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La Sanità Raffaele Lagravinese Argomenti della lezione • Aspetti demografici e Sanità • Le Giustificazioni dell’intervento pubblico in Sanità • Sistemi Sanitari a confronto • La Spesa sanitaria nei Paesi OECD Aspetti demografici e Sanità Secondo gli ultimi dati OECD, In Europa la popolazione è aumentata del 30% negli ultimi 50 anni (In Italia del 20%). In Italia, la percentuale di anziani è passata dal 9.3% nel 1960 al 21.4% nel 2014. L’aspettativa di vita in Italia è passata da 72 anni (1970) a 82.8 anni (2013); Popolazione in Europa 1960-2010 Australia Austria Belgium Canada Chile Czech Republic Denmark Estonia Finland France Germany 1 Greece Hungary Iceland Ireland Israel Italy Japan Korea Luxembourg Mexico Netherlands New Zealand Norway Poland Portugal Slovak Republic Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom United States OECD (total) OECD, 2015 1970 12507 7467 9656 21745 9570 9858 4929 1360 4606 50772 61098 8793 10338 204 2957 2958 53822 103721 32241 339 50628 13039 2828 3876 32664 8680 4538 1725 33815 8043 6181 35294 55663 205052 870967 1980 14695 7549 9859 24518 11174 10304 5123 1477 4780 53880 61549 9643 10711 228 3413 3878 56434 117061 38124 364 66737 14150 3170 4086 35574 9766 4980 1901 37439 8311 6319 44522 56314 227225 965259 1990 17065 7678 9967 27691 13179 10333 5141 1569 4986 56709 63202 10157 10374 255 3514 4660 56719 123613 42869 382 87065 14952 3390 4241 38111 9983 5299 1998 38850 8559 6716 56104 57248 249623 1052204 2000 19028 8012 10251 30687 15398 10255 5340 1397 5176 59062 82212 10917 10211 281 3805 6289 56942 126927 47008 436 100896 15926 3858 4491 38259 10290 5389 1989 40263 8872 7184 67393 58893 282162 1155498 2010 22032 8363 10896 34127 17094 10474 5548 1331 5363 62918 81777 11153 10000 318 4560 7624 59277 128058 49410 507 114256 16615 4366 4889 38043 10573 5391 2049 46577 9378 7825 73142 62766 309326 1236028 2011 22340 8392 11048 34484 17248 10496 5571 1327 5388 63223 81798 11103 9972 319 4577 7766 59379 127799 49779 518 115683 16693 4404 4953 38063 10558 5398 2053 46743 9449 7912 74224 63259 311583 1243502 2012 22724 8430 11128 34880 17403 10511 5592 1323 5414 63514 80426 11037 9920 321 4587 7910 59540 127515 50004 531 117054 16755 4433 5019 38063 10515 5408 2057 46773 9519 7997 75176 63700 313874 1249052 2013 23132 8479 11183 35317 17557 10514 5615 1318 5439 63790 80646 10948 9893 324 4598 8057 60234 127296 50220 543 118395 16804 4472 5080 38040 10457 5413 2060 46620 9600 8089 76148 64107 316129 1256518 2014 23524 8503 11284 35540 17819 10527 5597 1316 5460 64360 80925 11381 9843 327 4610 8186 60789 127083 50424 556 119713 16858 4388 5137 38037 10375 5416 2062 45943 9699 8188 76903 64091 318892 1264123 Percentuale di Anziani (over 65 anni) Australia Austria Belgium Canada Chile Czech Republic Denmark Estonia Finland France Germany Greece Hungary Iceland Ireland Israel Italy Japan Korea Luxembourg Mexico Netherlands New Zealand Norway Poland Portugal Slovak Republic Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom United States OECD34 OECD, 2015 1970 8.3 14.0 13.3 7.9 5.0 12.0 12.1 11.6 9.0 12.8 13.0 11.1 11.5 8.7 11.1 6.7 10.7 7.1 3.1 12.4 4.6 10.1 8.4 12.8 8.2 9.2 9.1 9.5 9.5 13.5 11.2 4.3 12.9 9.8 9.8 1980 9.6 15.5 14.3 9.4 5.5 13.6 14.3 12.5 11.9 14.0 15.5 13.0 13.5 9.8 10.7 8.6 13.1 9.1 3.8 13.6 4.3 11.4 9.7 14.6 10.1 11.1 10.5 11.3 10.8 16.2 13.8 4.7 14.9 11.3 11.4 1990 11.1 14.8 14.8 11.3 6.1 12.5 15.6 11.6 13.3 13.9 15.2 13.6 13.2 10.5 11.4 9.1 14.7 12.1 5.1 13.3 4.3 12.7 11.2 16.3 9.9 13.2 10.2 10.6 13.4 17.7 14.5 4.2 15.7 12.5 12.0 2000 12.4 15.4 