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innovare vuol dire combinare conoscenze vecchie e nuove

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innovare vuol dire combinare conoscenze vecchie e nuove
GRAPH CREATIVE - SETTEMBRE 2013 - ANNO XXIV - N. 194
194 SETTEMBRE 2013
Settembre 2013 - Anno XXIV - € 6,00 - Il Sole 24 ORE S.p.A. - Via Carlo Pisacane 1 - 20016 Pero (MI)
SPECIALE
INNOVARE VUOL DIRE
COMBINARE CONOSCENZE
VECCHIE E NUOVE
FOCUS
IL TIMBRO DELL’INNOVAZIONE
IN VISTA
IMPEGNO E PERSONALITÀ
Organo Ufficiale di
LA PRIMA RIVISTA DI INCISIONE, STAMPA DIGITALE, COMUNICAZIONE E NEW MEDIA
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Progetto1:Layout 1 03/07/12 08:29 Pagina 1
editoriale
DI Valeria Teruzzi
Ritorno al
futuro
I
n un momento economico così cruciale e complesso
allo stesso tempo è possibile che si venga colti da
due sentimenti contrastanti e anzi opposti. Da una
parte una sorta di rassegnazione e sconforto di fronte
alle difficoltà che ogni giorno chi ha un’impresa vive e
sconta sulla propria pelle. Dall’altra una sorta di bulimica e
frenetica voglia di fare di tutto e di più per superare questa
perdurante stagnazione.
In entrambi casi il rischio che si corre è davvero grosso.
Da una parte si rischia di lasciarsi andare e di perdere
occasioni che non torneranno mai più, dall’altra si vive in
uno stato d’ansia perenne, ma che in concreto sortisce
a poco e a scapito della qualità e dell’approfondimento.
Come si fa allora a non cadere nell’una e nell’altra trappola
psicologica? Secondo noi per non correre questi pericoli è
necessario ripetersi una sorta di mantra: non bisogna gettare
al vento la professionalità. E con professionalità intendiamo
l’esperienza, fatta di lavoro quotidiano, di incontri, di formazione,
di sperimentazione, di prove e anche di errori, accumulata
nell’intero percorso lavorativo. Perché il nostro bagaglio non è
un peso che ci carica di cui liberarsi, ma un arricchimento da cui
poter attingere di volta in volta, la mappa da utilizzare mentre
si percorrono nuove strade. Per affrontare il domani e aprirsi a
esso senza paura, senza scoraggiamento, senza frenesia, senza
impazienza, partiamo dal nostro ieri.
È da questo concetto base che si sviluppa lo speciale di questo
numero di Graph Creative di settembre con cui vogliamo iniziare ad
affrontare un autunno che si presenta piuttosto caldo. E ci aiuta nel
delineare un’efficace strategia mentale e professionale il vulcanico
Giovanni Re, Community Manager di Roland DG Mid Europe.
Restare in gioco si può: è necessario allargare il proprio sguardo a
ciò che sta intorno nella vita di tutti i giorni, provare a osservare la
quotidianità da un punto di vista differente. E poi. Prendere tutto ciò
e tutte le proprie esperienze e combinarle, scombinarle, mescolarle.
Sperimentare, magari anche coinvolgendo altre realtà. È così che
diventa possibile dare vita a un progetto nuovo, unico, con prospettive
di business, senza buttarsi nel vuoto, ma al contrario facendo
affidamento su ingredienti ben noti.
Con basi solide si vede meglio il proprio futuro. G
settembre2013
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EDITORIALE
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NEWS
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POST FESPA 2013
Guandong per sua stessa natura ha una vocazione
internazionale e il successo riscontrato le ha dato
ragione. Fabio Elmi Sales & Marketing Director ci
racconta come è andato l’ultimo appuntamento
internazionale di Fespa e coglie l’occasione per
darci un quadro generale del mercato europeo
16
MESCOLIAMOCI
Buttarsi senza riflettere su qualsiasi novità non è
sempre la soluzione migliore per un’azienda. Anzi le
chiavi del successo l’artigiano ce le ha già in tasca:
utilizzare le competenze accumulate e l’esperienza
miscelandole in modo nuovo e aprendosi a
collaborazioni proficue
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settembre2013
STRUMENTI
AL SERVIZIO
DELLA CREATIVITÀ
Fespa 2013 a Londra è stata una fiera dal clima
effervescente e pieno di voglia di fare e di reagire.
Noi a Londra c’eravamo e abbiamo parlato con gli
espositori italiani presenti
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SUBLIMATICO IN FESPA
J-Teck3 ha suscitato grande interesse a Fespa
lanciando proprio in fiera J-Cube RF40/KF40:
l’inchiostro digitale sublimatico per stampanti
dotate di teste Ricoh e Kyocera
IMPEGNO E
PERSONALITÀ
Dall’America all’Italia, da una multinazionale a una
azienda in proprio. Sempre però con professionalità,
determinazione e idee chiare. Questa in sintesi la
storia di Luigi Memo, Titolare di Memo Srl
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GRAFICA 2.0:
L’ARTE VISIVA
INTERATTIVA
Dove va la visual communication? A chi chiederlo
se non a chi si occupa di formazione? E infatti
siamo andati allo IED (Istituto Europeo di Design) di
Milano, laboratorio creativo dove crescono i talenti
del domani
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IL TIMBRO
DELL’INNOVAZIONE
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60
Quarantasette anni di storia. Nel cuore di Milano
Bonacina ’86 è più attiva che mai grazie al web e a
una novità tutta da scoprire
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SENSAZIONI
CROMATICHE
Euroscreen è un’azienda sempre in movimento.
Tante le novità e le proposte, dal sito web alla
formazione, passando per l’interior e il wrapping
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L’UNITÀ DI BUSINESS
DETERMINANTE
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PIÙ SFIDE, PIÙ
BUSINESS
Viscom Italia ormai è alle porte e si propone come
grande contenitore di saperi, business, cultura,
formazione, entertainment
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L’IMPRENDITORE
E L’ARTISTA
La Roll 2000 è un’azienda associata alla CNA che
ha un Titolare dalla storia famigliare particolare.
Si tratta di Giorgio Brachetti che si racconta
imprenditore e manager del fratello, l’assai noto
trasformista Arturo
Da sempre attenta alla qualità dei propri prodotti
Digitalprint di Rimini ha deciso in questo 2013
di cavalcare l’onda del web con una nuova
piattaforma
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TENACIA IN GRANDE
FORMATO
Brescia è storicamente uno dei punti nevralgici
della comunicazione visiva lombarda. E anche in
tempo di crisi le grandi aziende del posto non si
sono mai fermate
settembre2013
7
scenari
flashnews
di Valeria Teruzzi
JJArjowiggins Creative Papers
Catalogo
prezioso
Arjowiggins Creative Papers, da sempre attenta e presente nel mondo del
lusso in tutte le sue declinazioni, ha annunciato che Pomellato - brand italiano di alta oreficeria apprezzato in tutto mondo per la classe, l’eleganza e
la preziosità dei suoi gioielli - ha scelto per il secondo anno consecutivo le
carte creative del Gruppo cartario francese per dare forma e raffinatezza al
suo lookbook.
Una raccolta preziosa, quella che si
può ammirare nelle pagine del volume, spiralato, rivestito e confezionato.
In questo lavoro, Arjowiggins Creative
Papers ha partecipato con la carta della copertina.
Un tatto esclusivo e morbido. Un colore in grado di esaltare il valore dell’oggetto in sé e dei gioielli che si possono ammirare sfogliando le pagine interne del libro. Skin,
by Curious Collection,
nella sua variante cromatica Dark Blue da
380 grammi è la carta che è stata scelta
da Pomellato per un
catalogo di lusso che
firmerà tutto l’anno
in corso.
“Sono particolarmente orgoglioso di questa rinnovata partnership con Pomellato
che ci ha dato nuovamente fiducia e ci
ha permesso rendere unico il suo nuovo
lookbook”, ha dichiarato Simone Medici,
Amministratore Delegato di Arjowiggins
Italia e direttore Sales & Marketing della Divisione Creative Papers per l’area
Sud Europa e Turchia. Che ha proseguito: “Il lusso è nel dna di Arjowiggins
Creative Papers. Amiamo poter accompagnare oggetti preziosi di ogni genere con le nostre carte creative che sanno donare un tocco di particolarità anche a ciò che, di per sé, non ne avrebbe bisogno”.
www.arjowigginscreativepapers.com
8
settembre2013
JJFujifilm - Rossetti group
New entry in grande
Affermato fornitore di servizi stampati specializzato nel mondo della comunicazione
visiva e dell’allestimento, Rossetti Group è
la prima azienda italiana ad aver investito nel nuovo modello da cinque metri di
Uvistar Pro8 di Fujifilm introdotto a Fespa
2013. Consolidato cliente Fujifilm in seguito all’acquisto cinque anni fa di una stampante flatbed Inca Spyder
320, Rossetti Group era alla ricerca di un dispositivo roll-to-roll UV, dotato
anche dell’opzione per la gestione di supporti rigidi, che supportasse efficacemente il volume di lavoro esistente e aprisse la porta a nuovi business. Spiega Damiano Rossetti, Titolare di Rossetti Group insieme ai fratelli Dario e Davide: “Una soluzione altamente produttiva e che non scendesse a compromessi con la qualità di stampa è stato il motivo guida del
processo decisionale. Uvistar Pro8 costituisce il mix tecnologico perfetto
per soddisfare le nostre esigenze”. Rossetti è stato colpito dalla versatilità di Uvistar Pro8, che è in grado di gestire materiali quali cotone, poliestere e polietilene, sempre più richiesti nel comparto dell’interior decoration che l’azienda sta approcciando negli ultimi anni.
www.fujifilm.eu
JJZund
Nuova
installazione
Fespa London 2013 è stata decisiva
per Simeoni Arti Grafiche che, proprio
durante i giorni della manifestazione
fieristica internazionale, ha scelto di
affidarsi alla tecnologia Zund e al sistema G3 XL-1600.
Nel mese di luglio il
plotter Zund in configurazione automatizzata dotata di conveyor, sistema di carico
e scarico e software
Zund Cut Center 2.0
ha fatto il suo ingresso
presso lo stabilimento
produttivo di Verona.
Diego Simeoni, proprietario dell’azienda
assieme a Silvano Simeoni, commenta: “Dal 1989 ci proponiamo al mercato con l’obiettivo di offrire un servizio
di qualità in tempi brevi e a prezzi concorrenziali. Per anni abbiamo seguito
l’evoluzione tecnologica della stampa
digitale per essere sempre all’avanguardia e per garantire la massima conti-
nuità tra le aspettative del cliente e il
prodotto finale. Recentemente abbiamo acquistato un nuovo sistema flatbed di grande formato e ci siamo quindi orientati all’introduzione di un plotter da taglio per le operazioni di finitura. Dopo aver valutato varie alternative, scegliere l’eccellenza di Zund è stato quasi naturale”. Il
nuovo plotter verrà
impiegato dall’azienda per il taglio di supporti rigidi, come materiali plastici o cartone, ma anche banner,
stoffa, vele, etichette e
packaging. “Con una
sola macchina potremo soddisfare il bisogno di finitura dell’intero ciclo produttivo”
– aggiunge Simeoni.
A determinare la scelta è stata la prova sul campo. Zund G3 si è mostrata
altamente performante, con prestazioni in termini di flessibilità e produttività elevate.
www.zundlab.com
flashnews
JJDurst
Prendi
e raddoppia
700.000 mq prodotti con Rho 500R
e tanti clienti soddisfatti sono stati due ottimi motivi che hanno spinto Futura Wide Digital a riconfermare la fiducia in Durst.
Così a distanza di pochi anni dalla prima installazione, il service romano,
punto di riferimento nel mercato della stampa digitale di grande formato,
raddoppia e sceglie ancora una volta
le prestazioni di Rho 500R, pregiandosi della prima doppia installazione
in Italia della stampante roll-to-roll
super wide da 5 metri di casa Durst.
Il primo incontro con Durst era avvenuto quasi per caso, dettato dalla curiosità di testare le qualità del
brand altoatesino. Dopo aver visto
in azione Rho 500R presso la sede
di Bressanone, Futura Wide Digital
ha deciso di sposare la tecnologia
Durst. E la fiducia è stata ripagata
al punto che: “La seconda installazione è venuta da sé” – commenta
Paolo Boschi, titolare di Futura Wide
Digital,– “Per i nostri clienti realizziamo prevalentemente banner, allestimenti e maxi affissioni. Oggi la pianificazione delle campagne avviene
in tempi rapidissimi.
JJMacTac
A tutto decoro
A Fespa MACtac ha presentato le sue più recenti novità nel settore dei prodotti autoadesivi, una gamma di
film e laminazioni che aprono nuovi e redditizi mercati a trasformatori e stampatori. A rafforzare la mission,
uno stand in cui i visitatori hanno potuto trovare tutte
le pellicole Graphic & Deco per trasformare una stanza, un edificio, una strada, una finestra, una macchina,
una barca o un oggetto di arredamento in pochi passaggi. In particolare, lo stand era decorato con diversi
best seller tra cui: DecoSatin SP, DecoMural, WW100,
WW300, StreetRap nonché JT5798MBF e JT5499R,
mentre una macchina è stata personalizzata con gli
ultimi nati della serie TuningFilm: TuningFilm Stellar e
TuningFilm Velvet.
Alcuni nuovi prodotti: Permafun Leathertex, un nuovo
marchio per un look “simil-pelle”, con una grana più in
rilievo rispetto alla versione precedente; HORIZon, una
protezione rivoluzionaria per il settore del car wrapping;
LUV 6301, nuovo nato nella famiglia dei film MACtac
dedicati alla laminazione dei pavimenti; LUV 3697, pellicola trasparente dall’effetto ultra clear, si adatta perfettamente a essere utilizzato sia su vetro che plexiglas; MACtac TuningFilm - 53 colori, effetti e strutture
per auto e barche
www.mactac.it
Per questo è necessario dotarsi di sistemi che permettano di soddisfare
le richieste last minute. Dalla nostra
prima esperienza sapevamo che l’unica tecnologia veramente industriale
capace di darci la velocità e la qualità necessarie per fronteggiare le richieste del mercato è Durst”.
www.durst.it
scenari
flashnews
JJRoland DG Mid Europe
Questione
di etichetta
Roland conferma la sua partecipazione
alla manifestazione Labelexpo Europe
2013, che si svolge a Bruxelles dal
24 al 27 settembre 2013 e dedicata
al mondo della stampa di etichette e
d’imballaggi.
Allo stand, saranno proposte le diverse soluzioni di stampa e taglio, di cui
Roland è protagonista, applicate ai substrati e ai diversi contesti creativi e produttivi, propri del settore.
Per le soluzioni di desktop design,
Roland proporrà la VersaSTUDIO BN20, stampa&taglio da tavolo con luce
da 51 cm e capace di lavorare, oltre
che con la quadricromia, anche con
inchiostro metallico o
bianco. Grazie alla tipologia d’inchiostri installati, l’operatore può praticamente stampare su moltissimi
materiali adesivi, per produrre
grafiche customizzate e prototipi
di ogni tipo. Sempre per la parte
stampa e taglio, Roland proporrà la serie VersaCAMM VS, con luci di stampa
dai 70 sino ai 160 cm. Particolarmente
interessante questa soluzione perché
l’operatore ha a disposizione, oltre al
set di quadricromia, anche il ciano e il
magenta leggeri, il bianco e il metallico. In questa maniera, l’etichetta o la
grafica può contenere sia pattern vettoriali sia immagini fotografiche, sempre
con una risoluzione eccellente e la pos-
JJFespa
www.rolanddg.it
GLOBAL WRAP CUP MASTER
JJPixartprinting
Piotr Cinski dalla Polonia è stato proclamato campione del
Global “Wrap Cup Masters” a Fespa 2013. Il “Wrap Cup
Masters” è iniziato il primo giorno di Fespa con la gara di
qualificazione che ha visto tre abili concorrenti guadagnarsi
la possibilità di partecipare al grande finale, culminato sabato 29 giugno, 2013. Il concorso “Wrap Cup Masters” è entrato in azione a Fespa 2010 di Monaco e, da allora, ha girato
tutto il mondo con gli eventi Fespa regionali e digitali, selezionando i finalisti da Fespa America 2011, Messico 2011
e 2012, Fespa Digital 2011, 2012 e Fespa Brasile 2013.
Un totale di 16 artisti Wrap
Cup d’elite ha preso parte alla
calda finale di Londra, battendosi per diventare campioni
e per portarsi a casa premi
del valore di 9.500 sterline.
Piotr Cinski, Proprietario di
Pentagraf, ha commentato:
“Vincere il titolo di campione mondiale di “Wrap Cup
Masters” è stato come realizzare il mio sogno. È stato un piacere e un onore gareggiare spalla a spalla con i
migliori installatori del mondo. Vorrei ringraziare i partecipanti, i giudici, gli sponsor e tutti coloro che sono stati coinvolti nella realizzazione di questo evento. A tutti coloro che
stanno considerando il wrapping di veicoli vorrei solo dire
una cosa. Fatelo!”
“Una delle vere novità della manifestazione londinese, le HP Latex 3000 presentate in anteprima mondiale. La risposta che da tempo aspettavamo” - così
commenta Alessandro Tenderini, CEO Pixartprinting
la conferma del triplo acquisto siglato durante la
manifestazione londinese.
Nuovi inchiostri stabilizzati per una qualità costante
delle immagini a velocità elevate, ampia versatilità dei supporti stampabili - anche sensibili al calore - ma soprattutto produttività industriale: un mix
di ingredienti che non poteva lasciare indifferente
Pixartprinting, da sempre attenta alle nuove proposte orientate ad aumentare la capacità produttiva.
Già dotata di un reparto Latex dedicato a stampa di PVC adesivo e carta (attualmente installate
6 HP Latex 600 e 1 HP Latex 850), Pixartprinting
continua nel suo percorso di industrializzazione della produzione.
Un’esigenza derivante dall’incremento della domanda per un’azienda che registra tassi di crescita a
due cifre (41,5M il fatturato 2012 a fronte dei 32M
dell’anno precedente).
E le partnership consolidate con i produttori di tecnologie sono sicuramente un asset nella strategia
del web to print italiano. “HP è nostro partner da
tempo. Il reparto Indigo è il cuore digitale della nostra offerta small format. La tecnologia Latex è l’alleato per vinile e carta large format”.
www.fespa.com
10
sibilità di inserire texture o effetti metallici all’interno dei colori. Cambiando
tipologia d’inchiostro ma preservando
la funzione di stampa e taglio, lo stand
Roland ospiterà anche la VersaUV LEC540, che sfrutta tutta la capacità dell’inchiostro UV di lavorare con tantissimi
tipi di materiali e l’effettistica di verniciatura, dimensionabile anche in altezza, per effetti tattili impressionanti.
settembre2013
Tripletta al Latex
www.pixartprinting.it
scenari
flashnews
JJMinimegaprint
Comunicare
sul punto vendita
Minimegaprint, player del web to print,
dedica una sezione specifica dello
shop on line www.minimegaprint.com
al mondo della ristorazione: un pacchetto “chiavi in mano” completo, accessibile e conveniente, con servizio
di consegna garantito nelle 24 ore e
una gamma di prodotti pensata per
soddisfare qualsiasi esigenza di immagine, comunicazione, promozione
e decorazione.
All’interno di un locale sono tantissime le opportunità di trasformare le
superfici dell’ambiente stesso e gli
“strumenti di lavoro” in mezzi di comunicazione. è ad esempio il caso
delle tovagliette di carta, spesso utilizzate per allestire la tavola in bar e
slow food.
Un suppor to promozionale estremamente versatile, che
Minimegaprint permette di personalizzare per
comunicare informazioni, ricette ed eventi.
Altro strumento di sicura consultazione per tutti i clienti è il menu. Per
questo motivo è importante che sia
funzionale, resistente, ma anche capace di riflettere l’immagine del locale.
Tantissime le combinazioni di forme e
materiali proposte da Minimegaprint,
come ad esempio i menu in carta, disponibili a forma di torre (trifacciali)
o in formato A4 (bifacciali o a doppia anta), ideali per la stampa di testi che devono essere frequentemente aggiornati.
