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Slide Brindisi 17 set 08

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Slide Brindisi 17 set 08
Raffaele Colaizzo, Formez
I Programmi Operativi della Cooperazione
Territoriale Europea e le opportunità per i territori
brindisini
Seminario “Territori Innovativi per la Cooperazione Europea”
Brindisi, 17 settembre 2008
Centro di Competenza “Politiche e
Strumenti per lo Sviluppo Locale”
Il quadro di riferimento
Il peso finanziario della CTE
nelle politiche di coesione
CReO
15,95%
CTE
2,52%
Il Regolamento 1083 (articolo 21) assegna
7.750 milioni di euro alla CTE (2,52% del
totale dei fondi), di cui 7.550 milioni alle tre
componenti e 200 milioni al Programma
PEACE in Irlanda
Convergenza
81,54%
La distribuzione del FESR per la
“Cooperazione territoriale europea”
Transnazionale
(1.582 milioni di
euro, 21%)
Interregionale (392
milioni di euro, 5%)
Transfrontaliera
(5.576 milioni di
euro, 74%)
Le aree di cooperazione
• Cooperazione transfrontaliera: i PO sono
definiti per ciascuna frontiera o gruppo di
frontiere da un raggruppamento a livello
NUTS 3 (art. 35, 1083). Le zone di flessibilità
(art
21,
1080)
possono
godere
di
finanziamenti.
• Cooperazione transnazionale: i PO sono
definiti al livello di ciascuna delle 13 zone di
cooperazione transnazionale definita dalla
Commissione.
• Cooperazione interregionale: i PO sono
definiti
per
l'insieme
del
territorio
dell’Unione Europea (art. 35, 1083).
Le risorse
finanziarie FESR per
la cooperazione
europea in Italia
CTE TRANSFRONTALIERA
457.919.072
54,1
Italia-Francia Alpi (ALCOTRA)
87.419.616
10,3
Italia-Francia frontiera marittima
94.928.391
11,2
Italia-Svizzera
68.811.858
8,1
Italia-Austria
37.684.265
4,5
Italia-Grecia
57.538.575
6,8
Italia-Malta
19.106.204
2,3
Italia-Slovenia
92.430.163
10,9
61.582.966
7,3
ENPI-CBC Italia-Tunisia
12.595.744
1,5
ENPI-CBC Bacino Mediterraneo
48.987.222
5,8
ENPI-CBC
Il FESR cofinanzia i
programmi di
cooperazione
transfrontaliera
nell’ambito dei due
strumenti di
cooperazione esterna
dell’Unione, IPA ed
ENPI
IPA-CBC
IPA-CBC-Adriatico
CTE TRANSNAZIONALE
117.145.966
13,8
117.145.966
13,8
209.805.513
24,8
Spazio Alpino
36.148.288
4,3
Europa Centrale
32.946.071
3,9
Europa Sudorientale
43.050.642
5,1
Mediterraneo
97.660.512
11,5
TOTALE
- Transfrontalieri centro-settentrionali
846.453.517
100,0
381.274.293
45,0
FESR e strumenti di
assistenza esterna: IPA
Lo strumento di assistenza preadesione
(Instrument for Pre-Accession Assistance,
IPA, Regolamento 1085 del 2006) prevede
interventi
relativi
al
sostegno
alla
transizione e sviluppo istituzionale, alla
cooperazione transfrontaliera, allo sviluppo
regionale, allo sviluppo delle risorse umane
ed allo sviluppo rurale, a favore di Croazia,
Turchia, Macedonia (Allegato I), Albania,
Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia
(Allegato II).
Come funziona IPA
IPA è costituito da cinque componenti. Due
componenti riguardano l'insieme dei paesi
beneficiari (Allegato 1 e Allegato 2):
assistenza alla transizione e al rafforzamento
delle istituzioni; cooperazione transrontaliera.
Le altre tre componenti sono destinate solo ai
paesi candidati. La componente sviluppo
regionale
mira
a
preparare
il
paese
all'attuazione delle politiche finanziata da
FESR e FC. La componente sviluppo delle
risorse umane riguarda la preparazione al
FSE. La componente sviluppo rurale concerne
la preparazione alla politica agricola comune
e alle relative politiche.
