “Salute e sicurezza sul lavoro, una questione anche di genere” Su questo tema ha fatto formazione interna (dirigenti datori di lavoro e altre figure); e anche formazione esterna per altre P.A. o altre organizzazioni con un sistema di “scambio” (Corte dei Conti, Trenitalia, Università ecc…..) A. Ninci Il ruolo della formazione Il cambiamento culturale attraverso la formazione sui temi della salute e sicurezza sul lavoro anche attraverso la previsione di strumenti non tradizionali quali Codici etici, consiglieri di fiducia, flessibilità lavorativa…….. Obiettivo “ben-essere” come fattore di produttività A. Ninci La sicurezza in ottica di genere All’origine, il diritto del lavoro si è costituito attorno ad una nozione “neutra” del lavoratore subordinato, ma nel tempo, le tutele si sono progressivamente modificate, per adattarsi a quelle differenze che, in forza del principio di uguaglianza formale, non dovrebbero essere utilizzate per diversificare il trattamento di soggetti “eguali”, ma in realtà diversi. Nasce così il diritto diseguale. La legislazione degli anni 90 • L’attenzione alle lavoratrici, in materia di prevenzione, è legata soprattutto ai rischi connessi allo stato di gravidanza, mentre nessuna considerazione normativa è dedicata alla individuazione di fattori di rischio legati alla diversità biologica nonché ai cosiddetti rischi psico-sociali che trovano la loro origine nelle condizioni sociali di vita delle donne Il D.Lgs 626/1994 • La neutralità del “lavoratori” riferimento ai La contaminazione tra le politiche europee di pari opportunità e di sicurezza sul lavoro • dalla strategia comunitaria 2002/2006 in poi A. Ninci Alle origini del progetto Con l’entrata in vigore del D.lgs. 81/2008, il genere, assieme all’età, alla provenienza geografica e alla tipologia contrattuale, diventa una dimensione rilevante da prendere in considerazione per garantire «l’uniformità della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori … attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali» (art.1 co.1) La valutazione di cui all'articolo 17 ….. deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute Diventa anche un importante dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti elemento della valutazione del gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra rischio lavorativo cui …. quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza …. nonché quelli connessi alle differenze di genere (art.28 co 1) A. Ninci Alle origini del progetto E’ necessario un esplicito quadro teorico che deve essere poi declinato, nel suo percorso attuativo, in metodologie e strumenti atti a favorire l’adeguamento degli attuali SGSL alle nuove indicazioni normative. Il D.lgs 81/08 non ha in realtà introdotto "nuovi rischi" da valutare, ma ha soltanto ribadito ed evidenziato in modo particolare alcuni fattori, legati a specificità e/o condizioni che molto spesso venivano “dimenticati” dai datori di lavoro nell’ambito della propria valutazione dei rischi. La nascita del progetto Il CUG promuove la realizzazione del progetto SaluteSicurezza sul lavoro, una questione anche di Genere La DR Toscana realizza il progetto pilota A. Ninci esperti e professionisti interni ed esterni ad INAIL e letteratura scientifica Scelta ambiti sviluppo strumenti di integrazione di genere 7 Coinvolgimento aziende pilota in Toscana Pubblicazione dei volumi I e II 5 Scelte strategiche, metodologiche ed epistemologiche 4 2 Ricerca documentale Università: Firenze prima, Pisa poi 6 1 . Costituzione gruppo di progetto 3 Il percorso del progetto pilota Il percorso progettuale Co-validazione o sperimentazione strumenti per integrazione di genere nel SGSL e nel processo di valutazione dei rischi Oggi Il percorso progettuale Rilascio buona pratica Gli sviluppi futuri Valorizzazione del ruolo del CUG anche per la raccolta e diffusione dei nuovi progetti Confronto nelle sedi competenti anche mediante il contributo delle OO.SS. Linee guida INAIL per l’integrazione di genere del SGSL Validazione e informatizzazione degli strumenti. Inserimento su portale Nuovi progetti pilota territoriali e/o settoriali DVR INAIL in ottica di genere Gli strumenti Il progetto pilota: gli strumenti in sintesi EAGE INDEX Autovalutazione dell’integrazione di genere nel SGSL Pers onale Form a…. zione Esiti di salute In ultimazione l’applicativo In fase di realizzazione l’applicativo DVR-G Data base aziendale Questionario di autovalutazione aziendale Mappe di Schede rischio di rischio per comparto Disponibili per la compilazione INDA GINE Le ch iediam cui è Età Sess Questionario sugli infortuni in itinere validato, utilizzabile sia in INAIL che nel resto della PA, adattabile anche per il settore privato A. Ninci INAIL TOSC ANA – INFO RTU o di acca NI IN duto fornirc ITIN i al l’infor ERE |___ tuni cuni da ___| o) ti so cio-an ag o rafic mas i utili chio Nazio ai fin nalit fem i della à __ mina ____ pres Resid ente ____ SETT enza ____ inda ORE ____ ____ gine : Dom ____ Tito ____ (Il pe icilio lo di ____ ____ riodo stud ____ ____ ____ di rif io Qua __ __ __ __ erim licendell’infortunio. __ lifica/ informazioni ____ di accadimento ____ Di seguito le viene chiesto di fornire alcune alle modalità ____ relative ento _ Inqu ____ za el ____ è qu ad __ em __ ram Dirig ello ____ __ licen enta ento in __dell’infortunio re za m ____ 8. In quale giorno della settimana si è verificato 