Se invece la proposta di menu è fissa, si possono scegliere i cavalierini da tavolo, con
stampa bifacciale e realizzati in
forex, un materiale
leggero, resistente
e totalmente impermeabile: dritti, con base in legno oppure a cavalletto, con aper-
JJSpandex
Nuovo Marketing Director
Spandex, tra i fornitori protagonisti mondiali per il settore della cartellonistica e della visualizzazione grafica, annuncia la nomina di Rob Karpenko come
Marketing Director, con effetto dal 1° luglio 2013 . Rob si occuperà dello
sviluppo di nuove iniziative, servizi e prodotti per l’intera gamma Spandex.
“Rob vanta un’estesa esperienza di branding internazionale e b2b, con recente focalizzazione sul management di categoria e marketing”, afferma
Rod Larson, Presidente del gruppo Spandex. “Grazie alle sue comprovate
capacità di sviluppare soluzioni innovative in ambienti multiculturali dal ritmo incalzante nel settore delle comunicazioni visive, la sua nomina aggiunge ulteriore valore al team direttivo di Spandex e contribuirà ai piani di crescita globale,” spiega Mr. Larson.
In precedenza Rob ha occupato posizioni strategiche in PaperlinX, dove era
responsabile per l’implementazione di progetti paneuropei di marketing e
modifiche di elevato valore.
www.spandex.it
12
settembre2013
tura a catenella, tutti personalizzabili sui due lati. Per chi gestisce un locale food & beverage un altro tool
di comunicazione sono le cartoline:
veicolo promozionale ma anche oggetto da collezione se realizzato con
cura e creatività.
Oltre al messaggio e alla grafica –
rigorosamente impattanti e coinvolgenti – anche le tecniche di stampa
contribuiscono a rendere le cartoline appealing.
Minimegaprint offre la possibilità di
impreziosirle con effetti serigrafici,
come ad esempio fragranze profumate e glitter iridescenti, colori fluo,
vernici oro e argento e gratta e vinci.
La personalizzazione è ancora più
estrema con la gestione del dato variabile e la possibilità di stampare le
card singolarmente con il nome della
persona, per inviti a eventi speciali.
www.minimegaprint.com
FIERI DEL BIANCO
Scopri il valore del bianco a Viscom Italia 2013.
MIMAKI, da sempre leader nella stampa digitale, oggi è fiera di presentare le enormi potenzialità della stampa con inchiostro bianco. Grazie
all’estrema versatilità di tutte le stampanti presenti a catalogo, chi sceglie MIMAKI ha nell’utilizzo del bianco altamente coprente un forte
vantaggio competitivo. In particolare i modelli JFX500-2131 e UJV500-160, dotati del nuovo Engine 500, sfruttano una tecnologia esclusiva
MIMAKI che consente di stampare il bianco in alta velocità. Inoltre il software RASTER LINK 6, incluso in tutti i prodotti, permette, in un unico
passaggio, la stampa a 3 strati (colore-bianco-colore) che semplifica e accelera la produzione.
Allo stand BOMPAN potrai scoprire quante opportunità di nuovi business nascono dal bianco. Vieni a farci visita e conoscerai
i 47 modelli che fanno oggi di MIMAKI il nome per eccellenza nella stampa digitale di grande formato.
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Definizione mai vista prima
Qualità Offset e produttività senza precedenti
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2013
VISCOM ottobre
5
ano 3-
Mil
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nd H8/H
Pad.9 Sta
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stampanti e detta nuovi standard
qualitativi. Rho P10 è qualità e brilsell well
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L‘alta definizione come non l‘avete
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stampa fine art.
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stampa fino a 213 mq/h.
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inkjet UV ad altissima
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mq/h con sistema di
alimentazione continuo
dei pannelli in totale
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di stampa di 160 cm e
dall’elevatissima risoluzione di 1728 dpi.
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l’opinione
DI Fabio Elmi
Post Fespa
2013
G
uandong si propone al mercato europeo come nuovo anello della filiera distributiva, facendosi garante di
processo. Un modello di business apparso da subito innovativo alla nostra prima partecipazione a Fespa
nel 2009. L’edizione 2013 è stata ulteriore conferma che la distribuzione organizzata ha compreso a fondo
la nostra mission innovativa riconoscendo in noi un partner qualificato. Ne è ulteriore dimostrazione la crescente
domanda di supporti Guandong, disponibili sia in versione unlabelled che brandizzati. Forti della qualità che il
mercato ci riconosce, abbiamo recentemente rinnovato la nostra strategia, siglando
partnership esclusive per la commercializzazione dei nostri prodotti. Un’evoluzione
naturale che punta all’affermazione del nostro brand quale sinonimo di
qualità garantita. Questa la filosofia che ci ha portato a investire negli anni
nella selezione accurata dei produttori e nella messa a punto di formulazioni
esclusive. E oggi ne raccogliamo i frutti, con uno spontaneo riconoscimento: il
marchio Guandong è sinonimo di qualità e innovazione.
Gli eventi internazionali come Fespa rappresentano per noi un momento
privilegiato non solo per presentare la nostra offerta, ma anche raccogliere
ulteriori input sui trend di mercato da trasferire al nostro reparto Ricerca
& Sviluppo, che lavora costantemente per mettere a punto sempre nuove
formulazioni. Oltre le aspettative i feedback positivi per le novità presentate
in occasione della kermesse attraverso un’area espositiva ricca di
esempi applicativi. Grandi consensi per le due maxi installazioni a parete
“The Magnetic World” e “The Ferite World”: due rappresentazioni delle
potenzialità del Magnet Visual Com, supporti versatili di forte impatto
adatti a comunicazioni sempre più dinamiche. Su moduli orientabili
alla luce, inoltre, abbiamo chiaramente illustrato le performance dei
nuovi item della Window Graphics Collection: una vera rivoluzione per
l’interior design. Ciascuno dei supporti è stato studiato per rispondere
a specifiche necessità. Double Way Vision Image, ad esempio, è
una soluzione parzialmente trasparente che, grazie all’utilizzo di un
inchiostro particolare per la stampa della trama, lascia intravedere da
una parte all’altra. Il risultato è una visione armoniosa ed elegante
dell’immagine nelle due direzioni, con effetto vedo/non vedo.
Conoscere approfonditamente le specifiche di ogni materiale è il
nostro asso nella manica, che ci consente di offrire a clienti e partner
consulenza per la scelta dei supporti più adatti alle singole esigenze.
Dai giochi di luce di One Way Vision Night&Day al Sandblast, dal
Cling al Floor Graphic, fino al Backlit 560gr, il nuovo banner opalino
con un incredibile effetto diffondente della luce. Impossibile non
notare i totem realizzati a grandezza naturale per presentare allo
stand PolyFLAT, il full-plastic multilayer super-wide più grande al
mondo con altezza 3,20 m.
Un bilancio dunque più che positivo per la nostra quinta
FABIO ELMI, SALES & MARKETING DIRECTOR
partecipazione a Fespa, tanto che abbiamo già confermato la
GUANDONG ITALIA
presenza all’edizione 2014. G
settembre2013
15
invista
DI Valeria Teruzzi
Impegno
e personalità
DAI LABORATORI DI RICERCA IBM IN COLORADO ALLA MEMO SRL. LUIGI MEMO VOLEVA
APRIRE UN’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE SUA E COSÌ DOPO VENT’ANNI DI ESPERIENZA NELLA
MULTINAZIONALE AMERICANA L’HA FATTO. PUNTANDO SULLA QUALITÀ, SERVIZIO E SU QUALCOSA
CHE NON HA PREZZO: LA PERSONALIZZAZIONE
S
erietà e impegno le
proclamano tutti, ma poi
è solo sul campo che si
possono dimostrare concretamente.
E lui nel lavoro di ogni giorno, da
tanti anni ormai, le ha davvero
dimostrate ai suoi clienti e al
mercato, che per questo lo
ha premiato. Luigi Memo è un
imprenditore con un background
professionale assai vasto e
internazionale, ma 100% italiano
che alla guida della sua Memo ci
spiega un po’ come vede le cose in
questo momento tanto delicato per
l’economia e le aziende.
Partiamo parlando un po’ di lei.
Ci parla della sua formazione e di
come è nata Memo?
“La Memo Srl è nata nel 1981.
Desideravo chiudere l’esperienza
di 20 anni di IBM (avevo il livello e
titolo di Vice-President) e iniziare
un’attività imprenditoriale mia.
La mia precedente esperienza
lavorativa è stata alla IBM Italia e
alla IBM International, negli Stati
Uniti d’America, in particolare
lavoravo ai Laboratori ricerca in
Colorado, e Marketing in Kentucky.
Oggi sono anche membro del
consiglio di amministrazione della
TheMagicTouch International”.
16
settembre2013
invista
IL MOTTO
Qualità e servizio
Che cosa l’aveva colpita
all’inizio di questo lavoro? E
che cosa la colpisce oggi?
“La possibilità, di poter
realizzare una stampa a colori e
con ottima qualità anche in un
solo esemplare in pochi secondi,
su materiali molto diversi, e su
tutti i tipi di tessuto di tutti di colori.
Soddisfare l’esigenza di realizzare
prototipi e tirature molto basse
senza costi di impianto, e tempi
brevissimi”.
Il momento più bello e quello
più brutto della sua carriera?
“Non ci sono stati dei veri e
propri momenti brutti, c’e solo
stata la necessità di impegno
continuo, e forse questo è il
bello”.
CARTA D’IDENTITA
NOME LUIGI MARCO
COGNOME
PROFESSIONE
MEMO
IMPRENDITORE
AZIENDA MEMO SRL
SEGNI PARTICOLARI DELLA SUA AZIENDA
LOGO RIFLESSO
IL POSTO PIÙ STRANO DOVE HA PARLATO DI
LAVORO HAWAI
IL VIAGGIO DI LAVORO PIÙ BELLO GIAPPONE
LA FIERA PREFERITA VISCOM
PAESE DOVE PIACEREBBE LAVORARE ITALIA
IL LIBRO CHE HA SUL COMODINO “LA DIETA
DEL DIGIUNO” DI VERONESI
STATO D’ANIMO ATTUALE SERENO
DA PICCOLO SOGNAVO DI FARE VIAGGIARE
IL DONO DI NATURA CHE VORREBBE NESSUN ALTRO
UN OGGETTO PENNA STILOGRAFICA
LA CANZONE CHE CANTA SOTTO LA DOCCIA STRANGERS IN THE NIGHT
Caratteristiche
di un buon
imprenditore?
Cosa non deve
mai fare?
“Gestire
l’azienda con
regole chiare a tutti, rispetto degli
obblighi di legge e fiscali, verso
i dipendenti e verso lo Stato.
Massima correttezza verso i clienti.
Mai sottovalutare il mercato e la
concorrenza!”.
Qual è l’aspetto più
entusiasmante del suo lavoro?
“Le tecniche di personalizzazione
hanno tutti i giorni un nuovo
potenziale cliente”.
Quali sono le doti personali che
si sono rivelate più utili nella
professione?
“Correttezza e professionalità anche
per situazioni che apparentemente
sembrano banali o non importanti”.
Su che cosa si gioca la
concorrenza?
“Servizio, assistenza applicativa
specialistica sui materiali da noi
venduti, controllo continuo di
qualità”.
settembre2013
17
invista
Oggi tutti parlano di eco
sostenibilità. È una moda o
vede che in concreto si stanno
facendo passi in tal senso?
“Le case da noi rappresentate e
i nostri clienti dimostrano grande
attenzione per tutto ciò che rispetta
l’ambiente. Pertanto per ciò che mi
riguarda è una pratica concreta e
quotidiana”.
Ci fa una panoramica del mercato
in questo difficile 2013?
“Il nostro settore ha registrato
una buona tenuta, con fatturato in
crescita (almeno per i primi sette
mesi) rispetto al 2012.
Abbiamo dedicato molto tempo ad
azioni di marketing e presentazioni
di nuovi prodotti dislocate in diverse
città italiane. Clienti e potenziali
clienti hanno potuto toccare con
mano le nuove applicazioni”.
Qual è l’ambito più promettente?
“Le aperture di nuove, piccole
aziende. La nostra tecnologia
richiede investimenti contenuti
e lo spazio che le tecniche di
personalizzazione hanno per
crescere e per diffondersi sul
mercato è davvero in grande
crescita”.
Le tecniche di personalizzazione
hanno tutti i giorni un
nuovo potenziale cliente
Stiamo attraversando periodi
difficili come stanno reagendo gli
operatori del settore? Che cosa
consiglia di fare e di non fare?
“Consiglio difficile e legato molto alle
caratteristiche dell’azienda, ognuna
diversa dall’altra”.
Che ruolo gioca internet nel suo
lavoro?
“Imprescindibile. Molti nuovi
DA SINISTRA MAURO, SERGIO
E LUIGI MEMO
operatori ci conoscono visitando il
nostro sito. Grazie al sito realizzano
che è possibile avviare un attività
innovativa, semplice, con buoni utili,
e investimenti contenuti. Chiedono
quindi una dimostrazione della
tecnologia e moltissimi diventano
così nuovi clienti”.
Il mercato italiano in rapporto a
quello straniero? Di che cosa ha
bisogno?
“Banalmente, tenuto conto del
numero di abitanti, il mercato
italiano è più piccolo sia di quello
inglese sia di quello degli Stati
Uniti.
Poi Il sistema Paese deve ancora
crescere e tutelare le aziende in
modo più pragmatico e quindi
eliminare i lacci della burocrazia.
Ad esempio un credito non riscosso
nei tempi contrattuali richiede azioni
di recupero per vie legali, tempi
lunghi e incertezza sull’esito finale.
Infine, il contesto economico/
finanziario del mercato in altri grandi
Paesi è molto diverso, e più facile
per l’imprenditore, agire e difendere
i propri diritti”.
Se potesse che cosa
cambierebbe di questo mercato?
“Il potenziale cliente è spesso
poco realistico nella valutazione
del prodotto personalizzato. Più
diffusione delle possibilità che la
tecnologia offre”.
Facciamo scherzosamente il
gioco della torre. Che cosa
chiede di più oggi il mercato.
Tecnologia o creatività?
Tecnologia
Qualità o quantità?
Qualità
Green o tradizionale?
Tradizionale+green G
18
settembre2013
SPECIALE
old+old=new
DI Giuseppe Goglio
Mescoliamoci
INVECE DI LASCIARSI
TRASCINARE DALLA FOGA DI
FARE TUTTO, L’ARTIGIANO DELLA
COMUNICAZIONE VISIVA DEVE
ANDARE ALLA RICERCA DI
SE STESSO E DELLA SUA
PROFESSIONALITÀ PER
COMBINARE E METTERE
A FRUTTO LE PROPRIE
POTENZIALITÀ,
CONCENTRANDOSI
SU CIÒ CHE SA FARE
MEGLIO E PUNTANDO
SU CONDIVISIONE E
INNOVAZIONE
20
settembre2013
CONDIVIDERE, COMBINARE, UNIRE LE
CONOSCENZE VECCHIE E NUOVE. È QUESTA
LA BASE DA CUI PARTIRE PER RINNOVARE LA
PROPRIA AZIENDA
old+old=new
R
innovarsi è l’imperativo di chi è
intenzionato ad affrontare circostanze sfavorevoli senza lasciarsi trascinare da un pessimismo
diffuso. Per il rinnovamento, la buona volontà però non basta, servono
anche possibilità di investire in nuovi
strumenti e la capacità di individuare quelli in grado di assecondare le
proprie potenzialità.
Soprattutto, serve l’abilità di tracciare la via migliore per liberare con successo la creatività tipica di un ope-
co, dalle interessanti prospettive di
mercato, facendo affidamento su ingredienti comunque ben conosciuti.
Questa filosofia è diventata da qualche tempo uno dei punti fermi della
strategia attraverso la quale Roland
non si limita a vendere macchinari e
formare i clienti su come utilizzarli,
ma si spinge verso veri e propri corsi
mirati a far emergere da ciascun operatore le potenzialità grazie anche a
un gran lavoro di gruppo e individuare così spazi inediti nel mercato.
GIOVANNI RE, IL BRILLANTE
COMMUNITY MANAGER DI
ROLAND DG MID EUROPE
ratore della comunicazione visiva.
Questo meccanismo all’apparenza impeccabile si scontra inevitabilmente
con la difficoltà o la reticenza a investire, in modo particolare quando si
parla di macchinari, come per esempio plotter, taglierine o altri strumenti di finitura per le quali è necessario
mettere in preventivo cifre importanti,
oppure solo per la ormai tristemente
nota reticenza del mondo bancario a
concedere finanziamenti.
Per chi non intende comunque stare
a guardare e vuole rimettersi in gioco, la possibilità è tutt’altro che remota. Basta infatti allargare il proprio
sguardo a ciò che sta intorno anche
nella vita di tutti i giorni, provare a
osservare la quotidianità da un punto di vista differente e non aver paura di combinare l’intero bagaglio di
conoscenze acquisito negli anni con
qualsiasi altra fonte di ispirazione per
dare vita a un progetto nuovo, uni-
Vero e proprio simbolo di questa
attività è Giovanni Re, Community
Manager dell’azienda, il cui messaggio sintetizzato come Old+old=new è
stato proposto in tutto il 2013 nella
stagione di incontri in tutta Italia e
si è rivelato in grado di raggiungere
risoltati sorprendenti anche per un
personaggio per natura ottimista e
vulcanica come lui.
Signor Re, da dove nasce l’idea
di Old+old=new?
“Dall’osservazione di quello che accade tutti i giorni intorno a noi, anche
nel nostro settore, che rischia di farci
cadere nell’anonimato per la smania
di voler fare di tutto. Se per esempio andiamo a fare una ricerca sul
web e inseriamo ‘Azienda giovane e
dinamica a 360°’, arriva un milione
di risultati. Rischiamo di fare la fine
di una rana che messa in una pento-
settembre2013
21
speciale
old+old=new
cosa come ormai 250 anni fa, oggi
è praticamente morta per effetto di
Wikipedia. E questo chi produceva
enciclopedie l’ha percepito solo in
parte, spesso in ritardo, sottovalutando il fatto di non riuscire comunque a reggere il passo”.
Nello specifico della stampa digitale, come si traduce?
“Se guardiamo al mondo degli artigiani, spesso presentano un catalogo di lavori che assomiglia al menu
di una prima comunione: di tutto e
di più. Una lista che spazia dalla
progettazione grafica, al logo e agli
la di acqua fredda e dove si aumenta la temperatura gradualmente, resta lì a farsi bollire. Noi invece, vogliamo essere l’estintore, quello che
ti aiuta a saltare fuori, guardarsi intorno e capire cosa accade intorno”.
Come si può avvicinare questa
riflessione al mondo viscom per
produrre una svolta?
“Probabilmente fatichiamo a rendercene conto, ma ci troviamo tutti i
giorni in una situazione del genere.
Ogni volta che camminiamo per strada possiamo individuare quegli elementi che legati tra loro in modo anche casuale sono in grado di creare nuove connessioni. D’altra parte,
il concetto di creatività stessa è la
combinazione di elementi già noti e
utilizzati. Non bisogna cimentarsi in
qualcosa che non ci appartiene a livello di conoscenze e abilità, perché
si sarà comunque qualcuno in grado
di farlo meglio. Dobbiamo concentraci su ciò dove siamo capaci”.
Dove troviamo un esempio pratico di questo ragionamento?
“Il mondo della telefonia mobile. Per
anni, il settore è stato dominato da-
22
settembre2013
gli stessi nomi impegnati soprattutto a fare il copia e incolla dei modelli altrui. Il telefono è diventato in pratica una commodity, fino al momento in cui sono apparsi due operatori in precedenza fuori dal mercato,
Apple e Samsung, sbaragliando tutti, perché hanno cambiato il paradigma. Protagonisti sono diventati i sistemi operativi, ora tutto ruota intorno alle app, quello che permette di
fare cose nuove, mentre le tecnologie sottostanti sono ormai alla portata di tutti”.
È un discorso che coinvolge solo
chi si occupa di tecnologia?
