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Il Bilancio di Previsione degli Enti locali Biella, 14 dicembre 2013 Il bilancio di previsione Il bilancio annuale di previsione è il documento fondamentale per la gestione dell’ente locale e, insieme agli allegati (in particolare la Relazione previsionale e programmatica), consente di esplicare la funzione programmatoria della gestione, per la realizzazione degli obiettivi prefissati . La sua disciplina è interamente prevista all’interno del Testo Unico degli Enti locali (D.Lgs. 267/2000) Questo strumento contabile è redatto in termini di competenza e si riferisce all’anno finanziario Nella redazione del Bilancio gli Enti dovranno rispettare i principi contabili indicati nell’articolo 162 del Testo Unico I principi di Bilancio secondo l’ordinamento finanziario contabile art. 162 T.U.E.L. UNITA’ Esprime una caratteristica fondamentale del bilancio: il totale delle entrate iscritte in via previsionale finanzia indistintamente il totale delle spese, con le eccezioni di legge (fondi vincolati soprattutto); ANNUALITA’ l’unità temporale della gestione è l’anno finanziario, dal 1° gennaio al 31 dicembre, ne consegue che non si possono effettuare accertamenti di entrata ed impegni di spesa riferiti all’esercizio scaduto; UNIVERSALITA’ afferma che tutte le entrate e le spese dell’ente devono essere rappresentate in bilancio, escludendo ogni possibile gestione fuori bilancio; INTEGRITA’ Tutte le entrate sono iscritte in bilancio al lordo delle spese di riscossione a carico degli EE.LL. e di eventuali altre spese connesse, per esempio: se si prevede che l’accertamento di una determinata imposta procurerà un gettito di 100 ma bisognerà sostenere spese per 5, non bisognerà iscrivere l’entrata per 95, ma registrare un’entrata per 100 e una spesa per 5. VERIDICITA’ E ATTENDIBILITA’ Attiene alla verifica puntuale delle previsioni che devono essere fondate su atti presupposto individuati e certi (legge, regolamento, contratti, convenzioni…). L’attendibilità rafforza il principio della veridicità e consiste nella verifica della congruità delle previsioni che sono sorrette da parametri e valutazioni oggettive collegate alla realtà in cui l’Ente è chiamato ad operare. PAREGGIO FINANZIARIO Il bilancio deve essere deliberato in pareggio finanziario, ossia, il totale delle entrate deve essere uguale al totale delle spese e fare riferimento all’intera gestione del bilancio. PUBBLICITA’ Questo principio comporta che gli EE.LL. devono rendere conoscibili alla collettività i dati contenuti nei documenti dei bilanci. PREDISPOSIZIONE ED APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 1^ FASE – PREDISPOSIZIONE Il responsabile del servizio finanziario provvede ad effettuare la sintesi contabile delle richieste delle varie dotazioni, in entrata ed in uscita, indicate da parte dei rispettivi dirigenti sulla base degli obbiettivi e delle indicazioni fornite da parte della Giunta dell’ente. 2^ FASE - APPROVAZIONE La Giunta provvede ad approvare i relativi schemi sia del Bilancio di previsione sia del Bilancio pluriennale, oltre alla relazione previsionale e programmatica, con propria deliberazione. In tal modo, viene resa ufficiale e concreta la proposta di documento finanziario e contabile, che viene così fatta propria da parte dell’organo esecutivo, chiamato a proporre lo schema di Bilancio al Consiglio. 3^ FASE - ESAME DELL’ORGANO DI REVISIONE I sopra citati documenti di bilancio vengono poi messi a disposizione dell’organo di revisione per l’esame del relativo parere. Ottenuto il parere, tutta la documentazione viene sottoposta all’esame del Consiglio. 