9. ____ Al__momento stava: ed ____ Qua entel’infortunio? ia in diplom ____ ferio a ____ al lavoro o/Fu re LUN MAR MER Andando Im dr nzio __ laurea di scuola pieg nario med ato ia Tornando dal lavoro supe GIO VEN Prof SAB riore Ope essionista/ Ti In pausa pranzopolo tecn DOM gia di ico Altr raio o __ Tem contratto ____ Orario ? po in 10. A che ora è avvenuto l’infortunio 11. Al momento dell’infortunio viaggiava su un mezzo di ____ dete ____ Diur di lavoro rm ____ trasporto? h h m m Tem inato Solo no (orario st po pi Gior eno Part No Sì ni di A tu notturno andard) -t rip Du oso Part ime vertica 1 Altr settim e co A tu rni solo diur -t e im ns tip an 12. Se ha risposto sì alla domanda 11, il mezzo era: Du trattava di: ecut13. In caso e orizz le no rnin. ale di mezzo privato, si ol ogie anch ivi e on co e no Un non consec Bicicletta Tem ntrattuali tale 2 tturn Pubblico o o utivi (det erm Scooter/ Moto guidato personalmente Part po pieno inato 1 Privato -tim Part CoCo e ve -timda altri Pa Scooter/Moto guidato Pro, rtica 1 e ve giorni ecc) rt-tim rtica le 2 de e Auto guidata personalmente le lla orizz Part :lavo sett -t on ra Auto guidata da altriime orizzonimana, de a tempo tale 2 lm pi tale: lavo ese, o de eno, ma ra tu solo 14. Dagli accertamenti effettuati dall’Autorità intervenuta sul luogo dell’infortunio o dai periti dell’assicurazione tti i gi ll'annonell’incidente in al cuni orni ; a orar lei è stata: io rid otto Vittima Responsabile Responsabile in parte Il progetto pilota INAIL Toscana • Il dialogo costruttivo tra le Direzioni Regionali e Elementi di forza del progetto pilota “Salute e sicurezza sul lavoro una questione anche di genere” Centrali e tra queste tutte e il CUG • La multidisciplinarità e lo sviluppo applicativo della ricerca • La messa a punto di strumenti • La sperimentazione e la validazione dei risultati attraverso la collaborazione con le imprese • La trasferibilità della metodologia progettuale ad altri contesti territoriali • La trasferibilità del progetto ad altre condizioni: età, provenienza, tipologia contrattuale • Il CUG come soggetto di sistematizzazione e raccolta e diffusione dei progetti che riguardano pari opportunità, benessere lavorativo e contrasto alle discriminazioni • L’utilizzo dei risultati per la messa a punto di linee guida A. Ninci Il ruolo del CUG Il ruolo del CUG nell’evoluzione del progetto “Salute e sicurezza sul lavoro, una questione anche di genere” Vi è un chiaro collegamento tra contrasto alle discriminazioni e salute e sicurezza sul lavoro “Le pubbliche amministrazioni garantiscono parità e pari opportunità tra uomini e donne e l'assenza di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all'età, all'orientamento sessuale, alla razza, all'origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell'accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro”(art. 7 comma 1 del d.lgs. 165/2001 come modificato dall’art.21 della l.n.18372010) La relazione sulla condizione del personale che il CUG deve fare ogni anno sulla base dei dati e delle informazioni fornite anche dal “datore di lavoro” ai sensi del D.Lgs 81/2008 A. Ninci Il ruolo del CUG Le Linee Guida per il funzionamento dei CUG (DM 4 marzo 2011) Un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e all'assenza di ogni forma di discriminazione è funzionale alla garanzia di condizioni di sicurezza sul lavoro, al fine di prevenire e rimuovere il rischio da stress lavoro-correlato: per questo le Linee Guida auspicano la collaborazione tra il CUG e l'amministrazione di appartenenza (ad esempio, con i responsabili della prevenzione e sicurezza e/o con il medico competente), per lo scambio di informazioni utili ai fini della valutazione dei rischi in ottica di genere e dell'individuazione di tutti quei fattori che possono incidere negativamente sul benessere organizzativo, in quanto derivanti da forme di discriminazione e/o da violenza morale o psichica. A. Ninci Il ruolo del CUG Le relazioni interne del CUG OIV Datore di lavoro CUG Direttore generale Medico competente Rapporto di staff CUG RSPP Roma, 25 Ottobre 2013 Il ruolo del CUG Le relazioni esterne del CUG Consigliera nazionale di parità Gruppo di Monitoraggio CUG UNAR CUG A. Ninci Il ruolo del CUG Il CUG dell’INAIL nei confronti del Progetto SdG ha assunto il ruolo di: • Promotore • Integratore di conoscenze specifiche • Interfaccia con la DC prevenzione ora andiamo verso • Integrazione del Gruppo di lavoro con la Commissione prevenzione del CUG • Sviluppo della funzione di raccordo progettuale A. Ninci Codici di condotta e codici etici strumenti di prevenzione nel lavoro pubblico e privato Il ruolo del CUG E’ consolidata ormai la consapevolezza della complessità del tema della prevenzione, soprattutto se si vogliono adeguatamente valutare le variabili legate al genere che presuppongono un sistema nel quale assurgono al ruolo di strumenti di prevenzione alcuni fattori che apparentemente non sembrano direttamente attinenti: ci si riferisce ai modelli di organizzazione del lavoro improntati alla conciliazione, al ruolo dei codici etici, alla nomina di consiglieri di fiducia o alla istituzione di sportelli di ascolto. Si tratta di un approccio complesso, sicuramente multidisciplinare, nel quale i CUG possono diventare non solo soggetti che promuovono percorsi, come quello INAIL, ma anche i motori del cambiamento culturale. Basta crederci. A. Ninci