16.7 12.6 7.2 13.8 14.8 14.9 14.8 16.0 16.2 16.4 15.0 11.5 11.1 9.8 18.1 17.4 7.2 14.2 5.2 13.5 11.8 15.2 12.1 16.0 11.4 13.8 16.7 17.3 15.2 5.3 15.8 12.4 13.4 2010 13.6 17.6 17.1 14.2 9.0 15.3 16.3 17.5 17.0 16.8 20.7 19.0 16.6 12.0 11.2 9.9 20.4 23.0 11.0 13.8 6.2 15.3 13.0 14.8 13.6 18.3 12.4 16.5 16.8 18.0 16.7 7.0 16.2 13.1 15.0 2011 13.8 17.6 17.0 14.5 9.3 15.6 16.8 17.5 17.5 16.9 20.6 19.3 16.8 12.3 11.5 10.0 20.5 23.3 11.4 13.7 6.3 15.5 13.3 15.0 13.6 18.7 12.6 16.5 17.1 18.4 16.8 7.2 16.4 13.3 15.2 2012 14.2 17.8 17.3 14.9 9.5 16.2 17.3 17.7 18.1 17.3 21.0 19.8 16.9 12.6 11.9 10.3 20.8 24.1 11.8 13.8 6.4 16.2 13.8 15.3 14.0 19.1 12.8 16.8 17.4 18.7 17.1 7.3 16.7 13.7 15.5 2013 14.4 18.0 17.5 15.2 9.8 16.8 17.8 18.1 18.7 17.7 21.1 20.2 17.2 12.9 12.2 10.7 21.0 25.1 12.2 13.8 6.5 16.8 14.2 15.6 14.4 19.4 13.1 17.1 17.7 19.0 17.3 7.5 17.1 14.1 15.9 2014 14.7 18.3 17.7 15.6 10.0 17.3 18.3 18.4 19.3 .. 20.8 19.7 17.6 13.1 12.6 10.9 21.4 26.0 12.7 14.1 6.7 17.3 14.8 15.8 14.9 19.3 13.5 17.5 18.4 19.3 17.5 7.7 17.6 14.5 16.2 Aspettativa di Vita Media (Anno 2010) Fonte: Lagravinese e Moscone 2013 Le giustificazioni nell’intervento pubblico in sanità • L’intervento pubblico in sanità è giustificato da ragioni di efficienza e da ragioni distributive. • Gli obiettivi di efficienza impongono interventi volti a ridurre le cause di fallimento di mercato. • Gli obiettivi distributivi richiedono il superamento dei vincoli di reddito che ostacolano l’accesso alle prestazioni sanitarie ai non abbienti. Fallimento del Mercato e intervento Pubblico • Spesso nella realtà i sistemi economici presentano malfunzionamenti e imperfezioni (spesso definiti fallimenti del mercato). • Fra le cause più frequenti del malfunzionamento del marcato assumono particolare rilevanza: a) la presenza di esternalità; b) l’esistenza di posizioni monopolistiche; c) l’esigenza di beni pubblici puri; d) la presenza di informazione imperfetta. Il settore Sanitario ed il fallimento del mercato (1) 1) Mentre nei mercati in concorrenza perfetta richiedono la presenza di molti produttori, nel settore sanitario vi sono limiti obiettivi al numero di strutture che operano sul territorio; esistono inoltre barriere all’ingresso alle professioni sanitarie e comportamenti di tipo monopolistico dal lato dell’offerta di prestazioni professionali. 2) La concorrenza perfetta richiede che il bene scambiato sia omogeneo, mentre nel settore sanitario le prestazioni sono estremamente eterogenee (ogni prestazione è personalizzata). Il settore Sanitario ed il fallimento del mercato (2) 3) Nei mercati concorrenziali i consumatori sono perfettamente informati sui prezzi e sulla qualità dei beni scambiati; nel settore sanitario spesso invece, i consumatori non sono in grado di valutare la qualità (spesso altamente specialistica) delle prestazioni offerte. 4) A volte l’insufficiente concorrenza è legata a quelle che gli economisti chiamano “economie di scala”: quando i costi medi di produzione diminuiscono all’aumentare della scala di produzione può non esserci concorrenza(es. è meno costoso servire con un’unica grande apparecchiatura diagnostica un’intera regione, piuttosto che averne una in ogni ASL). Il settore Sanitario ed il fallimento del mercato (3) 5) La concorrenza perfetta richiede l’assenza di esternalità. In presenza di esternalità, l’allocazione delle risorse fornita dal mercato può non essere efficiente. Molte malattie, soprattutto quelle contagiose, producono molte esternalità. 