FESR e strumenti di
assistenza esterna: ENPI
Lo
strumento
europeo
di
vicinato
e
partenariato (European Neighbourhood and
Partnership Instrument, ENPI, Regolamento
1638 del 2006) è finalizzato alla creazione
di una zona di prosperità e di buon vicinato
tra l’Unione europea e i Paesi ed i territori
limitrofi
(Algeria,
Armenia,
Autorità
palestinese della Cisgiordania e di Gaza,
Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Federazione
russa, Giordania, Georgia, Israele, Libano,
Libia, Marocco, Moldavia,
Siria, Tunisia,
Ucraina).
Come funziona ENPI
• Per i programmi nazionali o multinazionali sono adottati dei documenti di
strategia, contenenti i programmi indicativi
pluriennali dotati di specifici budget. Sulla
base dei documenti di strategia la
Commissione adotta i c.d. programmi
d’azione.
• Per i programmi di cooperazione transfrontaliera sono adottati uno o più
documenti di strategia specifici, sulla base
dei quali vengono poi adottati i programmi
operativi congiunti relativi ciascuno a una
regione frontaliera.
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
(IV B)
Europa Sud Orientale
Mediterraneo (IV B)
Adriatico (IPA)
(ENPI - CBC)
Bacino Mediterraneo
(ENPI - CBC)
Italia - Tunisia
(IV A)
Italia - Malta
(IV A)
Italia - Grecia
Le regioni del Mezzogiorno nei PO della
cooperazione territoriale europea
Tipologie generali di priorità
• Competitività, attrattività, innovazione
• Accessibilità e mobilità
• Ambiente
• Coesione sociale e culturale
• Integrazione economica e commerciale
• Turismo
• Cooperazione istituzionale
• Sviluppo territoriale
Alcune disposizioni attuative
• I PO hanno Autorità uniche: un’AdG unica,
un’AC unica ed un’AA, quest’ultima situata
nello Stato Membro dell’AdG. L’AdG, l’AdC e il
CdS sono assistiti da un segretariato tecnico.
L’AdA è assistita da un gruppo di controllori
composto da un rappresentante di ciascuno
Stato Membro.
• Il piano finanziario è unico e non ripartito
per SM. L’AT è al 6%.
• Il limite di cofinanziamento è del 75% della
spesa ammissibile. Se un partecipante
appartiene ad uno SM con un PIL per
abitante inferiore all’85% della media
comunitaria, il limite è elevato all’85%.
Il GECT (Regolamento 1082 / 2006)
• La costituzione di un Gruppo Europeo di
Cooperazione
Territoriale
(GECT)
ha
l’obiettivo di facilitare e promuovere la
cooperazione territoriale (transfrontaliera,
transnazionale e/o interregionale) (art. 1,
1082), affidando al Gruppo l’attuazione di
programmi o progetti di cooperazione
territoriale cofinanziati dalla Comunità (art.
7, 1082).
• Il GECT ha personalità giuridica, è
composto da membri di almeno due Stati ed
è partecipato da SM, autorità regionali,
autorità locali, organismi di diritto pubblico.
È oggetto di una convenzione.
Partenariati di progetto e
disposizioni finanziarie
• Ogni partenariato di progetto ha un
beneficiario principale (lead partner) che
assicura la buona gestione finanziaria,
l’esecuzione
dell’intera
operazione,
la
legittimità delle spese, il trasferimento dei
contributi (art. 20, 1080).
• Nella cooperazione transnazionale, il FESR
può finanziare, se giustificato ed entro un
limite del 20%, le spese sostenute da
partner situati esternamente alla zona che
partecipa alle operazioni (art. 21, 1080).
Partenariati di progetto e
disposizioni finanziarie (segue)
• Nella
cooperazione
transfrontaliera
e
transnazionale,
le
operazioni
devono
includere beneficiari di almeno due Paesi
(art. 19, 1080) ma possono essere realizzate
in un unico Paese. Nella
cooperazione
interregionale,
le
operazioni
devono
includere beneficiari di almeno tre Stati
Membri o tre Paesi di cui due Stati Membri
(art. 19, 1080).
• Il FESR può finanziare le spese per
operazioni eseguite sul territorio di Paesi
non appartenenti all’Unione entro il limite
del 10% del contributo al PO.
