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Piano Dell`Offerta Formativa - Lasciate che i piccoli vengano a me

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Piano Dell`Offerta Formativa - Lasciate che i piccoli vengano a me
PARROCCHIA S. MARIA -BOLZANO VICENTINO
Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me
aderente alla F.I.S.M. di VICENZA
Piano
Dell’Offerta
Formativa
Anno scolastico 2015/16
POF redatto ai sensi del D.P.R. 275 del 08/03/1999,
della Legge 62 del 10.03.2000
e della Circolare Ministeriale n° 31 del 18.03.2003
Piano Offerta Formativa - Scuola Infanzia Lasciate che i piccoli vengano a me Piazza Roma 4, 36050 Bolzano Vicentino
1/
PARROCCHIA S. MARIA -BOLZANO VICENTINO
Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me
aderente alla F.I.S.M. di VICENZA
INDICE DEL POF
-
CHE COS’E’ IL P.O.F
CENNI STORICI
ANALISI SOCIO AMBIENTALE
pag. 3
-
I PRINCIPI FONDANTI
INDICAZIONI GENERALI
STATUTO E REGOLAMENTO
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
AMMISSIONE E MODALITA’ DI ISCRIZIONE
pag. 5
pag. 6
-
COSTO DEL SERVIZIO
RISORSE FINANZIARIE
PERSONALE DIPENDENTE
Personale volontario
-
Formazione del personale
MENSA
SERVIZI DI ANTICIPO E POSTICIPO
SERVIZIO DI TRASPORTO SCUOLABUS
-
CENTRO RICREATIVO INVERNALE ED ESTIVO
PROGETTAZIONE EDUCATIVO DIDATTICA
IL CURRICOLO DI ISTITUTO
IL CURRICOLO ESPLICITO
-
VERIFICA E VALUTAZIONE
IL CURRICOLO IMPLICITO
Gli spazi
Le sezioni
-
I tempi
L’osservazione
La documentazione
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ORGANIZZAZIONE GIORNATA EDUCATIVA
pag. 21
-
CONTINUITA’ ORRIZZONTALE E VERTICALE
PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE
PIANO DI INTEGRAZIONE
RELAZIONE CON LE FAMIGLIE
pag. 22
pag. 24
pag. 25
pag. 27
-
IL TERRITORIO
LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
pag. 28
pag. 4
pag. 7
pag.8
pag. 9
pag. 11
pag. 19
pag. 20
Piano Offerta Formativa - Scuola Infanzia Lasciate che i piccoli vengano a me Piazza Roma 4, 36050 Bolzano Vicentino
2/
PARROCCHIA S. MARIA -BOLZANO VICENTINO
Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me
aderente alla F.I.S.M. di VICENZA
CHE COS'E' IL P.O.F?
( dal Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni Scolastiche - DPR 275/99)
Art. 3 :(Piano dell'offerta formativa)
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano
dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.
2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e
indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del
contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione
territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche,
anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.
3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi
generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti
dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli
organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori.
Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto.
4. Ai fini di cui al comma 2 , la Direttrice scolastica attiva i necessari rapporti con gli enti locali e
con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato alle famiglie all'atto dell'iscrizione.
CENNI STORICI :
La Scuola dell’Infanzia di Bolzano Vicentino inizia a funzionare il 3 ottobre 1938, con la presenza
di quattro Religiose appartenenti alla Congregazione delle Suore della Provvidenza.
Nel 1974 entra nella Scuola Materna la prima insegnante laica, in conseguenza al calo delle
vocazioni religiose e negli anni successivi le insegnanti laiche aumenteranno via via fino a quando,
nel settembre 1986, anche l’ultima religiosa lascia l’insegnamento per assumere il compito di
Coordinatrice scolastica fino al 1996.
Successivamente il ruolo di Coordinatrice didattica viene affidato ad un’insegnante laica.
Nel 2001 si ottiene dal Ministero della Pubblica Istruzione, la Parità scolastica secondo la L.n. 62
del 2000.
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PARROCCHIA S. MARIA -BOLZANO VICENTINO
Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me
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Alla fine di giugno 2003 la Congregazione religiosa delle suore della Provvidenza ritira le ultime
due suore rimaste, lasciando così un organico tutto composto da laiche.
L’edificio ha subìto negli anni delle trasformazioni finalizzate all’ampliamento dei locali e del
servizio: tra i più significativi si colloca nel 2004 un ampliamento che riguarda l’utilizzo dell’ex
appartamento delle Suore, la costruzione del Nido Integrato e della nuova ala destinata alla cucina e
alla sala mensa destinate alla Scuola dell’Infanzia.
Nell’ultimo triennio, la scuola dell’Infanzia, unica nel territorio comunale, ha riorganizzato
ulteriormente gli spazi interni per migliorare e potenziare la capacità recettiva in risposta alle
esigenze di incremento demografico del paese.
In seguito alla realizzazione di un nuovo Nido Comunale nel paese, da aprile 2015 il nostro
Servizio di Nido Integrato si è trasferito nella nuova struttura sita in Piazzale Oppi 5, e di
conseguenza, da settembre 2015 gli spazi interni ed esterni che ospitavano il nido Integrato sono
diventati ambienti effettivi della scuola dell’infanzia, aggiungendo così alla scuola una nuova ala
destinata alle sezioni dei bambini del primo anno.
Oggi come dichiarato nel Progetto Educativo, la nostra Scuola dell’Infanzia Lasciate che i piccoli
vengano a me si definisce:
• Scuola dell’Infanzia Paritaria riconosciuta con Decreto Ministeriale di Parità Scolastica n.
488/5593 del 28/02/2001, aderente alla Fism di Vicenza.
• Scuola che svolge un Servizio Pubblico secondo le Indicazioni Nazionali per il Curricolo
date dal MIUR (Ministero Istruzione, Università, Ricerca) in risposta al diritto dei bambini
di educazione e cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale
presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’Infanzia e nei
documenti dell’Unione Europea
• Ente Religioso in quanto Scuola dell’Infanzia gestita dalla Parrocchia Santa Maria in
Bolzano Vicentino dal 1938; appartenente alla diocesi di Vicenza ed inserita nella comunità
religiosa e civile di Bolzano Vicentino
ANALISI SOCIO-AMBIENTALE
La Scuola dell’Infanzia di Bolzano Vicentino si è trovata ad operare in un territorio che negli ultimi
anni ha avuto importanti trasformazioni sotto l’aspetto sociale, economico e culturale e che ora sta
risentendo dell’incertezza economica che colpisce la piccola e media impresa, l’artigianato ed il
commercio locale.
Attualmente la crisi occupazione lavorativa infatti porta parecchie famiglie a dover contare su
redditi appena sufficienti, come testimonia il livello di calo dei consumi e dei servizi. Secondo i dati
del servizio sociale comunale sono in progressivo lieve aumento i casi di disagio socio economico
effettivo dei giovani nuclei familiari e sono sempre più frequenti di conseguenza i casi di bambini
con forme di svantaggio socio-culturale.
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Le famiglie della comunità di Bolzano, significativamente aumentate nel corso degli ultimi anni,
sono per la maggior parte mononucleari con la maggioranza dei genitori entrambi occupati in
attività lavorative nel terziario, nell’industria nel commercio e nell’edilizia. Oggi, queste famiglie
sono fortemente condizionate dalla provvisorietà e dal precariato un po’ in tutti i settori.