“Assolutamente no. Basta guardare
a cosa è successo con le enciclopedie. Nata grazie a Voltarie qual-
eventi. Sbagliano a non focalizzarsi
su un ambito specifico e, peggio ancora, magari si lasciano trasportare,
come succede a chi si mette a stampare magliette senza averlo mai fatto prima e si trova così in competizione con esperienza e potenzialità
della serigrafia”.
Non si può considerare positivo
il fatto di guardare verso nuove
opportunità?
“Se guardiamo ai fatti, dove prima
ognuno si distingueva per una lavorazione, e spesso c’era collaborazione, oggi tutti si sono messi a fare di
old+old=new
Come ci si arriva?
“Bisogna trovare la forza e il coraggio di guardare oltre. L’idea probabilmente non è tanto distante. Quanti
di noi ne hanno una nel cassetto mai
sviluppata? Poi, tanti finiscono per lamentarsi quando la trovano in una vetrina realizzata da un altro. Per evitare questa strada che porta inesorabilmente verso un declino, vedo tre
fattori principali: trasparenza, connessione e innovazione di prodotto”.
Come vanno affrontati, e messi
in relazione tra loro?
“Per quanto riguarda la connessione,
da qualche tempo abbiamo ormai attiva la rete degli Artigiani tecnologici,
dove chi partecipa ha già avuto modo
di verificare di persona come grazie
alla condivisione di idee, in pratica
la trasparenza, sia stato possibile ottenere commesse che da solo non
sarebbe mai arrivato a raggiungere.
Non parliamo solo di tecniche grafiche, ma anche di studio dei percorsi. Un luogo di incontro, virtuale e reale aperto a tutti”.
Quali indicazioni importanti sono
emerse?
“Non se ne ricava una figura singola
capace di sviluppare tutto, ma una
serie di competenze all’apparenza distanti tra loro e specializzate.
Attraverso una rete si connettono e
sono in grado di rispondere in modo
completo ed efficace a un’esigenza
per la quale sarebbe stato difficile
trovare una singola azienda capace
di soddisfarla. L’obiettivo è sviluppare tante persone specializzate in una
nicchia, pronte però a connettersi per
definire progetti e idee”.
Per quanto riguarda l’innovazione, passare dalle parole ai fatti
può sembrare difficile. Come si
supera questo scoglio?
“Tanti non sanno neppure di possedere potenzialità in questa direzione.
Per esempio, lo scorso anno in Roland
abbiamo organizzato un corso dove
offrire la possibilità di sperimentare
nuove idee. Abbiamo coinvolto persone che parlano di elettronica, designer dell’Università di Camerino, gli
Artigiani tecnologici e i maker, vale
dire personaggi abituati a smanettare, sotto diversi punti di vista. Tutti
insieme abbiamo trascorso tre giornate a comprendere anche elementi all’apparenza estranei, come per
esempio Arduino, le tecnologie lega-
Dinamismo, ricerca e qualità, presenza sul
mercato europeo rendono Guandong un punto
di riferimento nel settore della stampa digitale.
BASTA
UNO SGUARDO
per riconoscere la qualità
dei prodotti studiati per l’Europa.
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Banner, Magnetic Sheeting
settembre2013
23
www.bigano.it
tutto. La considero una situazione
negativa perché finora pochi sono
riusciti a emergere. Anche spingere
sulla qualità serve a poco, alla fine
lo fanno tutti, mentre è più importante riuscire a sviluppare una verticalizzazione”.
SPECIALE
old+old=new
te all’elettronica e fruibili in ambito
di interaction design”.
Come avete organizzato il lavoro
di quelle giornate?
“Il designer porta idee innovative
oltre gli schemi abituali degli artigiani, i quali concepiscono meglio
l’aspetto realizzativo di un manufatto. Organizzando il tutto in gruppi di
lavoro eterogenei si ottiene un miscelamento di esperienze. Abbiamo intersecato competenze che all’apparenza non c’entravano niente e alla fine
più erano marcate le distanze più si
sono rivelati degni di nota i risultati”.
Cosa ne è scaturito?
“Nella prima parte della prima giornata, ci si conosce, si capisce e si
spiega. Subito dopo, si sono formati
i gruppi e per prima cosa hanno definito il progetto, mettendosi al lavoro sul prototipo dopo poco tempo.
Alla fine, sono bastati tre giorni per
far emergere tante idee, ognuna delle quali con un potenziale impressionante, tanto che qualcuna è già arrivata sul mercato”.
Ci può fare qualche esempio?
“Una su tutte, un cartellone pubblicato integrato con un applausometro. Nel contesto per esempio di un
24
settembre2013
evento sportivo, lo strumento misura l’applauso del pubblico legato a
un’azione di gioco e naturalmente
attira l’attenzione, a tutto vantaggio
del messaggio contenuto. Quello spazio, di conseguenza vale decisamente di più. Oppure, un motorino collocato sotto un manichino; quando
una persona passa davanti, il manichino la segue con un movimento e
attira l’attenzione”.
L’idea che più l’ha colpita?
“Una realizzazione capace veramente di rompere gli schemi, al tempo
stesso banale. Un sistema che grazie a due sensori è in gado di rendere touch qualsiasi stampa digitale. Quindi, comunicazione interattiva con poche decine di euro al posto della spesa necessaria per uno
schermo”.
A sentirla parlare, sembra tutto
facile. Lo è anche convincere gli
operatori a seguire questa strada?
“Certamente, non è una soluzione
alla portata di tutti, nel senso che
per prima cosa è necessario accettare di entrarci. Proprio per questo,
stiamo anche cercando di semplificare il processo e renderlo più accessibile. Cerchiamo di non limitarci
old+old=new
solo a vendere macchinari, ma mettere insieme una soluzione appetibile. Vogliamo aiutarlo a capire che
Roland ascolta e capisce i clienti, invitandoli a loro volta a fare la stessa
cosa con i rispettivi clienti. Puntiamo
a estendere questo principio e avviare un’analisi più approfondita, capace di tramutare Old+old=new in una
sorta di esercizio di gruppo grazie al
quale scaturiscono idee utili a tutti”.
Cosa vi è rimasto finora di tutta
questa attività?
“Abbiamo catalogato qualcosa come
200 idee, tutte fantastiche. E la cosa
più bella è vederle spesso realizzate.
C’è già chi parla di brevetti, gli stessi
che poche settimane prima si lamentavano della guerra sul prezzo. Decine
di esperienze alla ricerca di un proprio mondo possono essere convertite in qualcosa di nuovo aggiungendo un elemento esterno capace di
aiutare a scovare opportunità, sempre appartenenti al proprio mondo”.
Come intendete sviluppare ulteriormente questo principio?
“Già oggi, questo tipo di esercizio è
diventato la regola, ed è stato introdotto in tutti i corsi che offriamo a chi
acquista un nuovo plotter. È un nuovo
passo scaturito dalla volontà di andare oltre l’aspetto tecnico e fornire
i mezzi per distinguersi. Cerchiamo
di trasmettere queste nuove tecnologie; per i più interessati è possibile seguire anche corsi più specifici,
sia nella nostra sede di Acquaviva
Picena sia in quella di Milano”.
Esiste un tipo di operatore più ricettivo rispetto ad altri?
“Incontriamo maggiori difficoltà con
la vecchia generazione, spesso non
abituata a connettersi. Ci accorgiamo però che man mano che lascino
le redini dell’attività ai figli, c’è decisamente maggiore disponibilità a
condividere”.
Come si può aiutare i più reticenti a superare questa diffidenza?
“Tante volte ai corsi capita si incontrino clienti che si conoscono, lavorano vicino, ma non si sono mai parlati. All’inizio si scontrano, poi strada
facendo iniziano a confrontarsi e ora
della fine si trovano d’accordo, spesso scoprendo di essere rimasti entrambi vittime di uno stesso cliente,
oppure di avere competenze e strumenti complementari. È esattamente
questo cambio di paradigma che portiamo avanti da diversi anni ormai: è
inutile ostinarsi a difendere quelli che
alla fine sono segreti di Pulcinella”.
Cosa possiamo aspettarci in futuro?
“Intendiamo proseguire su questa
strada e cercare di andare oltre. Per
esempio, a breve trasferiremo il valore della community alla comunità.
In cambio di quello cha hanno ricevuto, gli artigiani tecnologici intendono
rendersi utili alla società. Per esempio, rendendosi disponibili per tenere lezioni nelle scuole. Un’iniziativa
in questo senso è già iniziata dalle nostre parti. Vogliamo dimostrare
che non siamo solo venditori di hardware. Vogliamo il bene del cliente e
aiutarlo a crescere, anche perché un
cliente felice tornerà da noi”. G
settembre2013
25
SCENARI
focus
DI Giuseppe Goglio
NEL CLIMA INTERNAZIONALE DI FESPA 2013 UN DIFFUSO FERMENTO È LA SENSAZIONE CHE
FA DA PRELUDIO AL DESIDERIO DI PENSARE ALLE NUOVE TECNOLOGIE COME MEZZI PER
DARE SPAZIO ALLA PERSONALIZZAZIONE. NOI A LONDRA CI SIAMO ANDATI ED ECCO UN BEL
RESOCONTO DELLA FRIZZANTE ATMOSFERA CHE SI RESPIRAVA IN FIERA
Strumenti
al servizio
della creatività
D
opo il clima contrassegnato
da un forte sentimento di
preoccupazione incontrato
nelle più recenti manifestazioni
del settore in Italia, prolungato
nel tempo al punto da minare
anche i più ottimisti, l’entusiasmo
e il desiderio di reagire sono
i primi elementi che risaltano
all’appuntamento europeo di
Fespa 2013. Le proposte avanzate
da 650 operatori provenienti
da 125 Paesi hanno infatti
riscosso complessivamente un
grande livello di attenzione. Tra i
padiglioni dell’area espositiva di
ExCel a Londra non sono mancate
sensazioni diverse nel valutare
l’afflusso ai singoli stand stand,
con tanti allestimenti frequentati
26
settembre2013
molto più di altri. In generale però,
la prima considerazione a emergere
in modo chiaro è il desiderio di non
mettere più al centro dell’attenzione
macchinari e tecnologie, ma le
opportunità offerte da tali strumenti
di dare libero sfogo alla creatività
e allo spirito di iniziativa degli
operatori. A una prima analisi,
proprio l’abilità di far risaltare
tali potenzialità ha contribuito
a determinare la differenza
nell’attenzione dei visitatori.
IL RICHIAMO DELL’INNOVAZIONE
La sensazione trova subito conferma
in uno dei punti di richiamo della
fiera, anche solo per la vastità
dell’area, dei macchinari esposti e
della grande enfasi dedicata alle
applicazioni. “Sin dai primi giorni
abbiamo accolto tantissima gente,
al punto da faticare spesso a
trovare tavoli liberi dove discutere
con calma - afferma Xavier Garcia,
Large Format Printing VP & GM
Sign and Display Division di HP -.
Un segnale decisamente positivo
per noi. Ci eravamo preparati a
un’edizione molto speciale, ricca di
annunci e con la tecnologia Latex
in primo piano. Abbiamo cercato di
presentare una chiara dimostrazione
della nostra vocazione a innovare e
i visitatori hanno raccolto in pieno
questo messaggio”.
Per quanto positivi, i segnali
trasmessi da un’esposizione non
possono far dimenticare la realtà di
focus
tutti i giorni, spesso problematica.
“Il mercato digitale rallenta,
ma i tempi di lavorazione sono
sempre più ristretti e quindi deve
aumentare la reattività - spiega
Garcia -. Per questo, oltre alla
qualità di stampa e alla versatilità
è importante continuare a lavorare
sulla produttività. In pratica,
calano i volumi, ma aumentano le
lavorazioni”.
La scommessa HP sul Latex
appare decisamente incanalata
sulla buona strada. “I clienti
apprezzano soprattutto la versatilità,
che combinata alla qualità apre
la strada a grandi prospettive ribadisce Garcia -. Diventa possibile
stampare praticamente qualsiasi
materiale e con un range di
applicazioni pressoché illimitato, si
può affrontare il mercato contando
su uno degli strumenti con maggiori
potenzialità del momento”.
BUONE PROSPETTIVE
NEL TESSILE
Nel campo della stampa digitale,
il Latex è una delle ultime novità
importanti. Apprezzato per la
versatilità, sotto altri punti di vista
può essere valorizzato anche
come evoluzione di applicazioni già
consolidate. “Dal forte interesse
suscitato dal nostro stand mi
aspetto per i prossimi mesi una
spinta importante verso la stampa
su tessuto - rivela Rachele Bompan,
Marketing Manager di Bompan
- e devo dire che questa tendenza
è in linea con la nostra visione
del mercato, visto che abbiamo i
prodotti giusti con diverse tecnologie
dedicate ed è proprio un settore sul
quale abbiamo puntato fin da subito.
Nell’industria tessile le aziende
che hanno creduto nelle tecnologie
digitali, hanno saputo superare le
grandi difficoltà incontrate”.
Oltre alla tradizionale vetrina, un
evento come Fespa viene apprezzato
dagli espositori per riuscire a
trasmettere agli stampatori quella
fiducia oggi a volte latitante,
soprattutto in Italia. “Molti sono stati
gli italiani venuti a visitare il nostro
stand. Siamo dunque ben contenti
di essere stati presenti - sottolinea
Bompan -. La scelta di una sede
settembre2013
27
SCENARI
focus
fattori importanti a scoprire nuovi
materiali e nuove applicazioni e che
vorremmo diventassero un elemento
distintivo nostro e dei nostri clienti”.
Nel clima di grande interesse e
ragionevole euforia che hanno
contraddistinto Fespa, tali argomenti
trovano facilmente risposta e in
effetti la soddisfazione per l’afflusso
è evidente. “Oltre alle macchine
cerchiamo di trasmettere la cultura
di sperimentare la voglia di mettersi
in gioco - riprende Neri -. La cultura
proviamo a costruirla con i mezzi e
l’esperienza a nostra disposizione,
mentre per la parte imprenditoriale,
la inseriamo nei corsi di formazione.
In pratica, cerchiamo di aiutare a
seguire anche nella professione le
proprie passioni”.
come Londra, aiuta ad
attirare pubblico. I segnali
di ottimismo non mancano,
a partire dall’attenzione
costante dei visitatori per le
tecnologie Mimaki durante
l’intero periodo della fiera.
VIA LIBERA ALLA
CREATIVITÀ
Sulle tendenze dei prossimi anni,
ogni previsione può essere messa
in discussione. La diminuzione dei
volumi nelle singole lavorazioni
accompagnata da un aumento nel
numero di ordini, è invece sempre
più un dato di fatto di fronte al
quale riorganizzare un’attività. Un
principio pronto a sfociare nella
stampa personalizzata, dove chi
ci ha scommesso in tempi non
sospetti può ritrovarsi avvantaggiato.
“Abbiamo impostato lo stand sulla
partecipazione degli utenti - racconta
Vittorio Neri, Communication
Manager Roland DG Mid Europe -.
Dal principio di volersi mostrare fieri
di essere clienti Roland è scaturito
anche un booklet che raccoglie
numerose testimonianze a livello
europeo, utile a dimostrare cosa è
possibile ottenere investendo nei
nostri strumenti”.
28
settembre2013
RIPARTIRE DA QUALITÀ
E FLESSIBILITÀ
Ad aumentare l’orgoglio nazionale, il
fatto che l’idea sia sì stata avviata
dalla sede inglese dell’azienda, ma
di fatto molto riprenda la strategia
adottata in Italia già da cinque
anni. “Inoltre, vogliamo attirare
l’attenzione sui servizi, il supporto
pre e post vendita e la parte di
Academy - prosegue Neri -. Tutti
Dopo aver preso parte a Grafitalia
Agfa non ha mancato naturlamnete
l’appuntamento di Londra. Daniele
Carino, Marketing Manager Inkjet
& Wide Format di Agfa commenta:
“Abbiamo portato tutte le più recenti
novità e mi sono reso conto che
anche se la velocità resta un fattore
preso in considerazione, oggi passa
in secondo piano rispetto a qualità
e flessibilità, ormai diventate le
priorità assolute”. Considerazioni
che si sposano con la strategia
dell’azienda di puntare su un’offerta
focus
articolata, capace di spaziare dal
roll-to-rool alla stampa in piano,
con diverse opzioni di colori,
arrivando fino a sei più il bianco, il
tutto corredato da un catalogo di
accessori in crescita. “Chi gestisce
volumi oggi richiede sempre più
qualità - sottolinea Carino -. I
margini sono indubbiamente calati
e probabilmente anche per questo
tanti guardano con interesse sempre
più ai supporti rigidi, anche se
l’investimento richiesto all’inizio è
elevato”.
Prendendo però in considerazione
l’intero costo di produzione per
realizzazioni che tendono a
diventare complesse, nel
contesto di tutto il processo
produttivo le differenze si
assottigliano. “In Europa
vediamo un mercato con
prezzi di vendita al ribasso
mentre invece i costi di
stampa restano invariati riflette Carino -. Per essere
competitivo, oggi un cliente
ha bisogno di una soluzione,
dove la finitura acquista
maggiore importanza e
un rialzo degli standard
qualitativi è ormai un
must”.
Una questione nazionale ormai
appurata e dura da accettare anche
per i fornitori, resa ancora più
ostica nel confronto internazionale.
“I clienti hanno capito che per
superare la crisi serve innovare rilancia Binetti -. Le visite di questi
giorni ci portano persone in grado
di capire quale sia la tecnologia
che può garantire loro un futuro.
Purtroppo, i nostri connazionali
restano in attesa di potersi
finanziare per poter accedere a un
mercato internazionale in cui essere
competitivi”.
LUNGA VITA ALLA
STAMPA DIGITALE
A livello di economia
globale, la stampa digitale non
può certo sottrarsi al periodo
problematico. D’altra parte, la
crescente attenzione da parte dei
produttori contribuisce a inquadrarla
come importante ipotesi di
investimento in prospettiva di nuove
sfide. “Sono arrivato in Fujifilm di
recente e ho trovato una grande
volontà di investire nel digitale
come mai visto prima in un arco
di tempo così breve - dichiara
Ignazio Binetti -. Wide Format
Sales Consultant Graphic Systems
Business Domain dell’azienda -.
Da cinque anni a questa parte,
anche acquistando una serie di
competenze, il parco prodotti ha
avuto una crescita impressionante
e copre ormai tutto il mercato”.
Con il mondo dell’offset dai margini
ormai ridotti al minimo e i grandi
volumi diventati eccezioni, variare
l’offerta è ormai una priorità. “Vedo
in generale una grande volontà
di investire, anche da parte degli
italiani arrivati da noi numerosi già
dai primi giorni - prosegue Binetti
-. Il problema sono i purtroppo noti
problemi con le banche. Ci sono
tante persone che lavorano per
creare economia e si vedono frenati
dalle difficoltà di accesso al credito”.
L’IMPORTANTE È IL RISULTATO
Investire in stampa digitale di per
sé non può certo rappresentare
una garanzia per il futuro. L’occhio
attento dello stampatore deve
saper cogliere la tecnologia in
grado di assecondarlo nelle
proprie capacità creative. “Una
delle novità in cui crediamo di più
sono i modelli a sublimazione, due
macchine per stampa su tessile
e oggettistica, anche attraverso
transfer - racconta Claudio Buelli,
Product Management Pro-Graphics
di Epson -. Più delle stampanti,
abbiamo voluto esporre esempi
pratici di come impostare i processi
settembre2013
29
SCENARI
focus
di stampa e soprattutto i risultati
raggiungibili”.
L’esperienza maturata a tutto
campo negli anni passati
autorizza a essere ottimisti
sia nell’individuare i potenziali
destinatari delle soluzioni sia
nel garantire adeguati livelli di
rendimento. “Abbiamo progettato
inchiostri dedicati totalmente nuovi
con un sistema che permette di
raggiungere livelli di produttività
molto elevati - prosegue Buelli -.
Abbiamo raccolto grande interesse
verso queste soluzioni, soprattutto
quando parliamo di prodotti
realizzati completamente su misura
per la stampa a sublimazione e non
adattati o che utilizzano componenti
di terze parti”.
Ancora una volta, i macchinari da
soli non sono stati sufficienti ad
attirare l’attenzione di un pubblico
rivelatosi particolarmente esigente
oltre che competente. “Mostrare
una serie di prodotti collegati alle
applicazioni è stata un’idea di
grande appeal sull’utente finale,
perché permette di vedere qualcosa
di concreto e imparare tante
possibili e nuove applicazioni conclude Buelli ”.