4^ FASE – ESAME DA PARTE DEL CONSIGLIO E APPROVAZIONE Verifica dei documenti di bilancio da parte dei componenti dell’organo consiliare; questa verifica può confluire poi nella possibilità, da parte dei singoli consiglieri, di presentare, nei termini e nelle modalità indicate dal Regolamento di Contabilità dell’ente, appositi emendamenti al bilancio. Si procede all’approvazione del Bilancio di Previsione entro il 31 dicembre dell’anno che precede quello di riferimento (art. 151 T.U.) , la delibera diventa esecutiva dopo 10 giorni dalla pubblicazione all’Albo Pretorio (non c’è più l’esame da parte del Co.Re.Co.). MANCATA APPROVAZIONE DEL BILANCIO L.75/2002 art. 2 Legge di conversione del D.L. 13/2002 recante “Disposizioni urgenti per assicurare la funzionalità degli EE.LL.” SE LA GIUNTA NON PREDISPONE LO SCHEMA DI BILANCIO ENTRO IL TERMINE PREVISTO DAL REGOLAMENTO DI CONTABILITA’ PER ESSERE APPROVATO DAL CONSIGLIO… Il Prefetto nomina un Commissario ad acta affinché predisponga d’ufficio per sottoporlo al Consiglio SE IL CONSIGLIO NON APPROVA IL BILANCIO NEI TERMINI DI LEGGE Il Prefetto assegna un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce all’amministrazione con un commissario prefettizio e questo prevede lo scioglimento del Consiglio NB: Normativa applicabile in caso di mancata disciplina della fattispecie da parte dello Statuto. Art. 163 TUEL – Esercizio provvisorio e Gestione provvisoria SE IL TERMINE DI BILANCIO E’ STATO PROROGATO DA NORME STATALI AD UNA DATA SUCCESSIVA AL 31 DICEMBRE IN DODICESIMI (3° comma) - E’ consentito effettuare mensilmente spese non superiori a 1/12 delle somme previste nel bilancio deliberato. N.B. Sono escluse le spese regolate alla legge (personale, rate di mutui, imposte, scadenze contrattuali) o non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi. SE NON E’ STATO DELIBERATO IL BILANCIO ENTRO IL 31DICEMBRE (O ENTRO IL TERMINE SUCCESSIVO STABILITO DA NORME STATALI) (2° comma) - E’ limitata all’assolvimento delle obbligazioni già assente delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge al pagamento delle spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni imposte e tasse ed in generale limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente. CARATTERISTICHE DEL BILANCIO Art. 164 T.U.E.L. CARATTERE AUTORIZZATORIO ossia tutte le spese e tutte le entrate possono essere effettuate se ed in quanto previste dal bilancio UNITA’ ELEMENTARE DELL’ENTRATA: RISORSA UNITA’ ELEMENTARE DELLA SPESA: INTERVENTO STRUTTURA DEL BILANCIO art. 165 T.U.E.L. ENTRATA SPESA Ripartita in: Ripartita in: -Titoli -Categorie -Risorse -Titoli -Funzioni -Servizi -Interventi Classificazione delle entrate TITOLI: SECONDO LA NATURA DELL’ENTRATA CATEGORIA: SECONDO LA TIPOLOGIA DELLE ENTRATE ALL’INTERNO DELLA FONTE DI PROVENIENZA RISORSE: OGGETTO DELL’ENTRATA I 6 TITOLI DELLE ENTRATE Titolo I: Entrate tributaria Titolo II: Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione Titolo III: Entrate extra-tributarie Titolo IV: Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti Titolo V: Entrate derivanti da accensione di prestiti Titolo VI: Entrate da servizi per c/terzi Entrate TITOLO I: Entrate Tributarie Categoria 1: imposte Categoria 2: tasse Categoria 3: tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie TITOLO II: Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato., della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione Categoria 1: entrate derivanti da trasferimenti correnti dello Stato Categoria 2: entrate derivanti da trasferimenti correnti della Regione Categoria 3: entrate da trasferimenti derivanti dalla Regione per funzioni delegate Categoria 4: entrate da trasferimenti da Organismi comunitari e internazionali Categoria 5: entrate da trasferimenti correnti da parte di altri enti del settore pubblico Entrate TITOLO III: Entrate extra-tributarie Categoria 1: proventi dei servizi pubblici Categoria 2: proventi dei beni dell’ente Categoria 3: interessi su anticipazioni e crediti Categoria 4: proventi alle aziende speciali e partecipate, dividendi di società Categoria 5: proventi diversi TITOLO IV: Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti Categoria 1: alienazione di beni patrimoniali Categoria 2: trasferimenti di capitali dallo Stato Categoria 3: trasferimenti di capitali dalla Regione Categoria 4: trasferimenti di capitali da altri enti del settore pubblico Categoria 5: trasferimenti di capitali da altri soggetti Categoria 6: riscossione di crediti Entrate TITOLO V: Entrate derivanti da accensione di prestiti Categoria 1: anticipazioni di cassa Categoria 2: finanziamenti a breve termine Categoria 3: assunzioni di mutui e prestiti Categoria 