Nel paese si è registrato negli ultimi anni l’aumento di famiglie extracomunitarie, molte delle quali
cercano di integrarsi nella comunità anche usufruendo del servizio della nostra Scuola dove
inseriscono i loro bambini.
I PRINCIPI FONDANTI :
La Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me è una scuola Cattolica di
Ispirazione Cristiana per bambini dai 3 ai 6 anni.
Fonda le proprie radici in una visione cristiana della vita e della persona secondo il carisma delle
Suore della Provvidenza, fondatrici della Scuola, che avevano posto l’amore per Dio e per il
Prossimo al centro della loro Mission.
Riconosce ogni bambina e bambino come persona unica ed irripetibile, portatrice di bisogni e di
diritti, di cultura e di storia personale che necessitano di rispetto, accoglienza e valorizzazione.
La nostra Scuola riconosce in ogni bambina e bambino una spinta vitale immensa ed una
dimensione innata di trascendenza che chiedono di essere alimentate nei valori della speranza, della
gioia, della tenerezza e della fratellanza secondo il messaggio del Vangelo di Gesù Cristo che ispira
l’agire educativo.
Le nostre scelte educative sono infatti riferite ad una visione cristiana della vita, integrata ad una
“pedagogia dell’umanesimo”.
Il bambino è la persona al centro del nostro agire educativo perché in esso riconosciamo la fragilità
e la grandezza dell’essere umano. Crediamo che tutti i bambini abbiano il diritto di crescere in una
famiglia ed in un ambiente educativo positivo, rassicurante e stimolante per i loro bisogni evolutivi,
a garanzia della serenità e fiducia nella vita che matureranno giorno dopo giorno.
Arricchiti dalla presenza dell’Asilo Nido, pensiamo al bambino da 0 a 6 anni, nell’ottica di
un’evoluzione armoniosa ed in continuità.
Intendiamo sostenere pertanto i bambini nel diritto a vivere l’infanzia, ad essere rispettati nei loro
naturali tempi e fasi di crescita, ponendo attenzione a differenziare i loro bisogni dalle aspettative e
bisogni degli adulti, attraverso spazi, esperienze ed interventi educativi specifici per la loro fascia di
età.
Riconosciamo nei bambini il diritto a scoprire la propria personalità e le proprie attitudini attraverso
esperienze di gioco, di contatto con la natura e i suoi elementi, attraverso i linguaggi del corpo,
dell’arte e della musica.
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PARROCCHIA S. MARIA -BOLZANO VICENTINO
Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me
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Crediamo che la nostra Scuola, in collaborazi0ne con le famiglie a cui spetta il primato
dell’educazione, possa concorrere con responsabilità, con pensiero riflessivo e con competenza, a
formare, nei futuri donne e uomini cittadini della comunità civile in cui cresceranno, la capacità di
esprimere i loro talenti ed il desiderio di costruire ed abitare un mondo migliore.
INDICAZIONI GENERALI
La Scuola dell’Infanzia, unica nel Comune, è situata in Piazza Roma 4 di fianco alla Chiesa. Nel
centro del paese si trovano anche la scuola Primaria e Secondaria di primo livello oltre all’Asilo
Nido, Servizio socio educativo gestito dalla Parrocchia S. Maria ed ubicato in una nuova struttura di
proprietà del Comune di Bolzano Vicentino. La Scuola è contattabile al n. tel. e fax 0444 350177,
oppure all’indirizzo mail: [email protected]. La segreteria scolastica è aperta
al pubblico nei seguenti giorni ed orari:
LUNEDI’:
ore 8.00 – 9.00
MARTEDI’:
ore 9.00 – 10.00
MERCOLEDI’:
ore 15.30 – 16.30
GIOVEDI’:
ore 12.30 – 13.30
VENERDI:
ore 8.00 – 9.00
E’ attivo anche il sito: www.lasciatecheipiccolivenganoame.it
STATUTO E REGOLAMENTO
Come da Statuto, nella scuola sono istituiti i seguenti Organi Collegiali: Collegio Docenti,
Rappresentanti di classe, Assemblea dei genitori e Consiglio di Intersezione. Organo che presiede e
gestisce è il Comitato di Gestione composto dalle seguenti figure:
Parroco pro tempore> come Legale Rappresentante
Presidente > nominato dal Legale rappresentante
Direttrice Scolastica > in rappresentanza del Collegio Docenti
Un Rappresentante del Consiglio Pastorale > nominato dal Consiglio stesso
Un rappresentante dell’Amministrazione Comunale > nominato dal Sindaco
Due Rappresentanti dei genitori della scuola dell’ Infanzia
Un rappresentante dei genitori dell’asilo nido.
Il Collegio Docenti è formato dalle insegnanti di sezione e di sostegno ed è convocato e presieduto
dalla Direttrice
I Rappresentanti di classe vengono eletti annualmente dai genitori della sezione in loro
rappresentanza. Sono previsti due rappresentanti per sezione.
L’Assemblea dei genitori è formata dai genitori dei bambini iscritti e frequentanti e può essere
convocata e presieduta dai Rappresentanti di classe.
Il Consiglio di Intersezione è formato dai genitori Rappresentanti di sezione, dalle Rappresentanti
delle insegnanti e del personale A.T.A, dalla Coordinatrice e dal Presidente della scuola.
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PARROCCHIA S. MARIA -BOLZANO VICENTINO
Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me
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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO:
La scuola dell’Infanzia Lasciate che i piccoli vengano a me funziona dal 1 settembre al 30 giugno
per cinque giorni alla settimana dal lunedì al venerdi con orario normale dalle 8.00 alle 15.30. Sono
attivi il servizio di anticipo e posticipo. La Scuola segue il Calendario di aperture definito
annualmente dalla Regione Veneto.
La scuola autorizzata ad accogliere fino a 156 bambini si struttura su due piani:
PIANO TERRA: ala sud ovest
- Ingresso
- segreteria e direzione
- sala insegnanti
- ambulatorio
- due sezioni riservate ai bambini “grandi”
- biblioteca
- atelier grafico espressivo
- due spazi laboratorio
- un bagno grande ed uno piccolo per i bambini
PIANO TERRA: ala sud est
- Ingresso
- Due sezioni riservate ai bambini “piccoli”
- Uno spazio per il “ gioco simbolico”
- Due bagni per i bambini
PRIMO PIANO:
due sezioni riservate ai bambini “ medi”
una palestra
due bagni per i bambini
uno spazio per attività di sostegno a piccolo gruppo
una sala da pranzo per i bambini
una cucina
una saletta a disposizione dei genitori
AMMISSIONE E MODALITA’ DI ISCRIZIONE
Alla Scuola dell’Infanzia possono essere iscritti le bambine e bambini da 3 a 6 anni secondo i criteri
espressi nel Regolamento Scolastico ed in riferimento ai posti disponibili. Viene data precedenza ai
bambini residenti nel Comune di Bolzano Vicentino. La scuola apre le iscrizioni indicativamente la
terza settimana del mese di gennaio. A tale proposito il calendario di apertura iscrizioni viene
esposto nella bacheca scolastica, pubblicato sul sito della scuola ed inviato per lettera scritta ai
genitori dei bambini che si possono iscrivere al primo anno. L’iscrizione è subordinata al pagamento
di una quota definita annualmente dal Comito di Gestione. La quota di iscrizione per l’anno
2015/16 è di 50.00 euro mensili.