6) Alcuni beni come i beni “pubblici puri” non sono forniti in maniera adeguata dai mercati privati. Si pensi la finanziamento delle politiche pubbliche volte al controllo degli alimenti, la ricerca scientifica in campo medico ecc… Beveridge vs Bismarck Un modello organizzativo della sanità ispirato al “modello Bismarck”, è quello dove il finanziamento dell’assistenza sanitaria avviene mediante contributi obbligatori dei cittadini lavoratori e/o mediante assicurazione: tra questi paesi, Germania, Austria e Ungheria. Un modello organizzativo della sanità ispirato al “modello Beveridge”, è quello dove il finanziamento dell’assistenza sanitaria avviene mediante la tassazione generale, basato sulla capacità contributiva, tra questi paesi: Regno Unito, Italia, Spagna, Paesi Scandinavi. Sistemi Sanitari a confronto • Servizio Sanitario Nazionale • Sistema mutualistico • Sistema con le assicurazioni private Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) • Il SSN riconosce a tutti i cittadini senza alcuna discriminazione il diritto alla tutela della salute (in Italia diritto sancito dall’art.32 della Costituzione). • Esso è finanziato attraverso la fiscalità generale ed eroga in forma gratuita o semigratuita tutte le prestazioni sanitarie ritenute fondamentali. • Il diritto alle prestazioni prescinde dalla disponibilità a pagare dei singoli cittadini. • Tale sistema si rifà al sistema pubblico universalistico, istituito in UK, nel secondo dopoguerra e che si è diffuso con diverse varianti in alcuni paesi del nord d’Europa e dal 1979 anche in Italia. Il sistema mutualistico • Definito anche delle assicurazioni sociali, si avvale di fondi e di casse di malattia organizzati in genere per settori produttivi e finanziati prevalentemente attraverso contributi di malattia. • La solidarietà è garantita all’interno delle singole casse o mutue sanitarie, ma non fra le stesse. • Le diverse mutue sono infatti caratterizzate da aliquote contributive, livelli di copertura, modalità di erogazione delle prestazioni anche molto differenziati. • Questo sistema è presente nei paesi dell’Europa centrale: (Francia, Germania, Austria, Olanda ecc..) Il modello delle Assicurazioni Private • E’ finanziato attraverso i premi pagati da coloro che scelgono liberamente di sottoscrivere una polizza assicurativa. • I premi sono commisurati al rischio al quale è esposto ogni singolo individuo e variano sensibilmente con l’età e con lo stato di salute dell’assicurato. • Il sistema garantisce protezione solo a coloro che sono in grado di pagare in base alla loro esposizione al rischio, escludendo tutti gli altri. • Il Sistema non realizza alcuna forma di solidarietà, salvo quella che si verifica a posteriori a favore dei sinistrati e a carico degli Indenni • Modello diffuso negli USA Modelli Misti La maggior parte dei paesi europei adatta modelli misti, con una certa prevalenza dei caratteri propri del modello pubblico. Gli attori rilevanti sono: lo Stato, le strutture che forniscono beni e servizi di cura (strutture ospedaliere, imprese farmaceutiche) e il medico di base. Quando si valuta un modello misto è importante considerare: Come viene assegnato il medico di base e con quali criteri il medico di base viene pagato; Chi effettua la scelta della struttura presso la quale ottenere servizi di cura: diagnostici, specialistici, ospedalieri. Come è finanziata l'offerta di servizi diagnostici, specialistici, ospedalieri forniti da strutture pubbliche o private convenzionate. Come sono fissati i prezzi e l'offerta dei farmaci e in quale misura l'utente partecipa al loro pagamento. Le possibili soluzioni in questi aspetti si legano a due ordini di problemi: - Grado di libertà assegnato all'utente nella scelta delle forme di servizi; -Definizione di forme organizzative e di finanziamento orientate al contenimento della spesa a parità di efficacia. Organizzazione dei Sistemi Ospedalieri • Limitando l'attenzione agli aspetti riguardanti l'offerta di servizi ospedalieri si possono • individuare tre sottomodelli: 1) Modello a Rimborso. 