Qualità e responsabilità
• La qualità della cooperazione tra i partner
deve rispondere ad almeno due di queste
modalità: (a) elaborazione congiunta, (b)
attuazione congiunta, (c) personale condiviso,
(d) finanziamento congiunto.
• Secondo il principio del Lead Partner, il
capofila: (a) è responsabile dell’attuazione del
progetto; (b) firma la convenzione con
l’Autorità di Gestione, (c) sottoscrive un
accordo interpartenariale; (d) garantisce la
coerenza delle spese, (e) verifica l’effettuazione del controllo sulla regolarità della spesa
dei partner, (f) trasferisce il contributo ai
partner.
I possibili partner
• Organismi pubblici (Stato ed enti pubblici
territoriali)
• Organismi
di
diritto
pubblico
che
soddisfano specificatamente esigenze di
interesse generale, aventi carattere non
industriale o commerciale
• Organismi di diritto privato che soddisfano
esigenze di interesse generale, hanno
carattere non industriale o commerciale,
rendono disponibili al pubblico i risultati del
progetto. Non è possibile la partecipazione
diretta di organismi di diritto privato che
soddisfano esigenze di tipo commerciale ed
industriale.
... quindi possono partecipare
• Regioni, Province, Comuni, altre istituzioni
pubbliche, Università, Istituti di ricerca,
Agenzie di sviluppo, Camere di Commercio,
ONG, strutture di volontariato, operanti nel
settore sanitario e sociale, enti turistici, etc.
• Possono partecipare anche PMI, imprese
pubbliche e private e loro associazioni,
purché non perseguano finalità industriali o
commerciali e siano disposte a rendere
disponibili al pubblico i risultati del progetto
• Comunque i potenziali beneficiari vengono
identificati a livello di singolo bando.
L’organizzazione italiana
• Per ciascun programma di cooperazione
transnazionale è stato costituito un Comitato
Nazionale presieduto da una Regione che
assume il ruolo di Coordinatore Nazionale.
• Il Comitato è composto da rappresentanti di
Amministrazioni
Centrali,
Amministrazioni
Regionali, Rappresentanti del partenariato
socioeconomico
• Ogni Comitato Nazionale è Collegato al
Gruppo Nazionale di Controllo Strategico
(Presieduto dal DPS)
Il PO Italia Grecia
Elementi identificativi
• L’area ammissibile è formata dalla
Regione della Grecia Occidentale, dalla
Regione delle Isole Ioniche, dalla Regione
di Epiro, dalla Regione Puglia (Province di
Bari, Brindisi, Lecce). Territori adiacenti
ammessi sono la Prefettura di Ilia, le
Province di Taranto e Foggia
• Il PO (approvato il 28.3.08) è dotato di
un bilancio complessivo di circa 118
milioni
di
euro.
Il
finanziamento
comunitario per il tramite del Fondo
europeo di sviluppo regionale (FESR)
ammonta a circa 89 milioni di euro
• L’AdG è il Ministero dell’Economia e delle
Finanze della Repubblica di Grecia.
Articolazione del PO Italia - Grecia
Finalità generali del Programma
Rafforzare la competitività e la coesione territoriale nell’area di programma verso lo sviluppo sostenibile,
connettendo i potenziali di crescita su entrambi i versanti della frontiera marittima
Asse prioritario 1
Rafforzare la competitività
e l’innovazione (28%)
Asse prioritario 2
Migliorare l’accessibilità a reti e servizi
(25%)
Asse prioritario 3
Migliorare la qualità della vita, tutelare
l’ambiente e rafforzare la coesione sociale e
culturale (41%)
Obiettivo 1.1
Rafforzare l’interazione fra ricerca, innovazione, PMI e autorità pubbliche
Obiettivo 2.1
Rafforzare le connessioni transfrontaliere
aumentandone integrazione e sostenibilità
Obiettivo 3.1
Promuovere il patrimonio culturale e naturale
Obiettivo 1.2
Promuovere le nuove tecnologie avanzate a
livello transfrontaliero
Obiettivo 2.2
Miglioramento dei trasporti, della informazione, di reti e servizi di comunicazione
Obiettivo 3.2
Valorizzare e migliorare la protezione e la
gestione congiunta delle risorse naturali e
del rischio naturale e tecnologico
Obiettivo 3.3
Proteggere
la salute e
l’integrazione sociale
promuovere
La procedura di selezione
I progetti possono
essere standard o
strategici. Questi
ultimi si riferiscono a
priorità di particolare
rilievo e sono
selezionati attraverso
bandi specifici, che
possono essere “a
due stadi”.
