intubazione da sveglia con fibrobroncoscopio in paziente
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intubazione da sveglia con fibrobroncoscopio in paziente
INTUBAZIONE DA SVEGLIA CON FIBROBRONCOSCOPIO IN PAZIENTE OBESA CON VIE AEREE DIFFICILI: CASE REPORT Bianchetti S.*, Castellani M.°, Di Marco C.°, Alfonsi B.*, Fionda D.°, Marzilli C.*, Ciccozzi A.*, Paladini A.*, Marsili I.*, Ciccone A.¹, Petrini F.°, Piroli A.*, Marinangeli F.* * Università degli Studi Di L’Aquila, Scuola di Specializzazione di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva ° Scuola di Specializzazione Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, Università “G. D’Annunzio” Chieti- Pescara, sede aggregata di L’Aquila ¹ U.O.C. di Anestesia e Rianimazione a D.O. – Ospedale Regionale S. Salvatore, L’Aquila INTRODUZIONE La prevalenza dell’obesità (indice di massa corporea-BMI- > 30 kg/m2) è in crescita sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, portando ad un aumento del numero di pazienti obesi che richiedono un’anestesia generale. I pazienti obesi sono ad aumentato rischio di complicanze anestesiologiche e l'intubazione tracheale può risultare più difficile. L’utilizzo di un fibrobroncoscopio flessibile (FBS) è raccomandato come metodo alternativo di intubazione nei pazienti con vie aeree difficili. CASE REPORT Donna, 31 anni, BMI=46,5 da sottoporre ad intervento di sleeve gastrectomy laparoscopica per obesità patologica. In anamnesi storia di intubazione tracheale fallita per cui è stato necessario posticipare l’intervento chirurgico e programmare intubazione orotracheale con FBS. All’esame fisico la paziente presentava Mallampati IV, distanza tireo-mentoniera < 6 cm, apertura della bocca = 3 cm, collo ipomobile, micrognazia, circonferenza del collo 49 cm. In considerazione della storia clinica, si decideva, in accordo con la paziente, per un’intubazione con FBS da sveglia in respiro spontaneo secondo l’algoritmo sulle vie aeree difficili dell’American Society of Anestesiologist. Dopo sedazione con midazolam 2 mg ev e remifentanil 0,05 mcg/Kg/min ed applicazione topica di lidocaina spray 2% sulla mucosa orale, si procedeva a fibrobroncoscopia attraverso il cavo orale. Quando la punta del fibrobroncoscopio è giunta a livello della carena, è stato inserito il tubo endotracheale di diametro 7,5 mm precedentemente lubrificato. L’intubazione è risultata semplice, di breve durata e l’ossigenazione è stata mantenuta adeguata durante tutta la procedura. Dopo aver visualizzato il corretto posizionamento del tubo, è stato somministrato propofol 2 mg/kg e bromuro di rocuronio 0,6 mg/Kg. Il mantenimento dell’anestesia è stato garantito con sevoflurane e remifentanil e la paziente è stata stabile per tutta la durata dell’intervento (150 minuti). Al termine dello stesso, in assenza di paralisi neuromuscolare residua (TOF=90%) e con attività respiratoria regolare, si procedeva ad estubazione orotracheale. Dopo un adeguato periodo di osservazione in recovery room, la paziente è stata trasferita nel reparto di appartenenza dove ha proseguito la degenza senza complicanze. CONCLUSIONI La gestione delle vie aeree nei pazienti obesi deve considerare la tecnica anestesiologica, la tecnica di ossigenazione disponibile in caso di prevedibile ventilazione in maschera difficile e la tecnica appropriata di intubazione tracheale (fibrobroncoscopia o videolaringoscopia), secondo lo stato del paziente e la sua volontà. L’intubazione tracheale assistita con FBS con paziente in respiro spontaneo è stato uno dei progressi più importanti nella gestione delle vie aeree difficili. Questa si è consolidata come una delle tecniche più sicure e risolutive nei soggetti con vie aeree difficili avendo il vantaggio di una visualizzazione diretta dell’albero respiratorio ed essendo ben tollerata e poco traumatica per il paziente. BIBLIOGRAFIA 1. Nicholson A, Smith AF, Lewis SR, Cook TM. Tracheal intubation with a flexible intubation scope versus other intubation techniques for obese patients requiring general anaesthesia. Cochrane Database Syst Rev. 2014 Jan 17;1:CD010320. 2. Updated by the Committee on Standards and Practice Parameters; Apfelbaum, Jeffrey L. M.D.; (Chair); Hagberg, Carin A. M.D.; Caplan, Robert A. M.D.; (Chair); Blitt, Casey D. M.D.; Connis, Richard T. Ph.D.; Nickinovich, David G. Ph.D.; Hagberg, Carin A. M.D.; The previous update was developed by the American Society of Anesthesiologists Task Force on Difficult Airway Management; Caplan, Robert A. M.D.; (Chair); Benumof, Jonathan L. M.D.; Berry, Frederic A. M.D.; Blitt, Casey D. M.D.; Bode, Robert H. M.D.; Cheney, Frederick W. M.D.; Connis, Richard T. Ph.D.; Guidry, Orin F. M.D.; Nickinovich, David G. Ph.D.; Ovassapian, Andranik M.D. Practice Guidelines for Management of the Difficult Airway: An Updated Report by the American Society of Anesthesiologists Task Force on Management of the Difficult Airway. Anesthesiology: February 2013 - Volume 118 - Issue 2 - p 251–270 3. Langeron , Birenbaum A, Le Sachè F, Raux M. Airway management in obese patient. Minerva Anestesiol. 2013 Oct 14. 4. Botana M, Fernández-Villar A, Leiro V, Represas C, Méndez A, Piñeiro L. Tracheal intubation guided by fibrobronchoscopy in patients with difficult airway. Predictive factors of the outcome. Med Intensiva. 2009 Mar;33(2):68-73