2) Modello Integrato. 3) Modello Contrattuale. Modello a Rimborso Tipico del programma MEDICARE negli USA. Medicare è il nome dato ad un programma di assicurazione medica amministrato dal governo degli Stati Uniti, riguardante le persone dai 65 anni in su o che incontrano altri criteri particolari. La relativa legge è stata firmata, assieme a quella del programma Medicaid, il 30 luglio 1965 dal presidente Lyndon B. Johnson come emendamento al Social Security Act. Il provvedimento è finanziato a livello federale grazie ai contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro. I principali benefici della legge sono l'assicurazione ospedaliera e l'assicurazione medica gratuita. Assicurazione obbligatoria, finanziata con contributi sociali (non premi, bensì commisurati al reddito, ciò consente redistribuzione) a favore di organismi senza finalità di lucro, che stipulano convenzioni con strutture pubbliche o private che offrono i servizi. Larga possibilità di scelta da parte del cittadino, che paga i servizi e viene rimborsato dall'assicurazione sulla base di tariffe standard. Modello Integrato • E' quello che maggiormente si avvicina al modello pubblico puro. • Il cittadino usufruisce di prestazioni gratuite offerte da strutture principalmente pubbliche e private convenzionate. • Possibilità di scelta limitata tra le strutture accreditate. • Tipico del sistema italiano Modello Contrattuale • Offerta di servizi da parte di istituti pubblici e privati convenzionati sulla base di una serie di requisiti tecnici e qualitativi. • Il pagamento dei servizi è regolato da contratti con assicurazioni o con il settore pubblico. • Aspetti rilevanti nella contrattazione sono prezzo, quantità e qualità. • I cittadini hanno diritto a prestazioni uniformi con margini di scelta delle strutture. • Tipico del sistema Inglese La Spesa Sanitaria nello scenario internazionale internazionale La crescita costante della spesa sanitaria (OECD 2012) 18.0 16.0 Canada 14.0 Francia Germania 12.0 Gran Bretagna Italia 10.0 Olanda Grecia 8.0 Spagna Svezia 6.0 Svizzera USA 4.0 OECD 2.0 0.0 1960 1970 1980 1990 2000 2008 LA SPESA SANITARIA NEI PAESI OECD (% sul PIL) La spesa in Sanità a partire dagli anni ’60 cresce in modo esponenziale in tutti i Paesi dell’area OECD. Dopo gli anni ‘90 la spesa continua a crescere ovunque ma in modo meno sostenuto. Per L’Italia si passa dal 7.0 negli anni 90 al 8.8 nel 2013 Australia Austria Belgium Canada Chile Czech Republic Denmark Estonia Finland France Germany Greece Hungary Iceland Ireland Israel Italy Japan Korea Luxembourg Mexico Netherlands New Zealand Norway Poland Portugal Slovak Republic Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom United States OECD 1980 5.8 7.0 6.2 6.6 .. .. 8.4 .. 5.9 6.7 8.1 .. .. 5.8 7.5 7.0 .. 6.4 3.5 .. .. 6.6 5.7 5.4 .. 4.8 .. .. 5.0 .. 6.6 2.4 5.1 8.2 6.1 1990 6.5 7.7 7.1 8.4 .. 3.8 8.0 .. 7.2 8.0 8.0 6.0 .. 7.4 5.6 6.6 7.0 5.8 3.7 .. 4.3 7.1 6.7 7.1 4.3 5.5 .. .. 6.1 7.3 7.4 2.5 5.1 11.3 6.5 2000 7.6 9.2 8.0 8.3 6.4 5.7 8.1 5.2 6.7 9.5 9.8 7.2 6.8 9.0 5.6 6.8 7.6 7.4 4.0 5.9 4.9 7.0 7.5 7.7 5.3 8.3 5.3 8.1 6.8 7.4 9.3 4.7 6.3 12.5 7.2 | | | | | | | | | | | | | | | 2010 8.5 10.1 9.9 10.6 6.7 6.9 10.4 6.1 8.2 10.8 11.0 9.2 7.7 8.8 8.5 7.0 8.9 9.5 6.5 7.2 6.2 10.4 9.7 8.9 6.5 9.8 7.8 8.6 9.0 8.5 10.5 5.3 8.6 16.4 8.8 2011 8.6 9.9 10.1 10.3 6.7 7.0 10.2 5.7 8.2 10.7 10.7 9.7 7.6 8.6 8.0 7.0 8.8 10.0 6.5 6.8 5.9 10.5 9.7 8.8 6.3 9.5 7.5 8.5 9.1 10.6 10.6 5.0 8.5 16.4 8.8 2012 8.8 10.1 10.2 10.2 7.0 7.1 10.4 5.8 8.5 10.8 10.8 9.1 7.5 8.7 8.1 7.4 8.8 10.1 6.7 6.6 6.1 11.0 9.8 8.8 6.3 9.3 7.7 8.7 9.0 10.8 11.0 5.0 8.5 16.4 8.9 2013 .. 