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La civiltà cretese - Liceo Classico D`Annunzio Pescara

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La civiltà cretese - Liceo Classico D`Annunzio Pescara
Realizzato da : Chiara Fierini, Matilde de Pompeis,
Mariachiara Di Fiore , Letizia Di Fabio, Ludovica Santarelli,
Carlotta Torino- Rodriguez
Classe IV D a.s. 2015-2016
• L’isola di Creta si trova a sud-est della Grecia,in
una posizione ottimale per il commercio con
la Penisola Anatolica e quella Ellenica.
• È un’isola montuosa ricca di porti naturali. Ci
sono segni di danni causati dai terremoti in
molte città minoiche e di assestamento del
terreno e sommersione dovute alle placche
tettoniche in continuo movimento.
•
•
•
•
Creta è la più grande isola della
Grecia
Ha una forma stretta e lunga e
separa il Mar Egeo dal Mar Libico
Il terreno è prevalentemente
montuoso
•
Anticamente l’isola era divisa in
almeno 8 unità politiche
•
Il nord si pensava, fosse stato
governato da Cnosso
•
Il sud da Festo
•
La parte centro-orientale da Mallia
Le coste sono molto frastagliate
• L’attività principale era il commercio, che grazie alla posizione strategica era
molto prospero.
• Scambiavano, con gli altri popoli del mediterraneo e della Mesopotamia,
molti prodotti come armi, utensili e ornamenti realizzati in bronzo, oro e
argento.
• Commerciavano vasellame in ceramica di cui erano abili artigiani
• Si dedicavano all’allevamento del bestiame,all’agricoltura, alla caccia e alla
pesca
• Con i Cretesi si diffuse la coltivazione dell’olivo e della vite che producevano
rispettivamente olio e vino. Inoltre l’olio veniva usato come tonificante per i
muscoli
• Creta vantava un gran numero di artigiani, non solo abili vasai ma anche
conciatori di pelli, tintori, incisori di avorio, intagliatori di gemme,fabbri e
orafi
•
Nel 1893 Evans, dopo alcuni
•
anni di lavoro portò alla luce
non solo ciò che rimaneva di
un antico palazzo, ma i resti
di una civiltà
completamente nuova, per
la quale coniò il termine
«minoica» dal nome del re
leggendario.
Le fasi delle varie ricerche
sono descritte nel libro di
Evans il palazzo di Minosse a
Cnosso
La scoperta del palazzo di Cnosso sull’isola
di Creta si deve a sir Arthur Evans, storico
ed archeologo Inglese, pioniere delle
ricerche sulla civiltà minoica
• La storia di Creta è una storia molto antica, infatti era abitata già dal
neolitico.
• I tratti più importanti della storia cretese iniziano nel 2200 a.C. quando i
nativi cominciarono a costruire i primi palazzi
• Questo è un periodo molto importante perché segna la scissione tra un
momento iniziale in cui si viveva in villaggi dediti all’agricoltura e alla
pastorizia e un altro momento in cui comincia a nascere l’agglomerato
urbano. Si crea dunque un’ architettura pianificata, con reti stradali,
acquedotti e reti fognarie al cui centro di tutto c’era il palazzo.
• Nasce dunque l’età dei palazzi
• Intorno al 2000 a.C. furono costruiti imponenti palazzi tra cui quelli di Cnosso
e Festo. Questo segna la fine della fase neolitica.
• La struttura dei palazzi era labirintica a tal punto che in pochi riuscivano ad
orientarsi al suo interno. Secondo Evans è stata proprio questa caratteristica
ad ispirare il mito del labirinto e del Minotauro.
• La costruzione dei palazzi richiedeva una grande manodopera che veniva
fornita dagli schiavi; simbolo di una classificazione sociale
• Alla fase palaziale, segue un altro periodo, quello neopalaziale, durante il
quale i palazzi vennero distrutti da eventi naturali e in seguito ricostruiti
• Infine troviamo la fase micenea, dove i cretesi vennero conquistati dalla
popolazione dei micenei
• La società cretese era governata da un re, al di sotto del quale sottostavano i
sacerdoti, aristocrazia
e le classi inferiori formate da mercanti,
contadini e artigiani. Infine c’erano gli schiavi.
• A differenza di ciò che accadeva in altre epoche, come negli egiziani e nei
babilonesi, a Creta le classi sociali superiori non opprimevano quelle inferiori e
queste ultime non vivevano in condizioni particolarmente difficili
• La donna ebbe un ruolo importante: partecipava
Alla vita sociale e religiosa, ai giochi e alla caccia
• Il palazzo di Cnosso era
il centro di una civiltà
che si estendeva in tutta
l’isola.
• È formato da un cortile
centrale e vari ambienti
disposti su più piani,
sfruttando le
ondulazioni del terreno.
• Al suo interno sono
conservati numerosi
affreschi, simbolo di
una civiltà legata
all’arte.
• Una particolarità
del palazzo di
Cnosso è
l’assenza di mura
di cinta. Infatti le
città non erano in
guerra tra loro e
non temevano
attacchi da parte
di altri popoli
perché
controllavano il
movimento delle
navi grazie alla
supremazia della
flotta
(talassocrazia)
• Il Minotauro è una figura della mitologia Greca, un essere metà uomo e metà
toro. Era il figlio del toro di Creta e di Parsifae,regina di Creta.