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Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me
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COSTO DEL SERVIZIO
Per la frequenza scolastica dei bambini è previsto il pagamento di una retta annuale a carico delle
famiglie, suddivisa in 10 mensilità da settembre a giugno. La retta annuale per l’anno in corso è di
149.00 €.mensili. Le modalità di pagamento e le varie opzioni sono definite nel Regolamento; per
poter usufruire di una riduzione di retta a fronte di eventuali situazioni economiche particolarmente
svantaggiate, le famiglie possono rivolgersi all’assistente sociale del Comune di Bolzano Vicentino
con il quale la Scuola ha in atto una convenzione. Ulteriori particolari richieste delle famiglie,
saranno valutate di volta in volta dal Comitato di Gestione della Scuola.
RISORSE FINANZIARIE;
le risorse finanziarie di cui la Scuola in quanto Paritaria può disporre, sono costituite da:
- Rette dei genitori
- Contributo annuale del Comune
- Contributo annuale del Ministero e della Regione
- Eventuali contributi da Banca o da Privati
PERSONALE DIPENDENTE:
Il personale che opera a vario titolo nel corrente anno scolastico è composto da:
Direttrice Scolastica
1 segretaria
6 insegnanti titolari di sezione ( di cui 3 supplenti di maternità)
1 insegnante referente e capogruppo con funzioni di sostegno didattico
1 insegnante di sostegno
1 assistente per il servizio di Posticipo pomeridiano
2 cuoche
3 ausiliarie
1 autista scuolabus
PERSONALE VOLONTARIO:
10 volontari ( residenti nel Comune) per l’accompagnamento dei bambini nello scuolabus
FORMAZIONE DEL PERSONALE:
Tutto il personale della scuola partecipa alla formazione sulla sicurezza prevista dalla Normativa
Vigente. Sono previsti inoltre annualmente corsi di formazione ed aggiornamento per le diverse
mansioni e funzioni sia pedagogico didattiche, che relative alla prevenzione, all’HACCP, alla
sanificazione degli ambienti e all’innovazione, sviluppo e ricerca nei diversi settori.
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PARROCCHIA S. MARIA -BOLZANO VICENTINO
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MENSA:
nella nostra scuola è presente un Centro cottura che prepara i pasti per la scuola Infanzia e per
l’Asilo Nido Il Melograno. Nella Cucina interna o Centro Cottura, oltre al pranzo vengono
preparate per i bambini le merende del mattino e del pomeriggio. La sala mensa è predisposta per
accogliere tutti bambini della scuola ma per scelta educativa ed organizzativa finalizzata al
benessere dei bimbi vengono organizzati due turni di pranzo: alle 11,30 per i bambini “piccoli” e
alle 12,10 per i bambini”grandi” . Il pranzo viene servito direttamente dalle insegnanti che pranzano
a loro volta con i bambini.
Il menu ’predisposto su rotazione di quattro settimane con criteri di stagionalità, viene stabilito in
collaborazione con Il Servizio Igiene Alimenti Nutrizione dell’ULSS Vicenza
SERVIZI DI ANTICIPO E POSTICIPO
La scuola garantisce un prolungamento di orario su richiesta scritta dei genitori che ne hanno
necessità. Tale servizio potrà essere organizzato anche con personale non docente e comporta un
costo aggiuntivo che verrà sommato alla retta mensile. Si offre un anticipo orario al mattino dalle
ore 7.30 alle 8.00 ed un posticipo pomeridiano dalle 15.45 alle 18.00.
La scuola si impegna affinché il tempo che i bambini trascorrono nel prolungamento orario sia
caratterizzato da esperienze e proposte didattiche piacevoli e stimolanti in modo da garantire
benessere a quei bambini che trascorrono molto tempo a scuola e lontani dalla famiglia.
SERVIZIO DI TRASPORTO SCUOLABUS
Anche quest’anno la nostra scuola garantisce un trasposto scolastico ai bambini che ne fanno
richiesta; il trasporto previsto su tutto il territorio comunale, viene organizzato in collaborazione con
la Parrocchia di Lisiera proprietaria del mezzo. I costi di trasporto possono essere riferiti a specifici
mesi di utilizzo o all’intero anno scolastico.
CENTRO RICREATIVO INVERNALE ED ESTIVO
Considerando le esigenze lavorative dei genitori, la scuola organizza per i bambini un Centro estivo
nel mese di luglio con possibilità di frequenza settimanale sia a tempo pieno che part time. Il
Programma viene illustrato alle famiglie entro la fine di maggio di ogni anno.
Dall’anno scolastico 2014/15 viene inoltre organizzato un mini centro invernale durante le vacanze
natalizie e precisamente nei giorni che precedono capodanno. I suddetti Servizi considerati
aggiuntivi, sono a carico delle famiglie che ne fanno richiesta. La scuola garantisce la qualità della
proposta attraverso la scelta del personale e della progettazione delle esperienze didattiche.
PROGETTAZIONE EDUCATIVO DIDATTICA
La progettazione educativo didattica è il lancio in avanti di idee che modificano la realtà esistente,
ma che possiedono un carattere congetturale in quanto non sono ancora state sperimentate nella loro
efficacia.
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PARROCCHIA S. MARIA -BOLZANO VICENTINO
Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me
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La nostra progettazione si basa sull’apprendimento per centri di interesse che fonda le proprie radici
nel concetto di “Scuola attiva”, cioè di una scuola nella quale i bambini divengono parte attiva del
loro formazione attraverso attività che li stimolano e li incuriosiscono continuamente.
Questo tipo di scuola si pone dal punto di vista del bambino e l’adulto diviene l’elemento centrale
nel promuovere attività diversificate, nel convogliare gli interessi dei singoli, nell’esaltare ed
evidenziare le doti di ciascuno affinchè diventino risorsa per l’intero gruppo-classe, divenendo
regista e collaboratore delle scelte dei bambini.
Le scelte didattiche e metodologiche della nostra scuola, quindi, si basano sul pensiero di alcuni
pedagogisti che hanno contribuito ad affermare ed attuare questo tipo di scuola:
• M. Montessori: l’ambiente a misura di bambino e la centralità del materiale didattico che
permette la graduale e progressiva maturazione delle competenze specifiche dei vari ambiti
• L. S. Vygotskij: l’ambiente come fattore centrale nello sviluppo del bambino attraverso le
relazioni intersoggettive e il valore del gioco nell’apprendimento
• Dewey: l’apprendimento attraverso il fare che tiene in considerazione gli interessi, i bisogni
e lo sviluppo psicologico e fisico del bambino e l’introduzione dei laboratori come
attuazione delle attività
• Freinet: la spontaneità e la creatività del bambino come libera espressione di se stessi
all’interno di laboratori
• J. Bruner: la scuola fornisce gli strumenti e sviluppa le capacità che permettano al bambino
di acquisire la “disponibilità” ad apprendere.
Nella nostra progettualità non manca l’attenzione a:
La storia personale, i bisogni, le potenzialità, le risorse e le inclinazioni dei bambini;
La comunicazione, l’approccio positivo e di accoglienza, la disponibilità e l’apertura con le
famiglie;
La conoscenza e la ricerca della trasformazione, delle esigenze e delle risorse provenienti dal
territorio nel quale viviamo per un’integrazione formativa
La programmazione condivisa, il confronto, la comunicazione chiara, le verifiche e le
valutazioni degli esiti della programmazione, la documentazione e l’organizzazione
curricolare degli insegnanti.