10.1 10.2 10.2 7.3 7.1 10.4 6.0 8.6 10.9 11.0 9.2 7.4 8.7 .. 7.5 8.8 10.2 6.9 .. 6.2 11.1 9.5 8.9 6.4 9.1 7.6 8.7 8.8 11.0 11.1 5.1 8.5 16.4 8.9 Spesa Sanitaria pro capite 1995-2011 Fonte: Lagravinese e Moscone 2013 Tasso di Crescita Spesa sanitaria (1995-2011) Fonte: Lagravinese e Moscone 2013 Quota di spesa sanitaria pubblica sul totale della spesa pubblica, paesi OCSE; valori % Incremento nel tempo dell’incidenza della spesa sanitaria sul totale della spesa pubblica in tutti i Paesi OECD. Gli Stati Uniti si collocano al secondo posto, dietro la Svizzera . I paesi che allocano la quota minore di risorse pubbliche per la sanità sono Ungheria (10,5%), Corea (12,2%) e Finlandia (12,6%). In Italia, negli ultimi 24 anni, questo incremento è stato di quasi 3 punti. Percentuale spesa Pubblico-Privata 6.8 6.6 6.4 6.2 5.7 Czech Republic Mexico Korea Poland Turkey (4) 7.1 8.4 United… 7.3 8.4 Spain Luxembourg 8.7 Norway 7.5 8.8 Australia (3) 8 Ireland 8.9 OECD 8.2 9.0 Italy Japan (4) 9.1 Iceland 8.2 9.1 Greece Finland 9.2 Sweden 8.3 9.3 New Zealand 10.0 Canada 9.3 10.1 Austria Netherlands (2) 10.2 Portugal 9.5 10.4 Belgium (1) Public Denmark (1) 10.6 11.1 France Germany 11.3 Switzerland 12 Private Hungary 15.3 % of GDP 16 United States 0 Slovak… 4 Gli USA hanno una significativa componente di spesa privata. In particolare la spesa farmaceutica privata è maggiore di quella pubblica. (I dati non tengono conto della recente riforma Obama sul servizio sanitario). Negli altri Paesi la Spesa Pubblica è nettamente più alta della spesa privata. In Italia la spesa sanitaria sul PIL si compone del 7% di spesa Pubblica e circa del 2% di spesa privata. Il peso della sanità nelle economie avanzate • Secondo i dati OCSE, in Italia, nel 2011, la spesa sanitaria complessiva si è attestata a un livello di poco inferiore a 142 miliardi di euro, equivalenti a un’incidenza sul PIL di oltre 9 punti percentuali. • In termini occupazionali, sempre nel 2011, la sanità ha impiegato 1.659.000 unità lavorative, pari al 7,16% del totale degli occupati Spesa sanitaria per funzione 10% Average growth by main function of public expenditure on health, OECD countries, 2008-2011 8% 6% 4% 2007/08 2008/09 2% 2009/10 2010/11 0% -2% -2.4% -3.2% -4% Inpatient care Outpatient care Long-term care Pharmaceuticals Prevention/Public Health Administration Source: OECD Health Data 2013. La Spesa farmaceutica pro-capite Pubblica-Privata USD PPP Private Public (1 ) 2005 (2) 2005/06. (3) Prescribed medicines only. Source: OECD Health Data 2008, June 2008. Poland United States 0 Canada 182 200 Mexico 286 Denmark 248 303 New Zealand 426 Sweden 349 426 Australia (2) Luxembourg (1,3) 427 Switzerland 349 438 Greece Czech Republic 439 Iceland 360 440 OECD Slovak Republic 449 Austria 381 451 Portugal Korea 466 Hungary 384 489 Japan (1) Norway 500 Germany 389 524 Italy 400 Finland 533 Spain 564 France 600 584 639 800 Belgium 843 1000 La Spesa Farmaceutica pro capite della media OECD è stata di 440$. La parte finanziata dal settore pubblico è preponderante in quasi tutti i Paesi tranne USA, Canada, Messico, Polonia. In Grecia è quasi totalmente a carico dello Stato in Italia la spesa farmaceutica pro capite è stata nel 2008 pari a 524$ equamente divisa tra Pubblico e Privato Le proiezioni di lungo