30
settembre2013
ENTUSIASMO IN FORMATO
IMPORTAZIONE
Stampa digitale, creatività e qualità
sono ingredienti tutti fondamentali
di una combinazione praticamente
irrinunciabile. Lo sa bene una
multinazionale come Canon, che si
è arricchita della notevole gamma
prodotti di Océ . “Credo che ormai
possiamo considerare perfettamente
integrata l’offerta Ocè del grande
formato con la nostra - afferma
Barte Geraads, European PPG
Director, TDS, DGS & PPG di Canon
-. Unendo la nostra esperienza
nel campo della fotografia e della
elaborazione di immagini in genere,
abbiamo potuto presentare una
vasta serie di prodotti e applicazioni
utile ad aiutare i clienti a capire
cosa possono ottenere dalla
combinazione di macchinari e
strumenti per la finitura”.
L’impegno messo in campo a
Fespa è di quelli imponenti e la
risposta in generale si mostra in
linea con le attese. Ancora una
volta però, emerge un divario con
l’umore nazionale. “Se ci guardiamo
intorno, vediamo tante persone
contente, che mostrano anche più
interesse perché nei loro Paesi il
mercato funziona meglio - osserva
Enrico Restani Product Business
Developer Wide Format Channel di
Canon ”.
Per chi ha frequentato gli ultimi
eventi del settore in Italia, difficile
nascondere qualche rimpianto di
fronte a una situazione diversa.
“Come clima in generale devo
ammettere che qua ci troviamo
decisamente meglio rispetto alle
ultime fiere di settore - puntualizza
Restani -. Ho visto un’atmosfera
decisamente più frizzante e persone
curiose di vedere e fare cose
nuove”.
focus
DESIDERIO DI POSITIVITÀ
Minori volumi e più personalizzazione
non significa assolutamente
dimenticare un mercato capace per
anni di sostenere l’intero settore
della stampa. I nuovi scenari dettano
nuove regole e come sempre in
questi casi, si verifica una selezione,
dove i più reattivi riescono a trarne
benefici. “Presentiamo una serie
di novità a tutto campo, con in
comune livelli di produzione e qualità
prossimi all’offeset, ma anche
caratterizzate da grande flessibilità
- spiega Alberto Bassanello,
Direttore Vendite di Durst -. Oltre
alla qualità, nella nostra offerta
resta importante la velocità, per
tanti clienti che si avvicinano dal
mondo dell’offset, della serigrafia
e della cartotecnica. Cerchiamo
di avvicinare al digitale le piccole
e medie tirature tuttora ancorate
all’offset”.
Una strategia capace di premiare,
anche su scala nazionale.
Nonostante questo, difficile
ignorare quella differenza di umori.
“Siamo molto soddisfatti di come
stanno andando le vendite in
Italia, anche se all’estero il clima
è decisamente diverso - osserva
Bassanello -. C’è un fermento da noi
difficile da trovare oggi soprattutto
nel settore arti grafiche. Più in
generale, sta emergendo in questi
giorni chiaramente il carattere
internazionale di Fespa”.
Osservando il panorama nel suo
insieme, emerge anche un’altra
differenza spesso trascurata. “Le
tematiche green in Italia non hanno
la stessa presa in Paesi come per
esempio la Gran Bretagna o gli Stati
Uniti, anche se noi continuiamo a
crederci - rilancia Bassanello -. Per
quanto ci riguarda percepiamo una
certa volontà nell’investire in nuove
tecnologie, tuttavia frenata come
sappiamo dal sistema bancario.
Il bilancio è positivo e guardiamo
molto fiduciosi al futuro”.
IL SUPPORTO IDEALE
Creatività e personalizzazione
prendono forma soprattutto grazie
all’evoluzione delle stampanti. Tanta
tecnologia rischierebbe però di non
essere sfruttata senza poter contare
su adeguati complementi, a partire
dai supporti, chiamati a compiere
gli stessi progressi. “Siamo sempre
alla ricerca di nuove soluzioni e tra
le più interessanti in questi giorni
presentiamo i materiali contenenti
Ferite, per realizzare supporti
magnetici, adattabili anche al
montaggio a muro - racconta Fabio
Elmi Sales & Marketing Director
Guandong Italia -. Inoltre, una
serie di prodotti specifici per banner
stampati su HP o Mimaki e diverse
soluzioni per il mercato del vetro,
night and day o double vision”.
Il punto di osservazione Guandong è
di quelli tutti da ascoltare, con una
visione squisitamente internazionale
dalla quale scaturisce tanto
ottimismo e un pochino di rimpianto
per le difficoltà nel valorizzare le
potenzialità di una nazione con
ben poco da invidiare in materia di
creatività. “L’umore nel complesso
è decisamente buono e il fatturato
europeo lo conferma - sottolinea
Elmi -. In Italia vediamo tuttavia
sfiducia, una nazione impantanata.
E non parlo solo dei finanziamenti,
ma anche di un passato recente
caratterizzato da un certo abuso
di sicurezza nel poter vendere.
Fino a quando la domanda non
era un problema, anche i mediocri
restavano sul mercato”.
In questo senso, la selezione in
atto può essere inquadrata anche
come opportunità per chi sarà
capace di mostrare le proprie doti. A
preoccupare semmai sono i tempi,
settembre2013
31
SCENARI
focus
stimati in almeno altri sette anni
prima di una vera e propria ripresa.
Per questo, diventa importante
poter contare su una presenza
internazionale. “Per quanto ci
riguarda, qua il clima è decisamente
positivo, grazie anche ad aver
fidelizzato per anni la clientela riprende Elmi -. Chi viene a visitarci
sa di trovare qualcosa di nuovo
e in particolare riceviamo diverse
richieste dall’Est Europa. Non ci
fermiamo: puntiamo a crescere
anche nel Maghreb e in Sud Africa,
dove intendiamo stringere alleanze
o aprire direttamente una nostra
sede”.
livello delle richieste - sottolinea
Giuseppe Biondi, Product Manager
di Shock Line -. Alcuni vengono a
cercarci perché ci conoscono, altri ci
scoprono in questa occasione e ci
apprezzano”.
Le ultime tendenze del mondo
digitale non colgono impreparata
un’azienda convinta già tempo fa
di puntare sulla personalizzazione
e sui settori di nicchia. “Da anni
insistiamo sui piccoli volumi e anche
se la svolta non è ancora arrivata,
ci stiamo avvicinando - rivela Biondi
-. Servono pacchetti completi
di tecnologia, Rip e materiali di
consumo”.
VOGLIA DI DISTINGUERSI
Nello stand Shock Line ha riscosso
grande attenzione una nuova
decalcomania per oggetti sagomati
da stampare a plotter e applicare
su oggetti quali biciclette, caschi
e attrezzatura sportiva. Una chiara
dimostrazione di come sia possibile
andare oltre difficoltà che rischiano
di diventare croniche. “Vedo
arrivare gente da tutto il mondo e
non avverto quel pessimismo che
pervade l’Italia - puntualizza Biondi
-. Non c’è la ricerca spasmodica del
prezzo più basso, ma una maggiore
attenzione verso idee utili a uscire
dalla produzione standard”.
Anche nell’era della comunicazione
virtuale, il contatto diretto conserva
un fascino indiscusso, a costo di
affrontare trasferte impegnative. La
possibilità di toccare con mano nuovi
potenziali strumenti di lavoro da una
parte e la prospettiva di acquisire
nuovi clienti dall’altra, alla resa dei
conti offrono ragioni irrinunciabile
per partecipare a una fiera. “Più che
l’afflusso di persone, per quanto
ci riguarda inferiore ad esempio a
Viscom dove siamo più conosciuti,
le visite si distinguono per l’elevato
32
settembre2013
LA COSTANZA PREMIA
L’attenzione alla fase di stampa
vera e propria è cruciale per risultati
all’altezza anche delle aspettative
più esigenti. Prima di arrivare alla
destinazione finale un prodotto
deve però affrontare un passaggio
importante, una fase di finitura
dalla quale spesso dipende la
capacità di un oggetto di prendere
letteralmente forma, grazie a
strumenti di taglio. “La validità e
l’innovazione dei nostri prodotti
è stata riconosciuta ancora una
volta - afferma Gianluca Bondioli,
Responsabile commerciale di
ZundLAB -. Il software Cut Center
2.0 si è aggiudicato il prestigioso
EDP Award come Best Workflow
Management Solution. Si tratta di
un vero e proprio centro di controllo
dell’intero processo di taglio digitale:
dal file al prodotto finito, che tra
l’altro consente di lavorare due
supporti in continuo e non fermare
mai la macchina”.
Il contesto favorevole, si estende
facilmente a un’impressione
complessiva su Fespa. “Ho visto
tanti espositori con altrettante belle
configurazioni presentate in grande
stile - riprende Bondioli -. I visitatori
non mancano, gli italiani forse sono
un po’ meno, probabilmente anche
per la data ravvicinata con Grafitalia.
Inoltre in Gran Bretagna il mercato
ha ormai riguadagnato i numeri
degli anni migliori. Nell’insieme, ho
registrato grande interesse”.
Al confronto, il mercato nazionale
è meno incoraggiante, anche se
proprio a eventi di questa portata è
auspicabile ispirarsi per trovare gli
stimoli necessari a un’inversione
di tendenza. “La situazione in Italia
è legata al calo di entusiasmo,
complice una situazione globale
poco chiara che ha portato molte
produzioni all’estero - conclude
Bondioli -. Sempre più persone e
attività, anche se non lasciano il
Paese sono costrette a cercare
lavoro altrove”. G
25a Mostra Convegno
Internazionale di
Comunicazione Visiva
25th International Trade
Fair and Conference on
Visual Communication
Stampa digitale grande formato
Insegnistica Cartellonistica
Serigrafia Tampografia
Promozione tessile Ricamo
Incisione Premiazione sportiva
Fresatura laser
P.O.P. punto vendita
Servizi per eventi
Digital signage
Labelling
Packaging
Large format digital printing
Sign & Sign making
Screen printing Pad printing
Textile promotion Embroidery
Engraving Trophies & Awards
Milling Laser
P.O.P point of purchase
Event services
Digital signage
Labelling
Packaging
SCENARI
focus
DI Valeria Teruzzi
Sublimatico
in Fespa
LA PRESENZA A FESPA 2013 DA PARTE DI J-TECK3
È STATA CARATTERIZZATA DAL LANCIO, IN ANTEPRIMA
MONDIALE, DI J-CUBE RF40/KF40, INCHIOSTRO
DIGITALE SUBLIMATICO PER STAMPANTI DOTATE
DI TESTE RICOH E KYOCERA
L
o stand colorato di J-Teck3
dedicato interamente al
nuovo prodotto, oltre che
rappresentare un importante
“colpo d’occhio” visivo all’interno
del padiglione, ha suscitato la
curiosità di moltissimi visitatori,
seriamente interessati alla nuova
linea di inchiostri.
J-Cube è, infatti, un prodotto
totalmente nuovo nel panorama
della stampa digitale tessile
poiché risponde alla domanda del
mercato per un prodotto di alta
qualità che sia performante su
testine di nuova generazione.
Realizzato con tecnologia Cluster
che permette la massima
stabilità e fluidità, nasce da
un’accurata ricerca che J-Lab
di J-Teck ha dedicato ai nuovi
sistemi di stampa messi a punto
da Ricoh e Kyocera. J- Cube è
pronto e disponibile in entrambe
le versioni, RF per Ricoh e KF
per Kyocera, nei colori CMYK e
garantisce elevata definizione
34
settembre2013
dell’immagine, ottima stampabilità, colori vivi e
brillanti. Tutto ciò grazie ai test, accurati e intensivi,
che J-Teck3 ha condotto, per entrambe le versioni, su
stampanti dedicate.
Fespa 2013 ha inoltre confermato il successo
crescente e continuo di J-Next Subly, primo inchiostro
sublimatico digitale per testine Epson DX6 e DX7.
Lanciato da J-Teck3 a Fespa 2011, J-Next Subly è
protagonista del mercato e bestseller, già dal 2012,
tra gli inchiostri utilizzati su stampanti con testine
Epson. E un bilancio approfondito sulla fiera londinese
ce lo fa direttamente Rosaria Pozzoni, Business
Operation Manager dell’azienda, che racconta:
focus
Quali le criticità maggiori?
“Le difficoltà non sono imputabili
al mercato in sé ma, se parliamo
di Italia ed Europa in generale,
sono dovute più a fattori esterni
di carattere politico/economico
derivanti dalla crisi economica
globale”.
La qualità e la quantità di
visitatori?
“I visitatori sono stati parecchi,
soprattutto nelle prime tre giornate
di fiera. Qualità alta: tutte persone
veramente interessate e pochi
curiosi”.
C’è stata una buona affluenza di
italiani?
“Sì. Moltissimi italiani. I dati ufficiali
di Fespa parlano di una presenza
veramente importante”.
LA BANDIERA DI J-TECK3 SVENTOLA
SUL TAMIGI
“Il bilancio di Fespa è sicuramente
positivo. Abbiamo avuto molte
presenze e alcune visite veramente
interessanti con ottime prospettive
di sviluppo per il nostro business.
A Fespa abbiamo lanciato il nuovo
prodotto sublimatico per stampa su
plotter con testine Ricoh e Kyocera
J-CUBE RF/KF-40 è un prodotto
che abbiamo sviluppato a seguito
di una intensa ricerca e test molto
approfonditi da parte del nostro
J-Lab. Siamo certi che ci darà grandi
soddisfazioni”.
Com’era l’atmosfera che si
respirava in fiera?
“Il clima in fiera ha dato sensazioni
positive. Parecchie aziende, tra cui
J-Teck3, hanno presentato prodotti
nuovi. Questo è un segnale molto
incoraggiante che dimostra fiducia
nel mercato, nella sua crescita e
potenzialità”.
Quali i settori più in crescita?
“Se parliamo di tessile digitale,
che è poi il mercato di riferimento
di J-Teck3, il settore della stampa
sublimatica è sicuramente in
crescita. Tutte le nuove macchine e i
prodotti presentati sono destinati a
questo mercato”.
ROSARIA POZZONI, BUSINESS OPERATION
MANAGER DI J-TECK3
Fespa è una fiera dal respiro
europeo. Quali le differenze che
si percepiscono col mercato
italiano?
“In Italia c’è un clima negativo
generale che si ripercuote un po’
in ogni settore dell’economia e,
di conseguenza anche nelle fiere.
Le aziende italiane del settore
sono molto dinamiche e creative,
lanciano continuamente prodotti
innovativi che hanno grande
successo all’estero
dove le nostre idee e
capacità sono molto
riconosciute.
Purtroppo è il mercato
italiano che non è in
grado di farne buon
uso e accogliere
adeguatamente tutte
queste novità perché
l’economia non gira ed
è tutto bloccato.
Ma questo non dipende
dalle aziende che fanno
la loro parte, dipende
forse di più dal Sistema
Italia. E in tal caso
possiamo fare ben
poco”. G
settembre2013
35
SCENARI
focus
DI Valentina Guzzardo
Grafica 2.0:
l’arte visiva
isiva
interattiva
DOVE VA LA VISUAL
COMMUNICATION E QUAL È IL
CONTRIBUTO CHE L’ISTITUTO
EUROPEO DI DESIGN (IED)
DI MILANO PORTA ALLA
FORMAZIONE IN QUESTO
SETTORE. UNA PANORAMICA
DAL LABORATORIO CREATIVO
DOVE CRESCONO I TALENTI
DEL DOMANI. CHE È GIÀ QUI
“V
orrei chiarire una cosa: io
non sono una grafica. La
Comunicazione Visiva oggi
non è solo questo, è anche video, è
anche suono, non solo immagini”. A
parlare è la vigorossissima Rossella
Bertolazzi, Direttrice di IED Visual
Communication, i cui corsi - dal
2011 - sono riconosciuti dal MIUR
(nel comparto dell’Alta Formazione
Artistica) come Diplomi Accademici
di I° Livello. I sessantasei anni di
Rossella - contaminati dal contatto
perenne coi giovani allievi che
supporta con presenza e attenzione
ammirabili - vengono qui annotati
solo a evocazione dell’esperienza
che questa donna porta negli occhi,
mezzo attraverso il quale è stata
testimone delle trasformazioni nel
tempo, per arrivare a raccontarci,
36
settembre2013
oggi, come è cambiata e dove sta
andando l’Arte Visiva. “Viviamo
in un mondo dove le immagini
e i suoni pervadono la nostra
esistenza, sono il principale
veicolo di valori e significati con cui
trasmettere idee e realtà produttive
tra loro molto differenti come
moda, design, le varie produzioni
industriali, la pubblicità ma anche
la cultura, la politica e il sociale
- così si presenta on-line il corso
di studi diretto da Rossella - Si
progetta e si produce, oggi, nel
sistema della multimedialità, che
però va intesa sempre in due
prospettive: lo sviluppo impetuoso
e costante delle tecnologie digitali
e, contemporaneamente, la
coesistenza di media diversi che
richiedono competenze e creatività
focus
differenti”. Concetti che proiettano
nel boom del digital sinage, per
citare solo uno dei trend attuali.
LA CONCEZIONE DI
DESIGN: PROGETTARE UNA
COMUNICAZIONE INNOVATIVA
“I nuovi strumenti di lavoro
cambiano, oltre che il ruolo del
grafico, anche il suo sguardo, e
perfino lo sguardo del consumer”.
Citare Mauro Panzeri e il suo
splendido saggio La grafica è
un’opinione. Un mestiere che
cambia (Ledizioni, 2013) è perfetto
per introdurre una riflessione
sul nuovo modo di produrre
linguaggio grafico, sempre più
votato alla pubblicità, e in generale
sull’evoluzione della comunicazione
visiva. Ci sono molte Informazioni
necessarie dietro alla Creatività,
troppo spesso associata - invece
- a qualcosa di vago, intuitivo,
estemporaneo e senza schemi. In
Italia il concetto di Design è stato
travisato, all’Estero è per tutti
sinonimo di progettazione, che a
sua volta è l’anima del mestiere del
grafico. Di seguito analizzeremo i
nuovi strumenti al servizio dei futuri
progettisti.
IN APERTURA GLI STUDENTI DELLO IED AL
LAVORO IN SALA DI POSA. FOTO DI MAURIZIO
COSTA. SOPRA LA SEDE DELLO IED VISUAL
COMMUNICATION (VIA SCIESA, 15 MILANO),
UNA DELLE SCUOLE DEL ‘SISTEMA IED’
Oggi la veste di un concetto o di
un progetto, lontana dall’essere
elemento accessorio, è sostanziale
per il successo della comunicazione
di un messaggio. Si presuppongono
più livelli di lettura in un tipo di testo
innovativo che Panzeri definisce
verbo-visivo. Testi e immagini si
compenetrano come carte la lucido
in un tridimensionale che sposta il
punto focale di continuo. Il limite da
superare è la profondità di campo,
la sfida: sfondare il muro del pianocarta mantenendo leggibilità. Il
nuovo grafico vive di dettagli, con
programmi d’impaginazione che
possono decostruire l’immagine,
isolandone porzioni infinitesimali.
Da qui, la scelta-responsabilità di
una prospettiva: non il tutto ma
una parte, decontestualizzata, che
può farsi terreno di idee nuove,
multi-interpretabile. I nuovi modi
di produzione del vedere sono il
principale oggetto di studio allo IED
Visual Communication.
Rossella Bertolazzi, quali i più
importanti contenuti del Corso
destinato alle nuove generazioni
in formazione?
“Tutto ciò che serve per imparare
a confezionare un lavoro ben
fatto che, come si dice, regga lo
settembre2013
37
SCENARI
focus
schermo. Ogni ragazzo ha la propria
postazione Mac o pc e si confronta
con l’utilizzo dei principali software,
nonché con la gestione di strumenti
grafici, video, social. Tra le materie
spiccano: Brand Design, Sound
Design, Infografica, Interactive e
una parte dedicata ai tempi e ai
meccanismi drammaturgici degli
spot virali per il web (sostituti
sempre più ingombranti dei grandi
investimenti pubblicitari cartacei).