La capacità di integrare tutti gli aspetti formativi ed organizzativi scolastici all’interno di una
programmazione flessibile ed in continua apertura ed evoluzione
La presenza di una continuità e coerenza tra dichiarato ed agito
La progettualità di quest’anno scolastico è arricchita da un pensiero trasversale di inclusione che
abbraccia le varie iniziative curricolari ed extracurricolari e che è racchiusa nel titolo:
MANI, TESTA, CUORE……per un mondo migliore
La progettazione educativa didattica si articola in una programmazione annuale che si suddivide in:
Progetti di sezione
Unità di apprendimento
Piani di lavoro
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Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me
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IL CURRICOLO DI ISTITUTO
Il curricolo è “ l’espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo
stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto.” (Indicazioni Nazionali
per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione).
Esso viene costruito attraverso un processo di collegialità, condivisione ed organizzazione basato
sulla ricerca, il confronto e l’innovazione educativa, che accoglie, promuove ed arricchisce
l’esperienza dei bambini all’interno di una prospettiva evolutiva.
Tutte le attività educative proposte ed esplicitate nel curricolo offrono l’occasione di crescita del
bambino all’interno di un contesto educativo orientato al benessere ed al graduale sviluppo delle
competenze nella fascia d’età tre-sei anni.
Il curricolo si articola in un curricolo esplicito, caratterizzato dalla competenze e dai traguardi di
sviluppo relativamente al triennio della scuola dell’infanzia divisi in campi di esperienza, dagli
obiettivi di apprendimento declinati per le varie fasce d’età, dalla verifica e valutazione, e in un
curricolo implicito caratterizzato dal tipo di organizzazione delle sezioni, dall’ambiente di
apprendimento, dagli spazi ad esso correlati, dai tempi , dalle modalità di osservazione e
documentazione.
IL CURRICOLO ESPLICITO
Il sé e l’altro
CAMPO DI ESPERIENZA
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA
Competenza sociale e civica
TRAGUARDI DI SVILUPPO
•
Il Bambino:
Possiede
competenze
personali,
interpersonali e interculturali e riguardano
tutte le forme di comportamento che
consentono alle persone di partecipare in
modo efficace e costruttivo alla vita
sociale e lavorativa, ma anche a risolvere
conflitti ove sia necessario, di partecipare
attivamente e con impegno alla vita civile.
Il Bambino:
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Gioca in modo costruttivo e creativo con
gli altri, sa argomentare, confrontarsi,
sostenere le proprie ragioni con adulti e
bambini
Sviluppa il senso dell’identità personale,
percepisce le proprie esigenze e i propri
sentimenti, sa esprimerli in modo sempre
più adeguato
• Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e le mette a
confronto con le altre
• Riflette, si confronta,discute con adulti e
con altri bambini e comincia e riconosce
la reciprocità di attenzione tra chi parla e
chi ascolta
• Pone domande sui temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su ciò
che è bene o male, sulla giustizia, e ha
raggiunto una prima consapevolezza dei
propri diritti e doveri, delle regole del
vivere insieme.
• Si orienta nelle prime generalizzazioni di
passato, presente, futuro e si muove con
crescente sicurezza e autonomia negli
spazi che gli sono familiari, modulando
progressivamente voce e movimento
anche in rapporto con gli altri e con le
regole condivise.
• Riconosce i più importanti segni della sua
cultura e del territorio, le istituzioni, i
servizi pubblici, il funzionamento delle
piccole comunità e delle città.
ABILITÀ
Il Bambino:
•
CONOSCENZE
Il Bambino:
•
•
Conosce i fatti che accadono attorno a lui e • Argomenta, confronta e sostiene fatti e
le proprie idee e punti di vista
opinioni con adulti e bambini
Sa la differenza tra argomentazione e
• sa chi è e chi sono i componenti della
discussione
propria famiglia
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PARROCCHIA S. MARIA -BOLZANO VICENTINO
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•
Conosce la propria appartenenza familiare,
culturale e territoriale
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Conosce la differenza tra chi parla ed
ascolta
Percepisce che esiste un qualcosa di
superiore all’uomo
Conosce le regole di convivenza sociale
che appartengono alla propria società
Conosce gli spazi e le persone della scuola
Conosce le regole all’interno della scuola
Conosce i principali segni della propria
cultura e territorio
•
•
•
•
•
CAMPO DI ESPERIENZA
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA
racconta e narra fatti,argomenti ed episodi
relativi alla propria famiglia, alla comunità
differenzia la propria famiglia e la propria
cultura da quella di altre confrontandole
ascolta durante le
conversazioni/discussioni e sa aspettare il
proprio turno di parola
pone domande su temi esistenziali
mette in pratica le regole sociali
all’interno della comunità scolastica
si muove autonomamente all’interno della
scuola e si relaziona positivamente con
tutte le persone della scuola
rispetta e condivide le regole della scuola
verbalizza e/o rappresenta i segni relativi
alla propria cultura/territorio
Il corpo e il movimento
Il Bambino:
Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità
TRAGUARDI DI SVILUPPO
•
Traduce le idee in azione.
Ha la
consapevolezza del contesto in cui opera e
coglie le opportunità che gli vengono
offerte.
•
vive pienamente la propria corporeità, ne
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CONOSCENZE
• Conosce il proprio corpo nel suo valore
comunicativo
•
riconosce la differenza tra maschio e
femmina
CAMPO DI ESPERIENZA
percepisce il potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia nella
gestione della giornata scolastica
• riconosce i segnali e i ritmi del proprio
corpo, le differenze sessuali e di sviluppo
e adotta pratiche corrette di cura di sé, di
igiene e di sana alimentazione.
• prova piacere nel movimento e sperimenta
schemi posturali e motori, li applica nei
giochi individuali e di gruppo, anche con
l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di
adattarli alle situazioni ambientali
all’interno della scuola e all’aperto
• controlla l’esecuzione del gesto, valuta il
rischio, interagisce con gli altri nei giochi
di movimento, nella danza, nella
comunicazione espressiva.
• riconosce il proprio corpo, le sue diverse
parti e rappresenta il corpo fermo e in
movimento
ABILITÀ
• utilizza il corpo per comunicare
• diviene autonomo nei momenti di routine
della scuola
•
I discorsi e le parole
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
Il Bambino:
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Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione nelle lingue straniere
capacità di esprimere ed interpretare
concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia scritta che orale e di
interagire adeguatamente e in modo
creativo sul piano linguistico in un
contesto culturale e sociale.
Comunicazione digitale
sviluppa abilità per la mediazione e la
comprensione culturale e raggiunge vari
livelli di padronanza nelle quattro
dimensioni
(comprensione
orale,
espressione orale, comprensione scritta,
espressione scritta) a seconda del suo
ambiente e delle esigenze ed interessi.