4: emissione di prestiti obbligazionari TITOLO VI : Entrate da servizi per conto terzi Classificazione delle SPESE TITOLI: aggregano le spese in base alla loro natura e destinazione economica. FUNZIONI: individuano le spese in relazione alla tipologia delle attività espletate dall’ente locale. Quindi le funzioni di un Comune saranno in parte diverse da quelle della Provincia. SERVIZI: si intende sia il reparto organizzativo composto di persone e mezzi, sia le attività che ne fanno capo per l’esercizio di una funzione propria. Si fa coincidere con il centro di responsabilità. INTERVENTI: natura economica dei produttivi nell’ambito di ciascun servizio. fattori SPESE titolo I: spese correnti titolo II: spese in conto capitale titolo III: spese per rimborso prestiti titolo IV: spese per servizi per c/ terzi Le fasi di entrata e spesa ENTRATA SPESA •Accertamento •Impegno •Riscossione •Liquidazione •Versamento •Ordinazione •Pagamento Accertamento art. 179 TUEL Con questa fase viene verificata: 1) la verifica dell’esistenza del credito 2) l’esistenza di un titolo giuridico atto a comprovarlo 3) l’individuazione del debitore 4) la quantificazione della somma da incassare 5) la fissazione della data di scadenza del credito 6) la verifica della documentazione atta a comprovare i punti precedenti Avviene in modo diverso in relazione al diverso tipo di entrata -per le entrate di carattere tributario avviene a seguito di emissione di ruoli o a seguito di altre forme stabilite dalla legge; -per le entrate patrimoniali e per quelle provenienti dalla gestione dei servizi a carattere produttivo e di quelli connessi a tariffe o contribuzione dell’utenza, è effettuato a seguito di acquisizione diretta, di emissioni di liste di carico o di ruoli; -per le entrate relative a partite compensative delle spese, avviene in corrispondenza dell’assunzione del relativo impegno di spesa; -per le altre entrate, avviene mediante contratti, provvedimenti giudiziari o atti amministrativi specifici. Riscossione art. 180 consiste nell’effettivo introito, da parte del Tesoriere dell’ente o di altri eventuali incaricati, della riscossione delle somme dovute all’Ente Come avviene? sulla base di un “ordinativo di incasso” detta REVERSALE, sottoscritto dal Responsabile del servizio finanziario, nei modi e nei tempi stabiliti dal Regolamento di contabilità dell’Ente Che cosa contiene? L’ordinativo deve contenere i seguenti elementi: A) B) C) D) E) F) G) H) l’indicazione del debitore; l’ammontare della somma da riscuotere; la causale; gli eventuali vincoli di destinazione delle somme; l’indicazione della risorsa o del capitolo di bilancio cui è riferita l’entrata, distintamente per residui o competenza; la codifica; il numero progressivo; l’esercizio finanziario e la data di emissione VERSAMENTO consiste nell’effettivo trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell’Ente da parte degli incaricati della riscossione” nei termini e nei modi fissati dalle disposizioni vigenti e da eventuali accordi convenzionali” intervenuti tra l’ente ed il tesoriere (art.181 T.U.). Impegno art. 183 TUEL CHE COSA SI DETERMINA? -™ la somma da pagare -™ il soggetto creditore di detta somma - si costruisce il vincolo sulle previsioni di Bilancio, nell’ambito delle disponibilità finanziarie si costituisce automaticamente impegno per: -Trattamento economico tabellare del personale dipendente e relativi oneri riflessi -Rate di ammortamento di mutui e prestiti -Spese scaturenti da contratti od obblighi di legge -Le spese indicate i n c o n t o c a p i t a l e ( art. 183, comma finanziate nei seguenti modi: a) con l'assunzione di mutui a specifica destinazione si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare del mutuo, contratto o già concesso, accertato in entrata (idem prestiti obbligazionari); b) con quota dell'avanzo di amministrazione si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare dell'avanzo di amministrazione accertato; c) con entrate proprie si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare delle entrate accertate. 