Non manca l’upgrade per ideare
allestimenti immersivi, molto
emozionali, che sono la Chiave,
oggi, e vanno realizzati con l’ausilio
di suoni, immagini in movimento,
tessuto e molto altro, per ottenere
una sinestesia sensoriale: una
sintesi percettiva coinvolgente data
dall’integrazione delle informazioni di
ciascuno dei cinque sensi”.
Non per caso a dirigere questo corso
di studi è una donna, raro e istruttivo
esempio in Italia, significativo anche
perché è il tempo storico in cui la
Comunicazione si femminilizza:
“Per fare centro - continua Rossella
- serve provocare un’emozione, gli
strumenti sono solo funzionali, il loro
uso deve essere sempre giustificato
e debitamente ponderato. Altrimenti
è molto più efficace la semplicità. E’
inutile lanciarsi in mille tecnicismi
ed effetti speciali, senza avere una
Storia in mano, ed è per questo
che cerchiamo di spiegare che è
fondamentale la chiarezza dello
script iniziale e il mantenimento
della sua coerenza in itinere.
L’economia narrativa generale è
basilare: solo un’idea bella, ben
sviluppata, comprensibile dall’inizio
alla fine, è forte e ha le potenzialità
per arrivare al pubblico”.
Iniziano a emergere i valori
portanti, trasversali a tutte le
materie. Quali i punti fermi nella
grafica-comunicazione di ieri e di
oggi?
“È fondamentale imparare a
utilizzare documentazione e
archivi: solide basi grafiche e
38
settembre2013
culturali restano imprescindibili. Le
tecnologie sono importanti e hanno
in sé una propria progettualità ma
sono i contenuti di fondo a reggere
il prodotto. Nonostante gli strumenti
digitali, dopo la grande ubriacatura
tecnologica, c’è una sorta di ritorno
alla concretezza, al realismo: un
bisogno di fermare le cose, fissarle
e ritrasmetterle con contenuti che
restino”.
La tendenza individuata da Rossella
Bertolazzi è esigenza sostanziale
espressa, ancora, da Panzeri,
che scrive: “Occorre recuperare
il valore del tempo del progetto dall’abbozzo alla visualizzazione
simulata del prodotto - un tempo
ROSSELLA BERTOLAZZI, DIRETTRICE IED VISUAL
COMMUNICATION. SOTTO SILVIO JEMMA,
SENIOR EFFECTS 3D. FOTO DI FRANCESCO
SANSONI. DI FIANCO GIACOMO GIANNELLA,
ART DIRECTOR DI MILESTONE S.R.L.
mentale che finisca per informare
di sé tutto l’iter del progetto e dargli
spessore. Il computer è rigido
soprattutto in questo: non ammette
approssimazione e fornisce subito
risultati (apparentemente definitivi).
Infatti, se mal gestito, produce cloni
di grafiche già viste o incapacità di
scegliere tra troppe varianti”.
Gli ex allievi dello IED Visual
Communication - ora attori di
successo del settore anche in
Società personali - hanno imparato
la lezione e, infatti, chiamati a dare
il proprio giudizio in Commissione di
Tesi, valutano anche questo aspetto,
suggerendo ai giovani grafici in erba
una via: partire dal bianco e nero
focus
MANAGEMENT LAB E VISUAL
COMMUNICATION AL SERVIZIO DI RED BULL.
SOTTO A DESTRA LA CAMPAGNA PER NIKE DI
TANGIBLE BRANDING, IL CORSO DI GRAFICA
TRIDIMENSIONALE NON DIGITALE
e poi, andare ad aggiungere - con
la sensibilità di un obiettivo al buio
- livello per livello. Prima occorre
arrivare a una semplificazione.
Solo dopo, compatibilmente coi
tempi, si possono integrare dettagli
di maggiore complessità ma è
un’operazione di equilibrio estremo.
Tra i consigli a prova di mercato,
anche quello di scegliere un’unica
texture e un unico stile, come
collante del progetto.
Come realizzare una
comunicazione efficace?
“La trasversalità è la parola d’ordine
e si concretizza nella crossmedialità
e cioè nel far agire in sinergia i vari
mezzi di cui ho parlato. Inoltre, non
va mai dimenticata l’importanza
dell’unione delle professionalità:
la contaminazione delle
specializzazioni. Allo IED puntiamo
molto sul lavoro di team e lo
incentiviamo, controcorrente rispetto
al mondo del lavoro dove - anche
se occorre lavorare insieme - si
viene spesso messi in concorrenza.
Lavoriamo tanto sulla comunicazione
tra le varie componenti del team: la
coesione è un elemento che fa la
differenza anche nella valutazione
perché si rispecchia nella qualità
finale del prodotto. Occorre
interfacciarsi, saper mediare per
finalizzare il progetto. Ognuno deve
assumersi un ruolo e quello del
coordinatore è fondamentale per
dettare i tempi e verificare che ogni
parte funzioni, senza accumulare
eccessivo materiale ma portando a
casa il risultato, giorno per giorno.
Il segreto è vedere prima dov’è il
traguardo, partire con le idee chiare
e lavorare in funzione di questo.
Infine, quello che cerchiamo di
trasmettere ai nostri giovani creativi
è soprattutto la Responsabilità etica
che ha oggi un comunicatore: un
valore da conservare. Un Successo
che tiene è frutto di lavoro: occorre
crearsi, con dedizione, un bagaglio di
riferimenti slegato dal commerciale.
L’intuizione va ancorata al senso del
Dovere. Non improvvisarsi offre, già
di per sé, un margine maggiore di
possibilità di successo”.
Quali i vari ambiti applicativi e i
settori nuovi o più promettenti?
“Innanzitutto vanno citate le App.
Ogni Azienda - a prescindere dal
campo in cui opera - deve averne
una, per competere al meglio.
Non si può non parlare, inoltre,
del boom del settore Games: il
presente-futuro sono i modelli video
interattivi di gioco e coinvolgimento,
dove esistono bivi, l’utente sceglie
il finale…Il gioco, nella versione
esplorativa che adesso va per
la maggiore, è la chiave con cui
proporre i prodotti. E, dal momento
che ha lo scopo di portarti in un
ambiente virtuale - nel mondo del
Brand per esempio - deve essere
dettagliato in qualsiasi suo punto:
più è specifico, più è vincente”.
Se volete farvi un’idea personale
o scovare nuovi talenti fino a fine
settembre è possibile visitare la
mostra IEDVILLE: nella sede di
Via Bezzecca 5, a Milano, sono in
esposizione i migliori progetti degli
studenti neo-diplomati in Design,
Moda, Visual Communication e
Management Lab.
LE ARTI DIGITALI E IL
COINVOLGIMENTO: LE
OPINIONI DAL SETTORE DELLA
COMPUTERGRAFICA
La visione di Giacomo Giannella,
Art Director di Milestone S.r.l.
“Credo che si arriverà a
comunicare soltanto per
settembre2013
39
SCENARI
focus
immagini, attraverso l’interazione
dell’utente. La Comunicazione
Visiva è internazionale, se riesci a
trasmettere un messaggio senza
una riga di testo, arriva in tutto il
mondo. La possibilità di coinvolgere
persone per creare insieme
una comunicazione legata a un
Brand, a un evento, a un progetto
è quella vincente. In questo, la
computergrafica ha sicuramente
degli strumenti in più, rispetto a
quella tradizionale, se ne si sfruttano
le potenzialità creative. Le Arti
Digitali sono native digitali: già
pronte per essere condivise e anche
rieditabili. A mio parere, presto ci
sarà anche la possibilità di creare
delle vere e proprie librerie di Arti
Visive legate alla Comunicazione, da
offrire agli utenti in forma di Creative
Commons o di soluzioni aperte a
tutti. In questa direzione, da tre
anni porto avanti un mio progetto
grazie alle quali il mio lavoro viene
orientato dai voti della community. Il
claim? Progettiamo colori, coloriamo
i progetti”.
Il parere di Silvio Jemma, Senior
Effects 3D: “Dal punto di vista della
creatività, a livello commerciale
mi sembra ci siano ancora troppi
clichè. L’impressione è che il
marketing la faccia un po’ troppo
da padrone, mentre penso che
dal punto di vista della pubblicità
bisognerebbe usare il marketing
come slancio e non come punto
d’arrivo. Il germe di qualcosa di
nuovo può arrivare da un’apertura
mentale capace di andare oltre.
L’Italia è estremamente focalizzata
sul proprio background storico
(antichi fasti) ma incapace di
valorizzarlo nel presente. Per fare
la differenza dovremmo inventarci
qualcosa di italiano e nuovo,
basandoci su trend che arrivano
dal di fuori del nostro sistema
Paese. Io sono appena tornato a
Milano dopo tre anni di lavoro in
Australia e, anche se lì mancano
completamente i nostri presupposti
storici, riescono a far fruttare bene
ciò che hanno. Ci sono moltissime
iniziative che funzionano grazie al
coinvolgimento della città in contesti
artistici. Nelle due settimane del
Festival Vivid Sydney, ad esempio,
varie strutture architettoniche
vengono accese con illuminazioni
dinamiche o diapositive/filmati.
Quando esci la sera, trovi percorsi
a piedi studiati per te ed è un
evento che ha molta presa perché
è un’occasione per vedere la città letteralmente - sotto un’altra luce.
Un’altra bella iniziativa, dove si
coglie la vera avanguardia artistica
si svolge su un’ isola, sfruttando
vecchie strutture semi-abbandonate:
la Biennale of Sydney. Per non
parlare delle sculture sul mare, a
Bondi, una manifestazione che si
VISIBILIA: UN ESEMPIO DI
ALLESTIMENTO ‘IMMERSIVO”
E FORTEMENTE EMOZIONALE
di ricerca da Direttore Creativo di
Streamcolors: si tratta di una galleria
virtuale di grafica su Instagram, che
decodifica la realtà attraverso la
fotografia e la computer art. E’ un
generatore di grafica: estrae colori
esistenti da fiori, luoghi, etc. e attraverso la matematica - genera
nuove forme. Un metodo applicato
per collaborazioni con Brand come
Etro e per un coinvolgimento a
livello globale, dal momento che si
appoggia alle piattaforme social,
40
settembre2013
tiene tutti gli anni, in occasione
della quale scultori creano le
proprie opere specificamente
in funzione del contesto
dell’esposizione. Le stesse sculture
vengono poi messe all’asta alla fine
della manifestazione, garantendo
anche un bel ritorno economico
agli artisti che meritano. Noi con il
nostro patrimonio storico potremmo
fare lo stesso eppure ci limitiamo
a citare quella Milano da bere che
non esiste più da tempo”. G
Il sito per tutti i professionisti della comunicazione visiva,
con notizie sulle tecnologie, i prodotti e gli eventi del settore
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SCENARI
focus
DI Valentina Guzzardo
Il timbro
dell’innovazione
BONACINA ’86 SRL, CHE IN QUARANTASETTE ANNI HA
TRASFORMATO LA PRODUZIONE DI TIMBRI DA ARTIGIANALE A
INDUSTRIALE CON L’INCHIOSTRO POLY E DIGISTAMP, STA PER
LANCIARE UNA NOVITÀ CHE RIVOLUZIONERÀ IL SETTORE
L
a storia di Bonacina ‘86 Srl
si può riassumere in due
momenti fondamentali che
a un certo punto convergono. I
primi venticinque anni - dal 1966
ai primi del Novanta - sono stati il
periodo che ha visto la fondazione
dell’allora Bonacina Timbri Sas da
parte di Ivan e Anna Bonacina, che
da un piccolo negozio nel cuore di
Milano hanno via via aumentato
sempre più le dimensioni e la
struttura dell’attività, cavalcando
gli anni della propria gioventù,
attraverso investimenti in ricerca e
innovazione.
All’inizio degli anni Settanta, al
ritorno da un viaggio propedeutico
dagli USA, Ivan intuì che il futuro
del timbro sarebbe diventato
il foto polimero e per primo
in Italia, introdusse questo
innovativo modus operandi che
BROTHER STAMPCREATOR DIGISTAMP
SC2000, DI CUI BONACINA ‘86 È
DISTRIBUOTRE UNICO PER TUTTO IL
TERRITORIO NAZIONALE
42
settembre2013
avrebbe cambiato per sempre la
concezione di timbro: da oggetto
spesso mal sopportato sulle
scrivanie a strumento di lavoro
indispensabile. Bonacina è stata la
terza azienda in Europa (siamo nel
1973) ad applicare la tecnologia
della fotocomposizione e del foto
polimero nella lavorazione dei
timbri, fino a quel momento in
gomma o caucciù.
focus
“Grazie a quest’idea - ci racconta
Lorenzo Tromby, Product Manager
di Bonacina ‘86 Srl - mio padre
cambiò per sempre il sistema di
produzione dei timbri: da lavoro
artigianale, lungo e complicato,
a produzione industriale in serie,
facendo fare alla nostra Azienda
il primo vero salto di qualità,
portandoci nel tempo a diventare
il maggior fornitore di quasi tutti
i più importanti istituti bancari
italiani. Si arrivò quindi al brevetto
dell’inchiostro Poly che portò alla
realizzazione media giornaliera di
duemila timbri. Nel 1987 questo
inchiostro venne certificato
indelebile dall’A.B.I. (Associazione
Bancaria Italiana) e perciò adottato
nella gran parte delle banche. In
concomitanza, l’Azienda produsse
il sistema GIOTTO multicolore,
sicuro perché indelebile e di forte
impatto visivo. L’evoluzione portò,
nel 1986, al passaggio da Sas
a Srl e, nei primi anni Novanta,
alla mia entrata in società e, con
essa, alla distribuzione dei prodotti
di alcune importanti marche nel
settore del service e dell’office
automation, quali Brother S.p.A.,
Evolis S.p.A. e altre. Qualche
anno più tardi anche mio fratello
Cristiano diventò parte integrante
del nostro staff, contribuendo
con le sue idee a far crescere
significativamente il business; in
parallelo iniziò il giusto, meritato e
graduale distacco di nostro padre
dall’attività diretta, conservando
comunque il ruolo di supervisore
e Amministratore Unico. Menzione
speciale a nostra madre, che
invece resta ancor oggi, dopo
quasi cinquant’anni, il timone
amministrativo dell’azienda e
alla quale siamo enormemente
grati”. Con il cambio generazionale
Bonacina ‘86 Srl si trasforma da
azienda puramente produttiva in
una Realtà anche e soprattutto
commerciale, con la distribuzione dal 1999 in esclusiva - del prodotto
che oggi è il proprio corebusiness:
la stampante per timbri espressi
Digistamp. Dal 2004, dopo
aver superato la concorrenza,
Bonacina diventa
Distributore Unico
per tutto il territorio
nazionale del Prodotto
Brother Stampcreator
Digistamp Sc2000, di
cui deposita il marchio.
Nella primavera
del 2004 Bonacina
’86 S.r.l. diventa
LA FAMIGLIA BONACINA, PROTAGONISTA
NEL MERCATO DEI TIMBRI.
SOTTO IL MARCHIO DELLA QUALITÀ,
GARANTITA DA AUTOREVOLI
CERTIFICAZIONI
protagonista europeo nella vendita
di questa stampante con il 65%
delle vendite. Inoltre, nel tempo,
l’azienda assume la distribuzione
di altri marchi/prodotti molto
importanti (stampanti per card
e badge, plotter, pantografi per
targhe, sistemi per la creazione
di gadget), tutti articoli che
hanno un denominatore comune:
il servizio espresso. Questo
semplice dettaglio ha consentito
a Bonacina ‘86 Srl, negli anni, di
diventare fornitrice ufficiale di tutti
i più importanti gruppi d’acquisto
italiani.
Qual è l’assetto attuale
dell’azienda?
“Il nostro fatturato si attesta
sui due milioni di euro, con
settembre2013
43
SCENARI
focus
un arretramento fisiologico
dovuto purtroppo alla situazione
generale; tuttavia non abbiamo
lasciato a casa nessuno dei
nostri dipendenti, pur con tutte le
difficoltà che questo comporta. Per
fortuna la nostra Azienda è molto
solida e nel contempo versatile,
essendo strutturata in comparto
produttivo e commerciale, e questo
ha salvaguardato il business. Il
nostro target clienti è totalmente
trasversale, proprio perché lo
sono i nostri prodotti e, visti i
tempi, ritengo questo aspetto un
vantaggio”.
Come vive la crisi generale il
mercato di timbri e targhe?
“Mi hanno sempre insegnato a
dire la verità e coerentemente
non posso non affermare che il
momento è certamente uno dei
più complicati che il nostro settore
abbia dovuto affrontare. La crisi
c’è e si sente, soprattutto nella
cancelleria, settore che già soffriva
prima del 2007/2008 e che
adesso, a maggior ragione, risente
IVAN BONACINA, FONDATORE
DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA E OGGI
SUPERVISORE E AMMINISTRATORE
UNICO
L’ULTIMA NOVITÀ DI BONACINA ‘86 SRL:
ADDRESS EXPRESS
della contrazione generale dei
consumi. Per quanto ci riguarda,
ritengo comunque che chiudere
il 2012 con un -3% sia stato un
discreto risultato, visti i tempi e
soprattutto i concorrenti. Ciò mi fa
ben sperare per il futuro”.
Inchiostri, resine, supporti per
timbri: cosa è più richiesto?
“Sono tre facce della stessa
medaglia che non esisterebbero
l’una senza le altre due. Infatti, il
timbro si compone di tutti questi
elementi (inchiostro, resina/
gommina e supporto), sia esso
normale, auto inchiostrante o
digitale (Digistamp) e questo fa si
che per noi la richiesta non veda il
prevalere di una parte sull’altra”.
Quale il polso del mercato da
rivenditori di stampanti? Qual è
la preferita del vostro target e
perché?
“Sicuramente la stampante per
timbri espressi Digistamp è per
noi la più richiesta in assoluto, con
un numero di pezzi installato sul
territorio nazionale che sfiora le
quattromila unità, con conseguente
richiesta di consumabili”.
Vi siete lanciati nell’ecommerce. Da quanto?
Com’è quest’esperienza?
Ha aumentato la vostra
produttività?
“Certamente l’e-commerce ci ha
fatto fare il salto di qualità e il
merito va attribuito a mio fratello
Cristiano, fautore e sostenitore
del progetto fin dall’inizio. Questa
nuova frontiera del business ci
44
settembre2013
permette una visibilità a 360
gradi e una gestione diretta
e più sicura dei pagamenti,
aspetto fondamentale visti i
tempi. Abbiamo anche messo
a disposizione dei nostri clienti
una App sia per IPhone che per
Android, disponibile sul portale
Pagine Gialle Mobile e scaricabile
direttamente dalla nostra scheda
Bonacina 86. Siamo raggiungibili
anche su Skype: il nostro ID è
bonacina86srl. Impossibile non
trovarci: siamo sempre disponibili”.
Dopo aver brevettato l’inchiostro
Poly nel 1985 e lanciato la
stampante per la realizzazione
di timbri espressi, arriva
un’altra novità: AddreX. A che
categoria di clienti si rivolge,
quale il comparto specifico di
destinazione, come si posiziona
nel panorama dell’offerta, cosa
offre di più?
“Al momento preferisco non fare
una presentazione completa - un
po’ di riserbo non guasta - ma
posso dire che la nostra offerta
da Ottobre 2013 si arricchirà di
questo nuovo elemento, innovativo
e molto funzionale, che secondo il
nostro modesto parere cambierà il
metodo di creazione, le tempistiche
e il servizio di uno degli strumenti
di lavoro più utilizzati in commercio.
Da sempre la mia azienda si è
contraddistinta per la capacità
innovativa e le intuizioni che, senza
falsa modestia, ci hanno spesso
salvato da situazioni complicate,
anche in passato. Da questa
considerazione si comprende
perché anche oggi, al di là della
crisi, Bonacina ‘86 Srl sceglie di
puntare e investire su un’intuizione
che mi venne diversi anni fa e che
spero (ma ne sono convinto come
tutti noi) cambierà in parte il lavoro
stampadigitale
KUNSTDÜNGER®
innovation in visual communication
LORENZO TROMBY, PRODUCT
MANAGER DI BONACINA ‘86 SRL
attrezzarsi con AddreX e fornire
un servizio adeguato al passo coi
tempi”.