TRAGUARDI DELLE COMPETENZE
•
•
•
•
•
•
Saper utilizzare con dimestichezza e
spirito critico le tecnologie della
società
il bambino usa la lingua italiana,
arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi e fa ipotesi
sui significati
sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che
utilizza in diverse situazioni comunicative
sperimenta rime, filastrocche e
drammatizzazioni; inventa nuove parole,
cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i
significati.
ascolta e comprende narrazioni, racconta e
inventa storie, chiede e offre spiegazioni,
usa il linguaggio per progettare attività e
per definire regole
ragiona sulla lingua, si misura con la
creatività e la fantasia
si avvicina alla lingua scritta, esplora e
sperimenta prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura
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Il Bambino:
CONOSCENZE
• incontra le tecnologie digitali e i nuovi media
ABILITÀ
Il Bambino:
Il Bambino:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
conosce la lingua italiana nei suoi termini e
significati
conosce le emozioni , i sentimenti e gli
argomenti trattati
sperimenta
rime,
filastrocche
e
drammatizzazioni
conosce la differenza e la somiglianza
delle parole a livello sonoro e di significato
comprende le storie narrate e chiede
spiegazioni in merito
conosce le regole a livello linguistico e le
utilizza in modo appropriato
conosce il senso della progettualità (il
pensiero prima dell’azione)
sperimenta la creatività e la fantasia a
livello linguistico
conosce la differenza tra segno e scrittura
conosce di appartenere ad una famiglia
conosce le tradizioni della famiglia e della
propria comunità e di altre comunità
conosce i più importanti segni della propria
cultura e del territorio
conosce che ci sono lingue diverse dalla
propria
differenzia il segno grafico dalla scrittura
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
conosce le differenze tra la scrittura
relativa alla propria lingua e quella di altre
lingue
•
Utilizza il linguaggio verbale per
esprimersi, dialogare, confrontarsi ed
ipotizzare arricchendo i propri discorsi
utilizza il linguaggio verbale per
esprimere emozioni, sentimenti, idee,
punti vista e fatti nelle diverse situazioni
sociali e culturali nelle quali si trova
si cimenta con rime, filastrocche e
drammatizzazioni, inventando nuove
parole e giocando con le similitudini a
livello sonoro e di significato con le
parole che conosce
ascolta e racconta storie che ha ascoltato
risponde a domande relative alle storie
narrate
investa storie e le racconta
pone domande su ciò che ha ascoltato e
cerca di dare spiegazioni a domande
postegli
definisce regole relativamente alle attività
utilizza il linguaggio verbale per
descrivere ciò che andrà a fare
utilizza la creatività e la fantasia per
esprimersi in relazione al contesto
richiesto
differenzia il segno grafico dalla scrittura
utilizza la scrittura per esprimersi in
attività ed elaborati.
distingue la propria lingua da quella di
altre
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•
•
si cimenta con suoni e parole di lingue
diverse dalla propria
prova a scrivere le parole di lingue diverse
dalla propria
La conoscenza del mondo
CAMPO DI ESPERIENZA
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA
Il Bambino:
Sviluppa e applica il pensiero matematico
per risolvere una serie di problemi in
situazioni quotidiane. possiede la capacità
di usare il pensiero logico e spaziale e di
utilizzare formule, modelli, schemi,
rappresentazioni e grafici.
Competenza matematica
Capacità e disponibilità ad usare l’insieme
delle conoscenze e delle metodologie
possedute per spiegare il mondo che ci
circonda
sapendo
identificare
le
problematiche e traendo le conclusioni
che siano basate su fatti comprovati
Competenza in campo scientifico
Applicare la conoscenza tecnologica per
dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti
dagli esseri umani. Comprendere i
cambiamenti dettati dall’attività umana e
la consapevolezza della responsabilità di
ognuno
Competenza in campo tecnologico
TRAGUARDI DI SVILUPPO
•
•
•
•
•
•
raggruppa e ordina oggetti e materiali
secondo criteri diversi
identifica alcune proprietà degli oggetti e
dei materiali
confronta e valuta quantità
utilizza simboli per registrare
esegue misurazioni usando strumenti alla
sua portata
ha familiarità con le strategie del contare e
dell’operare con i numeri, sia con quelle
necessarie per eseguire le prime
misurazioni di lunghezze, pesi e altre
quantità
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•
•
•
•
sa collocare le azioni quotidiane nel
tempo della giornata e della settimana
riferisce correttamente eventi del passato
recente; sa dire cosa potrà succedere in un
futuro immediato e prossimo
osserva con attenzione il suo corpo, gli
organismi viventi e i loro ambienti, i
fenomeni naturali ,accorgendosi dei loro
cambiamenti
Individua le posizioni di oggetti e persone
nello spazio usando termini come
avanti/indietro, sopra/sotto, destra/sinistra;
segue correttamente un percorso sulla
base di indicazioni verbali
Si interessa a macchine e strumenti
tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i
possibili usi.
Il Bambino:
Il Bambino:
Distingue le differenze qualitative degli
Sa raggruppare gli oggetti in rapporto alle
oggetti
caratteristiche richieste
•
•
•
•
•
•
Conosce le differenze relativamente ad un
ordine dato
Identifica le quantità
Conosce alcuni simboli convenzionali
Conosce gli strumenti utilizzati per
misurare
Sa contare
•
•
•
•
Ordina in base alla richiesta data gli oggetti
Confronta e valuta le quantità date
Utilizza i simboli per registrare
Misura utilizzando strumenti
•
Conta, esegue semplici operazioni di
somma e sottrazione in rapporto a varie
modalità di misurazione
Colloca gli eventi nei momenti della
giornata e della settimana
•
•
•
•
•
•
•
Conosce la successione temporale della
giornata
Conosce i giorni della settimana
•
Conosce la differenza tra passato, presente
e futuro
•
Conosce le caratteristiche del proprio
corpo, degli esseri viventi, dei fenomeni
naturali
•
Conosce i concetti topologici
•
Conosce le tecnologie offerte
•
Colloca gli eventi nel passato, nel presente
e nel futuro
Descrive le caratteristiche del proprio
corpo, degli esseri viventi e dei fenomeni
naturali e si accorge dei vari e possibili
cambiamenti
Colloca gli oggetti e le persone nello
spazio utilizzando termini topologici
Esegue percorsi anche su indicazioni
verbali
Utilizza adeguatamente le tecnologie
presentate
VERIFICA E VALUTAZIONE
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La verifica, relativamente alla programmazione che viene definita ed attuata nella nostra scuola,
avviene attraverso delle griglie. In esse vengono specificate le abilità che ogni singolo bambino
dovrebbe conseguire attraverso laboratori, attività libere e strutturate nell’arco dell’anno scolastico e
che sono corrispondenti alle competenze triennali calate per la fascia d’età considerata. Le verifiche
avvengono in itinere ed alla fine dell’attuazione delle U.d.A. e dei Piani di lavoro.
La valutazione, che precede, accompagna e segue il percorso curricolare, assume una funzione
formativa e di accompagnamento dei processi di apprendimento; in quanto attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate e stila un bilancio critico di ciò che è concluso.
Le valutazioni devono essere coerenti con i traguardi previsti dalle Indicazioni Nazionali per il
Curricolo e sono definite e periodiche. La nostra scuola si avvale dello strumento di valutazione
Scale CHESS definito nell’ambito di un Progetto sperimentale Regionale.