periodo Dal 1960 a oggi l’incidenza della spesa sanitaria complessiva (pubblica e privata) sul PIL è aumentata in tutti i paesi a economia e welfare sviluppati Negli Stati Uniti il rapporto si è triplicato, mentre nei principali partner UE, Italia inclusa, si è più che raddoppiato. Questa crescita, che ha coinvolto sia sistemi à la Bismarck che à la Beveridge, sia sistemi ad alto che a basso coverage pubblico, è avvenuta mentre la vita attesa aumentava ovunque, di pari passo con la qualità della vita e lo stato di salute Sulla base di questi dati storici, è necessario domandarsi per tempo quali proiezioni di medio lungo termine siano possibili La spesa sanitaria è influenzata da cinque aggregati di variabili, interrelati tra loro: • Demografia, epidemiologia, morbidità; • Andamento dei costi di produzione (inflazione settoriale); • Progresso scientifico e tecnologico (che aumenta i costi e sollecita la domanda di prestazioni); • Crescita economica e sociale, con ampliamento della nozione di salute e della domanda di prestazioni; • Assetto istituzionale e regolamentare. Le tre “E” dei servizi sanitari Secondo il Rapporto della Banca Mondiale (1993) “Investing in Health”, i problemi dei sistemi sanitari possono essere sintetizzati nelle 3 “E”: Efficacia, Equità, Efficienza Efficacia: • Le risorse sono troppo spesso utilizzate per la produzione di prestazioni poco efficaci e ad alto costo; Le prestazioni sono spesso impiegate in modo improprio; il contributo marginale della spesa sanitaria al miglioramento delle condizioni di salute della collettività è sempre più modesto. • Gli interventi a più alto livello di efficacia sono spesso finanziati con risorse insufficienti. Equità: • I sistemi non sono in grado di garantire in modo soddisfacente l’accesso alle prestazioni di base ai cittadini meno abbienti. • I sistemi sanitari producono benefici che favoriscono in modo sproporzionato le classi medio-alte. Efficienza: • Le risorse sono spesso utilizzate in modo inefficiente. Le risorse ospedaliere sono sottoutilizzate. • La dotazione di tecnologia non è utilizzata al meglio. • La struttura del personale è spesso squilibrata. Riforme e Sanità • JP Poullier (OECD, 1996) Sintetizza i dieci comandamenti delle riforme sanitarie da applicare nei paesi OCSE. 1) Separazione tra finanziamento ed erogazione degli interventi a tutela della salute, allo scopo di assicurare ai detentori di fondi maggiore autonomia nell’utilizzo delle risorse; 2) Remunerazione dei soggetti erogatori attraverso meccanismi non indipendenti dalla qualità e dalla tipologia delle attività svolte; 3) Sviluppo della contrattazione fra acquirenti e produttori di prestazioni sanitarie; Riforme e sanità……. 4) Introduzione di elementi di mercato (proconcorrenziali) nel settore sanitario attraverso lo sviluppo della concorrenza amministrata; 5)Rafforzamento del ruolo del medico di base in quanto regolatore della domanda di prestazioni; 6) Rafforzamento della capacità decisionale dei pazienti, in relazione con gli altri attori del sistema; Riforme e sanità……. 7) Impiego crescente a garanzia della qualità nell’erogazione delle prestazioni sanitarie; 8)Enfasi sulla valutazione dei risultati in termini di salute come indicatore del rapporto costo-efficacia e della soddisfazione del paziente; 9)Integrazione, all’interno delle politiche di tutela della salute, delle priorità sociale e ambientali, e accentuazione del ruolo della prevenzione e della promozione della salute; 10) Responsabilizzazione dei decisori attraverso la definizione di obiettivi di salute, di traguardi da raggiungere e di scadenze da rispettare.