• La leggenda narra che Minosse,re di Creta, pregò Poseidone di inviargli un
bellissimo toro, promettendo di sacrificarlo in suo onore. Ma il toro era troppo
bello e Minosse ci ripensò. Poseidone lo venne a sapere e punì il re e fece
innamorare Parsifae del toro. Dalla loro unione nacque il Minotauro.
• Minosse fece rinchiudere il Minotauro nel labirinto di Cnosso, costruito da
Dedalo.
• Ogni nove anni 7 giovani e 7 fanciulle di Atene dovevano essere offerti in pasto
al Minotauro. Teseo, figlio del re Egeo,si offrì volontario con l’intenzione di
uccidere il mostro. Arianna , figlia di Minosse, si innamorò perdutamente del
giovane Teseo e per evitare che venga ucciso dona lui un filo, il famoso ‘’filo di
Arianna’’, in modo che il giovane possa uscire dal labirinto.
• Teseo sconfisse il Minotauro e salpò con la bella Arianna alla volta di Atene,
montando vele bianche in segno di vittoria. Più avanti Teseo abbandonò Arianna
su un’ isola.
• Poseidone,scagliò una tempesta contro la nave, squarciandone le vele e
obbligando Teseo a montare quelle nere,segno di sconfitta. Il padre Egeo vide il
simbolo di sconfitta e adirato, decise di buttarsi in mare
• Quando Minosse scoprì che il Minotauro era
stato ucciso, si infuriò con il costruttore del
labirinto, l’architetto Dedalo, e lo rinchiuse
insieme al figlio Icaro
• La leggenda narra che Dedalo, uomo molto
ingegnoso, riuscì a costruire, per sé e per il
figlio, delle ali con le penne degli uccelli, che
tenne insieme con della cera. Così
abbandonarono il palazzo.
• Però Icaro, nonostante le raccomandazioni del
padre, volò troppo vicino al sole e il calore
sciolse la cera, facendolo precipitare in mare.
• A Creta aleggia anche il mito di Europa,
principessa fenicia rapita da Zeus per la sua
bellezza.
• Zeus, per attirare la ragazza, si trasformò in
un bellissimo toro bianco mentre la
fanciulla era intenta a raccogliere i fiori con
le ancelle.
• La giovane Europa si avvicinò incuriosita
dalla mansuetudine dell’animale,
incominciò ad accarezzarlo e gli salì in
groppa
• Zeus subito fuggì attraversando il mare,
giungendo all’isola di Creta. Dalla loro
unione nacque Minosse
• Nell’isola di creta sono stati ritrovati vari tipi di scrittura , la più antica è di tipo
geroglifico attestata nel disco di Festo ed è risalente al 2000 a.C., ma non è ancora
stata decifrata.
• Poi è seguita un tipo di scrittura più semplice, in parte sillabica e in parte
pittografica, detta lineare A, che gli studiosi sono in grado di leggere in piccola
parte.
• Nel XV sec a.C. l’isola venne invasa dai micenei che modificarono la scrittura
dando vita alla lineare B, decifrata nel 1952 da Michael Ventris e che la riconobbe
come un’arcaica forma di greco antico.
• I Cretesi erano politeisti: le divinità più importanti erano la deamadre e il Toro. Tutte le divinità venivano rappresentate dal resacerdote.
• Il valore della donna è testimoniato dalla religione: la divinità
più importante del pantheon cretese era la deamadre,protettrice della terra e della fertilità e adorata anche
come signora della montagna o signora dei serpenti.
• Centrali sono anche il culto delle pietre sacre e quello dell’ascia
biforcuta legato al simbolo del toro.(tauromachia=battaglia
contro i tori) Anche l’autorità reale era legata al dio-toro: il
mìnos è il re-sacerdote, rappresentante del Minotauro.
• L’arte era presente in ogni forma della vita quotidiana, dai vasellami
finemente decorati, alle statue votive religiose, dall’architettura dei palazzi
agli affreschi ornamentali e in tutto l’artigianato locale, simbolo di grande
ricercatezza.
• Infatti anche nelle abitazioni più modeste sono state ritrovate anfore di
eccellente fattura e riccamente decorate
• L’arte minoica riflette sempre un grande interesse per il mondo circostante,
specialmente per la natura: sono abbondanti le raffigurazioni di piante come
fiori di loto, gigli e palme ma anche soggetti animali come pesci e molluschi.
Tali soggetti sono sempre raffigurati con colori vivaci e brillanti che
testimoniano il benessere e lo spirito gioioso della popolazione
• 1500 a.C: serie di cataclismi di dimensioni apocalittiche, che misero in
difficoltà l’organizzazione palaziale
• 1400 a.C: forse i Micenei, popolo che si era nel frattempo instaurato in
Grecia, grazie alla loro potenza militare conquistano l’isola e si insediano
nei palazzi, senza però stravolgere l’assetto del paese
• 1200 a.C: definitiva fine della civiltà minoica a causa dell’eruzione
vulcanica nell’isola di Thera (l’odierna Santorini)
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