IL CURRICOLO IMPLICITO
GLI SPAZI
La strutturazione degli spazi, attuata per centri di interesse e laboratori, intende:
Valorizzare ogni ambiente
Facilitare l’apertura e la collaborazione fra sezioni
Connotare ogni aula in modo specifico ed intenzionale in rapporto all’età dei bambini che la
utilizzano
Sfruttare tutte le risorse
Mantenere dei punti di riferimento rassicuranti per i bambini
Sperimentare la flessibilità nell’organizzazione interna
Favorire i processi di apprendimento nel raggiungimento dei traguardi di sviluppo dettati dalle
Indicazioni Curricolari
LE SEZIONI
Le sezioni sono strutturate per fascia d’età omogenea in quanto garantiscono:
la continuità dei rapporti tra adulti e bambini e fra i bambini stessi
i processi di identificazione e rassicurazione
il raggiungimento dei traguardi formativi tenendo conto dei ritmi diversi e dei tempi di
apprendimento
il rafforzamento dei processi di apprendimento attraverso la sperimentazione , l’esplorazione, la
progettazione, la cooperazione
I TEMPI
I ritmi della giornata scolastica sono determinati e pensati affinchè ai bambini siano garantiti:
La salvaguardia del loro benessere psicofisico
La percezione individuale del tempo e delle sue componenti
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Le opportunità formative adeguate alla fascia d’età corrispondente
Un’organizzazione fluida, differenziata e flessibile
L’OSSERVAZIONE
L’osservazione rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere ed accompagnare il
bambino nelle sue dimensioni di sviluppo, adottando un atteggiamento di ascolto, rassicurazione
ed empatia, oltre che uno strumento importante nella relazione scuola-famiglia.
L’osservazione deve essere caratterizzata da alcuni criteri fondamentali:
la sistematicità delle osservazioni attraverso la pianificazione dei tempi
l’esplicitazione dei comportamenti da osservare
il tipo di osservazione da utilizzare
LA DOCUMENTAZIONE
La documentazione risulta un elemento essenziale della progettualità di una scuola in quanto rende
visibile le modalità ed i percorsi intrapresi per raggiungere la formazione di ogni singolo bambino.
Essa produce traccia, memoria e riflessione tra il dichiarato (progettazione) e l’agito (attività).
Nella nostra scuola la documentazione si esplica attraverso:
cartelloni esposti in classe e nella scuola
foto esplicative delle attività svolte con i bambini
il libro di classe
video e file multimediali
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA: le nostre proposte Extracurricolari
Per la Scuola dell’Infanzia l’ampliamento dell’offerta formativa è rappresentato dalla possibilità di
realizzare dei percorsi specifici con personale specializzato per sostenere e promuovere
ulteriormente le competenze relazionali dei bambini attraverso i “linguaggi privilegiati” del corpo,
della musica e dell’arte. Per questo, anche quest’anno la nostra Scuola organizza dei corsi che si
svolgeranno di pomeriggio in orario extrascolastico e che saranno rivolti a tutte e tre le fasce di età.
Vista la presenza di insegnanti specializzati esterni e l’esigenza educativa di lavorare in piccoli
gruppi, i corsi saranno facoltativi e a carico delle famiglie. Alle famiglie interessate verrà
consegnato il calendario degli incontri.
Corsi extracurricolari in programma:
CORSO DI MUSICOTERAPIA:
mercoledì pomeriggio da ottobre 2015 - insegnante Musicista Perdoncin Elena
CORSO DI PRATICA PSICOMOTORIA:
lunedì pomeriggio da novembre 2015 - insegnante Psicomotricista Giulia Tieto
CORSO DI ARTE : Il volto dell’altro , da gennaio 2016 - insegnante artista/designer Giulietta Cozzi
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ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA EDUCATIVA
Nella primaria finalità di garantire il benessere psicofisico dei bambini nel loro percorso evolutivo
rispetto all’autonomia, all’identità e alle competenze, facendo riferimento al Progetto Educativo e
alle Indicazioni nazionali per il Curricolo,
l’organizzazione della giornata educativa nella nostra scuola è così strutturata:
Per i bambini piccoli (Sez. rosso e giallo)
ORARI
ATTIVITÀ
SPAZI
7.30-8.00
Anticipo scolastico
Sezione bambini grandi
8.00-8.45
Accoglienza
Sezioni
8.45-11.00
Gioco nei centri di interesse,
Sezioni / Cortile /
Attività di routine e Attività
didattiche
Spazi comuni
11.00-11.30
Bagno /Routine
Servizi
11.30-12.10
Pranzo
Sala da pranzo
12.10-12.45
Gioco nei centri di interesse e
Attività di routine
Sezioni / Cortile / Servizi
12.45-13.00
Prima uscita
12.45-15.00
Riposo
Sala di riposo
15.00-15.30
Merenda, Attività di routine e
Preparazione all’uscita
Sezioni / Servizi
15.30
Uscita
Sezioni
15.45-18.00
Posticipo scolastico
Sezioni / Cortile
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Per i bambini medi e grandi
(sez. Arancione e Rosa, Verde e Viola)
ORARI
ATTIVITÀ
SPAZI
7.30-8.00
Anticipo scolastico
Sezione bambini grandi
8.00-8.45
Accoglienza
Sezioni
8.45-11.30
Gioco nei centri di
interesse,
Sezioni / Cortile / Spazi comuni
Attività di routine e
Attività didattiche
11.30-12.00
Bagno /Routine
Servizi
12.10-12.55
Pranzo
Sala da pranzo
13.00
Prima uscita
Sezioni
13.00-15.00
Gioco nei centri di
interesse e
Attività didattiche
Sezioni / Cortile /
Spazi comuni
15.00-15.30
Merenda, Attività di
routine e
Preparazione
all’uscita
Sezioni / Servizi
15.30
Uscita
Sezioni
15.45-18.00
Posticipo scolastico
Sezioni / Cortile
CONTINUITA' ORRIZZONTALE E VERTICALE
La continuità nella scuola dell’infanzia si sviluppa sia trasversalmente nell’arco dei tre anni con le
attività finalizzate al raggiungimento di alcuni traguardi, che verticalmente in particolare nei
progetti che riguardano i bambini in entrata alla Scuola dell’Infanzia e in quelli che riguardano i
bambini dell’ultimo anno che accedono alla scuola primaria.
In riferimento alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, la continuità orizzontale mira allo
sviluppo e al raggiungimento dei seguenti traguardi al termine del percorso triennale alla scuola
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dell’infanzia:
- Identità: il bambino vive serenamente la dimensione del proprio io, si conosce ed è
riconosciuto come persona unica ed irripetibile
- Autonomia: il bambino sviluppa la fiducia in se stesso, impara a fidarsi degli altri e ad
esprimere sentimenti ed emozioni
- Competenza: il bambino gioca, si muove, impara a riflettere attraverso l’esperienza e
l’esplorazione
- Cittadinanza: il bambino impara a scoprire l’altro e a stabilire un dialogo fondato sulla
reciprocità e l’ascolto
La Continuità Verticale prende in considerazione il complesso intreccio di esperienze e influenze
che riguardano lo sviluppo del bambino. Questa continuità avviene in primo luogo con il Servizio
che precede, il nido d’infanzia e poi con la scuola che segue, quella primaria, in modo da fornire
sicurezza e stabilità all’identità di ciascun bambino.
In particolare sono importanti i momenti di passaggio favoriti da pratiche comuni fondate sulla
reciproca conoscenza degli ambienti educativi e scolastici, delle esperienze che vi svolgono, oltre
che delle produzioni significative dei bambini, capaci di trasmettere come i bambini vi hanno
partecipato.
La continuità verticale interessa la fascia di età dei bambini del primo e dell’ultimo anno di
frequenza.
La Continuità per i bambini piccoli avviene attraverso l’accoglienza e l’accompagnamento dei
bambini che provengono dal nido.
La continuità si pone questi obiettivi:
- Favorire un passaggio sereno e graduale dei bambini provenienti dal nido
- Contribuire allo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino gratificandolo e rafforzandolo
nella sicurezza
- Favorire la socializzazione attraverso l’integrazione fra momenti di partecipazione
individuale e collettiva
- Promuovere la conoscenza di nuovi spazi, adulti di riferimento e coetanei
- Vivere esperienze significative e stimolanti in contesti scolastici differenti
- Riconoscere e valorizzare le competenze già acquisite, in un percorso formativo unitario.