Il PO Mediterraneo
Elementi identificativi
• Partecipano Regioni (NUTS II) di dieci Stati
mediterranei (Dec. CE 31.10.2006): Cipro,
Francia, Italia, Malta, Portogallo, Slovenia,
Spagna, Regno unito, Croazia e Montenegro.
• Gli assi prioritari sono: (1) innovazione, (2)
sviluppo sostenibile, (3) accessibilità, (4)
sviluppo integrato e policentrico dello spazio
euromediterraneo.
• Il budget è di 257 milioni di euro, di cui 193
di contributo comunitario (FESR 75%).
• I progetti sono selezionati attraverso bandi
tradizionali o bandi su obiettivi specifici
stabiliti dal CdS (Progetti Strategici).
Articolazione del PO MED
Finalità generali del Programma
Migliorare la competitività dello spazio Mediterraneo per promuovere lo sviluppo e l’occupazione
Promuovere la coesione territoriale e la tutela ambientale in una logica di sviluppo sostenibile
Asse prioritario 1
Rafforzamento della
capacità di innovazione
Asse prioritario 2
Tutela dell’ambiente e promozione dello sviluppo territoriale
sostenibile
Asse prioritario 3
Miglioramento della mobilità e
dell’accessibilità territoriale
Asse prioritario 4
Promozione di uno sviluppo
policentrico e integrato dello
spazio Mediterraneo
Obiettivo 1.1
Disseminazione di tecnologie
innovative e know how
Obiettivo 2.1
Protezione e sviluppo delle
risorse naturali e culturali
Obiettivo 3.1
Miglioramento dell’accessibilità via mare e rafforzamento
della multimodalità
Obiettivo 4.1
Coordinamento delle politiche
di sviluppo e miglioramento
della governance territoriale
Obiettivo 1.2
Rafforzamento della cooperazione strategica fra attori dello
sviluppo economico ed autorità pubbliche
Obiettivo 2.2
Promozione delle energie rinnovabili e miglioramento
dell’efficienza energetica
Obiettivo 3.2
Supporto all’uso delle tecnologie dell’informazione per una
migliore accessibilità e la cooperazione territoriale
Obiettivo 4.2
Rafforzamento dell’identità
culturale e valorizzazione
delle risorse culturali per
l’integrazione mediterranea
Obiettivo 2.3
Prevenzione dei rischi marittimi
e rafforzamento della sicurezza
in mare
Obiettivo 2.4
Prevenzione e contrasto
dei rischi naturali
Gli Organismi di Gestione
Autorità di gestione
PACA (F)
Autorità di
Certificazione
CDC (F)
Autorità di Audit
CICC (F)
Comitato di
Sorveglianza
Segretariato Tecnico
Congiunto
Delegazioni (9SM +IPA)
Comitato di
Selezione
IT
Comitato Nazionale
(Regioni+AACC+PI+PES)
Gruppi di lavoro
La procedura di selezione
a due stadi
Proposte non
selezionate e
non eligibili
Bando per la
presentazione
dei progetti
Elaborazione della
pre-candidatura
Istruttoria
da parte del
Segretariato
tecnico
congiunto
Istruttoria
da parte del
Segretariato
tecnico
congiunto
Possibile
collaborazione
con esperti
esterni
Pre-selezione
da parte del
Comitato di
Selezione
Selezione dei
progetti da parte
del Comitato di
selezione
Progetti non
selezionati
Elaborazione della
candidatura completa
Contratto stipulato tra
l’Autorità di Gestione e
i Capo fila dei progetti
selezionati
Il Programma Operativo SEE
Elementi identificativi
• Partecipano Regioni (NUTS II) di 17
Paesi: appartenenti all’Unione, candidati
(Croazia,
Turchia,
FYROM),
potenziali
candidati (Albania, Bosnia-Herzegovina,
Serbia, Montenegro), paesi terzi ENPI
(Moldova, Ucraina).