5) si considerano impegnate ove sono -Si considerano altresi' impegnati gli stanziamenti per spese correnti e per spese di investimento correlati ad accertamenti di entrate aventi destinazione vincolata per legge. Liquidazione art. 184 TUEL A CHI COMPETE? CHE COSA SI DETERMINA? L’AMMONTARE DELLA SOMMA CERTA E LIQUIDA DA PAGARE ENTRO I LIMITI DELL’IMPEGNO DI SPESA ALL’UFFICIO CHE HA DATO ESECUZIONE AL PROVVEDIMENTO DI SPESA ED E’ SOTTOSCRITTA DAL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PROPONENTE CONTROLLO DELLA FATTURA E DELL’IMPORTO Ordinazione art. 185 TUEL Disposizione contenuta in un “mandato di pagamento” rivolta al tesoriere perché provveda al pagamento delle spese Da chi è sottoscritto? dal dipendente abilitato in base al Regolamento di Contabilità e controllato dal servizio finanziario Che cosa contiene? A. Il numero progressivo del mandato per esercizio finanziario; B. La data di emissione; C. L’intervento o il capitolo per i servizi per conto di terzi sul quale la spesa è allocata e la relativa disponibilità, distintamente per competenza o residui; D. La codifica; E. L’indicazione del creditore e, se si tratta di persona diversa, del soggetto tenuto a rilasciare quietanza, nonché, ove richiesto, il relativo codice fiscale o la partita IVA; F. L’ammontare della somma dovuta e la scadenza, qualora sia prevista dalla legge o sia stata concordata con il creditore; G. La causale e gli estremi dell’atto esecutivo che legittima l’erogazione della spesa H. Le modalità agevolative di pagamento se richieste dal creditore: accredito in c/c bancario, assegno circolare ecc.. PAGAMENTO ART. 185 T.U.E.L. E’ l’uscita materiale di somme di denaro dalle casse dell’Ente Tracciabilità dei flussi Finanziari L. 136/2010 Le variazioni al bilancio (art. 175 Tuel) • Sono di competenza del Consiglio • Possono essere effettuate fino al 30 novembre • In via d’urgenza possono essere adottate dalla Giunta salvo ratifica entro 60 gg dal Consiglio Il fondo di riserva (Art.166 TUEL) • Viene iscritto nel bilancio di previsione un importo non inferiore allo 0,30% e non superiore al 2% del totale delle spese correnti previste in bilancio • E’ utilizzato con deliberazione della Giunta, poi comunicata al consiglio, nel caso si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni di spesa corrente si rivelino insufficienti I RESIDUI ATTIVI art. 189 T.U. SOMME ACCERTATE E NON RISCOSSE ENTRO IL TERMINE DELL’ESERCIZIO PASSIVI art. 190 t.u. SOMME IMPEGNATE E NON PAGATE ENTRO ILTERMINE DELL’ESERCIZIO Ai fini di una più puntuale applicazione del principio di “veridicità” la norma prevede, nel terzo comma dell’articolo 228, il riaccertamento annuale di tutti i residui prima del loro inserimento nel conto del bilancio, consistente nella revisione delle ragioni del loro mantenimento, in tutto o in parte. Gli equilibri di bilancio Il bilancio, oltre ad essere deliberato in pareggio finanziario, deve assicurare un equilibrio di parte corrente, nel senso che le previsioni delle entrate correnti (Titolo I, II e III delle entrate) devono essere superiori od uguali alle previsioni delle spese correnti (Titolo I della spesa) sommate alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti obbligazionari. Gli equilibri di bilancio Esistono altri tre equilibri : 1) Corrispondenza tra le previsioni e gli accertamenti d’entrata e le previsioni e gli impegni di spesa per i servizi conto terzi 2) Corrispondenza tra le previsioni di entrata a destinazione vincolata e le previsioni delle spese che finanziano 3) Equilibrio tra le somme destinate a finanziare gli investimenti e la previsione di spesa in conto capitale I principi contabili nella gestione del Bilancio Art. 191 Regole per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese (solo se sussiste impegno contabile, comunicazione impegno di spesa, riconoscimento entro 30gg. per lavori pubblici di somma urgenza) Art. 193 Salvaguardia degli equilibri di bilancio (verifica almeno una volta l’anno entro 30/09, con eventuale conseguenti azioni) Art. 194 Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio (da parte del Consiglio, in particolare per beni e servizi acquisiti in violazione alle regole sugli impegni di spesa) Art. 195 Utilizzo di entrate a specifica destinazione (con delibera