La continuità per i bambini grandi
La continuità per i bambini grandi si pone questi obiettivi:
- Favorire la costruzione di una positiva storia scolastica
- Facilitare la conoscenza del ”nuovo” per sostenere la rassicurazione
- Attivare procedure e strumenti condivisi dai due ordini di scuole finalizzati a realizzare la
continuità educativa e didattica
- Far conoscere i progetti attuati, le metodologie di lavoro e le esperienze vissute
-
Facilitare il passaggio alla scuola primaria rendendolo occasione di crescita
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PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE (P.A.D.):
Quest’anno il Collegio Docenti ha stabilito di inserire nella progettazione annuale un Progetto
inclusione che abbraccia più ambiti coinvolgendo non solo bambini, insegnanti e famiglie, ma
anche strutture e risorse del territorio. Tutto questo perché “L’inclusione” pone al centro il benessere
del bambino in tutti i suoi aspetti ed è parte integrante di quei valori che formano e predispongono
la crescita di una persona, facendola diventare un uomo e/o una donna positiva per sé e per gli altri.
Il termine INCLUSIONE si differenzia dal concetto di integrazione perché non si riferisce al
“mettere dentro” qualcuno affinchè esso si senta parte di un gruppo, ma significa “portare dentro”
un individuo che, avendo delle qualità, possa arricchire il gruppo/contesto e lo migliori per poterne
beneficiare lui stesso nella propria crescita personale. Il gruppo e l’ambiente nel quale il bambino
vive diviene quindi una risorsa importante che lui stesso ha contribuito a costruire con le proprie
straordinarie caratteristiche. Tale progetto tocca vari ambiti della vita del bambino e la scuola ha
deciso di dare importanza ad ognuno di essi attraverso alcuni accorgimenti e atteggiamenti
quotidiani:
- Centri di interesse: le nostre aule sono strutturate in centri di interesse. Mettere al centro il
bambino con i propri vissuti e le conoscenze che può alimentare, potenziare o scoprire
attraverso modalità di apprendimento che vede lui come protagonista con le proprie
caratteristiche, l’insegnante “il regista” che mette a disposizione dei bambini spazi e
strumenti per raggiungere in autonomia abilità e competenze relative alla fascia d’età.
- Alimentazione: in questo momento storico l’esterno ci comunica l’importanza del mangiare
sano e del prendersi cura di se stessi partendo dalla cura del proprio corpo attraverso
alimenti sani e selezionati . E’ per questo che abbiamo deciso di introdurre, in maniera
graduale, nel menù scolastico alcuni alimenti integrali, più legumi e cereali come il cous
cous per avvicinare i bambini a sapori e gusti diversi nell’ottica di un’educazione
alimentare basata sulla predisposizione di assaggiare tutto per poi definire quali siano le
proprie preferenze in campo alimentare. Sarà quindi importante rilevare i feedback che i
bambini ci daranno e chiediamo, allo stesso tempo, un aiuto nell’incoraggiare tale approccio
da parte delle famiglie.
- Anche la valutazione, elemento fondamentale per l’educazione e citato dalle Indicazioni
ministeriali come strumento importante all’interno della scuola per un’autovalutazione di
metodi e metodologie, rientra nel progetto inclusione come attenzione al bambino ed al suo
apprendimento nei vari aspetti della suo essere. Lo strumento da noi utilizzato saranno “le
scale Chess” che sono un mezzo su cui si baseranno i colloqui individuali e che hanno come
obiettivo principale quello di valutare gli apprendimenti e le metodologie attuate e non i
singoli bambini.
- Riqualificazione del cortile nell’ottica del migliorare la nostra scuola con nuovi spazi e
giochi grazie anche alla collaborazione dei genitori che possono mettere a disposizione
tempi e competenze diverse.
Il progetto inclusione non vive e si struttura solo all’interno della scuola ma coinvolge anche le
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famiglie e il territorio. Ecco perché quest’anno si è pensato a un progetto di formazione che
coinvolga i genitori attraverso la lettura animata.
Obiettivi del corso:
sensibilizzare e promuovere nei genitori l’importanza della lettura di storie come veicolo
privilegiato di maturazione affettiva, relazionale, linguistica ed intellettiva dei bambini.
creare opportunità di incontro e socializzazione fra i genitori partecipanti al Progetto
Attraverso i racconti/storie, poter affrontare contenuti sul tema dell’inclusione ed attivarne
una riflessione di gruppo sia con i piccoli che con gli adulti.
PIANO DI INTEGRAZIONE:
Protocollo attivato per gli alunni in situazione di disabilità .
La nostra Scuola si impegna per garantire l'inclusione scolastica di tutti nel rispetto dei bisogni
educativi dei singoli bambini, garantendo percorsi di personalizzazione degli apprendimenti e
strategie d'intervento mirate.La legge n. 104/92, Prevede la predisposizione di oggettivi strumenti
normativi e operativi, quali la diagnosi funzionale (DF), il profilo dinamico-funzionale (PDF), il
piano educativo individualizzato (PEI) e la scheda di sintesi, tali documenti ci permettono di
effettuare l’analisi, la conoscenza delle potenzialità e la definizione dei “bisogni educativi” per
l’inclusione dell’ alunno diversamente abile. Oltre a tale legge, la nostra Scuola mette in atto una
serie di azioni e di interventi come indicato dal “Protocollo d’intesa per la definizione degli
interventi a favore dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” sottoscritto in data 30
giugno 2009 e del Documento di “Integrazione del Protocollo di Intesa “ per l’ulteriore definizione
degli interventi a favore degli alunni con Autismo e Disturbo generalizzato dello Sviluppo firmato
in data 4 Novembre 2013.
Individuazione del bambino/a con disabilità
L’individuazione dell’alunno con disabilità è compito dell’Unità di Valutazione Multidimensionale
Distrettuale (UVMD) istituita dall’ULSS di appartenenza. Il Verbale di Accertamento è l’atto
formale indispensabile per l’attivazione di tutte le forme di sostegno previste dalla L. 104/92 per gli
alunni con disabilità.
I bambini con disabilità possono essere individuati alla nascita o nei primi anni di vita e pertanto
sono già presi in carico dai Servizi. C’è, comunque, la possibilità che l’alunno manifesti bisogni
educativi speciali durante il percorso scolastico. In questo secondo caso, su richiesta della famiglia
il bambino può essere valutati dall’UVMD dell’ULSS di riferimento.
Diagnosi Funzionale
Per diagnosi funzionale si intende la descrizione analitica della compromissione funzionale dello
stato psico-fisico dell'alunno in situazione di handicap" (D.P.R. 24/2/94).
È un documento che delinea le modalità di funzionamento delle abilità del soggetto sottoposto ad
esame e che sintetizza queste informazioni all'interno di un "quadro" psicologico-funzionale che
consenta di comprendere l'ambito della patologia riscontrata al momento della valutazione.
La D.F. diventa così uno strumento conoscitivo che, partendo dalla menomazione e dai suoi effetti
sul soggetto, mira ad individuare:
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aderente alla F.I.S.M. di VICENZA
-
l'insieme delle disabilità e delle difficoltà, determinate dalla menomazione o indotte da
modelli ed atteggiamenti culturali e sociali;
- il quadro delle capacità (con riferimento a recuperabilità, residui funzionali,..);
Alla D.F. provvede l'unità multidisciplinare composta dal medico specialista nella patologia
segnalata, dallo specialista in neuropsichiatria infantile, dal terapista della riabilitazione, dagli
operatori sociali in servizio presso l'U.L.S.S. o in regime di convenzione con la medesima.