• Gli assi prioritari sono: (1) innovazione e
imprenditorialità, (2) ambiente, (3) accessibilità, (4) aree di crescita sostenibile.
• Il budget è di 245 mln di euro (206 di
FESR). I bandi sono aperti o ristretti a
beneficiari strategici.
• L’AdG è la National Development Agency
of Hungary di Budapest
Articolazione del PO SEE
Finalità generali del Programma
Migliorare il processo di integrazione territoriale, economico e sociale
Contribuire alla coesione, alla stabilità e alla competitività attraverso lo sviluppo di partenariati transnazionali
ed azioni congiunte in settori di importanza strategica
Asse prioritario 1
Facilitazione dell’innovazione e
dell’imprenditorialità
Asse prioritario 2
Protezione e miglioramento
dell’ambiente
Asse prioritario 3
Miglioramento
dell’accessibilità
Asse prioritario 4
Sviluppo di sinergie transnazionali per aree di crescita
sostenibile
Obiettivo 1.1
Sviluppare reti di tecnologia &
innovazione in campi specifici
Obiettivo 2.1
Migliorare la gestione integrata
delle acque e la prevenzione del
rischio idrogeologico
Obiettivo 3.1
Migliorare il coordinamento
per la promozione, pianificazione e operatività delle reti di
trasporto
Obiettivo 4.1
Affrontare i problemi cruciali
che affliggono le aree metropolitane ed i sistemi regionali
di insediamento
Obiettivo 1.2
Sviluppare un ambiente favorevole alla imprenditorialità
innovativa
Obiettivo 2.2
Migliorare la prevenzione del rischio ambientale
Obiettivo 3.2
Sviluppare strategie per ridurre il c.d. “divario digitale”
Obiettivo 4.2
Promuovere un modello bilanciato di aree di sviluppo
attrattive e accessibili
Obiettivo 1.3
Migliorare le condizioni
generali per l’innovazione
Obiettivo 2.3
Promuovere la cooperazione
nella gestione del patrimonio
naturale e delle aree protette
Obiettivo 3.3
Migliorare le condizioni di base
delle piattaforme multimodali
Obiettivo 4.3
Promuovere l’uso dei valori
culturali per lo sviluppo
Obiettivo 2.4
Promuovere l’efficienza
dell’energia e delle risorse
Le procedure del primo bando
• I bandi possono essere aperti per la
selezione di progetti standard oppure mirati
(targeted) per la selezione di progetti
strategici
• E' stato avviato il primo bando, dedicato a
progetti standard, con una procedura di
selezione in due fasi, la prima con scadenza
13 giugno 2008.
• La
prima
fase
è
basata
su
una
manifestazione di interesse e prevede la
selezione di pre-candidature. Nella seconda
vengono
presentate
le
candidature
complete. Questa fase di concluderà entro
l’anno.
Il Programma IPA
Elementi identificativi
• Alla “componente transfrontaliera” di IPA
partecipano territori di otto Stati dello spazio
adriatico: Italia (22 province), Slovenia,
Grecia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Albania e Serbia.
• Gli assi prioritari sono: (1) cooperazione
economica, sociale e istituzionale; (2) risorse
naturali e culturali, prevenzione dei rischi;
(3) accessibilità e reti.
• Il budget per il 2007-2009 è di 90,44 mln di
euro (FESR e IPA) più 15,96 mln di euro di
fondi nazionali
• L’AdG è presso la Regione Abruzzo (Servizio
Attività Internazionali)
Articolazione del PO IPA
Finalità generali del Programma
Rafforzare strategie comuni tra regioni Adriatiche mediante azioni integrate e sostenibili
Asse prioritario 1
Cooperazione economica, sociale
e istituzionale
Asse prioritario 2
Risorse naturali e culturali
e prevenzione dei rischi
Asse prioritario 3
Accessibilità e reti
Obiettivo 1.1
Valorizzare la capacità di ricerca, anche innalzando il livello delle competenze, favorire il trasferimento dell’innovazione attraverso la creazione di reti fra il mondo imprenditoriale, istituzionale, dell’università,
della formazione e della ricerca in particolare promuovendo attività di ricerca congiunta.