preventiva di Giunta) Art. 191 TUEL Regole per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese Stabilisce che gli EE.LL. possono effettuare spese solo quando c’è regolare assunzione dell’impegno contabile registrato sul competente intervento o capitolo del bilancio e vi sia l’attestazione di copertura finanziaria Sono necessari i seguenti elementi: - l’impegno contabile, - la comunicazione dell’impegno ai terzi interessati - l’attestazione di copertura finanziaria LL’’uunniiccaa eccezione riguarda i lavori pubblici di somma urgenza che possono essere ordinati anche senza presupposti necessari, purché regolarizzati entro i termini previsti dalla norma Art. 193 TUEL Salvaguardia degli equilibri di bilancio Gli EE.LL. rispettano durante la gestione e nelle variazioni di bilancio il pareggio finanziario e tutti gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento degli investimenti, secondo le norme contabili recate dal testo unico (1° comma) Con la periodicità prevista dal regolamento di contabilità dell’ente locale e, comunque almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno, l’organo consiliare provvede ad effettuare la ricognizione sulllo stato di attuazione dei programmi. Pertanto, il Consiglio provvede con formale delliibera a quanto segue: -effettua ricognizione sullo stato di attuazione di programmi, -ripiana gli eventuali debiti fuori bilancio; -ripiana l’eventuale disavanzo di amministrazione risultante dal rendiconto, -ripristina l’equilibrio nel caso in cui i dati della gestione facciamo prevedere un disavanzo di amministrazione o di gestione Per i predetti provvedimenti di riequilibrio gli EE.LL. possono utilizzare per 3 anni, compreso quello in corso, tutte le entrate e le disponibilità (quale l’avanzo di amministrazione) ad eccezione di quelle provenienti da prestiti, quelle aventi specifica destinazione e quelle provenienti da alienazione di beni patrimoniali Art. 194 Riconoscimento di legittimità di “debiti fuori bilancio” Le spese assunte senza regolare formalità dell’impegno costituiscono debiti fuori bilancio. Di tali debiti ne rispondono gli amministratori, funzionari o responsabili di servizio È prevista una giustificata eccezione a tale principio per determinati debiti fuori bilancio in relazione ai quali non è oggettivamente rinvenibile alcuna responsabilità di amministratori e, per i quali è possibile procedere al riconoscimento da parte degli EE.LL. e al loro ripianamento con i provvedimenti di riequilibrio e/o con il ricorso ai mutui I DEBITI FUORI BILANCIO AMMISSIBILI SONO QUELLI DERIVANTI DA: - sentenze passate in giudicato o immediatamente rese esecutive; Copertura di disavanzi di consorzi , di aziende speciali ecc… ricapitalizzazione di consorzi, aziende speciali, istituzioni e società di capitali che gestiscono pubblici esercizi; procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità Acquisizione di beni e servizi nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente Per il pagamento l’ente può provvedere anche mediante un piano di rateizzazione, della durata di tre anni finanziari compreso quello in corso, convenuto con i creditori. Art. 195 TUEL Utilizzo di entrate a specifica destinazione È prevista un’eccezione rispetto al vincolo di destinazione fissata per specifiche entrate destinate a finanziare spese specifiche gli enti locali, ad eccezione degli Enti in stato di dissesto finanziario sino all’emanazione del decreto di cui all’art. 261 comma 3, possono disporre l’utilizzo, in termini di cassa, di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti, anche se provenienti dall'assunzione di mutui con istituti diversi dalla Cassa depositi e prestiti, per un importo non superiore all'anticipazione di tesoreria disponibile ai sensi dell'articolo 222 (comma 1) E’ inoltre previsto che le entrate vincolate in questione possono essere utilizzate anche quando è stata deliberata l’alienazione del patrimonio dell’ente, con l’obbligo della reintegrazione al momento dell’avvenuta predetta alienazione (comma 4) L’utilizzo in tal senso delle predette entrate impedisce il ricorrere per una quota corrispondente all’anticipazione di tesoreria.