Il Profilo Dinamico Funzionale
Il PDF è un documento redatto dopo un primo periodo di inserimento scolastico, che raccoglie e
integra le osservazioni compiute sul bambino in contesti diversi, da parte di tutti gli attori che
interagiscono con lui: Famiglia, Scuola e Servizi.
E’ Dinamico perché ha anche lo scopo di indicare il prevedibile livello di sviluppo che il bambino
potrà raggiungere nell’arco temporale, medio-breve, considerato.
Il PDF comprende necessariamente:
a) la descrizione funzionale del bambino in relazione alle difficoltà che lo stesso dimostra di
incontrare in settori di attività;
b) l'analisi dello sviluppo potenziale a breve e medio termine, desunto dall'esame dei seguenti
parametri:
Il Piano Educativo Individualizzato
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è un documento che, tenendo conto delle diverse
informazioni pervenute dalla lettura dei documenti, dalla famiglia, dagli incontri con i
medici/specialisti e dall’osservazione diretta, descrive per ciascun anno scolastico, gli obiettivi
didattici ed educativi a breve termine che si vogliono raggiungere con l’alunno in questione. Inoltre
sono riportati nel PEI i metodi, le strategie utilizzate, gli strumenti di verifica e di valutazione. Il
P.E.I. seguirà, ove possibile, la programmazione della sezione.
Il PEI è redatto entro i primi due mesi di scuola dal gruppo di insegnanti e dai Servizi, con il
contributo, se presenti, degli operatori dell’area educativa/assistenziale dell’ULSS o del personale
educatore messo a disposizione dall’Amministrazione Provinciale, in collaborazione con la
famiglia.
La valutazione delle abilità acquisite da parte del bambino viene rapportata al P. E. I., che
costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Essa è
sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance.
Durante l’intero anno scolastico l’equipe docente si incontra con i familiari, tramite colloqui
individuali, per dare e ricevere informazioni. Sono previsti di norma i seguenti incontri individuali:
- all’inizio della scuola, dove la famiglia presenta alle insegnanti il/la bambino/a (previsto solo per il
primo anno) ( entro settembre)
-un incontro per la presentazione del PEI insieme ai servizi di riferimento; ( entro novembre)
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PARROCCHIA S. MARIA -BOLZANO VICENTINO
Scuola dell’Infanzia Paritaria Lasciate che i piccoli vengano a me
aderente alla F.I.S.M. di VICENZA
-un incontro a metà anno scolastico, per una verifica intermedia dei progressi del bambino;
( gennaio /febbraio)
- un incontro a fine anno scolastico, di verifica finale del percorso; ( maggio/giugno)
RELAZIONE CON LE FAMIGLIE :
La Scuola dell’Infanzia è partner della famiglia nella crescita formativa delle bambine e dei bambini
che accoglie. Con essa intende costruire un’alleanza educativa nel rispetto dei diversi ruoli e nel
riconoscimento della ricchezza che deriva dal dialogo e dal confronto.
Nell’anno scolastico 2015/16 la nostra scuola intende valorizzare il ruolo e la partecipazione delle
famiglie attraverso:
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un’Assemblea ad inizio anno di presentazione del P.O.F ed una entro la fine di
maggio di resoconto e presentazione bilancio consuntivo
3 incontri di sezione per la condivisione della Progettualità educativo didattica
( ottobre 2015, febbraio e maggio 2016)
3 momenti strutturati nell’anno per i colloqui individuali con i genitori
Iniziative di partecipazione a laboratori scolastici con i bambini ( dicembre per i
bambini grandi, marzo per i bambini medi, marzo e maggio per i bambini piccoli)
Momenti di festa: festa dell’Accoglienza entro fine ottobre per i bambini “Piccoli”, la
festa dei nonni ( 2 ottobre) festa di Natale il 18 dicembre, festa di fine anno per fasce
di età ( data da definire)
L’iniziativa “genitori a scuola con noi per i bambini “grandi” ad aprile 2016
una serie di incontri sul Progetto di “lettura animata”(6 incontri dal 26 ottobre 2015
al 13 gennaio 2016; vedi anche Progetto Inclusione)
Incontri formativi su tematiche educative ( da definire)
IL TERRITORIO
La Scuola intende impegnarsi in una sinergica rete di rapporti con il territorio attraverso iniziative
e progetti che coinvolgono Enti, Servizi Socio Sanitari , Associazioni e luoghi pubblici.
Per l’anno scolastico 2015/16 sono previsti:
- Coinvolgimento degli Alpini per la realizzazione della Festa dei Nonni
- Coinvolgimento del Comune per il servizio Nonni Vigili
- Partecipazione alle iniziative natalizie promosse dalla Pro Loco locale
- Iniziativa con la collaborazione dei panifici : “auguri buoni come il pane” in occasione del
Natale
- Utilizzo della sala Teatro Parrocchiale per feste con bambini e famiglie
- Realizzazione Progetto Service Learning in collaborazione con la polizia stradale e
l’associazione Alpini di Bolzano Vicentino.
Il raccordo ed il coordinamento con i servizi socio-sanitari locali rappresentano in un aspetto
ineludibile della nostra scuola che intende infatti, collaborare nell’ottica dell’integrazione delle
competenze e delle professionalità secondo le modalità previste negli appositi accordi di
programma e protocolli di intesa istituiti a livello locale per favorire e disciplinare sia i processi di
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integrazione scolastica e sociale dei bambini in situazione di disagio o di disabilità, che le procedure
di prevenzione e profilassi previste per le comunità infantili
LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Tutto il team educatore attiverà quest’anno il protocollo di valutazione degli esiti educativi “ Scala
Chess” all’interno di una “Progettualità di ricerca – azione in materia di politiche giovanili avente
ad oggetto la valutazione dell’esito educativo del bambino in età prescolare e il coinvolgimento dei
genitori con particolare riferimento a quelli under 35, nel percorso educativo dei figli al nido e alla
scuola dell’infanzia” Promosso e finanziato dalla Regione Veneto. Il Progetto prevede l’utilizzo di
uno strumento informatico strutturato e validato che raccoglierà ed elaborerà in termini numerici
i dati osservativi e valutativi su abilità e competenze raggiunte dai bambini.
Il Comitato di Gestione si impegna ad attuare verifiche e valutazioni del Servizio Scolastico, sia
in modo diretto attraverso gli organi collegiali, sia attraverso la collaborazione degli utenti. In
questa prospettiva si attuano:
incontri periodici di valutazione e verifica con la Direttrice;
questionario annuale o biennale per la valutazione delle aspettative e del grado di
soddisfazione delle famiglie; il questionario verte su aspetti organizzativi ed educativi della
scuola e prevede delle valutazioni in ordine di grado oltre alla possibilità di effettuare
proposte.
Il collegio docenti ed il Comitato di Gestione si impegnano affinché gli standard siano rispettati ed
intervenendo per risolvere eventuali problemi.
-
Bolzano Vicentino, 21 ottobre 2015
La Direttrice
SettePaola
Per approvazione del Comitato di Gestione:
Il Presidente
Berdin Massimo
Il Legale Rappresentante
Attorni Luciano
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