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crescere_arte_girasole - Provincia di Piacenza

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crescere_arte_girasole - Provincia di Piacenza
NIDO D’INFANZIA “CASA GIRASOLE”
Società Ad Personam di Besenzone
Piacenza, sabato 24 Maggio 2014
 IL CONTESTO CULTURALE E PROFESSIONALE IN CUI NASCE LA
PROGETTAZIONE DELL’ESPERIENZA EDUCATIVA PROPOSTA
- Il percorso formativo per gli operatori “PROGETTARE TRA L’ IO E IL
NOI”
- Il percorso formativo rivolto al C.P.P.
- L’analisi dei bisogni educativi specifici
- La correlazione ai valori guida del Servizio e al Progetto Pedagogico
 LE FASI DELLA PROGETTAZIONE
- Ricognizione dei bisogni educativi emergenti /individuazione delle
situazioni più complesse e problematiche
- Osservazione mirata dei bambini
- Interpretazione e significazione delle osservazioni
- Ipotesi di piste di lavoro : esperienza di atelier
- Rilanci e aggiustamenti
PROPOSTA DEL GRUPPO DI LAVORO: L’ATELIER COME CONTESTO
PROPEDEUTICO ALL’ESPRESSIONE DEL “SE”
 COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE :
la condivisione del progetto
e il recupero del materiale
 RACCORDO CON LA STORIA DEL SERVIZIO : l’atelierista
 ORGANIZZAZIONE:
- modalità di lavoro: suddivisione in tre sottogruppi
- organizzazione temporale: due incontri settimanali per tre mesi
 CRITICITA’:
necessità di ripensare il contesto e le proposte operative rivolte ad alcuni
bambini, rispetto a cui si sono verificati inceppamenti
 RUOLI DELLE FIGURE COINVOLTE:
- atelierista: competenze artistiche, raccordo tra estro e materiali
- educatrice: raccordo tra l’agire dell’atelierista, le intenzioni del percorso
proposto ed i bambini
 RIFERIMENTI FORMATIVI:
- Incontro “La cura secondo il metodo Pikler”
: coinvolgimento contrattazione
- Incontro “Atelier, creatività e dimensione estetica” : suggestioni rispetto
alle capacità manipolative e di assemblaggio dei bambini
 FASI DI REALIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA:
- conoscenza e scelta del materiale proposto
- manipolazione del colore
- creazioni con materiale naturale
- creazione tridimensionale
COMPETENZE ATTIVATE DAL GRUPPO DI LAVORO NELLE
FASI DI PROGETTAZIONE E RISIGNIFICAZIONE DELLE
SCELTE OPERATIVE
 RICOGNIZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI
•
RIFLESSIVITA’: capacità di soffermarsi e ripensare all’azione educativa svolta e a quella in divenire,
necessaria per gestire situazioni complesse e portare il singolo e il gruppo ad un livello di sviluppo
più avanzato
•
SAPERE PEDAGOGICO: conoscenza delle competenze reali e potenziali dei bambini e delle fasi di
sviluppo
•
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE DEL GRUPPO DI LAVORO: la circolarità del confronto e degli
scambi facilita l’azione riflessiva, l’arricchisce e la integra. La dimensione collegiale induce alla
consapevolezza professionale raggiungibile quando la riflessione personale è portata al confronto
 OSSERVAZIONE
•
VISIONE SISTEMICA DEL BAMBINO
•
CAPACITA’ DI OSSERVAZIONE PER SCOPI EDUCATIVI
•
CAPACITA’ DI VISIONI AMPIE E INCLUSIVE CHE SANNO CONTEMPORANEAMENTE COGLIERE IL
DETTAGLIO
 INTERPRETAZIONE E SIGNIFICAZIONE DELL’OSSERVATO


CAPACITA’ DI CONTESTUALIZZAZIONE
CAPACITA’ DI RICOMPORRE LA MOLTEPLICITA’ DI SUGGESTIONI IN UNA CORNICE DI
SIGNIFICATO PEDAGOGICO
 SCELTA DELLA PROPOSTA A LIVELLO OPERATIVO

DISPONIBILITA’ AL CONFRONTO E CONCERTAZIONE SUI CRITERI PER OPERARE SCELTE
ADEGUATE E COERENTI
 RILANCI


FLESSIBILITA’ NELL’AZIONE PEDAGOGICA
CAPACITA’ DI COGLIERE IL CAMBIAMENTO E GESTIRE L’IMPREVISTO
IL GRUPPO DI LAVORO DURANTE LA FASE OSSERVATIVA

FOCUS

TEMPI:

METODO:
DELL’OSSERVAZIONE:
la difficoltà nell’esprimere il sé, fragilità individuali,
difficoltà del gruppo nel condurre un gioco cooperativo
2 settimane di osservazione
osservazioni dell’educatore prevalentemente nei momenti
di gioco non strutturato
L’INTERPRETAZIONE DELLE OSSERVAZIONI
 RISCHIO DI VALIDAZIONE DELLA PRIMA ANALISI
 DIFFICOLTA’ DI CONCORDARE INTERPRETAZIONI E SIGNIFICAZIONI DIFFERENTI
CRITERI PER SCEGLIERE PISTE DI LAVORO ADEGUATE
 VANTAGGI DELLE OPZIONI OPERATIVE PIU’ FLESSIBILI E DELLE IPOTESI DI
LAVORO PIU’ AMPIE
RILANCI E AGGIUSTAMENTI
 MONITORAGGIO COSTANTE DELLE EVOLUZIONI DEL GRUPPO E DEI SINGOLI
 PROPOSTE DI AVANZAMENTO DEL LIVELLO DELLE COMPETENZE DEI SINGOLI
E DEL GRUPPO
DOCUMENTAZIONE DELLA PROGETTAZIONE
 MATERIALE FOTOGRAFICO
 MATERIALE INFORMALE : annotazioni delle educatrici, appunti di lavoro, che
necessitano revisione e integrazione per una una stesura formale ai fini di una
maggiore consapevolezza professionale
CRITICITA’ E CONSIDERAZIONI FINALI
 DIFFICOLTA’ NELLA FASE DI OSSERVAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI
SIGNIFICATI
 INCEPPAMENTI RISPETTO ALLA COERENZA CON I BISOGNI REALI DEL
GRUPPO
 DOCUMENTAZONE : SBILANCIAMENTO DELLA FINALITA’ DIVULGATIVA E
INFORMATIVA RISPETTO A QUELLA DI AUTORIFLESSIVITA’ DESTINATA AL
PERSONALE
“Il tacchino geneticamente
modificato”
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