Quali scenari vedete per il
futuro nel vostro settore?
“Paradossalmente siamo convinti
che, proprio in periodi difficili come
questo, sia indispensabile puntare
sull’innovazione e sugli investimenti,
affinché la crisi si trasformi in
opportunità e AddreX ne è l’esempio
lampante. La mia azienda, piccola e
a conduzione familiare, ha investito
NO DI
A
NE VISIV
O
I
Z
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C
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IL MOND
IL SISTEMA FRAMFRAME
CORNICE PER BIG & MINIPRINTS
L’INNOVAZIONE NEL MONDO DELLA COMUNICAZIONE VISIVA
di tanti. AddreX, acronimo di Adderss
Express, è il frutto di una ricerca di
mercato durata più di due anni, nei
quali abbiamo investito in indagini di
settore e viaggi di lavoro in molte parti
del mondo, come USA, Cina, Taiwan,
Europa, Giappone. Nel contempo,
abbiamo scandagliato giornalmente
la rete, alla ricerca di prodotti simili
o che fossero già stati inventati: non
abbiamo trovato nulla! Non esiste
ancora un prodotto paragonabile, che
faccia il lavoro che sviluppa AddreX,
con i suoi tempi e le sue modalità.
Fino ad ora il business che sviluppa
AddreX viene eseguito tramite costosi
macchinari o con il fai-da-te: in
entrambe le circostanze i problemi
sono legati alle tempistiche, alle
quantità e ai costi. AddreX li risolve.
In un mondo che viaggia alla velocità
della luce, ancora una volta Bonacina
‘86 Srl punta tutto sul servizio, facendo
attenzione, ovviamente, alla qualità
e ai prezzi. Infatti AddreX è semplice,
veloce, sicuro e poco dispendioso,
chiunque potrà usufruire del servizio
offerto in pochi minuti. Uffici, negozi,
services potranno finalmente
PROFILI IN ALLUMINIO ANODIZZATO
INTELLIGENTI CONNETTORI ANGOLARI PER PROFILI
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CAMBIO DEL BANNER RAPIDO GRAZIE ALLE
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CRISTIANO TROMBY, CHE HA PORTATO
L’AZIENDA SUL WEB GRAZIE ALL’ECOMMERCE
partendo da un’idea, l’ha sviluppata,
l’ha tutelata e protetta in termini legali
e si appresta a lanciarla sul mercato,
riponendo in essa tantissime speranze
di rinnovata crescita e nuovi business,
guardando come sempre al futuro,
soprattutto del nostro settore”.
Ci sono altri campi in cui vorreste
investire/espandervi?
“Oltre ad AddreX abbiamo altri
progetti in cantiere ma per il momento
proponiamo questa rivoluzionaria
novità, che sta già creando molte
aspettative. La presentazione ufficiale
e i dettagli al Viscom di ottobre a
Milano”. G
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SCENARI
stampadigitale
DI Valentina Guzzardo
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cromatiche
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OFFRENDO UN PACCHETTO COMPLETO PER COMUNICARE
E FARE STILE, CONIUGANDO SISTEMI D’AVANGUARDIA CON
DESIGN ED ESTETICA
E
uroscreen non si ferma mai. Nel
2013 ha snellito la gestione
degli ordini, implementato un
magazzino automatizzato grazie ai codici
a barre e centralizzato la distribuzione
focalizzandosi soprattutto sui magazzini
di Modena e Milano, per rendere più
veloce e trasparente il processo di
evasione ordini. Per quanto riguarda la
formazione, ha organizzato ad Este (PD)
in aprile una tre giorni di corsi gratuiti
per i propri clienti su adesivi, applicazioni
su vetro e termo trasferibili per
abbigliamento. Un’iniziativa di successo,
ripetuta a giugno in Lombardia con più di
centottanta aziende. Debutto imminente,
inoltre, per il nuovo campionario
denominato Book 2013. Il sito web
dell’azienda – dove sono scaricabili le
schede tecniche dei prodotti che mano
a mano vengono proposti ai clienti – è
in fase di restyling per diventare entro
fine anno un vero e proprio strumento di
lavoro salva tempo e denaro. Molte le
novità. Ce le siamo fatte raccontare da
Marco Sala, Responsabile Marketing
di Euroscreen.
Cominciamo dalla vostra apertura
verso il mondo dell’Interior. Come vi
siete espansi in questo campo?
“L’Interior Design e l’annesso tema della
nobilitazione delle superfici sono fra i
46
settembre2013
punti cardine dei corsi di formazione
che stiamo svolgendo sul territorio.
In quello intitolato Wrapping & Design
Event facciamo wrappare un tavolino
anonimo che poi lasciamo al cliente,
per sottolineare che anche un bene
commodity può diventare un oggetto di
design unico. Nell’arco della giornata i
partecipanti testano le nostre pellicole
su tutte le superfici, da quelle piane a
quelle più complicate come quelle 3D
molto complesse: il vero confine sta nel
non dare limiti alla propria creatività. Il
messaggio che stiamo trasmettendo è di
non pensare più all’adesivo come ad un
materiale banale per realizzare scritte e
piccole grafiche ma concepire le nuove
pellicole Cast Avery Dennison come
vero e proprio materiale costruttivo,
ideale per cambiare il layout degli
ambienti, veicolando la propria brand
identity all’interno di edifici commerciali
o sviluppando scenari interessanti in
grado di soddisfare anche gli architetti
più esigenti”.
Interessante anche la vostra offerta
Window Film e il corso di Glass
Training organizzato con Reflectiv. Di
che cosa si tratta nello specifico?
“Il corso è stato un vero successo e
ci ha consentito peraltro di entrare in
contatto con numerosi architetti.
stampadigitale
Il vetro si trasforma: da materiale
trasparente e un po’ freddo diventa
colore, protezione dagli urti e
benessere, nel caso delle pellicole
che respingono il calore. Si va dalle
finiture sabbiate a quelle bianche,
per approdare a quelle colorate
ed infine a quelle a specchio per
la protezione dal calore e non
mancano soluzioni per la sicurezza.
In alcuni casi le pellicole sono
diventate addirittura opera d’arte,
come nel caso del Museo d’Arte
Contemporanea di Roma (http://
museomacro.org/it/urban-arena).
Un tema spesso trascurato è poi
quello della sicurezza. Se si pensa
che in Italia numerose scuole non
hanno vetri a norma e che durante
l’11 Settembre circa il 70% delle
vittime è stato causato dallo
scoppio di vetri, capiamo bene che
design e sicurezza devono sempre
andare di pari passo. Sia nel caso
delle pellicole per vetro che in
quello dei windowfilm si tratta di
operazioni sempre reversibili, che
richiedono tempi di applicazione
ristrettissimi. Si può cambiare colore
ad infissi, banconi o fondali, in
pochissimo tempo. Inoltre, rispetto
ad un’operazione di imbiancatura,
ad esempio, non rimangono odori
fastidiosi di vernice, né bisogna
coprire mobili o pavimenti.
L’operatività di questi processi
è molto rapida e non richiede
particolari autorizzazioni per poter
procedere coi lavori. Lo sviluppo di
MARCO SALA, RESPONSABILE
MARKETING DI EUROSCREEN
LA NUOVA EFI VUTEK GS2000LX:
TECNOLOGIA UV LED A FREDDO
questo mercato è dovuto al fatto che
i committenti sono molto più attenti
rispetto al passato nel cercare di
massimizzare i risultati abbattendo
i costi”.
Carwrapping: quale lo stato
dell’arte del mercato e gli
aggiornamenti sulla vostra
gamma?
“Questo settore non sta risentendo
della macro situazione economica
italiana perché è davvero molto
variegato, in grado di raggiungere
profili diversi di clienti finali. Si va
dall’appassionato di tuning alla
multinazionale che deve rifare la
propria flotta. In generale posso dire
che sta cambiando l’occhio con cui
i clienti finali guardano le politiche
di advertising. Se una volta anche
piccole attività investivano soldi nella
sponsorizzazione di eventi sportivi
o giornali oggi si sono accorti che il
ritorno dell’investimento è maggiore
mettendo la propria comunicazione
e la propria grafica sul proprio
mezzo, anche per una questione
di immagine. Per quanto riguarda
la nostra gamma, si è potenziata
davvero tanto in termini di colori
e finiture disponibili. Quanto alle
pellicole colorate Avery Supreme
Wrapping Film, a ottobre sono uscite
quattordici nuove finiture metallizzate
e spazzolate e da poco la gamma
è stata notevolmente ampliata
con l’inserimento di ulteriori nuove
diciannove finiture. Per saperne di
più basta un clic: perfectwrap.eu.
A ottobre presenteremo anche un
materiale cast di stampa davvero
rivoluzionario, per cui si può dire che
ci siamo potenziati notevolmente”.
Quali tendenze riscontrate nel
settore automotive?
“Nella decodinamica per automezzi
si sta assistendo a un proliferare
di finiture completamente nuove.
Fino a pochi anni fa vi era una
grande richiesta di colori metallizzati
e opachi, il trend di quest’anno
è la riscoperta dei colori pastello
e lo sviluppo degli spazzolati. La
tendenza del mercato è orientata
all’applicazione di materiali sempre
più strutturati e materici, come le
nuove finiture spazzolate e quelle
argento a specchio, in grado di
fornire alla vettura un look davvero
trendy. In generale notiamo che il
cliente non si limita più a volere
un cambio colore ma richiede un
plus all’applicazione, che faccia
la differenza. Alcuni produttori
settembre2013
47
SCENARI
stampadigitale
LE PELLICOLE COLORATE APPLICATE SU
VETRO OFFRONO UNO SPLENDIDO EFFETTO
OUTDOOR
TRA I TESSUTI PER LA STAMPA SUBLIMATICA
ESISTE UNA RETE MESH DA CANTIERE,
GEOMESH, TUTTA ECOLOGICA
di auto iniziano a utilizzare le
pellicole Cast per wrapping per
creare piccoli dettagli su alcune
linee top di gamma. Il costo e la
bellezza dei materiali sono tali per
cui non conviene più verniciare
ma addirittura applicare. Sempre
più spesso le concessionarie si
affidano a nostri clienti per creare
collaborazioni. Il cliente realizza
la grafica desiderata e decora
l’automezzo. In questo caso la
concessionaria riesce a consegnare
al cliente finale la vettura, completa
di grafica aziendale, chiavi in mano,
differenziandosi dai rivali. Si tratta
di un tema molto interessante che
sicuramente avrà grosso sviluppo
con una convergenza sempre
più stretta fra personalizzazione
delle automobili, mondo delle
concessionarie e case produttrici”.
48
settembre2013
La vostra gamma si può dire
davvero completa grazie
all’offerta di tessuti per stampa
sublimatica. Quali novità?
“Abbiamo la fortuna di avere
un fornitore di tessuti tedesco,
Aurich, in grado di coprire davvero
tutte le esigenze. Nel nuovo Book
sublimatico, di cui è uscita la nuova
versione, ci sono tutti i campioni
di tessuti sublimatici distribuiti
da Euroscreen, come ad esempio
Decorprime, per creare pareti
divisorie o tende e Digibudget
e Digieco, per fondali e cornici.
Esiste poi un tessuto stretch per
grafiche tensionabili superwide
format: Digistretch. Ci sono anche
tre modelli di tessuto per bandiere.
Quanto ai banner, proponiamo due
soluzioni in Tnt, alternative al PVC,
estremamente utilizzate negli eventi
sportivi. Esiste una rete mesh da
cantiere, Geomesh, tutta ecologica.
Non manca un tessuto canvas per
la stampa di quadri e uno satin per
le grafiche del mondo cosmetico
ed abbigliamento, in cui è richiesta
extra brillantezza. Infine, offriamo
un tessuto backlit brevettato
per realizzare insegne, come
Impactrpime”.
Tessuti e Interior. L’accoppiata
del futuro?
“È lampante agli occhi di tutti come
oggi, col tessuto, sia possibile
realizzare qualsiasi cosa. Gli Stati
europei all’avanguardia sono avanti
di almeno quattro anni, anche
se stiamo iniziando a muovere
piccoli passi per colmare il gap.
Inevitabilmente i trend di mercato
ci porteranno comunque nei
prossimi anni a stampare meno
banner e più materiali ecologici. Se
in passato si pensava ai tessuti
solo come supporti per realizzare
bandiere ed abbigliamento sportivo,
oggi spopolano invece anche
nel mercato dell’Interior Design
e delle fiere. Le nuove finiture,
sempre più raffinate e particolari,
consentono di realizzare soluzioni
davvero colorate per abbellire muri e
creare display. Molti stand fieristici,
soprattutto nel mercato Food, hanno
grafiche in sublimatico perché
questa tecnologia non lascia odori
sgradevoli sul materiale stampato
e consente di realizzare grafiche
superwide format intere rispetto ai
tradizionali pannelli ridipinti. In questi
ultimi tempi stiamo lavorando anche
sulle carte da parati per stampa
digitale. Si tratta di un mercato
molto interessante. Si possono
creare fondali personalizzati
che richiamano il proprio brand,
rendendo ogni parete un’opera
d’arte. Esistono numerose soluzioni
che simulano finiture più o meno
grezze dal punto vista dell’effetto
visivo, per simulare diversi stili, da
quello più rustico all’ultra moderno”.
È nel Nord Europa che il tessile
sublimatico al servizio della
Visual Communication spopola
già. Cosa impedisce all’Italia di
fare il salto?
“Nei Paesi del Nord Europa e
soprattutto in Germania il tessile
sublimatico sta svolgendo un
ruolo trainante perché il tema
dello smaltimento dei rifiuti e delle
tecnologie green è più radicato, e
incentivato dallo stato. Non deve
stupire se si pensa alle politiche
tedesche attuate per i pannelli
solari e lo smaltimento rifiuti:
lo stesso avviene anche per i
materiali da stampa. In molti Paesi
si usano tessuti 100% poliestere
completamente riciclabili perché
l’utilizzo del banner in PVC per eventi
o manifestazioni è vietato per legge.
In Italia non esiste ancora una
regolamentazione a livello nazionale
ma si sta facendo strada una
maggiore sensibilità:
penso ad alcuni
comuni virtuosi
e a numerose
multinazionali soprattutto nel
settore Food - sempre
più attente a questo
stampadigitale
tema, che cercano di utilizzare
tessuti o materiali in cartone
riciclabili durante eventi, rassegne,
attività promozionali”.
La vostra nuova nata EFI VUTEK
GS2000lx… ci aiuta a conoscerla
meglio?
“È una stampante ibrida roll to
roll con piano aspirante per flat
bed in grado di coniugare qualità
fotorealistica superiore con elevata
produttività. Ciò che la differenzia
dalle normali stampanti superwide
è la tecnologia Uv Led a freddo.
Questa innovazione consente
di stampare direttamente su
un’ampissima gamma i materiali
compresi quelli termosensibili
e quelli riciclati. Ciò consente di
ampliare lo spettro di substrati
su cui è possibile stampare,
potenziando esponenzialmente le
proprie possibilità di business. Il
tutto senza il rischio di rovinare
o imbarcare i materiali per
colpa dell’eccessivo calore. Il
secondo vantaggio è costituito
dall’abbattimento dei costi operativi
di gestione macchina, dato che le
lampade Uv Led si accendono e si
spengono in modo automatico per
cui sono subito pronte, consentendo
un notevole risparmio energetico”.
Quale l’andamento del superwide format in questo tempo di
crisi?
“Il mercato digitale ha risentito
ovviamente della performance del
CARWRAPPING. EUROSCREEN OFFRE
DICIANNOVE NUOVE FINITURE
METALLIZZATE E SPAZZOLATE
IL CORSO DI AGGIORNAMENTO IN
WRAPPING & DESIGN EVENT HA
RACCOLTO 180 AZIENDE
ALCUNI PRODUTTORI DI AUTO INIZIANO
A UTILIZZARE LE PELLICOLE CAST PER
WRAPPING PER DETTAGLI UNICI SU
LINEE TOP DI GAMMA
sistema paese, anche se in misura
leggermente inferiore rispetto
all’andamento del mercato. I bassi
costi di gestione macchina hanno
reso davvero competitive le soluzioni
superwide format, consentendo
al contempo di difendersi grazie
all’accresciuta capacità di stampare
anche su substrati termosensibili. In
effetti la tecnologia UV consente di
stampare su supporti impensabili:
abbiamo clienti che realizzano
soluzioni eccezionali su vetro, altri
che stampano su arredamento in
legno, altri ancora che realizzano
fondali e scenografie. Sono tutte
nuove possibilità di business aperte
da queste nuove tecnologie”.
Come riuscite ad essere vincenti
in un contesto socio-economico
dove tutto è al risparmio?
“Chi vuole sviluppare il proprio
business ha bisogno di un
consulente che non lo abbandona,
in grado di consentire una
crescita armonica della propria
azienda: quella di Euroscreen
e dei propri clienti, in questo
caso, sono davvero la stessa
cosa. È stato così per trent’anni
e speriamo possa esserlo ancora
a lungo”. G
settembre2013
49
SCENARI
stampadigitale
DI Valentina Guzzardo
L’unità di
business
determinante
C
on un fatturato medio annuo che
si aggira oltre i 4.300.000 di euro
- giusto per capire le proporzioni e trenta dipendenti al servizio, il Centro
Stampa Digitalprint di Rimini -fondato
nel 1987 da Sergio Protti e diretto dal
figlio Quinto - ha sempre puntato sulla
qualità dei prodotti, indipendentemente
dal numero di copie stampate, e si
propone on line in tutta la varietà della sua
offerta, con colori accattivanti e dinamici.
Nel 1999 l’azienda, sensibile ai tempi,
avvia la conversione da tipografia
tradizionale a service di stampa digitale e
offset, con l’acquisto della prima macchina
da stampa HP Indigo e l’impostazione
di un nuovo modello di business fondato
sull’integrazione e convivenza delle due
tecniche di stampa (digitale e offset). Dal
2008 in poi il reparto di stampa digitale a
colori è continuamente potenziato, ampliando
il parco macchine fino ad arrivare a: due HP
Indigo 7.600, un HP Indigo 5.500, quattro
Kodak Digimaster. Anche l’offset è aggiornato,
con una Ryobi 925 5-D che consente di
gestire fino a cinque colori e offre il plus
della verniciatura protettiva acrilica a base
acqua, nonché il cambio della sviluppatrice
delle lastre con un computer-to-plate Kodak
Magnus 800 Thermal Direct. A completare
la panoramica delle periferiche a supporto
dell’offerta contribuisce il parco macchine
da Confezione, in grado di realizzare davvero
tutto: brossura (due linee), punto Metallico
(una linea completa), spirale in ferro (una linea
automatica) e fustellatura digitale (un plotter
Kongsberg i-XE 10). “La stampa digitale (colore/
bianco e nero) è l’unità di business determinante
VIAGGIO NEL CENTRO STAMPA DIGITALPRINT DI RIMINI
PER SCOPRIRE SU QUALI STRUMENTI PUNTA PER CREARE
UN’IMMAGINE COORDINATA, DI NOME E DI FATTO
50
settembre2013
stampa
stampadigitale
ESEMPI DI SEGNALIBRI
DIVERTENTI REALIZZATI TRAMITE
FUSTELLATURA DIGITALE
- mette subito a fuoco Quinto
Protti, Titolare e General Manager
del Centro Stampa Digitalprint perché genera circa il 70% del
fatturato, producendo brochure,
cataloghi, manuali a colori, libri e
pubblicazioni editoriali, depliant
e altri materiali di comunicazione
commerciale - comprese le
etichette autoadesive - in perfetta
integrazione con la stampa offset.
È un matrimonio vincente, ciascuna
delle due componenti fa la sua
parte per il buon andamento del
tutto”.