Obiettivo 2.1
Valorizzazione, prevenzione e difesa della
costa anche attraverso la gestione congiunta dell’ambiente marino e costiero e della
prevenzione dei rischi.
Obiettivo 3.1
Potenziamento dei sistemi portuali, aeroportuali e dei servizi connessi, assicurando
l'intermodalità e l'integrazione tra reti esistenti.
Obiettivo 1.2
Aumentare la propensione dei sistemi territoriali e produttivi a investire in R&I attraverso un’offerta diversificata e innovativa di
agevolazioni finanziarie.
Obiettivo 2.2
Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili
ed il risparmio energetico.
Obiettivo 3.2
Promuovere un sistema di servizi di trasporto sostenibile per migliorare i collegamenti in area adriatica.
Obiettivo 1.3
Creazione di nuove reti di cooperazione e
rafforzamento
di
quelle
esistenti,
nell’ambito delle politiche socio-sanitarie e
del lavoro.
Obiettivo 2.3
Rafforzare la capacità istituzionale di conservazione e gestione delle risorse naturali
e culturali mediante la cooperazione regionale.
Obiettivo 3.3
Incentivare e sviluppare le reti della comunicazione e dell'informazione e il loro accesso.
Obiettivo 1.4
Promuovere servizi innovativi alla cittadinanza attraverso lo scambio di competenze
tecniche e di governo e la diffusione di best
practices tra amministrazioni ed enti locali.
Obiettivo 2.4
Sviluppo sostenibilità della competitività
delle destinazioni turistiche dell’Adriatico,
attraverso il miglioramento della qualità
dell’offerta e l’orientamento al mercato dei
pacchetti turistici dell’area, valorizzando in
particolare le risorse naturali e culturali
Tipologie di progetti
• Progetti
congiunti,
caratterizzati
dalla
partecipazione di almeno due soggetti, uno di
in uno Stato Membro ed uno di un paese
candidato/potenziale candidato all’ingresso
nell’Unione Europea. La presentazione e la
successiva approvazione di questi progetti
avviene mediante bando pubblico.
• Progetti strategici, nascono in risposta ad
esigenze strategiche, hanno un alto livello di
cofinanziamento, un partenariato esteso e
una maggior durata rispetto ai progetti
tradizionali.
Questi
progetti
vengono
individuati dal Comitato di Sorveglianza.
Il Programma ENPI
Elementi identificativi
• Il PO Bacino del Mediterraneo (ENPI-CBC)
interessa territori di numerosi paesi: Algeria,
Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia,
Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco,
Autorità Palestinese, Portogallo, Spagna,
Siria,
Tunisia,
Turchia,
Regno
Unito
(Gibilterra). In Italia sono ammesse le
regioni Basilicata, Calabria, Campania, Lazio,
Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana.
• Il budget è di 173,6 milioni di euro più 10%
di cofinanziamento
• L’Autorità di Gestione
Autonoma della Sardegna
è
la
Regione
I Programmi ENPI di bacino
Articolazione del Programma
Finalità generali del Programma
Rafforzare la competitività e la coesione territoriale nell’area di programma verso lo sviluppo sostenibile,
connettendo i potenziali di crescita su entrambi i versanti della frontiera marittima
Asse prioritario 1
Rafforzare la competitività
e l’innovazione (28%)
Asse prioritario 2
Migliorare l’accessibilità a reti e servizi
(25%)
Asse prioritario 3
Migliorare la qualità della vita, tutelare
l’ambiente e rafforzare la coesione sociale e
culturale (41%)
Obiettivo 1.1
Rafforzare l’interazione fra ricerca, innovazione, PMI e autorità pubbliche
Obiettivo 2.1
Rafforzare le connessioni transfrontaliere
aumentandone integrazione e sostenibilità
Obiettivo 3.1
Promuovere il patrimonio culturale e naturale
Obiettivo 1.2
Promuovere le nuove tecnologie avanzate a
livello transfrontaliero
Obiettivo 2.2
Miglioramento dei trasporti, della informazione, di reti e servizi di comunicazione
Obiettivo 3.2
Valorizzare e migliorare la protezione e la
gestione congiunta delle risorse naturali e
del rischio naturale e tecnologico
Obiettivo 3.3
Proteggere
la salute e
l’integrazione sociale
promuovere
Tipologie di progetti
• Progetti strategici incentrati su temi scelti
dal Comitato di Sorveglianza. Questa tipologia
deve contribuire all’attuazione dei principi del
Programma e a produrre effetti rilevanti. I
progetti strategici hanno una dimensione
finanziaria significativa (da 2 a 5 milioni di
euro). Indicativamente il 40% del budget
totale è destinato a finanziare progetti
strategici.
