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Io e la matematica
Anche se non ce ne rendiamo conto, la matematica è con noi fin da quando veniamo al mondo : E’ nata la bambina … Quanto pesa? Quanto è alta? A che ora è nata? Subito una sequenza di numeri, tanto per farci capire che la matematica ci circonda. I PRIMI GIOCHI Quanti giochi con i numeri - La cassa per giocare al supermercato - Il telefono, meglio ancora quello di casa con tanti bei tasti da schiacciare - Il sapientino - La tombola - Il monopoli - Il grillo parlante, il mio primo computer. Questi giochi che mi piacevano molto erano il primo segnale che, più avanti, anche la matematica mi sarebbe piaciuta! All’asilo era divertente disegnare e colorare i numeri, seguendo i trattini e imparare a fare i primi calcoli. Usavamo immagini molto semplici legate al mondo dei bambini: “Ciao bella bambina. Quanti anni hai?” “Ho 3 anni!!” 1 carota + 1 carota = 2 carote! Per un adulto può sembrare molto semplice, ma per un bambino è il primo approccio al complesso mondo della matematica. CLASSI ELEMENTARI La parola matematica la sento per la prima volta alle elementari, nell’elenco delle materie da imparare. E inizio a capire che si tratta del mondo dei numeri. La mia maestra si chiamava Gianna: simpatica, molto disponibile, autorevole e, nonostante i tanti anni di insegnamento alle spalle, ancora piena di entusiasmo e con tanta voglia di trasmettere la sua conoscenza alle 25 pesti di 6 anni che le erano stati affidati. Con lei ho trascorso tutti i cinque anni delle scuole elementari ed è stata molto importante per la mia formazione e a farmi apprezzare il piacere di scoprire e giocare con i numeri. Nei tre anni della scuola media inferiore ho avuto la fortuna di incontrare un’altra Professoressa molto competente con la quale ho approfondito la mia conoscenza della matematica: formule, teoremi, espressioni, equazioni, ecc Ricordo che mi piaceva molto risolvere le espressioni ed erano i compiti che a casa svolgevo più volentieri e rapidamente. Alla medie ho avuto il primo incontro con l’informatica. Avevamo un laboratorio di computer e un’insegnate qualificata che ci ha insegnato i primi programmi: • LINGUAGGIO LOGO • MICRO ROBOTICA Ero letteralmente affascinata da queste scoperte. LINGUAGGIO LOGO Logo è un linguaggio di programmazione fortemente orientato alla grafica e alla geometria di base ideato e realizzato negli anni '60 dal professor Seymour Papert. Sullo schermo appare un cursore triangolare chiamato tartaruga. Questo cursore può essere spostato con i comandi avanti e indietro seguiti dal numero di "passi" che deve compiere e può essere ruotato a destra o a sinistra seguiti dall'angolo di rotazione espresso in gradi. SEYMOUR PAPERT DALLA TARTA AL ROBOT, DAL LOGO AL MATTONCINO PROGRAMMABILE S. Papert nel 1997 ha coniato il termine "mattoncino programmabile" pensandone un uso didattico in continuità con la tarta del LOGO. Sicuramente i mattoncini programmabili sono una bella idea e rappresentano un modo per far giocare i bambini educandoli a familiarizzare con strumenti che potrebbero apparire inaccessibili ed incomprensibili. L'obiettivo di Papert non è mai stato quello di formare dei "programmatori“ ma quello di utilizzare il computer e la programmazione come uno strumento per concepire ed esprimere progetti personali, carichi di significato, con finalità diverse a seconda delle versioni via via elaborate dal linguaggio di base. Fonte http://margi.bmm.it/old/robotica/index.htm MICRO ROBOTICA La micro robotica si occupa dello studio e della diffusione di piccoli robot a basso costo utilizzati per scopi educativi o ludici. Lo scopo educativo di questi studi è quello di progettare delle strutture complesse come i robot e imparare a utilizzare gli strumenti informatici per programmare il funzionamento di questi robot. Questo mio interesse per la matematica e per l’informatica mi ha portata a scegliere una scuola con questo indirizzo: Istituto Tecnico Commerciale con indirizzo programmatore. L’impatto con la nuova realtà non è stato positivo. Mentre per altre materie ho avuto degli insegnanti molto validi, con matematica non sono stata molto fortunata. Il mio professore di matematica era sicuramente molto preparato nella sua materia, tuttavia non aveva alcuna attitudine all’insegnamento. Inoltre noi ragazzi non siamo mai riusciti a instaurare con lui un rapporto che ci permettesse di apprezzare e apprendere con interesse la sua materia. Questi problemi si sono purtroppo ripercossi sul nostro rendimento scolastico per tutto il quinquennio. Tutto ciò ha influito molto a modificare il mio iniziale interesse per la matematica e mi ha portato a non volerne più sapere di questa materia. Per fortuna c’era anche Informatica con delle insegnanti molto valide con le quali abbiamo lavorato benissimo per tutti e cinque gli anni. Abbiamo svolto molti progetti e io ho conseguito la patente Europea del computer ECDL. Informatica era una materia molto importante, infatti alla maturità abbiamo dovuto realizzare la tesina su dvd utilizzando il programma PowerPoint, facendo tutti i collegamenti e le animazioni necessarie. •Il progetto più importante realizzato, che ha richiesto un intero anno scolastico di lavoro, è stata la creazione di un sito internet ideato per l’insegnamento interattivo della matematica nelle scuole elementari. Il sito prevedeva varie tipologie di esercizi in base all’età dei bambini. Purtroppo non posso mettere il link in quanto il sito non è più disponibile in rete. LA RISCOPERTA DELLA MATEMATICA Il corso di “Matematiche elementari da un punto di vista superiore” mi ha aperto un nuovo mondo. Ho scoperto che matematica non significa solo imparare a memoria formule, fare i conti, tabelline, teoremi, ecc. Questo è solo il punto di partenza, indispensabile per raggiungere dei livelli superiori molto più affascinanti. La matematica è una materia che si presta molto per l’insegnamento attraverso il gioco e varie attività interattive, utilizzando le nuove tecnologie che abbiamo oggi a disposizione: Internet, il computer, videogiochi e nuovi programmi adatti a tutte le fasce di età. Rispetto agli strumenti che avevano le insegnanti di matematica fino a qualche anno fa, noi che ci formiamo oggi e che saremo le insegnanti del futuro, abbiamo a disposizione molti più strumenti per insegnare la materia ai nostri alunni. La tecnologia in questo ci favorisce perché mette a nostra disposizione programmi adatti fin dall’infanzia, che si evolvono man mano che cresce l’età del bambino, rendendo l’apprendimento della matematica molto più varia, interessante, interattiva e divertente rispetto al passato. Dobbiamo però essere consapevoli che quello che noi oggi stiamo studiando è solo il punto di partenza, in quanto la tecnologia si evolve così velocemente che dobbiamo cercare di essere sempre aggiornati e fornire così ai nostri alunni strumenti didattici al passo con i tempi. LA MATEMATICA NON E’ UN GIOCO, MA SI PUO’ IMPARARE ANCHE GIOCANDO