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Sparisce la Forestale: finisce nell`Arma Sì al
RIFORMA MADIA » VIRGINIA DELLA SALA enzi lo ha ripetuto per più di un anno che bisognava riformare le forze di Polizia, “perché 5 sono troppe”. Del suo piano rivoluzionario, però, resta solo lo smembramento del Corpo forestale dello Stato che, dal 2017, sarà accorpato a quello dei Carabinieri. R UNA DECISIONE di cui si è discusso ieri sera in consiglio dei ministri, contenuta nei decreti attuativi della tiforma Madia della Pubblica amministrazione. Oltre 7mila forestali, tra un anno, confluiranno nei Carabinieri, 700 saranno destinati ad altri corpi (polizia, finanza, Vigili del Fuoco), qualche decina resteranno al ministero dell’Agricoltura. I problemi non saranno pochi: i membri della Forestale hanno già pronti migliaia di ricorsi perché saranno costretti, se vogliono conservare i loro ruoli professionali, ad una Decreti attuativi Le “par tecipate” vengono tagliate: forte rischio esuberi Sparisce la Forestale: finisce nell’Arma Sì al licenziamento rapido degli statali Marianna Madia LaPresse “militarizzazione” forzata (ora sono civili, come i poliziotti). Solo se dovessero scegliere di diventare carabinieri, infatti, gli agenti continuerebbero a svolgere la stessa mansione (e ad avere lo stesso grado). Se di- cono no, andranno in mobilità come gli altri esuberi della P. a. e verranno assorbiti in base ai posti disponibili (oppure, resteranno senza lavoro). Questa scelta è comunque una perdita anche per i cittadini. Difficilmente, annegati in un’Arma così grande, le guardie forestali potranno fare quello in cui sono specializzate: “Chi non accetterà la militarizzazione – spiega Patrizia Terzoni, deputata M5s – perderà lo status di ‘agente’ visto che la normativa sulla mobilità nel pubblico non lo prevede”. In pochi, spiega “sono disposti ad accettare la formazione militare, a cui dovranno partecipare per decreto, o il dover essere sottoposti, per dire, al giudizio del Tribunale militare”. A maggio, poi, Il Fatto aveva parlato con il capo del Corpo Forestale, Cesare Pa- trone: aveva raccontato che su 23 mila operazioni per reati ambientali (come la scoperta della discarica di Bussi), circa 10 mila erano state svolte dalla Forestale. Operazioni di cui ora dovranno farsi carico i Carabinieri. LICENZIAMENTI. Nei decreti della riforma Madia, poi, Renzi ottiene l’iter rapido – sospensione, anche dallo stipendio, in 48 ore – per cacciare gli statali che timbrano il cartellino e poi non vanno a lavorare: il “processo” dovrà concludersi entro un mese (ora si può arrivare a 120 giorni). Se il dirigente non procede al licenziamento subito, rischia di essere cacciato pure lui. Va detto che non è chiaro come possa essere garantito il diritto di difesa del lavoratore in questo modo: probabile che si finisca spesso davanti al Tribunale e, forse, alla Consulta. ESUBERI. Sono quelli delle società partecipate da Stato e enti locali, che dovranno passare dalle ottomila attuali a mille sotto la vigilanza del Tesoro: in pochi mesi le aziende dovranno stabilire di quanti dipendenti hanno bisogno e dichiarare i loro esuberi, per i quali è prevista la mobilità e un meccanismo di redistribuzione là dove ce ne sarà bisogno (gli altri, però, se ne andranno a casa). Serviranno nuovi decreti, invece, per stabilire il tetto massimo di retribuzione dei dirigenti (che comunque non avranno diritto a premi e buonuscite in caso di conti in rosso) e la scelta sulla governance (amministratore unico o cda da 5 elementi). © RIPRODUZIONE RISERVATA