• Progetti standard proposti da attori locali
attraverso partenariati transfrontalieri. Le
attività sono selezionate tramite bandi
predisposti nell’ambito del Programma.
Il Programma INTERREG IV C
Elementi identificativi
• INTERREG IV C rilancia la cooperazione
interregionale 2000-2006, eliminando la
divisione dello spazio europeo in quattro
quadranti e ricorrendo ad un unico PO
(approvato a settembre 2007).
• Possono partecipare territori dei 27 Paesi
membri, più Norvegia e Svizzera
• I due assi riguardano: (1) innovazione ed
economia della conoscenza, (2) ambiente e
prevenzione dei rischi
• Il PO ha un budget FESR di 321 milioni di
euro
• L’AdG è a Lille in Francia
I due assi prioritari
• Innovazione
ed
Economia
della
Conoscenza:
Innovazione,
Ricerca
e
sviluppo tecnologico, Imprenditorialità e
PMI, Società dell’Informazione, Occupazione, risorse umane ed educazione
• Ambiente e Prevenzione dei Rischi: Rischi
naturali e tecnologici, Gestione delle acque,
Gestione
dei
rifiuti,
Biodiversità
e
preservazione del patrimonio naturale,
Energia e trasporto sostenibile, Patrimonio
culturale e paesaggistico
Tipologie di progetti
• Progetti di iniziativa regionale, finalizzati
alla cooperazione interregionale per attività
di networking, trasferimento di esperienze,
conoscenza e buone pratiche, progetti pilota
o mini-programmi fine di sviluppare nuovi
strumenti o approcci
• Progetti di capitalizzazione finalizzati a
trasferire risultati nelle politiche “correnti”
delle regioni. I progetti “fast track” sono
identificati dalla CE fra i progetti di
capitalizzazione
e
ricevono
sostegno
aggiuntivo
Risultati del primo bando
• È stato concluso il primo bando, con 492
domande presentate, di cui 94 dichiarate
ineleggibili. Su 105 progetti presentati da
lead partners italiani, 20 sono stati dichiarati
non ammissibili.
• Su
12
progetti
di
capitalizzazione
presentati, 6 hanno superato la valutazione
di qualità e sono stati approvati. Su 4
progetti presentati da lead partners italiani,
3 hanno superato la valutazione di qualità e
sono stati approvati dal CdS.
Altri PO di cooperazione interregionale
• Il Programma URBACT II promuove gli
scambi di
esperienze
per
individuare,
trasferire e diffondere le migliori prassi in
materia di sviluppo urbano sostenibile. Ha
due priorità sulle città come motori dello
sviluppo
e
sulla
coesione
sociale
e
l’attrattività dei sistemi urbani.
• Il Programma INTERACT II ha l’obiettivo di
migliorare e armonizzare gli strumenti e le
procedure
di
gestione
dei
programmi
dell’Obiettivo CTE, di migliorare la qualità dei
programmi e dei progetti, di rafforzare la
cooperazione lungo i confini esterni della UE.
... Altri PO
• Il Programma ESPON II (European Spatial
Planning Observation Network) promuove la
realizzazione di studi, raccolta di dati,
nonché l'osservazione e l'analisi delle
tendenze di sviluppo territoriale nella
Comunità.
Conclusioni
La qualità dei progetti di CTE
• Valore
aggiunto
dell’approccio
di
Cooperazione Territoriale Europea, più
capitalizzazione
• Valore aggiunto dell’approccio territoriale allo sviluppo ed all’apertura, impatti
per tutta l’area di cooperazione
• Qualità del partenariato (non compagini
formate in modo opportunistico)
• Produzione di effetti strutturanti, non
solo “scambio di buone pratiche” o
“trasferimento di know-how”
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