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Il diritto di guerra
Il diritto di guerra 11.11.2010 Ambito di applicazione • Inizio dell’applicazione del regime: - dichiarazione di guerra (III Convenzione dell’Aja del 1907) - sopravvenienza di un conflitto armato anche in assenza di dichiarazione (c.f. artt. 1-4 l. 1415/1938) • Fine: – (cessate il fuoco, armistizio), accordo di pace, dichiarazione unilaterale Posizione degli Stati terzi • Neutralità : V e XIII Convenzione dell’Aja del 1907 • Non belligeranza • Ruolo del Consiglio di sicurezza Diritto internazionale umanitario • Regole convenzionali – Convenzioni sul trattamento delle persone non immediatamente coinvolte nelle attività belliche (“Diritto di Ginevra”) (obbligo di “rispettare e far rispettare” le Convenzioni; ruolo delle “Potenze protettrici”, e della Croce Rossa Internazionale; obbligo di reprimere le violazioni gravi delle Convenzioni) – Convenzioni relative alla conduzione delle ostilità (“Diritto dell’Aja”) (divieto di uso di armi o metodi di guerra; salvaguardia del patrimonio culturale) Regole consuetudinarie • “Clausola Martens” (Preambolo alla Convenzione IV relativa alle leggi e agli usi della guerra terrestre, L’Aja, 1907): “In attesa che venga promulgato un Codice più completo delle leggi relative alla guerra, le Alte Parti contraenti reputano opportuno dichiarare che, nei casi non compresi dalle disposizioni regolamentari da esse adottate, le popolazioni e i belligeranti rimangono sotto la tutela e sotto l’imperio dei principi del diritto delle genti, quali risultano dagli usi stabiliti tra nazioni civili, dalle leggi dell’umanità e dalle esigenze della pubblica coscienza” Art. 3 comune alle Convenzioni di Ginevra • In the case of armed conflict not of an international character occurring in the territory of one of the High Contracting Parties, each Party to the conflict shall be bound to apply, as a minimum, the following provisions: (1) Persons taking no active part in the hostilities, including members of armed forces who have laid down their arms and those placed ' hors de combat ' by sickness, wounds, detention, or any other cause, shall in all circumstances be treated humanely, without any adverse distinction founded on race, colour, religion or faith, sex, birth or wealth, or any other similar criteria. To this end, the following acts are and shall remain prohibited at any time and in any place whatsoever with respect to the above-mentioned persons: (a) violence to life and person, in particular murder of all kinds, mutilation, cruel treatment and torture; (b) taking of hostages; (c) outrages upon personal dignity, in particular humiliating and degrading treatment; (d) the passing of sentences and the carrying out of executions without previous judgment pronounced by a regularly constituted court, affording all the judicial guarantees which are recognized as indispensable by civilized peoples. (2) The wounded and sick shall be collected and cared for. An impartial humanitarian body, such as the International Committee of the Red Cross, may offer its services to the Parties to the conflict. The Parties to the conflict should further endeavour to bring into force, by means of special agreements, all or part of the other provisions of the present Convention. The application of the preceding provisions shall not affect the legal status of the Parties to the conflict. Repressione delle violazioni • Obbligo di repressione delle violazioni gravi del diritto di guerra da parte dei tribunali nazionali (art. 49 I Convenzione di Ginevra) • Tribunali penali internazionali • Tribunali “ibridi”