Il web to print è il trend del
momento e voi, dal Gennaio
2013, lo cavalcate con una
nuova piattaforma…
“Esatto. Quella che cita è
l’ultimissima versione della
piattaforma web-to-print, frutto di
un’intensa pianificazione strategica
in ambito web e dell’installazione
del gestionale interno Arianna
Printing, interconnesso al portale
web di e-commerce. Pertanto
non si tratta di un semplice
restyling grafico, ma di un
processo continuo, che pone al
centro delle attività di sviluppo
l’usabilità intuitiva e la human
experience, durante la ricerca
e in fase di scelta. A questo
proposito, ci siamo concentrati
sui livelli di navigazione, sui
prodotti e sull’unicità della nostra
proposta di Valore: ampia gamma
di lavorazioni, personalizzazione
dei formati, vasta scelta di
supporti, prodotti e applicazioni
speciali in linea con la velocità
delle tecnologie di stampa
digitale Indigo. Il nostro obiettivo
è fornire uno strumento veloce e
affidabile, attraverso cui pianificare
in tempo reale il costo per la
stampa dei materiali a supporto
e flessibilità in base ai carichi
di lavoro, vale a dire un servizio
versatile per stampare meno
ma con più frequenza (print on
demand)”.
della comunicazione pubblicitaria,
istituzionale oppure editoriale, a
seconda delle esigenze, sempre
personalizzate”.
A chi si rivolge in particolare la
vostra area web-to-print?
“Agli operatori delle Arti
Grafiche e ai professionisti della
comunicazione (BtoB): tipografie
tradizionali, fotolito, piccoli centri
stampa con tecnologie entry level,
editori ma anche Fotolab, agenzie
di comunicazione, studi grafici,
freelance e designer grafici. Non
ultime, le aziende che dispongono
al loro interno di collaboratori
grafici che desiderano velocità
QUINTO PROTTI, TITOLARE
DIGITALPRINT
Lavorare insieme, lavorare
meglio. Con questo claim avete
lanciato struttura. Di che cosa
si tratta e quale il concept alla
base?
“La forza progettuale fondante è
il valore insito nell’aggregazione,
soprattutto in tempi di crisi. Il
messaggio è: lavorare insieme
apre nuove opportunità di mercato,
sostenendo la crescita delle
singole aziende e ottimizzando gli
investimenti. Questi due concetti
si trasformano nelle attività
strategiche del gruppo struttura,
vale a dire: acquisti centralizzati,
sfruttamento razionale della
potenza tecnologica disponibile,
ampliamento dei servizi/prodotti
offerti attraverso il canale web
e massima interazione per un
continuo processo di crescita
tecnologico e qualitativo. Come
rimarcava Henry Ford: Riunirsi
insieme significa iniziare; rimanere
insieme significa progredire;
lavorare insieme significa avere
successo”.
Perché c’è bisogno di una filiera
che diventa rete? Chi sono
i partner e come sono stati
scelti?
“I nostri partner sono
principalmente aziende che
lavorano su commessa, fortemente
radicate sul territorio e altamente
specializzate, che concordano su
co-operazione, complementarietà
e assoluta non concorrenza.
Obiettivo comune è utilizzare al
100% la potenzialità delle proprie
tecnologie, senza essere costretti
a installare macchinari già operativi
presso altre aziende partner.
La filiera - e quindi il fare rete permette di aumentare i servizi
offerti ma soprattutto affrontare le
settembre2013
51
SCENARI
stampadigitale
LA FUSTELLATURA DIGITALE CONFERISCE
UNICITÀ AL MATERIALE DI COMUNICAZIONE
turbolenze e la continua evoluzione
dell’attuale mercato, trasformando
singoli problemi in benefici
comuni”.
Social Media. In che modo vi
aiutano nel comunicarvi? Come
li usate?
“Il blog e i social network sono dei
collegamenti terminali al nostro
portale web, usati in relazione alla
loro particolare struttura
per mantenere il
contatto al di fuori
del puro ambito
commerciale.
Stampareblog.it è, in
gran parte, la fonte dei
contenuti. Pubblichiamo
articoli e post che parlano
del mondo della comunicazione
stampata, condividiamo le nostre
competenze e gli approfondimenti
IL 70% DEL FATTURATO ARRIVA DA BROCHURE
E COMUNICAZIONE COMMERCIALE
52
settembre2013
su temi e problemi legati ai
processi di stampa, nonché le
soluzioni che possono essere
valutate - in maniera più
tecnica e in termini quantitativi
- nel portale digitalprintrimini.
com. Facebook, YouTube e
Twitter sono le piattaforme
attraverso cui spingiamo
i contenuti e curiamo la
relazione in modo multimediale.
In Facebook, ad esempio,
proponiamo video di YouTube
con contenuti extra rispetto
al blog oppure condividiamo
il lancio di una nuova idea,
coinvolgendo il pubblico; in
Youtube è possibile scoprire
l’Azienda, come si fa una
particolare lavorazione oppure
aggiornarsi sugli eventi; in Twitter
lanciamo aggiornamenti veloci che
rimandano agli altri Social”.
Come si è arricchita la vostra
offerta nel mondo dei servizi
per la stampa in generale, e dei
materiali e delle macchine per
la stampa in particolare?
“In controtendenza con la pura
logica del prezzo aggressivo,
ci siamo ampliati affiancando ai
prodotti standard come i biglietti
da visita alcune soluzioni più
articolate, quali ad esempio i
raccoglitori ad anelli con copertina
personalizzata, i cataloghi rubricati,
le schede fascicolate con foratura,
il multi-soggetto per i flyer e
biglietti da visita, le card in pvc, la
fustellatura digitale. Su un altro
versante, vantiamo la certificazione
dei materiali stampati con il
marchio FSC®, che garantisce la
gestione forestale responsabile.
Questo tipo di differenziazione è
amplificata dall’ampia gamma di
supporti proposti - sei categorie
con oltre 120 carte - dalla
possibilità di scegliere il numero
di copie desiderato al formato
definitivo rifilato all’interno di
valori minimi e massimi. In termini
tecnologici, il reparto digitale a
colori è stato rinnovato in meno di
un anno (2011-2012), installando
due HP Indigo 7.600 configurate
per realizzare il white ink e gli
effetti speciali on-press”.
Cosa rende appeal un flyer/
volantino/invito/pieghevole?
“Partiamo dal presupposto che
siamo subissati di messaggi e
stimoli dai vari Media: internet
con le newsletter,
i display e pop-
stampadigitale
IL PARCO MACCHINE DIGITALE: DUE HP
INDIGO 7600, UN HP INDIGO 5500,
QUATTRO KODAK DIGIMASTER
up pubblicitari nei vari portali e
social, la televisione con gli spot,
le affissioni lungo le strade e i
volantini promozionali nelle nostre
cassette postali. Una cosa è
certa: il costo purtroppo sembra
essere l’unica discriminante per la
stampa di un flyer o un invito. Ma
la nostra visione è ben diversa.
Un pieghevole suscita interesse
se i contenuti vengono pensati in
relazione al formato e al numero/
tipo di pieghe, così da ottenere una
brochure piccola e compatta.
L’esempio più evidente sono
le varianti che proponiamo
tra i PIEGHEVOLI nella nostra
piattaforma web-to-print, come
ad esempio la piega a finto libro,
quella a fisarmonica, quella a
finestra piega su piega oppure
la doppia piega a portafoglio.
L’ulteriore alternativa a un
semplice pieghevole a due ante
è l’intaglio, quindi la creazione di
due livelli di comunicazione oppure
una forma non convenzionale,
fattibile con il nostro plotter da
taglio digitale e cordonatura
(fustellatura digitale). Lo stesso
vale per il prodotto flyer/
volantino, solitamente stampato
su patinata opaca o lucida,
che acquista appeal in termini
polisensoriali (vista e tatto) se si
sposta l’attenzione sul supporto
e le finiture speciali. Pensiamo a
una superficie perlescente, dal
tocco morbido (soft touch) e con
particolari cromatismi, arricchita
in alcuni punti dalla verniciatura
UV spessorata e dall’effetto
raised print delle Indigo 7.600.
Per concludere parlando degli
inviti, a fare la Differenza sono il
tipo di carta (vergatura, goffratura,
iridescenza, morbidezza, ruvidezza)
e la personalizzazione del
messaggio (dato variabile)”.
Su quali strumenti puntate per
creare un’immagine coordinata,
di nome e di fatto?
“Gli elementi fondamentali della
nostra proposta di valore sono, in
particolare, il sito web e il nostro
campionario carte. Lo definisco
nostro non a caso, perché re-
interpretiamo con la nostra filosofia
e identità i campionari delle
cartiere, selezionando i supporti
in base alla macchinabilità - in
stampa digitale e offset - nonché
valorizzando ogni carta con
immagini una diversa dall’altra. In
questo modo lasciamo un segno
più profondo rispetto al biglietto
da visita e alla brochure, facendo
toccare con mano i supporti e
invitando a conoscere i prodotti e
le lavorazioni attraverso il nostro
portale web, porta d’ingresso
al mondo Digitalprint Rimini e
ai servizi web-to-print. La nostra
brochure è uno strumento
accessorio, graficamente coerente
all’identità di marca e progettata
con un tono pop: immagini a
pagina intera, colori a fondo
pieno, informazioni descrittive
sulle attività e carte trasparenti
combinate tra loro per comporre i
colori del logo”.
Come va il mercato di etichette
e adesivi secondo la vostra
esperienza?
“Molto bene perché è parte
integrante del packaging e stimola
in maniera determinante il modo
in cui si guarda un prodotto. Non
possiamo seguire il segmento
per eccellenza, che è quello del
food&beverage, dal momento che
non disponiamo di periferiche
atte alla stampa a bobina o
flexografiche. Confermiamo
comunque un incremento di ordini
per le etichette autoadesive
commerciali, in carta o poliestere,
vale a dire quegli strumenti di
comunicazione applicati sul
prodotto per fornire informazioni
tecniche oppure promozionali
(bollini sconto), gli adesivi sulle
vetrine e all’interno del punto
vendita, i codici a barre per
le spedizioni e gli adesivi che
personalizzano le scatole dei
giocattoli. È un segmento da
monitorare e, secondo la nostra
visione, in espansione”. G
settembre2013
53
SCENARI
girod’italia
DI Giuseppe Goglio
Tenacia
in grande formato
STORICAMENTE UNO DEI PUNTI NEVRALGICI NEL MONDO
DELLA COMUNICAZIONE VISIVA, BRESCIA GIOCA L’ASSO PER
SUPERARE LE AVVERSITÀ, METTENDO IN CAMPO TUTTA LA SUA
ESPERIENZA E CAPACITÀ DI CAPIRE E RISPONDERE AL MERCATO
C
omunicazione e
globalizzazione hanno
portato alla possibilità
di conoscere le potenzialità di
prodotti e servizi a prescindere
dai rispettivi luoghi di origine. Più
delle caratteristiche di un mercato,
l’aspetto geografico gioca un
ruolo sulle possibilità di cogliere
54
settembre2013
le occasioni e offrire prestazioni
impeccabili garantendo consulenza,
consegna e assistenza.
Combinando questo scenario
con una capacità di buttare
il cuore sempre e comunque
oltre l’ostacolo, dalla provincia
di Brescia è facile ricavare
un’iniezione di ottimismo rara da
scovare in questo periodo, frutto
anche di una radicata propensione
a distrarsi il meno possibile dagli
obiettivi della propria impresa.
Questa voglia di essere padroni
del proprio destino si incontra
già nel capoluogo, dove Giuliano
Goffi, Titolare New Lab non ha
mai ceduto alla tentazione di
girod’italia
tecnologia Latex di HP. Il risultato è
un raddoppio del fatturato nel giro
di cinque anni”.
ALCUNE IMMAGINI DELLA NEW LAB
DI GIULIANO GOFFI
considerarsi arrivato e non mostra
paura di andare costantemente
alla ricerca di nuove tecnologie e
relative opportunità.
Signor Goffi, come ha
abbracciato il mondo della
stampa digitale?
“Ho iniziato nel 1985 con
un laboratorio di fotografia
professionale. Dopo una crescita
progressiva, frutto anche della
volontà di acquistare regolarmente
nuove attrezzature, nel 1998
ci siamo avvicinati alla stampa
digitale con una Lambda su
carta fotografica. Da lì si è
succeduta tutta una serie di Durst
quando siamo entrati nel mondo
industriale, mentre nel frattempo la
stampa fotografica inevitabilmente
abbassava i numeri”.
Dove vi ha portato questa
strategia?
“Oggi lavoriamo in due capannoni
per un totale di 2.000 mq, con un
reparto fotografico sempre molto
forte, incentrato su lavorazioni
di qualità, dalla scansione alla
produzione di album fotografici
o stampa fine art. Per diversi
lavori abbiamo inoltre sposato la
Ha contribuito a raggiungere
questo risultato il fatto
di operare in una zona
particolarmente attiva come la
vostra?
“Brescia è per tradizione una città
dove si stampa tanto e permette
quindi di accumulare esperienza.
La vera differenza resta però
la volontà di essere sempre
all’avanguardia con attrezzature e
voglia di scoprire. Inoltre, crediamo
molto nel contatto diretto con
il cliente. Ogni ordine è seguito
da subito dalla persona che lo
realizzerà materialmente. Tutto
questo ci porta a garantire da
sempre una cura delle immagini
impensabile nella stampa
fotografica di grande formato, frutto
anche di una ricerca continua sui
materiali”.
Tanta positività è una
caratteristica estesa a tutto il
territorio?
“Il clima incerto intorno a noi è
spesso frutto anche della sfiducia
trasmessa dalle istituzioni. In
realtà parlando con le persone
spesso viene fuori che il ‘va tutto
male’ è ormai un modo di dire.
Certamente, c’è chi ha dovuto
chiudere, ma i bei lavori non
mancano, così come le situazioni
dove la crisi appare molto meno di
quanto sia dipinta. Si è anche fatta
una selezione, a vantaggio di chi
ha sempre messo davanti a tutto
la qualità del lavoro”.
Quando vi muovete nelle zone
limitrofe, notate differenze di
esigenze e opportunità rispetto
alla vostra provincia?
“Siamo in una zona tra le più
bistrattate nel rapporto prezzo/
qualità. Quando lavoriamo su
Milano, ma anche in Emilia,
possiamo contare su margini
settembre2013
55
SCENARI
girod’italia
DA SINISTRA ALBERTO MASSERDOTTI, AD
DEL GRUPPO MASSERDOTTI E ANDREA
MASSERDOTTI, PRESIDENTE DELLA STORICA
AZIENDA DI BRESCIA
cuore pulsante del business in
Italia, aiuta molto a poter coltivare
relazioni di livello e rilevanti per
il nostro lavoro. Il fatto di reagire
in poche ore a una richiesta o
partecipare ad appuntamenti
frequenti senza sostenere grossi
costi di trasferimenti e commerciali
ci rende più appealing ai clienti;
sanno che dopo una telefonata nel
giro di poche ore hanno un nostro
funzionario fuori dalla loro porta”.
maggiori. Sarà per l’elevata
concentrazione di stampatori o per
l’abitudine di accogliere chi viene
da Milano dove si spende di più,
alla fine la differenza si nota”.
OLTRE LA QUALITÀ, SERVE LA
RETE
Al confronto sempre più serrato
sul prezzo, gli operatori della visual
communication hanno fatto ormai
l’abitudine. Dopo un primo periodo
nel quale la determinazione a
difendere la qualità del proprio
lavoro sembrava sottovalutata,
ora abilità e costanza iniziano
a pagare, spesso grazie anche
alle esperienze poco felici
vissute altrove dai clienti che si
sono lasciati irretire troppo in
fretta. Tra chi oggi si è rivelato
lungimirante nel non rinunciare
alla qualità rientra a pieno titolo
Andrea Masserdotti, Presidente
dell’azienda che porta il suo nome.
Signor Masserdotti, come può
descrivere il contesto nel quale
operate attualmente?
“Certamente, molto competitivo,
in cui a farla da padrone è solo
il prezzo e spesso vince chi è più
economico con scarsa attenzione
alla qualità. Fortunatamente
l’interesse di alcuni clienti si
sta spostando verso soluzioni/
risposte che siano all’altezza del
56
settembre2013
loro marchio, tipo la comunicazione
digitale o il digital signage. Quindi,
chi sa costruire una tale risposta
di valore vince anche se ha un
prezzo più alto, grazie al servizio di
consulenza completo”.
La posizione geografica
influisce in qualche modo sulla
vostra attività?
“Sicuramente il fatto di essere
collocati in Lombardia, e in
particolare a 100 km da Milano,
Quali tracce sta lasciando l’aria
di crisi prolungata nel vostro
territorio?
“La crisi ha colpito e colpisce
duro un mercato come il nostro
che opera per quel mondo
effimero che è la pubblicità e la
comunicazione in genere. Infatti,
la riduzione dei consumi e delle
vendite porta tutte le aziende a
tagliare i costi per mantenere i
propri conti a un livello sostenibile,
e pubblicità e comunicazione
sui punti vendita, nonostante i
testi sacri del marketing dicano
il contrario, sono le prime voci
di bilancio ridimensionate o
addirittura tagliate. Quasi sempre
nelle piccole e medie imprese il
budget pubblicitario è messo fuori
dal bilancio aziendale: manca
girod’italia
totalmente una presa di coscienza
dell’importanza del marketing in
alcune aziende”.
Riesce a scorgere qualche
segnale di ripresa?
“Ahimè, non se ne vedono ancora:
servirebbe per questo che i dati
inizino a mostrare una ripresa
sostenibile dei consumi, ma
purtroppo i centri commerciali
sono sotto del 30% nelle vendite a
tutto oggi, pertanto siamo ancora
ben lontani da una ripresa, se non
diamo soldi in tasca alla massa
da spendere, sarà difficile che si
riprenda un ciclo normale”.
Quali sensazioni vi trasmettono
i partner con i quali vi
relazionate regolarmente?
“Nei fornitori di materie prime
vediamo generalmente una
crescente rassegnazione e molti
stanno perdendo l’occasione causa
la crisi per re-inventarsi come
posizionamento. La tecnologia
e i materiali sono arrivati a
un’indiscutibile maturazione, non
aiuta a creare cose nuove e quindi
a portare ottimismo. Noi Italiani
non siamo capaci di unirci come
all’estero cosi ci troviamo troppe
aziende simili che se aggregate
sia nella distribuzione sia nella
produzione avrebbero vantaggi
enormi. Pensiamo al risparmio di
affitti di sedi multiple, magazzini,
macchinari, contabilità, solo
queste voci porterebbero a enormi
guadagni da rinvestire”.
TIMORE DI APRIRSI
Anche di fronte a un calo
generalizzato della domanda, la
provincia di Brescia mantiene
intatto il proprio ruolo trainante
a livello nazionale. L’esperienza
accumulata negli anni permette
ancora di riuscire a interpretare
in anticipo la direzione in cui
muoversi e la posizione strategica
offre ulteriori potenzialità nel
garantire un servizio più efficace
alla clientela, come racconta
Alessandro Barbieri, Sales
Specialist W&Ddi Sir Visual.
Signor Barbieri, come
inquadra il mondo della visual
communication nel bresciano?
“La nostra zona è stata
storicamente e resta ancora oggi
un punto di riferimento. Sono
presenti aziende storiche di grandi
dimensioni, le prime nel settore,
attive ormai da oltre trent’anni.
Negli ultimi dieci anni inoltre il
territorio ha visto il sorgere di
ALESSANDRO BARBIERI, SALES
SPECIALIST W&DDI SIR VISUAL
molte realtà medio/piccole che
fanno di Brescia un punto chiave
nel mercato”.
Vi considerate in qualche
modo avvantaggiati dal fatto di
operare in questa zona?
“Premesso che operiamo su tutto
il territorio nazionale, Brescia è
di certo un punto dell’Italia in cui
i collegamenti, per esempio, non
mancano. Il trasporto delle merci
e la facilità di raggiungere punti
chiave del Nord Italia fanno della
città una posizione privilegiata
dell’area. D’altra parte, la
settembre2013
57
SCENARI
girod’italia
contrazione dei mercati che stiamo
vivendo in questi ultimi anni ha
portato un forte rallentamento
in tutti i settori e Brescia, fulcro
per esempio della lavorazione
dei metalli, dell’edilizia e di
componentistica per automotive,
ha subito anch’essa un duro
colpo, che di riflesso ha influito
negativamente in gran parte
degli altri settori, tra cui anche il
nostro”.
Quali tracce sta lasciando la
crisi economica; riuscite a
scorgere qualche segnale di
ripresa?
“Le ripercussioni nel nostro settore
non sono diverse da quelle che
stanno colpendo altre realtà;
la riduzione drastica di liquidità
e forse, qualche mancanza di
lungimiranza o di distacco da
vecchie modalità di operare o di
visione, ha messo in ginocchio
varie aziende. Dal nostro punto
di vista, essendo un’azienda di
carattere commerciale, la ripresa
è soprattutto dettata dall’apertura
di nuovi mercati e nuove linee
di prodotto. La dinamicità, con
nuove idee e nuovi progetti di
sviluppo, impegno e una chiara
politica relativa alla gestione
amministrativa/contabile, aiuta a
incrementare i segnali di ripresa”.
Guardandovi intorno, quali sono
i sentimenti più diffusi, tra
persone e clienti?
“Sono vari, a seconda della realtà
che ci si trova di fronte. Noi da
sempre ci siamo legati a partner
che hanno progetti innovativi
e lungimiranti, con nuove idee,
prodotti e sviluppi di mercato. Per
quanto ci riguarda, credo che una
presenza capillare sul territorio
sia basilare, ma è altrettanto
fondamentale stringere partnership
e sinergie tra le aziende per
aumentare le competenze e i
servizi offerti”.
58
settembre2013
PROVARE PER CREDERE
Essere in grado di proporre al
cliente quel qualche cosa in più
capace di far risaltare il proprio
lavoro in mezzo alla massa
della comunicazione visiva è
un vantaggio indiscusso. Per
convincere a modulare meglio
un investimento, le parole o i
cataloghi però non bastano, è
necessario mostrare dal vivo cosa
è possibile ottenere e di questo
Colorcopy ne ha fatto uno dei punti
di forza, come spiega Paolo Canuti,
Responsabile Divisione Large
Format dell’azienda bresciana.
Signor Canuti, su quali punti di
forza contate per soddisfare
la clientela e conquistarne di
nuova, nella vostra zona ma
anche al di fuori?
“Premesso che ci troviamo a
operare in un mercato molto
competitivo, sicuramente
interessante, ma nei lavori
tradizionali come la stampa di
banner in PVC molto inflazionato,
la prossimità al cliente è uno dei
fattori che ci porta a essere un
partner di riferimento, in quanto
riusciamo al meglio a offrire il
servizio richiesto in termini di
consulenza pre e post vendita”.
PAOLO CANUTI, RESPONSABILE DIVISIONE
LARGE FORMAT DI COLORCOPY
Quali sono gli aspetti più
apprezzati di questa attività?
“In particolare, il nostro showroom
di Brescia dove mettiamo a
disposizione tutti i fiori all’occhiello
della nostra gamma. I sistemi di
stampa e il nostro staff di tecnici
specializzati sono a disposizione
per demo personalizzate, utili
a guidare nella scelta della
soluzione più calzante alle singole
esigenze. Inoltre, organizziamo
periodicamente open house che
con nostra soddisfazione hanno
sempre successo, anche in questo
periodo di contrazione economica.
Questi eventi offrono l’opportunità
di vedere le macchine in funzione,
conoscerne le potenzialità
applicative, confrontarsi con il
nostro staff e, perché no, anche con
la concorrenza”.
Come si combina tutta questa
attività con le difficoltà
attraversate da tantissime
aziende?
“Sicuramente la situazione
congiunturale sta creando grossi
problemi sul territorio in quanto
alcune delle aziende che hanno
investito si trovano oggi con costi
in certi casi insostenibili. Allo
stesso tempo però, ci sono anche
tante realtà sane che dispongono
di risorse economiche e vogliono
sviluppare il business, investendo
in particolar modo nelle nuove
tecnologie”.
Come descrive lo scenario
intorno a voi, anche per effetto
di quanto vi riportano i vostri
partner?
“Nonostante tutto, non vedo
rassegnazione. C’è comunque
voglia di fare, di innovare, di
costruire. Talvolta ci scontriamo
con scelte politiche che da realtà
multinazionali non ti aspetteresti,
ma evidentemente l’attuale
situazione del mercato porta a volte
anche aziende leader a gestire il
business in modo poco lineare”. G
filodiretto
A CURA DELLA Segreteria Operativa Reed Exhibitions Italia
Più sfide,
più business
“DIAMO LUOGO ALLA
COMUNICAZIONE VISIVA” È IL
CLAIM CHE ACCOMPAGNA LA
25A EDIZIONE DI VISCOM ITALIA,
CHE TORNA PROTAGONISTA DAL
3 AL 5 OTTOBRE A FIERA MILANO
QUARTIERE RHO, PER ESSERE
UN GRANDE CONTENITORE DI
SAPERI, BUSINESS, CULTURA,
FORMAZIONE, ENTERTAINMENT
E SOPRATTUTTO FUCINA DI IDEE
UTILI PER PORTARE MILANO AD
AFFERMARSI COME INDISCUSSA
CAPITALE DELL’INDUSTRIA DEL
SETTORE
60
settembre2013
“D
a sempre - dichiara
Paola Sarco, Exhibition
Manager di Viscom
Italia - la fiera rappresenta
un palcoscenico privilegiato a
disposizione delle imprese per
esibire in maniera rinnovata,
accattivante e convincente la
propria offerta, nel tentativo di
creare propensione all’acquisto
da parte del pubblico che nella
manifestazione appunto cerca
l’informazione e l’aggiornamento
necessari per essere
professionalmente competitivi in
un mercato in profonda evoluzione.
L’appuntamento di ottobre vuole
puntare su un nuovo elemento
di forza: diffondere lo spirito di
collaborazione e progettazione
aperto, innovativo e collettivo tra
tutti gli attori che fanno parte del
settore per diffondere le nuove
contaminazioni e mettere in luce le
idee, le sfide e il potenziale sviluppo
di business per il futuro della
comunicazione visiva”.
Grande novità in casa Viscom
Italia 2013 ospitata per questa
edizione nel nuovo padiglione 9 di
Fiera Milano Rho. Il
filodiretto
padiglione adiacente all’ingresso di
Porta Sud dove è situato il Centro
Servizi, darà vita a presentazioni
in anteprima di nuove applicazioni
creative, tecnologie, materiali,
processi produttivi rappresentando
il core business dell’intera filiera
in materia di: Stampa Digitale
Grande Formato - Insegnistica
- Cartellonistica - Serigrafia Tampografia - Promozione tessile
- Ricamo - Incisione - Fresatura Laser - Digital Signage - Labelling Packaging - P.O.P - Servizi per eventi.
Un appuntamento non solo per
scoprire le ultime novità presenti sul
mercato ma un vero hub creativo che
traccia le vie di nuove conoscenze
e di visioni all’avanguardia per
esprimere le innovazioni che
disegneranno il progresso dei
linguaggi visivi, qui si incrociano
pensieri per contaminare scenari
mai esplorati fino ad oggi.
Per promuovere le novità del
mercato, i trend in atto del
settore e rilanciare messaggi di
comunicazione e spunti di riflessioni
abbiamo rafforzato le collaborazione
con le principali associazioni di
riferimento: Aiap per i progettisti
di grafica, Aifil per l’insegnistica e
cartellonistica, ALA-Assoarchitetti
per il settore dell’architettura,
Asseprim per le aziende di servizi
professionali alle imprese,
Assotemporary per i temporary
shop, showroom, business center,
event space. In calendario un
fitto programma di eventi, dagli
appuntamenti storici rivisitati e
arricchiti di moderne visioni fino
all’ideazione di nuove iniziative
per raccontare le evoluzioni della
comunicazione visiva.
VISCOM FORUM: RIPENSARE
IL BUSINESS PER UN NUOVO
FUTURO
Con lo spirito di contribuire
alla diffusione di un pensiero
collettivo legato alla cultura della
comunicazione, il Viscom Forum,
realizzato con il coordinamento
scientifico del MIP Politecnico di
Milano, si presenterà come centro
di dibattito con le voci di esperti
del settore, portando le persone
a interagire, pensare e ripensare
il mondo del loro business.
Ispirandosi alle molteplici forme
e soluzioni, che le contaminazioni
della comunicazione visiva
presentano oggi, gli incontri saranno
l’occasione per innovare e vincere
la competizione, reinventarsi in un
momento di evoluzione del settore,
costruire e portare sul mercato
prodotti e servizi innovativi, nutrire il
talento e incoraggiare la creatività,
trasformare le opportunità in
concrete azioni, pensare in modo
dirompente per il futuro della vostra
impresa. Il palinsesto degli eventi
copre diversi temi: dal ruolo che la
comunicazione visiva con soluzioni
e tecnologie digitali ha per il punto
vendita e le implicazioni per gli spazi
temporanei, all’architettura sia in
termini di soluzioni di comunicazione
visiva per il design di interni sia cosa
significa comunicare e fotografare
l’architettura. Non mancheranno
ovviamente seminari di divulgazione
manageriale per fornire stimoli e
linee guida specialmente alle piccole
e medie imprese per crescere in
un’economia stagnante nonché per
fare un grande tuffo verso nuovi
oceani di opportunità.
VISCOM LIVE: LA
COMUNICAZIONE VISIVA
VESTE IL DESIGN DEL FUTURO
La diversificazione delle applicazioni
è una delle maggiori opportunità alle
quali si fa riferimento per il mercato
della comunicazione visiva. Tecniche
e soluzioni digitali innovative hanno
ormai preso il volo e si presentano
oggi ricche di nuove contaminazioni,
grazie all’utilizzo di soluzioni volte a
mutare la percezione dello spazio,
che sia una città o un negozio,
una casa o un ufficio, un moderno
aeroporto o un prestigioso albergo.
Nasce così il Viscom Live, il nuovo
evento che prenderà forma durante
la manifestazione e si trasformerà,
grazie alle abilità tecniche e creative
delle aziende espositrici, in un vero
live set dove far vivere in diretta tutte
settembre2013
61
filodiretto
le applicazioni del settore.
Lo spazio, sponsorizzato dai grandi
marchi dell’arredamento Luceplan,
Unifor, Zanotta, sarà costituito da
un “open lab” dove le tecnologie
disponibili saranno replicate in vari
decori, per far capire la facilità di
applicazioni su diverse superfici
quali pareti, mobili, tessuti, metalli,
vetri e legni.
L’“hybrid space” darà vita all’uso
trasversale delle tecniche di
comunicazione in ambienti
apparentemente distanti come la
strada, la casa, l’ ufficio, il negozio,
ma che in realtà si contaminano e si
influenzano in modo determinante.
Infine una grande superficie
raccoglierà “l’abaco degli elementi”
nella forma più primitiva.
Un campionario di tutti i materiali su
cui stampare, serigrafare, ricamare,
incidere, applicare tutte le tecniche
derivate dalla comunicazione
visiva. Grandi brand del made
in Italy e della GDO, architetti,
retail manager, shop designer,
esperti di comunicazione potranno
comprendere le personalizzazioni
derivate dalle applicazioni, per far
“rivivere” in poche mosse ogni
ambiente. Prende corpo così un
immenso caleidoscopio di possibilità
che sta mutando prodotti e servizi e
che ogni giorno cattura sempre più
l’attenzione di segmenti diversi del
mercato.
VISCOM LAB: PERSONALIZZA LE
MODE DEL MOMENTO
Oggi più che mai creare un
pezzo unico e inimitabile sembra
un’impresa “impossibile” e per
questo il mondo della moda è alla
continua ricerca di materiali di
personalizzazione che diano valore
al singolo capo d’abbigliamento
distinguendolo dagli altri. Viscom
Italia, in collaborazione con
Assoprom, lancia così un nuovo
modello di Viscom Lab: un atelier
dal vivo per riunire le potenzialità
tecniche e applicative derivate
62
settembre2013
con i propri occhi il risultato finale
per rendere unico e innovativo il
proprio prodotto.
DIVA - DISPLAY ITALIA VISCOM
AWARD
dalle esclusive soluzioni della
comunicazione visiva.
Una filiera produttiva live darà vita
alle nobilitazioni e personalizzazioni
derivate dalla serigrafia, ricamo,
stampa digitale e tampografia e
mostreremo come l’unione di tutte le
tecnologie concorre alla creazione di
un prodotto finale unico e di pregio
partendo da una semplice t-shirt.
Stampatori, serigrafi, ricamatori,
decoratori, agenzie di comunicazione
ma anche tutto il comparto
dell’industria manifatturiera,
potranno imparare le caratteristiche
di produzione offerte dalle diverse
soluzioni di personalizzazione,
sperimentare, testare e apprendere
il know-how tecnico, scegliere il
supporto su cui realizzarlo e vedere
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Il punto vendita è il luogo strategico
della promozione commerciale in
tempo di crisi. Lo dicono tutte le
statistiche: oltre il 70% degli acquisti
viene deciso dal cliente all’interno
del punto vendita. Da tutto ciò
deriva che la comunicazione visiva
diretta è uno delle armi vincenti
per il successo di un marchio.
Un display ben studiato, ben
realizzato, ben posizionato diventa
il trampolino di lancio e una valida
soluzione alternativa per legare il
potenziale cliente al brand. La terza
edizione concorso internazionale
DIVA - Display Italia Viscom Award,
organizzato in collaborazione con
Display Italia, metterà in mostra
le migliori soluzioni espositive per
il punto vendita, realizzate dai
produttori di materiali P.O.P., studi di
progettazione, agenzie creative e
aziende committenti nelle seguenti
categorie: soluzioni espositive
durevoli e non durevoli, dispositivi
di digital signage, packaging,
vending, shop fitting. Viscom Italia
vuole trasmettere a tutti i player del
settore una visione di insieme del
mercato della comunicazione visiva
e scoprirne le sue potenzialità per
realizzare nuovi modelli di business.G
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settembre2013
63
cna
LA STORIA IMPRENDITORIALE DI GIORGIO BRACHETTI,
IMPRENDITORE ASSOCIATO ALLA CNA E MANAGER E
COMUNICATORE DEL GRANDE TRASFORMISTA ARTURO
BRACHETTI, CHE TROVIAMO ALLA GUIDA DELLA SUA ROLL 2000
A SAN MAURIZIO CANAVESE (TO)
“A
rturo Brachetti è mio
fratello”. Inizia così
l’intervista alla rovescia
a Giorgio Brachetti. Parlando
di altro rispetto al mestiere
principale di questo giovane
imprenditore associato alla CNA
che, in fondo, per linea editoriale,
dovrebbe essere l’oggetto del
nostro appuntamento a San
Maurizio Canavese, a pochi
chilometri dall’aeroporto di
Torino, dove ha sede la sua Roll
2000, un’azienda con quattro
dipendenti che commercializza
sistemi di protezione dal sole per
casa e ufficio prodotti dal colosso
svizzero Griesser. E questa
intervista inizia, esattamente là
dove dovrebbe forse finire, perché
la curiosità è tanta nello scoprire
come spesso accada che dietro
la ragione sociale di una piccola
azienda vi siano storie famigliari
importanti, talvolta come in questo
caso di respiro internazionale.
“Arturo Brachetti è più vecchio
di me. Per la precisione è il più
vecchio dei quattro fratelli. Io
sono il più giovane e nel mezzo
ci sono due sorelle”, racconta
Giorgio che a partire dall’inizio
degli anni Novanta è diventato
il manager e il produttore di
Arturo, colui che cura i rapporti
con i teatri, con i produttori, con
la stampa e la logistica degli
spettacoli, ma anche molto di
più: il suo confidente, e persona
di fiducia, colui che risolve
tutti i piccoli e grandi problemi
della vita privata dell’artista,
essendo Arturo spesso in giro
per il mondo, quasi come se
fosse lui il fratello maggiore,
trovandogli casa e pagandogli
le multe. “Sarà forse anche per
via delle bollette e delle tante
gatte da pelare” che Arturo
regala generosamente a Giorgio
e che, secondo Arturo, “fanno
invecchiare prima”.
Di certo, a vederli insieme in
foto sembrano proprio coetanei.
Eppure Arturo è del 1957 e
Giorgio del 1964. Nessuno dei
due fratelli, in effetti, dimostra
la propria età ed entrambi
potrebbero essere scambiati per
due quarantenni.
LA STORIA
La Roll 2000 di Giorgio Brachetti
nasce al termine di
un lungo percorso
GIORGIO BRACHETTI,
professionale
TITOLARE DI ROLL 2000
iniziato oltre 20
64
settembre2013
L’impr
anni fa, esattamente nel gennaio
del 1992. Prima ancora Giorgio,
perito elettronico, inizia a lavorare
all’Aeritalia di Caselle come
tecnico specializzato e presto si
ritrova catapultato all’Esa (Agenzia
Spaziale Europea) per le prove
di qualifica di un satellite e negli
Usa per seguire l’acquisizione di
cna
prenditore
e l’artista
alcune licenze. Ad un certo punto,
però capisce di essere tagliato
più per un ruolo commerciale e
si riconverte, sempre in Aeritalia
(oggi Alenia), seguendo il progetto
dell’Efa, l’European Fighter
Aircraft, l’aereo di difesa dell’Ue.
Tuttavia, l’ambiente della grande
industria gli va stretto e Giorgio
vuole misurarsi in sfide ancora
più impegnative, così si dimette
e nel 1992 cambia radicalmente
lavoro, diventando responsabile
commerciale per Piemonte, Liguria
e Valle d’Aosta della Griesser,
azienda svizzera specializzata nella
produzione di sistemi frangisole e
tende da sole. La Roll 2000 prende
il nome dalla denominazione in
tedesco di “avvolgibile”, ovvero
“rolladen”. Giorgio Brachetti vive a
San Maurizio Canavese e ci lavora,
per comodità: qui ha infatti sede la
sua azienda, nata con il supporto
del progetto Mip della Provincia
di Torino. Ed è grazie a Mip che
Brachetti conosce la CNA Torino
che ha materialmente erogato
tutte le consulenze alla creazione
d’impresa. Diventa così da subito
Socio della CNA, impegnandosi
anche nel direttivo di zona prima e
provinciale ora. Nonostante la crisi,
la Roll 2000 si difende: “Vendiamo
un prodotto top di gamma, meno
sensibile al calo dei consumi
perché si rivolge a una clientela di
nicchia”.
L’azienda lavora del resto molto
con professionisti, architetti e
costruttori, e meno con i clienti
finali: “Questo ci aiuta a fare una
migliore programmazione del lavoro
in quanto il momento della posa
in opera arriva al termine di un
percorso ben pianificato”. Ad ogni
modo, la crisi nera dell’edilizia
si sente anche qui e la speranza
è quella di una ripresa a breve,
anche grazie alla proroga degli
incentivi alle ristrutturazioni. E dove
non colpisce il calo delle vendite, “è
il recupero del credito a mettere in
difficoltà le aziende”. In conclusione,
Giorgio divide oggi la sua giornata
e i suoi impegni tra i frangisole
della Roll 2000 Srl e gli spettacoli
della Arte Brachetti Srl di cui è
amministratore; oltre ad essere
consigliere nel direttivo zonale della
CNA di Cirié e, dal 2013, essere
membro della Direzione della CNA
Torino e, non per ultimo, essere
padre di tre figli. G
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ComuNicAzione
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ANNO XXIV NUMERO 194 SETTEMBRE 2013
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VISCOM 2013
DIRETTORE RESPONSABILE: Mattia Losi
CAPOREDAZIONE CENTRALE BUSINESS MEDIA:
Claudio Bonomi, Patrick Fontana
REDAZIONE: Valeria Teruzzi
UFFICIO GRAFICO: Elisabetta Delfini (coordinatore),
Elisabetta Buda, Patrizia Cavallotti, Elena Fusari,
Laura Itolli, Silvia Lazzaretti, Luciano Martegani,
Cristina Negri, Diego Poletti, Luca Rovelli, Walter Tinelli
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II COP.
14
4
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III COP.
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IV COP.
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SEGRETERIA DI REDAZIONE BUSINESS MEDIA:
Anna Alberti, Donatella Cavallo, Rita Galimberti,
Laura Marinoni Marabelli, Paola Melis, Elena Palazzolo,
Katia Simeone
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COLLABORATORI: Giuseppe Goglio, Valentina Guzzardo
PROGETTO GRAFICO: Diego Poletti
DIRETTORE EDITORIALE BUSINESS MEDIA: Mattia Losi
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SEDE LEGALE: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano
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